La grandine distrugge l’auto: a chi chiedere risarcimento?

  Automobile danneggiata da una grandinata violenta: come comportarsi e di quali tutele si può godere? In quali casi si può ottenere il risarcimento dei danni subiti? A chi spetta pagare?

Estate, afa, sole intenso. Ma ecco che tutto ad un tratto il clima cambia e, improvvisamente, una grandinata violenta si abbatte sulla terraferma causando gravi danni. Le auto vengono colpite da chicchi di ghiaccio grandi come sassolini e si riempiono di ammaccature.

Quello delle intense grandinate è un evento tutt’altro che raro che può verificarsi nella vita di qualsiasi automobilista e danneggiare seriamente l’auto costringendo ad affrontare costose riparazioni. Sempre più spesso, difatti, il periodo estivo è caratterizzato da fenomeni meteorologici improvvisi come temporali e grandinate. A questo punto, che fare? Il proprietario dell’auto è costretto a sostenere i costi per la riparazione dei danni patiti alla propria auto o ha diritto di richiedere il risarcimento? A chi può chiederlo e quando? Se anche tu hai avuto lo stesso problema sei nel posto giusto. Ti starai chiedendo se «Se la grandine distrugge l’auto: a chi chiedere il risarcimento?».

Va innanzitutto precisato che le grandinate sono degli eventi atmosferici naturali che destano parecchia preoccupazione proprio per la loro imprevedibilità; spesso e volentieri ci si trova impreparati quando si viene colpiti da tali eventi, mentre risulta indispensabile avere le idee chiare per essere tempestivi e agire immediatamente per il risarcimento del danno.

Ecco cosa fare in pochi e semplici passi.

Verifica la copertura assicurativa

La prima cosa da fare quando la propria auto viene danneggiata dalla grandine è verificare se la polizza assicurativa comprenda o meno la Garanzia Eventi Atmosferici. Questa garanzia rappresenta un’estensione della polizza di base che può essere attivata discrezionalmente dal contraente. Tale protezione extra è sempre più richiesta negli ultimi anni a causa dell’instabilità climatica e dell’incremento degli eventi di natura improvvisa. È consigliabile attivarla soprattutto se l’auto è nuova e non si ha la possibilità di riporla in garage.

Presenta la richiesta di risarcimento

Una volta accertato la presenza della polizza eventi naturali è necessario presentare richiesta di risarcimento alla propria compagnia assicurativa. Alla richiesta bisogna allegare le foto e i documenti dai quali sarà possibile accertare la veridicità dei fatti affermati quali, ad esempio, le foto dell’auto e delle ammaccature subite, eventuale denuncia presentata alle forze dell’ordine o alla protezione civile se intervenute, articoli di giornale che citino l’evento grandinata per la sua clamorosità e bollettino meteo che riporti l’evento grandinata nel giorno e nell’ora indicati nella domanda.

Dopo aver ricevuto la richiesta di indennizzo, la compagnia assicurativa sarà tenuta ad elaborare la pratica e a nominare un perito assicurativo. A quest’ultimo sarà affidato il delicato compito di accertare la veridicità dei fatti denunciati nella richiesta di risarcimento. In particolare, il perito è chiamato ad esaminare la vettura al fine di verificare i danni subiti e la compatibilità degli stessi con l’evento naturale in questione (la grandinata appunto).

Quindi, cosa dovrà fare il perito concretamente? Avrà il compito di visionare attentamente la vettura per quantificare i danni e verificare che essi siano realmente stati provocati dall’evento naturale (la grandine); dovrà inoltre stimare la cifra necessaria all’eventuale riparazione del veicolo sulla base di una serie di criteri specifici. In particolare, per la stima dei costi di riparazione, si baserà sul valore di mercato dell’auto prima dell’accadimento, sui massimali e sulle franchigie previste nel contratto di assicurazione.

Quanto costa la polizza eventi naturali?

Un’ultima domanda di natura economica: quanto costa attivare questa estensione di garanzia a copertura dei danni provocati da eventi naturali? La risposta non può essere univoca ma dipende principalmente da un dato: il valore commerciale del veicolo (marca, modello, anno di immatricolazione). Si può comunque affermare che il costo medio della Garanzia Eventi Atmosferici si aggiri attorno ai 100 euro l’anno; ma si tratta, ripeto a scanso di equivoci, di un dato fortemente variabile.

