I nostri costi aumentano: luce +300%

Parliamo sempre di perizie e di danni. Quella di oggi è la documentazione di un danno perpetrato a nostre spese. E quando dico nostre intendo di tutti le persone e le aziende che con questa fornitura ci lavorano e ci vivono.

Il nostro ufficio di Camogli (GE), ha ricevuto le ultime due bollette dell’energia elettrica e a fronte di una riduzione dei consumi del 10% rispetto alla fattura precedente, l’aumento del costo è stato del 300%.

Da 88,18 € x 387 Kw a 231,34 € x 352 Kw !!!

Oltre a ringraziare il nostro attuale Governo ed il ministro della transizione ecologica Cingolani, mi chiedo cosa c’entri la guerra in Ucraina che mi risulta ci abbia solo chiuso il gas. L’energia elettrica in Europa non si fa con le centrali elettriche nucleari, idroelettriche, eoliche, fotovoltaiche o a carbone?

Ma ci stanno truffando?   Pare di si.  ANSA “Cingolani: una colossale truffa”  e se lo dice un ministro della Repubblica Italiana è un dato di fatto. E se ci truffano non dobbiamo denunciare e chiedere i danni?

 

 

 

 

 

 

CTU Code

La prima guida in italiano sulla sicurezza della merce nell’unità di trasporto intermodale

Gentili associati buon giorno, la presente per comunicare ai soci che operano nel settore dei trasporti delle merci, che è stato tradotto in tutte le lingue internazionali ed italiano  il CTU Code.

CTU Code  documento internazionale IMO ed altre  indicazioni trasporto merci    tradotto nelle varie lingue locali,  per far fronte in fase giuridica nei tribunali, la traduzione in Italiano ci chiama   UTI  (Unità di Trasporto Intermodale ) una guida  di prevenzione e che potrà aiutare nella soluzione del  contenzioso all’atto del rilevamento del danno

 Sono in contatto con alcune compagnie di assicurazioni alle quali ho chiesto il materiale allegato, al convegno Genoa Shipping Week in corso in questi giorni.

 Cecherò  di farmi dare info in merito, e se siete interessati potremmo anche chiedere un incontro in presenza in sede con qualche responsabile sinistri.

Nel frattempo potete vedere l’intervista  in merito alla motivazione  della traduzione nel link sotto indicato

   https://youtu.be/iSNqYWaQtl4?list=PLTgVc1z5f0ASvYmXQX4lsfUyBsyhHTFbo

 Vi allego anche la guida rapida clicca qui

Buon lavoro

Aziende clonate per rubare il carico

Nel 2020 sono stati rubati 2435 carichi di veicoli industriali. La maggior parte degli eventi avviene tramite asportazione a camion fermo o rapina, ma stanno aumentando i casi di truffe attuate tramite il furto d’identità di un’azienda di autotrasporto. I criminali clonano la documentazione dell’impresa e si presentano a un committente con tariffe molto competitive. Una volta ottenuta la commessa, caricano il camion e spariscono. E spesso l’autotrasportatore clonato deve risarcire il danno. Come avviene questo furto di identità aziendale? Perché il trasportatore, seppure ignaro, è quello che subisce le più pesanti conseguenze? Come tutelarsi da una tale eventualità? Rispondono alle domande in questo videocast di K44 il perito assicurativo Luca Zaratin, l’avvocato Barbara Michini e il responsabile per il mercato Italia di Timocom Tommaso Magistrali.

