ANIA Safe

ANIA SAFE è la società interamente controllata da ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), che offre una vasta gamma di servizi innovativi per supportare l’operatività e l’efficienza delle imprese assicurative e favorire lo sviluppo del mercato. Le attività di ANIA SAFE si suddividono in tre ambiti principali:

  1. Servizi Assicurativi: Fornisce soluzioni e supporto per processi aziendali, distribuzione, bancassicurazione, sinistri e post vendita.
  2. Formazione: Promuove attività formative e progetti nel campo dell’editoria e della ricerca dedicati al mondo assicurativo e finanziario.
  3. Editoria: Si occupa di pubblicazioni e progetti editoriali legati all’industria assicurativa.

Inoltre, ANIA SAFE offre corsi di formazione su temi come sicurezza informaticamedicina legale e antifrode assicurativa.

Se sei interessato a sviluppare competenze specifiche, potresti esplorare i loro corsi interaziendali e approfondire argomenti come la normativa di settore, la gestione del rischio cibernetico e altro ancora.

Per ulteriori dettagli e informazioni, puoi visitare il loro sito web: ANIA SAFE.

LE TARGHE NEL TEMPO

Le targhe nel tempo1 (Archivio ACI )

Nel corso degli anni le targhe auto italiane hanno cambiato più volte faccia.

Sono sparite le targhe per provincia e la numerazione unica è arrivata nel 1994. Da allora con il numero di targa italiano si riesce a capire l’età del veicolo. Ovviamente è indicativo, non tiene conto dei cambi targa, non è uguale per ogni Motorizzazione Provinciale perché non tiene conto delle giacenze e delle scorte, ma è pur sempre un modo per capire quanto è vecchia una macchina.

Dalla pubblicazione annuale dell’Associazione Carrozzieri della Provincia di Genova del 2023. Per le più recenti consulta l’ultimo https://peritiauto.files.wordpress.com/2023/06/libretto-acpge-2023-1.pdf

Modifica regolamento ruolo periti n.1 del 23.10.2015

Prot. 0065735/24 – Modifica regolamento ruolo periti n.1 del 23.10.2015

Posta in arrivo

da: Gaetano Tappino

Allegati 5 apr. 2024, 15:55 

  a: Soci Collegio

Buon giorno gentili soci;

E da poco arrivata dalla Consap di Roma  che potere leggere al termine della comunicazione che  ufficialmente è in atto la verifica per integrare “Il Perito Nautico” come Perito Assicurativo liquidatore!!!!
Questo e un grande successo perché vuol dire che ufficialmente stanno studiando questa integrativa dove poterci iscrivere come PERITI NAUTICI e oltre alle perizie poter essere incaricati dalle assicurazioni alla liquidazione del danno.
Un lavoro che è da due anni alla quale sto lavorando con vari incontri a Roma,  e ringrazio il ns socio Marino Roberto che ci ha dato la possibilità di far parte del gruppo delle associazioni Italiane che rappresentano i periti assicurativi che ricordo superano i novemila,  dove siamo inseriti e partecipiamo alle riunioni indette.
Scusate ma di questo risultato ne vado fiero e lo volevo condividere con i soci del comparto nautico.
-OMISSIS-
Sereno we a tutti Gai   “di seguito la comunicazione”

da: consap@pec.consap.it
a: snapis@pec.it,
segreteria.aicis@aicispec.it,
info@pec.upisweb.it,
associazione.aiped@pec.it,
r.marino@apaid.it,
segreteriasipa@pec.sipa-ugl.com,
info@collegioligureperiti.it
data: 5 apr
oggetto: Prot. 0065735/24 – Modifica regolamento ruolo periti n.1 del 23.10.2015

In relazione all’oggetto e alle riunioni tenutesi in Consap il 10 maggio e 27 settembre 2023, si fa presente quanto segue.

Si premette che Consap in data 17.1.2024 ha attuato una riorganizzazione aziendale che ha comportato il riassetto di alcune attività tra le quali quella della gestione del ruolo periti, il cui Ufficio è stato scorporato dal previgente Servizio ed inserito nelle attività che attualmente svolge il Servizio Amministrazione Fondi e Fondo Brokers, con la conseguente nomina di un nuovo Titolare del Servizio.
Tra i prioritari adempimenti di cui si sta occupando il nuovo costituito Ufficio vi è quello di organizzare la prova di idoneità per l’iscrizione al ruolo ed, a tal fine, si è ritenuto di apportare alcune limitate modifiche al regolamento indicato in oggetto, sostanzialmente dirette a rafforzare la professionalità e competenza della Commissione di esame, a maggior garanzia dei candidati, intervenendo inoltre sulla necessaria rotazione dei competenti membri esterni della citata Commissione.

