N° 04 2007

L’auto di cortesia che fa crescere la tua azienda Autonostop è un sistema per la gestione della vettura sostitutiva offerto ai carrozzieri da Drive Service, che ha investito nel progetto tutte le competenze maturate in 15 anni di attività al servizio di grandi imprese ed enti pubblici.

Ludovico Maggiore, a.d. di Drive Service, illustra le caratteristiche di un servizio, che può rappresentare per le carrozzerie l’occasione per compiere un salto di qualità.

Domanda: Come nasce l’idea Autonostop?
Risposta: Anche nel settore dei servizi per l’auto i consumatori sono diventati sempre più esigenti. Non si accontentano più della tradizionale offerta: vogliono il meglio. Una carrozzeria deve assicurare una gamma sempre più ampia di servizi e, fra questi, assume un rilievo sempre più importante non solo l’auto di cortesia ma anche la sua gestione con assoluta professionalità. Per questo abbiamo deciso di offrire alle carrozzerie italiane l’esperienza di Drive Service, leader nel settore del fleet management: con Autonostop garantiamo la stessa qualità a cui sono abituati i nostri migliori clienti, dirigenti di alcune fra le più importanti multinazionali del mondo. D: Può spiegarci l’offerta del servizio?

R: Offriamo alle carrozzerie un sistema completo, efficace e conveniente per la gestione dell’auto di cortesia. Forniamo i veicoli richiesti in noleggio a lungo termine, gestiamo le pratiche per il servizio di noleggio o di comodato

agli automobilisti, risolviamo qualsiasi problema tecnico o burocratico, recuperiamo presso le Compagnie assicurative il danno per fermo tecnico, liquidiamo il corrispettivo al car- rozzerie e garantiamo la rinotifica delle multe direttamente a chi aveva in uso il veicolo, evitando la carrozzerie di doverne chiedere il rimborso ai propri clienti.

D: Perché una carrozzeria dovrebbe fidarsi ad Autonosto? R: In quattro parole: per la qualità, la semplicità, la puntualità e la convenienza. Qualità, perché mettiamo a disposizione dei clienti esperienza e competenze che solo un’azienda come la nostra può vantare. Semplicità, perché ci facciamo carico di tutta la complessità che si nasconde dietro un servizio di questo tipo, lasciando ai nostri clienti il piacere di vedere crescere il proprio business concentrandosi esclusi- vamente sul proprio lavoro. Puntualità, perché versiamo ai nostri clienti i corrispettivi per il noleggio con recupero del fermo tecnico entro 60 giorni, anche quando l’assicurazione tarda nel pagamento. Convenienza, perché offriamo l’opportunità di guadagnare con continuità e la possibilità di non spendere nulla per il noleggio.

D: In che senso le carrozzerie non spendono nulla per il noleggio dell’auto?
R: E’ la nostra “formula convenienza”: ogni giorno di noleggio dell’auto di cortesia viene scontato dal canone di noleggio a lungo termine dovuto dalla carrozzeria ad Autonostop. Così, se si riesce a noleggiare l’auto tutti i giorni, non si dovrà pagare nemmeno un euro per il canone. Ci fa piacere dividere con i nostri clienti i frutti del nostro successo. D: Quali agevolazioni offrite?

R: Oltre ai benefici impliciti in un servizio dove la qualità è il primo obiettivo, ci piace sottolineare la

facilità di accesso. Abbiamo sviluppato un software accessibile via web, che consente di gestire tutto con semplicità. Bastano un computer e un collegamento Internet, con l’ulteriore vantaggio di incrementare i propri ricavi del 5%, un premio che riconosciamo sui noleggi gestiti via web. Questa iniziativa e l’utilizzo dell’applicativo del web in alternativa alla normale operatività via fax sta riscuotendo un notevole successo.

D: Come ha risposto il mercato?
R: Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti. In due anni abbiamo già convenzionato circa mille carrozzerie, che hanno accolto con entusiasmo la nostra offerta. Siamo convinti che la misura del successo dipenda dalla soddisfazione dei clienti. Abbiamo fatto questa scelta per sottolineare la convinzione che Autonostop possa contribuire a favorire un salto di qualità nell’attività dei nostri clienti e siamo sicuri che la loro testimonianza valga molto di più di uno spot pubblicitario.

D: Quali progetti avete per il futuro?
R: Continuare su questa strada, consolidando i rapporti di collaborazione, per creare una rete riconosciuta di carrozzerie che, oltre a offrire un servizio di ripristino di alta qualità, amino come noi curare i propri clienti.

D: Cosa deve fare una carrozzeria per aderire ad Autonostop?
R: Può raccogliere informazioni sul nostro sito Internet (www.autonostop.it) o contattarci al numero verde (800.578.578). Invieremo subito un agente dei nostri partner commerciali (Avantecnica Srl e G3 Italia Srl), che potrà illustrargli nel dettaglio le caratteristiche della nostra offerta e rispondere a tutte le sue domande.

(Stima s.r.l. è partner Autonostop nella gestione dei sinistri n.d.r.)

