Pneumatici invernali o catene da neve, quali dei due è consigliabile usare sulle nostre auto?

Scegliere tra pneumatici invernali e catene da neve
La stagione natalizia sta arrivando, e con essa anche le prime nevi. È giunta quindi l’ora di montare le gomme invernali. Però, quando arriva il momento di dover cambiare le gomme e montare quelle termiche ci si chiede sempre se non sarebbe meglio usare le catene all’occorrenza, lasciando quelle estive.
I quesiti e dubbi tra i due metodi anti sdrucciolevoli sono molti e proveremo a chiarirli per permettere di fare una scelta ponderata in base alle esigenze dell’automobilista.

Pro e contro dei pneumatici invernali
Gli pneumatici invernali garantiscono sicurezza per chi vive in zone dove nevica e dove si forma il ghiaccio a seguito del perdurare di basse temperature.
La legge lo impone, perché il potere di aderenza delle gomme invernali può proteggere guidatore e passeggero fino a velocità che sfiorano anche gli 80 km orari, anche in curva e in fase di frenata, che si accorcia rispetto a quello che potrebbero fare gli pneumatici estivi.
Nessun pneumatico invernale però è immune dal fenomeno dell’aquaplaning, come si potrebbe credere.
Una velocità che superi i 70 km orari non permette alla struttura delle gomme di smaltire in tempi utili il flusso di acqua e si finisce letteralmente per “sciare” con l’auto.
Sfortunatamente il costo delle gomme termiche è di poco superiore a quello delle estive e lo si può anche verificare online. Il web però ci viene incontro fornendoci diverse possibilità per risparmiare sull’acquisto delle gomme termiche, uno di questi metodi è relativo all’uso dei codici sconto. Sul sito codice-sconto365.it è infatti possibile trovare una pagina dedicata ai codici sconto da usare su Gommadiretto, uno dei leader nel settore della vendita delle gomme, che ci permetterà di acquistare ciò che ci serve con un risparmio consistente.

Visto che montare le gomme invernali non è una scelta opzionale, si può dire che cercare un modo per risparmiare è quasi d’obbligo, considerando anche che l’uso di gomme invernali è diventato obbligatorio per alcune regioni e provincie, a partire dal 15 novembre fino al 15 aprile.
In alternativa si devono avere a bordo le catene. I due metodi dunque sono complementari e non alternativi.
Naturalmente le gomme termiche vanno montate su tutto il treno per garantire stabilità durante tutte le fasi della marcia, ma in compenso durano per più inverni.
I nuovi modelli hanno anche raggiunto una qualità molto elevata che migliora continuamente.
È infatti possibile, grazie alle ultime tecnologie, tenere le gomme invernali durante l’estate, tenendo presente che se mantenute a bassa temperatura ed evitando le alte velocità durano anche più di quelle estive.
Ogni pneumatico invernale ha anche una velocità massima a cui può essere sottoposto per garantire gli standard di sicurezza per cui è stato costruito.
Il limite è indicato da una lettera presente dopo il numero che indica i pollici del cerchio (14,15, 16, ecc).
Le lettere possono essere Q, S, T, H, V, Z, che corrispondono rispettivamente alla velocità massima di 160 km/h, 170 km/h, 180 KM/h, 210 km/h, 240 km/h e oltre.

I pro e i contro delle catene da neve
Le catene da neve a bordo sono un ottimo modo per affrontare neve e ghiaccio all’occorrenza. Sono utili insomma per chi ha a che fare con queste condizioni atmosferiche avverse in modo saltuario.
Nonostante molti temano la difficoltà del montaggio, oggi i sistemi sono stati molto facilitati.
Vanno sempre montate su tutto il treno delle 4 ruote, con la pecca di consentire una velocità massima che non può superare i 50 km/h.

5 modi per vendere in sicurezza la tua auto online

Vendere la propria automobile è da sempre un’operazione delicata e piena di insidie, che richiede dunque la massima prudenza. L’utilizzo sempre maggiore che si fa di internet riguarda oggi anche il mercato delle auto, e rende la compravendita più conveniente sia per chi vende (che può così proporre la propria automobile ad una vastissima platea di potenziali acquirenti), sia per chi compra (che può beneficiare di prezzi tipicamente più bassi ed ha a disposizione una scelta di auto ben più ampia).

Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, vendere ed acquistare auto usate su internet non rappresenta un rischio maggiore che farlo senza l’ausilio del Web; anzi, i metodi di pagamento più comuni sulla rete sono tipicamente tracciabili, e scoraggiano quindi i malintenzionati. Tuttavia, il semplice fatto di utilizzare internet non mette certo al riparo da possibili truffe, e chi l’impostore lo fa ‘per mestiere’, ha affinato le proprie tecniche per adattarle alle nuove tecnologie. In questo articolo cercheremo di dare alcuni utili consigli per vendere la propria auto in piena sicurezza, descrivendo le truffe più comuni che vengono perpetrate e dando qualche suggerimento di carattere generale per concludere la vendita nel modo più soddisfacente.

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Il primo accorgimento da prendere è quello di stabilire il reale valore dell’auto che si vuole vendere prima di pubblicare l’annuncio. Per far ciò potrebbe essere utile sondare il mercato spulciando tra gli annunci già presenti sugli stessi canali di vendita nei quali intendiamo collocare la nostra vettura, in modo da farci un’idea di quale possa essere il prezzo da proporre. In ogni caso, esistono
sui siti di compravendita delle auto online come il già conosciuto Comproautousate.net, dei servizi appositi che consentono di ottenere immediatamente una valutazione della propria auto usata semplicemente compilando un modulo online con le informazioni basilari riguardo la vettura, quali ad esempio il modello (ovviamente), l’anno di prima immatricolazione, il numero di chilometri percorsi e così via.


Una volta pubblicato il nostro annuncio inizieremo a ricevere numerose telefonate ed e-mail da parte di potenziali clienti, ma anche da parte dei sempre presenti ‘perditempo’, e forse anche da parte di alcuni truffatori. Una delle tipiche situazioni che più ci devono allarmare è quella di ricevere delle offerte di persone residenti all’estero, che magari affermano di volersi a breve trasferire in Italia e che prima desiderano acquistare una vettura. È estremamente improbabile che qualcuno sia disposto ad acquistare un’auto senza prima averla vista di persona, e dietro queste improbabili transazioni internazionali si nascondono spesso truffe architettate meticolosamente.