Parallelamente, la Consap sta approfondendo sia da un punto di vista giuridico che operativo le proposte avanzate da codeste Associazioni finalizzate ad ottimizzare da un punto di vista professionale il ruolo del
perito assicurativo all’interno del perimetro dell’attuale norma primaria, senza che ciò possa comportare un aggravio di oneri economici per la gestione del ruolo stesso, considerato che già il MEF, con il decreto del 7.12.2023 ha innalzato ad euro 100,00 il contributo annuale, importo corrispondente al massimo attualmente previsto ai sensi dell’art. 337 del CAP.
In particolare, è in fase di studio la possibilità di integrare, nell’attuale ruolo periti, la figura del c.d. “perito nautico”, ciò al fine di venire incontro alle richieste della specifica categoria. Tale approfondimento giuridico è finalizzato a valutare se sia sufficiente apportare modifiche unicamente al regolamento o sia necessario intervenire attraverso la norma primaria.

Si fa riserva di ulteriori informazioni ed aggiornamenti in merito a quanto sopra esposto e si conferma la disponibilità di Consap ad una continuativa e proficua collaborazione.

Distinti saluti.

Il Dirigente Responsabile
(Dott. Carlo D’Andrea)

CONSAP SPA
DIREZIONE FUNZIONI ASSICURATIVE
Amministrazione Fondi e Fondo Brokers
Settore Ruolo Periti Assicurativi
Via Yser, 14 – 00198 Roma

Riprendono gli incontri tra le varie sigle peritali

AICIS, SNAPIS, UPIS, SIPA, AIPED, COLLEGIO LIGURE PERITI, APAID

Vi terremo aggiornati, ma non dimenticate di rinnovare l’iscrizione.

Euro 49,00 Codice IBAN: IT85 X030 6909 6061 0000 0143 639 intestato APAID per 365 giorni di sostegno alla categoria

 

Assicurazione auto: si può imporre il carrozziere?

L’orientamento della giurisprudenza di legittimità in ordine alla pretesa delle compagnie assicurative di costringere gli assicurati a rivolgersi a officine convenzionate in caso di sinistro.

In una fredda mattina invernale, Renato, mentre si reca al lavoro, ha un piccolo incidente con la sua auto. Fortunatamente, nessuno si fa male, ma il paraurti della sua vettura necessita di riparazioni. Renato pensa subito di rivolgersi alla sua compagnia di assicurazioni. L’impiegata di quest’ultima, tuttavia, gli fa notare che, in base al contratto da lui firmato, deve rivolgersi a una carrozzeria convenzionata con la Compagnia. L’uomo a questo punto si ritrova di fronte a una domanda che molti automobilisti si pongono: nell’

assicurazione auto si può imporre il carrozziere? Questa questione, apparentemente semplice, nasconde in realtà una complessità giuridica notevole, che esploriamo in questo articolo.

Cosa sono le clausole vessatorie?

Le clausole vessatorie si riferiscono a specifiche condizioni inserite nei contratti che creano un disallineamento significativo tra i diritti e i doveri delle parti coinvolte, risolvendosi in uno svantaggio per una parte e un vantaggio per l’altra. Queste clausole, in pratica, mettono in una posizione meno favorevole uno dei contraenti a favore dell’altro. Un esempio potrebbe essere una clausola che nega a una delle parti il diritto di risolvere il contratto per inadempimento o di richiedere un risarcimento, mentre l’altra parte mantiene questi diritti. Questo genera chiaramente una disparità tra le parti coinvolte, una situazione che la legge cerca di evitare.

Per quanto riguarda la regolamentazione delle clausole vessatorie, si evidenziano due principali ambiti normativi:

  • il codice civile, con gli articoli 1341 e 1342;
  • il Codice del consumo (decreto legislativo n.205/2006), specificamente l’art. 33 e seguenti.

La normativa specifica da applicare dipende dalla natura delle parti coinvolte nel contratto:

  • si ricorre alla normativa codicistica nei casi in cui i contratti sono stipulati tra professionisti o imprenditori (relazioni B2B, ossia business to business) o tra consumatori (relazioni C2C, ossia consumer to consumer);
  • si applica invece la normativa consumeristica quando uno dei contraenti è un consumatore e l’altro è un professionista o imprenditore (relazioni B2C, ossia business to consumer).

In aggiunta, è utile precisare che:

  • per consumatore (o utente) si intende l’individuo che agisce per fini non riconducibili all’ambito imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, come definito dall’art. 3, comma 1, lettera a) del Codice del consumo;
  • per professionista si intende l’individuo o l’entità giuridica che opera nell’ambito della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, oppure un suo intermediario, come delineato dall’articolo 3, comma 1, lettera c) del Codice del consumo.

Come deve avvenire la sottoscrizione delle clausole vessatorie?

