Incidenti stradali, morti in calo ma sopra la media europea

Secondo una stima preliminare nel 2013 in Italia si sono verificati 182.700 incidenti con 3.400 morti e 259.500 incidenti. Il nostro tasso di mortalità e sempre oltre la media Ue
Un incidente mortale a Milano. Fotogramma

Un incidente mortale a Milano. Fotogramma

Nel 2013, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 182.700 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.400, mentre i feriti ammontano a 259.500. Sono questi i dati resi da Aci e Istat in concomitanza con la presentazione a Bruxelles del rapporto europeo Etsc sulla sicurezza stradale. Rispetto al 2012, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (-2,2%) e del numero dei morti (-6,9%), in calo anche i feriti (-2%). L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni moltiplicato 100, è pari, a 1,86. Tale valore è in lieve diminuzione rispetto a quello registrato per il 2012 (1,96).
METÀ VITTIME — Rispetto al 2001, il numero di morti è diminuito nel 2013 del 52,1%. Tra il 2011 e il 2013, invece, la variazione percentuale è stata pari a -11,9%. Il maggior contributo alla diminuzione del totale delle vittime in incidente stradale è dato, nel 2013, dalla flessione del numero dei morti su strade extraurbane (-8,6%) e sulle strade urbane (-8,5%). Il valore è pressoché stabile, invece, sulle autostrade, per le quali, però, era già stato registrato un forte calo negli anni precedenti.
OLTRE LA MEDIA — Il valore del tasso di mortalità per l’Italia e pari a 57, a fronte di una media Europea di 52 morti per milione di abitanti. La variazione percentuale media in Europa (Ue28) del numero dei morti in incidenti stradali, è pari a -7,6% tra il 2012 e il 2013, a -15,3% tra il 2011 e il 2013.
ULTIMI — “Gli automobilisti italiani sono sempre più sicuri e il continuo calo degli incidenti stradali in Italia misura l’utilità di ogni attività di sensibilizzazione” dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani. “Con 500 incidenti al giorno e 30 feriti ogni ora – continua Sticchi – siamo ancora tra gli ultimi in Europa. Ciò significa che bisogna insistere sulla formazione continua che parta dalle scuole, si completi con metodi innovativi nelle scuole guida e si aggiorni periodicamente con l’obbligo di corsi di guida sicura in centri qualificati”.

Oggi al Parlamento

 

parlamentino  Roma: Questa mattina nell’Auletta Parlamentare di Palazzo Montecitorio, si sono svolti i lavori programmati dai promotori della Carta di Bologna.

Nei prossimi giorni faremo un servizio più completo con un sunto sugli interventi di tutti e molte foto.

Con Tommaso Caravani Editor Automotive di DBInformation come moderatore hanno aperto i lavori la Prof.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della Strada, il Dott. Furio Truzzi – Presidente Assoutenti, il Dott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani, il sig. Davide Galli – Presidente Federcarrozzieri, l’Avv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’Avvocatura, l’ Avv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury Lawyers, il sig. Mario De Crescenzio – Presidente MO BAST!, l’Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore Uomo, l’Avv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti. Qui l’elenco completo.

Dopo tutti gli interventi degli organizzatori e dei parlamentari previsti ed anche di qualcuno in più, hanno preso la parola alcuni ospiti che recentemente hanno dato la propria adesione al movimento.

Per tempestività e per testimoniare la nostra presenza riportiamo un sunto dell’intervento del nostro presidente.

Sono Roberto Marino di Genova e faccio il perito dal 85.

Oggi rappresento Periti Auto, un’associazione che raccoglie sia i periti che lavorano per le Compagnie che i periti che lavorano per l’utenza diversa. Rappresento inoltre in questa sede la fondazione Simona Galletto che tutela gli interessi dei grandi invalidi della strada, perché oltre alle vittime esistono anche i grandi invalidi della strada e questo avrebbe bisogno di più spazio.

Abbiamo scelto la denominazione di Periti Auto anche se siamo iscritti nel Ruolo dei Periti Assicurativi tenuto prima dall’ISVAP e ora dalla Consap, perché riteniamo che un Perito non debba essere identificato con un cliente ma con la materie che tratta, quindi perizie di auto o altri veicoli stradali o esperti in infortunistica stradale, quindi Periti Auto e non Assicuratavi. Lavoriamo non solo per le Compagnie, ma anche per le case automobilistiche, per le società di noleggio, per grandi clienti che hanno grandi parchi auto da gestire come Poste o Telecom o società di autotrasporto su ruote che gestiscono flotte di veicoli industriali.