Di Valeria Rainieri

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Streifensegel, Segelstreifen o vela a striscie

Il Streifensegel o vela a strisce per dirla in italiano aiuta a individuare meglio ammaccature e urti, in particolare nell’ispezione e documentazione dei danni causati da incidenti e grandine ai veicoli a motore.
La vela tonda rigata è stata sviluppata da  Steffens GmbH nel 2004 e negli ultimi anni è diventata uno strumento standard in molti campi di attività in tutto il mondo.
La prefabbricazione e il lavoro di cucito vengono eseguiti da un  produttore di accessori fotografici in Corea del Sud. La stampa e il montaggio finale avvengono esclusivamente in Germania.

La vela tonda rigata è appositamente progettata per l’uso mobile.

La più diffusa aperta ha un diametro di circa 80 cm. Piegato misura solo 30 cm di diametro e si adatta per questo in ogni baule e in ogni borsa. Lo Streifengel funziona da solo e viene ripiegato in pochi secondi. Nessun assemblaggio o strumenti richiesti.

L’articolo viene consegnato comprensivo di borsa per il trasporto.

Lo Streifensegel è utilizzato da esperti di auto, organizzazioni di esperti, valutatori di veicoli, servizi di riparazione di grandine e assicurazioni:

  • nella documentazione del danno da grandine
  • nella documentazione dei danni al ritorno dal noleggio
  • nella documentazione di danni minori ai veicoli a motore (danni di parcheggio)
  • nella documentazione delle dimensioni di una deformazione dopo un incidente stradale
  • nella documentazione della qualità della riparazione (difetti di eseguzione della riparazione)
  • e nel controllo di qualità delle superfici nel settore

Ne esistono di vari modelli per disegno e dimensione: le strisce uniformi sono ottimizzate per danni generali e distorsioni sulla superficie, le linee mutevoli rendono l’immagine speculare più inquieta, ma le ammaccature più piccole sono più facili da riconoscere, il design a scacchi è ottimizzato per la visualizzazione di deformazioni su larga scala, le strisce strette sono ideali per piccoli danni, come il danno da grandine.

Come funziona la vela a strisce?

La vela a strisce viene tenuta sull’area da valutare, in modo che il motivo a strisce si rifletta sulla superficie del corpo.

  • Se la superficie è liscia, le linee nella riflessione scorrono armoniosamente e in modo uniforme.
  • Se c’è un’ammaccatura nella superficie, le linee corrono attorno all’ammaccatura.
  • Nel caso di un urto, tuttavia, le linee corrono verso il centro dell’urto.
  • In grandi deformazioni superficiali nella superficie, le linee nel riflesso sono disarmoniche e irregolari.
  • In una riparazione del corpo eseguita in modo improprio, le linee sono irrequiete o frastagliate.

La vela a strisce è adatta anche per la documentazione di deformazione. L’immagine speculare delle linea può essere facilmente fotografata.

Poiché il riconoscimento si basa sul riflesso nella superficie del materiale, deve essere lucido. Con superfici molto sporche, ma anche con una finitura opaca, l’effetto è solo debole.

DOVE TROVARLO? https://www.amazon.it/SFASTER-Pieghevole-Flessibile-riflettore-Automotive/dp/B07W7GN2NN/ref=pd_sbs_1/260-5444359-9649206?pd_rd_w=0ZHWP&pf_rd_p=b201e4be-369f-4da9-9b83-4841cbee07f5&pf_rd_r=0BN476R70GKMK9GPQDZV&pd_rd_r=0d0efae6-f196-4e80-b074-f99dd4fa1b7b&pd_rd_wg=sGfRQ&pd_rd_i=B07W7GN2NN&psc=1

Le parole chiave dell’automotive

  Quando ci facciamo fare un sito da un professionista ci chiede qualche centinaio di parole chiave con cui indicizzarlo. Ma quali sono le parole chiave o Tagkeyword che di si voglia di un sito che parla di auto?

Noi abbiamo selezionato queste. Se ne avete altre inseritele tra i commenti, le metteremo nel “lago di parole” qui sotto

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Auto-Scan

autoscanAuto-Scan è uno strumento di ultima generazione nella valutazione dei danni auto. Nato in Germania dal gruppo KhS, specializzato nella soluzione smart dei danni da grandine, si sta per proporre alle compagnie di assicurazione per la quantificazione automatica, veloce e precisa dei danni da grandine.

Il responsabile tecnico di Eurostime,  P.A. Roberto Marino è stato invitato alla presentazione ufficiale ad Arcore, presso la sede italiana di KhS il 5 maggio 2017, ed ha potuto assistere ad una dimostrazione pratica nella quale una vettura con tutte le superfici piane ricoperte di “bolli” da grandine veniva analizzata da Auto-Scan in pochi secondi. In 4 minuti è uscito il risultato: 33 bolli divisi nelle varie dimensioni, piccolo, medio e grande, la posizione,  il filmato ed il report (perizia/preventivo) con descrizioni e valori, parziali e totali.

