Manodopera quanto mi costi! Le differenze tra generalisti e concessionari.

Quando andiamo dal meccanico o dal carrozziere per una qualunque riparazione riceviamo una fattura che elenca le lavorazioni eseguite, le ore di manodopera impiegate, i ricambi e i materiali impiegati. Quel che appare evidente è specialmente il costo della manodopera, spesso molto caro. Tuttavia dietro questo costo sono presenti una serie di spese, anche se non si possono percepire.
Il meccanico o il carrozziere si è trovato a diventare un vero e proprio manager che deve curare molti altri aspetti organizzativi oltre a quelli strettamente inerenti alla sua attività. L’ evoluzione dei mezzi obbliga l’autoriparatore ad una formazione continua sua personale e dei dipendenti e a un rinnovamento e aggiornamento costanti delle attrezzature diagnostiche d’officina, alla sostituzione o perlomento una taratura periodica. Un peso notevole è poi il costo del personale che a causa degli oneri fiscali detti “cuneo fiscale” impongono un esborso notevole per l’azienda a fronte di uno stipendio che spesso deve essere addolcito con “premi” fuori busta per fidelizzare il dipendente.
Tutto questo porta, sempre più spesso, al non riuscire a contenere queste voci in una tariffa di manodopera adeguata. Possiamo stimare il costo orario della manodopera delle officine generaliste in circa 50 euro al nord, 40 al centro e 30 al sud.
Ci sono comunque dei fattori che possono portare a differenze anche sostanziali pur nella stessa area geografica. Incide l’aspetto esterno dei locali che hanno un costo di locazione proporzionato alla zona, alle dimensioni, alla pulizia, l’ordine, l’aspetto e lo stato generale dei locali. Il livello formativo del personale e la capacità di eseguire interventi complessi e altro ancora.
Confartigianato e le altre organizzazioni o le associazioni locali di categoria fissano annualmente le tariffe di riferimento ma il professionista in genere si tiene più basso. Le tariffe depositate per esempio a Genova per il 2019 sono 59,50 euro/ora + IVA per la manodopera con la possibilità di variarle di un più o meno 15%. Lo smaltimento dei rifiuti vale il 3% sull’imponibile (fino ad un massimo di 60 euro) + IVA. Per confronto citiamo i costi orari del Gruppo Mercedes: si va da 66 Euro + IVA, per le Smart mentre le Mercedes vengono riparate a 72 Euro l’ora. Le flotte però possono beneficiare di convenzioni che prevedono sconti sia sulla manodopera che sui ricambi dal 20% fino ad arrivare al 50%.
Sono pesanti gli oneri bancari e gli adempimenti continui.
Le voci sono molteplici e fra le più impegnative ci sono adempimenti a scadenze quasi giornaliere. Nel 2018 le imprese ne hanno espletate 279 e uno studio di Confartigianato Lombardia le ha stimate equivalere a 238 ore/anno di incombenze, 20 in più della Germania, 86 in più della Spagna e 99 di più della Francia. Queste ore, considerando un costo medio per gli impiegati di 30 euro/ora, portano il totale a circa 7.000€. Anche la voce smaltimento rifiuti ha il suo costo e i suoi oneri dati dalla compilazione di formulari e registi che implicano anche una responsabilità penale e che, se non compiuta dal titolare implica costi del personale, materiali e così via.
Si registrano 11 tipologie diverse di rifiuti (oli, vetri, solventi, plastiche ecc.) e, a parte gli pneumatici il cui costo di smaltimento è incluso in quello di acquisto, per tutti gli altri ci sono ulteriori costi che per le officine valgono mediamente 700/800 euro l’anno più il MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), che costa circa 200 euro/anno.
Bisogna inoltre pensare che a queste voci, piuttosto prevedibili, se ne aggiungono molte altre, a volte impensabili. Partendo da quelle evidenti quali l’eventuale affiliazione a qualche Rete (A Posto, Car Clinic, Punto Pro, Bosch, Rhiag e simili), per circa 1.000 euro/anno, per finire all’iscrizione a Confartigianato o a qualche altra associazione. Occorre poi pensare alla contabilità, la gestione delle buste paga e dei Cud, che assommano a circa 6.000 euro + IVA all’anno per un’officina/carrozzeria con circa 10 addetti.
Ai costi citati bisogna aggiungere quelli imposti dal marchio della casa automobilistica di cui si è concessionario o licenziatario che incidono per oltre 40.000 euro come start up, attrezzature, insegne, impianti e base di ricambi e materiali di consumo per finire ogni anno con costi dati dalla formazione obbligatoria, dalla pubblicità e delle royalty che si aggirano sui 8.000 euro l’anno.
Quest’ultima voce oltre a quella dei locali spesso più prestigiosi, è quella che definisce anche la differenza tra costo medio dei generalisti e quelli delle officine e carrozzerie dei concessionari.