La presenza dei Periti Auto alle manifestazioni che hanno accompagnato la nascita e la divulgazione della Carta di Bologna, è per testimoniare la nostra partecipazione a questa iniziativa che è mossa da varie associazioni di categoria ma che ha il fine ultimo di tutelare gli interessi dei danneggiati e quindi degli automobilisti e dei cittadini.

I Periti Auto sono sempre attenti agli equilibri che esistono nel mondo del danno. Sia quelli di noi che lavorano esclusivamente per le Compagnie che quelli che lavorano per gli Uffici Giudiziari o per i privati e per le società.

Come periti veniamo chiamati tutti i giorni per valutare i danni da circolazione. Una legge ha istituito il Ruolo dei Periti nel 92 ma nessuna regolamentazione formativa è stata predisposta, non esiste un collegio né una cassa di previdenza come per le altre categorie professionali, l’unica cosa regolamentata è la tassa annuale di iscrizione.

Le Compagnie di Assicurazione ci hanno dato la formazione tecnica, prima con il CESTAR ed ora con I-Car di Generali. Le Compagnie ci danno la formazione e gli aggiornamenti professionali perché un perito non correttamente formato è controproducente.

Ma le Compagnie ci chiedono delle valutazioni per riparazioni che dobbiamo fare ai minimi tariffari.

I privati ci chiedono dalle valutazioni fatte per riparazioni a regola d’arte al costo massimo ipotizzabile.

I Giudici ci chiedono una valutazione equa ai costi medi di piazza. Ma le valutazioni fatte per il giudice sono sempre superiori a quelle fatte per le Compagnie perché i quesiti che ci vengono posti sono diversi.

Noi abbiamo sempre ambito ad essere incaricati da un ente super partes per avere degli incarichi a rotazione e dare delle valutazioni imparziali e libere da legami clientelari.

È per questo che appoggiamo le proposte della Carta di Bologna specificatamente nel punto che parla del perito terzo ed imparziale e di terzietà nelle valutazione del danno. Siamo qui per dire che ci siamo, che siamo pronti a lavorare in maniera imparziale come avviene in altre parti d’Europa. Siamo pronti a creare un organismo di gestione e smistamento degli incarichi a rotazione tra gli iscritti al Ruolo. E siamo convinti che se ci arriveremo, questo sarà la base di un confronto transattivo tra le parti che basandosi su valutazioni univoche limita di molto il contenzioso e quindi il costo finale dei danni e di conseguenza i prezzi delle polizze.

#robertomarino

Evento 9 aprile

Più Concorrenza Più Diritti – Verso una riforma della RC Auto

Mercoledi 9 aprile dalle 10 alle 13.
Roma – Auletta dei gruppi parlamentari
Via di Campo Marzio 74 – Roma

Organizzazioni promotrici:

Mobast
Federcarrozzieri
Associazione Familiari Vittime Strada
Assoutenti
CUPSIT
Associazione Valore Uomo
OUA – Commissione Resposabilità Civile
UNARCA
SISMLA

La manifestazione di gennaio a Bologna e quella di febbraio a Genova, con l’ulteriore tappa di Torino del 29 marzo, sono stati un prezioso tassello per consolidare un movimento composto da artigiani, consumatori, Vittime della Strada e professionisti che si battono per un mercato assicurativo concorrenziale e in grado di garantire le opportunità di scelta del danneggiato di scegliere il proprio medico e il proprio riparatore e di ottenere un giusto ed equo risarcimento.

Il movimento che si è creato ha sparigliato le carte di rappresentanze che ragionano con logiche ambigue o consociative. Le Compagnie assicuratrici, abituate a dialogare solo con gli anelli deboli delle categorie interessate, si sono ritrovate spiazzate. L’inedita coalizione della Carta di Bologna ha fatto comprendere al Legislatore che le proposte avanzate non erano frutto di un ragionamento corporativo ma di una elaborazione complessa e sofisticata di proposte liberali e del tutto in linea con i più recenti orientamenti giurisprudenziali e legislativi sia in Italia che all’estero.

I punti della carta di Bologna diventeranno una proposta di legge che sarà presentata a Roma il prossimo 9 aprile nell’Auletta dei Gruppi Parlamentari, il luogo più prestigioso e ampio per far percepire ai parlamentari la nostra presenza. Sarà un giorno memorabile dove la nostra protesta diventerà una proposta, dove la nostra partecipazione attiva sarà il segno del nostro interesse a proseguire uniti per una seria riforma della RC Auto.