Le norme che disciplinano la

sottoscrizione delle clausole vessatorie stabiliscono che tali clausole, quando inserite nelle condizioni generali di contratto (come nei contratti tipo o in quelli basati su moduli o formulari), sono valide nei confronti della parte che vi aderisce solo se (art. 1341 comma 2 cod. civ.):

  • sono redatte per iscritto;
  • ricevono un’approvazione scritta specifica da parte del contraente che non le ha predisposte.

In assenza di una tale approvazione scritta espressa, queste clausole sono considerate inefficaci. Va notato che, anche se l’art. 1341 cod. civ. parla di inefficacia, la giurisprudenza ha spesso interpretato le clausole non specificamente approvate come nulle (come evidenziato dalle sentenze della Corte di Cassazione n. 16394/2009 e n. 547/2002).

Dal punto di vista pratico, sono necessarie due firme della parte aderente:

  • la prima firma va apposta alla fine del contratto, a significare l’accettazione del contratto nel suo complesso.
  • la seconda firma deve essere posizionata nella sezione che richiama specificamente le clausole vessatorie che sono a sfavore della parte aderente.

Secondo il Codice del consumo, invece, le clausole vessatorie sono sempre nulle, anche se specificamente firmate dal

consumatore: si tratta della cosiddetta nullità di protezione (art. 36, comma 3, Codice del consumo), che opera solo a favore del consumatore e può essere rilevata d’ufficio dal giudice.

La compagnia di assicurazioni può imporre una carrozzeria convenzionata?

Torniamo alla domanda iniziale: nell’assicurazione auto si può imporre il carrozziere? Sulla questione delle clausole assicurative, è importante evidenziare una pronuncia della Corte di Cassazione che ha posto un principio chiaro e definitivo.

La Suprema Corte ha dichiarato illegittime le clausole contrattuali che impongono limitazioni o riduzioni al risarcimento di un danneggiato che opta per la riparazione autonoma del proprio veicolo. Questo è stato stabilito dall’ordinanza n. 34950/2021., che ha sottolineato l’illegittimità di tali restrizioni, in particolare quando il danneggiato sceglie di far riparare il proprio veicolo da un carrozziere di fiducia non convenzionata con la compagnia assicurativa.

La Corte di Cassazione ha giudicato vessatorie e dunque

nulle le clausole che limitano il risarcimento. La decisione della Corte ha preso in considerazione la normativa a tutela dei diritti dei consumatori, in particolare l’art. 33 del Codice del consumo, stabilendo che la limitazione era in violazione di questo articolo, in quanto creava uno squilibrio significativo nei diritti e nei doveri derivanti dal contratto, senza offrire alcun vantaggio compensativo all’assicurato.Inoltre, la sentenza si allinea al principio giurisprudenziale che stabilisce quali clausole siano considerate limitative della responsabilità nel contesto di un contratto di assicurazione, distinguendo tra quelle che specificano il rischio garantito e quelle che introducono limiti all’obbligo di risarcimento del danno già sorto.

In conclusione, non esiste un obbligo per il danneggiato di rivolgersi a una carrozzeria convenzionata con la propria assicurazione per la riparazione del proprio veicolo. Di conseguenza, è permesso scegliere liberamente il carrozziere per effettuare le riparazioni, mantenendo sempre il diritto al risarcimento completo e tempestivo, a prescindere dalla carrozzeria selezionata.

Sorgente: Assicurazione auto: si può imporre il carrozziere?

Prorogato al 2.6.2024 il termine per il primo popolamento dell’albo periti

Il Ministero della Giustizia proroga i termini per chi era già iscritto all’albo cartaceo dei periti

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Con nota del 4 marzo 2024 il Ministero della Giustizia ha stabilito una proroga del termine per il primo popolamento del Portale per coloro che erano già iscritti all’albo cartaceo/analogico dei periti.

In particolare il Ministero ha comunicato che, ferma restando la scadenza del termine perentorio del 4 marzo 2024 prevista per l’albo CTU, per l’albo periti è stato accordato un nuovo termine perentorio di novanta giorni – e quindi fino al 2 giugno 2024 – per consentire ai professionisti già iscritti negli albi circondariali tenuti in modalità cartacea alla data del 4 marzo 2024, di ripresentare la domanda con modalità telematiche.

Per ulteriori chiarimenti, si invita a visionare la nota ministeriale al link sottostante oppure a rivolgersi ai Tribunali di interesse.

