I nostri costi aumentano: luce +300%

Parliamo sempre di perizie e di danni. Quella di oggi è la documentazione di un danno perpetrato a nostre spese. E quando dico nostre intendo di tutti le persone e le aziende che con questa fornitura ci lavorano e ci vivono.

Il nostro ufficio di Camogli (GE), ha ricevuto le ultime due bollette dell’energia elettrica e a fronte di una riduzione dei consumi del 10% rispetto alla fattura precedente, l’aumento del costo è stato del 300%.

Da 88,18 € x 387 Kw a 231,34 € x 352 Kw !!!

Oltre a ringraziare il nostro attuale Governo ed il ministro della transizione ecologica Cingolani, mi chiedo cosa c’entri la guerra in Ucraina che mi risulta ci abbia solo chiuso il gas. L’energia elettrica in Europa non si fa con le centrali elettriche nucleari, idroelettriche, eoliche, fotovoltaiche o a carbone?

Ma ci stanno truffando?   Pare di si.  ANSA “Cingolani: una colossale truffa”  e se lo dice un ministro della Repubblica Italiana è un dato di fatto. E se ci truffano non dobbiamo denunciare e chiedere i danni?

 

 

 

 

 

 

Grazie Egaf

Grazie Egaf per il libro preparazione all’esame di perito assicurativo

Recensione video: https://vm.tiktok.com/ZMLAx6CLx/

da: Roberto Marino r.marino@apaid.it
a: Egaf <gruppo@egaf.it>
data: 2 mar 2022, 11:30
oggetto: Re: Comunicazione
proveniente da: apaid.it
 
Buongiorno, ci avete inviato una copia del  vostro libro “Perito Assicurativo: Esame di Idoneità” perché noi facessimo una recensione del volume.
Non vi abbiamo risposto subito perché, più che recensirlo abbiamo deciso di fare un test. Al  nostro associato, Peter Marino che doveva prepararsi per l’ultimo esame che c’è stato, abbiamo chiesto di usare questa fonte per prepararsi all’esame e null’altro. 
Peter è laureato in economia aziendale ed è abituato a studiare certi tomi. L’ha letto una prima volta e ha sottolineato le parti per lui più importanti. L’ha riletto una seconda volta. E’ andato all’esame e l’ha passato al primo tentativo.
Possiamo quindi affermare che questo libro è indicato per avere una buona preparazione per sostenere l’esame di Perito Assicurativo.
Pubblichiamo la presente sul nostro sito https://peritiauto.wordpress.com/2022/03/02/grazie-egaf/ e restiamo a disposizione per ulteriori rapporti.
 
Cordiali saluti.

APAID
Associazione Periti Auto 
ed Ispettori Danni
 
Presidente
Roberto Marino
Piazza Dante 8/7 GENOVA 16121
Tel +39 010 899 24 09

Assicurazioni, il manuale per il contrasto alle frodi – Eurispes

Questo contenuto è disponibile anche in: Inglese

È stato recentemente pubblicato il libro “Antifrode assicurativa – Manuale giuridico per le Assicurazioni e le mutue” (Rubbettino Editore) ad opera di Luigi Peyron, Gabriele Galeazzi e Andrea Strata.

Il volume nasce dal desiderio degli autori di mettere a disposizione del lettore le esperienze professionali maturate nel mondo delle assicurazioni e delle aule di giustizia civile e penale. Il manuale si apre con l’introduzione del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, il quale sottolinea che, tra i tanti meriti degli autori, vi è quello di inserirsi in un più ampio, quanto mai difficile, impegno per assicurare i maggiori livelli di legalità nel contrasto alle frodi assicurative.

Intento di chi scrive, evidente fin dal titolo, è quello di fornire uno strumento sia a coloro che si avvicinano per la prima volta a questa materia sia agli addetti ai lavori che operano da tempo nel mondo delle frodi assicurative e che possono trovare in questo manuale delle risposte ai tanti quesiti (anche di natura pratica) che ogni giorno interessano gli operatori del settore. Per gli autori un efficace contrasto alle frodi necessita, in primis, di un lavoro di squadra articolato e strutturato, nel quale la Compagnia ha l’importante compito di coordinare e monitorare l’attività dei propri fiduciari (avvocati penalisti e civilisti, periti, medici legali, investigatori).

