Puoi consultare EUROTAX giallo e blu gratis in internet

LISTINO USATO

Grazie a       alVolante.it       è possibile trovare in rete una “ampia” selezione di modelli di cui ci sono le quotazioni Eurotax di Sanguineti Editore (quasi tutti direi). 

al Volante: Fra tutti i modelli che si sono affacciati sul mercato italiano negli ultimi 9 anni abbiamo selezionato i più importanti in questo listino auto usate: le quotazioni Eurotax delle auto di seconda mano sono espresse in migliaia di euro e riferite a veicoli in regola con la revisione periodica, con percorrenze nella norma (da 10.000 a 25.000 km l’anno secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione) e che non richiedano particolari spese di ripristino per parti meccaniche o di carrozzeria. I prezzi nel listino auto usate non considerano la presenza di eventuali optional presenti nell’auto, che possono far salire la quotazione in rapporto all’incidenza che avevano sul costo dell’auto nuova.

eurotax disco

http://www.alvolante.it/listino_auto/usato#accessori

Giallo per i privati (vendita), blu per i commercianti (acquisto)

Con il link di questa pagina si accede ad una selezione. Per avere la quotazione di tutte le auto è necessario essere iscritti.

Eurotax come Quattroruote pubblica le quotazioni delle auto con meno di 10 anni di età. Per quotazioni di auto più anziane bisogna usare i siti on line come autoscout, automobili.it, indicata o altri riservati ai professionisti

L’officina? È un buco nero

Sempre più dilatati i tempi di riconsegna delle auto in manutenzione, con disagi per i driver
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Benché la rapidità e la qualità abbiano un forte impatto sulla soddisfazione del cliente, è il prezzo il vero driver delle scelte dei dei noleggiatori. I quali ora preferiscono le officine indipendenti a quelle delle Case, salvo le poche vetture di alta gamma. Non solo perché le prime offrono tariffe di manodopera più convenienti ma, soprattutto, per la possibilità di imporre agli indipendenti la fornitura diretta di molti ricambi (magari di qualità equivalente agli originali, meno cari); cosa impossibile con le officine autorizzate perché ostacolata dalle Case.

Ogni vettura noleggiata effettua almeno due ingressi all’anno in officina, con una spesa media complessiva non inferiore a 550 euro a carico del noleggiatore. Il dato è confermato da Arval (il più grosso operatore in Italia), che dichiara 330mila interventi annui su un parco di 150mila auto. Proiettando il dato su un totale di auto del noleggio a lungo termine di 546mila unità (fonte Aniasa), si può stimare che le due soste producano un costo complessivo a carico delle società Nlt di circa 300 milioni di euro (45% manodopera e 55% ricambi).

Un risparmio solo del 10% produrrebbe un vantaggio economico pari a 30 milioni di euro, per i noleggiatori. Un tesoretto di non poco interesse. Il complesso mondo dei servizi automobilistici costituisce infatti un mercato ricco, vasto e frammentato, il cui valore in Italia ammonta a oltre 20 miliardi di euro annui ripartito per il 55% tra le officine indipendenti e per il rimanente 45% tra quelle ufficiali delle Case auto.

Questo spiega perché da qualche anno i noleggiatori (almeno i più grandi) sono passati in molti casi alla fornitura diretta dei ricambi e all’applicazione di tariffe orarie scontate di manodopera, analogamente a quanto sperimentato anni prima dalle compagnie di assicurazioni nonostante la dura opposizione dei carrozzieri. Le reazioni delle officine di riparazione convenzionate non si sono fatte attendere. La fornitura diretta dei ricambi sottrae loro di fatto un margine medio tra il 25 e il 40%, per non parlare dello sconto sulla manodopera che riduce margini già modesti (in Italia il costo orario della manodopera è il più basso d’Europa).

Alle proteste, però, le società di noleggio hanno resistito. Ma le polemiche affiorano di continuo anche da parte dei clienti. Perché quando i ricambi per il completamento del lavoro (e la riconsegna della vettura) tardano ad arrivare, spesso le officine dicono di protestare presso i noleggiatori per il sistema da loro creato. Non sempre, inoltre, il driver è coperto da auto sostitutiva (dipende dalla policy aziendale e da altri fattori). Sulle storture e gli inconvenienti del sistema, i rappresentanti delle società di noleggio si giustificano dichiarando che la fornitura diretta dei ricambi è stata introdotta non per ingiusto arricchimento a spese delle officine ma, piuttosto, per tenere sotto controllo la spesa e la qualità della manutenzione e della riparazione del parco (che rischiava di sfuggire di mano anche per l’allungamento della durata media dei contratti di noleggio). Senza un calmiere sui prezzi e un controllo sulla qualità dei ricambi impiegati, la maggiore spesa si sarebbe inevitabilmente ribaltata sui canoni mensili, rendendo il noleggio a lungo termine meno conveniente rispetto all’acquisto della vettura.