Sorgente: Prorogato al 2.6.2024 il termine per il primo popolamento dell’albo periti

Aumenti tariffari RcAuto – LecceOggi

Lo “Sportello dei Diritti” in data odierna ha depositato esposto ad Ivass e Antitrust affinchè intervengano sulle “perizie fatte in casa” da non iscritti all’albo dei periti e sul brokeraggio delle riparazioni

Gli aumenti tariffari RCAuto ben oltre il tasso d’inflazione, oggetto del recente tavolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a seguito della convocazione della Commissione di allerta rapida sui prezzi, con tutta probabilità potevano essere previsti e fermati se si fosse intervenuto prima su alcune criticità che “Sportello dei Diritti” e altre associazioni di categoria tra cui AIPED “Associazione Italiana Periti Estimatori Danni) e Federcarrozzieri, avevano denunciato per tempo. Anche se, meglio tardi che mai, se adesso con l’esposto a firma di Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” forte della sua ultraquarantennale esperienza nel settore assicurativo, si attiveranno procedimenti di controllo da parte delle Autority interessate, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) e Autorità Garante della  Concorrenza e del Mercato (Antitrust), su prassi di alcuni gruppi tra le compagnie operanti nel mercato nazionale, che a parere delle suddette associazioni potrebbero aver comportato effetti negativi sulle tariffe applicate.Tra le cause dei rialzi, infatti, avevamo segnalato la scellerata scelta da parte di numerose società assicuratrici di affidarsi per la stima dei danni a quelle che avevamo già definito, non a caso, perizie “fatte in casa” nate nel periodo d’emergenza da “Covid – 19” o anche quelle svolte da rider. Si, i fattorini delle perizie. Le prime si svolgono a mezzo app o videoperizie da remoto a mezzo delle quali è il danneggiato stesso a fotografare o videoriprendere il proprio veicolo e a trasmetterne i contenuti digitali alle compagnie o società all’uopo dedicate salvo poi far effettuare le stime da soggetti non meglio identificati. Le seconde, a mezzo di veri e propri fattorini “sottopagati”, non iscritti al Ruolo Nazionale Periti Assicurativi che, come gli addetti delle consegne a domicilio, si recano sul posto allo scopo di effettuare fotografie dei veicoli danneggiati o da verificare e dei luoghi dei sinistri. L’ultima, sciagurata strategia, ma forse la più ingannevole, è quella d’indirizzare gli assicurati – tramite dei veri e propri broker e, quindi, con l’inevitabile richiesta di costi d’intermediazione che vanno a ricadere sui premi – presso strutture riparative convenzionate comunicando capziosamente che le officine sarebbero incaricate di svolgere la quantificazione dei danni. Insomma, delle trovate per abbattere i costi delle perizie ma, che alla fine, vanno a svantaggio della qualità di un servizio indispensabile nel sistema del RCAuto: ossia la stima e il controllo e la valutazione dei danni che fa la differenza sul costo medio dei sinistri e sulla possibilità di sventare i tentativi di frode. Tutte prassi che però sono illecite in quanto, com’è noto e come ricordato in un recente comunicato dell’AIPED “Associazione Italiana Periti Estimatori Danni), “l’attività peritale è disciplinata dagli art. 156, 157 e 158 del Codice delle Assicurazioni Private. Tali norme prevedono che l’accertamento e la stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione costituiscono attività professionale riservata agli iscritti al RNPA (ndr Ruolo Nazionale Periti Assicurativi) e come tale non possono essere svolte che da persone fisiche e non da società alle quali è inibita l’iscrizione al ruolo Consap.”Per tali ragioni, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” con l’esposto depositato in data odierna chiede a IVASS e Antitrust un «pronto e tempestivo intervento degli organi di vigilanza destinatari della presente, volto a verificare la legittimità di queste pratiche e se tra le compagnie vi sia o meno un’intesa, più o meno tacita, finalizzata a legittimarle. In ogni caso, lo scrivente ritiene necessario che le autority competenti, controllino la correttezza e la corrispondenza alle leggi vigenti anche di mercato delle pratiche indicate e in caso di esito positivo provvedere ad adottare tutte le misure utili atte a interromperle e a sanzionare le società che le utilizzano»

Sorgente: Aumenti tariffari RcAuto – LecceOggi

Finti incidenti per truffare assicurazioni, due arresti a Genova. Stimato un giro di 100 mila euro, indagati 2 avvocati

Eseguite sette misure cautelari: ai domiciliari sono finiti due fratelli di 40 e 35 anni titolari di una carrozzeria di Fegino

Genova – Organizzavano finti incidenti per truffare le assicurazioni a discapito di ignari automobilisti. Gli investigatori del commissariato di Genova Sestri Ponente , diretti dal dirigente Fabio Occhi, hanno eseguito sette misure cautelari: ai domiciliari sono finiti due fratelli di 40 e 35 anni titolari di una carrozzeria di via Borzoli (difesi dall’avvocato Matteo Carpi), la Cannizzo Auto, a Fegino, mentre per cinque persone è stato disposto l’obbligo di presentazione in commissariato.

