CLAIMATE – IL GESTIONALE ONLINE PER TUTTE LE PRATICHE (PERIZIE, SINISTRI, RIPARAZIONI)

Quest’oggi abbiamo incontrato il dott. Peter Marino, amministratore di Rentek Srl, la software house che ha realizzato Claimate  www.claimate.com

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Buongiorno dott. Marino, può dirci cos’è Claimate e a chi è rivolto?

Claimate è l’ultima piattaforma web che abbiamo realizzato per consentire a qualunque operatore del settore automotive di sfruttare le potenzialità di uno strumento nato per soddisfare le esigenze di clienti internazionali. Da parecchi anni infatti collaboriamo con importanti partner quali ad esempio Dekra, Tuv Sud, Mercedes, Arval. Per loro abbiamo curato la struttura software legata alla gestione dei sinistri acquisendo in questo campo un solido know-how.

Claimate si rivolge ai periti, agli studi legali, alle officine, alle carrozzerie e più in generale a chiunque abbia la necessità di gestire i sinistri in modo preciso, sistematico e veloce.

 Com’ è fatto?

Claimate racchiude in una nuvola virtuale, per sua natura disponibile ovunque, la propria attività. Diviene possibile in questo modo avere sempre con se la documentazione contenuta in un intero archivio cartaceo.

La realizzazione di Claimate si è sviluppata fin da subito secondo 3 punti fondamentali:

–      Innanzitutto Claimate è semplice, non ci sono schermate ripetitive o pulsanti nascosti, Claimate mostra fin dalla prima pagina ciò che sa fare. Bastano pochi click per capire lo stato di avanzamento di ciascun sinistro o per trovare l’allegato di una pratica gestita anche parecchio tempo prima.

–      Claimate è veloce, grazie alla sua struttura riduce al minimo i tempi di caricamento. Esigenza fondamentale dei nostri clienti è sempre stata quella di avere un programma che non solo funzionasse bene ma che lo facesse subito. Per questa ragione abbiamo eliminato l’inutile ed il superfluo raggiungendo tempi da record nell’apertura degli allegati, nell’inserimento di dati o anche nella semplice ricerca di pratiche. Proprio nella ricerca abbiamo adottato soluzioni innovative grazie alle quali Claimate comincia a cercare fin dal primo carattere che viene inserito, per dare in millesimi di secondo il risultato.

–      Claimate è anche flessibile, questo perché è personalizzabile, si adatta al cliente e non viceversa. Ai nostri clienti, offriamo infatti, anche la possibilità di modificarlo secondo le loro esigenze.

Come funziona?

 Una volta entrati la prima pagina visualizzata è quella dello SCADENZIARIO in cui vengono evidenziate tutte le scadenze per settimana, mese o anche giornalmente. La gestione della singola pratica si divide in 5 schede:

  1. DATI, in cui vengono inserite tutte le informazioni della pratica.
  2. ALLEGATI, dove è possibile caricare la documentazione di ciascun sinistro.
  3. CONTROPARTI, per la gestione delle singole parti coinvolte.
  4. DIARIO DI TRATTAZIONE, una sorta di agenda in cui viene registrata tutta la storia e gli aggiornamenti di ciascuna pratica con la possibilità di inviare notifiche via mail alle parti interessate.
  5. SCADENZE. In questa pagina è possibile impostare dei remainder, dei promemoria che compariranno alla scadenza impostata nello scadenziario.

Con la pagina RICERCA è possibile ricercare le singole pratiche (anche per più campi) oltre ovviamente esportare i report delle pratiche filtrate.

È possibile avere un accesso dimostrativo?

Certamente, proprio perché crediamo nel nostro prodotto, siamo lieti di farlo provare prima dell’acquisto. È possibile registrarsi ed avere un accesso gratuito all’indirizzo http://rentek.it/claimate/private/index.php?page=register_form&register_versione=Free . Oltre alla versione gratuita offriamo 3 versioni misurate in base alle dimensioni del business del cliente. Con queste versioni diviene anche possibile la gestione multiutente dei sinistri.

ASSICURAZIONE: AL VIA GRUPPO DI LAVORO SU PREVENZIONE RISCHI NELLE AZIENDE

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano – Per diffondere la cultura del rischio e le tecniche di prevenzione e gestione degli eventi avversi nelle aziende e’ nato un gruppo di lavoro al quale partecipano imprenditori, risk manager, broker, assicuratori, periti assicurativi e centri di formazione. Ne fanno parte: Marco Oriolo, vice presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Carlo Marietti Andreani, presidente di Aiba (broker assicurativi), Adolfo Bertani, presidente del Cineas (consorzio universitario di formazione manageriale sulla cultura del rischio), Francesco Cincotti (vice presidente dell’Unione giovani assicuratori e riassicuratori italiani), Roberto Bosco (consigliere Anra, l’associazione dei risk manager), Mauro Tamagnone (presidente di Aipai, l’associazione dei periti liquidatori assicurativi) e Marco Santinato, amministratore delegato di Per Consulting. L’idea di un tavolo comune e’ emersa nel corso del workshop ‘Strategie e tecniche per proteggere le imprese: il valore della formazione’, che si e’ tenuto questa mattina a Milano presso la Fondazione Cariplo. Il nuovo gruppo di lavoro comincera’ a riunirsi subito dopo Pasqua.