Giusto per citare un caso tipico, il presunto acquirente dichiarerà di lì a qualche giorno di aver inviato il bonifico, ed in breve tempo riceveremo il messaggio di una qualche organizzazione straniera che ci spiega come, per sbloccare il bonifico internazionale, sia necessario depositare una determinata cifra che ci sarà restituita in seguito; inutile specificare che l’eventuale somma versata non ci sarà mai rimborsata, e che nessun bonifico era mai stato effettuato.

Rent a car
Un particolare caso che non può che nascondere una truffa è quello degli acquirenti che con una scusa o con l’altra tentano in tutti i modi di pagare un prezzo maggiore di quello che abbiamo richiesto. Una situazione decisamente singolare, è ovvio, a chi mai verrebbe in mente di pagare più del necessario? Semplice: a chi vuole riciclare denaro sporco! In questi casi, il criminale di turno farà poi in modo di farsi restituire la somma versata in eccesso, magari con un metodo di pagamento differente, e lo sventurato venditore rischierà anche di essere implicato in losche vicende.


Vale sempre la pena poi, mettere in guardia dalle truffe più ‘classiche’, in agguato anche quando si vende online. Le tecniche per creare assegni contraffatti sono purtroppo sempre più affinate, e per quanto distinto e perbene possa sembrare l’acquirente che intende acquistare la nostra auto, non bisogna mai cedere la vettura fino a quando i fondi non risultino effettivamente trasferiti sul nostro conto corrente!


In conclusione possiamo quindi affermare che vendere un’auto usata su internet, in fin dei conti, non è molto diverso dal venderla con gli strumenti tradizionali, ed allo stesso modo, il principale accorgimento per evitare truffe e fregature è semplicemente quello di utilizzare il buon senso. Molto dipende poi dall’affidabilità stessa del portale che scegliamo: in generale, il consiglio è di evitare quelli di annunci generici, e di affidarsi invece a siti specializzati proprio nella compravendita di auto online, dalla comprovata serietà ed affidabilità.

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Risparmiare sulla manutenzione dell’auto con il fai da te

classic-car-76423_640Acquistare un’auto può comportare delle grosse spese, anche per la corretta gestione e il mantenimento di essa. Per questo motivo sono in molti a voler conoscere i migliori metodi per risparmiare e, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione, la soluzione ideale è rappresentata sicuramente dal fai da te. Anche se questo può sembrare difficile, è sempre consigliabile provare ad effettuare autonomamente almeno la manutenzione ordinaria di base della propria auto. Questo può comportare un grande risparmio, ma anche la possibilità di far durare il proprio veicolo molto di più e di assicurarsi sempre delle ottime performance. A questo proposito, ecco una panoramica che vi indicherà come e perché scegliere la manutenzione fai da te e quali sono i migliori metodi per facilitare ogni procedimento.

Come ben sappiamo, portare l’auto in un’officina per controlli, manutenzioni e riparazioni può costare dai 30 euro in su, e questa è solo una cifra minima relativa alla manodopera. Perciò, questo si presenta certamente come la prima ragione per cui imparare ad effettuare almeno le piccole operazioni di manutenzione del proprio veicolo è una valida soluzione per risparmiare delle cospicue somme di denaro nel corso di ogni anno. Anche quando si tratta di interventi straordinari, recarsi da un meccanico significa pagare il prodotto (senza la certezza di non aver subito rincari) e la manodopera. Invece, decidendo di provvedere alle riparazioni e sostituzioni autonomamente, sarà possibile acquistare i pezzi di ricambio online risparmiando tramite l’utilizzo di codici sconto come quelli mister auto reperibili su advisato.it.

A questo proposito, è opportuno sapere anche che le spazzole dei tergicristalli sono gli elementi più semplici da sostituire, e perciò non è obbligatorio affidarsi al personale di un’officina meccanica per questo: cinque minuti del vostro tempo vi permetteranno di evitare una spesa quasi inutile. Le persone più intraprendenti possono provvedere autonomamente anche alla sostituzione del filtro dell’aria. Questa operazione di manutenzione è un po’ più complessa rispetto alla precedente, ma è perfettamente fattibile. Nel libretto del veicolo è possibile trovare tutti i dati utili per acquistare il prodotto giusto e anche molte valide indicazioni che consentono di eseguire la sostituzione in poco tempo.

Sappiate anche che controllare periodicamente il filtro è un’altra buona mossa valida per risparmiare. Infatti, questo elemento potrebbe otturarsi facilmente, comportando problemi al motore, una maggiore emissione di gas inquinanti e un incremento del consumo del carburante. Perciò, il consiglio è di studiare bene le indicazioni riportate sul libretto della propria auto e imparare ad effettuare i vari controlli e le sostituzioni da soli. In questo caso, non solo si potranno risparmiare le spese del meccanico, ma sarà anche possibile evitare di spendere cifre più elevate per il carburante.

Un’altra semplice operazione di manutenzione fai da te è il cambio delle lampadine. Anche in questa eventualità, sul libretto si potranno trovare le istruzioni per comprare il prodotto giusto e montarlo in pochissimo tempo. Lo stesso vale per il cambio dell’olio: in officina utilizzeranno probabilmente il liquido più costoso e aggiungeranno la manodopera. Scegliendo la manutenzione fai da te, per effettuare l’operazione basteranno circa 15 euro e due minuti del proprio tempo (almeno ogni 15mila km). Così come il filtro dell’aria, è opportuno controllare periodicamente anche le candele, in modo da prevenire problematiche al motore. Pulirle è molto semplice: basterà munirsi di uno spazzolino di ottone per strofinarle con un po’ di benzina e utilizzare un panno per asciugare. Se sono troppo annerite, significa che vanno sostituite. Anche in questo caso il libretto della vostra auto si rivelerà un ottimo alleato.

