Truffe alle assicurazioni, prosciolti tutti i 52 imputati

firenze_palazzo_di_giustizia_novoli6   Truffe alle assicurazioni, prosciolti tutti i 52 imputati 07 luglio 2016 19:06Cronaca Firenze Palazzo di Giustizia a Firenze (foto gonews.it) Pioggia di prescrizioni a Firenze: 52 imputati – cioè tutti – sono stati prosciolti dall’accusa di truffa alle assicurazioni realizzate col ‘classico’ metodo della simulazione di incidenti stradali. Di questi solo due andranno a processo, ma per altri reati collegati E’ quanto definito oggi al termine di una udienza preliminare-record durata circa due anni, mentre i fatti – decine di casi di sinistri inventati a Firenze – risalgono al periodo 2006, 2007 e inizio 2008. Coinvolti avvocati, medici legali, titolari di agenzie infortunistiche e personaggi che si prestavano a simulare praticamente gli incidenti attestando il falso. Parti civili, invece, tutte le compagnie assicurative più importanti. Oggi il gup Maria Dolores Limongi ha prosciolto nel merito sette imputati, medici legali, ma per tutti gli altri è scattata la prescrizione sul reato di truffa, considerato estinto per decorso del tempo. Troppo lontani i fatti. In ambiente forense si fanno rilevare alcuni fattori che avrebbero determinato la lunga durata del procedimento (apertura del fascicolo nel 2006): la quantità dei finti sinistri da ricostruire (con relative contestazioni); la complessità delle notifiche; avvicendamenti di pm titolari dell’inchiesta e dei gup; una calendarizzazione meno ‘urgente’ rispetto ad altre vicende. Tra i 52 imputati, comunque, ce ne sono due andranno a processo, ma per reati diversi dalla truffa. Sono un avvocato che esercita a Firenze e che è considerato il reale ‘promotore’ delle truffe e un uomo che lo supportava nell’attività dedicata ai falsi incidenti stradali. Insieme devono rispondere di riciclaggio, per aver impiegato soldi ottenuti dalle compagnie assicurative come risarcimenti dei danni fittizi. L’avvocato sarà anche processato per associazione a delinquere a fini di truffa alle assicurazioni, reato di rango più alto rispetto alla semplice truffa e quindi corredato da un tempo di prescrizione più alto. Per i due, l’inizio del processo è fissato il 6 giugno 2017 davanti al collegio della prima sezione penale del tribunale di Firenze. Fonte: ANSA Tutte le notizie di Firenze

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Le multe a strascico

Cos’è lo “Street Control”street control

Come la tecnica di pesca “a strascico”, anche le multe con lo stesso nome (generate dallo Street Control) prevedono che chi guida guardi la strada e che qualcun’altro a bordo faccia lavorare la lenza. In questo caso il veicolo è quello della pattuglia della polizia municipale, la lenza una telecamera montata sul tetto ed i pesci che “ci danno” gli automobilisti amanti della sosta selvaggia. Questo sistema è stato adottato da Milano, Palermo, Roma, Firenze, Livorno e Foggia.

Come funziona

Molte sono state le polemiche ed i ricorsi al giudice di pace o al prefetto. Le multe “a strascico”, inviate dalla polizia locale direttamente a casa con il sistema dello Street control , sono valide.
Ha fatto chiarezza il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (parere 4.851/2015). I vigili possono multare gli automobilisti  in divieto di sosta con questo sistema, seppure con alcuni vincoli. Le videocamere sull’auto della polizia locale riprendono e fotografano le targhe dei mezzi in strada, nel raggio di 20 metri, e poi inviano tutto a un tablet in uso a un vigile, all’interno dell’auto, che sovraintende alle operazioni. In tempo reale, i dati del mezzo controllato sono trasmessi alla banca dati della polizia locale che interpella altri database (IVASS e Motorizzazione).

A cosa serve

Così in tempo reale  si può scoprire non solo se la macchina ha violato il codice della strada ma anche se non è assicurata, se non è in regola con la revisione o se è stata rubata. Se si riscontra l’irregolarità, il vigile, tramite il tablet, verifica che tutto il verbale sia corretto e fa partire la procedura che porterà alla notifica della multa direttamente a casa dell’automobilista. Il procedimento può avvenire al ritmo di sei verbali al minuto. Anche di notte, perché le telecamere sono a infrarossi. In poche parole, la pattuglia diventa una sorta di macchina da multe. Per evitare contestazioni il parere del ministero, però, ha precisato che occorrono due condizioni: il tablet deve essere supervisionato da un vigile e il conducente da sanzionare non deve essere alla guida o nei paraggi.
Le pattuglie sono destinate ad aumentare. In Italia, oltre ai divieti di sosta, i numeri sull’evasione assicurativa RCA è impressionante. ANIA comunica che sono circa quattro milioni le auto non assicurate

 