Quanto poi ai ritardi e alle forniture diretta dei ricambi, i noleggiatori riferiscono che sono stati introdotti alcuni correttivi. Come nel caso ormai classico del cambio di lampadine ma anche di pneumatici, di lubrificanti, di vernici (per le carrozzerie), per i quali molti noleggiatori ormai autorizzano il riparatore a prelevarli dal proprio stock o ad acquistarli localmente dal proprio fornitore per fatturazione successiva al noleggiatore a condizioni concordate, assicurando al riparatore un adeguato margine. Le società di noleggio confidano che la situazione verrà semplificata grazie alle tecnologie, che ormai bussano anche alle loro porte, perché permetteranno un maggior controllo dell’attività e sui costi delle officine convenzionate. Di certo, la matassa è difficile da sbrogliare (per questo le dichiarazioni dei noleggiatori sono state raccolte in forma riservata).

Nel frattempo, è arrivata sul mercato una new entry del noleggio, Sifà (Società italiana flotte aziendali) guidata da Paolo Ghinolfi e partecipata al 35% da Bper Banca che, in controtendenza, afferma di voler far svolgere la manutenzione presso le reti delle Case per tutte le vetture del suo parco «allo scopo di offrire un migliore servizio alla clientela».

Sarà interessante vedere come andrà a finire. Nel frattempo i noleggiatori potrebbero magari risparmiare riparazioni a pagamento fornendo ai driver maggiori dettagli sulle modalità della garanzia: sarebbe sufficiente rammentarne la data di scadenza per evitare di lasciarla decadere senza aver effettuato il programma di revisione . Magari un semplice messaggio di posta elettronica, qualche settimana prima della scadenza, aiuterebbe.

di Nicola Giardino

PERITO E/O ESPERTO AUTOMOTIVE VENEZIA

  • Stipendio non disponibili
  • Esperienza minima: 1 anno
  • Tipo di offerta: da definire, giornata completa

Descrizione

Control €xpert è una multinazionale, fornitore leader di servizi procedurali nel management dei dati, dei danni e del controllo qualità nel settore automotive, sia per le case automobilistiche sia per le compagnie di assicurazioni.Cerca perito assicurativo o esperto in automotive.

Requisiti
Perito iscritto all’albo, in possesso di diploma di maturità che potrebbe essere inserito nel team tecnico della nuova sede Italiana in Mestre, con concrete possibilità di crescita in un contesto innovativo e multinazionale .Preferibilmente con una conoscenza di base della lingua inglese.

Requisiti

  • Titolo di studio minimo

    Diploma di Maturità

  • Esperienza minima

    1 anno

Non disponiamo di informazioni sul numero degli iscritti. Questo processo è gestito attraverso il site dell’azienda.

info@controlexpert.com

Rc-Auto: Vicari & Renzi pro lobby assicurative

PRIMA SEDUTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI   Tutto in un decreto nel piano Destinazione Italia.

E’ bastato togliere un avverbio dalla norma firmata da Monti per spazzare via colpo di frusta, danni psichici, ferite e lesioni non riscontrabili con radiografie. La prescrizione passa da due anni a tre mesi. UnipolSai, leader del mercato, aveva lamentato “l’impatto significativo dei sinistri sulla redditività” del gruppo. Altro elemento di battaglia dell’Ania presente nel nuovo testo è il richiamo al famigerato risarcimento in forma specifica. Il preludio affinché si possa finalmente consentire alle compagnie di determinare le modalità di riparazione e non ultimo promuovere la categoria dei carrozzieri a “terzisti di pura manovalanza”, ai quali imporre il costo orario di manodopera e la lavorazione del veicolo con ricambi triangolati direttamente dalle compagnie. Inoltre, e questo non è da poco, se nell’erogazione dell’intervento riparativo si presentano due possibili soluzioni tecniche, il carrozziere convenzionato sarà sempre costretto dalla compagnia a scegliere quello meno costoso. Ultimo elemento: la clausola contrattuale in polizza per limitare – nonostante le varie pronunce avverse sentenziate dalla Corte Suprema di Cassazione – l’utilizzo dell’istituto della cessione del credito, unica arma oggi a tutela dell’autoriparatore e dell’automobilista danneggiato, che di fatto e di diritto, dovrebbe liberamente scegliere l’autoriparatore di fiducia ed ottenere da quest’ultimo una riparazione a regola d’arte del bene danneggiato.

