Omicidio stradale: si cambia di nuovo.

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Nuovo cambio di rotta del Governo in merito all’omicidio stradale.
Sembra che l’orientamento del Ministro della Giustizia sia quello di evitare l’istituzione di un nuovo reato. Verrà proposto invece un aggravamento delle pene per chi causa la morte come conseguenza della violazione delle regole di circolazione stradale. Per questi casi si configurerà ancora il reato di omicidio colposo.
Il Ministro ha dichiarato che appoggerà la proposta di legge della AIFVS per l’inasprimento delle pene nei casi di omicidio stradale senza istituire una figura autonoma di reato.
La proposta prevede fra l’altro che, per l’imputazione in riferimento alla specifiche violazioni del codice della strada, il pubblico ministero ricostruisca necessariamente l’incidente con l’ausilio di un consulente tecnico formato in ricostruzione della dinamica e della biomeccanica degli incidenti stradali.

Personalmente ho già espresso la mia contrarietà all’istituzione di un apposito reato per le morti conseguenti alla circolazione. Credo che il reato non lo configuri tanto “l’arma:veicolo”, nè il  “luogo:strada”,  quanto piuttosto la condotta degli individui. Ritengo però che alcuni comportamenti alla guida debbano essere stigmatizzati e l’inasprimento delle pene è un modo per farlo. Coloro che hanno il compito di tradurre in legge le proposte dell’AIFVS dovranno individuare con attenzione quali sono i comportamenti di grave pericolosità sociale o le condotte criminali da punire maggiormente.

Gaetano Leanza

©RIPRODUZIONE RISERVATA

altre fonti:
AIFVS
Il Sole24Ore

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