Istat, pubblicato il rapporto incidentalità nelle regioni d’Italia, anno 2013

rapporto-Istat-incidenti-regioni-italia-2013

ROMA – L’incidentalità nelle regioni d’Italia – Anno 2013. Pubblicato da Istat un rapporto che analizza l’andamento degli incidenti stradali in Italia nel 2013 e nell’arco temporale 2001-2013. Luoghi e circostanze, giovani e anziani, conducenti o passeggeri, le strade critiche, il rispetto degli obiettivi di programma UE.

181.227 sono stati gli incidenti stradali con lesioni a persone rilevati in Italia nel 2013, 3.385 le persone decedute, 257.421 le persone ferite. 497 di media gli incidenti che ogni giorno hanno causato lesioni.

Le strade urbane le più pericolose, con 136.438 incidenti, 35.524 su tutte le extraurbane, 9.265 invece per le autostrade. Per quanto riguarda il rapporto percentuale tra incidenti – morti – feriti “sulle autostrade, la variazione percentuale di incidenti, morti e feriti è più contenuta rispetto agli altri ambiti stradali ed è pari rispettivamente a -1,5 per cento, -2,7
per cento, -2,6 per cento”.

Tra i il 2010 e il 2013 il numero di morti sulle strade si è ridotto del 17,7%. Tra “il 2001 e il 2013 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati […] da 263.100 a 181.227, con un calo complessivo del 31,1 per cento; i morti sono passati da 7.096 a 3.385 (-52,3 per cento) e i feriti da 373.286 a 257.421 (-31,0 per cento)”.12,5 il tasso di mortalità nel 2001, 5,6 del 2013″.

In dimuinuzione progressiva dal 2001 al 2013 le morti nella fascia d’età 25-59 anni, in calo anche tra i 15-24. In lieve aumento invece tra il 2012 e il 2013 i decessi di persone superiori ai 60 anni ed è in questa fascia di età che per le donne dal 2009 si concentra il maggior numero di vittime.

Nel 2013 le autovetture sono state il mezzo più coinvolto con il 67,5% dei casi, quindi i motocicli con il 12,8%, autocarri 6,4%, biciclette 5,3% ciclomotori, 4,5%, minicar 0,2%.

Ancora nel 2013 i conducenti hanno rappresentato il 67,9% dei decessi, 15,9% i passeggeri, 16,2% i pedoni. “Focalizzando l’attenzione sulle utenze deboli della strada (pedoni, centauri e ciclisti) e sull’andamento temporale negli ultimi anni, si rileva che tra il 2001 e il 2013 il numero di pedoni morti in incidente stradale è diminuito del 46,8 per cento, per i conducenti e passeggeri di motocicli e ciclomotori la riduzione del numero di morti è stata pari al 40,5 per cento. Per i ciclisti gli eventi di decesso sono diminuiti del 31,4
per cento”.

Per quanto riguarda le regioni, nel 2013 i livelli di mortalità più alti si sono registrati in Molise, Emilia-Romagna, Sardegna, Umbria e Friuli-Venezia Giulia con tassi compresi tra l’8,3 e il 6,8 per mille, mentre i più bassi in Basilicata, Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia, con tassi compresi tra il 3,8% e il 5 per mille, al di sotto della media nazionale che è di 5,6 per mille.

Gli obiettivi europei. Il rapporto presenta un’analisi delle performance nazioni e regionali rispetto al Terzo e al Quarto programma (in corso) d’azione per la sicurezza stradale, con valutazioni e dati i vista dell’obiettivo del 2020 di riduzione dei feriti sulle strade.

Questo l’indice del volume:

  • Livello e dinamiche dell’incidentalità stradale (Analisi temporale dei dati sugli incidenti stradali con lesioni a persone: periodo 2001-2013 8;  Il contributo delle regioni al fenomeno dell’incidentalità stradale);
  • Le regioni d’Italia a confronto sugli obiettivi europei (Gli obiettivi 2010 e 2020 di riduzione del numero di morti sulle strade: la posizione dell’Italia e le differenze tra le regioni; Verso l’obiettivo strategico 2020 di riduzione del numero di feriti sulle strade; Gli utenti vulnerabili della strada: la situazione dell’Italia e le differenze tra le regioni);
  • Differenziali di sicurezza stradale in ambito urbano e sulla rete stradale primaria (La sicurezza stradale nelle strade urbane; Gli incidenti su autostrade e strade statali negli ultimi 10 anni; Le principali tipologie di incidente; Le differenze territoriali; Autostrade e strade statali con maggior numero di incidenti);
  • Le conseguenze degli incidenti (Costo sociale degli incidenti; Costi immateriali degli incidenti stradali: anni di vita potenziali perduti per ruolo, età e sesso; Ospedalizzazione per incidentalità stradale; Struttura della scheda di dimissione ospedaliera; Il flusso informativo sanitario per incidentalità stradale).