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(RADIOCOR) 16-04-14 19:27:29 (0623) 5 NNNN

In arrivo la APP di Periti Auto

 mockup_2 Sono in fase avanzate le operazioni per diffondere la APP dei Periti Assicurativi. Conterrà la posizione sul territorio dei Periti Auto registrati che possono intervenire nell’immediatezza del sinistro per “cristallizzare” la situazione e la chiamata automatica di soccorso con l’invio del carro attrezzi o dell’ambulanza nel punto preciso in cui ce n’è bisogno rilevato in automatico dallo smartphone.

Ma vediamo nel dettaglio le funzionalità di questa nuova APP Android / Iphone.

In avvio l’app provvede subito a localizzare la persona, mostrando il livello di qualità di ricezione del segnale (Gps piu’ alto, Wifi medio, 3G meno preciso), anche con la precisione in metri con la quale si segnalerà la posizione dell’utente. Ci sono poi due pulsanti della stessa dimensione:

RICHIESTA INTERVENTO
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e  CHI SIAMO

premendo il pulsante “CHI SIAMO” si apre una pagina di spiegazioni sul servizio, chi ne e’ titolare, ed un disclaimer sulla privacy ed altre informazioni.

Premendo il pulsante dell’ intervento, viene richiesto all’utente se si tratta di sinistro o guasto. In caso di sinistro è data la possibilità, dopo la richiesta di soccorso se necessario, di aggiungere 4 foto georeferenziate ed inserire altre informazioni come ad esempio feriti, eventuali testimoni ecc ecc. e di chiedere se si desidera l’invio di un Perito Auto per “cristallizzare” il sinistro o semplicemente per un aiuto nella compilazione della CAI.

In caso di guasto si va direttamente all’invio di richiesta di soccorso.

La schermata della richiesta di soccorso richiederà :

nome e cognome della persona
targa del mezzo (pre-impostabili)

eventuali note descrittive (che vengono inviate al server per “apertura pratica”) ed un pulsante “invia segnalazione” alla pressione del quale è precompilato un sms da inviare ad un numero verde predefinito, con testo anch’esso predefinito, contenente i dati di localizzazione, nome cognome dell’utente e modello e targa del veicolo. Viene aggiunto anche il dato dell’ IMEI che identifica univocamente il telefonino.

In caso di sinistro, oltre all’ sms è previsto un invio al server delle foto, più i dati dell’utente, targa e tutti i dati inseriti dall’utente. In caso di mancanza di connettività, l’app sospende l’invio fino a che non sarà nuovamente disponibile una connessione ad internet.

E’ previsto, per semplificare la richiesta di soccorso in caso di emergenza,  il censimento della persona  che può inserire nome, cognome, targa del mezzo, da riproporre poi direttamente nella schermata di richiesta di soccorso.

mockup_1 Cari Colleghi Periti Auto, Investigatori, Accertatori, Ricostruttori, Avvocati, Periti R.E., Agenti di Assicurazione, Broker, Patrocinatori, Carrozzieri o di altre categorie legate al mondo dell’Infortunistica Stradale, se siete disponibili ad intervenire nell’immediatezza del sinistro per fare una rilevazione “light” (solo per sinistri senza feriti) con la compilazione della CAI, affrettatevi a registrarvi con gli orari e le zone di reperibilità e l’email, oltre al n° di telefonino ovviamente.

Scarica la App per Android https://play.google.com/store/apps/details?id=it.peritiauto.app

registrazione periti periti auto

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Caserta: TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI

 Il Pubblico Ministero chiede 48 rinvii a giudizio. Alcuni sono anche dell’Alto Casertano. Tra gli indagati anche un Primario dell’ospedale Civile di Caserta

Un’associazione a delinquere smantellata tre anni orsono, scoperta da un’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Il Pubblico Ministero Domenico Musto chiede il giudizio per gli indagati…
Medici, avvocati, cancellieri di tribunale, dipendenti di istituti di credito e procacciatori d’affari. Un’associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative smantellata nel 2011 da un’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Per 48 persone il pubblico ministero Domenico Musto ha adesso chiesto il rinvio a giudizio contestando i reati di associazione per delinquere, truffa, falso in atto pubblico e corruzione. A conclusione delle indagini la procura ha, infatti, chiesto di procedere nei confronti di Roberto Adelini, di S. Maria Capua Vetere, Carmine Angrisani , di Caserta, Gaetano Battaglia, di Poggiomarino, Concetta Becchimanzi, di San Marcellino, Giuseppe Belfiore, di Caserta, Carmine Bernardo, di Capodrise, Clara Bondetti, di Napoli, Michele Buono, di Napoli, Santino Busiello, di Aversa, Silvio Cardone, di Maddaloni, Paolo Decoro, di San Cipriano d’Aversa, Vincenzo Ciccarelli, di San Cipriano d’Aversa, Antonio Coppola, di S. Maria Capua Vetere, Francesco Corvino, di Casal di Principe, Luciano Curci, di Itri (Latina), Giuseppe Dalena, di S. Maria Capua vetere, Stanislao Di Bello, di Villa di Briano, Angelo Di Caterino, di Casal di Principe, Mauro Di Costanzo, di Pignataro Maggiore, Domenico Di Dona, di Villa Literno, Franco Di Fabio, di Frattamaggiore, Giancarlo Filippelli, di Sessa Aurunca, Aldo Garofalo, di San Cipriano d’Aversa, Raffaele Gentile, di Napoli, Fausto Ibello, di Trentola Ducenta, Franco Mancini, di Carinola, Armando Martucci, di Formia, Maria Migallo, di Melito di Napoli, Luigi Musto, di Trentola Ducenta, Arrigo Narducci, di San Nicola la Strada, Francesco Pacia, di Villa Literno, Francesco Panaro, di Gattarico, Giuseppe Pastore, di Sessa Aurunca, Luciano Peluso, di Sessa Aurunca, Pasquale Petrillo, di Casal di Principe, Gennaro Pizza, di Sessa Aurunca, Antonio Rossi, di Caserta, Francesco Russo, di Casal di Principe, Salvatore Russo, di Teverola, O.N.S., di Napoli, Carmine Sardaro, di Frignano, Vincenzo Scalera, di Maddaloni, Vincenzo Schiavone, di Casal di Principe, Fabrizio Sergio, di Formia, Giuseppe Sorrentino, di Carinola, Alfredo Stozzetti, di Napoli, Anna Taglierina, di Aversa, Marilù Tiseo, di Aversa, Luigi Vitale, di Sant’Arpino. L’udienza preliminare è fissata per questa estate. Nel collegio difensivo gli avvocati Nello Sgambato, Angelo Raucci, Vincenzo Guida e Guglielmo Ventrone.