Queste erano le operazioni di manutenzione dell’auto più semplici e che si possono eseguire anche in maniera autonoma. Tuttavia, ci sono anche altre preziose abitudini che permettono di risparmiare sulle spese di gestione dei veicoli. Una di queste è il controllo periodico della pressione delle gomme, un’operazione da effettuare almeno una volta al mese per garantirsi una maggiore sicurezza e un minor rischio di forare e consumare inutilmente troppo carburante.

Oltre all’olio, ogni liquido presente nell’auto (come quello dei freni e del raffreddamento) va periodicamente monitorato. Infine, è bene ricordare che è doveroso fare il tagliando dal meccanico almeno una volta all’anno, o ogni 20mila km. Tuttavia, la frequenza di controllo e manutenzione di ogni auto dipende da quanto la utilizziamo e da molti altri fattori correlati alla tipologia del motore. Perciò, il suggerimento finale è quello di cercare di calcolare i tempi in base all’utilizzo del veicolo e alle indicazioni contenute sul libretto: effettuando le giuste operazioni a tempo debito sarà possibile risparmiare, prevenire i danni e garantire una costante sicurezza a tutti coloro che viaggiano su quella determinata auto.

Fai da te: lavare l’auto e togliere i piccoli graffi

lavare-auto-togliere-graffiLavare l’auto in modo ecologico
La prima cosa da fare per lavare l’auto in modo ecologico è quello di fare da se. Se avete uno spazio, come un giardino, fatelo badando di non usare naturalmente quantità esorbitanti di acqua.
Un segreto per usare poca acqua è quello di utilizzare dei secchi.
Con un paio di secchiate infatti potreste riuscire a bagnare tutta l’auto.
Questo vi permetterà sia di eliminare la polvere che di fare inumidire qualche macchia ostinata.
In un paio di litri di acqua poi potete versare del detersivo ecologico o comunque un esigua quantità di detersivo per i piatti.
Quest’ultimo tipo di detersivo è assai utile per il suo potere sgrassante. Le sostanze oleose sono la prima componente da eliminare per avere una macchina davvero pulita e il detersivo per i piatti è ancora più efficace sui vetri perché li lascia senza aloni e nitidi.
Per comodità potete anche creare un detergente fai da te per la vostra auto, versando un po di sapone liquido o per i piatti e aceto in un spruzzino riciclato. In tal modo riuscire a distribuire il detergente senza sprechi, nelle zone che più vi interessano e in profondità, come per esempio per i cerchioni delle ruote sempre ostici da pulire.

Usare il panno in micro fibra al posto della spugna
Siamo abituati a usare per il lavaggio dell’auto la classica spugna, che tuttavia potrebbe anche creare dei graffi che a lungo andare danneggiano non solo la carrozzeria ma opacizzano la vernice, con un effetto molto sgradevole.
Al posto della spugna quindi utilizzare sempre un panno in micro fibra che è morbido e quindi delicato sulle superfici.
Cosi l’auto è anche molto facile da risciacquare e lo stesso panno si può usare anche per asciugare l’auto una volta terminato il lavaggio.
A proposito del panno in microfibra potete trovarne diversi sul sito Casahenkel.it nella sezione dedicata ai panni multiuso per la pulizia.
I panni di Casaenkel sono disponibili in varie misure e colori (per la macchina magari è preferibile un colore scuro), e potete acquistarne diversi per usarli distintamente per la carrozzeria, per i vetri, per le ruote.
Lavate l’auto sempre all’ombra, in modo che il detergente non si asciughi lasciando macchie e aloni a sua volta.

Come eliminare i micro graffi dell’auto
Se notate che sulla carrozzeria sono presenti dei micro graffi potete intervenire per farli scomparire con alcuni prodotti in commercio pensati appositamente.
Si tratta di prodotti sotto forma di pasta leggermente abrasiva che prima deve essere applicata nell’area interessata e poi bisogna rimuovere i residui con un po di ovatta.
I movimenti devono essere circolari fino a quanto il prodotto non sarà più visibile e, nello stesso tempo, il graffio sarà sparito.
Nel caso in cui lo stesso graffio sia ancora visibile si può ripetere l’operazione finché il risultato non sarà soddisfacente.
La pasta abrasiva tuttavia non è efficace per quei graffi che hanno intaccato lo strato più profondo della vernice, (come per esempio la classica fiancata rigata con un cacciavite o una chiave), e per eliminarli è necessario recarsi da un carrozziere.
La pasta abrasiva per eliminare i micro graffi si trova abbastanza facilmente presso ferramenta, negozi specializzati, nei grandi supermercati o anche presso il vostro carrozziere di fiducia.

Come risciacquare l’auto senza sprechi
Se avete seguito i consigli sopra riportati, per risciacquare l’auto basterà usare al massimo due secchi d’acqua: uno per la parte posteriore e una per quella anteriore.
Lavate i cerchioni e le ruote comunque per ultimi, in quanto sono la parte più sporca e usate una spazzola morbida.
Se usate la pompa dell’acqua, chiudetela quando non vi serve.

Eliminare i cattivi odori
Per eliminare i cattivi odori all’interno dell’auto il consiglio è quello di posizionare ciotole di bicarbonato e, se si tratta dei tappetini, il consiglio è quello di spalmare il bicarbonato direttamente sulle superfici eliminandolo poi con un aspirapolvere.
In tal caso usate una funzione risparmio o cercate di eliminare prima il grosso con una spazzola o un pennello rigido.

Guida alla vendita della propria auto sul web!

vendita-auto-webVendita della propria auto

Capita sempre più spesso di voler vendere la propria auto utilizzando le nuove tecnologie e non passando con i classici canali come possono essere gli annunci sui giornali oppure ancora più semplicemente attraverso una concessionaria. Quindi è necessario sapere come muoversi correttamente per poter vendere correttamente la propria auto sul web. In questo modo si possono sfruttare moltissimi vantaggi come per esempio l’abbattimento dei costi necessari all’intermediazione, la libertà di scelta di un prezzo adeguato. Purtroppo sul lato opposto si possono incontrare notevoli problematiche come possono essere per esempio la perdita di tempo oppure potrebbe capitare di imbattersi in truffatori. Quindi per capire come muoversi correttamente è necessario prendere in considerazione tutti questi fattori.