Le indagini, svolte insieme agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Liguria e l’ausilio dei poliziotti della Polizia Scientifica, hanno scoperto un vero e proprio sistema che ha fruttato almeno 100 mila euro. Gli investigatori hanno documentato almeno 17 episodi ma si stima che possano essere molti di più, per un valore di 500 mila euro. L’officina è stata sequestrata.

Oltre alle persone sottoposte a misure ci sono anche due avvocati indagati che avrebbero provveduto al disbrigo pratiche e che si interfacciavano con le compagnie assicurative. L’indagine è partita nel 2021 dopo la querela di un automobilista che spiegava di avere ricevuto una raccomandata dalla propria compagnia assicurativa che lo informava che la sua vettura era stata coinvolta in un incidente stradale, in realtà mai avvenuto.

Gli agenti hanno così scoperto che i titolari della carrozzeria organizzavano falsi incidenti, individuando falsi testimoni e soggetti apparentemente coinvolti nel sinistro.

Nel finto incidente furono coinvolti ignari automobilisti a cui vennero fotografate le targhe. I due fratelli compravano a poco auto mal messe entrate nel registro delle auto storiche e facevano finta che fossero state danneggiate . Con i soldi delle assicurazioni le mettevano a nuovo e poi le rivendevano a prezzo quintuplicato.

Sorgente: Finti incidenti per truffare assicurazioni, due arresti a Genova. Stimato un giro di 100 mila euro, indagati 2 avvocati – Il Secolo XIX

Helvetia Italia punta sull’aggiornamento formativo dei periti

Laura Gargasole, responsabile sinistri

Helvetia Italia ha programmato una serie di corsi formativi sui principi dell’antifrode sinistri a favore dei propri periti auto, periti rami elementari e consulenti specializzati, oltre che per i liquidatori sinistri.

In particolare, Mario Riccardo Oliviero, responsabile dell’ufficio vendor management e Antonio Grippo, responsabile antifrode sinistri, con il coordinamento di Laura Gargasole, responsabile sinistri e Massimo Fedeli, direttore area Danni, hanno scelto di affidare la preparazione e la conduzione dei corsi al formatore Luigi Peyron, già auditor degli investigatori per la stessa compagnia, e all’avvocato Andrea Strata, entrambi autori del libro Antifrode assicurativa. Manuale giuridico operativo per le Assicurazioni e le Mutue.

Helvetia Italia sostiene che su questi temi la formazione costante degli operatori sia fondamentale, complice anche l’insistente crisi economica e l’evoluzione delle tecniche e dei processi fraudolenti. Per questa ragione i relatori dei corsi proporranno una rassegna di nuovi sistemi fraudolenti, partendo dai principi generali e illustrando l’esatto ruolo delle figure private e istituzionali preposte a scoprire e a perseguire le frodi.

I corsi partiranno oggi, martedì 5 marzo, e si concluderanno entro la fine del primo semestre 2024. Alla presentazione del progetto formativo la responsabile sinistri Laura Gargasole ha affermato: “Crediamo molto nella formazione continua dei nostri dipendenti e collaboratori. La crescita della nostra azienda non può infatti prescindere dallo sviluppo delle competenze delle nostre persone e dalla creazione di un ambiente di lavoro arricchente. Per tutto il 2024 continueremo quindi a erogare corsi di formazione e a realizzare incontri in presenza per sviluppare i temi chiave del nostro business”.

Foto in copertina:

Sorgente: Helvetia Italia punta sull’aggiornamento formativo dei periti

Eventi atmosferici estremi ad alto impatto organizzativo: i modelli per la gestione dei sinistri in Italia e in Europa

La gestione di questi fenomeni, sempre più numerosi e più violenti anche nel nostro Paese, richiede un approccio corale di prevenzione dei rischi, ma soprattutto nuove competenze tecniche e sinergie gestionali che, almeno in questo momento, mancano. Nel convegno internazionale organizzato da Adenes Italia una riflessione per trovare una soluzione comune.

378 eventi meteorologici estremi (+22% rispetto al 2022), 16 miliardi di euro di danni alle aree colpite e 31 persone decedute. Sono questi, in sintesi, i numeri che descrivono la situazione del nostro Paese (dati Osservatorio Città Clima di Legambiente).

La scorsa estate la nostra Penisola è stata colpita da un susseguirsi di episodi catastrofali e da eventi naturali di eccezionale portata, primo accenno di quella che potrebbe essere una nuova normalità dovuta ai mutamenti climatici in corso.

Le aree più colpite da questi fenomeni estremi sono state il Nord Italia con 210 eventi, seguita dal Centro (98) e dal Sud (70). Sono aumentati alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record nelle aree urbane (+150%), le frane da piogge intense (+64%), le mareggiate (+44%), i danni da grandine (+34,5%), e gli allagamenti (+12,4%).