Carglass acquisisce Doctor Glass Group

Carglass acquisisce Doctor Glass Group  09/01/2013 | La Doctor Glass Group è stata ceduta alla società BELRON ITALIA, a cui fanno capo i marchi CARGLASS e ORIGLASS.

Questa è la notizia data oggi dal magazine Car Carrozzeria 

La Doctor Glass Group è stata ceduta alla società BELRON ITALIA, a cui fanno capo i marchi CARGLASS e ORIGLASS. Anche le attività Vetri Auto Busto e Vetro Auto Piacenza sono state cedute al medesimo gruppo. La notizia è stata comunicata dal sito periti auto, che ha pubblicato la comunicazione che i soci di Doctor Glass hanno inviato agli affiliati.
Nella comunicazione viene espressa la “consapevolezza di aver ceduto il Gruppo alla Società leader del settore nel mondo”. “Siamo certi della positività del piano strategico di investimenti che BELRON Italia ha identificato, che darà a tutto il gruppo, Doctor Glass Group compresa, maggiore sviluppo e continuità”.
Belron Italia, si legge nella comunicazione, non solo ha la volontà di continuare ad investire sul marchio Doctor Glass e sulla sua struttura di Partnership, al fine di garantire la capillarità della presenza sul territorio italiano, ma anche la volontà di mantenere la società Doctor Glass indipendente, rimanendo un’entità separata, legalmente e operativamente, da Belron Italia. “La sana competizione che ci ha visto in questi anni gareggiare continuerà, col fine di permettere ai clienti di poter scegliere ed avere garanzia di una sempre maggiore qualità del servizio”.

R: seguito sottoscrizione per richiesta adeguamento delle tariffe dei PPAA

Riceviamo e pubblichiamo.

Cordiali Saluti / Best regards
Il team di
PERITI AUTO
www.peritiauto.it
info@peritiauto.it
http://www.linkedin.com/groups?gid=3833730&trk=myg_ugrp_ovr

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Da: Rolando Fabio [mailto:studio.rolando@gmail.com]
Inviato: martedì 8 gennaio 2013 09:39
A: mambrettifax@tin.it
Cc: Marino, Roberto; DE TITTA Paolo; DE TITTA Paolo (Perito); CPC (Periti); CPC (Periti); VIAZZI Giorgio; Viazzi Giorgio; Verona Francesco (indirizzo principale); Verona Francesco (perito); veronaec@fastwebnet.it; ‘A.L.P.A. srl’; COCCIARDO Giacomo (Indirizzo personale); Cocciardo Giacomo (Perito); Cocciardo Giacomo (Perito); Cocciardo Giacomo (Perito); Tessadri Domenico (Perito); morone laura; MORONE Laura (Perito Assicurativo indirizzo personale); MORONE Laura (Perito); Scuteri Paolo (Perito); XITI (Studio Tecnico Periti); Xiti Snc di Firriolo, Scuteri, Bellantonio e Tobia
Oggetto: Re: seguito sottoscrizione per richiesta adeguamento delle tariffe dei PPAA

Carissimo collega M. Mambretti, allego il modulo sottoscritto e firmato.

Ho lavorato in passato con i principali gruppi assicurativi, alla fine ho sempre dovuto soccombere per motivi legati alle magre parcelle, ultimamente insignificanti che ledono la dignità della categoria.

Puoi riferire agli assicuratori che il malcontento dilagante potrebbe portare alla nascita di un nuovo gruppo di colleghi, denominato “Periti Assicurativi Indipendenti”.

Nominando un rappresentante esterno che non faccia parte dei Periti, con obbligo dei doveri deontologici e di sottoscrivere la parcella minima, inadempienza la radiazione dall’associazione.

Corsi di aggiornamento professionali dal vivo presso le carrozzerie per rifare tutto da capo, parcelle, tempario e prezziario.

I colleghi hanno ancora difficoltà a capire che il mercato è il nostro e non degli assicuratori che ad oggi hanno fatto strapotere.

Non ho potuto al momento dedicarmi a questa attività senza profitto, poichè anche avendo smesso di lavorare da poco tempo per le compagnie il lavoro per i privati e gli uffici giudiziari è aumentato.