Sorgente: K44 videocast: aziende clonate per rubare il carico – TrasportoEuropa

VAN AMEYDE LEADER EUROPEO NELLA GESTIONE SINISTRI PRESENTA IMS

Van Ameyde Italia s.r.l. è il branch italiano della multinazionale olandese Van Ameyde International.
61 uffici in 43 nazioni,
oltre 1.000 risorse di alto profilo professionale,
700.000 pratiche trattate annualmente per un valore di oltre 1,4 miliardi di euro,
2.500 clienti aziende o compagnie assicurative,
per le attività:
Gestione sinistri passivi per Compagnie, Mutue ed Enti Pubblici e passivi per Aziende;
Insurance​ Specialist:  Automotive, RC Generale, Trasporti, Medical, RE, Shipping;
Centrali operative 24/7;
Rivalse e Recuperi;
Rimborso spese mediche;
Antifrode;
Soluzioni IT dedicate Cloud e Saas;
Gestioni documentali;
Gestione flotte;
Reti professionali partner;
Authority, Perizie e Stime di valutazione;;
Audit e Ispezioni;
Assistenza e Riparazioni;
Consulenze legali, tecniche e assicurative;
Formazione;
Certificazioni;
Testing e Verifiche;
Servizi di Omologazione e Collaudo;
Servizi di localizzazione satellitare;
Gestione garanzie e contraddittori OEM;
Gestioni fine nolo, vendite, aste, logistica;
Ricerca veicoli e gestione furti;
Ogni attività in campo Automotive and Insurance.

Da oltre 50 anni in Italia Van Ameyde Italia, che per brevità chiameremo VAIT ha sempre lavorato per conto di UCI e delle compagnie straniere per la gestione dei sinistri internazionali.

Dal 2016 VAIT ha rafforzato la propria presenza in Italia acquisendo tra i propri clienti anche le società di noleggio. Per quelle a breve ha sviluppato, a livello internazionale IMS (Incident Management System) che collega tutte le agenzie del cliente e gestisce gli eventi sinistrosi in tempo reale. Il  nuovo sistema online di notifica e di triage dei sinistri, IMS può essere utilizzato sia per gli eventi assicurati che per quelli non assicurati.

Per le società di noleggio a lungo termine VAIT cura tutte le attività di gestione flotta dall’inflottamento al remarketing. Questo come preambolo al prossimo ingresso in italia della consorella tedesca già attiva nel resto di Europa di proprietà dello stesso ente di certificazione tedesco RWTUV.

PRESENTATION VA (EN)

Per maggiori info www.vanameyde.com infoitaly@vanameyde.com

 

Nuovo Accordo Sinistri R.E.

Come da circolare Ania (allegata), dal 01 gennaio 2018 è divenuto operativo il  “Nuovo Accordo per la gestione dei sinistri in coassicurazione indiretta relativi a polizze incendio e/o furto o a polizze multirischio che prevedono tali garanzie” .

In allegato anche l’elenco delle Imprese Assicuratrici aderenti , aggiornato al 16 gennaio 2018. Questo elenco è ancora in via di completamento e come tale potrebbe subire delle successive variazioni. 20180116

elenco imprese accordo gestione sinistri in coassicurazione

Circolare Ania

 

Perito Assicurativo

Sede di lavoro Vicenza
Settore Commerciale
Orario Full time
Contratto Agente/P.Iva
Titolo di Studio Diploma di Maturita’
20130618-075626.jpg
Noto studio peritale cerca Geometra, Architetto e/o Ingegnere, per collaborazione lavorativa a tempo pieno.
la persona candidata deve avere:
-Capacità di organizzare autonomamente il lavoro, definendo priorità e assumendo responsabilità;
-Buone competenze informatiche, buona conoscenza dei Sistemi operativi Windows, del pacchetto Microsoft Office e buona abilità nell’utilizzo di internet.
Astenersi perditempo
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

OSTACOLI E OPPORTUNITA’ SULLA STRADA DEI PERITI R.E.

La nuova norma UNI, grazie a cui la categoria diventerà un ordine non-ordinistico. La nascita della federazione delle associazioni, Periti Uniti. Le criticità legale all’introduzione dell’accordo Ania per i sinistri in coassicurazione indiretta delle polizze rami elementari. Questi alcuni degli argomenti che hanno animato l’ultimo congresso di Assit, che ha visto un confronto schietto tra professionisti e rappresentanti delle compagnie.