Sorgente: Assicurazioni, il manuale per il contrasto alle frodi – Eurispes

CLAIMATE – IL GESTIONALE ONLINE PER TUTTE LE PRATICHE (PERIZIE, SINISTRI, RIPARAZIONI)

Quest’oggi abbiamo incontrato il dott. Peter Marino, amministratore di Rentek Srl, la software house che ha realizzato Claimate  www.claimate.com

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Buongiorno dott. Marino, può dirci cos’è Claimate e a chi è rivolto?

Claimate è l’ultima piattaforma web che abbiamo realizzato per consentire a qualunque operatore del settore automotive di sfruttare le potenzialità di uno strumento nato per soddisfare le esigenze di clienti internazionali. Da parecchi anni infatti collaboriamo con importanti partner quali ad esempio Dekra, Tuv Sud, Mercedes, Arval. Per loro abbiamo curato la struttura software legata alla gestione dei sinistri acquisendo in questo campo un solido know-how.

Claimate si rivolge ai periti, agli studi legali, alle officine, alle carrozzerie e più in generale a chiunque abbia la necessità di gestire i sinistri in modo preciso, sistematico e veloce.

 Com’ è fatto?

Claimate racchiude in una nuvola virtuale, per sua natura disponibile ovunque, la propria attività. Diviene possibile in questo modo avere sempre con se la documentazione contenuta in un intero archivio cartaceo.

La realizzazione di Claimate si è sviluppata fin da subito secondo 3 punti fondamentali:

–      Innanzitutto Claimate è semplice, non ci sono schermate ripetitive o pulsanti nascosti, Claimate mostra fin dalla prima pagina ciò che sa fare. Bastano pochi click per capire lo stato di avanzamento di ciascun sinistro o per trovare l’allegato di una pratica gestita anche parecchio tempo prima.

–      Claimate è veloce, grazie alla sua struttura riduce al minimo i tempi di caricamento. Esigenza fondamentale dei nostri clienti è sempre stata quella di avere un programma che non solo funzionasse bene ma che lo facesse subito. Per questa ragione abbiamo eliminato l’inutile ed il superfluo raggiungendo tempi da record nell’apertura degli allegati, nell’inserimento di dati o anche nella semplice ricerca di pratiche. Proprio nella ricerca abbiamo adottato soluzioni innovative grazie alle quali Claimate comincia a cercare fin dal primo carattere che viene inserito, per dare in millesimi di secondo il risultato.

–      Claimate è anche flessibile, questo perché è personalizzabile, si adatta al cliente e non viceversa. Ai nostri clienti, offriamo infatti, anche la possibilità di modificarlo secondo le loro esigenze.

Come funziona?

 Una volta entrati la prima pagina visualizzata è quella dello SCADENZIARIO in cui vengono evidenziate tutte le scadenze per settimana, mese o anche giornalmente. La gestione della singola pratica si divide in 5 schede:

  1. DATI, in cui vengono inserite tutte le informazioni della pratica.
  2. ALLEGATI, dove è possibile caricare la documentazione di ciascun sinistro.
  3. CONTROPARTI, per la gestione delle singole parti coinvolte.
  4. DIARIO DI TRATTAZIONE, una sorta di agenda in cui viene registrata tutta la storia e gli aggiornamenti di ciascuna pratica con la possibilità di inviare notifiche via mail alle parti interessate.
  5. SCADENZE. In questa pagina è possibile impostare dei remainder, dei promemoria che compariranno alla scadenza impostata nello scadenziario.

Con la pagina RICERCA è possibile ricercare le singole pratiche (anche per più campi) oltre ovviamente esportare i report delle pratiche filtrate.

È possibile avere un accesso dimostrativo?

Certamente, proprio perché crediamo nel nostro prodotto, siamo lieti di farlo provare prima dell’acquisto. È possibile registrarsi ed avere un accesso gratuito all’indirizzo http://rentek.it/claimate/private/index.php?page=register_form&register_versione=Free . Oltre alla versione gratuita offriamo 3 versioni misurate in base alle dimensioni del business del cliente. Con queste versioni diviene anche possibile la gestione multiutente dei sinistri.