Dopo la dimostrazione ci siamo intrattenuti coi dirigenti delle due società, Khs e AutoScan che hanno portato la novità in Italia, per proporre l’utilizzo della macchina alle società di noleggio per rendere intelligenti i portali di entrata ed uscita dei parcheggi delle vetture da noleggiare dei Rent a Car. Altro possibile utilizzo saranno le verifiche dello stato d’uso dei veicoli in ingresso nei piazzali di ritiro a fine locazione delle società di Noleggio a Lungo Termine. Abbiamo appreso che uno screening più ampio, quindi oltre ai danni da grandine, è allo studio ma ci vorrà ancora qualche mese per avere un prodotto affidabile che renda la valutazione del danno precisa oltre al 90% come è ora per la grandine, anche per i danni diversi.

Ma come funziona Auto-Scan? Meglio vederlo  qui

Per maggiori info: info@stime.eu

Sorgente: Auto-Scan

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Sig. Marino buonasera,

sono Paradiso, uno dei Partner KHS. Ci siamo conosciuti ad Arcore in occasione della presentazione Autoscan®. Ho letto il breve articolo che è stato scritto su “Autoscan®” (allego il link:  https://peritiauto.wordpress.com/2017/05/11/auto-scan/).

Intanto la ringrazio per averlo “postato” sul suo Blog. Vorrei però precisare un aspetto importante, che magari potrebbe sfuggire ai Periti che mi pare siano tra i principali fruitori del blog in oggetto. Autoscan® non è stato concepito per “sostituire” il perito, ma per facilitare il lavoro del perito. Infatti Autoscan® e KHS considerano che l’operatore debba essere proprio il perito stesso, figura tecnicamente qualificata ad operare la macchina al meglio delle proprie capacità, il quale dopo l’avvenuta scansione ed analisi dello strumento, può completare la perizia annotando eventuali danni pre-esistenti non pertinenti al danno grandine oppure individuando aree in cui la vernice si è rotta o ancora indicando parti in plastica che presentano “bolli” da grandine che non possono essere riparate col sistema PDR (Paintless dent Removal). In altre parole la macchina complementa il lavoro del perito aiutando a renderlo più preciso, attraverso l’individuazione della dimensione, localizzazione e quantità di ammaccarute causate dall’evento grandineno, come lei faceva giustamente notare. Ma il lavoro di perizia, come Lei insegna, non termina con Autoscan®: ci sono altri aspetti tecnici che un bravo perito deve osservare ed annotare per completare la perizia stessa.

Nel caso della valutazione di un danno da grandine, la parte più difficoltosa e più noiosa per un perito è sia quella di contare e dimensionare i bolli, ma anche quella di ottenere un documento che individui la precisa quantità del danno. Nessuna fotografia riesce a fare questo lavoro. Autoscan® produce un filmato che individua l’esatta dimensione, localizzazione e quantità di “bolli” e che non è possibile cambiare, modificare o alterare. Questo filmato rappresenta un documento di inestimabile valore per la Compagnia e una perizia eseguita con l’ausilio di Autoscan® e di un perito qualificato ha un livello di qualità impensabile fino a ieri. In sostanza direi che Autoscan® aiuta a qualificare il perito aiutandolo a fare un lavoro praticamente perfetto.

Mi farebbe piacere se lei volesse aggiungere queste note all’articolo pubblicato sul blog.

Ringraziandola la saluto cordialmente,

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Donato Paradiso

Partner

KHS International Holding Ltd

Susan Flats B, Flat 05 / Triq Il-Prinjolata / Ta’ Xbiex, MSD12 / Malta
EU Mobile: +39 335 81 666 02 • US Mob: +1 727 488 5106 • 
Office: +356 27040679  Fax: +356 27040699

e-mail: donato.paradiso@know-howsystems.eu • web: www.know-howsystems.net

Come si ripara un danno con le leve e senza verniciatura

 

 

 

 

 

 

Quando ho iniziato l’attività di Perito Auto, a Genova non si era mai sentito parlare di “tirabolli”. O meglio se ne era sentito parlare come di un fantomatico personaggio che esclusivamente a Torino, nei piazzali Fiat,  riusciva a riparare i danni della grandine in tempi brevi e senza la tradizionale metodologia riparativa di carrozzeria. Certo faceva male vedere raspare la vernice da una vettura nuova solo per eliminare un bollo. Ma quello era il sistema: via la vernice, martello e tassello, stucco, fondo e vernice nuova.