Cat Nat, l’obbligo di assicurazione per le imprese

Da fine 2024 scatterà, inoltre, l’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali: cosa cambierà? Tra meno di un anno, tutte le imprese italiane e quelle internazionali con una stabile organizzazione nel nostro Paese dovranno stipulare una copertura assicurativa sui danni causati da eventi naturali (alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni) a terreni e fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali.

“Gli eventi naturali dello scorso luglio, ancor più di quelli catastrofali – dichiara Elisabetta Pinciroli, presidente di Adenes Italia, la holding del maggiore gruppo peritale e di servizi assicurativi in Italia – al di là degli aspetti finanziari, hanno evidenziato significative sfide operative nel mercato assicurativo a tutti i livelli, in termini di efficacia dei processi di gestione dei sinistri, rispetto alle aspettative di assicurati e clienti. È essenziale affrontare queste problematiche in maniera efficace per evitare ripercussioni future, tenendo conto anche che tali fenomeni saranno purtroppo sempre più frequenti e di sempre maggiore portata. Vogliamo contribuire a una riflessione sugli aspetti organizzativi peculiari per la gestione dei sinistri legati a questi eventi e sull’impatto che essi hanno sul profilo reputazionale del mercato. È importante che ci si fermi per un momento di riflessione guardando anche alle esperienze organizzative in essere in Paesi che hanno dovuto affrontare questa sfida prima di noi (Francia, Germania e Olanda in particolare). Possiamo prendere spunto da chi ha già sperimentato delle soluzioni: ora è il momento di agire. Ci auguriamo che il dibattito di questi mesi innescato dai nuovi provvedimenti legislativi possa aumentare la consapevolezza di tutti, aziende e cittadini”.

Secondo le stime dell’Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, nel 2021 solo il 5% delle microimprese italiane (0-9 dipendenti) aveva una copertura assicurativa contro le calamità naturali. La copertura assicurativa si attesta al 55% per le piccole imprese, al 67% per le medie e al 78% per le grandi che, però, sono solo l’1% del totale.

Se guardiamo alle abitazioni private, poi, il quadro non cambia: nell’ultimo anno circa 5 milioni di italiani hanno subito danni, causati da calamità naturali o dal maltempo, alla propria abitazione, ma solo 1 su 3 aveva una polizza assicurativa a tutela dell’immobile. In un Paese come il nostro caratterizzato da infrastrutture e patrimonio edilizio sempre più vecchi e da una crescita costante dei livelli di urbanizzazione in zone esposte al rischio, non possiamo far altro che abituarci ad affrontare disastri metereologici che, solo fino a qualche anno fa, non erano assolutamente prevedibili e che rendono sempre più indispensabile un approccio proattivo e corale per la gestione dei sinistri volto al contenimento dei danni economici e reputazionali.

“Mentre aumentano i danni causati dal cambiamento climatico – precisa Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania – l’Italia continua a registrare un evidente gap di protezione. È necessario, dunque, individuare un sistema efficace di protezione del Paese. Per questo abbiamo accolto con estremo favore l’introduzione, nell’ambito della Legge di Bilancio 2024, della previsione di un obbligo assicurativo per le coperture cat nat (alluvione e terremoto, frane) per le imprese. Questa norma rappresenta un primo passo concreto e tangibile verso due obiettivi primari per il settore assicurativo: la maggiore protezione del Paese e la gestione più efficiente delle risorse, a beneficio della collettività. Con l’obbligo assicurativo, inoltre, il rischio viene distribuito su tutto il territorio nazionale con un effetto positivo anche sui premi assicurativi. Il nostro auspicio è che interventi analoghi possano essere previsti anche per le abitazioni civili”.

Le competenze necessarie

La gestione di questi eventi è anche questione di competenze. Organizzazione, preparazione e tempestività sono i pilastri su cui si basa una corretta ed efficace gestione e valutazione dei danni, ma essere pronti a gestire le emergenze e avere a disposizione risorse adeguate non è sufficiente. “L’intensificarsi della gravità degli eventi naturali – aggiunge Elisabetta Pinciroli – ha acuito un altro problema che, nel prossimo futuro, dovrà necessariamente trovare una soluzione. In questo momento c’è una vera carenza di professionisti specializzati nell’attività di valutazione dei danni. Io credo che tale situazione dipenda dal fatto che questa professione, nel corso del tempo, ha perso il suo appeal perché poco conosciuta e poco remunerata rispetto ad altri settori del mercato del lavoro e noi, come attori coinvolti, dovremmo impegnarci sempre di più per far capire quanto queste figure, in realtà, siano fondamentali per un reale servizio all’assicurato”.