Mi auspico che l’associazione questa volta faccia qualcosa di concreto, portando la parcella non solo a prezzi aggiornati, ma anche di livello degno del Ns. trascurato lavoro.

Ti osservo con fiducia e porgo cordiali saluti.

Fabio ROLANDO

http://www.studiorolando.altervista.org

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—– Original Message —–

From: Marco Mambretti
To: ‘aicis’
Sent: Monday, January 07, 2013 9:30 PM
Subject: seguito sottoscrizione per richiesta adeguamento delle tariffe dei PPAA

     

 A

Tutti i colleghi che hanno già sottoscritto
 
 
     
       
Oggetto Seguito sottoscrizione per richiesta di adeguamento delle tariffe PP.AA.
 
 
   
Caro collega,
nel ringraziarti per l’adesione all’iniziativa della quale AICIS si è fatto organizzatore raccogliendo le sollecitazioni che pervenivano da molti Periti Assicurativi, iscritti e non iscritti all’Associazione, nel dubbio che per problematiche legate alle comunicazioni web, non ti si pervenuto, ti re-inoltro il testo della comunicazione che verrà iviata, se raggiungeremo entro i prossimi 20 giorni il numero consistente di sottoscrizioni necessarie per dare forza all’iniziativa.
 
I Colleghi, che ad ogni occasione si lamentano e stigmatizzano l’aumento dei costi e della diminuzione della rimuneratività della nostra professione, in particolare negli ultimi dieci anni, in molti casi ancora non si sono occupati d’aderire all’iniziativa che abbiamo ritenuto di promuovere, con uno sforzo di AICIS finalizzato ad un obbiettivo di tutti i Periti Assicurativi, né alcun impegno si è visto da parte di altre organizzazioni, che pur hanno inviato comunicazioni rivendicando la paternità dell’idea.
 
Al fine valorizzare il tuo prezioso contributo all’iniziativa, ti chiedo di farti parte attiva nel coinvolgimento dei colleghi che conosci e coi quali sei in contatto, stimolandone l’adesione.
 
A tal fine potrai stampare il modulo di sottoscrizione e proporlo ai colleghi, o inoltralo loro tramite mail, inviantandoli pure a compilarlo interamente anche via web collegandosi al link in calce e raccomandandogli di porre attenzione nella compilazione di ogni campo, in quanto altrimenti l’invio non va a buon fine.
 
http://2478417.polldaddy.com/s/sottoscrizione-per-richiesta-di-adeguamento-delle-tariffe-pp-aa
 
Se conosci qualcuno che ha già aderito all’iniziativa, ma non ha ricevuto questa mail, segnalagli che significa che la compilazione web non è andata a buon fine ed invitalo ad attivarsi nuovamente.
 
Se raccogli direttamente delle adesioni puoi inoltrarle via fax al n. 06233202889 oppure via mail all’indirizzo segreteria@aicis.it
 
Nella mia veste di Presidente pro tempore AICIS non posso che concludere invitandoti ad aderire all’Associazione
o comunque a seguirne le iniziative sulla pagina web http://www.aicis.it    
e/o su Facebook http://www.facebook.com/AssItalConsInfortunisticaStradale   
 
Ringraziando per l’attenzione prestatami,  Ti auguro buon lavoro ed un sereno 2013
 
Marco Mambretti
Presidente AICIS
 
 

 

aicis logo  

Segretria Nazionale
 
 
Associazione Italiana Consulenti
Infortunistica Stradale
Via Piranesi, 31 – 20137 Milano
Tel. 02 7381850   Fax 06 233202889
segreteria@aicis.it
www.aicis.it
   
   
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VIAGGIO NEL FUTURO

Girare il mondo mi piace per questo. Il più delle volte sembra di viaggiare nel tempo, tanta è la differenza tra il nostro paese e quello che si incontra. A volte si va nel passato, visitando paesi dell’Africa o del sud America. Altre volte si va nel futuro andando in certe città dove sono già stati risolti problemi che invece a noi ancora ci impegnano.

Qui siamo a Miami. Potremmo dire Italia del nord 2040?

Non un’auto in sosta per strada. Tutte in silos che sembrano palazzi. Poco traffico. Poche auto in centro. Come mai? Il trasporto pubblico funziona!

Gratuito, frequente, comodo, bello ed ecologico.

Gratuito: non si paga. È a carico della collettività, anche di quelli che usano la macchina. Comunque la spesa più grossa, quella del personale, non c’è. Si guida da solo come un ascensore.

Frequente ne passa uno ogni 5 minuti.

Comodo, ci sono tante fermate e trovi sempre posto a sedere.

Bello, è un circuito che gira intorno alla città, tutto sopraelevato.

Ecologico, è elettrico senza emissioni.

Miami MetromoverQuesta è  Metromover per il centro, ma attenzione, c’è anche Metrorail la metropolitana normale!

Voi cosa ne pensate?

