MERCATO AUTO DICEMBRE -27,5% SUL 2020 e -38% SUL 2019

L’anno 2021 (+5,5%) chiude con quasi un quarto (-24%) di autovetture in meno rispetto al 2019.
Intanto gli incentivi auto sono stati tagliati fuori dalla Legge di Bilancio 2022 e non si conoscono le proposte del Governo
per il futuro della transizione elettrica Roma, 3 gennaio 2022 – Secondo i dati diffusi oggi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, a dicembre sono state immatricolate 86.679 autovetture con un calo del -27,5% sul pari mese 2020 e -38% su dicembre 2019. Tale risultato porta l’anno appena concluso a consuntivare 1.457.952 unità, con un magro recupero del +5,5% sull’anno horribilis 2020 e un pesante affondo del -24% sul 2019, con oltre 450.000 unità perse.

“Si è chiuso un altro anno davvero complicato per le nostre imprese e più in generale per l’intero settore automotive avvolto in un potente vortice trasformatore, tra trascinamento della pandemia, crisi dei microchip e delle materie prime e corsa all’elettrico”, dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

“Nonostante le interlocuzioni rassicuranti con i rappresentanti del Governo e del Parlamento, nella Legge di Bilancio 2022 – continua De Stefani – non c’è alcuna traccia di un piano pluriennale in grado di accompagnare la transizione ecologica del settore. Tutto ciò impone una approfondita riflessione. Infatti, in un contesto in cui la propensione all’acquisto di autoveicoli da parte dei consumatori è già abbastanza confusa e incerta, la discutibile decisione del phase out delle auto con motore a combustione interna a partire dal 2035 annunciata dal CITE (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica) il mese scorso e la mancanza di incentivi auto per lo svecchiamento del parco circolante, sono fattori che andranno ad aggravare ulteriormente l’andamento del mercato auto con impatti negativi sulle imprese italiane, l’occupazione e la tenuta della filiera nel suo complesso. Purtroppo, lo stanziamento di un fondo di 150 milioni per il sostegno alle attività economiche maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria, tra cui gli operatori dell’automotive, avvenuto con l’approvazione della manovra finanziaria, non è adeguata alle necessità del settore, il quale più che di ristori necessita di sostegni efficaci alla domanda per l’acquisto di veicoli a zero e basse emissioni, funzionali alla riduzione progressiva della CO2”.

“Riteniamo – prosegue De Stefani – che un arco temporale di soli 13 anni per passare definitivamente alla vendita di auto elettriche, in mancanza di un piano programmato e organico, sia un periodo troppo breve per riconvertire adeguatamente tutto l’indotto del settore. Inoltre, non dimentichiamoci che i comportamenti di acquisto non si modificano a suon di normative bensì creando un sistema favorevole alla disruption attesa che, dal nostro punto di vista, deve contemplare la rimodulazione della fiscalità auto, un piano di incentivi fondato sulla neutralità tecnologica per il rinnovo del parco autovetture e veicoli commerciali leggeri e la celere realizzazione di una rete di ricarica elettrica efficiente e capillare sulla rete stradale, urbana, extraurbana e autostradale”, conclude De Stefani.

Dal punto di vista delle alimentazioni, a dicembre benzina (-42,1%), diesel (-42,3%), metano (-46,5%), elettriche pure (-15,3%) e plug-in (-8,3%) sono in discesa, stabili Gpl (-0,4%) e ibridi elettrici (+0,8%). Nel confronto 2021 vs 2020 le auto diesel hanno perso il -28,5% con una quota di mercato arrivata al 22,2% dal 39,9% del 2019; le auto a benzina sono calate nell’anno del -16,3% con una rappresentatività sul mercato del 29,9%; il Gpl ha visto un incremento del +14,3% (quota al 7,3%) mentre il metano ha registrato -0,6% (quota al 2,2%). Infine, le auto plug-in e le ibride elettriche (HEV) sono cresciute rispettivamente del +138,6% e del +93% con una rappresentatività sul mercato giunta al 4,6% e al 29,2%, mentre le auto elettriche hanno raggiunto le oltre 67.000 unità immatricolate (+102,5%) e una quota di mercato pari al 4,6%.

Tra i canali di vendita, nel mese di dicembre quello dei privati ha subito un brusco calo del -29,8% mentre nel periodo 2021/2020 l’aumento è leggero e pari al +4,2% (quota di mercato 2021 al 63%); le immatricolazioni a società hanno registrato nel mese una diminuzione del -27,3% mentre su base annua il recupero è del +3,3% (quota di mercato 2021 pari a 14,1%); il noleggio ha segnato, invece, -18% nel mese e +11,2% nell’anno (quota al 22,8%).

Negli ultimi tre giorni di dicembre è stato immatricolato il 20% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa il 12% dei volumi di vendita mensili. Nel 2021 l’incidenza delle auto-immatricolazioni di dealer e case auto sul totale immatricolato dell’anno è stata pari al 9%.

Rivalutazione veicoli dell’impresa. La migliore consulenza nelle perizie tecniche di valutazione

L’articolo 110 del decreto legge 104/2020 da alle aziende la possibilità di rivalutare i propri asset ai fini patrimoniali, fiscali e bilancistici.

La settimana scorsa mi chiama il commercialista e mi dice: c’è la possibilità di alzare il valore a bilancio dell’immobile della società. Basta solo una perizia giurata, il resto è senza spese. Chiamo il geometra e mi conferma che è la moda del momento, ne sta facendo un sacco. Sono da fare prima della chiusura del bilancio 2020. Danno la possibilità alle aziende di rivalutare tutti i beni aziendali, quindi anche i macchinari, gli impianti e tutte le attrezzatture.

Ieri mi chiama l’amministratore di una grossa società di noleggio e mi dice: devo fare la rivalutazione del parco veicoli, mi ha detto il commercialista di chiamare un perito del tribunale, tu le puoi fare?

Si è aperto un mondo, noi periti assicurativi, iscritti tra i consulenti del tribunale, per la prima volta a memoria d’uomo siamo chiamati a svolgere un servizio pubblico facile, comodo e ben remunerato.

Scrivo questo breve articolo solo per consigliarvi di contattare velocemente tutte le aziende che conoscete che gestiscono parchi veicolari di camion, bus, auto, furgoni, moto, veicoli attrezzati, macchine edili, movimento terra e di tutto quanto si muove per fare le perizie di stima che andranno riferite al valore del 31/12/2020 ed asseverate in cancelleria.

Buon lavoro!