Prezzo di vendita dell’automobile

Prima di poter procedere correttamente è necessario fissare adeguatamente il prezzo della propria vettura, in modo da poter guadagnare, ma anche da far si che il possibile compratore sia allettato dalla proposta. Il prezzo non deve essere né troppo alto né troppo basso, nel primo caso perché nessuno vorrebbe valutare l’offerta, nel secondo caso invece si potrebbe pensare ad una truffa. Inoltre esiste un listino aggiornato annualmente delle quotazioni di ogni modello di auto usata per anno di immatricolazione: sul web è possibile consultare siti specializzati come Noicompriamoauto e ottenere tutte le indicazioni per una corretta procedura di vendita dell’auto dalla quotazione gratuita, valutazione personalizzata, assistenza e supporto durante la vendita tramite appositi canali.

Scelta del sito di vendita e preparazione dell’annuncio

Una volta fissato il prezzo è necessario scegliere dove mettere in vendita la propria automobile, in questo caso le possibilità sono due: portali di annunci, sia generalisti sia specifici, oppure siti di aste. Tuttavia è necessario che chi vende dia una buona visibilità al proprio annuncio. Nell’annuncio mettere sempre foto dettagliate del veicolo per mostrarlo correttamente, possibilmente anche degli interni e del vano motore. Potrebbe essere inserito anche un video per fornire informazioni migliori.

Pagamento e prova su strada

La nota dolente di una vendita online è solitamente la sicurezza per il pagamento, infatti è necessario che sia garantita correttamente la transazione, sia da parte di chi vende sia da parte di chi acquista. In caso di vendita di autoveicolo dovrebbe essere garantita anche la visione e possibilmente la prova su strada del veicolo, in modo da assicurare il compratore e mostrargli l’effettiva validità del suo acquisto. La modalità più sicura è il pagamento in contanti perché si può verificare immediatamente la cifra, in caso di assegno o di bonifico purtroppo i tempi sono più lunghi per poter ricevere i soldi. In caso di assegno sarebbe opportuno richiederne uno circolare per avere maggiori garanzie. Per vendere correttamente poi si deve controllare perfettamente la documentazione in modo da non dover incorrere in multe o in pagamenti di bolli successivamente alla vendita nel caso non si sia registrata correttamente la transazione.

Eventuali controlli meccanici

In caso venga richiesto oppure che si voglia mostrare che non esistono possibilità di truffa ci si potrebbe affidare ad un meccanico per mostrare il veicolo, magari alzandolo su un ponte in modo da far valutare anche la parte sottostante del veicolo alla ricerca di possibili problematiche o di ruggine. Mostrare sempre il libretto dei tagliandi in modo da certificare che la manutenzione è stata corretta ed eseguita con regolarità.

Come promuovere l’attività di perito grazie al web

ingranaggiAvere un’attività significa cercare costantemente nuove metodologie per riuscire ad accrescere il proprio business attraendo, quindi, un numero sempre più ampio di clienti.
Oggi come oggi, grazie alle innumerevoli tecnologie presenti, vi sono diverse possibilità per promuovere la propria attività e per pubblicizzarla il più possibile: una di quelle senza dubbio più proficue risulta essere il cosiddetto web marketing. Con questo termine, nello specifico, si intende tutta una serie di azioni di marketing per la propria attività svolte sfruttando il mondo di internet. 


Nel periodo in cui viviamo, il web, ed in particolar modo i social network, sono diventati il mezzo di comunicazione più diffuso ed utilizzato dalla popolazione; non c’è più un grande divario tra fasce d’età e livelli di istruzione: la stragrande maggioranza delle persone accede ad internet almeno una volta al giorno!
In questo scenario è impensabile, per chi ha un’attività, non promuoverla attraverso questo potente mezzo di comunicazione, in grado di donare una visibilità immediata e diffusa.
Per farlo è possibile utilizzare i servizi proposti da siti quali Paginemail, dove è possibile pubblicizzare gratis la propria azienda sui motori di ricerca e dare quindi risalto al sito dell’attività sul web, e contemporaneamente promuovere la propria azienda sui più comuni social network come, ad esempio, Facebook.
Quest’ultimo, nello specifico, è il social più utilizzato non solo nel nostro Paese, ma in tutto il mondo: promuovere la propria attività su Facebook, quindi, potrebbe rappresentare un’incredibile opportunità di crescita. 


Tuttavia, per farlo, è necessario seguire alcuni suggerimenti: in primis, ovviamente, bisognerà creare una pagina Facebook aziendale. Fatto questo, si dovrà decidere l’obiettivo della campagna e provvedere alla determinazione della strategia di marketing; per citare un esempio, si potrà puntare ad acquisire un maggior numero di “mi piace” sulla propria fan page, oppure mirare all’interazione dei visitatori con i post pubblicati su di essa, e via discorrendo.
Ma i social network non sono l’unica possibilità; accanto ad essi, infatti, si potrebbe creare un sito internet ufficiale, navigando nel quale i visitatori possono conoscere meglio i servizi offerti, la storia dell’attività e i relativi contatti, e sarebbe consigliato realizzare un’apposita app, attraverso la quale offrire ai potenziali clienti iniziative sempre nuove in grado di fidelizzarli. 


Altra possibilità per promuovere la propria attività è quella relativa all’iscrizione a siti che consentono di inserire la propria azienda all’interno di un apposito database per avere un’importante visibilità sul web e tra i risultati dei motori di ricerca; tra questi siti non si può non menzionare Paginemail, senza dubbio uno dei più validi in tal senso.
Tuttavia, affinché tutto ciò risulti efficace, è fondamentale essere creativi e propositivi: si potrà, ad esempio, girare un breve video, pubblicarlo su youtube e condividerlo in maniera virale, oppure si potrebbero scrivere delle guide contenenti consigli utili a cui gli utenti possono accedere in maniera gratuita, e via discorrendo.
Per concludere, avere un’attività implica un impegno costante nella ricerca di nuove strategie per far crescere il proprio business; ad oggi, indipendentemente dal tipo di azienda che si possiede, la soluzione vincente è sicuramente quella di sfruttare il web e i social network per ottenere visibilità e pubblicità.