Leaseplan sottoscrive un accordo per acquistare il business della gestione flotte aziendali di BBVA in Italia

      LeasePlan Corporation N.V., società leader mondiale nella gestione delle flotte aziendali, ha annunciato oggi di aver sottoscritto un accordo per acquistare le attività Italiane di noleggio a lungo termine del Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, S.A. (BBVA).  Il portafoglio totale attuale di BBVA consiste in circa 20.500 veicoli, e permette a LeasePlan di espandersi ulteriormente nel mercato delle flotte. Questa acquisizione supporta positivamente la strategia di crescita selettiva di LeasePlan. LeasePlan acquisterà l’intero pacchetto azionario delle due aziende italiane, BBVA Renting S.p.A. e BBVA Autorenting S.p.A.  LeasePlan finanzierà l’intera operazione con fondi propri. La finalizzazione della transazione sarà completata durante il primo trimestre del 2013, ed è soggetta alle consuete verifiche da parte delle autorità competenti. Alfonso Martínez Cordero, Managing Director di LeasePlan Italia, dichiara: “ Questa acquisizione rinforza la nostra posizione in Italia, rappresentando una ottima opportunità di crescita, in un mercato del noleggio a lungo termine maturo ed altamente competitivo. Essa ci darà accesso ad un attrattivo portafoglio di aziende sia corporate che medio piccole, e ci permetterà di continuare ad aggiungere valore per tutti i nostri clienti realizzando maggiori efficienze ed economie di scala. Utilizzeremo l’esperienza maturata in oltre 20 anni di presenza nel mercato italiano per assicurare pieno successo a questa acquisizione.

da http://www.fleetblog.it

Psa e GM finalmente sposi

Il gruppo francese e quello americano hanno siglato l’accordo definitivo

Psa citroen peugeot opel logo
 
Il gruppo francese Psa e l’americano GM hanno confermato oggi di aver firmato l’accordo per perfezionare l’annunciata (nel febbraio scorso) alleanza tra i due gruppi. Dopo tanti preliminari, finalmente, l’unione è partita e il documento tratteggia le caratteristiche dei primi tre modelli (sono previsti per il 2016) che nasceranno da questa alleanza che per certi versi ricorda quella che c’è fra Renault e Nissan.

All’inizio sarà varata una joint per la realizzazione da una piattaforma comune di segmento C da cui nascerà una mpv (una monovolume) con marchio Opel e Vauxhall e una crossover (che dovrebbe sostituire la 3008) per Peugeot. Altro passo sarà lo sviluppo di una base per la realizzazione nelsegmento B (quello delle piccole) di una monovolume destinata a tutti i marchi dei due gruppi. Ultimo step di questa fase d’avio, l’upgrade di un pianale di segmento B già esistente e di origine Opel,per sviluppare un modello destinato ai mercati di tutto il mondo (compreso quello europeo).

Nel documento firmato dai due gruppi si legge anche che l’intesa prevede una strategia comune negli acquisti in modo tale da realizzare forti economie di scala per le produzioni europee.

Inoltre si afferma che i due partner annunciano la loro intenzione di allargare l’intesa a iniziative a livello globale per aumentare le opportunità che questo accordo può offrire. Si parla di sviluppo congiunto di piccoli e molto efficienti motori turbo a benzina derivati dagli attuali propulsori di Peugeot e Citroën e di nuove iniziative in America latina per far crescere la penetrazione dei due gruppi su quel promettente mercato.

Gianni Antoniella
http://www.gentemotori.it 

AUGURI – FEDERPERITI, quando una associazione di categoria fa concorrenza ai propri associati.

image001C’era una volta una associazione, o meglio una federazione di categoria, che raggruppava diverse associazioni di periti di varie città italiane prevalentemente del nord Italia.  Era nata alla fine degli anni 80,  anni in cui c’era il fermento originato dalla istituzione del Ruolo dei Periti Assicurativi. Tutti quelli che facevano perizie sulle auto da almeno 5 anni potevano accedere al neonato Ruolo senza esame ma usando titoli equipollenti. Gli altri dovevano fare il primo esame. Ci si riuniva, si facevano corsi, ci si organizzava in ogni città  e l’associazione “maggiormente rappresentativa” di allora, l’Aicis, dovette cedere un pò di spazio e di associati alla nuova associazione che si proponeva di essere anche un sindacato. Cosa che l’Aicis lasciava fare allo Snapis.

Quindi da un lato l’attività associativa, di crescita professionale, di aggregazione, di formazione e confronto. Dall’altro l’aspetto sindacale a tutela degli interessi economici e previdenziali degli iscritti. Si studiavano parcelle, si fissavano tariffe minime, si studiavano strategie per riuscire ad ottenere dalle compagnie assicurative qualcosa di più in termine di parcelle e regolamentazione dei rapporti.

Federperiti fu l’unica che non volle firmare la parcella Ania, perchè ritenuta troppo bassa, mentre le altre associazioni, ritenute dal legislatore “maggiormente rappresentative” della categoria accettarono, ritenendo quello un utile punto di partenza nella contrattazione sindacale, anche se poi questa scelta fu censurata dal garante della concorrenza e del mercato. Li il presidente Filippo Zaffarana ci vide lungo, scongiurando una multa che invece gli altri sottoscrittori presero.

Ci vide lungo anche quando capì che l’aggregazione di più periti poteva dar vita ad una forza commerciale notevole. Nacque così Bureau Italia s.r.l. affidata al perito Roberto Marino di Genova che in pochi mesi si aggiudicò le liquidazioni sinistri e le perizie di Sasa Assicuraziuoni (allora Gruppo IRI), di D’Eass Assicurazioni e di Debis, broker del gruppo Mercedes Benz Italia.

Cominciarono ad arrivare molti soldi nelle casse della società e come spesso capita molti conflitti di interesse, a seguito dei quali Bureau Italia si disgregò. Marino costituì la rete Stima s.r.l. che faceva lo stesso lavoro di Bureau Italia s.r.l. e Federperiti continuò la sua attività di Associazione e Sindacato.