Corrado De Paolis

Info: Istat incidentalità regioni d’Italia 2013

Leggi

Rapporto Istat Aci incidenti stradali 2013

Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone: un contributo alla conoscenza del fenomeno in Umbria

perugia

Seminario

4 giugno 2014
ore 10.00-13.30
Comune di Perugia – Sala S. Anna
Perugia – Viale Roma, 15

Evento esclusivamente a inviti

Programma

Mercoledì 4 giugno alle ore 10.00, presso la Sala S. Anna del Comune di Perugia, si svolge il Seminario dal titolo “Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone: un contributo alla conoscenza del fenomeno in Umbria”.

Il Seminario, organizzato dalla sede territoriale Istat per l’Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia e il Comune di Terni, illustra ed analizza l’evoluzione dell’incidentalità stradale in Umbria dal 1998 al 2012. L’obiettivo principale è quello di promuovere presso le istituzioni, gli organi di rilevazione e gli operatori, l’utilizzo delle risultanze della rilevazione come base informativa di riferimento per le azioni di contrasto al fenomeno dell’incidentalità stradale.

All’interno dei lavori è prevista una tavola rotonda per raccogliere i contributi istituzionali dei diversi organi di rilevazione.

Per informazioni

Ufficio territoriale per l’Umbria
Info: sede.umbria@istat.it

regione:

Umbria
argomento:
Giustizia e sicurezzaSalute e sanità
tipo di documento:
Evento territoriale

In arrivo la APP di Periti Auto

 mockup_2 Sono in fase avanzate le operazioni per diffondere la APP dei Periti Assicurativi. Conterrà la posizione sul territorio dei Periti Auto registrati che possono intervenire nell’immediatezza del sinistro per “cristallizzare” la situazione e la chiamata automatica di soccorso con l’invio del carro attrezzi o dell’ambulanza nel punto preciso in cui ce n’è bisogno rilevato in automatico dallo smartphone.

Ma vediamo nel dettaglio le funzionalità di questa nuova APP Android / Iphone.

In avvio l’app provvede subito a localizzare la persona, mostrando il livello di qualità di ricezione del segnale (Gps piu’ alto, Wifi medio, 3G meno preciso), anche con la precisione in metri con la quale si segnalerà la posizione dell’utente. Ci sono poi due pulsanti della stessa dimensione:

RICHIESTA INTERVENTO
mockup

e  CHI SIAMO

premendo il pulsante “CHI SIAMO” si apre una pagina di spiegazioni sul servizio, chi ne e’ titolare, ed un disclaimer sulla privacy ed altre informazioni.

Premendo il pulsante dell’ intervento, viene richiesto all’utente se si tratta di sinistro o guasto. In caso di sinistro è data la possibilità, dopo la richiesta di soccorso se necessario, di aggiungere 4 foto georeferenziate ed inserire altre informazioni come ad esempio feriti, eventuali testimoni ecc ecc. e di chiedere se si desidera l’invio di un Perito Auto per “cristallizzare” il sinistro o semplicemente per un aiuto nella compilazione della CAI.

In caso di guasto si va direttamente all’invio di richiesta di soccorso.

La schermata della richiesta di soccorso richiederà :

nome e cognome della persona
targa del mezzo (pre-impostabili)

eventuali note descrittive (che vengono inviate al server per “apertura pratica”) ed un pulsante “invia segnalazione” alla pressione del quale è precompilato un sms da inviare ad un numero verde predefinito, con testo anch’esso predefinito, contenente i dati di localizzazione, nome cognome dell’utente e modello e targa del veicolo. Viene aggiunto anche il dato dell’ IMEI che identifica univocamente il telefonino.

In caso di sinistro, oltre all’ sms è previsto un invio al server delle foto, più i dati dell’utente, targa e tutti i dati inseriti dall’utente. In caso di mancanza di connettività, l’app sospende l’invio fino a che non sarà nuovamente disponibile una connessione ad internet.

E’ previsto, per semplificare la richiesta di soccorso in caso di emergenza,  il censimento della persona  che può inserire nome, cognome, targa del mezzo, da riproporre poi direttamente nella schermata di richiesta di soccorso.

mockup_1 Cari Colleghi Periti Auto, Investigatori, Accertatori, Ricostruttori, Avvocati, Periti R.E., Agenti di Assicurazione, Broker, Patrocinatori, Carrozzieri o di altre categorie legate al mondo dell’Infortunistica Stradale, se siete disponibili ad intervenire nell’immediatezza del sinistro per fare una rilevazione “light” (solo per sinistri senza feriti) con la compilazione della CAI, affrettatevi a registrarvi con gli orari e le zone di reperibilità e l’email, oltre al n° di telefonino ovviamente.