Per il risarcimento del danno fisico alla persona, nel testo che dovrà essere convertito in legge entro il 21 febbraio, si stabilisce che l’infortunato “è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Una norma precedente, firmata dal governo Monti che già aveva aperto la strada a dubbi e contestazioni alleggerendo i costi delle compagnie (-22% la stima dell’Ivass per un risparmio di 120 milioni nel 2012) in affanno per gli effetti sulle polizze del calo delle auto in circolazione, affiancava a “strumentalmente” l’avverbio “visivamente” che l’esecutivo Letta ha invece deciso di togliere di mezzo. Addio, quindi, non solo al colpo di frusta, ma anche a danni psichici come lo stress post traumatico o a ferite e lesioni non riscontrabili via Tac e radiografia. Questo significa ammazzare per intero qualsiasi possibilità di ottenere un risarcimento per danni come per esempio il classico colpo di frusta. Quindi è una norma fatta per tagliare via tutta una serie di risarcimenti, giusti o sbagliati che siano, semplicemente per sollevare le assicurazioni. E’ rassicurante sapere che finalmente i testimoni di un sinistro, non indicati nel frettoloso e spesso incompleto rapporto della Polizia intervenuta per i rilievi, non saranno ammessi in questo modo mettendo uno stop alle testimonianze di comodo e ci regala serenità sapere che il diritto al risarcimento decadrà in caso di richiesta presentata oltre novanta giorni dal fatto e così, finalmente, le compagnie potranno archiviare il caso in modo da evitare le denunce tardive. Insomma, giustizia è fatta. Ma ci sono gli sconti per gli assicurati! Ci si chiede cosa c’entra quanto paga l’assicurato con la posizione dell’infortunato che non sempre coincidono? E poi gli sconti sono irrisori rispetto all’aumento delle polizze nell’ultimo decennio. In ogni caso il legislatore non ha bloccato i prezzi delle polizze – che non sarebbe possibile -, quindi basta aumentarli e annullare il beneficio degli sconti: non c’è alcuna garanzia su questo punto, quindi abbiamo una lesione certa dei diritti delle persone e forse degli sconticini sulle polizze ma che non si equiparano in alcun modo con quelli che sono i maggiori utili per le compagnie. Quanto ci guadagnano le assicurazioni? Difficile fare un conto preciso, ma tenendo conto che il risarcimento del colpo di frusta rappresenta tra il 60 e il 70% del risarcimento delle compagnie che quindi possono aspirare ad avere un risparmio almeno del 50% della loro esposizione complessiva sul ramo Rc Auto. Un risparmio di proporzioni enormi. Tutto all’insegna dell’incostituzionalità, ma la Corte potrebbe impiegare anni per pronunciarsi in merito. In tutto questo “teatro italico” noi tutti vorremmo capire meglio la nuova posizione assunta nel merito da Matteo Renzi, che giorno dopo giorno incarna sempre più chiaramente l’ambito ruolo a tutor dei poteri forti.

tempario.it

Il soccorso stradale contrasterà  le frodi assicurative

truffa-assicurazioni La prevenzione delle frodi assicurative inizia dal soccorso stradale. IMA Italia Assistance è il primo gruppo che si è dotato in Italia di un protocollo antifrode. «In caso d’incidente stradale, attraverso la nostra centrale operativa h24, siamo in grado di aiutare il cliente nella compilazione della constatazione amichevole, di raccogliere i dati di sintesi dell’incidente, redigere una pre-dichiarazione del sinistro ed inviarla contestualmente alla compagnia assicurativa», spiega Nicola Albarino, responsabile rete fornitori di IMA Italia. «È un servizio a supporto dell’assicurato e della compagnia per una precisa definizione del sinistro che diventa elemento strategico per combattere la possibilità di frode: in meno di 48 ore la compagnia riceve foto e rapportino descrittivo dei danni cagionati al veicolo incidentato, evitando così eventuali alterazioni del sinistro». Le compagnie assicurative hanno già messo in atto meccanismi di controllo: si stima che l’azione antifrode del 2013 possa portare ad un risparmio di 180 milioni di euro; adesso anche i soccorritori stradali scendono in campo. Secondo le prime rilevazioni Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) sul 2013, nonostante i sinistri denunciati siano diminuiti del 6,5% circa rispetto all’anno precedente, è aumentato il numero dei sinistri individuati dalle compagnie assicurative come esposti a rischio frode: da 400mila circa del 2012 sono passati a 460mila, portando il tasso dei sinistri a rischio frode al 16,4%; la regione con il tasso più alto è la Campania (39,3), quelle con il valore più basso la Valle d’Aosta (8,3) e il Veneto (9,7). Il costo medio di una frode è stimato in 3.330 euro, per un giro d’affari complessivo stimato intorno al miliardo e mezzo di euro. «A conferma dell’illegalità diffusa, c’è da dire che nel nostro Paese il tasso degli incidenti stradali è pari al 7% -dal 9,3 del Lazio al 5 del Friuli Venezia Giulia-, più alto di Francia (4,4) e Germania (6,6). Ciò significa che gli automobilisti italiani o sono poco prudenti, oppure questo dato è “inquinato” proprio dalle truffe assicurative. Finti tamponamenti, colpi di frusta con persone dal rachide di cristallo, spese mediche gonfiate, incidenti fasulli, danni documentati ad arte, sono solamente alcuni esempi di frode. E la conseguenza sono i premi tra più elevati d’Europa», prosegue Albarino. Con questo nuovo servizio antifrode, il Gruppo IMA Italia rivoluziona il concetto del soccorso stradale. «Davanti ad un mercato sempre più esigente ed in profonda espansione, abbiamo predisposto un network specializzato di assistenza a 360 gradi», spiega Albarino. «Dal soccorso dedicato alle auto ibride ed elettriche all’intervento di riparazione sul posto -depannage-, quando possibile; dalla fornitura del veicolo sostitutivo al servizio di supporto per assicurato e compagnia assicurativa in caso d’incidente. Il tutto h24 sia sull’intera viabilità ordinaria, sia sulla rete autostradale». Questo nuovo concept di soccorso stradale sarà presentato alla prima convention nazionale del Gruppo. IMA Italia Assistance incontrerà infatti i suoi 560 centri nella due giorni che si terrà all’hotel Mediterraneo di Riccione il 21 e 22 novembre. «Nell’occasione – precisa Albarino – verrà illustrato al nostro network l’asset strategico per il periodo 2015-2017 che vedrà il Gruppo IMA impegnato a consolidare la propria posizione di mercato in entrambe le viabilità ordinaria ed autostradale, puntando sempre di più sulla formula “all in one”». Testimonial d’eccezione sarà l’attrice e showgirl Patrizia Pellegrino.