Poi un bel giorno Stima, diventata nel frattempo leader di mercato,  fece un’offerta ad Assimoco Assicurazioni per 75 € a perizia in ogni parte d’Italia in 48 ore dall’incarico, tutto compreso.

L’allora responsabile sinistri di Assimoco, intenzionato ad affidare le perizie sul territorio ad un’unica società che coordinasse e supervisionasse la parte tecnica e logistica della valutazione dei danni ad un unico interlocutore, comunicò di aver deciso di affidare l’incarico a Stima s.r.l.

Qualche giorno prima dell’incontro di definizione arrivò invece la comunicazione che un altra società aveva preso l’appalto per una cifra più bassa di circa il 10% di quella proposta.

Ci sta. E’ nella dinamica delle cose. Le gare si vincono e perdono. Si perdono e si vincono…. Ma chi è questo competitor??? E’ Federperiti gest ! Ma scusa non era una associazione di categoria? Un sindacato? Quelli che dicevano che le parcelle erano troppo basse? Che ci volevano la parcella e ma anche le spese di trasferta? Fu così che l’associazione diventò una società di servizi e gli interessi associativi e sindacali della categoria furono relegati in un secondo piano. O terzo….

Buon Natale a Tutti.

circolare federperiti direct line

Intervista al dott. Stefano Re, nuovo direttore di UCI Ufficio Centrale Italiano (Carta Verde)

Mappa dei paesi in cui è operativo il servizio Carta Verde. Si segnala il recente ingresso del Montenegro come Bureau autonomo, la richiesta di ingresso da parte di Kazhakhstan (prevista per il 2014), di Armenia e Georgia (in fase di analisi), mentre rimane sempre sospesa la questione Kossovo, che ha tutte le carte in regola salvo il riconoscimento da parte dell’ONU quale Stato indipendente.

Il dott. Silvio Lovetti, da molti anni Direttore dell’UCI, Ufficio Centrale Italiano, ha terminato l’attività ed il dott. Stefano Re, funzionario dello stesso ente, ne ha assunto le mansioni.
Cos’è l’UCI è la prima domanda che nasce spontanea.
L’UCI è un ente nazionale che opera dal 1953 quale ufficio italiano per la gestione della Carta Verde. Le sue attività sono disciplinate per legge in concerto con gli altri uffici nazionali europei ed extraeuropei detti Bureaux.
L’ Ufficio Centrale Italiano, UCI, è l’Ufficio Nazionale di Assicurazione per l’Italia per i veicoli a motore in circolazione internazionale.
Costituito nel 1953, opera come Bureau per l’Italia nell’ambito del sistema della Carta Verde istituito in Europa dal Sottocomitato dei Trasporti su strada della Commissione per l’Europa dell’ONU.
L’attività dell’UCI è disciplinata dagli articoli 125 e 126 del decreto legislativo 7 settembre 2005, numero 209 (Codice delle assicurazioni private ).
L’UCI si occupa principalmente di gestire le problematiche relative al risarcimento dei danni causati sul territorio italiano da veicoli immatricolati o registrati in Stati esteri che circolano temporaneamente in Italia. L’UCI è anche responsabile degli incidenti provocati all’estero da veicoli italiani, in relazione ai quali è tenuto a rimborsare gli omologhi uffici esteri.
Tutto questo avviene appunto sulla base di convenzioni stipulate con gli omologhi Uffici Nazionali di Assicurazione (Bureaux) costituiti negli altri paesi aderenti al sistema della Carta Verde.
L’UCI è abilitato a provvedere al risarcimento dei danni causati da veicoli esteri che temporaneamente si trovano sul territorio italiano, nella Repubblica di San Marino e nella Città del Vaticano.
L’impegno comporta per l’UCI l’obbligo di liquidare i danni e di pagare agli aventi diritto i relativi risarcimenti. Ha sede a Milano ed occupa circa 30 persone.
Chi sono i soci di UCI?
Sono le compagnie di assicurazione che esercitano il ramo auto in Italia, sia Italiane che estere, purché autorizzate. Quelle che lo sono da anni e quelle che vogliono entrare nel mercato che chiedono di essere soci provvisori per un anno, sottoscrivendo 1000 quote per 510 €, sino al perfezionamento della pratica, dopo l’autorizzazione diventano di diritto soci di UCI.
Con tutti questi soci, alle riunioni ci sarà un sacco di gente?
Una volta era così, oggi con 7 gruppi assicurativi che coprono il 92% del mercato, non c’è neanche bisogno che andiamo a fare le riunioni in un altro locale.
Quanti sinistri gestisce UCI ogni anno?
Sono circa 50.000, affidati alle varie compagnie o società mandatarie delle compagnie estere. Solo circa 3.000 sono gestiti direttamente da UCI e sono quelli che hanno alcune problematiche di gestione. O sono causati da veicoli esteri non assicurati o sono stati restituiti dalle varie società mandatarie.
Come si diventa società mandataria di una compagnia estera?
Anzitutto è necessario sottoscrivere una convenzione con l’UCI, impegnandosi a rispettare le norme a cui è sottoposto l’UCI e fornendo delle qualifiche e garanzie. Va poi contattata direttamente una compagnia estera non rappresentata per proporre la propria candidatura e sottoscrivere con essa un contratto per la gestione dei sinistri avvenuti in Italia con tale compagnia estera non rappresentata. Poiché il mandatario dovrà anticipare i risarcimenti ai danneggiati per conto della Compagnia estera, il contratto dovrà prevedere delle garanzie di ritorno dei capitali.
Ottenuto il mandato di una compagnia estera, questa segnalerà al proprio Bureau nazionale l’intenzione di nominare un mandatario in Italia. Tale richiesta nomina verrà comunicata ad UCI, dopodiché si sottoscrive un accordo con UCI per accettare le regole della procedura ed UCI a quel punto accetterà la nomina dandone conferma al Bureau estero.
Inoltre, ma qui l’UCI non è coinvolto, si può diventare mandatari anche per i sinistri occorsi ad un assicurato italiano con una compagnia estera avvenuta all’estero. Questi ultimi sono i sinistri regolati dalla IV direttiva Auto della Comunità Europea.
Quali sono i paesi che riconoscono la Carta Verde sono scritti sulle varie carte verdi presenti in ognuna delle nostre auto. Ma i confini sono stabili?
No, si era partiti negli anni 60 con alcune delle nazioni europee e ora siamo arrivati a tutto il continente. Le nuove frontiere sono quelle dei paesi dell’ex Unione Sovietica e dei Balcani. Nel 2009 quando è entrata la Russia pensavamo che avendo oltre 150.000 di veicoli avremmo avuto un forte impatto. Fortunatamente l’incremento è stato solo di 2000 sinistri.
Qual è il corrispettivo che una compagnia paga per la gestione di un sinistro?
La tariffa è del 15% del valore liquidato con un minimo di 200 € ed un massimo di 3.500. Ma è possibile, in base ai volumi gestiti o altri parametri di valutazione, che le società mandatarie e le compagnie estere si accordino diversamente.
Date anche un servizio di informazione all’utenza?
Questa attività era demandata per legge all’ISVAP che con le nuove regolamentazioni sta cedendo l’incarico alla CONSAP che è diventato organismo di indennizzo per tutti i sinistri. Noi diamo informazioni solo per i sinistri che derivano dalla gestione della Carta Verde. Non dimentichiamo che il servizio Carta Verde è nato come servizio privato e non pubblico. Anche dopo il 69 con l’RCA obbligatoria, la Carta Verde era facoltativa. Veniva venduta solo in alcune agenzia convenzionate ed ai posti di frontiera. Poi è stato fatto un accordo con le associazioni delle compagnie ed infine è stato regolamentato per legge.
Sul nostro sito è possibile trovare ulteriori informazioni sull’UCI: www.ucimi.it