Di seguito il programma provvisorio e il form di registrazione che dovrà essere scrupolosamente compilato per agevolare le procedure di registrazione che saranno gestite dal personale della Camera previa presentazione di un documento di identità.

IL CONVEGNO HA NATURA FORMATIVA

Considerato il luogo è consigliabile (non obbligatorio) indossare giacca e cravatta.

PROGRAMMA DRAFT

9:30 – 10:00 Registrazione
A seguire fino alle 13:00 Rappresentanti delle Associazioni PromotriciProf.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della StradaDott. Furio Truzzi – Presidente AssoutentiDott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali ItalianiDavide Galli – Presidente FedercarrozzieriAvv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’AvvocaturaAvv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury LawyersMario De Crescenzio – Presidente MO BAST!Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore UomoAvv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti

Avv. Massimo Perrini – Responsabile scientifico UNARCA

Dott. Giampaolo Bizzarri – Confederazione Libertà del Danneggiato

Prof. Dott. Raffaele Zinno – Segretario SISMLA Sindacato italiano specialisti medicina legale e delle assicurazioni

Ivano Vernazzano – Consorzio fra Carrozzieri della provincia di Genova

Dott.ssa Annamaria Gandolfi – Inretecar

Dott. Enrico Pedoja – Segretario SMLT Società Medico Legale del Triveneto

Dott. Claudio Cangialosi – Direttore SicurAUTO.it

Avv. Matteo Mion – Giornalista Quotidiano Libero

Esponenti politiciDott. Cosimo Maria Ferri – Sottosegretario Ministero GiustiziaSen. Altero Matteoli (Forza Italia) – Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni – SenatoOn. Daniele Capezzone (Forza Italia) – Presidente Commissione Finanze – CameraOn. Alessandro Bonafede (Movimento 5 Stelle) – Vice presidente Commissione Giustizia – CameraOn Antonio Boccuzzi (Partito Democratico) – Commissione Lavoro – CameraOn. Andrea Colletti (Movimento 5 Stelle) – Commissione Giustizia – CameraOn. Marco Di Stefano (Partito Democratico) – Commissione Finanze – CameraOn. Leonardo Impegno (Partito Democratico) – Commissione Attività Produttive – CameraOn. Giovanna Palma (Partito Democratico) – Commissione Agricoltura – Camera

Sen. Sergio Puglia (Movimento 5 Stelle) – Commissione Lavoro – Senato

On. Mario Sberna (Per l’Italia) – Commissione Finanze – Camera

On. Paolo Russo (Forza Italia) – Commissione Agricoltura – Camera

Moderatore: Tommaso Caravani (Car Carrozzeria)

Promotori della Carta di Bologna

partecipanti all'evento

Aderenti alla carta di Bologna

partecipanti all`evento

partecipanti all`evento

CARTA DI BOLGNA

CARTA DI BOLGNA

Falsi incidenti chiesto processo per 87 persone

procura bari BARI – La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 87 persone, tra medici, avvocati e presunte vittime di incidenti stradali, accusate di truffa ai danni di compagnie assicurative. Rischiano il processo i quattro medici Roberto Settembre, all’epoca dei fatti in servizio presso il reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Di Venere di Bari, Michele Gesmundo, Fabio Basalisco e Francesco Saponieri, periti di parte incaricati di redigere certificati medici attestanti – secondo l’accusa – false patologie derivanti dai sinistri.

Chiesto il processo per i due avvocati Michael Gisonda e Maria Schima, incaricati di curare le pratiche per il risarcimento danni. Le indagini coordinate dal pm Francesco Bretone hanno accertato oltre 40 episodi di falsi incidenti in alcuni comuni della provincia di Bari, in particolari a Binetto, Toritto, Grumo Appula e Modugno. In alcuni casi si tratta di cadute accidentali causate da buche nell’asfalto. Nel procedimento si sono costituite parti civili le 15 compagnie assicurative truffate e il Comune di Grumo Appula. L’udienza preliminare per i rinvii a giudizio si concluderà il 3 aprile.

Manifestazione di Genova: sintesi di un incontro riuscito

15 febbraio. Alle 8,30 in Piazzale Kennedi, la Fiera di Genova, pioveva.

Si riunivano carrozzieri di tutta Italia, si organizzavano, preparavano le auto ed i cartelli. Alle 9 cominciava la sfilata da Via Brigate Partigiane per Piazza della Vittoria, Via XX Settebre, Piazza De Ferrari, Via Roma e Piazza Corvetto, dove c’è il Teatro Politeama Genovese. Nel percorso tanti si erano aggregati ed ora il teatro cominciava a riempirsi.