 

Art. 110 

 
Rivalutazione generale dei beni d'impresa e delle partecipazioni 2020 
 
  1. I soggetti indicati nell'articolo 73, comma 1, lettere a) e  b),
del testo unico delle imposte sui redditi,  di  cui  al  decreto  del
Presidente della  Repubblica  22  dicembre  1986,  n.  917,  che  non
adottano i principi  contabili  internazionali  nella  redazione  del
bilancio, possono, anche  in  deroga  all'articolo  2426  del  codice
civile e ad ogni altra disposizione  di  legge  vigente  in  materia,
rivalutare i beni d'impresa e le partecipazioni di cui  alla  sezione
II del capo I della legge 21 novembre 2000,  n.  342,  ad  esclusione
degli immobili alla cui  produzione  o  al  cui  scambio  e'  diretta
l'attivita' di impresa, risultanti  dal  bilancio  dell'esercizio  in
corso al 31 dicembre 2019. 
  2. La rivalutazione deve essere eseguita nel bilancio o  rendiconto
dell'esercizio successivo a quello di cui al  comma  1,  puo'  essere
effettuata distintamente per ciascun bene e deve essere annotata  nel
relativo inventario e nella nota integrativa. 
  3. Il saldo attivo della rivalutazione puo' essere  affrancato,  in
tutto o in  parte,  con  l'applicazione  in  capo  alla  societa'  di
un'imposta  sostitutiva  delle  imposte  sui  redditi,   dell'imposta
regionale sulle attivita' produttive e di eventuali addizionali nella
misura del 10 per cento, da versare  con  le  modalita'  indicate  al
comma 6. 
  4. Il maggior valore attribuito ai beni in  sede  di  rivalutazione
puo'  essere  riconosciuto  ai  fini  delle  imposte  sui  redditi  e
dell'imposta  regionale  sulle  attivita'  produttive   a   decorrere
dall'esercizio successivo  a  quello  con  riferimento  al  quale  la
rivalutazione e' stata eseguita, mediante il versamento di un'imposta
sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale  sulle
attivita' produttive e di eventuali addizionali nella  misura  del  3
per cento per i beni ammortizzabili e non ammortizzabili. 
  5. Nel caso di cessione a titolo oneroso, di assegnazione ai soci o
di  destinazione  a  finalita'  estranee  all'esercizio  dell'impresa
ovvero al consumo personale o familiare  dell'imprenditore  dei  beni
rivalutati in data anteriore a quella di inizio del quarto  esercizio
successivo a quello  nel  cui  bilancio  la  rivalutazione  e'  stata
eseguita,  ai  fini  della   determinazione   delle   plusvalenze   o
minusvalenze  si  ha  riguardo  al  costo  del   bene   prima   della
rivalutazione. 
  6. Le imposte sostitutive di cui ai commi 3 e 4 sono versate in  un
massimo di tre rate di pari importo di  cui  la  prima  con  scadenza
entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui
redditi relative al periodo d'imposta con  riferimento  al  quale  la
rivalutazione e' eseguita, e le altre con scadenza entro  il  termine
rispettivamente previsto per il versamento a saldo delle imposte  sui
redditi relative ai periodi  d'imposta  successivi.  Gli  importi  da
versare possono essere compensati ai sensi della sezione I  del  capo
III del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. 
  7. Si applicano,  in  quanto  compatibili,  le  disposizioni  degli
articoli 11, 13, 14 e 15 della legge 21 novembre 2000, n. 342, quelle
del regolamento di cui al  decreto  del  Ministro  delle  finanze  13
aprile 2001, n. 162, nonche' quelle del regolamento di cui al decreto
del Ministro dell'economia e delle finanze 19 aprile 2002, n.  86,  e
dei commi 475, 477 e 478 dell'articolo  1  della  legge  30  dicembre
2004, n. 311. 
  8. Le previsioni di cui all'articolo 14, comma 1,  della  legge  21
novembre 2000, n. 342, si applicano anche ai soggetti che redigono il
bilancio in base ai  principi  contabili  internazionali  di  cui  al
regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 19 luglio 2002, anche con  riferimento  alle  partecipazioni,  in
societa' ed enti, costituenti immobilizzazioni finanziarie  ai  sensi
dell'articolo 85, comma 3-bis, del  testo  unico  delle  imposte  sui
redditi, di  cui  al  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  22
dicembre  1986,  n.   917.   Per   tali   soggetti,   per   l'importo
corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto
dell'imposta sostitutiva di cui al comma 4, e' vincolata una  riserva
in sospensione d'imposta ai fini fiscali che puo'  essere  affrancata
ai sensi del comma 3. 
  9. Agli oneri derivanti dal  presente  articolo  valutati  in  74,8
milioni di euro per l'anno 2022, 254,3 milioni  di  euro  per  l'anno
2023, 172 milioni di euro per l'anno 2024 e 176,9 milioni di euro per
ciascuno degli anni 2025 e 2026, si provvede ai  sensi  dell'articolo
114.

Che cosa succede se avviene un incidente ad un’auto già danneggiata secondo leggi 2021

Che cosa succede se avviene un incidente

Incidente a un’auto già danneggiata, cosa succede?

La compagnia di assicurazione si trova davanti a un bivio: liquidare completamente il danno o svalutarli poiché le componenti da riparare erano già danneggiate. In questo caso spetta ai periti assicurativi trovare la soluzione e lo possono fare con maggiore sicurezza se l’automobilista danneggiata è in grado di esibire ricevute o fatture per la riparazione di danni precedentemente subiti.

Si tratta di una delle situazione che è storicamente oggetto di controversie. Non solo tra automobilisti, ma anche tra il danneggiato e la compagnia di assicurazione chiamata a risarcire i danni provocati dall’assicurato.

Cosa succede nel caso viene coinvolta in un incidente un’auto già danneggiata. Al centro della controversi c’è il danneggiamento di parti già danneggiate. Non si tratta di un gioco di parole, ma di una circostanza che potrebbe verificarsi nel caso in cui il veicolo fosse già stato protagonista di altri sinistri stradali senza che sia seguita la riparazione. Ecco quindi che diventa inevitabili chiedersi come si comporta la società di assicurazione e qual è la procedura prevista in questi casi. Vediamo in questo articolo:
  • Incidente a un’auto già danneggiata, cosa succede
  • Incidente ad un’auto già danneggiata, quale procedura

A essere interessato dal risarcimento danni nel caso di coinvolgimento di un’auto già danneggiata è proprio l’automobilista che deve farsi liquidare la somma corrispondente per la riparazione del veicolo. La questione non è affatto di immediata risoluzione poiché la compagnia di assicurazione si trova davanti a un bivio: liquidare completamente il danno o svalutarli poiché le componenti da riparare erano già danneggiate.

In questo caso spetta ai periti assicurativi trovare la soluzione e lo possono fare con maggiore sicurezza se l’automobilista danneggiata è in grado di esibire ricevute o fatture per la riparazione di danni precedentemente subiti. In caso contrario, l’assicuratore potrebbe procedere al ribasso ovvero proporre un’offerta di risarcimento inferiore rispetto a quanto spetterebbe per danni su un’auto intatta.