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When we go to the mechanic or body shop for any repairs we receive an invoice that lists the work performed, the hours of labor used, the spare parts and the materials used. What is evident is especially the cost of labor, which is often very expensive. However, behind this cost there are a series of expenses, even if they cannot be perceived.
The mechanic or the coachbuilder has found himself becoming a real manager who must take care of many other organizational aspects in addition to those strictly related to his activity. The evolution of the vehicles obliges the repairer to carry out continuous training of his staff and to constantly renew and update the workshop diagnostic equipment, to replace or perhaps periodically calibrate. A considerable weight is also the cost of personnel which, due to the tax burdens called “tax wedge”, impose a considerable outlay for the company in the face of a salary that often has to be sweetened with “prizes” outside the envelope for retain the employee.
All this leads, more and more often, to not being able to contain these items in an adequate labor rate. We can estimate the hourly cost of labor for generalist workshops to be around 50 euros in the north, 40 in the center and 30 in the south.
However, there are factors that can lead to even substantial differences even in the same geographical area. It affects the external appearance of the premises which have a rental cost in proportion to the area, size, cleanliness, order, appearance and general condition of the premises. The training level of the staff and the ability to perform complex interventions and more.
Confartigianato and other organizations or local trade associations set the reference rates annually, but the professional generally stays lower. The rates filed for example in Genoa for 2019 are 59.50 euros / hour + VAT for labor with the possibility of varying them by more or less 15%. Waste disposal is worth 3% of the taxable amount (up to a maximum of 60 euros) + VAT. For comparison, we mention the hourly costs of the Mercedes Group a Genova: they range from 66 Euros + VAT, for Smart cars while Mercedes are repaired at 70 Euros per hour. However, fleets can benefit from agreements that provide discounts on both labor and spare parts from 20% up to 50%.
Also Bank charges and ongoing obligations are heavy. The items are many and among the most demanding there are fulfilments at almost daily deadlines. In 2018, completed 279 and a study by Confartigianato Lombardia estimated them to be equivalent to 238 hours / year of tasks, 20 more than Germany, 86 more than Spain and 99 more than France. These hours, considering an average cost for employees of € 30 / hour, bring the total to about € 7,000. The waste disposal item also has its cost and its charges given by the compilation of forms and directors which also imply criminal responsibility and which, if not carried out by the owner, implies costs for personnel, materials and so on.
There are 11 different types of waste (oils, glass, solvents, plastics, etc.) and, apart from tires whose disposal cost is included in the purchase cost, for all the others there are additional costs that are worth on average for workshops, 700/800 euros a year plus the MUD (Single Environmental Declaration Model), which costs around 200 euros / year.
We must also think that to these rather predictable rumors, there are many others, sometimes unthinkable. Starting from the obvious ones such as the possible affiliation to some Network (A Posto, Car Clinic, Punto Pro, Bosch, Rhiag and the like), for about 1,000 euros / year, and to end up registering with Confartigianato or some other association. It is then necessary to think about accounting, the management of payrolls and Cud (tax declaration) , which amount to about 8,000 euros + VAT per year for a workshop / body shop with about 10 employees.
To the costs mentioned must be added those imposed by the brand of the car manufacturer of which you are the concessionaire or licensee which affect for over 40,000 euros such as start-ups, equipment, signs, systems and spare parts and consumables base, to end every year with costs given by the compulsory training, advertising and royalties that are around 12,000 euros a year.
This last item, in addition to that of the often more prestigious premises, is the one that also defines the difference between the average cost of generalists and those of the workshops and body shops of dealers.

 

Le parole chiave dell’automotive

  Quando ci facciamo fare un sito da un professionista ci chiede qualche centinaio di parole chiave con cui indicizzarlo. Ma quali sono le parole chiave o Tagkeyword che di si voglia di un sito che parla di auto?

