N° 03 2007

DA DITTA AD AZIENDA

Stima è nata come Studio Tecnico di Infortunistica nel 1992. Prima struttura italiana ad eseguire perizie di meccanica e carrozzeria in 48 ore è stata imitata da diverse società alcune delle quali sono emanazioni italiane di multinazionali. 15 anni di evoluzione, 50 dipendenti, 150 collaboratori sul territorio. Quest’anno la nuova struttura vede una nuova figura intermedia, il Management Assistant.

Questo mese in conseguenza ad una ristrutturazione interna della Stima propo- niamo un’intervista al Respon- sabile Commerciale, Giovanni

fatto scegliere come partner ideale per molte società. In seguito ad una crescita esponenziale del gruppo negli ultimi tempi si sono rilevate alcune aree in cui ci siamo resi conto che era giunto il momento per intervenire al fine di ottenere un miglioramento dell’organizza- zione strutturale della azienda in modo da offrire un sempre più alto livello di servizio ai nostri clienti.

D. Quali sono le novità più importanti e quando sono state messe in atto?
R. Si è deciso di procedere ad una riorganizzazione interna che si può riassumere in tre punti. Primo, riorganizzazione ed ottimizzazione dell’ufficio amministrazione; secondo, ottimizzazione del flusso delle informazioni interne; terzo, ottimizzazione dei ruoli e delle deleghe.

Le decisioni sono state prese dopo una attenta analisi della struttura che più ci sembrava consona alla tipologia della nostra attività e sono state comunicate a tutti i dipendenti a fine febbraio per poi renderle operative dal primo di marzo.

D. Cosa ci si aspetta da questi cambiamenti?
R. Questi cambiamenti sono stati messi in opera per due finalità principali. Mantenere e migliorare l’attuale livello di qualità dei servizi offerti ed aumentare il fatturato.

Abbiamo deciso di fornire l’amministrazione di nuovi programmi di contabilità e di nuove risorse aspettandoci di conseguenza un miglioramento dell’efficienza della stessa. Rivedendo il flusso delle informazioni e inserendo nuovi ruoli di responsabilità ci aspet-

tiamo un miglioramento nella efficienza e nella qualità dei

servizi proposti.
Il cambiamento più rilevante è stato proprio quest’ultimo. Abbiamo deciso di fare crescere internamente le persone che hanno collaborato e contribuito con noi in questi anni allo sviluppo ed alla qualità dell’azienda. Quindi, oltre ad aver creato già a partire dal 2006 la posizione degli Specialist Assistant con ruoli di coordinamento nei vari settori, nel 2007 abbiamo creato le nuove posizioni dei Management Assistant che avranno il compito di controllo e di collegamento tra i vari settori tecnici e che risponderanno direttamente alla Direzione.
Questo porterà ad un passaggio di impegni, compiti e responsabilità che ci permetterà di concentrare e destinare le giuste risorse allo sviluppo di ulteriori attività e, di conseguenza, all’aumento di fatturato.

D. Quando ci si aspettano i primi risultati?
R. E’ ancora presto per dirlo ma ci siamo programmati tutta una serie di step per monitorare la situazione e fare gli aggiustamenti che eventualmente si rendessero necessari. Penso tuttavia che vedremo risultati concreti molto presto. E comunque già adesso, grazie anche al fattivo contributo dei nostri collaboratori, si incominciano a vedere i primi segnali che ci indicano che siamo sulla strada giusta per arrivare agli obbiettivi che ci siamo prefissati

D. Come è stata presa questa novità dai clienti?
R. Nell’ottica della migliore comunicabilità che ha sempre contraddistinto il rapporto tra noi ed i nostri clienti, abbiamo iniziato ad informarli di queste novità ed il riscontro che abbiamo avuto è stato più che positivo.

Accardo, CDA.

componente del

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G. ACCARDO Dir. Com. Stima s.r.l.

Domanda: Quali sono gli elementi che hanno portato a rivedere l’organizzazione della struttura?

Risposta: In passato siamo stati scelti dai nostri clienti per la flessibilità con cui operiamo nei loro confronti. Possiamo paragonarci a sarti che disegnano e cuciono un vestito su misura al cliente seguendo le indicazioni ricevute e implementandole con la nostra esperienza acquisita. Negli ultimi anni siamo cresciuti sia in termini di fatturato sia in termini di dipendenti e clienti.

Ci siamo accorti che la struttura in essere fino a poco tempo fa, incominciava a non rispondere più alla filosofia che ci siamo sempre dati: flessibilità e cura delle esigenze del cliente. Ed il cercare di risolvere insieme queste esigenze è sempre stato uno dei requisiti che ci ha contraddistinto e che ci ha

AUTOeSTIMA

APRILE 2007 II

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Il paddock domande e risposte

su argomenti tecnici proposti dai lettori

Come funziona il sistema GPS?
“Dove mi trovo? Quale itinerario devo percorrere? Prendo la strada a destra o prendo quella a sinistra?” Oggi con il sistema di navigazione GPS (Global Positioning System) rispondere a queste domande, un tempo molto difficile, non è più un problema.