Se il danno non è mai stato riparato e dunque non c’è alcun documento da mostrare, è difficile dimostrare che i danni subiti dall’incidente non risalgono a un precedente sinistro. La decisione spetta quindi al perito assicurativo, che – ricordiamolo – è comunque una figura fiduciaria della compagnia di assicurazione.
Incidente ad un’auto già danneggiata, quale procedura

L’assicurato è chiamato a denunciare il sinistro in tempi brevi. La compagnia di assicurazione, una volta ricevuta la richiesta danni, verifica con la controparte la dinamica dell’incidente.

Di conseguenza la denuncia deve contenere i nomi e i recapiti degli assicurati, le targhe dei veicoli coinvolti, la denominazione delle rispettive compagnie di assicurazione, la descrizione delle circostanze e delle modalità del sinistro, le generalità e i recapiti di eventuali testimoni, l’indicazione dell’eventuale intervento degli organi di polizia. E ancora: il luogo, i giorni e le ore in cui le cose danneggiate sono disponibili per la perizia di accertamento dell’entità del danno.

Nel caso di lesioni subite dai conducenti, bisogna indicare pure età, attività e reddito del danneggiato, entità delle lesioni subite, dichiarazione relativa a prestazioni erogate da istituti di assicurazione sociale obbligatoria, attestazione medica comprovante l’avventa guarigione ed eventuale consulenza, medico legale di parte.

Ricevuta la richiesta danni, la compagnia di assicurazione comunica al danneggiato la propria offerta di risarcimento del danno o i motivi che impediscono di formulare l’offerta di risarcimento. I tempi sono certi: 30 giorni nel caso di danni ai veicoli o alle cose, qualora il modulo di denuncia del sinistro sia sottoscritto da entrambi i conducenti coinvolti nel sinistro; 60 giorni nel caso di danni riguardanti solo i veicoli o le cose in assenza di constatazione amichevole compilata e firmata da entrambi i conducenti coinvolti nell’incidente; 90 giorni nel caso di lesioni laddove venga prodotta tutta la documentazione richiesta.

Nel caso in cui l’incidente stradale non rientri nella procedura di risarcimento diretto, la compagnia di assicurazione informa l’assicurato entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta danni e trasmette alla compagnia di controparte la richiesta accompagnata dalla documentazione acquisita.

SORGENTE: https://www.businessonline.it/articoli/che-cosa-succede-se-avviene-un-incidente-ad-unauto-gia-danneggiata-secondo-leggi-.html

Puoi consultare EUROTAX giallo e blu gratis in internet

APAID * www.apaid.it

LISTINO USATO

Grazie a       alVolante.it       è possibile trovare in rete una “ampia” selezione di modelli di cui ci sono le quotazioni Eurotax di Sanguineti Editore (quasi tutti direi). 

al Volante: Fra tutti i modelli che si sono affacciati sul mercato italiano negli ultimi 9 anni abbiamo selezionato i più importanti in questo listino auto usate: le quotazioni Eurotax delle auto di seconda mano sono espresse in migliaia di euro e riferite a veicoli in regola con la revisione periodica, con percorrenze nella norma (da 10.000 a 25.000 km l’anno secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione) e che non richiedano particolari spese di ripristino per parti meccaniche o di carrozzeria. I prezzi nel listino auto usate non considerano la presenza di eventuali optional presenti nell’auto, che possono far salire la quotazione in rapporto all’incidenza che avevano sul costo dell’auto nuova.

eurotax disco

http://www.alvolante.it/listino_auto/usato#accessori

Giallo per i privati (vendita), blu per…

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Perizie sugli incendi dei veicoli

Già nel 2014 vi abbiamo parlato di incendi di veicoli. In quell’articolo parlavamo dei motivi per i quali un’auto brucia. In questi anni ci sono capitati molti altri casi di perizie su auto incendiate più o meno completamente, tese ad accertare le cause dell’innesco.  Auto, moto, camion, rimorchi e barche. Tanti veicoli che in Italia bruciano. Sono circa 50 al giorno. Ma la domanda è sempre la stessa. Perchè?

Se esaminiamo il bollettino semestrale messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti (sotto) vediamo che le case costruttrrici riconoscono almento una cinquantina di cause.

Oltre queste bisogna considerare quella dolosa, quella da cattiva manutenzione o manomissione involontaria dell’impianto elettrico o di alimentazione e quella per cattivo utilizzo del mezzo con sgommate continuate o testa coda ripetuti o il bloccaggio delle ruote.

Dalla nostra esperienza abbiamo verificato anche errori di rifonimento benzina/gasolio che ha dato luogo a ritorni di fiamma dal circuito di aspirazione con conseguenza bruciatura dell’elemento filtrante del filtro aria. Tubi di benzina o gasolio allentati con fuoriuscita del carburante, riparazioni mal fatte che hanno visto impianti non ripristinati come in origine, motorini di avviamento o alternatori bloccati che avevano cominciato a bruciare.

In ogni caso la buona analisi parte dal’esame completo del veicolo, sopra e sotto lo stesso, analizzando ogni parte ed in base alle parti bruciate capire le temperature raggiunte ed il punto di maggior applicazione della forza del fuoco e soprattutto il punto di innesco.

Quelle che seguono sono le cause di incendio riconosciute dalle case automobilistiche. Se non trovate una specifica vettura che si è incendiata non vuol dire che non tema gli stessi pericoli, ma solo che la casa automobilistica non li ha ancora individuati. Le cause evidenziate possono essere riscontrate su tutte le vetture in cirolazione, oltre a quelle sopra citate.

CAUSE DI INCENDIO DI AUTOVETTURE

Dal 38° BOLLETTINO SEMESTRALE DI RICHIAMO DEI VEICOLI DIFETTOSI a cura del  Ministero dei Trasporti

ADAM OPEL

35 OPEL ASTRA H/ASTRA G Periodo di produzione: anni 2003/2005 Numero veicoli da richiamare: 5126 Difetto: possibile non conformità interruttore pressione olio, con pericolo di incendio: luglio 2008

95 OPEL ASTRA J Periodo di produzione: anni 2010/2012 Numero veicoli da richiamare: 9812 Difetto: possibile malfunzionamento ventola radiatore e conseguente incendio: febbraio 2016

99 OPEL MOKKA Periodo di produzione: anni 2015/2016 Numero veicoli da richiamare: 4739 Difetto: possibile infiltrazione acqua centralina freni (EBCM) e rischio incendio: giugno 2016

114 OPEL ZAFIRA B Periodo di produzione: anni 2005/2014 Numero veicoli da richiamare: non indicato Difetto: possibile malfunzionamento ventola riscaldamento abitacolo e rischio incendio: febbraio 2017