Compagnie assicurative auto: come riconoscere quelle affidabili

riconoscere-assicurqazione-affidabileLe compagnie di assicurazione sono sempre più numerose, e per questo motivo il settore assicurazioni è dominato da una forte concorrenza, che crea una serie di dubbi da parte del consumatore. Infatti non è facile capire qual è la soluzione giusta in base alle proprie esigenze, e a questo proposito, facciamo una breve panoramica per capire come riconoscere la compagnia più affidabile, che può proporre un ottimo servizio ed una migliore polizza assicurativa.

La prima cosa da considerare in questo caso, è che il costo di un’assicurazione auto può variare, ma può essere calcolato con attenzione, basandosi sulle caratteristiche e qualità del veicolo in questione, sul proprio comportamento da conducente, e considerando anche i vari elementi relativi alla città in cui si risiede. Questi sono i fattori sui quali, solitamente, le compagnie assicurative si basano al fine di stipulare contratto per una nuova polizza.

Naturalmente il mercato varia con molta velocità e, anche quando si tratta di assicurazioni bisognerebbe fare una scelta ponderata, in modo da non sottovalutare i requisiti di base che ogni polizza dovrebbe presentare. A questo proposito, il consiglio è di utilizzare Facile.it, un portale sicuro ed affidabile che permette di comparare le migliore offerte da parte della compagnie assicurative, di chiedere maggiori informazioni, e anche di stipulare il contratto online.

Oltre a questo, è opportuno sapere che per selezionare tra le migliori compagnie assicurative, è fondamentale tenere a mente alcuni specifici parametri, ed utilizzarli per valutare una compagnia, ogni qualvolta si prende in considerazione un’offerta relativa alla propria assicurazione. Perciò, innanzi tutto bisognerà considerare gli aspetti tecnici che differenziano l’offerta dalle altre. Anche seguire i vari suggerimenti e recensioni degli utenti che si trovano online, potrà rivelare altri punti forti e/o deboli della compagnia, nonché il suo livello di affidabilità e serietà.

Saper effettuare tutte queste comparazioni e controlli, può certamente permettere di trovare la migliore offerta per il proprio budget, senza dover rinunciare a particolari coperture assicurative o alle polizze più complete. Selezionare un’assicurazione online, tramite ricerche specifiche o direttamente dal sito Facile.it, potrà essere una soluzione semplice che comporterà un maggiore risparmio, dovuto ad una selezione accurata tra le più affidabili compagnie assicurative che possono essere consultate a questo link, ed alla possibilità di poter optare per la polizza più conveniente e più adatta alle proprie esigenze.

Quindi è anche importante ricordare che le migliori compagnie assicurative non sempre sono quelle più famose o che si presentano con più garanzie. Effettuare diverse comparazioni e ricerche prima di procedere
con la scelta definitiva, è solitamente il metodo più valido per trovare la soluzione ideale ed assicurare il proprio veicolo con tranquillità e sicurezza, e le recensioni che si trovano su internet possono rappresentare un grande aiuto. Inoltre, ricorda che le più valide compagnie assicurative hanno quasi sicuramente un sito web, su cui sarà possibile trovare maggiori informazioni ed avere ancora più dati per poter proseguire nella propria scelta.

 

Diverse soluzioni per acquistare un’auto risparmiando

auto-acquisto-risparmioIl mondo delle quattro ruote si rinnova di mese in mese con tante interessanti novità. L’ultima frontiera delle automobili è garantita dalle nuove tecnologie messe a disposizione nel campo dell’eco-sostenibilità. Vetture ibride, elettriche o a pannelli solari: sono questi mezzi di trasporto del futuro, e non solo.

Ecco che un modello di questo tipo si inserisce perfettamente in un ottica di risparmio nel lungo periodo, a partire dai costi relativi al carburante. Cambiare auto però , non sempre risulta così semplice come potrebbe sembrare in quanto molte famiglie fanno una gran fatica a sopportare nuovi costi mensili, magari quando hanno già un mutuo a carico.

Ecco perché è fondamentale trovare il finanziamento più adatto alle proprie esigenze per riuscire a bilanciare al meglio le uscite, senza doversi affannare nella vita quotidiana. Consultando portali specializzati si potrà accedere a tutte le informazioni necessarie per la scelta del finanziamento migliore per la propria auto. Il supporto fornito dalle banche online nel confronto dei preventivi è un prezioso aiuto messo a disposizione degli utenti interessati all’accesso ad un finanziamento su misura.

Ma non solo, perché in alternativa è possibile acquistare l’auto in ‘leasing’ ovvero pagare una quota fissa senza essere proprietari della vettura, che cambierà padrone non appena saranno estinte le rate da pagare. Infine, se proprio acquistare un’auto nuova non rientra nei vostri piani rimane un’ottima soluzione quella di utilizzare i servici cittadini di car-sharing disponibili nei più grossi centri italiani.

Tramite l’utilizzo di una semplicissima app installata nel telefonino si potrà geo-localizzare la vettura, sapere quando è disponibile, prenotarla e posteggiarla vicino al luogo desiderato una volta terminato l’utilizzo. In alcune città, come Genova, è possibile sottoscrivere un abbonamento annuale al costo di 100€, oppure puntare su abbonamenti di durata inferiore, come quelli mensili o settimanali, senza considerare ovviamente l’affitto giornaliero a seconda dei bisogni di ciascun utente.

Nuove normative per il pagamento del bollo delle auto d’epoca

La legge finanziaria per il 2015, che il parlamento ha “licenziato” sul finire del 2014 su proposta del governo, ha portato una novità negativa per una parte degli automobilisti, quelli che sono possessori di quelle auto che sono catalogate come “auto d’epoca”, e che godono di normative particolari, come l’esenzione dal pagamento del bollo. Fino allo scorso anno bastava che le auto avessero superato i 20 anni dall’immatricolazione, mentre ora per rientrare nella categoria è necessario aver superato i 30 anni. Con questa variazione della normativa, il governo Renzi è andato alla caccia di maggiori entrate per circa 200 milioni di euro.

