Fleet Motor Day 2022: tutte le aziende protagoniste

Fleet Motor Day 2021 Vallelunga

Sorgente: Fleet Motor Day 2022: tutte le aziende protagoniste | Fleet Magazine

Le parole chiave dell’automotive

  Quando ci facciamo fare un sito da un professionista ci chiede qualche centinaio di parole chiave con cui indicizzarlo. Ma quali sono le parole chiave o Tagkeyword che di si voglia di un sito che parla di auto?

Noi abbiamo selezionato queste. Se ne avete altre inseritele tra i commenti, le metteremo nel “lago di parole” qui sotto

4X4, a matrice, Abarth, ACI, acquisto, Agency, Agenzia, ALESSANDRIA, Alfa Romeo, alienazione con aste on line, allestimenti speciali, Alta Motor, APAID, archiviazione, ASSICURAZIONI, ASSISTENZA, associative, Aston Martin, attivi, Audi, AUDIT, AUTHORITY, AUTO, AUTO DI CORTESIA, avv, aziendale, aziendali, Bentley, Berlina, Berline, BMW, Brilliance, broker, Bugatti, Buick, BYD, Cabrio/Spider, Cadillac, camion, CARROZZERIA, carrozzerie, Casalini, Castagna Milano, catene, catene negozi, centrale operativa multilingua, certificati conformità, CERTIFICAZIONE, Challenge, Chery, Chevrolet, Chrysler, Citroen, Citycar, civile, Commerciali, compagnie, Concept car, concessionaria, consorzi, consulenza, AZIENDALE, CONSULENZA LEGALE, CONSULENZA MOBILITA’, contact center, contestazione, contrattualistica, CONVENZIONAMENTI, Coupé, Crossover, CUA, CVT, cvt pluriennali, Dacia, Daewoo, Daihatsu, data base, De Tomaso, Di Mora, Dini, Dodge, domestica, DS, elettrauto, enti pubblici, Eterniti, Europ Assistance, Eurostime, Fabio, F&M Auto, Faw, fermo tecnico, Ferrari, Fiat, FIDELITY CARD, FINANZIAMENTI, Fisker Coachbuild, FLEET, FLEET MANAGEMENT, flotte, Ford, formazione, Fornasari, fornitori, fotografici, furto, gas, Geely, GENOVA, gestionali web, GESTIONE, GESTIONE FLOTTE VEICOLI, gestione flottino, GESTIONE GARANZIE E GUASTI, gestione rent, gestione sinistri, Giuntini, GMC, Gonow, gps, grandine, Great Wall Motor, Gumpert, Hispano Suiza, Honda, hotel, Hummer, Hyundai, IGIENIZZAZIONE, imbarcazioni, immatricolazioni, immobili, IMPERIA, impianti, in bound, incendio, Infiniti, inflottamento, InterCert, ISO, ISPEZIONI, Jaguar, Jeep, Jianling M.C., Kia, LA SPEZIA, Lada, Lamborghini, Lancia, Land Rover, LAVAGGIO, LEASING, Lexus, libro aperto, libro chiuso, LIBRO MATRICOLA, Lincoln, LOCALIZZATORI SATELLITARI, localizzazione, logistica, Lotus, Luxgen, macchine operatrici, Mahindra, manutenzione, Marcos, Martin Motors, Marino, Maserati, Maybach, Mazda, McLaren, MECCANICA, MECCANICHE, medico legali, Mercedes ,merci, mezzi d’opera, MG, Mini, mistery shopping, misurazioni, Mitsubishi, mobility manager, Morgan, Mosler, MOTO, multe, Multispazio, negozi, Nissan, NLT, NOLEGGI, Noleggiare, noleggio, NOLEGGIO LUNGO TERMINE, Novitec, occasione, OFFICINA, officine, Opel, out bound, ozono, Pagani, passivi, penale, Perito, PERIZIE, Perizie auto, Peter, Peugeot, piazzali, Pininfarina, POLIZZE ASSICURATIVE, Pontiac, Porsche, portE, PRA, PRATICHE AUTO, procedure, RAC, radiazioni, RCA, Rentek, Renault, replacement, reti, reti vendita, revisioni, ricambi, rientri, rilascio certificati, RILIEVI, rinotifica, Rinspeed, RIPARAZIONI, Roberto, Roewe, Rolls Royce, Rover, Saab, Saleen, sanitaria, SAVONA, Scion, Seat, service point, SERVIZI SEGRETERIA, sicurezza, singoli, SINISTRI, Skoda, Smart, società, SOFTWARE, Sportive, Ssangyong, Station Wagon, stradale, strutture, Subaru, SUV, Suzuki, sversamento, Tata, Tesla, Toyota, traduzioni, trasporti, TRASPORTI E LOGISTICA, turistica, tutti i rami, tuv, uffici, Underwriting, veicoli industriali, VENDITA VEICOLI NUOVI, Venturi, vetri, Vivida, Volkswagen, volture, Volvo