Quando ha preso la parola il presidente Ivano Vernazzano dell’Associazione Carrozzieri della Provincia di Genova il teatro era pieno. Si sono susseguiti sul palco i vari relatori tra i quali Furio Truzzi di Assoutenti che ha rimarcato l’importanza per l’utenza di un carrozziere libero e di un perito indipendente.

Poi hanno  preso la parola alcuni politici tra i quali l’onorevole Pastorino (PD), Russo (PDL) e Di Stefano che fa parte della commissione Finanze della Camera.

l'On. Marco Di Stefano (PD) della commissione Bilancio

l’On. Marco Di Stefano (PD) della commissione Finanze

Di Stefano ha raccontato che la commissione aveva già messo mano alla bozza del decreto “Destinazione  Italia” e l’art. 8 era già stato cambiato in più punti. Poi è stato stralciato ma ripresentato a tempo di record, meno di 24 ore, dal CDM nella versione iniziale, vanificando il lavoro della Commissione.

“Non vorremmo che la fretta fosse cattiva consigliera: davvero qualcuno crede che la soluzione sia quella di ridurre di otto euro il costo della Rca auto, affidando la definizione di una normativa complessa a un disegno di legge redatto solo 24 ore dopo che il Parlamento ha deciso di stralciare l’articolo 8 del decreto ‘Destinazione Italia’?” “Apprezziamo l’iniziativa del governo – sottolinea Di Stefano – ma auspichiamo che il Parlamento intervenga con misure correttive tale da garantire i diritti delle associazioni di tutela delle vittime della strada, dei consumatori e delle migliaia di piccole e medie imprese artigiane del settore dell’autoriparazione”. “E’ importante – conclude – che le misure prese diano vita a un vantaggio concreto per i consumatori, con importi più leggeri”. Ha promesso il suo impegno nel non far passare quello che ha riconosciuto essere una legge da rifare.

Interessante l’intervento di Stefano Mannaccio, Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani.

Anche i Periti Auto si sono uniti sottolineando che “Carrozzerie Concordatarie” nell’epoca del digitale vuol dire “NO PERIZIA” ma Authority fatta  in telematico dalle Compagnie. Questo sicuramente non può essere garanzia di giusto risarcimento, né per il carrozziere, né per i danneggiati.

Nel complesso una bella manifestazione, con molti partecipanti ed ottimi relatori. Un segnale forte di unità dei carrozzieri.

Truffa milionaria sui mutui Il pm chiude la maxi inchiesta

False perizie per «gonfiare» dei prestiti mai rimborsati Verso il rinvio a giudizio di tre immobiliaristi bresciani  Irrisolto il nodo delle presunte complicità di alto livello

False perizie e stime «gonfiate»: era un giro milionario

False perizie e stime «gonfiate»: era un giro milionario

Perizie compiacenti avevano trasformato dei ruderi in case di lusso gonfiando in modo fraudolento il valore degli immobili. Attraverso acquirenti di comodo, riuscirono a ottenere dalle banche mutui rimborsati poi solo in minima parte. In questo modo truffarono dieci istituti di credito e riuscirono ad intascare cinque milioni di euro attraverso 42 raggiri messi a segno nel Cremonese e nel Bresciano dal giugno del 2006 fino all’estate del 2011.
Ora la procura ha chiuso l’indagine nei confronti di settanta indagati, tra cui cinque professionisti finiti un anno fa in manette nell’ambito dell’inchiesta «Domus» della Guardia di finanza di Cremona, coordinata dal sostituto procuratore Fabio Saponara. Fra i presunti registi della truffa figurano un immobiliarista di Rovato e due di Manerbio. Per loro e altre 67 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, si va verso la richiesta di rinvio a giudizio. Dieci venditori degli immobili al centro della truffa – uno residente in Franciacorta e tre nella Bassa – sono usciti dall’inchiesta. Assistiti dall’avvocato Paolo Carletti, hanno dimostrato di essere stati vittime e non complici del raggiro, ha detto l’avvocato Paolo Carletti. Il blitz scattò nel maggio del 2013, quando furono arrestati Cristian S. e la sua compagna Simona D., entrambi residenti a Ostiano. In cella finirono anche i titolari di tre agenzie immobiliari: Stefano B. e Mario S. di Manerbio e Pierluigi T. di Rovato. Tutti sono attualmente in libertà.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il meccanismo della truffa era semplice «ma – si leggeva nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip, Guido Salvini -, seriale e portata avanti con grande capacità organizzativa in un momento in cui era facile accendere mutui». Individuate le case da acquistare, generalmente immobili fatiscenti, i titolari delle agenzie stilavano false perizie di stima. Poi assoldavano i compratori fittizi, pregiudicati o sinti reclutati nei campi nomadi di Pavia, come Athos, 30 anni, nipote di Mafalda, «la regina dei rom» morta nel ’77. Contraffatte erano anche le attestazioni di reddito degli acquirenti di comodo.
OTTENUTO IL MUTUO, gli immobiliaristi intascavano la differenza fra il prezzo reale e quello gonfiato, ne consegnavano una parte ai complici neointestatari della casa che nel frattempo si erano resi irreperibili, interrompendo il rimborso del prestito fondiario. Quarantatre gli episodi contestati: fra questi compravendite ad Alfianello, Cerveno, San Gervasio, Urago d’Oglio, Verolanuova, Pontevico, Seniga, Borgo San Giacomo, Gambara, Milzano, Comezzano-Cizzato, Rovato e Palazzolo.
Nell’indagine restano alcuni punti oscuri. «Non vi è dubbio alcuno che gli indagati, per portare a compimento la truffa – ha scritto fra l’altro il Gip -, potevano contare stabilmente su non ancora individute complicità di funzionari di banca, promotori finanziari, professionisti incaricati della stima degli immobili nonchè sui notai incaricati di redigere i contratti».