Secondo l’Aci, e precisamente secondo il suo presidente, Angelo Sticchi Damiani, la normativa è arrivata, come si era a lungo temuto, per la crescita spropositata delle auto con diritto all’esenzione. A tal proposito vengono sciorinati i numeri, e si vede che dalle circa 1500 auto che avevano ottenuto la certificazione di “rilevanza storica”, nel corso del 2011, nel corso dei tre anni successivi si era arrivati a circa 160mila vetture. Secondo l’Aci molte persone hanno approfittato della precedente normativa, tirando troppo la corda, ed ottenendo alla fine questa modifica che penalizza i proprietari. Angelo Sticchi Damiani ha citato anche vari casi avvenuti in Puglia, dove la certificazione era stata ottenuta da vecchi Ford Transit che solitamente vengono usati per il trasporto dei pomodori nei periodi di raccolta. Lo sbarramento a 20 anni, secondo l’Aci penalizza soprattutto le auto con una vera “rilevanza storica”, e sarà quindi necessario sedersi a tavolino con il governo per trovare delle misure “giuste” per non penalizzare il settore, una delle quali potrebbe essere una “lista chiusa”.

Anche Stefano Chiminelli, nella sua veste di presidente del circolo “Veneto auto e moto d’epoca”, conferma le parole di Sticchi Damiani puntando il dito contro quei veicoli “vecchi ed inquinanti”, usati quotidianamente come mezzi di lavoro, e che invece grazie alla certificazione di storicità, “godono” delle agevolazioni fiscali. Questo provvedimento della finanziaria 2015 potrebbe provocare anche la vendita da parte di molti proprietari delle loro auto storiche, perché il “balzello” fiscale si va ad aggiungere ad una serie di maggiori costi come quello dell’assicurazione. Una voce sempre più importante nel budget di spesa di chi possiede un’auto storica, per la quale comunque si potrebbe trovare una soluzione consultando il sito Assicurazioni Storiche che fornisce informazioni sul costo della copertura assicurativa delle auto d’epoca, garantendo così un risparmio.

Pur nelle difficoltà che si trovano ad affrontare molti collezionisti che possiedono auto d’epoca immatricolate nel periodo 1985 – 1995, anche dai loro commenti su questa novità, si evince che il sistema della “lista chiusa” che valorizza i veicoli che hanno un vero “interesse storico”, sia la strada giusta sulla quale puntare. Della stessa opinione è anche un mensile “Ruoteclassiche”, che si occupa proprio di questo settore, il cui direttore, David Giudici, arriva anche a proporre delle modifiche alla normativa, come un “bollo” a scalare, o delle tariffe “agevolate”, destinate solo a fasce di vetture particolari e chiaramente determinate. Anche secondo il mensile la passione dei veri amatori delle auto d’epoca non deve poter sconfinare in una possibilità di evasione fiscale.

Oltretutto a complicare le cose, c’è anche un articolo della nuova normativa che permette alle amministrazioni regionali italiane di stabilire norme diverse per le auto immatricolate in quella regione e sono quindi subito fioccate varie proposte di legge, con la Lombardia che ad esempio, ha mantenuto valida l’esenzione anche per le macchine sopra i 20 anni. Una specie di “disobbedienza” che il governo locale ha voluto fare verso quello nazionale. Dopo la Lombardia si sta muovendo anche la regione Veneto, ed a quanto sembra anche per le vetture immatricolate in quella regione, il limite resterà a 20 anni. In tutte le regioni che hanno cambiato o che sono comunque in procinto di farlo, si studiano soluzioni alternative, ed in quasi tutte le proposte si mette l’accento sul fatto di distinguere con una selezione seria, le vetture di “interesse storico”, da quello dei vecchi “macinini”, che vengono mantenuti in vita anche se più inquinanti dei nuovi modelli, solo per usufruire della detrazione del bollo.

Nel merito di eventuali aggiustamenti della normativa naturalmente vuole dire la sua anche l’Automobilclub storico, che l’ha osteggiata fin dal principio e si dice molto preoccupato per le conseguenze economiche, anche gravi, che potrebbero subire tutti quelli che operano in questo settore. Secondo Roberto Loi, il presidente di questo Automobilclub, molte della auto comprese tra i 20 ed i 30 anni, rischiano la demolizione se non si interverrà nel merito della questione.

NUOVA TASSA DI CIRCOLAZIONE

BOLLO AUTO Tra le nuove disposizioni di legge attese per il 2015 ci sono diversi accorgimenti riguardanti il bollo auto e moto, che andrà incontro ad aumenti sensibili. Le cifre precise contenute nella Legge di Stabilità non sono ancora note, tuttavia ogni regione sarà lasciata libera di aumentare l’ammontare della tassa fino al 12%. Rimangono invariate le esenzioni per gli invalidi e i portatori di handicap (valide per una macchina soltanto), mentre le vetture elettriche godono di un’esenzione lunga cinque anni dall’immatricolazione. Per quanto riguarda le ibride le leggi cambiano per regione, mentre Metano e GPL mantengono una tassazione agevolata ma anch’essa variabile. A rischio invece gli incentivi riguardanti l’acquisto di motoveicoli elettrici ed ibridi. Se prima si poteva favorire di un’agevolazione pari al 15% del prezzo di listino (fino ad un massimo di 3.500 euro), adesso la Legge di Stabilità ha rimosso tale privilegio. Pubblicati i numeri effettivi sarà possibile calcolare il proprio bollo con estrema semplicità. L’Agenzia delle entrate infatti ha messo a disposizione degli appositi calcolatori online. Sulle stesse pagine sono presenti inoltre gli aspetti che determinano il pagamento del Superbollo, ovvero quella tassa aggiuntiva a carico dei possessori di vetture di potenza superiore ai 225 kW. Altro aspetto caldo della riforma è quello riguardante le vetture storiche. Tutte quelle comprese tra 20 e 30 anni di età potrebbero infatti non godere più dell’agevolazione del bollo, che rimane esentato per auto e moto più vecchi di 30 anni.