Noi abbiamo selezionato queste. Se ne avete altre inseritele tra i commenti, le metteremo nel “lago di parole” qui sotto

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Ricambio originale, quanto mi costi!

Il costo di un paraurti anteriore della Fiat Panda passa dai 216 euro del 2014 ai 225 di quest’anno. Quello di una Volkswagen Golf salta dai 247 euro di tre anni fa ai 335 euro del 2017. Ed ancora un faro posteriore destro della Peugeot 208 aumenta da 81 euro (2014) agli 85 euro attuali (secondo l’ultimo listino disponibile) con una crescita del 6,42 per cento nel triennio preso in esame. Sono solo alcuni esempi che testimoniano l’ultimo trend dei prezzi di ricambio originale. Il tutto all’insegna di un generale rincaro. Lo si evince dall’ultimo studio della DAT-Italia, che spiega le motivazioni di questa impennata.

I ricambi di carrozzeria sotto esame

Pezzi di ricambio autoPer lo studio sono stati presi in considerazione i ricambi di carrozzeria coinvolti nei più frequenti sinistri (paraurti, parafanghi, porte, parabrezza, fari) e le auto più vendute nel 2016. Si passa dalla Fiat che in 3 anni si è accontentata del 4-5 per cento alle Volkswagen Golf 16-35 per cento e Toyota Yaris 13-23 per cento, sempre in 3 anni. Nel mezzo Renault Clio 7-30, Peugeot 4-7 per cento, Ford 6-18 per cento.

Meno mobilità meno incidenti

“Analizzando i dati dell’ANIA – spiega l’ingegnere Antonio Coppola, direttore Generale Dat-Italia – si vede che negli ultimi 5 anni i sinistri sono diminuiti di circa il 9 per cento. Non è un caso perché a causa della crisi, circa il 60 per cento del parco circolante (ovvero le auto a benzina) ha consumato il 9 per cento di combustibile in meno e quindi meno mobilità ha inevitabilmente generato una minor frequenza di sinistri (mentre il consumo e la presenza del diesel nel parco circolante è rimasto pressocché invariato). Sicuramente anche le campagne di sicurezza stradale avranno fatto la loro parte nella riduzione dei sinistri, ma questo sarà confermato dalla ripresa della mobilità. La conseguenza di ciò è stata una leggera riduzione dei costi dei sinistri RC auto per le assicurazioni (3,8mrd nel 2012 e 3,7mrd nel 2015 per RC auto danni a cose). Poca roba insomma”.

Più sostituzioni che riparazioni ed il prezzo dei ricambi va alle stelle

Negli ultimi 5 anni, evidenzia l’analisi,  il costo della manodopera pagata dalle assicurazioni si è ridotta del 5 per cento, mentre l’importo pagato per i Meccanico in officinaricambi è rimasto invariato (circa 1,6mrd/anno). L’autoriparatore ha preferito sostituire i ricambi piuttosto che ripararli e la maggior richiesta ha fatto aumentare i prezzi dei ricambi a discapito della manodopera.. “Il buonsenso – conclude Coppola – avrebbe dovuto portare ad incentivare la vendita di auto e a dare un miglior servizio post vendita, e non lucrare sui ricambi. Si consideri che il prezzo di un ricambio originale viaggia da 3 fino a 20 volte il prezzo della serie. Quindi era già ben pagato…”. Come finirà? Probabilmente ci sarà un fiorire dei ricambi alternativi e/o equivalenti che riporteranno giù i prezzi. E già adesso alcune assicurazioni si sono già attrezzate con programmi per la “ottimizzazione” dei prezzi dei ricambi per mantenere i propri profitti”. Un settore, quello dell’aftermarket indipendente, in verità già vivo e vegeto che sta crescendo a ritmi spediti, erodendo sempre più quote di mercato all’OES.

fonte: inforicambi.it

Presentato il nuovo portale ricambi Rentek

portale ricambi rentek

Presentato ieri a Genova in occasione del meeting retedistima.net da Tommaso Caravani, giornalista di Notiziario Motoristico, il portale ricambi RentekCarpoint frutto di un lungo lavoro di aggregazione che ha portato ad avere, per lo stesso ricambio e per tutti i ricambi delle auto circolanti in Italia, oltre al codice ed il prezzo del ricambio originale, anche equivalente di primo impianto e quelli di concorrenza ed i relativi sconti e tempi di consegna per ognuno di questi.

