N° 08 2009

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La normativa comunitaria ed italiana che permetteva ai clienti italiani di società di noleggio tedesche sta per andare in soffitta. Le nuove disposizioni obbligano i clienti italiani, anche in corso di contratto, ad adottare lo stesso regime di detraibilità delle fatture delle società di noleggio a lungo termine italiano. Ne abbiamo parlato con il dott. Marco Sangiorgi, direttore finanziario di Stima s.r.l. e consigliere di Alta Group S.p.a Ci ha illustrato le nuove disposizioni per l’assoggettamento delI’IVA che entreranno in vigore dai 01.01.2010 (direttiva 2008/8/CE). A partire da questa data l’lVA per le ditte non sarà più assoggettata in Germania bensì dovrà essere corrisposta nel paese del locatario con il meccanismo del reverse-charge. Come noto questa è detraibile in Italia per il momento al 40%, salvbo casi particolari citati a fine articolo. In ordine al paese di tassazione, la disposizione generale, valida sino al 31 dicembre 2009, prevista dall’art. 9 , comma 1, della direttiva CEE 388/ 77 (VI direttiva) prevede che tali prestazioni si considerano territorialmente rilevanti nel luogo in cui il prestatore ha fissato la sede della propria attività economica. Tuttavia la normativa europea ha subito, con effetto dal 1 gennaio 2010, rilevanti modifiche. Segue un’ analisi comparativa delle novità introdotte e il regime precedente. Fino al 31 Dicembre 2009 La normativa nazionale, contenuta nell’art. 7 del DPR 633 del 26 ottobre 1972, era aderente alla VI direttiva, in quanto, nel caso di prestatore non residente in Italia ma residente all’interno della CEE, prevedeva quale luogo di assoggettamento all’imposta il Paese ove è stabilito il prestatore indipendentemente dal luogo in cui il servizio viene utilizzato (territorio comunitario o extracomunitario) e da colui che utilizza il servizio (soggetto passivo di imposta o privato consumatore) il quale deve sempre corrispondere l’imposta nel paese dei prestatore e non doveva assolvere l’lva in Italia, neppure con il meccanismo del reversecharge (autofatturazione e registrazione sia sugli acquisti che sulle vendite) se è un soggetto passivo di imposta. Così se un imprenditore o professionista italiano stipula un contratto di noleggio (anche a lungo termine) con un prestatore tedesco, l’operazione sarà soggetta, sino al 31 dicembre 2009, all’lva tedesca sia per quanto riguarda l’aliquota Iva, sia per quanto riguarda la detrazione di imposta. Per effetto sia della mancata armonizzazione delle aliquote, (in Germania l’aliquota Iva ordinaria è del 19% contro il 20% previsto in Italia) sia delle regole sull’indetraibilità oggettiva delle autovetture (in Italia è consentito il recupero del 40% dell’imposta mentre in Germania si può recuperare il 100% dell’imposta dichiarando che l’autoveicolo viene utilizzato come bene strumentale dell’impresa o della professione) sono evidenti i vantaggi che si venivano a creare in tale situazione. Infatti, oltre a un risparmio di un punto dell’imposta, l’operatore italiano poteva ottenere la restituzione dell’imposta versata in Germania cedendo al locatore il diritto ai rimborso dell’Iva presso i competenti uffici finanziari tedeschi. In Germania valgono le limitazioni alla detraibilità Iva esistenti in Italia nel caso di soggetti che svolgono attività esenti da Iva come per esempio il medico, l’agente assicurativo ecc. (pro rata di detrazione). L’eventuale successiva cessione della vettura usata dalla Germania all’Italia sarà considerata cessione intracomunitaria dall’operatore tedesco e acquisto intracomunitario dall’operatore italiano soggetta all’obbligo di autofatturazione con il meccanismo del reverse change. A partire dal 1° Gennaio 2010 La direttiva 2008/8/CE, che modifica il testo Unico Europeo (n. 2006/ 112/ CE), in materia di territorialità della prestazioni di servizi, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2010. La principale novità riguarda