Buche e incidenti, l’assessore Giorgetti: “Nel 2014 meno di 700 richieste di risarcimento per meno di 49mila euro”

incidenti-stradali-il-60-dovuti-allo-stato-di-strade-e-segnaletica_1Poco meno di 700 richieste di risarcimento arrivate per una cifra di quasi 49mila euro in liquidazioni per sinistri da anomalie stradali relativi al 2014. Sono alcuni dei dati illustrati dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti rispondendo ad una interrogazione in consiglio comunale. In dettaglio il numero complessivo delle richieste di risarcimento arrivate nel 2014 sono state 687 e il numero dei sinistri determinati da anomalie stradali nello stesso anno 528. L’assessore ha spiegato che il meccanismo di risarcimento prevede una franchigia per i primi 25.000 euro siano messi dal Comune e la parte eccedente sia a carico della compagnia di assicurazione (la QBE Insurance Europe con cui l’Amministrazione ha attivato una polizza RTC di 1.772.625 euro). In dettaglio l’importo complessivo delle liquidazioni nel 2014 è stato pari a 48.243,49 euro: sull’entità risarcimenti l’assessore ha precisato che “molto dipende dai legali delle controparti e che comunque l’Amministrazione tendenzialmente cerca sempre di applicare le tabelle ministeriali”. Nell’interrogazione si chiedevano informazioni anche sul tipo di asfalto utilizzato per le riparazioni delle anomalie stradali. Su questo punto l’assessore Giorgetti ha sottolineato che “dal novembre 2014 viene utilizzato un asfalto a freddo modificato, migliore del tradizionale e riconosciuto a livello nazionale”. E sui soggetti che intervengono sulle pavimentazioni stradali, l’assessore ha precisato che alla Sas spetta il compito di manutenzione e conservazione delle strade, mentre per le buche che si vengono a creare nei lavori dei sottoservizi competono alle ditte esecutrici dei lavori.

PROGRAMMA Convegno Firenze 16.05.15 #cartadibologna

CALENZANO CONSORZIO CARROZZIERI

———- Messaggio inoltrato ———-
Da: STUDIO LIBERATORI <info@studioliberatori.com>
Date: 6 maggio 2015 11:01
Oggetto: I: PROGRAMMA Convegno Firenze 16.05.15
A: Peritiauto <info@peritiauto.it>

In allegato locandina e bozza di programma del Convegno di sabato 16 maggio prossimo a Calenzano.

NESSUNO PUO’ MANCARE

OGGI + DI UN ANNO FA

Vista l’attuale programmazione dei lavori del DDL Concorrenza da parte delle Commissioni Finanza e Attività Produttive, è necessario tenere alta l’attenzione e la nostra VOCE!!!!….

Saluti a tutti, vi aspetto numerosi

 

Marco Liberatori.

CALENZANO CONSORZIO CARROZZIERI 2

CONSORZIO CARROZZIERI CALENZANO 3

LOCANDINA E PROGRAMMA CONVEGNO 16.05.15

 

 

E’ Milano la città con più incidenti stradali ogni 1000 auto

incidenti E’ Milano è la città con più incidenti stradali ogni 1.000 autovetture circolanti. Lo rivela il X Rapporto dell’Ispra

È Milano è la città con più incidenti stradali ogni 1.000 auto circolanti. A dirlo è il X Rapporto dell’Ispra, che monitora la sicurezza stradale in 74 comuni italiani analizzando i dati forniti dalle statistiche degli incidenti di Aci-Istat (2013). Seguono in classifica Genova, Firenze e Bergamo. Roma non figura sul podio, nonostante sia la città più congestionata d’Italia. Se però si condidera il numoro assoluto di incidenti – e non ogni 1000 auto – ovviamente compare anche la Capitale. Nei grandi comuni di Roma, Milano, Genova, Torino e Firenze si è verificato infatti il maggior numero di incidenti in assoluto per tutti gli anni dal 2006 al 2012. Milano, Genova, Firenze e Bergamo hanno tutte registrato più di 15 incidenti ogni mille auto. Il valore più basso risulta essere nel comune di Cosenza con 1,2 incidenti ogni 1.000 autovetture circolanti.

Per quanto riguarda gli incidenti, il 2014 chiude in Italia con un calo del 6% degli incidenti sulle strade rispetto all’anno precedente.
Le infrazioni invece non diminuiscono, con 1,8 milioni di infrazioni del codice della strada rilevate e oltre 2 milioni di punti patente decurtati.

Napoli, frequenza sinistri: un inferno

truffa-assicurazioni

Perché a Napoli le tariffe RCA raggiungono picchi stellari? Perché perfino chi è in prima classe di merito subisce aumenti tariffari forti? Fra i vari motivi, spicca la frequenza dei sinistri, ossia il numero di incidenti ogni 100 auto. L’Ania (Associazione delle Assicurazioni), analizzando la distribuzione dell’indicatore di frequenza sinistri a livello territoriale, spiega che la provincia dove si è registrato il valore più elevato nel 2013 è Napoli (10,02%), con oltre il 60% in più della media nazionale, pari a 6,19%. Anche in alcune province della Toscana, tuttavia, la frequenza sinistri ha mostrato valori superiori alla media nazionale: in particolare a Prato (8,84%), a Firenze (7,03%) e a Pistoia (6,93%).

