Ebbene, dei sinistri di cui sopra, 400.901 sono stati giudicati come “esposti al rischio frode”, di ui il 34% nel Nord Italia, il 33% nel Sud Italia, il 22% nel Centro Italia e l’11% nelle Isole.
Ancora, il numero dei sinistri oggetto di azioni penali da parte delle società assicurativeè stato pari a 5.263 unità, con un indice su base nazionale dello 0,2% sui denunciati 2012 e una percentuale riferita ai sinistri oggetto di approfondimento in relazione al rischio frode pari al 2,3%.
Anche in questo caso – ricorda l’Ivass nella sua relazione antifrode – può agevolmente rilevarsi come il 50% del totale dei sinistri oggetto di denuncia/querela si concentri nel Sud Italia, nonostante nella stessa area territoriale siano localizzate solamente il 18,2% delle vetture assicurate in Italia ed il 18,70% dei sinistri (il tutto, a fronte di una percentuale di sinistri oggetto di denuncia-querela che nel Nord, area territoriale che raccoglie il 50,04% delle vetture assicurate a livello nazionale ed il 46,84% dei sinistri, conclude l’Ivass, arriva al 22,93% del totale).
Continueremo ad aggiornarvi sull’evoluzione del dato statistico anche nel corso dei prossimi giorni.
Il dato che salta all’occhio e’ il calo dei sinistri in tutta la penisola. LA domanda e’ : perche’ le polizze RCA continuano ad aumentare? E con la storia dell’antifrode (giustissima in molti casi) non e’ che si vuole fare al lupo al lupo!!!!!! A mio avviso molte segnalazioni sono frutto di scarsa vena tecnica dei periti incaricati dalle compagnie; e’ piu’ facile contestare che avere un quadro lucido della situazione, ed il piu’ delle volte si contesta sul nulla.
Saluti
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