fonte: Ansa.it

Dietrofront sull’ “occhio elettronico”

20141024-071546.jpg Scompare dalla Legge di Stabilità il provvedimento che prevede l’utilizzo di dispositivi elettronici ( autovelox, tutor, telecamente ztl e semaforiche) per scovare le auto senza RCA

Passo indietro del Governo sull’ “occhio elettronico”. Negli scorsi giorni la Camera aveva approvato il disegno di legge che prevede l’utilizzo di dispositivi elettronici ( autovelox, tutor, Vergilius telecamere ztl e semaforiche, ) per scovare le auto senza RCA, incrociando i dati con l’archivio centrale della motorizzazione. Ma ora, nell’ultima versione del testo della Legge di stabilità, sembrerebbe essere tutto sparito. Non sono state rese noto le motivazioni, ma parrebbe che a frenare l’iter la questione sanzioni, che sta dividendo il ministero dell’Interno e quello dei Trasporti. Non si è infatti ancora deciso se le sanzioni debbano arrivare in automatico o tramite convocazione dei proprietari dell’auto per chiedere chiarimenti (andando a evitare il rischio di una “pioggia di multe”).
Il dato di fatto è comunque che la frase che doveva essere aggiunta alla fine del comma 1 bis è stata eliminata. Essa prevedeva l’ “accertamento, per mezzo di appositi dispositivi o apparecchiature di rilevamento, di cui è data informazione ai conducenti dei veicoli a motore interessati, della violazione dell’obbligo dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, effettuato mediante il confronto dei dati rilevati riguardanti il luogo, il tempo e l’identificazione dei veicoli con quelli risultanti dall’elenco dei veicoli a motore che non risultano coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi”
Resta da capire se si tratta di un vero e proprio dietrofront o di una impasse che può essere superata con una nuova stesura della norma.

www.carrozzeria.it

Incidenti mortali: Italia sopra la media europea

Incidenti mortali: Italia sopra la media europea   L’Italia occupa l’11° posto nelle graduatorie europee per i decessi causati dagli incidenti stradali. Nel 2013 ci sono state 58 vittime per milione di abitanti, contro una media europea di 52

Nel 2013 in Italia i decessi causati da incidenti stradali sono stati circa 3400, mentre i feriti ammontano a circa 259.500 (dati Istat)
Rispetto al 2012 si è riscontrato comunque un calo: le “vittime della strada” si sono ridotte del 6,9% e del 2% i feriti. Nel 2013 la media europea per i decessi causati da incidenti stradali è pari a 52 morti ogni milione di abitanti. L’Italia si colloca all’11° posto nella graduatoria europea con 58 vittime per milione di abitanti, preceduta dalla Germania (41) e dalla Spagna con (37). L’Italia risulta pertanto peggiore rispetto alla media europea, ma migliore rispetto a Paesi come la Romania, dove i decessi registrati sono di 92 morti per milione di abitanti, la Polonia (87 ) e la Lettonia (86). La causa principale degli incidenti stradali è la distrazione.

La filiera virtuosa del sinistro. Dalla denuncia al risarcimento in forma specifica

logo UEA

Si terrà sabato 10 maggio, presso la sede dell’Università Parthenope, Villa Doria D’Angri – Via Petrarca 80, Napoli  il convegno organizzato da UEA su “La filiera virtuosa del sinistro. Dalla denuncia al risarcimento in forma specifica”. PROGRAMMA ore 9.00 Registrazione partecipanti ore 9.30 Inizio dei lavori e  saluti istituzionali Chairman, Francesco Barbieri, Direttore Attualità Uea PRIMA SESSIONE Relazione introduttiva prof. Francesco D’Innella, docente di Diritto delle assicurazioni, Università Parthenope Uea Pensiero” Alfonso Santangelo, Università Parthenope e consigliere Uea Tutela legale: il valore del servizio al cliente” Marco Rossi, direttore commerciale Das SpA Le attività di controllo tecnico nella filiera di gestione del sinistro” Higinio Silvestre Borbon, insurance specialist Asacert SpA Una modalità efficace e trasparente per contrastare le frodi assicurative” Maurizio De Dominicis, Università Parthenope e avvocato patrocinante in Cassazione ore 11.15 Coffee Break SECONDA SESSIONE “La riparazione diretta in Europa e in Italia: una nuova opportunità di servizio” Stefano Sala, amministratore delegato Per SpA “Agenti assicurativi e amministratori di condominio: un caso di successo di riparazione diretta” Armando Bianchessi, titolare di Bianchessi sas, agenzia Toro Generali Una buona pratica di assistenza in caso di sinistro: il valore della relazione” Carlo Colombo, consigliere Uea Considerazioni finali Filippo Gariglio, presidente Uea La partecipazione al convegno è gratuita. Per iscriversi è sufficiente mandare una mail con i propri dati (nome, cognome, indirizzo mail e numero di telefono) all’indirizzo: info@uea.it