il noleggio dei mezzi di trasporto, con la distinzione tra: noleggio a breve termine (sino a 30 giorni) e noleggio a lungo termine. Nell’ambito del noleggio a lungo termine occorre distinguere tra noleggio B2B (noleggio a operatori soggetti passivi Iva) e noleggio B2C (noleggio a operatori non soggetti passivi Iva). Il noleggio a lungo termine di autovetture a operatori non soggetti passivi IVA in Italia rimarrà soggetto a IVA tedesca sino al 31 dicembre 2012. Tuttavia in tal caso non sarà possibile chiedere il rimborso dell’Iva assolta in Germania mancando il requisito dell’uso professionale. Dal 1 gennaio 2013 anche il noleggio a lungo termine a privati sarà soggetto a IVA in Italia. La procedura dovrà essere confermata da successiva normativa. Il noleggio a lungo termine di autovetture a operatori soggetti passivi IVA in Italia sarà soggetto alla nuova regola generale, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2010, per cui “il luogo delle prestazioni di servizi rese a un soggetto passivo che agisce in quanto tale, è il luogo in cui questi ha fissato la sede della propria attività economica.” Nel caso di noleggi a soggetti passivi Iva in Italia il luogo di tassazione ai fini lVA diventa quindi Italia. Con la nuova direttiva non sarà quindi possibile approfittare del regime di detrazione, e del conseguente rimborso dell’lVA, stipulando un contratto di noleggio a lungo termine in un Paese che consente la detrazione del tributo ai propri soggetti di imposta. Il contribuente Italiano riceverà fatture dalla società di noleggio tedesca senza l’esposizione dell’lVA estera, e dovrà rendersi debitore di quella italiana con il regime del reverse charge (autofattura), ma la detrazione avverrà con le regole interne, e pertanto il noleggio dall’estero di un auto a detrazione limitata comporta gli stessi effetti del noleggio con un’impresa italiana, salvo per quanto riguarda il materiale pagamento del tributo sull’acquisto, rispettivamente calcolato a proprio debito nella liquidazione periodica piuttosto che oggetto di rivalsa da parte del fornitore nazionale e quindi pagato allo stesso. L’autofattura, disciplinata dall’ art. 17 del D.P.R. 633/72, è volta a garantire la trasparenza dell’operazione, con essa infatti si verifica una vera e propria sostituzione del soggetto emittente. In Nuove disposizioni CE assoggettamento IVA per clienti con partita IVA italiana di società di noleggio tedesche Dott. Marco Sangiorgi giornalino A3 dicembre.qxd 27/11/2009 16.04 Pagina 3 pratica il cliente italiano riceve una fattura di noleggio dalla Germania senza applicazione dell’IVA. E’ obbligato a integrare tale fattura con l’imposta calcolata al 20% e registrarla sul registro delle fatture emesse rendendosi cosi debitore dell’IVA così calcolata. Contemporaneamente potrà registrare la stessa fattura cosi integrata nel registro delle fatture d’acquisto esercitando cosi il diritto alla detrazione dell’IVA secondo le regole nazionali. Tuttavia la regola generale per la detrazione dell’IVA sul noleggio / acquisto/ utilizzo di autovetture in Italia prevede che l’IVA assolta sulle fatture di acquisto sia detraibile nel limite del 40% dell’imposta. Pertanto si renderà debitore nei confronti dell’Erario per il 60% dell’IVA cosi calcolata sulle fatture di noleggio integrate. La detrazione dell’IVA sul noleggio/ acquisto/ utilizzo di autovetture è aumentata al 90% per le autovetture assegnate in uso promiscuo ai dipendenti (non agli amministratori) per la maggior parte dell’anno. La detrazione dell’Iva sul noleggio/ acquisto/ utilizzo di autovetture è pari al 100% per gli agenti e rappresentanti di commercio. Per le fatture di noleggio dalla Germania sarà poi necessario presentare il Modello lntrastat con le scadenze periodiche previste. Tale modello consentirà i controlli incrociati per il corretto assolvimento dell’imposta. Volevo cortesemente sapere, se avendo ragione al 100% in un sinistro che ho subito il 13 settembre 2009 se da