TARIFFA UNICA: NO – Ed è proprio la frequenza sinistri, fra l’altro, a far dire no all’Ania in merrto alla tariffa unica. C’è infatti una proposta di legge avanzata, tra gli altri, dal Comune di Napoli per ridurre i premi assicurativi degli automobilisti virtuosi. Secondo questa idea, gli assicurati che per cinque anni non hanno causato incidenti dovrebbero pagare il premio più basso a livello nazionale per la corrispondente classe di merito e non un premio differenziato per provincia di appartenenza, come oggi avviene sulla base della diversa incidentalità effettiva riscontrata nelle varie zone geografiche. Per l’Ania, la proposta, oltre a essere illegittima perché contraria alle direttive comunitarie che vietano di imporre alle Compagnie condizioni di prezzo di qualunque tipo, è anche tecnicamente insostenibile: stabilire infatti a favore degli assicurati che non hanno causato sinistri negli ultimi cinque anni un prezzo unico per tutto il territorio e parametrato al livello di tariffa più basso farebbe saltare il meccanismo mutualistico su cui si fonda l’assicurazione. Qual è il guaio, per l’Ania? Gli assicurati che avessero causato anche un solo sinistro nei cinque anni sarebbero costretti a pagare premi insostenibili, vicini al costo del danno provocato. Per evitare questa assurda conseguenza, le Compagnie per coprire il disavanzo che si realizzerebbe a causa della soluzione proposta sarebbero costrette a stabilire una tariffa unica più elevata colpendo con aumenti ingiusti e rilevanti le comunità di automobilisti più virtuose. A pesare, chiude l’Ania, è il rischio assicurativo: gli automobilisti napoletani, anche quelli virtuosi, hanno una maggiore propensione a causare incidenti. Lo dicono le statistiche della frequenza dei sinistri.

BILANCIO IN CHIAROSCURO – Al di là del caso Napoli, in Italia, la sinistrosità è scesa dal 5,87% nel 2012 al 5,6% nel 2013, e rappresenta il valore più basso della serie storica riportata. Tuttavia, la diminuzione registrata (pari a -4,7%) è stata di intensità inferiore a quella rilevata nei due anni precedenti (-10,1% nel 2012 e -11,3% nel 2011). Si confermano anche nel 2013 le province del Nord Est quelle dove la frequenza sinistri è risultata più bassa. In particolare Rovigo è la città dove l’indicatore ha segnato il minimo (3,66%), così come in altre province del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia l’indicatore tecnico non ha superato il 4,5%. Valori inferiori alla media nazionale si sono registrati anche in alcune province del Sud come Foggia (4,54%), Potenza (4,48%), Lecce (4,58%) e Cosenza (4,70%), oltre che ad Enna (4,31%), Agrigento (4,58%) e Oristano (4,33%).

MENO TRAFFICO CON LA CRISI – Parallelamente all’analisi della distribuzione territoriale della frequenza sinistri, assume anche rilevanza l’analisi della variazione del parco dei veicoli assicurati a livello provinciale. Infatti, mentre nel biennio 2011-2012 al forte calo registrato della frequenza sinistri si era anche rilevata una diminuzione più marcata dei rischi assicurati nelle province a più alta rischiosità (il che poteva contribuire a spiegare almeno in parte il miglioramento dell’incidentalità complessiva a livello nazionale), nel 2013 si è assistito a una più generale contrazione dei veicoli assicurati in tutte le province, con concentrazioni non più necessariamente individuabili nelle zone a più alto rischio. Vale comunque la pena menzionare che tra le cinque province in cui il calo è stato più marcato, quattro sono in Toscana: Siena (-7,1%), Livorno (-5,6%), Grosseto (-5,5%) e Lucca (-5,3%).

 

Liquidatore Sinistri Multiramo

  • Azienda Compagnia di Assicurazione
  • Località Firenze

Descrizione

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azienda cliente ricerchiamo la figura di liquidatore sinistri multiramo con almeno 5 anni di esperienza nel ruolo; è richiesta un’ottima conoscenza del processo liquidativo rca/rcg/re, cvt. Si richiede autonomia nella liquidazione rca (card, rca con e senza lesioni, danni a terzi..) e rami elementari (infortuni, malattia, incendio..).

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Liquidatore sinistri multiramo toscana – Firenze

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Sarà sua responsabilità la gestione dei rapporti con studi legali e peritali nonché con gli assicurati.
Requisiti: diploma/laurea (preferibilmente in giurisprudenza) 5-6 anni di esperienza nel ruolo, maturata presso direzioni di compagnia o centri liquidazioni danni.
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Fuga ed omissione di soccorso: valutazione comportamento del conducente dopo l’incidente

       La  Corte Appello di Firenze si è pronunciata al termine del processo tra le Parti A.A.  Presidente: Sirena – Relatore: Casella
Stabilendo che: Risponde del reato di “fuga” il conducente che dopo avere urtato un pedone si è fermato sul luogo dell’incidente ma non per il tempo necessario alla propria identificazione e alla ricostruzione dei fatti.
 
        CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. IV PENALE – 2 GENNAIO 2013, N. 33