Evento 9 aprile

Più Concorrenza Più Diritti – Verso una riforma della RC Auto

Mercoledi 9 aprile dalle 10 alle 13.
Roma – Auletta dei gruppi parlamentari
Via di Campo Marzio 74 – Roma

Organizzazioni promotrici:

Mobast
Federcarrozzieri
Associazione Familiari Vittime Strada
Assoutenti
CUPSIT
Associazione Valore Uomo
OUA – Commissione Resposabilità Civile
UNARCA
SISMLA

La manifestazione di gennaio a Bologna e quella di febbraio a Genova, con l’ulteriore tappa di Torino del 29 marzo, sono stati un prezioso tassello per consolidare un movimento composto da artigiani, consumatori, Vittime della Strada e professionisti che si battono per un mercato assicurativo concorrenziale e in grado di garantire le opportunità di scelta del danneggiato di scegliere il proprio medico e il proprio riparatore e di ottenere un giusto ed equo risarcimento.

Il movimento che si è creato ha sparigliato le carte di rappresentanze che ragionano con logiche ambigue o consociative. Le Compagnie assicuratrici, abituate a dialogare solo con gli anelli deboli delle categorie interessate, si sono ritrovate spiazzate. L’inedita coalizione della Carta di Bologna ha fatto comprendere al Legislatore che le proposte avanzate non erano frutto di un ragionamento corporativo ma di una elaborazione complessa e sofisticata di proposte liberali e del tutto in linea con i più recenti orientamenti giurisprudenziali e legislativi sia in Italia che all’estero.

I punti della carta di Bologna diventeranno una proposta di legge che sarà presentata a Roma il prossimo 9 aprile nell’Auletta dei Gruppi Parlamentari, il luogo più prestigioso e ampio per far percepire ai parlamentari la nostra presenza. Sarà un giorno memorabile dove la nostra protesta diventerà una proposta, dove la nostra partecipazione attiva sarà il segno del nostro interesse a proseguire uniti per una seria riforma della RC Auto.

Di seguito il programma provvisorio e il form di registrazione che dovrà essere scrupolosamente compilato per agevolare le procedure di registrazione che saranno gestite dal personale della Camera previa presentazione di un documento di identità.

IL CONVEGNO HA NATURA FORMATIVA

Considerato il luogo è consigliabile (non obbligatorio) indossare giacca e cravatta.

PROGRAMMA DRAFT

9:30 – 10:00 Registrazione
A seguire fino alle 13:00 Rappresentanti delle Associazioni PromotriciProf.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della StradaDott. Furio Truzzi – Presidente AssoutentiDott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali ItalianiDavide Galli – Presidente FedercarrozzieriAvv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’AvvocaturaAvv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury LawyersMario De Crescenzio – Presidente MO BAST!Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore UomoAvv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti

Avv. Massimo Perrini – Responsabile scientifico UNARCA

Dott. Giampaolo Bizzarri – Confederazione Libertà del Danneggiato

Prof. Dott. Raffaele Zinno – Segretario SISMLA Sindacato italiano specialisti medicina legale e delle assicurazioni

Ivano Vernazzano – Consorzio fra Carrozzieri della provincia di Genova

Dott.ssa Annamaria Gandolfi – Inretecar

Dott. Enrico Pedoja – Segretario SMLT Società Medico Legale del Triveneto

Dott. Claudio Cangialosi – Direttore SicurAUTO.it

Avv. Matteo Mion – Giornalista Quotidiano Libero

Esponenti politiciDott. Cosimo Maria Ferri – Sottosegretario Ministero GiustiziaSen. Altero Matteoli (Forza Italia) – Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni – SenatoOn. Daniele Capezzone (Forza Italia) – Presidente Commissione Finanze – CameraOn. Alessandro Bonafede (Movimento 5 Stelle) – Vice presidente Commissione Giustizia – CameraOn Antonio Boccuzzi (Partito Democratico) – Commissione Lavoro – CameraOn. Andrea Colletti (Movimento 5 Stelle) – Commissione Giustizia – CameraOn. Marco Di Stefano (Partito Democratico) – Commissione Finanze – CameraOn. Leonardo Impegno (Partito Democratico) – Commissione Attività Produttive – CameraOn. Giovanna Palma (Partito Democratico) – Commissione Agricoltura – Camera

Sen. Sergio Puglia (Movimento 5 Stelle) – Commissione Lavoro – Senato

On. Mario Sberna (Per l’Italia) – Commissione Finanze – Camera

On. Paolo Russo (Forza Italia) – Commissione Agricoltura – Camera

Moderatore: Tommaso Caravani (Car Carrozzeria)

Promotori della Carta di Bologna

partecipanti all'evento

Aderenti alla carta di Bologna

partecipanti all`evento

partecipanti all`evento

CARTA DI BOLGNA

CARTA DI BOLGNA

CORSO PER OPERATORI DI CONCILIAZIONE RC AUTO

Ecco il programma dei prossimi eventi, ai quali la invitiamo a partecipare per prendere contatto con la nostra realtà:

26 marzo 2014 presso Casa Bonus Pastor via Aurelia, 208 Roma
 
CORSO PER OPERATORI FRONT PEOPLE DI ASSOCIAZIONE CONSUMATORI  h 9:30-13
Il corso, destinato a nuovi operatori, si prefigge la preparazione di base per l’accoglienza del cittadino/consumatore da parte di una associazione consumatori. E’ riservato agli operatori Konsumer Italia – ACU – Mdc – Mec – Confconsumatori. La partecipazione è gratuita e sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Programma:

Benvenuto Presidente Ass. Cons.
Il senso di partecipare alle attività sociali – Carlo Pileri
L’organizzazione – Fabrizio Premuti
L’accoglienza del cittadino – Giovanni Nardone
Impostazione di un fascicolo – Valentina Masciari
l’attività legale – Giurista
Consegna attestati

E’ richiesta la prenotazione presso  info@konsumer.it  poiché i posti sono limitati
CORSO PER OPERATORI DI CONCILIAZIONE RC AUTO   h 15-18

La Conciliazione Paritetica tra Assicurazioni e consumatori è una realtà, formiamo nuovi operatori agenti, broker, subagenti che possano offrire ai propri clienti uno strumento veloce ed economico in caso di contenzioso su un sinistro RC Auto. Insieme a loro formiamo gli operatori di Konsumer Italia ed ACU.
Per informazioni sul corso scrivere a info@konsumer.it
Il corso ha il valore di 8 crediti formativi ai fini IVASS.
E’ diviso in due sessioni, una in aula ed una online attraverso il portale di Officina del sapere. Il superamento del test finale viene confermato dalla consegna di un attestato.
La sessione in Aula avrà per programma:
Introduzione Congiu Massimo Unapass
Le potenzialità Fabrizio Premuti Konsumer Italia-ACU
la RC Auto CdA Rossella Sebastiani ANIA
La Procedura Giacomo Carbonari ANIA
Il portale Matteo Avico ANIA

on line

Nozioni di Medicina Legale Arturo Di Folco Konsumer Italia
Nozioni di Codice del Consumo Marco Recchi Konsumer I.
Nozioni di Estimo auto Roberto Tomassetti Konsumer italia

Test finale basato su domande a risposte multiple.
Per la partecipazione é richiesto un contributo di € 80 comprensivi dell’iscrizione a Konsumer – ACU, pagabili con bonifico bancario.  E’ richiesta la prenotazione poiché i posti sono limitati:
per iscrizioni ed informazioni scrivere a info@konsumer.it
27 marzo 2014 presso Casa Bonus Pastor Via Aurelia, 208 Roma
Assemblea Nazionale Quadri Konsumer Italia h 9:30 – 13

Milena Giannelli
Coordinatrice della Presidenza

 mobile 3663156918 – info@konsumer.it

Frodi, incidenti, tasse: ecco perché l’Rc auto in Italia è più cara che nel resto d’Europa

l’Rc auto in Italia è più cara che nel resto d’Europa Le polizze assicurative per auto e moto in Italia sono le più care d’Europa. A mostrarlo è uno studio del Boston Consulting Group in collaborazione con Ania, che rivela come i prezzi dell’assicurazione Rc Auto in Italia siano mediamente superiori agli altri principali Paesi europei di 213 euro.

cache_2428433169   Caro Rc auto – Confronto sul mercato RCA in Europa Il nostro Paese si caratterizza per la frequenza di incidenti e il costo medio di risarcimento più elevati tra i principali Paesi europei. In particolare, la frequenza di sinistri in Italia è del 7,9% contro il 6,6% della media europea. I dati evidenziano che questa voce determina più della metà dello spread tra il costo medio assicurativo in Italia e quello europeo.

Valentina Brini

Vedi il report: RCA-in-Europa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’art.8 soppresso dalla legge di conversione del DL “Destinazione Italia”

L'art.8 soppresso dalla legge di conversione del DL    Soppresse per il momento le norme sul risarcimento in forma specifica e sul divieto di cessione del diritto al risarcimento. Passo indietro anche sulla scatola nera. Ma il nuovo il Disegno di legge è destinato a riaprire la questione

Pubblicata la legge 9/2014 di conversione del D.L. 145/2013, c.d. “Destinazione Italia” che, tra le tante cose, va a sopprimere anche il controverso Articolo 8 e le relative norme in materia di Rc auto. La soppressione colpisce dunque le norme sul risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate, sul divieto dicessione del diritto al risarcimento e sulle prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Tali norme sono stati dunque soppresse, almeno per il momento. Ma, come è noto, incombe ancora un disegno di legge che “ricalca” nei fatti l’art.8 ed è destinato a riaprire nuovamente tutta la questione.

Anche la scatola nera fa un passo indietro. Sono state infatti soppresse le disposizioni che prevedevano una riduzione significativa del premio per l’assicurato che avrebbe acconsentito all’installazione di meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, oltre a rendere a carico delle compagnie icosti di installazione, disinstallazione, sostituzione e portabilità.