Periti RE
Nonostante qualche nube scura sia fonte di preoccupazione per la categoria, per i periti sono in arrivo alcune importanti novità a tutto vantaggio dei professionisti che operano nell’ambito dei rami elementari. Una di queste è l’imminente introduzione della norma Uni riguardante la professione di perito liquidatore assicurativo non auto, prevista dalla legge 4 del 14 gennaio 2013. L’altra (storica) novità è la nascita di Periti Uniti, confederazione che unisce le quattro associazioni italiane dei periti non auto: Aipai, Anpre, Collegio Lombardo e Assit. Proprio il congresso di quest’ultima associazione, svoltosi a Milano Marittima il 21 e 22 maggio, è stata l’occasione per discutere nel dettaglio di questi e di altri temi caldi per la categoria, in una due giorni di confronto e dialogo tra periti e rappresentanti degli uffici sinistri di compagnie assicurative di primo piano.
UNA NORMA PER ACCEDERE ALLA PROFESSIONE
L’introduzione della norma Uni permetterà ai periti di diventare una sorta di ordine non-ordinistico: “a breve – ha spiegato il vice presidente di Assit, Alberto Bianchi – inizierà la fase di inchiesta pubblica, nel corso della quale assicuratori, associazioni dei consumatori e ordini professionali potranno muovere dei rilievi”; seguirà la fase finale che, auspica Assit, “potrerà in tempi brevi alla pubblicazione di una norma che definirà finalmente quali sono le caratteristiche del perito assicurativo: chi potrà esserlo e con quali criteri accedere alla professione”.
IL NODO DEI SINISTRI IN COASSICURAZIONE INDIRETTA
Ad accendere il dibattito, soprattutto nell’ambito del confronto con le compagnie, è stato il recente accordo Ania per la gestione dei sinistri in coassicurazione indiretta delle polizze rami elementari, nel momento in cui diverse coperture si sovrappongano nella assicurazione di un rischio. Fino al 2004 (quando furono abrogate), le norme dell’Ania per la liquidazione del sinistro in coassicurazione indiretta avevano stabilito (all’articolo 13) i criteri di semplificazione e gestione per la liquidazione degli indennizzi. L’attuale accordo lascia a ogni singola compagnia la possibilità di adottarlo o meno: al momento, l’adesione è giunta soltanto dal 57% delle compagnie. L’assenza del restante 43% può comportare diverse situazioni di criticità, come ha ricordato il presidente di Assit, Riccardo Campagna. L’associazione dei periti ha presentato una serie di proposte: “abolire la decadenza dell’accordo quando anche una sola delle compagnie non sia aderente istituire una procedura di arbitraggio tra le compagnie in caso di disaccordo, ed estendere l’accordo anche ai contratti motor”. Infine, il presidente di Assit ha chiesto “un protocollo standard di intervento del perito, condiviso tra periti e assicuratori”. I rappresentanti delle compagnie presenti al dibattito hanno precisato che l’Ania ha dato la propria disponibilità per riequilibrare alcune di queste criticità, tra cui quella legata ai contratti motor. Ma, più in generale, il punto di vista delle imprese è spostare il baricentro del problema sulla finalità di offrire un buon servizio al cliente, come ha sottolineato Andrea Gualtirolo, responsabile sinistri complessi e gravi property di Axa Assicurazioni, ricordando che “l’articolo 13 delle norme Ania proviene da un’epoca in cui le compagnie erano tutte organizzate in modo simile”, mentre nello scenario attuale la priorità di ogni impresa è quella “di differenziarsi e di riuscire a mettere il cliente al centro”: in questo senso, l’accordo ha senso “solo se la sua ragione primaria è quella del servizio all’assicurato”.

5 modi per vendere in sicurezza la tua auto online

Vendere la propria automobile è da sempre un’operazione delicata e piena di insidie, che richiede dunque la massima prudenza. L’utilizzo sempre maggiore che si fa di internet riguarda oggi anche il mercato delle auto, e rende la compravendita più conveniente sia per chi vende (che può così proporre la propria automobile ad una vastissima platea di potenziali acquirenti), sia per chi compra (che può beneficiare di prezzi tipicamente più bassi ed ha a disposizione una scelta di auto ben più ampia).

Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, vendere ed acquistare auto usate su internet non rappresenta un rischio maggiore che farlo senza l’ausilio del Web; anzi, i metodi di pagamento più comuni sulla rete sono tipicamente tracciabili, e scoraggiano quindi i malintenzionati. Tuttavia, il semplice fatto di utilizzare internet non mette certo al riparo da possibili truffe, e chi l’impostore lo fa ‘per mestiere’, ha affinato le proprie tecniche per adattarle alle nuove tecnologie. In questo articolo cercheremo di dare alcuni utili consigli per vendere la propria auto in piena sicurezza, descrivendo le truffe più comuni che vengono perpetrate e dando qualche suggerimento di carattere generale per concludere la vendita nel modo più soddisfacente.