120 OPEL INSIGNIA A Periodo di produzione: anni 2009/2010/2011/2012 Numero veicoli da richiamare: 1096 Difetto: possibile ingresso acqua centralina portellone posteriore e rischio incendio: luglio 2017

143 OPEL INSIGNIA B Periodo di produzione: anno 2018 Numero veicoli da richiamare: 699 Difetto: possibile rottura condotto carburante a rischio di incendio : settembre 2018

BMW

11 SERIE 1; SERIE 5; SERIE 7; X3/X5/E60; E61; E70; E71; E81: E82; E83; E87; E88; F01; F02 con motore diesel Periodo di produzione: agosto 2008/giugno 2009 Numero veicoli da richiamare: 19428 Difetto: possibile penetrazione umidità contatti elettrici filtro carburante, con corto circuito ed eventuale incendio: settembre 2011

13 SERIE 5 E60/E61; M5 E60/E61; SERIE 6 E63/E64; M6 E63/E64 Periodo di produzione: anni 2003/2010 Numero veicoli da richiamare: 74641 Difetto: possibile allentamento vite connessione cavi batteria con probabile surriscaldamento ed eventuale incendio bagagliaio: giugno 2012

30 SERIE – E9X Periodo di produzione: anni 2004/2011 Numero veicoli da richiamare: 116677 Difetto: possibile deterioramento connettore ventola climatizzazione e rischio di incendio: dicembre 2018

45 F1x/F2x/F3x/F4x/G0x/G1x/G3x con motore B47 Periodo di produzione: anni 2014/2017 Numero veicoli da richiamare: 39025 Difetto: possibile malfunzionamento radiatore AGR con perdita di glicole ed eventuale incendio collettore aspirazione: novembre 2019

 CHEVROLET/CADILLAC/HUMMER

46 Cadillac ATS Sedan Periodo di produzione: aprile 2012/agosto 2015 Numero veicoli da richiamare: non indicato Difetto: possibile surriscaldamento sistema sbrinamento anteriore e rischio incendio: ottobre 2015

 DAIMLER MERCEDES BENZ/DODGE/JEEP/CHRYSLER/SMART

360 MERCEDES 166/292 Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 412 Difetto: possibile fuoriuscita olio ACV e conseguente incendio: agosto 2018

 

F.C.A. CHRYSLER

15 JEEP Wrangler Periodo di produzione: febbraio 2010/luglio 2013 Numero veicoli da richiamare: 4772 Difetto: possibile sviluppo incendio per infiltrazione acqua specchietti: marzo 2015

33 JEEP Cherokee Periodo di produzione: gennaio 2013/febbraio 2015 Numero veicoli da richiamare: 3110 Difetto: possibile malfunzionamento modulo comando portellone elettrico e conseguente incendio: novembre 2015

38 JEEP Cherokee Periodo di produzione: febbraio 2015/settembre 2015 Numero veicoli da richiamare: 1454 Difetto: possibile cortocircuito modulo telecomando portellone elettrico e conseguente incendio: febbraio 2016

45 DODGE Journey Periodo di produzione: giugno 2010/aprile 2015 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile distacco coperchio motore e conseguente incendio.

48 JEEP Compass/Patriot Periodo di produzione: gennaio 2015/maggio 2015 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile distacco tubazione servosterzo e conseguente incendio.

51 JEEP Cherokee Periodo di produzione: ottobre 2014/giugno 2015 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile non corretto posizionamento tubo condizionatore e conseguente incendio vano motore.

93 JEEP Grand Cherokee Periodo di produzione: gennaio 2010/settembre 2012 Numero veicoli da richiamare: 3854 Difetto: possibile corto circuito cablaggio luce di cortesia e conseguente rischio incendio: settembre 2016

94 DODGE Durango Periodo di produzione: gennaio 2010/settembre 2012 Numero veicoli da richiamare: non indicato Difetto: possibile corto circuito cablaggio luce di cortesia e conseguente rischio incendio: settembre 2016

105 JEEP Grand Cherokee Periodo di produzione: febbraio 2016/aprile 2016 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile perdita carburante tubo crossover e conseguente incendio motore: gennaio 2017

113 JEEP Wrangler Periodo di produzione: novembre 2016 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: mancata conformità valvola controllo serbatoio carburante ed eventuale incendio.

144 JEEP Compass Periodo di produzione: settembre 2016/febbraio 2017 Numero veicoli da richiamare : non accertato Difetto: cavo di terra assemblato in modo errato con possibile innesco di bruciatura

147 DODGE Ram Periodo di produzione: maggio 2017 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile perdita carburante serbatoio e rischio di incendio.

149 DODGE Challenger/Charger Periodo di produzione: febbraio 2017/maggio 2017 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile perdita olio motore e conseguente incendio.

160 JEEP Grand Cherokee Periodo di produzione: gennaio 2014/febbraio 2014 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: malfunzionamento alternatore e rischio di incendio.

161 CHRYSLER 300 Periodo di produzione: gennaio 2014/febbraio 2014 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: malfunzionamento alternatore e rischio di incendio.

162 DODGE Challenger/Changer/Durango Periodo di produzione: gennaio 2014/febbraio 2014 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: malfunzionamento alternatore e rischio di incendio.

164 JEEP Grand Cherokee Periodo di produzione: ottobre 2017/dicembre 2017 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile rottura condotto carburante e rischio di incendio.

171 DODGE Ram Periodo di produzione: ottobre 2012/febbraio 2017 Numero veicoli da richiamare. Difetto: possibile incendio vano motore causa guasto pompa acqua: marzo 2018

175 JEEP Cherokee Periodo di produzione: settembre 2017/gennaio 2018 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile difettosità tubo alimentazione carburante ed eventuale incendio.

223 DODGE Dakota Periodo di produzione: maggio 2004/giugno 2005 Numero veicoli da richiamare : non indicato Difetto: possibile malfunzionamento piastra riscaldante sedili e conseguenti bruciature: gennaio 2019

233 DODGE Ram 1500 Periodo di produzione: agosto 2018/dicembre 2018 Numero veicoli da richiamare: non accertato Difetto: possibile surriscaldamento cavo terminale batteria ausiliaria e rischio di incendio.