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AUTOeSTIMA

MAGGIO 2007 II

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Il paddock domande e risposte

su argomenti tecnici proposti dai lettori

Come funziona il sistema GPS? (parte II)
“Dove mi trovo? Quale itinerario devo percorrere? Prendo la strada a destra o prendo quella a sinistra?” Il sistema di funzionamento del Gps si basa, di fatto, sul metodo della triangolazione, un sistema utilizzato per secoli dai navigatori. Il sistema ricevente dell’utente riceve segnali dai satelliti della costellazione Gps e, attraverso un sistema di equazioni, desume la propria posizione triangolando i segnali automaticamente. Utilizzando la rilevazione della posizione di almeno tre punti fissi calcola la propria posizione, data dall’incontro delle rette passanti per detti punti. Da questa considerazione si può dedurre che non è il dispositivo al suolo che comunica la propria posizione ai satelliti, ma sono questi che li inviano e vengono ricevuti. La ricezione dei segnali di tre distinti satelliti fornisce un’indicazione abbastanza precisa della posizione, ma non assolutamente precisa; per questo motivo occorre ricevere l’impulso da un quarto satellite per ottenere la maggiore precisione possibile.

Ogni satellite della costellazione invia un segnale contenente tre informazioni: il proprio identificativo, la posizione dell’orbita in cui si trova e un segnale temporale la cui precisione è garantita dall’orologio atomico montato a bordo, come abbiamo visto.

Attraverso queste informazioni il dispositivo ricevente è in grado di conoscere la distanza esatta dal satellite, applicando una delle leggi di Newton (distanza = velocità x tempo) e quindi moltiplicando il tempo di percorrenza del segnale per la velocità della luce (circa 300.000 km al secondo). La precisione di quando esattamente il segnale è partito dal satellite deve essere estrema: infatti basterebbe un solo millesimo di secondo di differenza per effettuare la rilevazione della posizione con un errore di 300 Km.

Il ricevitore però può trovarsi in un qualsiasi punto di un’ipotetica sfera il cui raggio è rappresentato dalla distanza ricevitore/satellite. La ricezione di un secondo segnale, analogo al primo, da un secondo satellite genererà una seconda sfera che s’intersecherà con la prima in due punti generando un’ellisse entro la quale si troverà il punto ricercato. Basterà quindi ricevere il segnale da

un terzo satellite per limitare le possibilità a due punti molto vicini e quindi ottenere la corretta posizione dell’apparato ricevente. Ma c’è un problema di precisione degli orologi:

I quattro montati sul satellite, sono precisi al milionesimo di secondo, ma non altrettanto precisi possono essere quelli montati sull’apparecchiatura ricevente (il costo e le dimensioni sarebbero proibitivi). Entra in gioco allora il segnale ricevuto dal quarto satellite. Supponendo che tutti i dispositivi (spazio-terra) siano perfettamente sincronizzati, la triangolazione di quattro segnali che s’intersecano dovrebbe fornire l’indicazione accurata di un punto. Poiché questo nella realtà non accade, si deve considerare come unica fonte di errore il dispositivo ricevente. Ragionando al contrario è possibile calcolare quali aggiustamenti possano riportare l’intersezione dei segnali a un punto singolo e in base a tali valori ricalcolare le coordinate e quindi la posizione.

Forse con un esempio è più facile comprenderne il funzionamento.
E, per facilitarne ulteriormente la comprensione, basiamo l’esempio su uno spazio bidimensionale invece che tridimensionale come effettivamente “lavora” il sistema GPS.

Allora, vogliamo sapere qual’è la nostra posizione.
Abbiamo ad esempio un primo dato: ci troviamo a 147 Km da Genova”. Possiamo rappresentare questa informazione nel modo seguente:

Se Genova è al centro, significa che possiamo essere su un qualsiasi punto della circonferenza visto che ogni punto si trova proprio a 147 Km. Abbiamo poi un secondo dato e cioè che ci troviamo a 98 Km da Verona. Rappresentando graficamente anche questa informazione avremo la seguente situazione:

Considerando i due dati, possiamo essere sicuri di essere in uno dei 2 punti intersecanti delle circonferenze che distano 147 Km da Genova e

98 da Verona .
Infine abbiamo un terzo dato che ci dice che siamo esattamente a 65 Km da Bologna ed a questo punto sappiamo dove ci troviamo, l’unico punto intersecante delle tre circonferenze e cioè nell’unico punto al mondo che dista 147 Km da Genova, 98 da Verona e 67 da Bologna (precisamente a Reggio Emilia)

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Ovviamente, nel sistema GPS il calcolo viene fatto nello spazio tridimensionale (ricevendo dai satelliti la loro distanza ed usando 4 misurazioni) per cui invece dei cerchi dobbiamo immaginare delle sfere che si intersecano tra loro fino ad identificare un unico punto.

In conclusione, una volta che il ricevitore GPS ha effettuato i suoi calcoli, può determinare le informazioni richieste:

• Longitudine • Latitudine
• Altitudine

Usando queste informazioni su una mappa è possibile capire perfettamente dove ci si trova, in quale città, in quale strada e perfino

in quale senso di marcia si sta andando.

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Una delle applicazioni più frequenti della tecnologia GPS è infatti nel campo della navigazione guidata dove piccoli computer portatili dotati di memoria possono contenere migliaia di mappe ed essere usati direttamente per ricevere informazioni sulla propria posizione, suggerimenti vocali sull’itinerario da seguire, la velocità corrente e quella media, il tempo trascorso dalla partenza e l’ora d’arrivo. Insomma come un vero e proprio “navigatore” seduto accanto al guidatore.

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