La fine dell’anno tuttavia non segna soltanto l’introduzione di nuove norme ma anche l’arrivo delle scadenze. Tra queste spetta un posto di rilievo all’assicurazione auto o moto, la quale di fatto ci permette di spostarci con la nostra vettura. A riguardo bisogna confermare la buona notizia secondo la quale una norma stabilisce l’usabilità dell’assicurazione per 15 giorni oltre la sua data di scadenza, anche se in tale lasso di tempo il cliente dovesse sottoscrivere un contratto con un’altra compagnia. Questo vantaggio non è cosa da poco, specie se consideriamo il trend dei prezzi riguardanti le coperture assicurative. Secondo gli esperti infatti il 2015 segnerà un forte aumento del costo delle polizze, un aumento iniziato agli inizi del Duemila e arrestatosi solo con la crisi del 2010. Passati i momenti peggiori infatti gli italiani hanno ripreso ad utilizzare le proprie vetture, facendo così aumentare il numero di sinistri e le conseguenti tariffe. I prossimi mesi allora saranno l’ultimo periodo utile per strappare condizioni particolarmente vantaggiose. Uno dei migliori modi per farlo è navigare per la rete, popolata da siti dedicati al confronto e allo studio delle offerte. Ad esempio per chi volesse verificare il costo per l’assicurazione di uno scooter 50 sarebbe sufficiente ricorrere ad AssicurazionieScooter.com.

Bollo e assicurazione 2015: tutte le indicazioni per auto e moto

auto_soldi_calcolatriceLa fine dell’anno è per antonomasia il periodo di arrivo delle scadenze, e tra queste un posto di rilievo spetta all’assicurazione auto o moto. A riguardo non tutti sapranno dell’esistenza di una norma che stabilisce l’usabilità dell’assicurazione per 15 giorni oltre la sua data di scadenza, anche se in tale lasso di tempo il cliente dovesse sottoscrivere un contratto con un’altra compagnia. Questo vantaggio non è cosa da poco, specie se consideriamo il trend dei prezzi riguardanti le coperture assicurative. Secondo gli esperti infatti il 2015 segnerà un forte aumento del costo delle polizze, un aumento iniziato agli inizi del Duemila e arrestatosi solo con la crisi del 2010. Passati i momenti peggiori infatti gli italiani hanno ripreso ad utilizzare le proprie vetture, facendo così aumentare il numero di sinistri e le conseguenti tariffe. I prossimi mesi allora saranno l’ultimo periodo utile per strappare condizioni particolarmente vantaggiose. Uno dei migliori modi per farlo è navigare per la rete, popolata da siti dedicati al confronto e allo studio delle offerte. Ad esempio per chi volesse verificare il costo per l’assicurazione di uno scooter 50 sarebbe sufficiente ricorrere ad AssicurazionieScooter.com.

Con l’inizio dell’anno nuovo tuttavia non sopraggiungono solo scadenze e rincari, ma anche nuove disposizioni di legge. Tra quelle attese per il 2015 ci sono diversi accorgimenti riguardanti il bollo auto e moto, che andrà incontro ad aumenti sensibili. Le cifre precise contenute nella Legge di Stabilità non sono ancora note, tuttavia ogni regione sarà lasciata libera di aumentare l’ammontare della tassa fino al 12%. Rimangono invariate le esenzioni per gli invalidi e i portatori di handicap (valide per una macchina soltanto), mentre le vetture elettriche godono di un’esenzione lunga cinque anni dall’immatricolazione. Per quanto riguarda le ibride le leggi cambiano per regione, mentre Metano e GPL mantengono una tassazione agevolata ma anch’essa variabile. A rischio invece gli incentivi riguardanti l’acquisto di motoveicoli elettrici ed ibridi. Se prima si poteva favorire di un’agevolazione pari al 15% del prezzo di listino (fino ad un massimo di 3.500 euro), adesso la Legge di Stabilità ha rimosso tale privilegio. Pubblicati i numeri effettivi sarà possibile calcolare il proprio bollo con estrema semplicità. L’Agenzia delle entrate infatti ha messo a disposizione degli appositi calcolatori online. Sulle stesse pagine sono presenti inoltre gli aspetti che determinano il pagamento del Superbollo, ovvero quella tassa aggiuntiva a carico dei possessori di vetture di potenza superiore ai 225 kW. Altro aspetto caldo della riforma è quello riguardante le vetture storiche. Tutte quelle comprese tra 20 e 30 anni di età potrebbero infatti non godere più dell’agevolazione del bollo, che rimane esentato per auto e moto più vecchi di 30 anni.

Novità moto: La Monster 821

Ducati-logoFoto ufficiali e presentazione delle caratteristiche e dei dettagli tecnici della Ducati Monster 821 sono state rese pubbliche alla fine dello scorso maggio, ora ne si attende la commercializzazione presso la rete di vendita in Italia a partire dal prossimo luglio. Ma la nuova piccola – si fa per dire – naked di Borgo Panigale sembra già superare di gran lunga le attese.
Costo inferiore ai 10.000 euro, motore bicilindro da 112 cavalli e peso (a secco) poco sotto i 180 kg. Così si presenta la nuova nuda di casa Ducati, sorella minore della Monster 1200 presentata al 71° Salone Internazionale del Motociclo di Milano (Eicma 2013).


Una bella moto, in grado di legare tradizione e innovazione, facile da guidare pure per i neofiti, ma con le carte in regola per diventare un classico tra gli appassionati ducatisti. E come per le altre moto Ducati, i costi di gestione e manutenzione saranno contenuti. Inoltre grazie al web è possibile risparmiare sulle assicurazioni moto e scooter grazie al web e ai comparatori online e in caso di moto storiche vi sono link utili come
questo fatti proprio per trovare il risparmio in polizze di questo tipo.