R.PR.

ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.

Truffa alle assicurazioni, in 61 rinviati a giudizio

I carabinieri di Novi hanno portato alla luce la frode, denominandola “Operazione Photoscape”. Secondo gli inquirenti, il titolare di una carrozzeria di Basaluzzo, avrebbe alterato l’entità dei danni sui veicoli protagonisti di incidenti stradali ritoccandone le foto, per ottenere così risarcimenti gonfiati

NOVI LIGURE – La procura di Alessandria ha chiesto il rinvio a giudizio per 61 persone: si tratta di 54 automobilisti residenti in Novi e nel novese e di altre 7 persone, che sarebbero a vario titolo coinvolte in una ingegnosa truffa ai danni di numerose compagnie di assicurazioni.I carabinieri di Novi, che hanno portato alla luce la frode, l’hanno chiamata “Operazione Photoscape”: secondo gli inquirenti, Paolo Severino Pesce, titolare della carrozzeria “Progetto” di Basaluzzo, con la complicità di alcuni periti assicurativi, avrebbe alterato l’entità dei danni sui veicoli protagonisti di incidenti stradali attraverso un programma di fotoritocco, per ottenere così risarcimenti gonfiati dalle agenzie assicurative, con valori anche triplicati rispetto al dovuto.Il principale accusato è Pesce, che avrebbe già ammesso le proprie responsabilità: per cercare di rientrare degli ingenti investimenti effettuati nella propria azienda, a un certo punto avrebbe deciso di utilizzare sistemi irregolari. Nei guai con lui sono finiti anche due dipendenti della carrozzeria “Progetto”: Anna Maria Impronta, 56 anni, di Novi, e Davide Santacesaria, 33 anni, di Quargnento. E poi quattro periti assicurativi: Gianfranco Tromba (74 anni) e Sergio Caraturo (62 anni) di Novi, Stefano Bisoglio (46 anni) di Alessandria e Pietro Milanesi (60 anni) di Volpedo. Infine 54 automobilisti, che sarebbero stati partecipi dell’attività illegale. Il danno economico della frode si aggirerebbe intorno ai 120 mila euro. Le compagnie assicurative vittime della frode sono Allianz, Axa, Hdi, Generali, Unipol e Itas Mutua.
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Incidenti stradali: 1.791 vittime nel 2013, calo 14%

2,1 milioni infrazioni codice strada.

1,7 milioni controlli alcol e droga

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(ANSA) – ROMA, 9 GEN – Meno vittime e meno incidenti stradali rispetto al 2012, più controlli, oltre trentatremila persone sorprese alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti: è il bilancio di un anno di attività della polizia stradale.

INCIDENTI E VITTIME: nel 2013 gli incidenti stradali sono diminuiti del 2,4%, passando dagli 82.385 rilevati da polizia stradale e carabinieri nel 2012 agli 80.387 dell’anno appena concluso. Il calo è però maggiore se si considerano soltanto i sinistri con esisto mortale: in questo caso si è passati infatti dai 1906 del 2012 ai 1.616 del 2013, con una flessione percentuale del 15,2%. Il numero delle vittime è invece sceso del 14%: dalle 2082 del 2012 alle 1791 dell’anno scorso.

