Brunello Olivero: “Serve un percorso di formazione continua che parta dalle scuole”
Un dossier per sensibilizzare l’Amministrazione provinciale, le più importanti Amministrazioni comunali della provincia, le Istituzioni e le Forze dell’ordine in materia di viabilità, con il fine di approntare interventi di prevenzione contro gli incidenti stradali. È quanto ha predisposto l’Automobile Club di Cuneo, su iniziativa del presidente Brunello Olivero, che nei giorni scorsi ha inviato, registrati in un cd-rom, i dati riepilogativi elaborati da Aci-Istat relativi agli incidenti stradali verificatisi in Italia nel 2012, con un focus sulla provincia di Cuneo. Brunello Olivero: “Abbiamo spedito questo dossier perché siamo convinti che, anche a posteriori, essere a conoscenza del numero, della localizzazione e della tipologia e natura degli incidenti che avvengono sul nostro territorio, sia utile per approntare interventi mirati di prevenzione”.
“Continueremo a pagare con il sangue la domanda di mobilità del Paese finché non si attuerà una riforma del sistema educativo dei conducenti – prosegue Brunello Olivero -. Serve un percorso di formazione continua che parta dalle scuole, si consolidi nelle autoscuole e si aggiorni periodicamente con i corsi di guida sicura, prevedendo abilitazioni progressive per auto più potenti”.
Secondo i dati Aci-Istat nella Granda nel 2012 si sono verificati 1317 incidenti, con 49 morti e 1979 feriti. I pedoni coinvolti sono stati 152 (con 5 casi mortali). La provincia di Cuneo a livello regionale si è posizionata al terzo posto per numero di sinistri dietro a Torino e Alessandria, al secondo per numero di decessi. Il tasso di mortalità sulle strade della Granda è stato del 37,2%. A novembre 2013, il numero dei decessi sulle strade provinciali è pari a 44. Cuneo si conferma centro con il maggior numero di incidenti (224), davanti a Bra (106) e Alba (101). Tra le strade, quelle provinciali, regionali e statali fuori dai centri abitati hanno registrato il maggior numero di incidenti (481) con il più alto tasso di mortalità (77%). Il più elevato numero di incidenti si è toccato nel mese di luglio 2012 (135), mentre quello con il maggior numero di morti è stato marzo (8). La maggior parte degli incidenti stradali si è verificato a seguito di scontri frontali-laterali (194), principale causa anche dei decessi in auto. Il maggior numero di impatti si è riscontrato sui rettilinei (1197), seguono le uscite di strada in curva (363). Al primo posto tra le circostanze di impatto spicca il mancato rispetto dei segnali stradali (296 incidenti, 4 dei quali mortali), la guida distratta (278 incidenti, 15 dei quali mortali) e l’alta velocità (229 incidenti, 10 dei quali mortali). I veicoli coinvolti sono soprattutto automobili private, quindi i mezzi commerciali-industriali. Venerdì è risultato il giorno in cui si sono verificati più incidenti (205 su 1317 totali), mentre la fascia oraria in cui si sono registrati più sinistri è stata quella compresa tra le 10 e le 13 (361). La classe di età più coinvolta è quella compresa tra i 30 e i 54 anni (19 morti e 821 feriti).
CS