Sulle strade italiane il 47% delle auto circolanti ha più di 10 anni

Aumenta l’età media delle automobili che circolano sulle strade italiane. Secondo le analisi dell’Osservatorio SuperMoney, portale di comparazione online delle assicurazioni auto, l’età media dei veicoli sfiora i 9 anni (8 anni e 10 mesi), ma la percentuale di automobili con oltre 10 anni di vita è pari al 47%.

La maggior parte delle automobili possedute dagli italiani (29,5%) ha tra i 6 e i 10 anni di età. Seguono quelle tra i 10 e i 14 anni (25,3%) e le auto tra i 2 e i 6 anni (21,7%). I veicoli più “anziani”, tra i 14 e i 20 anni di età, rappresentano il 15,3% del parco macchine nazionale, mentre le auto fino a due anni arrivano appena all’8,3%. La Sicilia è la regione dove i veicoli sono più vecchi (l’età media delle auto è quasi dieci anni) mentre la regione più ‘giovane’ è la Valle d’Aosta, dove i veicoli hanno mediamente 7,9 anni. LA Basilicata, invece, è la regione che ha il maggior numero di auto anziane (ben il 18,37% del parco macchine ha infatti tra i 14 e i 20 anni).

L’Osservatorio si è chiesto quanto spenda un’automobilista con un veicolo più datato rispetto ad uno che possiede un’automobile nuova. I risultati mostrano che chi ha un’auto nuova risparmia sul costo dell’assicurazione, ma il risparmio maggiore si realizza a Napoli. Un libero professionista napoletano, in classe di merito 1, che voglia assicurare una Fiat Punto immatricolata e acquistata nel 1995 spenderebbe con Direct Line 879,89 euro l’anno, mentre per assicurare la stessa auto, ma acquistata e immatricolata nel 2014, spenderebbe con Quixa 764,38 euro. Un risparmio annuo di circa 115 euro, a cui va aggiunto un minor consumo di carburante e la possibilità di circolare anche durante eventuali blocchi del traffico.

“Il mercato automobilistico è in profonda crisi e questa non è certo una novità”, afferma Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney. “Bisogna sottolineare però che, in questo come in molti altri casi, la crisi non ci aiuta affatto a risparmiare. Circolare con un’auto vecchia, infatti, significa spendere di più per il carburante, per visite più frequenti dal meccanico e per l’assicurazione auto”.

Tra le automobili più vecchie, immatricolate prima del 1994, spiccano le Fiat Uno e le Volkswagen Passat, mentre le auto più diffuse immatricolate nel 1995 sono Peugeot 106, Renault Clio e Ford Fiesta. Seguono, negli anni successivi, i modelli Fiat Punto, Bravo e Cinquecento, la Volvo Serie 40 (prima serie), Renault Megane e Ford Ka. Tra le auto più giovani, invece, le più diffuse sono Smart ForTwo, Fiat Punto Evo, Alfa Romeo Mito (immatricolazione nel 2012), Alfa Romeo Giulietta, Opel Astra, Renault Clio (immatricolazione nel 2013), e tra le giovanissime immatricolate quest’anno Nissan Qashqai, Citroen C3 e Dacia Duster.

Autore: Gillespie

Company Car Drive. Un sogno per gli appassionati

Circuito Internazionale di Monza

Album: Circuito Internazionale di Monza

La sensazione è quella che prova un bimbo in un negozio di giocattoli. Quando si trova libero di provare ogni tipo di novità senza la paura che la mamma gli dica:  non toccare. Può prendere, maneggiare, provare, ogni tipo di giocattolo.

Oggi è stato così! Era una sensazione che non provavo da 50 anni. Se me lo avessero detto, non ci avrei creduto.  Anche perché sono trent’anni che  frequento, partecipo, organizzo manifestazioni del settore motoristico o automotive,  ma questa è proprio la più bella, almeno per i veri appassionati.