2,1 MILIONI INFRAZIONI A CODICE STRADA: Complessivamente, polizia e carabinieri hanno schierato 4.576.861 pattuglie di vigilanza stradale e contestato 2.180.825 infrazioni al codice della strada. Sono stati invece 2.354.942 i punti patente complessivamente decurtati nel 2013. Potenziati anche i controlli nel settore dell’autotrasporto con 241.024 veicoli controllati e l’accertamento di 72.418 infrazioni.

TUTOR E VERGILUS: Con 2.900 km di rete autostradale vigilata, il sistema Tutor ha funzionato per 439.725 ore e si è registrata una diminuzione del 12,43% delle violazioni accertata. Tra l’altro, nelle tratte in cui il Tutor è attivo da più tempo, la mortalità è stata abbattuta del 51% e il numero dei feriti del 27%. Il sistema Vergilus – che controlla la velocità media sulle strade statali – ha invece registrato 31.450 violazioni in 10.901 ore di funzionamento (quasi il doppio rispetto all’anno precedente), con una riduzione delle violazioni di circa il 10%.

ALCOL E DROGA: Nel 2013 sono stati controllati con etilometri e/o precursori 1.716.437 conducenti, 31.205 dei quali sono stati sanzionati per guida in stato di ebbrezza e 2.416 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sequestrati complessivamente 994 veicoli.

STRAGI SABATO SERA: I conducenti controllati per prevenire il fenomeno sono stati 303.464, 16.848 dei quali sono risultati in stato di ebbrezza, dato che tradotto in termini percentuali indica che circa il 6% di loro è risultato positivo all’alcoltest.

SICUREZZA ALIMENTARE: La polizia stradale ha organizzato una serie di operazioni volte a contrastare comportamenti illeciti nel trasporto di animali vivi: 770 pattuglie della Polstrada hanno controllato nel 2013 circa 2200 veicoli, portando all’accertamento di 1400 violazioni ed a 604mila euro di sanzioni amministrative.

RC AUTO: FEDERCARROZZIERI, GOVERNO METTE VITTIME DELLA STRADA IN MANO A ASSICURAZIONI

“Terribilmente negativa per automobilisti e riparatori”: così Federcarrozzieri definisce la riforma Rc auto voluta dal Governo Letta. “Sta tutto scritto – è la denuncia – nel decreto Destinazione Italia creato dal Consiglio dei ministri. Dietro la pressione dell’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni), il ministero dello Sviluppo economico vuole a tutti i costi che questo decreto diventi realtà, e venga poi approvato dal Parlamento”. “Il decreto – spiega Federcarrozzieri – mette l’automobilista, vittima di un incidente stradale, nelle mani dell’Assicurazione. Che stabilisce come quando quanto dove e perché risarcire il proprio cliente. Il primo ‘trucchetto’ è semplice: si chiama risarcimento in forma specifica. Con la conseguenza che la vittima viene dirottata verso il carrozziere convenzionato con la Compagnia. Un riparatore costretto a lavorare con manodopera e ricambi imposti dall’Assicurazione, a discapito di qualità e sicurezza. Il secondo ‘trucchetto’ è l’abolizione della cessione del credito: l’automobilista non potrà più delegare il carrozziere a fare una battaglia legale con l’Assicurazione. Questa se la vedrà direttamente con la vittima. Che in materia di Rca e risarcimenti sa poco o nulla”. Contro un “decreto che taglia fuori i carrozzieri indipendenti, e che offende le vittime della strada”, Federcarrozzieri lancia una mobilitazione generale, sabato 11 gennaio alle ore 10, allo Zan Hotel di Bologna. Due obiettivi: uno, presentare proposte di modifica al decreto di riforma Rca; due, organizzare immediate e lecite iniziative di lotta e di contrasto.

Operazione “Phantom Crash” Palermo – Truffa alle assicurazioni, 23 arresti: in manette anche avvocati e periti.

Un’indagine della polizia scopre una rodata organizzazione che operava nella zona di Partinico. Agli arresti domiciliari gli avvocati Ennio Cipolla e Rosalba Marchione. I finti incidenti venivano provocati in una specie di pista di collisione e poi denunciati alle compagnie.