Vintage toy Rover 2000 1960s Corgi 252 battered from play
Il primo accorgimento da prendere è quello di stabilire il reale valore dell’auto che si vuole vendere prima di pubblicare l’annuncio. Per far ciò potrebbe essere utile sondare il mercato spulciando tra gli annunci già presenti sugli stessi canali di vendita nei quali intendiamo collocare la nostra vettura, in modo da farci un’idea di quale possa essere il prezzo da proporre. In ogni caso, esistono
sui siti di compravendita delle auto online come il già conosciuto Comproautousate.net, dei servizi appositi che consentono di ottenere immediatamente una valutazione della propria auto usata semplicemente compilando un modulo online con le informazioni basilari riguardo la vettura, quali ad esempio il modello (ovviamente), l’anno di prima immatricolazione, il numero di chilometri percorsi e così via.


Una volta pubblicato il nostro annuncio inizieremo a ricevere numerose telefonate ed e-mail da parte di potenziali clienti, ma anche da parte dei sempre presenti ‘perditempo’, e forse anche da parte di alcuni truffatori. Una delle tipiche situazioni che più ci devono allarmare è quella di ricevere delle offerte di persone residenti all’estero, che magari affermano di volersi a breve trasferire in Italia e che prima desiderano acquistare una vettura. È estremamente improbabile che qualcuno sia disposto ad acquistare un’auto senza prima averla vista di persona, e dietro queste improbabili transazioni internazionali si nascondono spesso truffe architettate meticolosamente.

Giusto per citare un caso tipico, il presunto acquirente dichiarerà di lì a qualche giorno di aver inviato il bonifico, ed in breve tempo riceveremo il messaggio di una qualche organizzazione straniera che ci spiega come, per sbloccare il bonifico internazionale, sia necessario depositare una determinata cifra che ci sarà restituita in seguito; inutile specificare che l’eventuale somma versata non ci sarà mai rimborsata, e che nessun bonifico era mai stato effettuato.

Rent a car
Un particolare caso che non può che nascondere una truffa è quello degli acquirenti che con una scusa o con l’altra tentano in tutti i modi di pagare un prezzo maggiore di quello che abbiamo richiesto. Una situazione decisamente singolare, è ovvio, a chi mai verrebbe in mente di pagare più del necessario? Semplice: a chi vuole riciclare denaro sporco! In questi casi, il criminale di turno farà poi in modo di farsi restituire la somma versata in eccesso, magari con un metodo di pagamento differente, e lo sventurato venditore rischierà anche di essere implicato in losche vicende.


Vale sempre la pena poi, mettere in guardia dalle truffe più ‘classiche’, in agguato anche quando si vende online. Le tecniche per creare assegni contraffatti sono purtroppo sempre più affinate, e per quanto distinto e perbene possa sembrare l’acquirente che intende acquistare la nostra auto, non bisogna mai cedere la vettura fino a quando i fondi non risultino effettivamente trasferiti sul nostro conto corrente!


In conclusione possiamo quindi affermare che vendere un’auto usata su internet, in fin dei conti, non è molto diverso dal venderla con gli strumenti tradizionali, ed allo stesso modo, il principale accorgimento per evitare truffe e fregature è semplicemente quello di utilizzare il buon senso. Molto dipende poi dall’affidabilità stessa del portale che scegliamo: in generale, il consiglio è di evitare quelli di annunci generici, e di affidarsi invece a siti specializzati proprio nella compravendita di auto online, dalla comprovata serietà ed affidabilità.

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RUI Genova: Casa per Studenti

La Residenza di Genova del RUI, Residenze Universitarie Internazionali, sta rinnovando il “parco” residenti per l’Anno Accademico 2015-2016.

Se qualche persona che studierà a Genova desidera essere segnalata, scriva a roberto.marino@peritiauto.it .