C’erano tutti. Case automobilistiche e società che offrono servizi flotte. Lo spettacolo era per loro. I fleet manager. Quelli che decidono quali vetture inserire nel parco auto aziendale.

Kia, BMW, Audi, VW, Mercedes, Nissan, Volvo, Seat, Skoda, Ford, Mazda, Hyundai, Renault, Porsche, Maserati, Lexus, hanno dato la possibilità di provare i loro modelli nel circuito cittadino, nella pista fuoristrada o in pista. La stessa pista dove corrono le Formula 1. Due giri con ogni vettura che si desidera provare. Se ci si da da fare si riescono a provare anche 15 macchine in un giorno per oltre 30 giri. A fine giornata si è stanchi ma appagati. Si conosce la pista. Si sa come si comportano i modelli di interesse e se si aveva una mezza intenzione di cambiare auto, si decide di farlo e si punta sul modello che più è piaciuto, ma non solo esteticamente.

Se invece si deve decidere per la propria flotta aziendale si ha l’occasione per parlare coi i vari responsabili flotte delle case auto per valutare le condizioni che si riescono a spuntare in base alla consistenza ed utilizzo del proprio parco. Non mancano le società di noleggio a lungo termine quali Leaseplan, Athlon o Alphabet e le società di servizi per cui il cerchio si chiude.

Complimenti agli organizzatori per cui vi rimando al loro sito http://www.companycardrive.com 

#LAMANIFESTAZIONEMOTORISTICAPIUCOINVOLGENTE

Il seggiolino diventa gonfiabile Si gonfia con lo smartphone

Pesa la metà dei modelli tradizionali ed entra dentro un borsone da viaggioProgettato dalla Volvo è fatto di un materiale speciale di derivazione militare

volvo segiolino di Elmar Burchia

Pesa meno cinque chili, si gonfia in quaranta secondi e si sgonfia automaticamente grazie a una pompa integrata (silenziosa). E infine si mette nello zaino. Misura 45 x 50 x 20 centimetri ed è dotato di una connessione Bluetooth. Cos’è? Il rivoluzionario seggiolino sviluppato da Volvo. Per la gioia di mamma e papà.
È grande come uno zaino

I genitori con figli piccoli lo sanno fin troppo bene: quanto può essere seccante, ingombrante e a volte difficoltoso montare e spostare il seggiolino in auto. La casa automobilistica svedese ha progettato il seggiolino per bambini «intelligente», ma soprattutto pratico. Per ora si tratta solo di un prototipo. Ma un prototipo davvero ingegnoso. Il seggiolino gonfiabile si monta in senso opposto alla direzione di marcia e, sottolinea il costruttore, offre lo stesso livello di sicurezza di quelli tradizionali. È pure dotato di una connessione Bluetooth: si può gonfiare e sgonfiare attraverso il pulsante o dallo smartphone, grazie all’app abbinata. Spiega Lawrence Abele, il designer dell’innovativo seggiolino: «Può risultare comodo quando il genitore (il nonno o la tata) viaggia in taxi, in un’auto a noleggio, in aereo o in autobus», tutte situazioni in cui solitamente si deve fare affidamento solo sulle misure di sicurezza disponibili. Pesa la metà di un seggiolino attuale e può essere infilato in un borsone da viaggio, insieme a tutti gli altri oggetti del bambino, o riposto nel bagagliaio. È fatto di un materiale chiamato «drop stitch», spiega Volvo, sviluppato principalmente in ambito nautico e militare. Unico neo: la casa svedese (nel frattempo finita nelle mani di un produttore di automobili cinese), non ha ancora rivelato quando (o se) arriverà in commercio.