Auto Aziendali Magazine n° 54

In questo numero una carrellata delle idee per il 2022 delle case automobilistiche, delle società di noleggio e delle società di servizi automotive,

É uscito, e può essere visualizzato e scaricato dal sito www.autoaziendalimagazine.it, il numero 54 di Auto Aziendali Magazine.
SFOGLIA LA RIVISTA ONLINE
2022, un anno di rilancio per le flotte aziendaliCosa bolle in pentola per il 2022 nel settore della mobilità aziendale e in particolare per le flotte? Lo abbiamo chiesto direttamente ai protagonisti di questo settore, ovvero a case automobilistiche, società di noleggio e altre società che offrono servizi alle flotte. Ecco cosa ci hanno raccontato

Aziende clonate per rubare il carico

Nel 2020 sono stati rubati 2435 carichi di veicoli industriali. La maggior parte degli eventi avviene tramite asportazione a camion fermo o rapina, ma stanno aumentando i casi di truffe attuate tramite il furto d’identità di un’azienda di autotrasporto. I criminali clonano la documentazione dell’impresa e si presentano a un committente con tariffe molto competitive. Una volta ottenuta la commessa, caricano il camion e spariscono. E spesso l’autotrasportatore clonato deve risarcire il danno. Come avviene questo furto di identità aziendale? Perché il trasportatore, seppure ignaro, è quello che subisce le più pesanti conseguenze? Come tutelarsi da una tale eventualità? Rispondono alle domande in questo videocast di K44 il perito assicurativo Luca Zaratin, l’avvocato Barbara Michini e il responsabile per il mercato Italia di Timocom Tommaso Magistrali.

Sorgente: K44 videocast: aziende clonate per rubare il carico – TrasportoEuropa

IL PERITO ASSICURATIVO INCENDIO

———- Forwarded message ———
Da: <info@collegioligureperiti.it>
Date: mar 29 dic 2020 alle ore 16:31
Subject: info libro Learte Manfredi

Buon giorno gentili colleghi,  con la presente vi presento la pubblicazione del nostro associato Learte Manfredi,  Perito Assicurativo Incendio e Danni Complessi,  www.rischiperizie.it   il libro è rivolto ad aziende e  compagnie assicurative  e tecnici del settore, tutte le informazioni le potrete trovare sulla pagina del nostro collega  del nostro sito    https://www.collegioligureperiti.it/portfolio-articoli/laerte-manfredi/

Cordiali saluti

Gai

 

 

IL PERITO ASSICURATIVO PUO’ ESSERE DIPENDENTE?

In questo sito vengono pubblicate periodicamente le offerte di lavoro interessanti per i periti assicurativi.

Alcuni colleghi ci hanno scritto che un perito assicurativo non può essere dipendente. Questo era vero quando era in vigore la legge 166/92 che diceva:

LEGGE 166 DEL 1992.

ART. 5 comma 2.

2. Non possono esercitare l’attività di perito assicurativo gli enti pubblici, le imprese o gli enti assicurativi. Non possono esercitare l’attività di perito assicurativo nè essere iscritti nel ruolo gli agenti e i mediatori di assicurazione, i riparatori di veicoli e di natanti e tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro dipendente, salvo le deroghe già concesse allo scopo di aggiornare la qualità professionale.

Nel 2005 è entrato il vigore il DL 209 che ha abrogato la Legge 166/92. Il CDA che recita:

CODICE DELLE ASSICURAZIONI. DECRETO LEGISLATIVO 7 settembre 2005, n. 209

ART. 158 comma 2.

Fermo il disposto dell’articolo 156, non possono esercitare l’attività di perito assicurativo né essere iscritti nel ruolo gli intermediari di assicurazione e di riassicurazione, i riparatori di veicoli e di natanti e i pubblici dipendenti con rapporto lavorativo a tempo pieno ovvero a tempo parziale, quando superi la metà dell’orario lavorativo a tempo pieno.

Ci si rende conto che il divieto di essere lavoratori dipendenti è stato abrogato con la legge precedente. Resta il divieto parziale solo per i dipendenti pubblici. 