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Risparmiare sulla manutenzione dell’auto con il fai da te

classic-car-76423_640Acquistare un’auto può comportare delle grosse spese, anche per la corretta gestione e il mantenimento di essa. Per questo motivo sono in molti a voler conoscere i migliori metodi per risparmiare e, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione, la soluzione ideale è rappresentata sicuramente dal fai da te. Anche se questo può sembrare difficile, è sempre consigliabile provare ad effettuare autonomamente almeno la manutenzione ordinaria di base della propria auto. Questo può comportare un grande risparmio, ma anche la possibilità di far durare il proprio veicolo molto di più e di assicurarsi sempre delle ottime performance. A questo proposito, ecco una panoramica che vi indicherà come e perché scegliere la manutenzione fai da te e quali sono i migliori metodi per facilitare ogni procedimento.

Come ben sappiamo, portare l’auto in un’officina per controlli, manutenzioni e riparazioni può costare dai 30 euro in su, e questa è solo una cifra minima relativa alla manodopera. Perciò, questo si presenta certamente come la prima ragione per cui imparare ad effettuare almeno le piccole operazioni di manutenzione del proprio veicolo è una valida soluzione per risparmiare delle cospicue somme di denaro nel corso di ogni anno. Anche quando si tratta di interventi straordinari, recarsi da un meccanico significa pagare il prodotto (senza la certezza di non aver subito rincari) e la manodopera. Invece, decidendo di provvedere alle riparazioni e sostituzioni autonomamente, sarà possibile acquistare i pezzi di ricambio online risparmiando tramite l’utilizzo di codici sconto come quelli mister auto reperibili su advisato.it.

A questo proposito, è opportuno sapere anche che le spazzole dei tergicristalli sono gli elementi più semplici da sostituire, e perciò non è obbligatorio affidarsi al personale di un’officina meccanica per questo: cinque minuti del vostro tempo vi permetteranno di evitare una spesa quasi inutile. Le persone più intraprendenti possono provvedere autonomamente anche alla sostituzione del filtro dell’aria. Questa operazione di manutenzione è un po’ più complessa rispetto alla precedente, ma è perfettamente fattibile. Nel libretto del veicolo è possibile trovare tutti i dati utili per acquistare il prodotto giusto e anche molte valide indicazioni che consentono di eseguire la sostituzione in poco tempo.

Sappiate anche che controllare periodicamente il filtro è un’altra buona mossa valida per risparmiare. Infatti, questo elemento potrebbe otturarsi facilmente, comportando problemi al motore, una maggiore emissione di gas inquinanti e un incremento del consumo del carburante. Perciò, il consiglio è di studiare bene le indicazioni riportate sul libretto della propria auto e imparare ad effettuare i vari controlli e le sostituzioni da soli. In questo caso, non solo si potranno risparmiare le spese del meccanico, ma sarà anche possibile evitare di spendere cifre più elevate per il carburante.

Un’altra semplice operazione di manutenzione fai da te è il cambio delle lampadine. Anche in questa eventualità, sul libretto si potranno trovare le istruzioni per comprare il prodotto giusto e montarlo in pochissimo tempo. Lo stesso vale per il cambio dell’olio: in officina utilizzeranno probabilmente il liquido più costoso e aggiungeranno la manodopera. Scegliendo la manutenzione fai da te, per effettuare l’operazione basteranno circa 15 euro e due minuti del proprio tempo (almeno ogni 15mila km). Così come il filtro dell’aria, è opportuno controllare periodicamente anche le candele, in modo da prevenire problematiche al motore. Pulirle è molto semplice: basterà munirsi di uno spazzolino di ottone per strofinarle con un po’ di benzina e utilizzare un panno per asciugare. Se sono troppo annerite, significa che vanno sostituite. Anche in questo caso il libretto della vostra auto si rivelerà un ottimo alleato.

Queste erano le operazioni di manutenzione dell’auto più semplici e che si possono eseguire anche in maniera autonoma. Tuttavia, ci sono anche altre preziose abitudini che permettono di risparmiare sulle spese di gestione dei veicoli. Una di queste è il controllo periodico della pressione delle gomme, un’operazione da effettuare almeno una volta al mese per garantirsi una maggiore sicurezza e un minor rischio di forare e consumare inutilmente troppo carburante.