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Strade più sicure grazie al cloud: In Svezia le auto si parlano

Computer segnalano strade ghiacciate e buche agli automobilisti in arrivo

carplay  Il sistema Carplay sviluppato da Apple
Volvo assieme all’Ente dei Trasporti Svedese (Trafikverket) e quello per la Gestione della Rete Stradale Pubblica norvegese (Statens Vegvesen) mette a punto un progetto di sicurezza stradale con la tecnologia «cloud». L’idea è realizzare un sistema in cui le informazioni sulle condizioni del fondo stradale provenienti dalle singole auto siano condivise attraverso il Web e quindi disponibili per tutti gli automobilisti scandinavi. Il Cooperative ITS (Sistema di Trasporto Intelligente Cooperativo) utilizza i dati rilevati in tempo reale sui tratti stradali con fondo scivoloso sia per avvertire i veicoli in transito nelle vicinanze sia per aumentare l’efficienza della manutenzione stradale nel periodo invernale.
Notizie in tempo reale
Quando un’auto utilizzata per il test segnala un tratto di strada ghiacciato o con fondo scivoloso, l’informazione è trasmessa ad un database centrale attraverso Internet. Dopo essere stato elaborato da un computer centrale, il dato è poi condiviso in tempo reale con gli altri veicoli in transito nella zona, per consentire agli automobilisti d’evitare la situazione critica. L’avviso avviene con un segnale sul quadro strumenti, la grafica riflette il livello di pericolosità della situazione, tenendo conto della velocità dei veicolo e delle condizioni stradali del momento. «Attualmente sono 50 le auto circolanti che partecipano al progetto e il prossimo inverno questo numero crescerà. Il nostro obiettivo è quello di mettere questa tecnologia a disposizione dei nostri clienti nel giro di pochi anni» chiarisce Erik Israelsson, Responsabile Volvo del Sistema di Trasporto Intelligente Cooperativo. «Questo progetto pilota è uno dei primi esempi pratici di come la comunicazione fra veicoli attraverso la rete mobile consenta a questi di «dialogare» fra loro e con il contesto di traffico circostante. Ciò può contribuire a rendere più sicure le strade» continua Israelsson.
I dati servono a tenere le strade pulite
Su un altro fronte, le informazioni raccolte sono trasmesse anche alla società di gestione della manutenzione stradale e vanno a complemento dei dati forniti dalle centraline di misurazione esistenti. «Nel momento in cui l’ente che gestisce la rete stradale ha accesso a informazioni provenienti da un numero elevato di veicoli, i dati possono essere utilizzati per rendere più efficiente la manutenzione stradale durante il periodo invernale» continua Erik Israelsson. L’intenzione della casa svedese è quella d’utilizzare in futuro questi servizi cloud non solo per la segnalazione di problemi sul manto stradale, ma anche con altre applicazioni. «Il potenziale in quest’area è notevole e include la possibilità di rendere il traffico più sicuro, la guida più agevole e il flusso automobilistico più scorrevole» conclude Israelsson. Sul fronte della privacy Volvo assicura che i dati aggregati riguardano solo le condizioni della strada e non il singolo veicolo, però considerata la delicatezza delle informazioni e il numero dei soggetti coinvolti, rimane qualche perplessità in merito alle future applicazioni di questo sistema.

Lino Garbellini

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Piattaforma SPA Volvo per futuro senza incidenti

Piattaforma SPA Volvo per futuro senza incidenti

L’ingegnosa nuova Architettura di Prodotto Scalabile (SPA) consentirà a Volvo di rafforzare la propria leadership mondiale nel campo della sicurezza

L’ingegnosa nuova Architettura di Prodotto Scalabile (SPA) consentirà a Volvo di rafforzare la propria leadership mondiale nel campo della sicurezza e di accelerare nel soddisfare l’obiettivo di azzerare le vittime o i feriti gravi a seguito di un incidente con una nuova Volvo entro il 2020. Già ora, in base ai risultati forniti dall’ente svedese di acquisizione dati sugli incidenti stradali, i modelli Volvo più recenti fanno registrare il 60% di lesioni in meno rispetto alla media dei veicoli più recenti circolanti in Svezia.

La piattaforma include una rivoluzionaria struttura dell’apparato elettrico dell’auto che eleva notevolmente il livello di intelligenza della vettura. L’architettura elettrica è progettata per facilitare l’aggiunta di funzioni sofisticate e per consentire l’implementazione di nuove tecnologie in aree in rapida evoluzione come microprocessori, sensori e videocamere.

A cura di Autolink News © riproduzione riservata.