VAN AMEYDE LEADER EUROPEO NELLA GESTIONE SINISTRI PRESENTA IMS

Van Ameyde Italia s.r.l. è il branch italiano della multinazionale olandese Van Ameyde International.
61 uffici in 43 nazioni,
oltre 1.000 risorse di alto profilo professionale,
700.000 pratiche trattate annualmente per un valore di oltre 1,4 miliardi di euro,
2.500 clienti aziende o compagnie assicurative,
per le attività:
Gestione sinistri passivi per Compagnie, Mutue ed Enti Pubblici e passivi per Aziende;
Insurance​ Specialist:  Automotive, RC Generale, Trasporti, Medical, RE, Shipping;
Centrali operative 24/7;
Rivalse e Recuperi;
Rimborso spese mediche;
Antifrode;
Soluzioni IT dedicate Cloud e Saas;
Gestioni documentali;
Gestione flotte;
Reti professionali partner;
Authority, Perizie e Stime di valutazione;;
Audit e Ispezioni;
Assistenza e Riparazioni;
Consulenze legali, tecniche e assicurative;
Formazione;
Certificazioni;
Testing e Verifiche;
Servizi di Omologazione e Collaudo;
Servizi di localizzazione satellitare;
Gestione garanzie e contraddittori OEM;
Gestioni fine nolo, vendite, aste, logistica;
Ricerca veicoli e gestione furti;
Ogni attività in campo Automotive and Insurance.

Da oltre 50 anni in Italia Van Ameyde Italia, che per brevità chiameremo VAIT ha sempre lavorato per conto di UCI e delle compagnie straniere per la gestione dei sinistri internazionali.

Dal 2016 VAIT ha rafforzato la propria presenza in Italia acquisendo tra i propri clienti anche le società di noleggio. Per quelle a breve ha sviluppato, a livello internazionale IMS (Incident Management System) che collega tutte le agenzie del cliente e gestisce gli eventi sinistrosi in tempo reale. Il  nuovo sistema online di notifica e di triage dei sinistri, IMS può essere utilizzato sia per gli eventi assicurati che per quelli non assicurati.

Per le società di noleggio a lungo termine VAIT cura tutte le attività di gestione flotta dall’inflottamento al remarketing. Questo come preambolo al prossimo ingresso in italia della consorella tedesca già attiva nel resto di Europa di proprietà dello stesso ente di certificazione tedesco RWTUV.

PRESENTATION VA (EN)

Per maggiori info www.vanameyde.com infoitaly@vanameyde.com

 

Gli attori del sinistro: il perito innamorato

perito innamorato Scena terza, atto primo: strani amori, stiamo parlando di quelli tra il perito assicurativo e la compagnia. Un rapporto sbilanciato che spesso vede l'”innamorato” frustrato dalle continue pretese del partner

Questa è una lunga, tormentata e tortuosa storia d’amore.Come spesso avviene c’è uno squilibrio tra i componenti della coppia. Infatti a fronte di una “lei” incontentabile che sembra pretendere sempre di più, c’è un “lui” remissivo che tutto tollera senza opporre riserva alcuna. In questa storia, ahimè, di romantico c’è molto poco. Da una parte c’è la mandante che esercita l’indiscutibile potere, quello di essere una “dispensatrice” di lavoro, aspetto di una certa rilevanza in questa nostra epoca. Potremmo quasi dire che non ha certo bisogno d’esser anche bella. Dall’altra parte c’è il perito assicurativo. Ha scelto di svolgere questo lavoro e sin da subito si è trovato a scegliere:attivo o passivo (?! come si dice in gergo). Non sono scelte semplici. Se la scelta è stata quella di operare come fiduciario, il nostro lui, ha dovuto trovare il modo per esordire perché, come in tutte le professioni c’è il rischio di arenarsi in un circolo vizioso.

Come si fa ad ottenere una chance lavorativa se non si vanta una esperienza pregressa? E come si fa a vantare questa esperienza se nessuno ce ne concede la possibilità? In ogni caso superato l’esame di abilitazione, si èiscritto al ruolo dei periti assicurativi ed ha subito compreso che occorre aderire a una associazione sindacale. E’ una categoria che si trova sprovvista di un albo specifico e teme così di subire conseguenze nefaste dalla incresciosa esclusione. Come se in Italia l’appartenenza ad un albo professionale fosse davvero garanzia di tutela (sic!). Eccolo dinanzi al primo falso problema.