Per fare un esempio se prendiamo una turbina Fiat di una 500 costa originale 1610 euro, quella turbina montata in origine da Fiat è prodotta dalla Mitsubishi che la vende a 870 anche sullo stesso portale, considerando sconti o altri produttori si arriva a prenderla per 380 euro.

Sono inoltre presenti i piani di manutenzione di ogni tipo di auto e la ricerca per targa.

L’utilizzo è gratuito per gli operatori ed i periti assicurativi associati APAID che possono registrarsi qui  rentek.aastore.biz

Presenti il presidente di evolgo! Massimo Tosetti e l’AD di Tuv Intercert Andrea Vivi oltre al Country manager di Indicata, società di statistica nel settore vendita auto usate e Fabrizio Pardi direttore della scuola di guida sicura di ACI Genova.

 

 

Piattaforma Ricambi Rentek-CarPoint-Collins

piattaforma ricambi rentek carpoint collins

APAID ha stretto un importante accordo con Rentek società della Rete di Imprese evolgo! per l’utilizzo della piattaforma ricambi. Da oggi i Periti Assicurativi associati in regola con il tesseramento 2016/2017  potranno accedere e registrarsi alla piattaforma ricambi più vasta e conveniente d’Europa.

Al pari di meccanici,carrozzieri, gommisti e istallatori cristalli avranno la possibilità di visionare ed acquistare tutta l’offerta ricambi originali ed equivalenti  di tutte le marche con lo sconto massimo possibile.

Dopo essersi registrati qui  inserendo la targa del veicolo avranno a disposizione tutte le notizie del veicolo specifico: modello, versione, allestimento, caratteristiche, piani delle manutenzioni, livello liquidi, tagliandi, data revisione e ricambi disponibili.

Il valore di uno strumento del genere è incalcolabile. Poter sapere quale è il ricambio adatto per quello specifico modello in pochi click non ha prezzo. Per noi un piccolo impegno, di fare almeno un acquisto diretto al mese  per tenere attivo l’abbonamento gratuito oppure far registrare un meccanico o un carrozziere che ci darà un suo accesso per sempre.

Ma vediamo le caratteristiche principali della piattaforma Garage Rentek

·         elaborare preventivi rapidi e trasparenti->tutti gli attori (Officina, Fornitore dei Ricambi e Gestore della Flotta) hanno a disposizione lo stesso pannello informativo (prezzo e giacenza di componenti originali e di concorrenza)

·         economie di tempo nella gestione dell’ordine->non c’è bisogno di correggere la richiesta dell’Officina con i codici dei ricambi effettivamente disponibili. Il portale al momento dell’invio del carrello rilascia disponibilità e tempi di arrivo della merce

·         analisi rapida e semplificata delle manutenzioni->la storia manutentiva di un veicolo è ricavabile dallo storico dei carrelli. Gli ordini già inviati possono servire per spedire ad esempio il tagliando successivo senza errori e per certificare al momento della vendita del veicolo, l’elenco dei particolari sostituiti.

Per maggiori info

Contatto whatsapp : +39 349 386 0088

Contatto telefono : +39 059 826 214

info@rentek.it

slide RENTEK FLOTTE (1)

Istruzioni Registrazione Clienti Rentek

5 motivi per cui non presentarsi dal proprio autoriparatore con i ricambi comprati online

ordinericambiWEB

Il web è davvero conveniente per acquistare i ricambi per la propria auto? Ecco quali sono i rischi che si corrono

1) Perché la scelta del ricambio corretto è una cosa complessa: per la stessa vettura, della stessa marca, modello e versione esistono ricambi differenti dello stesso pezzo, ad esempio: la batteria può avere amperaggi differenti, i dischi dei freni diametri differenti, conseguentemente le pastiglie saranno differenti, i filtri possono essere prodotti in primo impianto da più produttori, con specifiche differenti, perché…
il motore, a parità di cilindrata e kW può essere differente.

2) Perché in caso di errato ordine si rischia di pagare doppio: se l’auto è smontata l’autoriparatore, in caso di pezzi errati vi farà pagare il fermo macchina, oltre, probabilmente a convincervi a fargli prendere a lui il ricambio corretto per accelerare i tempi.