Per molti secoli l’uomo ha risolto questi dubbi orientandosi per la navigazione con il sole e le stelle, mentre a terra i viaggiatori, i cartografi e gli esploratori utiliz- zavano punti di riferimento noti per orientarsi od effettuare misurazioni. Questi metodi non possono però essere sempre utilizzati: il sole e le stelle infatti non sono visibili in presenza di nuvole e comunque, anche effettuando misurazioni molto precise, la posizione non può essere determinata con grande accuratezza.

All’inizio degli anni ’70 negli Stati Uniti fu concepito un sistema che permetteva di determinare con precisione la propria posizione, in qualsiasi punto della superficie terrestre, in qualsiasi momento e con qualsiasi condizione meteorologica.

Quel sistema che si chiamava GPS viene utilizzato ancora oggi, anzi proprio oggi è diventato uno strumento di cui si avvalgono milioni di utenti.

Questo sistema è costituito da tre componenti indipendenti fra loro:
La componente SPAZIALE, formata da una costellazione di satelliti orbitanti attorno alla Terra;

La componente di CONTROLLO, costituita da 5 stazioni permanenti posizionate lungo l’equatore;
La componente RICEVENTE, costi- tuita da un ricevitore in dotazione all’utilizzatore.

La componente spaziale è una costellazione di satelliti in orbita circolare a circa 20.200 km di altezza che permette una mappatura della Terra.

Questa costellazione è costituita da 27 satelliti di cui 24 effettivi e 3 di riserva, disposti su 6 differenti piani orbitali con un piano di inclinazione di 55°; questo sistema di orbite ed inclinazioni consente di visualizzare la superficie terrestre da almeno 4 satelliti contemporaneamente. Questi satelliti hanno un periodo di rotazione di 12 ore, o meglio “quasi” 12 ore; infatti ogni giorno anticipano di circa 4 minuti; questo scarto, unito

ad altre considerazioni, ne rendono indispensabile un controllo da terra. Ogni satellite porta a bordo:
• Un orologio atomico di estrema precisione

• Un computer di controllo.
• Un sistema di trasmissione radio ad onde ultracorte.
• Un sistema di controllo di assetto

La componente di controllo si rende necessaria in quanto sono indispensabili continui interventi di correzioni sui satelliti.

Le basi che controllano e supportano i satelliti, sono 4 centrali disposte su isole in prossimità dell’equatore: Ascensione, Diego Garcia, Hawaii e atollo di Kwajalein

I dati raccolti vengono inviati alla stazione master di Colorado Springs, dove vengono elaborati per valutare possibili errori. Il dato aggiornato viene ritrasmesso al satellite che, a sua volta, lo ritrasmette ai vari ricevitori degli utenti, consentendo agli stessi la precisa individuazione della costellazione.

L’opera delle basi a terra è fondamentale per la funzionalità del sistema satellitare; senza di esso i satelliti diventerebbero presto inutilizzabili.

La manutenzione del sistema deve essere costante ed infatti si calcola che un eventuale sospensione della stessa provocherebbe una decadenza del sistema nel giro di pochi giorni fino alla sua completa inutilità dopo un paio di settimane circa.

I compiti di queste stazioni di controllo sono:
• Tenere sincronizzati tra loro gli orologi atomici dei satelliti.

• Tenere sotto controllo le orbite dei satelliti.
• Controllare lo “stato di salute” (guasti, malfunzionamenti, ecc.) dei satelliti. La sincronizzazione degli orologi atomici dei satelliti consiste esclusivamente nel controllare quali sono le differenze temporali tra gli orologi dei vari satelliti (ad esempio annotare che l’orologio del satellite 2 ha un ritardo di 1,9 miliardesimi di secondo rispetto a quello del satellite 4, ecc.)

Le orbite dei satelliti sono perio- dicamente controllate, in quanto è fondamentale per il funzionamento del sistema che le orbite siano esattamente conosciute e trasmesse alla ricevente a terra.

Se l’orbita del satellite varia (a causa delle attrazioni della luna, a causa del vento solare o per altri motivi), la stazione di controllo invia un segnale di correzione al satellite, che mette in

moto i suoi motori di assetto e si riporta nell’orbita giusta.

La componente ricevente è rappresentato dal ricevitore adottato dall’utilizzatore.
Il GPS è un sistema che basa il suo funzionamento sulla misura del tempo per cui il ricevitore è collegato ad un’antenna ed ha al suo interno un orologio preciso, un computer per la elaborazione dei dati ed un ricevitore radio per il segnale trasmesso dai satelliti.

Nel momento in cui si accende il ricevitore, quest’ultimo si pone in ascolto del segnale proveniente dai satelliti visibili dalla posizione in cui si trova. Se il ricevitore viene acceso dopo lungo tempo dall’ultimo utilizzo, deve creare un “mappa” della posizione presunta di almeno un satellite e ricevere un segnale orario sufficientemente preciso da cui desumere la posizione degli altri satelliti della costellazione.

Nel caso di una riaccensione del dispositivo dopo poco tempo dall’ultimo spegnimento, il posizionamento e la mappa registrati nella precedente sessione di lavoro possono essere ancora ritenuti validi e molte operazioni non devono così essere ripetute.

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I compiti

• •

di un ricevitore GPS sono:

Localizzare 4 o più satelliti

Calcolare la distanza da ognuno dei satelliti localizzati

Usare i dati ricevuti per calcolare la propria posizione mediante il metodo della trilateriazione.

Nel prossimo numero potremo vedere come funziona il sistema GPS.

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