 FORD

55 FIESTA Diesel Periodo di produzione: gennaio 2012/agosto 2013 Numero veicoli da richiamare: 21389 Difetto: possibile infiltrazione acqua centralina candelette e conseguente incendio: settembre 2016

63 KUGA Periodo di produzione: luglio 2012/giugno 2014 Numero veicoli da richiamare: 11743 Difetto: possibile incendio materiale isolante montanti centrali: settembre 2017

66 KUGA/FOCUS/C-MAX/TRANSIT Connect/FIESTA ST Periodo di produzione: giugno 2010/dicembre 2014 Numero veicoli da richiamare: 4668 Difetto: possibile incendio vano motore causa surriscaldamento testata: gennaio 2018

78 Vari modelli con sistema start/stop Periodo di produzione: giugno 2016/maggio 2018 Numero veicoli da richiamare: 4611 Difetto: possibile riscaldamento frizione e rottura spingidisco, con rischio di incendio: marzo 2019

81 FIGO/KA Periodo di produzione: settembre 2017/maggio 2019 Numero veicoli da richiamare: 9611 Difetto: possibile non corretta installazione cablaggio vano motore e rischio incendio: agosto 2019

FUJI HEAVY INDUSTRIES

37 SUBARU Legacy/Outback/Impreza/Forester Periodo di produzione: anni 2006/2013 Numero veicoli da richiamare: 1540 Difetto: possibilità avaria pompa aria e rischio di incendio: maggio 2017

41 SUBARU Legacy/Outback Periodo di produzione: anni 2010/2014 Numero veicoli da richiamare: 361 Difetto: possibile avaria pompa aria secondaria e conseguente surriscaldamento ed incendio: marzo 2018

 GRUPPO VOLKSWAGEN

70 VOLKSWAGEN Golf/Golf Plus Periodo di produzione: novembre 2006/gennaio 2007 Numero veicoli da richiamare: 3841 Difetto: probabile imperfetto posizionamento cavo massa riscaldamento, e possibile incendio: marzo 2007

80 VOLKSWAGEN Tiguan Periodo di produzione: luglio 2007/febbraio 2008 Numero veicoli da richiamare: 2449 Difetto: possibile non corretto avvitamento cavo massa, con surriscaldamento ed incendio: luglio 2008

81 VOLKSWAGEN Polo, con riscaldamento sedile Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 32 Difetto: possibile corto circuito stuoia riscaldamento sedile, e conseguente incendio: marzo 2007

83 VOLKSWAGEN Polo/Variant/Jetta Periodo di produzione: gennaio 2007/gennaio 2008 Numero veicoli da richiamare: 2138 Difetto: non corretto collegamento cavo massa, e conseguente possibile incendio: gennaio 2008

194 AUDI A4/A5/Q5 Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 4445/23659/53448/4800 Difetto: possibile avaria impianto climatizzazione e rischio di incendio: novembre 2017/febbario 2018

199 VOLKSWAGEN Scirocco/Jetta/Eos/Passat/Golf/Tiguan/Polo/Sharan/Beetle con motore diesel start/stop Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 4852 Difetto: possibile malfunzionamento motorino avviamento e rischio incendio: maggio 2018

208 SEAT Altea/Leon/Ibiza/Alhambra con start/stop Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 201 Difetto: possibile malfunzionamento sistema start/stop e rischio di incendio: marzo 2018

215 AUDI A4/A5/A6/Q5 Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 19 Difetto: possibile surriscaldamento pompa liquido raffreddamento e rischio di incendio: giugno 2018

225 AUDI R8 Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 84 Difetto: possibile perdita olio cambio velocità e conseguente incendio: ottobre 2018

230 VOLKSWAGEN Tiguan/Touran con tetto panoramico Periodo di produzione: aprile 2015/luglio 2018 Numero veicoli da richiamare: 7207 Difetto: possibile innesco bruciatura modulo illuminazione tetto panoramico: novembre 2018

253 AUDI A6/A7 Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 800 Difetto: possibile avaria impianto climatizzazione e rischio di incendio: febbraio 2019

285 AUDI Q7 Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 289 Difetto: possibile surriscaldamento telecamera centrale e rischio di incendio: novembre 2019

286 AUDI e-tron Periodo di produzione: non indicato Numero veicoli da richiamare: 87 Difetto: possibile infiltrazione acqua nella batteria, segnalazione “disturbo” con accensione spia e rischio di incendio: giugno 2019

HONDA MOTOR CO. LTD

31 LEGEND (KB1) Periodo di produzione: anni 2007/2008 Numero veicoli da richiamare: 155 Difetto: possibile rottura tubo servosterzo e conseguente probabile incendio: maggio 2008

50 CR-V Periodo di produzione: novembre 2001/ottobre 2006 Numero veicoli da richiamare: 9730 Difetto: possibile infiltrazione acqua interruttore alzacristalli lato conducente, e conseguente eventuale incendio: dicembre 2012

 KIA MOTORS CORPORATION

39 NIRO DE HEV/DE PHEV Periodo di produzione: inizio/settembre 2017 Numero veicoli da richiamare: 2575 Difetto: possibile surriscaldamento PRA e rischio di incendio: giugno 2019

 MAZDA MOTOR CORPORATION

33 MAZDA 5 Periodo di produzione: ottobre 2010/novembre 2012 Numero veicoli da richiamare: 755 Difetto: possibile infiltrazione acqua candelette e conseguente incendio: aprile 2013

36 MAZDA 6 Periodo di produzione: luglio 2012/marzo 2013 Numero veicoli da richiamare: 755 Difetto: possibile infiltrazione acqua candelette e conseguente incendio: aprile 2013

40 MAZDA 323/626/121/Demio/MX-3-MPV Periodo di produzione: luglio 1989/novembre 2002 Numero veicoli da richiamare: 8403 Difetto: possibile insufficiente isolamento elettrico commutatore avviamento, e conseguente incendio: ottobre 2016

42 MAZDA 3 (BM) Periodo di produzione: settembre 2015/ottobre 2015 Numero veicoli da richiamare: 16 Difetto: possibile non corretta saldatura tubo carburante, con fuoriuscita e pericolo incendio: febbraio 2017

43 MAZDA 3 (BM) Periodo di produzione: luglio 2015/settembre 2015 Numero veicoli da richiamare: 70 Difetto: possibile non corretta saldatura valvola ritorno carburante e rischio incendio: maggio 2017

50 MAZDA RX-8 (SE) Periodo di produzione: luglio 2003/febbraio 2008 Numero veicoli da richiamare: 989 Difetto: possibile deterioramento tubo pompa carburante e rischio di incendio: febbraio 2018

51 MAZDA RX-8 (SE) Periodo di produzione: luglio 2003/febbraio 2008 Numero veicoli da richiamare: 989 Difetto: possibile deterioramento tubo pompa carburante e rischio di incendio: febbraio 2018

 NISSAN S.A.

135 QASHQAI (J11) con motore 1.5 d Euro 6b Periodo di produzione: giugno 2018/novembre 2018 Numero veicoli da richiamare: 8227 Difetto: possibile corto circuito gruppo ventola e conseguente probabile incendio: aprile 2019

 ROLLS-ROYCE LAGONDA/ASTON MARTIN/BENTLEY

11 ASTON MARTIN vari modelli Periodo di produzione: luglio 2006/novembre 2014 Numero veicoli da richiamare: 400 Difetto: possibile anomalo cablaggio riscaldatore sedile e conseguente surriscaldamento e bruciatura: dicembre 2014

13 BENTLEY CONTINENTAL GT/GTC/FLYING SPUR Periodo di produzione: febbraio 2011/giugno 2014 Numero veicoli da richiamare: 67 Difetto: possibile surriscaldamento cavo batteria allentato e conseguente incendio: novembre 2015

TOYOTA MOTOR EUROPE MARKETING & ENGINEERING S.A.