Incidenti stradali e truffe, in calo solo al sud: Liguria al secondo posto tra le Regioni del nord

assicurazione auto tagliando   Liguria. Una piaga italiana, quella delle truffe nei sinistri stradali, che resta attualissima – nonostante le numerose ed inutili riforme succedutesi negli anni, tra cui il famigerato “indennizzo diretto” – com’è possibile verificare dai dati che l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) che ha sostituito nelle funzioni l’ISVAP, elabora e pubblica ogni anno circa le statistiche con il numero dei casi accertati di frode rispetto al complesso degli incidenti denunciati.

Nel 2011 risulta che in Italia sono stati rilevati 54.502 sinistri fraudolenti, pari al 2,04% di tutti quelli accaduti e denunciati nel medesimo anno. La cifra è in calo rispetto all’anno precedente, che aveva visto 69.763 casi (il 2,3% del totale) di truffe. Il problema interessa l’intero Paese, seppur con spiccate differenze territoriali. È interessante notare che la riduzione dei casi di sinistri fraudolenti che ha caratterizzato il 2011 riguarda soprattutto le zone in cui il fenomeno ha un’incidenza più alta.

L’Italia settentrionale è l’area con la minore incidenza di casi di frode. Tuttavia, la maggior parte delle regioni del Nord presentano aumenti rispetto agli anni precedenti. La regione settentrionale con la maggior incidenza di frodi è il Piemonte, stabile all’1,21% dei casi di sinistri denunciati risultati fraudolenti. Seguono, in crescita, la Liguria (1,03%), l’Emilia Romagna (0,97%), la Lombardia (0,93%), il Veneto (0,72%), la Valle d’Aosta (0,66%), il Friuli Venezia Giulia (0,57%) e il Trentino Alto Adige (0,25%).

Per quanto riguarda il centro Italia, abbiamo dati perlopiù stabili. Abruzzo e Lazio segnalano l’1,42% di casi di sinistri fraudolenti, la Toscana l’1,22% e le Marche l’1,02%. L’Umbria è in aumento, con lo 0,77% dei casi.

Preoccupanti restano i dati delle regioni meridionali, seppure tutte in calo rispetto all’anno precedente: Campania (7,32% dei casi), Puglia (5,17%), Calabria (4,52%), Basilicata (2,95%) e Molise (2,61%). Per quanto riguarda le isole, la Sicilia è in calo con il 2,82% dei casi, mentre la Sardegna aumenta con lo 0,93%.

Dalla lettura dei dati in questione, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, tuttavia, emergono degli aspetti inequivocabili: da una parte, come si diceva, il fenomeno resta assai diffuso, dall’altra si evince che la riduzione in valore dei risarcimenti per le cosiddette “micropermanenti” in particolare i cosiddetti “colpi di frusta” e le numerose indagini avviate hanno comportato una contrazione del fenomeno nelle aree calde.

“Se è vero, quindi, che i sinistri fraudolenti comportino risarcimenti non previsti per le assicurazioni, con un aumento dei costi che, per il principio di mutualità su cui si basano le compagnie assicurative, viene ripartito tra i clienti andando così ad aumentare le tariffe applicate e quindi i premi delle polizze, dall’altra le recenti proposte di modifica del codice delle assicurazioni, bocciate nel famigerato Decreto “Destinazione Italia” e riproposte in un disegno di legge tuttora in piedi, non appaiono assolutamente decisive e necessarie per sradicare un fenomeno che ha radici lontane ed è diventato quasi “culturale” in alcune aree del paese dove esistono vere e proprie organizzazioni che si sono sempre più specializzate in questo specifico settore criminale”, spiega il fondatore dello sportello.

“L’idee della Carta di Bologna dell’11 gennaio scorso sottoscritte dallo Sportello dei Diritti – tra cui la creazione di un’agenzia antifrode indipendente e la ‘rottamazione dell’indennizzo diretto’ – appaiono quindi tracciare la strada più giusta e corretta per limitare le truffe senza ridurre i risarcimenti che rimangono un caposaldo dell’equa tutela dei danneggiati e delle vittime della strada, come al contrario sostiene la lobby delle compagnie assicurative che negli scorsi anni ha fattivamente lavorato nel senso opposto con il supporto di governi compiacenti ed il silenzio della quasi generalità delle associazioni dei consumatori più rappresentative”, conclude D’Agata.

Redazione Genova24

Il pacchetto Rc auto scompare durante l’iter parlamentare

Commissione Finanze Camera Imc  Marcia indietro alla Camera

È rimasta nel titolo del provvedimento, ma è la grande assente: la «riduzione dei premi Rc auto» era una delle parti di maggior impatto popolare e mediatico del decreto legge Destinazione Italia, ma è stata stralciata (cancellando l’articolo 8) in commissione Finanze della Camera (nella foto) perché conteneva misure tanto contestate da mettere a rischio la conversione in legge dell’intero decreto legge. Così, per i veicoli, in Destinazione Italia sono rimaste solo due novità minori: la “legalizzazione” dell’uso saltuario su strada dei carrelli elevatori e la possibilità di svolgere attività di noleggio con conducente anche con risciò a pedali (un’iniziativa che dovrebbe decollare a Milano per Expo 2015).