Oltre all’olio, ogni liquido presente nell’auto (come quello dei freni e del raffreddamento) va periodicamente monitorato. Infine, è bene ricordare che è doveroso fare il tagliando dal meccanico almeno una volta all’anno, o ogni 20mila km. Tuttavia, la frequenza di controllo e manutenzione di ogni auto dipende da quanto la utilizziamo e da molti altri fattori correlati alla tipologia del motore. Perciò, il suggerimento finale è quello di cercare di calcolare i tempi in base all’utilizzo del veicolo e alle indicazioni contenute sul libretto: effettuando le giuste operazioni a tempo debito sarà possibile risparmiare, prevenire i danni e garantire una costante sicurezza a tutti coloro che viaggiano su quella determinata auto.

Pavia, due giudici indagati per corruzione Inchiesta partita da perizia su immobili

tribunale-675Fabio Lambertucci e Andrea Belba sotto indagine a Brescia – procura competente sul tribunale pavese – insieme al perito Fabrizio Montini. Alla base, la denuncia di una cittadina a cui era stata pignorata l”abitazione per un debito di 5mila euro per spese giudiziare dopo una banale causa condominiale. Ma il suo potrebbe non essere l’unico caso

L’intera vicenda ha inizio con l’esposto di Marta Merli che, in seguito a una banalissima lite condominiale, finita in tribunale, si è vista condannata a pagare le spese periziali e quindi pignorare la casa per soli 5000 euro. Di fronte al pericolo di vedere la propria casa, nella quale abitava con gli anziani genitori, andare all’asta per un debito così ridotto e insospettita da una serie di difformità che portavano sempre a giudizi a lei sfavorevoli, ha deciso di reagire e di segnalare tutte le anomalie ai giudici di Brescia, competenti sul tribunale pavese. Così i pm bresciani Lara Ghirardi, Ambrogio Cassani e Sandro Raimondi hanno avviato un’indagine sui colleghi pavesi.

Galeotta fu una crepa, che si era formata sulla sua villetta di Mezzana Rabattone, un comune di neanche 500 anime sulle rive del Po, a suo giudizio in seguito a dei lavori effettuati dal vicino. Questa la materia del contendere che li ha portati in tribunale. Chiamato a pronunciarsi sulla questione, il giudice Lambertucci dispone una perizia che viene effettuata dal geometra Montini. La perizia dà torto alla signora Merli ma soprattutto viene a costare 5122 euro, pari a 508 ore di lavoro, distribuiti in 254 giorni lavorativi. Un po’ tanto per una crepa su un muro, eccedente, secondo quanto riportato dal suo avvocato, le tabelle del Codice Unico in materia di spese giudiziarie. Nella parcella viene compreso anche il noleggio di una piattaforma aerea che, però, la signora Merli sostiene di non aver mai visto. Ad ogni modo le spese vengono imputate a lei, nonostante fosse ancora pendente il giudizio. La signora Merli lavora come infermiera in una casa per anziani e non può affrontare la spesa. Così, dopo un primo tentativo di opposizione andato a vuoto, chiede una rateizzazione del debito. Cosa che le viene negata. E’ a questo punto che la sua casa rischia di andare a finire in un’asta giudiziaria. Nell’intricata vicenda che segue, su una cosa insiste Marta Merli e cioè sul fatto che il giudice dell’esecuzione non ha mai fissato un’udienza per un giudizio di merito, nella quale, sostiene, avrebbe potuto spiegare le sue ragioni.

La stampa pavese ha riportato diversi casi di persone coinvolte in casi simili, accomunati da perizie contestate. I nomi di giudici e periti coinvolti sono sempre gli stessi, ma va detto che quello di Pavia è un un tribunale di medie dimensioni.