3) Perché in caso di errore nell’ordine la gestione del reso sarà complessa e non tutti i siti vi restituiranno i soldi (in molti casi vi daranno un buono per un prossimo ordine).

4) Perché anche in caso di acquisto corretto ci sarà un problema di garanzia: il meccanico, infatti, vi darà la garanzia sul lavoro, mentre il venditore del ricambio quella sul pezzo. Il punto è che in caso di problemi sarà difficile dimostrare di chi è la colpa.

5) Perché non è facile, specialmente online, distinguere un ricambio di qualità da uno super economico e di dubbia provenienza è difficile anche per un professionista e il rischio è che il pezzo comprato duri davvero poco. Quindi il riparatore lavorerà con il dubbio sulla provenienza del pezzo e avrà la certezza che in caso di problemi sarà difficile dimostrare che non sia colpa sua.

RACCONTATECI NEI COMMENTI LA VOSTRA ESPERIENZA PER  STATISTICA

FONTE notiziario motoristico

Autoricambi clandestini: scoperto a Varese deposito abusivo

La parte del leone la fanno pneumatici e ricambi di carrozzeria come cofani, fari, porte, parafanghi e cerchioni, ma nei depositi abusivi trovati a Luino in provincia di Varese erano presenti anche motori completi: un vero e proprio grande magazzino di autoricambi con i pezzi delle grandi marche, pronti per essere venduti a normali clienti.

È stato scoperto giovedì scorso dai finanzieri della compagnia di Luino un deposito clandestino di parti di ricambio di auto e moto che, dopo una rapida attività info-investigativa, sono stati localizzati all’interno di un complesso residenziale, in due box auto interrati, intestati a terze persone ma in effettivo uso ad un cittadino di origine polacca.

Il cittadino polacco utilizzava i due box auto come sistemazione d’emergenza ed i finanzieri lo hanno trovato in possesso di migliaia parti di auto: un rifornimento degno di un grande negozio di autoricambi, di cui il cittadino polacco non è riuscito a fornire alcuna spiegazione.

I ricambi venivano venduti in nero e senza rilasciare alcuno scontrino fiscale. Per questo i prezzi erano notevolmente concorrenziali rispetto a quelli di mercato e la coda di clienti – creata con il passaparola e con l’utilizzo di internet – si i era fatta davvero folta.

Sono tutt’ora in corso indagini di polizia giudiziaria al fine di stabilire l’esatta provenienza dei ricambi e ricostruire la natura dei rapporti esistenti tra i rivenditori ed alcuni ladri d’auto ed altri “incauti” clienti, non tralasciando la circostanza che possano provenire dalla vicina Svizzera.
Inevitabile per il cittadino polacco la denuncia a piede libero per il reato di ricettazione.

Rimane invariato l’appello a fare attenzione a questo tipo di ricambi non tracciabili, specie per i professionisti dell’autoriparazione, comunque responsabili civilmente e penalmente della riparazioneeseguita.

Ricambi auto, paese che vai prezzo che trovi

In Europa Francia la più cara, Germania la più economica

07 maggio, 19:31

Ricambi auto, paese che vai prezzo che troviRicambi auto, paese che vai prezzo che trovi

(di Graziella Marino)

ROMA – Hai subito un incidente che ha distrutto il paraurti anteriore della tua Fiat 500? Meglio acquistare il ricambio in Germania, dove costa oltre il 20% in meno rispetto al prezzo di listino applicato in Italia. E lo stesso vale, ma questo è quasi scontato, per i portelloni, paraurti e portiere di una Volkswagen Golf o di una Mercedes Classe A, con ribassi in Germania, rispetto al prezzo italiano, che oscillano da un minimo di circa il 7% ad un massimo di quasi il 18%. E’ quanto emerge da un’inchiesta condotta da DAT in Italia, Francia, Germania e Spagna sui ricambi più usati per le auto più vendute nel nostro Paese e coinvolte nell’80% dei sinistri. L’analisi, che confronta i prezzi nei diversi paesi delle parti auto di Fiat Panda e 500, Volkswagen Golf, Ford Fiesta, Opel Corsa, Renault Megane e Mercedes Classe A, assegna alla Germania il titolo di paese più economico per i ricambi, mentre la Francia è il più caro. Italia e Spagna si collocano invece nel mezzo. In Francia – rileva Dat Italia (società leader europea nel settore automotive specializzata nelle valutazioni dei veicoli usati e calcolo dei costi di riparazione) – gli stessi ricambi costano molto di più, con incrementi di prezzo che viaggiano tra il 20 ed il 30%. Come nel caso della Volkswagen Golf (parabrezza, portiera anteriore, paraurti), Fiat 500 e Ford Fiesta. Clamoroso il fatto che anche i ricambi della Renault costano di più nella madrepatria che in Italia e ancora meno in Spagna. Per esempio, un gruppo ottico anteriore sinistro della Megane in Italia costa quasi il 14% in meno, un paraurti anteriore oltre il 10% e un radiatore quasi l’11% in meno. Unica eccezione in Francia è costituita dalla politica commerciale Mercedes che fa pagare i ricambi meno che in Italia, mentre in Spagna si paga qualcosina in meno per gli stessi ricambi rispetto all’Italia.