35 YARIS Periodo di produzione: giugno 2005/aprile 2007 Numero veicoli da richiamare: 99391 Difetto: possibile danneggiamento isolante acustico causa gas pretensionatore cinture, e principio di incendio: febbraio 2009

60 YARIS/COROLLA/AVENSIS/AVENSIS-VERSO/SC 340 Periodo di produzione: novembre 2000/marzo 2004 Numero veicoli da richiamare: 105362 Difetto: possibile installazione airbag passeggero non a norma, ed eventuale principio di incendio: aprile 2013

82 YARIS/AURIS/VERSO S URBAN CRUISER/iQ Periodo di produzione: aprile 2008/novembre 2014 Numero veicoli da richiamare: 44782 Difetto: possibile accumulo vapori olio nell’intercooler con danneggiamento del motore e rischio di incendio: dicembre 2014

87 AURIS/COROLLA/RAV4/URBAN CRUISER/YARIS Periodo di produzione: agosto 2005/dicembre 2010 Numero veicoli da richiamare: 171099 Difetto: possibile malfunzionamento interruttore alzacristalli principale e rischio di incendio, causa lubrificante non idoneo: ottobre 2015

91 LEXUS/GS 300 Periodo di produzione: settembre 2004/settembre 2007 Numero veicoli da richiamare: 361 Difetto: sensore pressione carburante non sufficientemente serrato, e rischio di incendio: aprile 2016

96 AURIS/PRIUS/PRIUS PLUG in/PRIUS+ Periodo di produzione: giugno 2006/febbraio 2015 Numero veicoli da richiamare: 10615 Difetto: possibile fessurazione condotto emissioni di vapore nel serbatoio carburante, perdita di carburante e rischio di incendio: luglio 2016

99 LEXUS CT 200h Periodo di produzione: agosto 2010/febbraio 2015 Numero veicoli da richiamare: 3252 Difetto: possibile fessurazione condotto emissioni di vapore nel serbatoio carburante, perdita di carburante e rischio incendio: luglio 2016

114 C-HR Periodo di produzione: settembre 2016/aprile 2017 Numero veicoli da richiamare: 6603 Difetto: possibile installazione serbatoio carburante non a norma e rischio di incendio: agosto 2017

125 LEXUS RCF/LC 500 con motore 5.0 L V8 (2UR – GSE) Periodo di produzione: giugno 21014/novembre 2017 Numero veicoli da richiamare: 14 Difetto: possibile malfunzionamento pompe carburante e rischio incendio: febbraio 2018

131 C-HR/PRIUS Periodo di produzione: giugno 2015/maggio 2018 Numero veicoli da richiamare: 26384 Difetto: possibile contatto cablaggio/copertura collegamento unità controllo potenza veicolo ibrido, e rischio di incendio: settembre 2018

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Puoi consultare EUROTAX giallo e blu gratis in internet

LISTINO USATO

Grazie a       alVolante.it       è possibile trovare in rete una “ampia” selezione di modelli di cui ci sono le quotazioni Eurotax di Sanguineti Editore (quasi tutti direi). 

al Volante: Fra tutti i modelli che si sono affacciati sul mercato italiano negli ultimi 9 anni abbiamo selezionato i più importanti in questo listino auto usate: le quotazioni Eurotax delle auto di seconda mano sono espresse in migliaia di euro e riferite a veicoli in regola con la revisione periodica, con percorrenze nella norma (da 10.000 a 25.000 km l’anno secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione) e che non richiedano particolari spese di ripristino per parti meccaniche o di carrozzeria. I prezzi nel listino auto usate non considerano la presenza di eventuali optional presenti nell’auto, che possono far salire la quotazione in rapporto all’incidenza che avevano sul costo dell’auto nuova.

eurotax disco

http://www.alvolante.it/listino_auto/usato#accessori

Giallo per i privati (vendita), blu per i commercianti (acquisto)

Con il link di questa pagina si accede ad una selezione. Per avere la quotazione di tutte le auto è necessario essere iscritti.

Eurotax come Quattroruote pubblica le quotazioni delle auto con meno di 10 anni di età. Per quotazioni di auto più anziane bisogna usare i siti on line come autoscout, automobili.it, indicata o altri riservati ai professionisti

CareFix il portale di aste on line delle Riparazioni di Carrozzeria

  Oggi vi presentiamo CareFix, un sito di aste delle riparazioni on line. Se volete su http://www.carefix.it potete scaricare  la brochure.
È una novità in Italia, mentre nel nord Europa è già una prassi consolidata. Le riparazioni di carrozzeria messe all’asta tra una rete di carrozzerie convenzionate alle quali viene chiesto di partecipare al programma di asseverazione messo a punto dal Politecnico di Torino di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi.

E’ un progetto di Peter Marino, A.D. di Rentek srl società del gruppo Vivida attiva nel settore automotive dal 1985,  che sta riscuotendo un buon successo perlomeno nell’area test che è Piemonte e Liguria dove sono già state fatte oltre 500 riparazioni per conto di 16 concessionarie di marchi premium.

Vogliamo farvelo conoscere. Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensate, qui nei commenti.

É un progetto che si sta sviluppando per canali. Alcuni stanno raccogliendo riparazioni da fare da privati, altri ne parlano con concessionarie di auto che stanno provando il servizio, altri che lo stanno promuoverlo con le officine meccaniche o con le agenzie di assicurazione. 

Per info e per  avere il tuo preventivo migliore scrivi a info@carefix.it. Ti risponderemo entro 24 ore

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logo_lungo     Oggi vi presentiamo CareFix, un sito di aste delle riparazioni on line. Se volete su www.carefix.it potete scaricare  la brochure.
È una novità in Italia, mentre nel nord Europa è già una prassi consolidata. Le riparazioni di carrozzeria messe all’asta tra una rete di carrozzerie convenzionate alle quali viene chiesto di partecipare al programma di asseverazione messo a punto dal Politecnico di Torino di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi.

E’ un progetto di Peter Marino, A.D. di Rentek srl società del gruppo Vivida attiva nel settore automotive dal 1985,  che sta riscuotendo un buon successo perlomeno nell’area test che è Piemonte e Liguria dove sono già state fatte oltre 500 riparazioni per conto di 16 concessionarie di marchi premium.

Vogliamo farvelo conoscere. Ci farebbe piacere sapere cosa ne pensate, qui nei commenti.