La tecnologia in aiuto

Un grande aiuto può sicuramente arrivare dalla tecnologia, in fase di monitoraggio, di raccolta delle denunce e nella gestione degli accertamenti peritali. Molte imprese assicurative, in Europa, hanno iniziato a sviluppare dei tool che consentono di analizzare i fenomeni metereologici, li mappano e li incrociano con i dati di portafoglio. In alcuni casi le prime simulazioni sono disponibili anche a partire da una settimana prima dell’evento; si può quindi avere in anticipo una ipotesi della portata dell’evento in termini numerici e di esposizione finanziaria. Queste informazioni permettono la messa in atto di azioni di prevenzione e mitigazione del danno attraverso semplici messaggi agli assicurati. La denuncia attraverso i canali digitali, oltre a ridurre il picco di lavoro degli addetti all’apertura dei sinistri, permette di migliorare la qualità dei dati disponibili e, di conseguenza, di ottimizzare l’approccio alla valutazione del danno guadagnando in reattività ed efficienza.

Sorgente: Eventi atmosferici estremi ad alto impatto organizzativo: i modelli per la gestione dei sinistri in Italia e in Europa

Dal Collegio Ligure Periti

Gentili soci buon giorno,

il ns socio Moreno Dutto esperto in apicoltura e bachiocultura,  che ringrazio della collaborazione ci ha inviato un aggiornamento per la migrazione nel  refistro nazionale per i PERITI, che è stata prorogato al 2 giugno 2024  ( mentre i CTU rimane quella del 4 marzo)

Questo perche avrete verificato a chi oltre al CTU è anche Perito nel percorso della piattaforma mancavano le professionalità che erano limitate a 4/5   comparti, ora sono state aggiornate e troverete le molteplici competenze come   come nell’iscrizione dei CTU

Per ravvedere l’iscrizione  necessita tornare alla pagina https://pst.giustizia.it/PST/it/services.page  e proseguire come in precedenza con lo spid  entrati nella pagina principale della piattaforma “compila domanda” vi appariranno gia tutto il sv curriculum e i vs dati, proseguite nell inserire i documenti che avete utilizzato in precedenza nascita, residenza, etc….. e noterete che nella casella delle professionalità  ci saranno tutte per professioni come nel passaggio del CTU.

Restando a disposizione porgo cordiali saluti.

Ricordo che entro aprile e  aperta la piattaforma per le nuove richieste d’iscrizione nel registro Unico Nazionale dei CTU e dei periti, ricordo anche per tale richiesta necessita essere iscritti nel ruolo dei periti della camera di Commercio di residenza,  anche questa  procedura sono a disposizione.

In allegato le pagine di accesso e l’informativa del Ministero dove all’ultima pagina in fondo viene descritta la procedura del prolungamento dell’iscrizione dei Periti

PS: prego per cortesia a chi non ha rinnovato la quota annuale di farlo entro il mese perché dovremmo inviare per le attività di assemblea dei soci  di aprile del rinnovo del consiglio e del bilancio 23 l’elenco dei soci alle autorità del  socio è  effettivo se ha rinnovato la quota sociale come previsto dall’art.  5 comma 6  dello statuto (Ndr: qui per i soci APAID

Ringrazio della collaborazione

Gai

 

 

Primo incontro del tavolo tecnico permanente tra Consap, Abi, Ania e Ivass

Si è tenuto ieri, nella sede di Consap, il primo incontro del Tavolo tecnico permanente tra CONSAP, ABI, ANIA, e IVASS.

Il tavolo, promosso durante l’evento del trentennale di Consap dal Presidente Sestino Giacomoni, ha il fine di affrontare diverse tematiche di interesse comune con l’obiettivo di semplificare ed incrementare le attività svolte a tutela dei cittadini, delle famiglie, delle imprese, al servizio delle istituzioni e del governo.

La riunione ha visto la partecipazione del Presidente di Consap e dell’Amministratore Delegato, Vincenzo Sanasi d’Arpe, per ABI era presente il Vice Direttore Generale Vicario, Gianfranco Torriero, per ANIA il Direttore Generale, Dario Focarelli, mentre per IVASS il Segretario Generale, Stefano De Polis.

Tra gli argomenti affrontati è stato proposto da Consap il potenziamento del Fondo per il credito agli studenti meritevoli, di cui aveva parlato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del messaggio che aveva inviato per il trentennale di Consap. Le nuove misure prese in esame dal tavolo, tra cui una semplificazione dei processi e l’ampliamento del Fondo stesso, apporterebbero notevoli vantaggi ai giovani, garantendogli una facilitazione nell’accesso al credito e quindi un maggiore sostegno per portare avanti il proprio percorso di studi post-diploma.

Altro tema di discussione è stata la proposta avanzata dal Presidente di Consap di introdurre l’assicurazione obbligatoria rischi catastrofali per le abitazioni che usufruiscono della garanzia Consap, attraverso il Fondo di Garanzia per l’acquisto della prima casa. È stata proposta, inoltre, l’istituzione di un Ruolo Periti cat-nat, prendendo a modello il Ruolo dei Periti Assicurativi già gestito da Consap, perché, come ha detto il Generale Figliuolo, Commissario Straordinario per la Ricostruzione post alluvione, in audizione alla Camera dei Deputati “ i periti sono spesso introvabili”.