Rc auto: la metà degli italiani è in prima classe di merito

Rc auto: la metà degli italiani è in prima classe di merito

E quasi tutti hanno più di 50 anni e sono residenti al sud

Rc auto: la metà degli italiani è in prima classe di merito

Secondo un’indagine di Comparafinanza.it, azienda specializzata in servizi di comparazione on line nei settori assicurativi e finanziari, ben il 45% degli automobilisti italiani si trova in prima classe bonus-malus. Il dato dovrebbe essere abbastanza veritiero, dal momento che Comparafinanza.it ha analizzato oltre 220.000 preventivi di polizze auto da gennaio a settembre. Ma chi è l’assicurato così virtuoso? A meno che non abbia ereditato la prima classe da un familiare secondo la Legge Bersani. Per lo più si tratta di uomini, con un’età tra i 45-55 anni, pensionati e, udite udite, residente in provincia di Napoli.

PIU’ UOMINI CHE DONNE
Potendo contare mediamente su più anni con la patente, gli utenti di sesso maschile hanno una classe di merito migliore rispetto alla componente femminile (in prima classe il 35% degli uomini contro il 12% delle donne). Chi dichiara in percentuale maggiore l’appartenenza alla prima classe di merito sono i pensionati (il 61% della categoria, che può contare su più anni dietro al volante, dichiara di essere in prima classe), seguiti dagli impiegati (51%), e dalla categoria dei casalinghi (uomini o donne, 45%). Sul fondo della graduatoria, seppur staccati di poco dagli studenti per ovvi motivi di età, ci sono gli operai (38%) e gli studenti (40%).

PIU’ SUD CHE NORD
A primeggiare tra le province virtuose italiane, come detto, è Napoli: sul totale di utenti del campione provenienti da questa provincia, ben il 62% dichiara di essere in prima classe, seguono Reggio Calabria (60%) e Caserta (57%), tutte città che contano su una alta concentrazione di assicurati. La maglia nera spetta invece ai cittadini della provincia di Milano (34%), Torino (35%) e Bologna (36%).

Per saperne di più consulta la guida alle assicurazioni di OmniAuto.it

Autore: Daniele Pizzo

http://www.omniauto.it/magazine/21481/rc-auto-la-meta-degli-italiani-e-in-prima-classe-di-merito

I periti auto sono o dovrebbero essere esperti anche di barche, visto che la legge gli assegna il compito di periziarle. Quanti sono andati a vedere le novità del salone di Genova 2012?

Chiude il Nautico della crisi con il 22% in meno delle presenzeico_stampa.png

Sara Armella con Corrado PasseraSara Armella con Corrado Passera

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Genova – Aperto nel segno della crisi, il Salone Nautico Internazionale di Genova chiude con un calo di visitatori del 22% (sono stati 176 mila) rispetto alla passata edizione, ma con segnali di moderato ottimismo e la volontà di un cambio di passo per rispondere alle nuove esigenze del mercato.