parte dell’assicurazione e’ vero il fatto che io dovrei esser risarcito a prezzo pieno del mio veicolo avendo questo meno di 6 mesi di vita io ho pagato in pieno 23.000 Euro il mio veicolo comprato a fine aprile 2009 modello MINI COPER D CHILI DEL 2009 Risponde il perito Roberto Marino Effettivamente è un bel danno. Ha interessato i lamierati interni anche se non gli organi strutturali. Con una riparazione a regola d’arte la vettura tornerà come nuova. Un danno come questo su una vettura recente come la sua procurerà però una svalutazione commerciale che si calcola con varie formule. La più usata in via giudiziale è la formula del Tornaghi che abbiamo commentato nel nostro giornale n°1 del 2007. (http://www.stima.com/pdf/AutoStima/anno1/07-autostima_1_7.pdf). Non è previsto il risarcimento con il prezzo totale da lei pagato per l’acquistio della vettura ma solo una cifra supplettiva che dovrebbe integrare il minor valore che dovrebbe avere la sua vettura a fine riparazioni per i segni della riparazione che potrebbe presentare, ovviamente ad un’occhio esperto. Il costo totale da lei pagato le sarebbe stato pagato solo nel caso di un danno totale, cioè un danno che avesse comportato un costo di riparazione prossimo al valore totale. Indennizzo auto con meno di 6 mesi di vita Invia le tue domande a autostima@gruppostima.it e specifica se vuoi che il tuo nome sia pubblicato giornalino A3 dicembre.qxd 27/11/2009 16.05 Pagina 4 NOTIZIE DAL MONDO DELLE QUATRO RUOTE Il Greenfleet sceglie Car Server Greenfleet è il convegno dedicato alla mobilità aziendale a basso impatto ambientale che si è svolto a Milano lo scorso 8 ottobre. Car Server, che da sempre si distingue per il forte impegno ecologico, è stata scelta per portare una testimonianza sul valore dell’ecosostenibilità. Il tema di quest’anno, individuato nelle opportunità per i fleet manager di allestire flotte auto su criteri di risparmio sia economico che energetico, ha offerto a Car Server la possibilità di parlare della esperienza vissuta con i propri Clienti. La sensibilità dimostrata già da tempo verso la riduzione delle emissioni di CO2, è riassumibile nella politica ambientale intrapresa dall’azienda che prevede un parco macchine sempre più “verde”. Basti pensare che il 15% dei veicoli immatricolati da Car Server nel 2009 rientra nella categoria di mezzi a minimo impatto ambientale. Si tratta di una responsabilità verso il territorio che viene dimostrata sul campo dai consulenti delle filiali, che nell’offrire un servizio studiato su misura per ogni esigenza del cliente, propongono anche un orientamento al rispetto ecologico. Una forte professionalità che ha già convinto Enti Pubblici come, ad esempio, la Provincia di Parma che dal mese di gennaio ha scelto auto a metano. Ma Car Server non è solo questo, è soprattutto attenzione per il Cliente, il saper proporre soluzioni ed assistenza ad hoc per ottimizzare i costi soprattutto in un periodo di incertezza finanziaria come l’attuale. Nissan aiuta i paesi meno fortunate Parliamo di quei popoli dell’Asia Meridionale e del Pacifico che lo scorso anno sono rimasti vittime di alluvioni e terremoti, eventi avversi atmosferici che hanno di fatto interessato uomini, donne, anziani e bambini di quella zona. L’impegno finanziario di Nissan è andato in direzione delle operazioni di soccorso grazie alla Ong Japan Platform che ha previsto un primo stanziamento di tre milioni di Yen, ovvero al cambio 22.000 euro dirottati verso le Filippine che patirono il tifone Ketsama il 26 settembre 2008, così come sono stati previsti cinque milioni di Yen, ovvero 35.000 euro per i superstiti del terremoto di Sumatra ed un milione di Yen, intorno a 7.000 euro per le popolazioni di Samoa che furono colpite dal terremoto il 20 settembre scorso. In quest’ultimo caso l’elargizione è stato destinato all’elargizione dei fondi a beneficio di Medici Senza Frontiere in Giappone. Patenti restituite troppo in fretta! E’ il tema ricorrente di