È stato lanciato a inizio anno il “Tempario degli Autoriparatori“, che può essere consultato all’interno dell’apposito sito web. Da tempo si sentiva l’esigenza di individuare nuovi standard e nuovi parametri per valutare i tempi di riparazione, in linea con l’evoluzione del settore, e il nuovo tempario è andato in questa direzione.
Per prevenire il rischio di essere “marchiato” come “di parte”, questo tempario è stato generato con un sistema oggettivo e semplice. La metodologia con cui è stato concepito non si discosta da quella applicata in questi anni, ma ne rappresenta invece un sensibile miglioramento in termini quantitativi e qualitativi a garanzia di tutti. Il tempario è stato infatti relizzato avvalendosi di una metodologia certificata e di strutture presenti non solo a livello Europeo ma anche a livello mondiale.
Un sistema così articolato vuole essere l’anello di congiunzione per tutti gli utenti: carrozzieri, compagnie, periti, flotte e automobilisti, perché chiunque, volendo, può verificarne, in totale trasparenza, sia l’attendibilità sia il funzionamento. L’attendibilità del sistema è certificata così come la metodologia di calcolo; i risultati prodotti sono verificabili da tutti e, prima di tutti, dall’ Autoriparatore stesso. Vediamo come.
Le tecniche costruttive dei veicoli sono in costante evoluzione soprattutto per motivi di sicurezza e ambientali: quindi, scocche più resistenti con cellule di sopravvivenza, scocche più leggere per diminuire i consumi e quindi l’inquinamento, etc.
L’utilizzo di materiali sofisticati pone problemi, in particolare, quando occorre intervenire sulle strutture e, per effettuare un lavoro “a regola d’arte“, si devono necessariamente seguire quelle che sono le “specifiche del costruttore” e utilizzare le opportune attrezzature; il che comporta, oltre gli investimenti economici, notevoli conoscenze del lavoro e notevoli capacità operative.
Chi più dell’Autoriparatore può avere conoscenze del lavoro e capacità operative?
A questo punto, avendo da un lato un sistema che fornisce un preventivo dettagliato, oggettivo e soprattutto ripetibile con lo stesso risultato da chiunque e dall’altro la certificazione della corretta riparazione, l’Autoriparatore si propone alle compagnie di assicurazione, alle flotte, a tutti gli automobilisti come garante della riparazione del veicolo effettuata a norma di costruttore secondo gli standard dallo stesso progettati in totale sicurezza per l’automobilista e in completa trasparenza riguardo i costi.
Il tempario calcola i tempi di riparazione e/o di sostituzione in modo analitico e oggettivo, individuando il giusto valore compreso fra i valori minimi e massimi previsti nel Tempario
Per la realizzazione del tempario degli autoriparatori sono stati attentamente analizzati la “Guida alla Applicazione dei Tempi” di Domus, il tempario di Confartigianato e di Bada, allo scopo di individuarne gli errori di concetto e non ripeterli nel Tempario Carrozzieri
Ottima iniziativa. La nostra categoria dovrebbe prendere spunto per alimentare sia la formazione che l’aggiornamento della rete peritale, visto che prima Isvap ed ora Consap non si attivano.
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