«Non è una sorpresa – dice la presidente di Fiera di Genova,,,, Sara Armella – ma gli operatori segnalano una ripresa delle vendite e dei contatti qualificati soprattutto con l’estero». Il Salone va verso una riprogettazione. «Recepiamo le indicazioni degli operatori – afferma Armella – la necessità di un cambio di passo che si traduce in un salone più leggero», tradotto, meno costoso per gli espositori, «e con più spazi espositivi in acqua, più pensati per le prove in mare, intensificando l’esperimento di quest’anno».

Sara Armella ha sottolineato anche l’intenzione di collaborare con Ucina Confindustria Nautica per trovare le soluzioni adeguate, compresa l’internazionalizzazione che è stata compiuta anche in questa edizione, per aiutare il settore che negli ultimi quattro anni ha perso l’80% del fatturato e 20mila posti di lavoro.

L’edizione 2012 è stata segnata anche dall’assenza alla cerimonia inaugurale degli imprenditori per protesta contro la scarsa attenzione da parte del Governo verso il settore. Le parti però ieri si sono incontrate grazie alla riunione che Ucina ha avuto con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, in prefettura a Genova, che ha annunciato misure di supporto e poi ha visitato il Salone.

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La vera storia dell’auto elettrica. Quando nel 1900 circolavano a New york in car sharing

Oggi le auto elettriche sono meno dell’1% del mercato. Nulla rispetto agli investimenti che l’industria sta sostenendo in un settore in profonda crisi. Ma è sorprendente sapereche in un passato lontano, nel 1900, il 34% della auto circolanti tra New york, Boston e Chicago erano elettriche! Cosa è successo allora? David Kirsch, professore associato dell’Università del Maryland nel suo libro “The Electric Vehicle and the Burden History” illustra una teoria tanto semplice quanto vera anche nei nostri giorni. Un’industria potente ha “soppresso” la tecnologia elettrica in favore di un’altra (a benzina in questo caso), spostando massicci investimenti in quella direzione e sviluppando i motori a combustione.

Il libro spiega come anche ai nostri giorni, le tecnologie che si diffondono non sono sempre necessariamente le “migliori”, ma sono quelle che hanno dietro maggiori forze (politiche, economiche o culturali), che modellano i comportamenti (o in taluni casi vengono modellati dalle abitudini). Torniamo all’auto elettrica, ai primi del ’900 quel prodotto era più semplice da guidare, non emettevano fumi inquinanti e richiedevano molte meno manutenzione, percorrendo per lo più piccole distanze (ideale per le ridotte

source: electricauto.org

autonomie). Ma le sorprese non finiscono. La compagnia elettrica (The electric vehicle company) dell’epoca era anche il più grosso produttore e possessore di auto degli Stati Uniti. Infatti già allora i veicoli erano per lo più forniti sotto forma di noleggio, a breve (poche ore) o per settimane o mesi. Quindi oltre 100 anni fa il mercato aveva già sviluppato forme di car sharing elettrico. E c’è voluto oltre un secolo per accorgersi che, forse, era un sistema intelligente per la mobilità nelle città. Purtroppo, le lobby industriali di allora (anche le regole non scritte del mercato esistevano già)  in pochi anni hanno portato la compagnia alla bancarotta ed ecco comparse le case automobilistiche che in breve tempo hanno sviluppato prodotti più economici e performanti. E tutti ci siamo semplicemente abituati a questo concetto di automobile.

Questa analisi evidenzia il concetto di Socio-tecnologia, cioè come le innovazioni tecnologiche in realtà siano soggette a diretto influenzamento da parte di variabili sociologiche e culturali, apparentemente irrazionali. L’auto elettrica non è l’unico caso. Lo storico americano Ruth Schwartz Cowan scrisse un saggio dove dimostrò la diffusione di massa dei frigoriferi elettrici in funzione delle enormi somme investite da parte di GE (General Electric), mentre esistevano in commercio anche frigoriferi a gas altrettanto performanti e silenziosi. Anche i sistemi di riciclo dei rifiuti sono soggette a queste dinamiche. Le tecnologie per il riuso del vetro, metalli e carta, esiste dal 1960, ma solo negli ultimi anni la gente realmente fa la raccolta differenziata. E non certo per soldi, ma perchè ha maturato la consapevolezza di un problema ambientale e, lentamente, adatta i propri comportamenti.

Ma ora come si può andare avanti.. o forse meglio dire..tornare indietro? In assenza della macchina del tempo, la via più

source: 20somethingfinance.com

efficace per il prof Kirsch è quella di avvicinare i consumatori alle nuove tecnologie rendendole sempre più simili a quanto di consuetudinario. Sarà difficile fare il “salto” completo verso l’auto elettrica al 100% mentre molto più facilmente si potrà avvicinare il pubblico alle auto ibride, che nell’accezione comune si presentano a tutti gli effetti come auto tradizionali  con qualche tecnologia in più. Forse per questo, in attesa dei numeri di mercato, gli investimenti delle case auto sempre di più si indirizzano verso gli ibridi. A meno che qualche mega lobby di nuove tecnologie (a idrogeno o ad aria compressa ad esempio) non decida di ripetere la storia.

(thanks to Maggie Koerth-Baker – BoingBoing)

La vera storia dell’auto elettrica. Quando nel 1900 circolavano a New york in car sharing.

http://greenvalueblog.wordpress.com/2012/10/03/la-vera-storia-dellauto-elettrica-quando-nel-1900-circolavano-a-new-york-in-car-sharing/