C1 – la moto che non cade mai

C!1 moto chiusa 2

Il C-1 è la prima moto che non cade mai, anche in caso di incidente. “Per abbatterla occorrerebbe un piccolo elefante molto arrabbiato”, spiega Daniel Kim, 33enne americano che nel 2010 ha fondato Lit Motors dopo otto anni di ricerche. Il veicolo ha una scocca completamente chiusa e pure da fermo resta in piedi da solo. Questo grazie a una tecnologia brevettata e basata sull’utilizzo di giroscopi dal funzionamento simile a quelli che orientano e stabilizzano il telescopio spaziale Hubble. Il C-1 si guida col volante, raggiunge i 160 km/h ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 8 KWh: con un pieno da un dollaro percorre 320 km. Una ricarica completa richiede sei ore. Per affermare il brand Lit Motors Kim cerca 15 milioni di dollari. Se non li trovasse avvierà comunque la produzione del C-1 entro il 2014 grazie a contatti con aziende del settore auto-moto. Il veicolo costerà 24.000 dollari: entro il 2018 il prezzo verrà dimezzato.
Qui si può vedere un filmato ed una animazione.

Novità moto: La Monster 821

Ducati-logoFoto ufficiali e presentazione delle caratteristiche e dei dettagli tecnici della Ducati Monster 821 sono state rese pubbliche alla fine dello scorso maggio, ora ne si attende la commercializzazione presso la rete di vendita in Italia a partire dal prossimo luglio. Ma la nuova piccola – si fa per dire – naked di Borgo Panigale sembra già superare di gran lunga le attese.
Costo inferiore ai 10.000 euro, motore bicilindro da 112 cavalli e peso (a secco) poco sotto i 180 kg. Così si presenta la nuova nuda di casa Ducati, sorella minore della Monster 1200 presentata al 71° Salone Internazionale del Motociclo di Milano (Eicma 2013).


Una bella moto, in grado di legare tradizione e innovazione, facile da guidare pure per i neofiti, ma con le carte in regola per diventare un classico tra gli appassionati ducatisti. E come per le altre moto Ducati, i costi di gestione e manutenzione saranno contenuti. Inoltre grazie al web è possibile risparmiare sulle assicurazioni moto e scooter grazie al web e ai comparatori online e in caso di moto storiche vi sono link utili come
questo fatti proprio per trovare il risparmio in polizze di questo tipo.


Grinta e personalità non diminuiscono in relazione alla cilindrata, anzi la “piccola” della Ducati regala forti emozioni su strada, come la Monster 1200, grazie a prestazioni notevoli e all’ottimo connubio tra potenza e trattabilità. Le prestazioni sono ineccepibili pure a bassi regimi, prima che col salire dei giri il rombo inconfondibile Ducati torni a farsi sentire.
Monta un motore Testastretta 11° da 821 di cilindrata (lo stesso della Ducati Hypermotard, altro piccolo gioiello della casa bolognese), un bicilindro a quattro valvole raffreddato a liquido e ha un sistema di gestione elettronica d’avanguardia, grazie al controllo di trazione regolabile su otto livelli di intervento, al Power Mode, con tre diverse mappature del motore (per controllare l’erogazione della potenza in ogni situazione e su ogni terreno), e all’ABS, anch’esso regolabile su tre livelli (che va a intervenire sui dischi con pinze Brembo ed attacco radiale). Tutto il sistema di gestione è integrato nel Riding Mode Ducati che è facilmente gestibile dal pulsante di ritorno frecce.
Alle sospensioni eccellenti si affianca un meno esteticamente bello monoammortizzatore, che opera su un forcellone a due bracci. Un compromesso cui sono dovuti scendere i progettisti Ducati per contenere i costi di produzione della Monster 821.


Di contro, ha un’ergonomia decisamente migliorata, grazie a una sella più comoda e regolabile a seconda dell’altezza. È previsto di serie anche il sellino per il passeggero con le pedane poggia piedi più larghe e le maniglie integrate nel codino.
Le versioni disponibili sono due: la Monster 821 Dark, con il prezzo più basso di listino (9.990 euro), tutta nera compresi telaio e cerchi; la Monster 821 con un prezzo leggermente superiore (10.490 euro) nelle varianti Rosso Ducati, con serbatoio e telaio rossi e cerchi neri, e Star White Silk, con serbatoio bianco e telaio e cerchi rossi.
L’ultima nata in casa Ducati sarà presto disponibile anche nella versione depotenziata (a 35kW) per il mercato europeo (mentre per la sola Svizzera sarà possibile avere una versione ancora meno potente da 25kW).