Scarica la App per Android https://play.google.com/store/apps/details?id=it.peritiauto.app

registrazione periti periti auto

registrazione-altre-categorie-periti-auto

Un codice QR Mercedes-Benz per le vittime di incidenti stradali

Grazie ad un codice QR il gruppo Mercedes-Benz è  ora più vicino alle vittime di incidenti stradali.

qr code

Mercedes-Benz è infatti la prima Casa automobilistica ad offrire accesso digitale ad una scheda di soccorso specifica del veicolo tramite codice QR. Rapidità e semplicità di accesso alle informazioni rilevanti del veicolo in caso di incidente. L’adesivo del codice QR è presente su tutte le vetture nuove Mercedes-Benz e smart e, da subito, applicabile a posteriori sui modelli precedenti. In caso di incidente con auto seriamente danneggiata, un’assoluta priorità è  liberare i passeggeri. L’operazione potrebbe rivelarsi pericolosa per tutti i soggetti coinvolti qualora non siano disponibili informazioni relative al veicolo. Per questo motivo un accesso rapido alla scheda di soccorso si rivela estremamente importante per il personale preposto. Ricordiamo ai nostri lettori che il codice QR (in inglese QR Code)è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene generalmente impiegato per memorizzare informazioni  destinate a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici.

Pubblicato da FabioIzzo il 13 gennaio 2014 in MercedesNews

Fatto 100 il costo dei sinistri, quanto incidono le singole voci di danno?

quali sono i costi del sinistro

Il 30 ottobre scorso, in un’audizione alla VI Commissione Finanze della Camera, il presidente dell’Ania Minucci ha presentato le posizioni delle Compagnie, che sono sostanzialmente in linea con quanto previsto dalla risoluzione 7-00060 Gutgeld.
Il Presidente dell'Ania alla Camera: Sì alla forma specifica e al divieto di cessione del credito

Durante l’audizione sono stati presentati i dati relativi ai sinistri 2012. E’ molto interessante vedere quali sono le singole partite di danno che compongono il danno medio, rappresentato in un diagramma a “torta”.Audizione-Comm.-Finanze-Risoluzione-Gutgeld

Codice delle strada, verso la «privatizzazione» degli incidenti

Codice della strada, la novità principale. Quando non ci sono morti o feriti, per far rilevare il sinistro si potranno chiamare ausiliari abilitati. Polizia in campo sono nei casi gravi

Frode Assicurativa - Incidente ImcLe forze dell’ordine non interverranno più sugli incidenti stradali lievi: potranno effettuare le rilevazioni solo quando ci sono morti o feriti, mentre negli altri casi si apre la porta alla “privatizzazione“. Cioè a rilievi e deviazione del traffico effettuate da ausiliari privati autorizzati dal prefetto, a spese del cittadino che li chiama (anche se si può ipotizzare che di fatto pagherà l’assicurazione, almeno nei casi in cui il privato è convenzionato con essa).

Se ne parlava da tempo ed era anche circolata qualche bozza di modifica al Codice della strada. Ma tra qualche mese (anche potrebbe volerci anche più di un anno, perché ci vorranno anche decreti ministeriali attuativi) questa novità potrebbe arrivare davvero: è inserita nello schema di disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego, all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi.

Tutto nasce da due fattori convergenti.

Il primo – esplicitato nella prima bozza della relazione illustrativa del provvedimento – è il fatto che gli organici delle forze di polizia più attive sul fronte della circolazione stradale sono ai minimi termini. Invece, le liti tra conducenti dopo un incidente sono sempre tante, per cui spesso vengono chiamate pattuglie a “cristallizzare” la scena e a riportare la calma. Un’attività che, quando non ci sono danni a persone, le forze dell’ordine svolgono a fatica, talvolta inducendo i cittadini a soprassedere col ritardo con cui la pattuglia giunge. Inoltre, un deterrente dovrebbe essere l’obbligo di alcoltest che scatta ogni volta che gli agenti intervengono su un incidente. Ma evidentemente non basta a diminuire in modo decisivo le richieste di intervento.

Il secondo fattore è la nascita di iniziative imprenditoriali che prevedono convenzioni con assicurazioni ed enti locali (per le strade di loro competenza): con le prime s’impegnano a fotografare la scena ed effettuare gli altri rilievi (attività che le compagnie in teoria apprezzano perché scoraggiano le truffe), con i secondi s’impegnano a regolare il traffico prima che i veicoli incidentati sgomberino la carreggiata e a ripulire la strada.

Queste attività finora si sono sviluppate senza una “copertura normativa“. Ora viene stabilito che il servizio può essere svolto da imprese, associazioni o enti, autorizzati dal prefetto dopo che il personale ha conseguito un’abilitazione in appositi corsi. Per ogni intervento, gli ausiliari dovranno darne notizia alle forze dell’ordine, segnalando anche eventuali infrazioni al Codice della strada da parte dei conducenti, riscontrate nel ricostruire la dinamica del sinistro.

Queste segnalazioni dovrebbero avere lo stesso valore di atti pubblici redatti da pubblici ufficiali (articoli 2699 e 2700 del Codice civile). Quindi sulla loro base le forze dell’ordine possono multare i responsabili.

Il testo del Ddl sembra escludere che il cittadino possa chiamare le forze dell’ordine se non ci sono danni a persone. Ma la prima bozza della relazione illustrativa afferma il contrario. Si vedrà la versione definitiva della legge.

Autore: Maurizio Caprino – Il Sole 24 Ore