In qualità di fiduciario (nomen omen) ha dato il là a questa relazione fatta di continui dictat, dove per effettuare la stima dei danni al veicolo deve attenersi a precisi standard. Insomma la predizione di una fiducia che c’è solo unilateralmente! Man mano che gli anni passano il perito ha sentito sempre più forte la pressione di questa compagna/matrona ma ha scelto di assecondarla certo che l’amore eterno esistesse e fosse solo necessario sopportare, venirsi incontro, comprendere e anzi anticipare le esigenze di mercato dell’altro. Qualcuno potrebbe pensare che in questo menage ci sia dell’opportunismo, la voglia di rendere questa una storia a tempo indeterminato, con i relativi vantaggi di sicurezza economica. Malpensanti. Come potrebbe un libero professionista, che lotta per istituire un albo professionale, desiderare la trasformazione del rapporto di lavoro? Si perderebbe l’indipendenza, la terzietà. Infondo questa è una relazione dove l’incertezza mantiene vivo il rapporto. Purtroppo la mandante non è mai paga e studia sempre nuove prove d’amore. Ecco allora apparire le simpatiche spie che appaiono a video cambiando colore man mano che il tempo scorre(mamma che ansia) senza dimenticare i target di spesa, le soglie massime, i prezzi sempre più bassi, laperizia smart o light ed i tempi sempre più rapidi fino ad arrivare all’app my angel quella del perito magico: con il dono dell’ubiquità.

Così mentre si discuteva nei convegni su come rilanciare il ruolo del perito nel mondo assicurativo o su come favorire l’integrazione tra le varie associazioni per fare “rete” si finiva col discutere della luna nel pozzo. Si potrebbe dire, per tornare al travaglio amoroso di una relazione complessa, che quando si inciampa in una storia “sbagliata” si utilizzano tutte le energie per tenere in vita un rapporto che, se non si scappa in tempo, finirà per annientare del tutto. Le associazioni di periti proponevano i network, che fino a qualche mese fa, sembravano aumentare le prospettive future mentre la realtà che è sotto gli occhi di tutti è ben diversa. Si sa, è dura ammettere il fallimento amoroso e si preferisce sempre dare la colpa a qualcun altro, all’elemento esterno. Il perito non è da meno, nasconde a se stesso la drammaticità della reale evoluzione del rapporto, e crede di trovare appiglio nelle giustificazioni.

“E’ il mercato assicurativo italiano che non segue l’evoluzione che avviene con successo in altri paesi europei”, “è la crisi economica, sono le ristrutturazioni”, i “nuovi bisogni della clientela” che costringono le compagnie a“concentrarsi” sul mantenimento delle quote di mercato (leggi oligopolio) e sulla “maggiore efficienza”. Insomma per dirla alla Jessica Rabbit “Io non sono cattiva, è che mi disegnano così”. Il problema dunque resta e così la mandante pretende, pressa, chiede una quantità crescente di servizi e attività sempre più difficili da gestire per strutture che non hanno una organizzazione consona. Il perito allora si interroga ancora, invano,sui cambiamenti possibili. Errore classico che dovrebbe, davvero, far accendere una spia colorata lampeggiante. Perché sempre, davanti a chi ci chiede di cambiare, e dunque non ci apprezza per quel che siamo, dovremmo fuggire a gambe levate. Invece no, il perito prova, spera e crede che magari, trasformandosiin imprenditore salverà la sua posizione. Che importa se questa ennesima prova comporterà costi più altia fronte di un guadagno che resta il medesimo, che importa se occorrerà più mano d’opera che non potrà pagare se non di tasca propria che importa se l’unico vero tratto distintivo imprenditoriale sarà quello diassumersi il rischio economico? Un innamorato non conosce ostacoli e tenta, disperatamente tenta.

La Laura nazionale lo cantava tempo fa “Prigionieri liberi”. E’ questa la contraddizione di una libera professione che non ha ancora deciso davvero cosa farà da grande e si perde in un amore squilibrato che la travolgerà.
elena bove
Elena Bove
Professionista – Avvocato
Di Benevento
Elena Bove è avvocato di Benevento e giornalista pubblicista. Esercita la professione forense prevalentemente in controversie a tutela del cittadino nella circolazione stradale e nella responsabilità civile oltre che nella tutela del diritto dei consumatori.