questi tempi, soprattutto quando si parla di Giustizia e dei temi che la riguardano, la certezza della pena, se non esiste in nessun ambito, non esisterà neanche di fronte ai reati commessi alla guida di un automezzo. Il risultato è, come dice Quattroruote, che i pirati della strada, nonostante avessero commesso reati aggravati, ad esempio, dall’uso di sostanze stupefacenti, o abuso di alcol e per giunta senza prestare soccorso alla vittima, riescono ad ottenere la patente di guida in un tempo scandalosamente breve. Se pensiamo ai tempi della giustizia italiana, si vedano i dibattiti di chi vorrebbe l’applicazione dei processi brevi, si scopre uno spaccato di malagiustizia quando si assiste all’evidenza che durante un processo a causa di un incidente della strada, pur non essendo giunti nemmeno al dibattimento, si scopre che al reo viene riconsegnata la propria patente di guida. Addirittura dall’inchiesta di Quattroruote si assiste all’evidenza che neanche una strage causata dal “pazzo” che guida l’auto senza tenere in nessuna considerazione le conseguenze che la sua condotta determina, evita la restituzione della patente entro un anno o poco più, anche perché, partendo dal presupposto che le pene detentive a lui comminate, per lo più sospese perché trattasi di soggetto incensurato, ma non cambia molto con i recidivi, sono per lo più lievi, difficilmente le pene accessorie possono essere sproporzionate rispetto a quelle principali. Oltretutto ultimamente si è assistito ad un’altra stortura del nostro ordinamento giuridico nell’applicazione delle pene. Infatti, ad iniziativa del singolo magistrato, è accaduto che un omicidio avvenuto a seguito di un incidente stradale abbia determinato un aggravamento della pena comportando il fatto che il responsabile del sinistro sia stato condannato ad omicidio volontario e non colposo come di norma avviene, partendo dal presupposto che chi alla guida di un mezzo non è in condizioni di assolvere al meglio a tutte le funzioni, perché ad esempio, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, non poteva non sapere delle conseguenze disastrose che di lì a poco avrebbero comportato un incidente. Ma tale aggravamento delle pene è riuscito al massimo a resistere in primo grado, per poi tramutarsi in appello nel più lieve omicidio colposo. “Una cosa è certa, in molti casi ai pirati della strada le patenti vengono restituite troppo in fretta”. giornalino A3 dicembre.qxd 27/11/2009 16.04 Pagina 2 Nuova Lancia Ypsilon. Infomotori propone ai suoi affezionati lettori un nuovo rendering in esclusiva su base Lancia. Questa volta le talentuose “pennellate digitali” del nostro designer si sono concentrate sulla futura generazione di Lancia Ypsilon. Definire di importanza cruciale il modello Ypsilon nella gamma Lancia ci sembra quantomeno adeguato. Questa piccola vettura ha fatto moltissimo per il marchio torinese negli ultimi anni, costituendo lo zoccolo duro delle vendite e conquistandosi una vasta schiera di estimatori. I punti di forza di Lancia Ypsilon: grande qualità generale, ottime doti stradali e soprattutto un look elegante e raffinato, tanto all’esterno quanto nel lussuoso abitacolo. L’eredità della mitica lancia Y10, seguita dalla ‘Y’ anni novanta per arrivare alla Ysilon di attuale produzione verrà raccolta da un modello totalmente inedito previsto teoricamente per il 2010. Dalla valida e moderna piattaforma della Grande Punto nascerà la nuova Ypsilon, così come accade oggi per l’aggressiva ‘cugina’ Alfa Romeo Mito. Il rendering che vi proponiamo attinge abbondantemente dall’elegante Lancia Delta, vettura che segna un nuovo capitolo nel design della blasonata casa torinese. Non si tratta però di una Delta in miniatura: la parentela è chiara, ma le linee denotano comunque una forte personalità erdeditata dalle precedenti generazioni della Ypsilon. Insomma, il family feeling c’è ma non pregiudica l’identità della ‘piccola’

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