Il tavolo ha anche esaminato la questione posta da Consap della ripresa del percorso normativo volto finalizzare la creazione del Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria.

È stato discusso anche l’eventuale ruolo di Consap nel Fondo interassicurativo rami vita. La Concessionaria del Servizio Assicurativo Pubblico, infatti, potrebbe rivestire il ruolo di terzo soggetto indipendente per la gestione in service delle attività amministrative ed operative del Fondo.

Per quanto riguarda il Sistema di prevenzione al furto di identità (SCIPAFI) Consap ha proposto il suo sviluppo e potenziamento.

«L’istituzione di questo tavolo tecnico è una grande opportunità e mostra come gli enti e le istituzioni, lavorando in sinergia tra loro, possano sfruttare appieno il loro massimo potenziale, se ciascuno di noi farà al meglio quello che è chiamato a fare, l’Italia sarà un Paese migliore» ha affermato Sestino Giacomoni. «Come ha detto il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in occasione del trentennale della società – ha continuato Giacomoni – Consap è uno strumento del Governo al servizio delle Istituzioni e del Paese ed è nostra intenzione potenziare il ruolo sociale dell’azienda nell’interesse di tutti i cittadini e delle imprese».

Sul ruolo di Consap e delle istituzioni, sempre in occasione dell’evento celebrativo dei 30 anni di Consap, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti aveva sottolineato l’esigenza di avere nei momenti di rischio e incertezza, “strutture pubbliche pronte a supportare sia le attività degli operatori di mercato, sia le esigenze delle fasce più deboli”.

A questo tema si è ricollegato l’Amministratore Delegato di Consap, Vincenzo Sanasi d’Arpe sostenendo che «Le politiche di welfare intraprese dal Governo necessitano del lavoro congiunto delle Istituzioni. Le Società Pubbliche sono uno strumento fondamentale e indispensabile della politica industriale del Paese e sono un fattore propulsivo per il potenziamento degli interessi industriali privati. Lavorando in maniera corale, come nell’occasione di questo tavolo di lavoro, le istituzioni stesse dimostrano di poter dare molto al Sistema Italia»

Sorgente: Primo incontro del tavolo tecnico permanente tra Consap, Abi, Ania e Ivass

Aniello Corrado detto NELLO

Oggi, lunedì 4 marzo ero indaffarato nelle mie faccende, scadenze, problemi, pagamenti, incassi, consulenze, videochiamate, quando mio figlio Peter, un perito assicurativo che passa alcune pratiche ai colleghi è entrato ella mia stanza e mi ha detto: lo sai che a dicembre è mancato Aniello?

Mi sono sentito a disagio per non averlo saputo subito. Sapevo che era malato, ma sapevo che lavorava ancora per cui pensavo che la malattia non fosse in uno stadio così avanzato.

Ho mollato subito tutto ed ho chiamato la moglie, Antonella con la quale mi sono rammaricato di non aver sentito Nello a fine anno e di non aver partecipato al lutto.

E’ mancato il 1° dicembre scorso, era in ospedale per un cancro ai polmoni e uno al pancreas. Stava molto male, ma continuava a lavorare col suo aiuto e con la forza di volontà che ha sempre avuto.

Ero rammaricato perché abbiamo iniziato insieme questo lavoro, negli anni 80 ed era tutto bello, anche se i colleghi anziani ci raccontavano che prima, negli anni 60 era ancora meglio, con l’IGE al posto dell’IVA, senza computer e telefonini, con i rapporti diretti con i carrozzieri, i liquidatori, gli avvocati ed i colleghi. Lavoravamo insieme per RAS, una delle tante compagnie assorbite da Allianz. Ci vedevamo tutte le settimane all’ufficio sinistri quando prendevamo i nuovi incarichi e scaricavamo le perizie. Parlavamo coi liquidatori e una volta al mese col supervisore, il geometra Borra, che i controlli e le statistiche le faceva a mano, con una certa benevolenza.

Poi nel 2009 io ho preso un’altra strada. Sono andato a lavorare a Milano, lui ha continuato a lavorare su Genova, per le compagnie, il tribunale, il giudice di pace e qualche privato. Ci siamo persi di vista ma quando ci vedevamo o ci sentivamo quel tono da eterno ragazzo lo tirava sempre fuori.

Nella lunga telefonata con la moglie ha ripercorso gli untimi mesi raccontati come un calvario che gli ha tolto tutto, poco a poco, fino a consumarlo come una candela.

Riposa in pace Nello. Ti volevo bene.

Roberto