Grinta e personalità non diminuiscono in relazione alla cilindrata, anzi la “piccola” della Ducati regala forti emozioni su strada, come la Monster 1200, grazie a prestazioni notevoli e all’ottimo connubio tra potenza e trattabilità. Le prestazioni sono ineccepibili pure a bassi regimi, prima che col salire dei giri il rombo inconfondibile Ducati torni a farsi sentire.
Monta un motore Testastretta 11° da 821 di cilindrata (lo stesso della Ducati Hypermotard, altro piccolo gioiello della casa bolognese), un bicilindro a quattro valvole raffreddato a liquido e ha un sistema di gestione elettronica d’avanguardia, grazie al controllo di trazione regolabile su otto livelli di intervento, al Power Mode, con tre diverse mappature del motore (per controllare l’erogazione della potenza in ogni situazione e su ogni terreno), e all’ABS, anch’esso regolabile su tre livelli (che va a intervenire sui dischi con pinze Brembo ed attacco radiale). Tutto il sistema di gestione è integrato nel Riding Mode Ducati che è facilmente gestibile dal pulsante di ritorno frecce.
Alle sospensioni eccellenti si affianca un meno esteticamente bello monoammortizzatore, che opera su un forcellone a due bracci. Un compromesso cui sono dovuti scendere i progettisti Ducati per contenere i costi di produzione della Monster 821.


Di contro, ha un’ergonomia decisamente migliorata, grazie a una sella più comoda e regolabile a seconda dell’altezza. È previsto di serie anche il sellino per il passeggero con le pedane poggia piedi più larghe e le maniglie integrate nel codino.
Le versioni disponibili sono due: la Monster 821 Dark, con il prezzo più basso di listino (9.990 euro), tutta nera compresi telaio e cerchi; la Monster 821 con un prezzo leggermente superiore (10.490 euro) nelle varianti Rosso Ducati, con serbatoio e telaio rossi e cerchi neri, e Star White Silk, con serbatoio bianco e telaio e cerchi rossi.
L’ultima nata in casa Ducati sarà presto disponibile anche nella versione depotenziata (a 35kW) per il mercato europeo (mentre per la sola Svizzera sarà possibile avere una versione ancora meno potente da 25kW).

Sistemi di sicurezza in moto: guida al viaggio su due ruote

La sicurezza nelle strade è una tematica centrale per tutti i conducenti, in particolar modo per i centauri, che proprio in virtù della struttura del loro mezzo sono maggiormente esposti a gravi conseguenze in caso di sinistro. Attualmente i fattori che incidono di più sulla loro sicurezza sono il casco, il sistema frenante e l’abbigliamento protettivo indossato. Sebbene in alcuni casi gli incedenti non possano essere evitati, è importante prevenire eventuali danni a se stessi e ad altri veicoli scegliendo un’assicurazione adeguata alle proprie esigenze. Le compagnie online offrono tantissime agevolazioni rispetto a quelle tradizionali, e con l’aiuto dei siti comparatori online diventa semplicissimo scegliere quella più conveniente: confronta qui le migliori proposte e scegli la migliore e la più adatta assicurazione online per la tua moto.

Sovente alcune compagnie propongono dei pacchetti completi che includono polizze furto/incendio o coperture contro gli atti vandalici, ma in certi casi queste misure si rivelano inutili a seconda del contesto in cui si vive e del luogo in cui si custodisce la propria moto. Per questo e per tanti altri motivi è consigliabile appoggiarsi alle compagnie di comparazione di assicurazioni online, come ad esempio www.assicurazioniemoto.it, che consentono di risparmiare sull’assicurazione della propria moto senza intaccare la qualità del servizio offerto. Ma se i danni ai veicoli possono essere reintegrati con la stipula di una buona assicurazione quelli alle persone sono l’aspetto più temuto in caso di sinistro.

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Tra gli elementi menzionati in precedenza, il casco riveste un ruolo chiave nelle dotazioni di sicurezza che un motociclista può adottare per tutelare la sua incolumità fisica. E’ importantissimo scegliere un casco omologato e diffidare da quelli che non hanno passato i test di sicurezza: nonostante il costo ridotto possa apparire allettante bisogna sempre tenere a mente che la vita non ha prezzo. Attualmente esistono tre tipologie principali di caschi in commercio: quella integrale, quella modulare e i caschi jet o aperti. Questi ultimi sono tra i più diffusi in quanto vengono utilizzati in contesti urbani, da mezzi di piccola cilindrata e motorini. I caschi modulari sono una via di mezzo tra gli altri due modelli, dal momento che consentono al motociclista di aprire la mentoniera e adattare il casco alle esigenze di guida. La prima tipologia invece, che costituisce circa il 25% del mercato è quella dedicata ai veri e propri centauri, che utilizzano moto potenti e che non di rado vanno anche in pista.

I materiali utilizzati per il rivestimento esterno sono due: la fibra di Kevlar e Carbonio e il materiale termoplastico. Ovviamente i primi sono quelli più sicuri, vista anche la tecnologia adottata nella produzione, ciononostante anche i secondi sono in grado di fornire un’adeguata protezione in caso di impatto. L’imbottitura viene realizzata nella maggior parte dei casi in poliuretano espanso, ideale per assorbire gli urti, e viene ricoperta da tessuti in nylon e cotone, che rimangono morbidi al tatto. I caschi variano anche a seconda del metodo di chiusura adottato: attualmente i più diffusi sono due, uno rapido a scatto e uno ad anello, più complesso da allacciare ma più sicuro.

Non va sottovalutato nemmeno il sistema d’areazione, specialmente nei caschi integrali in quanto la visiera potrebbe appannarsi facilmente in inverno compromettendo la visibilità del conducente. Secondo i dati Istat nel decennio che va dal 2001 al 2010 i decessi causati da incidenti stradali sono diminuiti di oltre il 40%, ma questo soprattutto grazie ai sistemi di sicurezza installati sulle auto. Per quanto riguarda gli incidenti mortali sulle due ruote il dato non ha avuto lo stesso miglioramento, per questo motivo si stanno sperimentando nuovi sistemi di sicurezza in modo da ridurre la mortalità anche nel decennio in corso. Tra i più attenti alla questione spicca la collaborazione tra Dainese e il Trauma Team del Niguarda, che portano avanti un progetto mirato ad implementare la sicurezza dei motociclisti. Basandosi su accurate rivelazioni le due forze stanno cooperando per realizzare un sistema di air-bag (D-Air) da integrare sulle moto di nuova generazione.