Nissan, Mercedes e Volvo, sfida tra giganti per l’auto che guida da sola

Nissan, Mercedes e Volvo, sfida tra giganti per l'auto che guida da sola  Infilarsi nel parcheggio, scendere dal sedile e aspettare che la Volkswagen trovi posto. In quest’ordine. E senza conducente. I puristi del volante non gradiranno, ma i colossi delle quattro ruote stanno ingranando sull’auto che guida da sola. Apre le danze dal punto di vista commerciale Nissan, che ha già fissato per il 2020 il lancio di una gamma di vetture “autonomous driving”, a guida autonoma. Nissan si inserisce nel filone della giuda automatica, che ha destato l’interesse di case automobilistiche di prima grandezza come, ad esempio, Mercedes, Volvo, Toyota, gruppo Volkswagen e di produttori di tecnologie e componenti come Bosch ma anche di colossi dell’h-itech come Google.

 

La “macchina di Google?” C’è già
Forse non ce ne siamo accorti, ma mentre molti sognano la macchina di Google che guida tutta da sola, quella che invece si ferma senza il nostro intervento o che parcheggia autonomamente in uno spazio davvero ridotto c’è già. E non è una top car: almeno non solo può anche essere una semplice utilitaria come la Fiat 500L o la Panda equipaggiate con un dispositivo semplice ed efficace: il City brake control che riconosce la presenza di altri veicoli o di ostacoli posti di fronte alla vettura e frena automaticamente quando il guidatore non interviene. Una magia digitale ottenuta con un’intelligenza di software e silicio aiutata da occhi elettronici di un radar. Tutta roba fina che anni fa poteva essere nell’equipaggiamento solo di una superammiraglia come, la Classe S, la Bmw Serie 7 o l’Audi A6. Invece, adesso un monovolume medio come la Citroën C4 Picasso dispone del sistema che tiene d’occhio lo sconfinamento di carreggiata e soprattutto esibisce un cruise control attivo che mantiene la distanza di sicurezza.

 

Nissan, sette anni al futuro
Sette anni d’attesa. La data c’è, e l’ha fissata Nissan. La casa di produzione automobilistica numero due in Giappone ha annunciato il lancio di una serie di automobili “autonomous driving” nel 2020. L’antipasto è stato servito al «Nissan 360» di El Toro, in California, per l’ottatesimo compleanno della società. Le vettura “self-driving” potrà viaggiare in autonomia sulle corsie autostradali, restando in carreggiata e azzerando il rischio di collisioni. L’integrazione con il navigatore permetterà di individuare e seguire il tragitto prestabilito. E sempre un’integrazione, tra scanner e intelligenza artificiale, perfeziona i margini di sicurezza al volante. Lo scanner, installato sulle vetture, registra e segnala pericoli, situazioni a rischio e cartelli stradali; i sistemi di AI reagiscono di conseguenza, aggirando gli ostacoli.

 

Classe S, ammiraglia con occhio 3D
L’ammiraglia Mercedes-Benz accelera sulla guida sicura che “maneggia” code e stop and go. La Classe S, da sempre apripista delle tecnologie sulle quattro ruote, ha ottimizzato la sicurezza attiva e passiva con un sistema di telecamere stereoscopiche e sensori radar multimodali. La telecamera, con “vista” a 360 gradi, mette in allerta i freni quando individua passanti o traffico perpendicolare. E lo stop and go? Lo si intuisce dal nome: l’optional, che in Germania costa circa 2.700 euro, consente alla vettura un “governo automatico” sulle basse velocità (tetto di 60 orari). L’auto segue la vettura che la precede in corsia, accelerando e rallentando a seconda delle esigenze.

 

Da Bmw a Volvo, l’auto si parcheggia (e sterza) da sola
Addio ad ammaccature e manovre in spazi angusti? Bmw, Bosch e Volkswagen stanno lavorando su dispositivi per il “parcheggio automatico” dell’auto. La BMW progetta di includere nelle vetture Serie 5 un vero e proprio assistente di guida informatico, che sistemi l’auto negli spazi senza urti o movimenti frettolosi. La Robert Bosch ha sperimentato un meccanismo analogo nel suo quartier generale di Stoccarda. E la Audi sta sviluppando un sistema che consente di abbandonare il volante e aspettare che la quattro ruote si “accasi” dove più conviene.

Anche la Volvo si immette nella corsia dell’autonomous driving. E non solo per i sistemi di autoparcheggio. La casa automobilistica di Göteborg introdurrà una tecnologia per il freno automatico che individua ostacoli in condizioni di scarsa visibilità. Il Suv, inoltre, resta sempre in carreggiata grazie a un sistema che percepisce dove finisce l’asfalto.