Sistemi di sicurezza in moto: guida al viaggio su due ruote

La sicurezza nelle strade è una tematica centrale per tutti i conducenti, in particolar modo per i centauri, che proprio in virtù della struttura del loro mezzo sono maggiormente esposti a gravi conseguenze in caso di sinistro. Attualmente i fattori che incidono di più sulla loro sicurezza sono il casco, il sistema frenante e l’abbigliamento protettivo indossato. Sebbene in alcuni casi gli incedenti non possano essere evitati, è importante prevenire eventuali danni a se stessi e ad altri veicoli scegliendo un’assicurazione adeguata alle proprie esigenze. Le compagnie online offrono tantissime agevolazioni rispetto a quelle tradizionali, e con l’aiuto dei siti comparatori online diventa semplicissimo scegliere quella più conveniente: confronta qui le migliori proposte e scegli la migliore e la più adatta assicurazione online per la tua moto.

Sovente alcune compagnie propongono dei pacchetti completi che includono polizze furto/incendio o coperture contro gli atti vandalici, ma in certi casi queste misure si rivelano inutili a seconda del contesto in cui si vive e del luogo in cui si custodisce la propria moto. Per questo e per tanti altri motivi è consigliabile appoggiarsi alle compagnie di comparazione di assicurazioni online, come ad esempio www.assicurazioniemoto.it, che consentono di risparmiare sull’assicurazione della propria moto senza intaccare la qualità del servizio offerto. Ma se i danni ai veicoli possono essere reintegrati con la stipula di una buona assicurazione quelli alle persone sono l’aspetto più temuto in caso di sinistro.

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Tra gli elementi menzionati in precedenza, il casco riveste un ruolo chiave nelle dotazioni di sicurezza che un motociclista può adottare per tutelare la sua incolumità fisica. E’ importantissimo scegliere un casco omologato e diffidare da quelli che non hanno passato i test di sicurezza: nonostante il costo ridotto possa apparire allettante bisogna sempre tenere a mente che la vita non ha prezzo. Attualmente esistono tre tipologie principali di caschi in commercio: quella integrale, quella modulare e i caschi jet o aperti. Questi ultimi sono tra i più diffusi in quanto vengono utilizzati in contesti urbani, da mezzi di piccola cilindrata e motorini. I caschi modulari sono una via di mezzo tra gli altri due modelli, dal momento che consentono al motociclista di aprire la mentoniera e adattare il casco alle esigenze di guida. La prima tipologia invece, che costituisce circa il 25% del mercato è quella dedicata ai veri e propri centauri, che utilizzano moto potenti e che non di rado vanno anche in pista.

I materiali utilizzati per il rivestimento esterno sono due: la fibra di Kevlar e Carbonio e il materiale termoplastico. Ovviamente i primi sono quelli più sicuri, vista anche la tecnologia adottata nella produzione, ciononostante anche i secondi sono in grado di fornire un’adeguata protezione in caso di impatto. L’imbottitura viene realizzata nella maggior parte dei casi in poliuretano espanso, ideale per assorbire gli urti, e viene ricoperta da tessuti in nylon e cotone, che rimangono morbidi al tatto. I caschi variano anche a seconda del metodo di chiusura adottato: attualmente i più diffusi sono due, uno rapido a scatto e uno ad anello, più complesso da allacciare ma più sicuro.

Non va sottovalutato nemmeno il sistema d’areazione, specialmente nei caschi integrali in quanto la visiera potrebbe appannarsi facilmente in inverno compromettendo la visibilità del conducente. Secondo i dati Istat nel decennio che va dal 2001 al 2010 i decessi causati da incidenti stradali sono diminuiti di oltre il 40%, ma questo soprattutto grazie ai sistemi di sicurezza installati sulle auto. Per quanto riguarda gli incidenti mortali sulle due ruote il dato non ha avuto lo stesso miglioramento, per questo motivo si stanno sperimentando nuovi sistemi di sicurezza in modo da ridurre la mortalità anche nel decennio in corso. Tra i più attenti alla questione spicca la collaborazione tra Dainese e il Trauma Team del Niguarda, che portano avanti un progetto mirato ad implementare la sicurezza dei motociclisti. Basandosi su accurate rivelazioni le due forze stanno cooperando per realizzare un sistema di air-bag (D-Air) da integrare sulle moto di nuova generazione.