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Fatto 100 il costo dei sinistri, quanto incidono le singole voci di danno?

quali sono i costi del sinistro

Il 30 ottobre scorso, in un’audizione alla VI Commissione Finanze della Camera, il presidente dell’Ania Minucci ha presentato le posizioni delle Compagnie, che sono sostanzialmente in linea con quanto previsto dalla risoluzione 7-00060 Gutgeld.
Il Presidente dell'Ania alla Camera: Sì alla forma specifica e al divieto di cessione del credito

Durante l’audizione sono stati presentati i dati relativi ai sinistri 2012. E’ molto interessante vedere quali sono le singole partite di danno che compongono il danno medio, rappresentato in un diagramma a “torta”.Audizione-Comm.-Finanze-Risoluzione-Gutgeld

Da uno studio dell’ADAC – Ricambi di concorrenza meglio degli originali

Schermata 02-2456352 alle 06.44.3827/02/2013 | L’Automobile Club Tedesco ha confontato i prezzi dei ricambi originali carrozzeria (listini Case auto) con quelli dei ricambi equivalenti venduti dai ricambisti indipendenti. Il risparmio, se si sceglie questi ultimi, è di oltre il 50%

L’ADAC, l’Automobile Club Tedesco, ha realizzato uno studio comparativo sui prezzi dei ricambi carrozzeria, confrontando i prezzi dei listini ufficiali delle Case con i prezzi applicati dai ricambisti indipendenti che vendono ricambi equivalenti.
E’ stata ipotizzata la riparazione di una Volkswagen Golf IV, di una Ford Focus e di una Mazda 6 danneggiate anteriormente e riparate ricorrendo ai ricambi venduti dalla Rete ufficiale dei Costruttori o ai ricambi equivalenti venduti da ricambisti indipendenti. La differenza tra le due simulazioni rivela uno sconto di oltre il 50% se si ripara l’auto acquistando i ricambi presso il canale indipendente
Il cofano motore della Ford Focus si rivela più conveniente di tutti se comprato dal ricambista indipendente (138 euro) con un risparmio di 192 euro sul prezzo di listino del Costruttore. E’ ancora la Focus la più sbilanciata sull’acquisto del parafango destro, che costa 170 euro se originale, cioè 103 euro in più di quello equivalente. La sostituzione di un faro anteriore sulla Mazda 6 costa 145 euro in più se lo si acquista originale. Anche il parabrezza equivalente di una Ford Focus costa quasi la metà di quello originale (360 euro contro 183 euro) mentre il paraurti anteriore equivalente di Golf IV e Focus riserva uno sconto molto simile tra le due auto (195 euro e 214 euro).
Secondo lo studio ADAC la proprietà intellettuale dei designer è blindata e nasconde un vero e proprio monopolio delle Case auto del valore di svariati milioni di euro. I dati rilevati domostrano che oggi il proprietario di una Golf è costretto a pagare il 40% in più rispetto al 2006 per l’acquisto di un parafango, mentre l’incremento di prezzo di parti meccaniche come le pastiglie dei freni, prodotte da un grande numero di aziende, costano appena il 12% in più.
Sarebbe pertanto incoraggiante, secondo l’ADAC, un po’ di tolleranza da parte dei Costruttori, così come avviene per le componenti meccaniche.(Fonte www.carrozzeria.it)

——- Messaggio inoltrato ———-

Da: luigi mercurio
Data: mercoledì 27 febbraio 2013
Oggetto: Da uno studio dell’ADAC
A: info@peritiauto.it