Fonte “carrozzeria autorizzata”
http://www.carrozzeriaautorizzata.com/opinioni/254/gli-attori-del-sinistro-il-perito-innamorato

ACI INVITA GLI AUTOMOBILISTI A SOTTOSCRIVERE LE 10 REGOLE D’ORO DELLA SICUREZZA STRADALE

cifre incidenti

L’Automobile Club d’Italia sostiene la nuova iniziativa della FIA per la mobilità sicura Gli incidenti stradali causano nel mondo 1.300.000 vittime ed oltre 50 milioni di feriti ogni anno. Per fermare questa strage l’Automobile Club d’Italia porta nel nostro Paese la nuova iniziativa della FIA‐ Federazione Internazionale dell’Automobile con un appello on‐line nell’ambito della campagna mondiale per la sicurezza stradale “Action For Road Safety”, invitando gli automobilisti a sostenere e rispettare le 10 Regole d’Oro per una mobilità sicura. Le dichiarazioni di impegno si possono sottoscrivere sul sito http://www.aci.it e http://www.fia.com. Il campione del mondo di Formula1 Lewis Hamilton, il presidente FIA Jean Todt e il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani sono tra i primi firmatari della dichiarazione d’impegno sulle 10 Regole d’Oro. “Come pilota di Formula1 e ancor più come campione del mondo – dichiara Lewis Hamilton ‐ ho la responsabilità di promuovere la guida sicura fuori dai circuiti sportivi. Le 10 Regole d’Oro FIA sono semplici principi che tutti dovrebbero rispettare. Esorto vivamente i miei fan a dimostrare il loro sostegno firmando online la dichiarazione d’impegno.” Jean Todt, Presidente FIA, afferma: “la sicurezza stradale è un’assoluta priorità per la FIA. Firmando la dichiarazione, rafforziamo il nostro un ruolo di protagonisti contribuendo a salvare tante vite umane”. “Sulla strada come in pista è fondamentale la più rigorosa osservanza delle regole – dichiara Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – e chi guida deve rispettare la coscienza prima ancora del Codice della Strada: ognuno di noi sa consapevolmente cosa riesce a fare al volante e cosa no. ACI e FIA danno voce agli automobilisti più fieri del proprio ruolo sulla strada”. FIA, ACI e gli altri Automobile Club internazionali possono contare sul supporto all’iniziativa di partner mondiali come Michelin, Coca‐Cola e PETRONAS, oltre che dei sostenitori ufficiali Nissan e Iveco.10 regole

Istat, pubblicato il rapporto incidentalità nelle regioni d’Italia, anno 2013

rapporto-Istat-incidenti-regioni-italia-2013

ROMA – L’incidentalità nelle regioni d’Italia – Anno 2013. Pubblicato da Istat un rapporto che analizza l’andamento degli incidenti stradali in Italia nel 2013 e nell’arco temporale 2001-2013. Luoghi e circostanze, giovani e anziani, conducenti o passeggeri, le strade critiche, il rispetto degli obiettivi di programma UE.

181.227 sono stati gli incidenti stradali con lesioni a persone rilevati in Italia nel 2013, 3.385 le persone decedute, 257.421 le persone ferite. 497 di media gli incidenti che ogni giorno hanno causato lesioni.

Le strade urbane le più pericolose, con 136.438 incidenti, 35.524 su tutte le extraurbane, 9.265 invece per le autostrade. Per quanto riguarda il rapporto percentuale tra incidenti – morti – feriti “sulle autostrade, la variazione percentuale di incidenti, morti e feriti è più contenuta rispetto agli altri ambiti stradali ed è pari rispettivamente a -1,5 per cento, -2,7
per cento, -2,6 per cento”.

Tra i il 2010 e il 2013 il numero di morti sulle strade si è ridotto del 17,7%. Tra “il 2001 e il 2013 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono passati […] da 263.100 a 181.227, con un calo complessivo del 31,1 per cento; i morti sono passati da 7.096 a 3.385 (-52,3 per cento) e i feriti da 373.286 a 257.421 (-31,0 per cento)”.12,5 il tasso di mortalità nel 2001, 5,6 del 2013″.

In dimuinuzione progressiva dal 2001 al 2013 le morti nella fascia d’età 25-59 anni, in calo anche tra i 15-24. In lieve aumento invece tra il 2012 e il 2013 i decessi di persone superiori ai 60 anni ed è in questa fascia di età che per le donne dal 2009 si concentra il maggior numero di vittime.

Nel 2013 le autovetture sono state il mezzo più coinvolto con il 67,5% dei casi, quindi i motocicli con il 12,8%, autocarri 6,4%, biciclette 5,3% ciclomotori, 4,5%, minicar 0,2%.