Poi i “tirabolli” sono diventati viaggiatori e le squadre hanno cominciato a girare per tutta Italia. Sono arrivate le società che li hanno riuniti e quando la grandine colpisce una zona, in qualsiasi parte d’Europa, le vetture che arrivano in carrozzeria per una riparazione tradizionale sono ben poche.

Come lavorano i “tirabolli” penso che l’abbiano visto tutti. Con una serie di leve riescono a togliere qualsiasi avvallamento dai lamierati. Ma non tutti hanno visto o pensato di vedere, con lo stesso sistema,  una riparazione come questa.

riparazione parafango senza verniciatura

Dealer Day 2013: un successo anticrisi

volpe auto elettrica  Oggi il Dealer Day mi ha proprio impressionato. Lo seguo da vicino da quando è nato oltre 10 anni fa, ma questa edizione mi è sembrata proprio la più bella. Forse perché per la prima volta non esponevo e non avevo quindi la tensione del partecipante o più probabilmente perché quest’anno è stata proprio l’edizione più bella. Anzi è l’edizione più bella perché è ancora in corsa e se potete vi consiglio di andare alla giornata di chiusura di domani. C’erano proprio tutti, gli espositori storici e tanti marchi nuovi. E chi non esponeva era lo stesso presente con delegazioni più o meno folte. Aci Global con il nuovo amministratore Ludovico Maggiore ha avuto la stand sempre pieno, ed i dirigenti Antonella Corrado, Elio Barazza e Alessandro Bottaro sempre impegnati a far gli onori di casa. Dekra anche se quest’anno ha deciso di non avere lo stand era presente in forza con uomini di tutti i reparti. Oltre al CEO Marco Mauri c’era Andrea Da Lisca delle revisioni e Paolo Sarotto dei laboratori di Torino, Lorenzo Pighi e gli altri colleghi romani della Dekra Consulting. Poi i tanti stand dei veterani del Dealer Day: Viasat con Daniele Simonaggio; Car Full Service con Roberto Palladini, Claudio Franzone, Massimo Magistrelli e Claudio Oleari; Cobra con Roberto Moneda; Arval con Alberto Repetto; Augustra con Pietro Moro; Automobile.it con Marilda Oerimi; Car Garantie con Matteo Castellani; BMW Group Italia con Roberto Sticca; ALD con Pasquale Martorano; Tuv Italia con Luca Diamantopoulos, Simone Dore e Stefano La Fauci; DriveK con Marco Marlia; Europ Assistance e Leasys con molto personale della direzione commerciale; Mapfe col nuovo direttore Gian Paolo Aliani Soderi. Tra le novità come presenze espositive Kia con Fabrizio Falcobello Musumeci Greco, SOS Grandine con Giorgio Riso, Aral con Lorenzo Brandol, Volpe Car con Federica Benedetti che ha presentato due vetturette elettriche delle dimensioni della Twizy della Renault ma ad un prezzo molto più accessibile, Gestionaleauto.com con tante simpatiche ragazze. Ci sono stati dei momenti in cui era anche difficile passare per la massa di gente che usciva dai workshop, tanti ed interessanti. Quello a cui ha partecipato ad esempio Noris di Mediolanum è stato impossibile entrare, c’era gente in tutti gli spazi disponibili e molti altri fuori anche se la sala blu era la più grande. Tra le corsie abbiamo incontrato Gaetano Faina e Dimitri Cazzulino di Europcar, Francesco Voso e Lucio Tropea di Mercedes, Daniela Mantia di Allianz, Antonio Oriti di Si.To. Broker, Michele Montanella di Gecar, Peter Marino di Rentek, Pietro Bonino di Ubiest, Annalisa Cumer di Quattroruote, Lorenzo Perico di PR3 Consulting, Antonio Core di Star Solutions, Antonio Piscitelli di Nobis Assicurazioni, Fabrizio Di Pasquale di Clustin, Marco Biglino di Bertone Glass, Giovanni Accardo di Road 24h, e Fabio Sacchi nuovo acquisto di UPGOIN Carrozzerie Italia. Tutti soddisfatti della partecipazione e dello spirito anticrisi della manifestazione. Squisita l’ospitalità di Quintegia con gli organizzatori sempre presenti tra cui Leonardo Buzzavo, Tommaso Bortolomiol, Luca Montagner e Maurizio Sala. A domani i numeri ufficiali.