É un progetto che si sta sviluppando per canali. Alcuni stanno…

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MERCATO AUTO A GENNAIO -7,5% 

La decrescita del mercato auto rievoca lo spettro della crisi 
Reagire subito è un dovere

Inizia in affanno il mercato auto 2019, infatti, secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti le autovetture immatricolate a gennaio sono state 164.864, con una diminuzione del -7,5% rispetto alle 178.326 di gennaio 2018. Guardando ai canali di vendita, si assiste ad un incremento delle immatricolazioni a privati (+4,1%), ad una flessione consistente delle immatricolazioni a società (-29,5%) e ad un più contenuto calo delle immatricolazioni a società di noleggio (-17,8%). Relativamente alle motorizzazioni, continua l’inesorabile erosione delle vendite di auto diesel che scendono del -30,9% e una quota di rappresentatività sul totale che arriva al 41,09%; in forte flessione anche le vendite di auto a metano (-46,1%) mentre crescono quelle alimentate a benzina (+27,4%), GPL (+8%), ibride (+18,8%) ed elettriche (+26,6%). Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato il 40,8% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le stime Dataforce, hanno inciso per il 10,2% sui volumi di vendita mensili. In particolare, le auto-immatricolazioni dei dealer sono diminuite del 13%, attestandosi a 16.114 vetture (2.407 in meno rispetto a gennaio 2018), mentre si sono pressoché azzerate le Kilometri zero delle case auto (-91,7%).

“L’anno parte in decrescita – ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto – e questa per noi non rappresenta una prospettiva felice. Fisiologicamente gennaio è un mese positivo, tranne che negli anni di crisi. E noi di crisi ne abbiamo abbastanza, avendone alle spalle una piuttosto lunga, che ha lasciato sul terreno il 48% delle concessionarie. Oggi il rallentamento del mercato automobilistico può essere espressione del dato generale di flessione economica del Paese, ma temiamo che a breve possa essere ulteriormente aggravato da fattori specifici imputabili alle scelte politiche del Governo. Per terminare l’analisi di quanto accaduto a gennaio, va comunque detto che le immatricolazioni avrebbero potuto presentare un consuntivo ben più pesante, dal momento che esse comprendono una quota non trascurabile di vetture a Kilometri zero e demo, in misura quasi totalitaria a carico delle concessionarie”.

Aggiunge il Presidente di Federauto: “La recessione non è un meteorite che precipita dallo spazio e necessita, a nostro avviso, di reazioni immediate da parte di chi ha il controllo della politica economica di un paese. Ci chiediamo quanto potrà incidere sulla crescita dell’economia italiana un settore auto che segna il passo, con pesanti conseguenze determinate dal calo della domanda e, conseguentemente, sull’assetto delle imprese della filiera commerciale ed industriale”.

“Reagire subito significa, anzitutto, chiedere al Governo di riflettere con urgenza sul provvedimento contenuto nella legge di bilancio relativo al bonus/malus in vigore dal prossimo marzo, che oggi sembra poter ulteriormente danneggiare il mercato, ingenerare nel cliente l’errata convinzione che il motore endotermico possa avere vita breve. Crediamo che il Ministro Di Maio abbia il dovere di ascoltare la voce del settore: abbiamo un mese di tempo, non di più”.

***

Il dettaglio delle immatricolazioni rese note dal Ministero dei Trasporti è disponibile cliccando qui di seguito:

Nuovo – Gennaio 2019

Usato – Gennaio 2019

Furti di autoveicoli, ladri sempre più evoluti

  Cala il numero di vetture rubate, ma è allarme per la diffusione di dispositivi hi-tech per sottrarre veicoli

La tecnologia non spaventa i ladri. Se da lato i nuovi dispositivi di sicurezza nel settore automotive rendono più complicato il furto, dall’altro ciò sembra spingere i criminali a una maggiore specializzazione verso i veicoli di fascia medio-alta, molto apprezzati nel mercato nero dell’est Europa. Ogni giorno in Italia vengono rubate 274 vetture, e di queste ben 164 spariscono nel nulla. Nel 2017 i furti sono diminuiti sotto la soglia dei 100mila (da 108.000 a 99.987, cono un calo del 7,6% sull’anno precedente), ma sono calati ancor più signifcativamente i recuperi: -15,08% (solo 4 vetture su 10 vengono recuperate). Secondo quanto emerge dal dossier L’evoluzione dei furti d’auto: emergenza Suv, elaborato da LoJack Italia, i criminali fanno sempre più uso di dispositivi hi-tech.
Il target si sta spostando verso i Suv, i cui furti, in controtendenza con il dato generale, sono cresciuti dell’8,2% rispetto al 2016, con ben 4.623 episodi.
A rendere ancora più allarmante il dato, è la percentuale di recupero
spontaneo ferma al 31% e inferiore di quasi 10 punti percentuali rispetto a quella delle autovetture: su 10 Suv rubati, 7 non vengono più recuperati. Le pratiche tradizionali (rottura del fnestrino, forzatura della serratura di portiere o bagagliaio, furto delle chiavi in ristoranti e appartamenti) resistono, ma stanno cedendo il passo a nuove modalità hi-tech. Lo studio di Lojack mette in evidenza due pericoli: il sistema di riprogrammazione della chiave e il relay attack. Il primo si serve della connessione alle porte Obd del veicolo e consente al ladro di accedere all’unità di controllo elettronico della vettura, per ottenere facilmente una nuova chiave anche in meno di 15 secondi. Il relay attack sfrutta le debolezze dei software delle case costruttrici e può essere applicato alla maggioranza dei veicoli dotati di smart key: attraverso l’uso di due ripetitori in radiofrequenza, si fa rimbalzare la comunicazione tra l’auto e la sua chiave anche quando questa è a distanza.
A.G.P.

Una APP calcola l’aspettativa di vita di un veicolo

Un argoritmo che calcola la vetustà di ogni veicolo messo a punto per Airvo, associazione rivenditori auto usate

Ercole Messina Presidente di AIRVO

(ANSA) – TORINO, 7 GIU – Nasce a Torino Airvo, associazione italiana rivenditori veicoli d’occasione. Il suo primo obiettivo – spiega il presidente Ercole Messina al Salone di Torino Parco del Valentino – è la divulgazione di uno strumento in grado di dare un’indicazione oggettiva sullo stato di salute di un’auto usata: è basato su un algoritmo, messo a punto dalla società torinese Movi con il Dipartimento di Ingegneria gestionale e della produzione del Politecnico di Torino, in grado di indicare la percentuale di vita residua di un veicolo usato attraverso un calcolo che tiene conto dell’utilizzo pregresso del mezzo, dell’età, dei chilometri percorsi, del prezzo di listino del nuovo e del prezzo di vendita dell’usato.