Ancora nel 2013 i conducenti hanno rappresentato il 67,9% dei decessi, 15,9% i passeggeri, 16,2% i pedoni. “Focalizzando l’attenzione sulle utenze deboli della strada (pedoni, centauri e ciclisti) e sull’andamento temporale negli ultimi anni, si rileva che tra il 2001 e il 2013 il numero di pedoni morti in incidente stradale è diminuito del 46,8 per cento, per i conducenti e passeggeri di motocicli e ciclomotori la riduzione del numero di morti è stata pari al 40,5 per cento. Per i ciclisti gli eventi di decesso sono diminuiti del 31,4
per cento”.

Per quanto riguarda le regioni, nel 2013 i livelli di mortalità più alti si sono registrati in Molise, Emilia-Romagna, Sardegna, Umbria e Friuli-Venezia Giulia con tassi compresi tra l’8,3 e il 6,8 per mille, mentre i più bassi in Basilicata, Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia, con tassi compresi tra il 3,8% e il 5 per mille, al di sotto della media nazionale che è di 5,6 per mille.

Gli obiettivi europei. Il rapporto presenta un’analisi delle performance nazioni e regionali rispetto al Terzo e al Quarto programma (in corso) d’azione per la sicurezza stradale, con valutazioni e dati i vista dell’obiettivo del 2020 di riduzione dei feriti sulle strade.

Questo l’indice del volume:

  • Livello e dinamiche dell’incidentalità stradale (Analisi temporale dei dati sugli incidenti stradali con lesioni a persone: periodo 2001-2013 8;  Il contributo delle regioni al fenomeno dell’incidentalità stradale);
  • Le regioni d’Italia a confronto sugli obiettivi europei (Gli obiettivi 2010 e 2020 di riduzione del numero di morti sulle strade: la posizione dell’Italia e le differenze tra le regioni; Verso l’obiettivo strategico 2020 di riduzione del numero di feriti sulle strade; Gli utenti vulnerabili della strada: la situazione dell’Italia e le differenze tra le regioni);
  • Differenziali di sicurezza stradale in ambito urbano e sulla rete stradale primaria (La sicurezza stradale nelle strade urbane; Gli incidenti su autostrade e strade statali negli ultimi 10 anni; Le principali tipologie di incidente; Le differenze territoriali; Autostrade e strade statali con maggior numero di incidenti);
  • Le conseguenze degli incidenti (Costo sociale degli incidenti; Costi immateriali degli incidenti stradali: anni di vita potenziali perduti per ruolo, età e sesso; Ospedalizzazione per incidentalità stradale; Struttura della scheda di dimissione ospedaliera; Il flusso informativo sanitario per incidentalità stradale).

Corrado De Paolis

Info: Istat incidentalità regioni d’Italia 2013

Leggi

Rapporto Istat Aci incidenti stradali 2013

NON PRENDERMI PER IL C….

non prendermi per il chilometro

Non prendermi per il Chilometro, ma con una C grossa come una casa ed il resto della parola chilometro piccolo piccolo. Giusto per parafrasare che chi mi tocca i chilometri mi tocca anche il fondoschiena.

E’una storia romanzata, ma neanche troppo, di un venditore di automobili che racconta la sua carriera e le sue esperienze. Tra tutte quello che l’ha più segnato e l’aver trattato vetture “chilometrate” alle quali era stata fatta la chirurgia plastica di ringiovanimento. Togliere i chilometri, anche più volte sulla stessa macchina. A danno di chi? A favore di chi altro? Sono domande che appaiono scontate ma non lo sono. La prassi tutta Italiana di prenderci in giro anche in questo settore che è tra quelli in cui girano i più grandi capitali industriali ed anche i diffusi risparmi privati.

Secondo le  stime dell’autore, Alfredo Bellucci, ci troviamo di fronte ad una pratica che coinvolge più del 50% del parco circolante ed un fatturato “a nero” di oltre 2 miliardi l’anno di euro.

Vengono esaminati gli aspetti umani, tecnici, economici e psicologici. Con una forma chiara e facile da leggere.

Un esperto di auto non può non sapere queste cose e non tutte sono risapute.

Periti Auto vi consiglia una lettura leggera, ma non troppo. Da Apice Libri.

Vedi anche “USURA E CHILOMETRAGGIO SECONDO EUROTAX”