Truffa alle assicurazioni, 23 arresti: in manette anche avvocati e periti

Auto noleggiate apposta per simulare incidenti stradali e ottenere così risarcimenti assicurativi: è uno dei risvolti della truffa scoperta a Palermo dalla polizia nell’indagine “Phantom crash” che ha consentito di individuare un’organizzazione di cui facevano parte anche avvocati e periti infortunistici e che dispondeva di una “pista di collisione” nelle campagne di Partinico dove le vetture potevano scontrarsi tra loro in modo da subire i danni per i quali poi si chiedeva l’indennizzo. Mente della frode, secondo l’accusa, Vincenzo Nobile, 54 anni, che si avvaleva della complicità dei femiliari e di altre persone di fiducia per predisporre le simulazioni dei sinistri. Vittime diverse compagnie, quali  Hdi, Fondiaria Sai, Allianz, Vittoria, Liguria, Ugf, Generali, Cattolica, Chartis insurance, Sara e Direct line. Nobile è stato condotto in carcere.

VIDEO / Gli incidenti simulati

Sono stati invece posti agli agli arresti domiciliari gli avvocati Ennio Cipolla, 44 anni e Rosalba Marchione, 35 anni, i periti assicurativi Umberto Li Vecchi, 54 anni, Fabio Orlando, 43 anni, Stefano Fedele, 65 anni e Antonio La Mantia, 52 anni, e ancora Provvidenza Saputo, 45 anni, Carmela Mattina, 55 anni, Giuseppe Marino, 47 anni, Francesco Marrocco, 36 anni. Ad altri dieci indagati sono stati notificati provvedimenti di obbligo di dimora. Associazione a delinquere finalizzata alla truffa è l’accusa contestata dal Pm Geri Ferrara, che ha diretto l’indagine, avviata circa due anni fa.

Truffa alle assicurazioni le foto degli arrestati

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I mezzi coinvolti, in molte occasioni, risultavano gli stessi anche se le targhe venivano sostituite a seguito di denunce di deterioramento o di smarrimento, e si procedeva, dunque, alla reimmatricolazione dei veicoli. In altri casi, le targhe dei mezzi coinvolti nei falsi incidenti venivano pure alterate, in modo indurre le compagnie assicuratrici in errore circa lo stato della pratica risarcitoria.

Nell’appezzamento di terreno di  proprietà di Nobile dov’era stata approntata la “pista di collisione” di circa 50 metri di lunghezza per 5 di larghezza, c’era anche deposito di parti di carrozzerie già danneggiate, di auto di diverso tipo quali portiere, cofani, paraurti ed altro materiale, da adoperare volta per volta nella costruzione dei finti sinistri.

la repubblica.it/palermo
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LA TRUFFA DELLE ASSICURAZIONI A PARTINICO

Operazione Phantom crash
Ecco i nomi degli arrestati

partinico-truffa

CRONACA 28 novembre 2013

di Redazione

La polizia ha smantellato una organizzazione che nella zona di Partinico (Palermo) avrebbe messo a segno decine di truffe nei confronti di compagnie assicurative automobilistiche. In queste ore dalle prime luci dell’ alba è in corso l’operazione “Phantom Crash”con la quale i poliziotti del locale commissariato, insieme al Commissariato di Corleone e della Squadra Mobile di Palermo, stanno eseguendo 23 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, inseriti in un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di note compagnie assicurative. Tutte le persone arrestate sono di Partinico.

GUARDA LE FOTO DEGLI ARRESTATI

Ecco i nomi:

Vincenzo Nobile (’59), arresti in carcere;

Provvidenza Saputo (’68), arresti domiciliari;

Carmela Mattina (’58), arresti domiciliari;

Giuseppe Marino (’66), arresti domiciliari;

Francesco Marrocco (’77), arresti domiciliari;

Ennio Cipolla (’69), avvocato, arresti domiciliari;

Rosalba Marchione (’78), avvocato, arresti domiciliari;

Umberto Li Vecchi (’59), perito liquidatore, arresti domiciliari;

Fabio Oralndo (’70), perito liquidatore arresti domiciliari;

Stefano Fedele (’47), perito liquidatore, arresti domiciliari;

Antonio La Mantia (’61), perito liquidatore, arresti domiciliari.

I nomi delle persone coinvolte nel blitz.