Sulla Rc auto, dopo lo stralcio, regna l’incertezza. Lo pensano tutti i protagonisti dello scontro che ha affossato il pacchetto di Destinazione Italia. Ma da questo si dovrà partire per il prossimo intervento in materia, che appare inevitabile: il caro-polizze è il motivo principale che porta 3,8 milioni di veicoli (circa il 10% del parco circolante italiano effettivo, anche se la cifra va depurata almeno dai motocicli non utilizzati in inverno) a non essere assicurati. Il pacchetto prevedeva sconti minimi obbligatori a chi avesse accettato di far montare la scatola nera a bordo (7%), di far riparare il veicolo incidentato a un’officina convenzionata con la compagnia (5%), di rinunciare a cedere al riparatore il credito vantato verso la compagnia per il risarcimento (4%) e a farsi curare le lesioni riportate in un incidente da medici di fiducia dell’assicurazione (7%). Misure oggetto di critiche (alcune giuridicamente fondate) per la lesione di diritti del danneggiato e interessi di tutti gli operatori del mondo che ruota attorno all’Rc auto (compagnie, riparatori, avvocati, periti, patrocinatori, medici) e perché difficilmente non bastano a tagliare i costi di risarcimento (che fanno aumentare le tariffe, quindi gli sconti diventano poco utili).

Perplessità anche su altre novità come la stretta antifrode che taglia va da due anni a 90 giorni il tempo per chiedere il risarcimento, escludeva le testimonianze di persone non identificate al momento del sinistro, costringeva i giudici a segnalare ai pm i “testimoni abituali” e dava piena prova ai dati della scatola nera. Ma accanto a queste misure ce n’erano due certamente utili: il raddoppio (da cinque a io milioni di euro) del massimale minimo obbligatorio per il quale vanno assicurati i bus (autoveicoli con più di nove posti) e l’inserimento della mancata copertura copertura Rc auto tra le infrazioni accertabili pure da remoto (controlli automatici già previsti, per esempio, dall’articolo 201 del Codice della strada per eccesso di velocità, passaggio col rosso, transiti abusivi in Ztl e corsie preferenziali).

Ciò ritarda l’approvazione degli apparecchi di controllo da parte del ministero delle Infrastrutture (saranno in buona parte quelli stessi già usati per le altre infrazioni) e fa sì che le black list dei veicoli non assicurati siano utilizzabili solo come “precursori“: le forze dell’ordine possono solo usare comuni lettori di targhe che s’interfacciano con la lista e segnalano a una pattuglia ap postata a valle il transito di un veicolo compreso in essa. Gli agenti provvederanno alla classica contestazione controllando direttamente i documenti. Il 16 febbraio la Motorizzazione ha diramato alle forze dell’ordine per la prima volta la lista, come prevedeva il Dl 1/2012. L’elenco sarà aggiornato mensilmente. Il giorno 1 di ogni mese partirà una lettera a chi risulta non assicurato avvertendolo che, se non prowederà il giorno 15, verrà aggiunto o mantenuto nella prossima lista. Ciò non comporta conseguenze immediate, per cui chi non circola non ha nulla da temere. Ricordiamo, però, che è circolazione anche il tenere il veicolo parcheggiato in strada, quindi occorre tenerlo in un’area privata.

Autore: Maurizio Caprino – Il Sole 24 Ore Supplemento

Federcarrozzieri “rilancia” con una petizione contro il disegno di legge RCA

Federcarrozzieri “No alla rottamazione dei diritti dei danneggiati”. Federcarrozzieri lancia una raccolta di firme contro il disegno di legge RCA che è l’esatta fotocopia del contestato art.8

Federcarrozzieri invita tutti, carrozzieri, e automobilisti, a firmare la petizione contro il disegno di legge RCA, che ricalca esattamente quanto contestato nella battaglia contro l’art.8 della riforma RCA, poi stralciato.

La petizione “NO alla rottamazione dei diritti dei danneggiati mira a raccogliere 500.000 firme contro il “monopolio delle Assicurazioni”, così da difendere il diritto di libertà di scelta dell’automobilista. La petizione può essere sottoscritta firmando il modulo in una carrozzeria indipendente oppure on line firmando qui.
Federcarrozzieri, insieme ad Assoutenti e Casa del Consumatori, rilancia dunque la battaglia “contro le regole che il Governo vorrebbe introdurre, favorendo le compagnie di assicurazione a danno dei diritti dei danneggiati, della libera concorrenza e della libertà di scegliere carrozzieri, medici, periti e avvocati di fiducia e indipendenti dalle compagnie di assicurazioni”.

A fine dicembre Federcarrozzieri e le altre sigle della Carta di Bologna si erano aspramente battute per lostralcio dell’articolo 8 contenuto nella bozza della riforma RC auto, considerato un ragalo alle assicurazioni: in caso di incidente, l’automobilista viene indirizzato al carrozziere convenzionato, con grave pregiudizio del futuro dei carrozzieri indipendenti. I forti dubbi sull’art.8 espressi dalla commissione Giustizia hanno portato a stralciarlo dal decreto Destinazione Italia, che avrebbe dovuto dare il via libera alla riforma. Ma all’indomani della “stroncatura” l’articolo 8 si è ripresentato sotto forma di un Disegno di Legge proposto dal Consiglio dei ministri. Un’esatta fotocopia di quanto stralciato il giorno prima. E la battaglia di Federcarrozzieri continua.