“Il nostro obiettivo è impedire ai rivenditori scorretti di fregare i consumatori ma anche tutelare chi acquista un’auto usata. Già due multinazionali Fca Bank attraverso Lysis e Ald Automotive del gruppo Société Generale utilizzano questo strumento”, spiega Messina, che è anche presidente del gruppo Movi.

Il mercato dei veicoli usati in Italia genera, secondo i dati Unrae, un giro d’affari di 34 miliardi di euro contro i 41,5 di quelli nuovi. Nel 2017 sono stati registrati 2,8 milioni di passaggi di proprietà di auto con un incremento del 4,5% rispetto al 2016. Ogni 100 auto nuove sono state acquistate 146 auto di seconda mano, uno dei valori più bassi rispetto ai maggiori mercati europei. Il prezzo medio di vendita dell’usato e di 12.000 euro, con una flessione del 2,1% rispetto al 2016.

In testa alla classifica dei brand figura la Fiat, con Punto e Panda in particolare, seguita da Ford, Alfa Romeo, Peugeot, Renault, Volkswagen, Opel, Citroen, Audi, Mercedes.(ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Auto gratis con il “carvertising”? Occhio al raggiro

L’auto privata come mezzo pubblicitario per guadagnare? In Italia non si può, è vietato dalla legge, e le truffe sono dietro l’angolo

Nell’economia che si fa sempre più condivisa c’è una pratica che da qualche anno promette ai privati di guadagnare facendo della propria auto un mezzo pubblicitario. Si chiama “carvertising”, unione delle due parole “car” ed “advertising”, cioè rispettivamente “auto” e “pubblicità” ed è un sistema diffuso negli USA ed in diversi Paesi d’Europa.

In sostanza, un privato sottoscrive un contratto con una concessionaria pubblicitaria per mettere a disposizione la carrozzeria della propria auto su cui verrà apposta una grafica pubblicitaria tramite la tecnica del “wrapping”. Questa potrà cambiare ogni volta che la concessionaria lancerà una nuova campagna per conto di un inserzionista, tipicamente un’azienda o un’attività commerciale. In cambio dovrà offrire alcune garanzie, come un chilometraggio annuo minimo e la manutenzione in buono stato dello spazio pubblicitario. Alcune aziende richiedono addirittura di postare una quantità prestabilita di foto o “selfie” sui social network.

Altre formule di carvertising addirittura offrono un’auto gratis in cambio del versamento di una quota di iscrizione. In questo caso il sospetto che dietro l’offerta allettante si nasconda la truffa è molto alto. Una regola d’oro da seguire per evitare i raggiri, in ogni ambito, è che non si deve mai pagare per una promessa di guadagno.

Nella maggioranza dei casi, infatti, si tratta di vendite piramidali proibite per leggecome insegna il “caso Dexcar” di cui ci siamo occupati di recente. Se viene accertato dalle autorità che si tratta di uno schema piramidale o multivello, l’azienda viene chiusa e recuperare i soldi versati sarà molto difficile. L’alto numero di siti web oscurati o chiusi di servizi di carvertising non fa che alimentare i sospetti che si tratti di un business poco affidabile per chi è in cerca di guadagni facili.

In ogni caso, in Italia la legge vieta ai privati la pubblicità sulle auto per conto terzi. Lo dice l’articolo 23 del Codice della Strada e il regolamento di attuazione (Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495), che all’articolo 57 comma 1 specifica che «L’apposizione sui veicoli di pubblicità non luminosa è consentita […] unicamente se non effettuata per conto terzi a titolo oneroso. […] Sulle autovetture ad uso privato è consentita unicamente l’apposizione del marchio e della ragione sociale della ditta cui appartiene il veicolo», mentre il comma 2 recita: «La pubblicità non luminosa per conto terzi è consentita sui veicoli adibiti al trasporto di linea e non di linea, ad eccezione dei taxi […]».

Ciò significa che in Italia solo le auto aziendali possono esporre messaggi pubblicitari e limitatamente alla loro attività, oltre ai mezzi di trasporto pubblici e i taxi e alle auto da corsa. Guadagnare semplicemente guidando, dunque, è al momento possibile solo ai piloti professionisti.

fonte

Quanto costa trasportare un’auto

Cosa bisogna fare per sapere il costo di un trasporto di un auto, che sia marciante o meno?

Bisogna fare delle ricerche su internet oppure fare qualche telefonata ai vari bisarchisti. Ma da oggi si può risparmiare tempo e denaro grazie all’esperienza ed alla potenza contrattuale di un leader del mercato. Si può avere subito il miglior preventivo grazie al sistema logistica di Hertz.

http://hertz.logisticar.it/

Le parole chiave dell’automotive

  Quando ci facciamo fare un sito da un professionista ci chiede qualche centinaio di parole chiave con cui indicizzarlo. Ma quali sono le parole chiave o Tagkeyword che di si voglia di un sito che parla di auto?

Noi abbiamo selezionato queste. Se ne avete altre inseritele tra i commenti, le metteremo nel “lago di parole” qui sotto

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APAID Compra Auto con i Concessionari Auto Locali

striscione compriamo auto

Dopo il boom dei Compro Oro, arriva quello dei Compro Auto. Con il perdurare della crisi, dopo l’oro gli italiani si vendono le macchine.

Sempre più italiani hanno bisogno di vendere l’auto per realizzare subito un capitale per pagare altre inpellenze e poi comprarne una più economica. Oppure semplicemente per toglierne una da una casa dove ce ne sono altre.

C’è anche il caso di chi vuole comprarne un’altra da un privato e vuole vendere velocemente la propria.

Invece che rivolgersi direttamente ad un commerciante può essere conveniente rivolgersi ad APAID, associazione di periti auto indipendenti, dove un perito incaricato super partes valuta la vettura e la propone a più commercianti, ottenendo in soli tre giorni la miglior quotazione di mercato.

La prima valutazione, da remoto è gratuita collegandosi al sito partner http://www.autobiz-usato.it/. In caso di accordo su quel valore un perito dell’associazione si incontra con un nostro perito. Questa perizia è anche gratuita in caso di cessione. Se non si realizza la vendita ha un costo visibile qui  http://stimaonline.it/preventivo.php? in caso si desideri avere il documento di perizia in mano,  oppure del 50% del costo indicato se la scheda di perizia non sia necessaria.

La vettura verrà poi trasportata al nuovo acquirente con la procedura Logisticar, partner dell’associazione.

La parte economica è lasciata al concessionario che acquista la vettura. La logistica a Rentek srl

Sulle vetture periziate e cedute ai privati, può essere richiesta in convenzione la garanzia guasti Easy Drive, l’assistenza Road24h, il finanziamento e la polizza assicurativa Incendio Furo e Kasco pluriennale.

Per info ai privati tel. 010 0984400

Per i commercianti info@cuagency.it

I Periti Auto associati in regola con l’associazione sono invitati a comunicare le loro tariffe dettagliate per comune di competenza a info@apaid.it