L’unico a finire in carcere è stato Vincenzo Nobile, 54 anni, pregiudicato di Partinico, proprietario del fondo messo a disposizione dell’organizzazione è in cui venivano simulati gli incidenti.
Ai domiciliari vanno, invece: Provvidenza Saputo, 44 anni; Carmela Mattina, 55 anni; Giuseppe Marino, 47 anni; Francesco Marrocco, di 36; Rosalba Marchione, avvocato di 34 anni di Partinico; Ennio Cipolla, avvocato di 43 anni di Partinico; Umberto Li Vecchi, perito di 53 anni di Partinico; Fabio Orlando, perito di 42 anni di Partinico; Stefano Antonio Fedele, perito di 65 anni di Partinico; Antonio La Mantia, 51 anni, perito di Partinico.
Obbligo di dimora per Leopoldo Buda De Cesare, 54 anni; Laura Pizzo, 31 anni; Roberto Fiorentino, 22; Rosalia Ingrao, 49 anni; Anna Maria Vitale, 49; Agatino Bommarito, 54; Giuseppe Sgroi, 50; Salvatore Cassarà, 57 anni; Antonino Fedele, 38. Indagati a piede libero Ciro Pellegrino, 50 anni; Giovan Battista Saputo, 39; Salvatore Zulfo, 53 anni; Gioacchino Zulfo, 50; Agostino Tognetti, 32 anni; Francesco Miraglia, 28; Giuseppe Ferreri, 52 anni; Angelo Vitale, 36 anni; Salvatore Landa, 42 anni; Massimiliano Meli, di 40.
– See more at: http://www.palermomania.it/news.php?id=56218#sthash.60X62DQl.dpuf

I nomi delle persone coinvolte nel blitz.

L’unico a finire in carcere è stato Vincenzo Nobile, 54 anni, pregiudicato di Partinico, proprietario del fondo messo a disposizione dell’organizzazione è in cui venivano simulati gli incidenti.
Ai domiciliari vanno, invece: Provvidenza Saputo, 44 anni; Carmela Mattina, 55 anni; Giuseppe Marino, 47 anni; Francesco Marrocco, di 36; Rosalba Marchione, avvocato di 34 anni di Partinico; Ennio Cipolla, avvocato di 43 anni di Partinico; Umberto Li Vecchi, perito di 53 anni di Partinico; Fabio Orlando, perito di 42 anni di Partinico; Stefano Antonio Fedele, perito di 65 anni di Partinico; Antonio La Mantia, 51 anni, perito di Partinico.
Obbligo di dimora per Leopoldo Buda De Cesare, 54 anni; Laura Pizzo, 31 anni; Roberto Fiorentino, 22; Rosalia Ingrao, 49 anni; Anna Maria Vitale, 49; Agatino Bommarito, 54; Giuseppe Sgroi, 50; Salvatore Cassarà, 57 anni; Antonino Fedele, 38. Indagati a piede libero Ciro Pellegrino, 50 anni; Giovan Battista Saputo, 39; Salvatore Zulfo, 53 anni; Gioacchino Zulfo, 50; Agostino Tognetti, 32 anni; Francesco Miraglia, 28; Giuseppe Ferreri, 52 anni; Angelo Vitale, 36 anni; Salvatore Landa, 42 anni; Massimiliano Meli, di 40.

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I nomi delle persone coinvolte nel blitz.

L’unico a finire in carcere è stato Vincenzo Nobile, 54 anni, pregiudicato di Partinico, proprietario del fondo messo a disposizione dell’organizzazione è in cui venivano simulati gli incidenti.
Ai domiciliari vanno, invece: Provvidenza Saputo, 44 anni; Carmela Mattina, 55 anni; Giuseppe Marino, 47 anni; Francesco Marrocco, di 36; Rosalba Marchione, avvocato di 34 anni di Partinico; Ennio Cipolla, avvocato di 43 anni di Partinico; Umberto Li Vecchi, perito di 53 anni di Partinico; Fabio Orlando, perito di 42 anni di Partinico; Stefano Antonio Fedele, perito di 65 anni di Partinico; Antonio La Mantia, 51 anni, perito di Partinico.
Obbligo di dimora per Leopoldo Buda De Cesare, 54 anni; Laura Pizzo, 31 anni; Roberto Fiorentino, 22; Rosalia Ingrao, 49 anni; Anna Maria Vitale, 49; Agatino Bommarito, 54; Giuseppe Sgroi, 50; Salvatore Cassarà, 57 anni; Antonino Fedele, 38. Indagati a piede libero Ciro Pellegrino, 50 anni; Giovan Battista Saputo, 39; Salvatore Zulfo, 53 anni; Gioacchino Zulfo, 50; Agostino Tognetti, 32 anni; Francesco Miraglia, 28; Giuseppe Ferreri, 52 anni; Angelo Vitale, 36 anni; Salvatore Landa, 42 anni; Massimiliano Meli, di 40.

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BLOG SICILIA

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