Velocità e incidenti stradali: la Germania quale esempio

Nonostante l’assenza di limiti di velocità sulle autostrade, la maggior parte degli incidenti mortali avviene altrove. Ecco qualche cifra e qualche statistica su come le strade e le automobili siano sempre più sicure e sul perché andare veloce in autostrada non è particolarmente rischioso.

QUARANT’ANNI DOPO – Nel 1974 in Germania sono decedute 16’665 persone a causa di un incidente stradale tra conducenti, passeggeri e pedoni. Calcolatrice alla mano significa quasi cinquanta ogni giorno: un numero elevato, elevatissimo, che quasi fa rabbrividire. La sicurezza a quell’epoca era diventata una tra le priorità in campo automobilistico, sia per i costruttori che per le istituzioni. Così il primo gennaio del 1976 fu introdotto l’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza, tre anni più tardi fu commercializzata la prima automobile – una Mercedes-Benz – con un impianto di antibloccaggio dei freni (ABS) mentre nel 1982 fu sempre un modello del costruttore di Stoccarda ad essere la prima automobile commercializzata in Europa con un Airbag. Dal 1974 al 2013 il numero di incidenti constatati dalla polizia tedesca è sceso progressivamente da 367’728 ai 299’637 dello scorso anno. Tuttavia le vittime di incidenti stradali sono scese addirittura a un quinto, arrivando al minimo storico di 3’300. Questo nonostante le automobili circolanti sul territorio tedesco siano, nel giro di 39 anni, più che raddoppiate passando da 19 a 42,6 milioni di unità.

LA TECNICA CI AIUTA – Quali i motivi di tale progressivo e sempre crescente miglioramento della sicurezza stradale? Le infrastrutture stradali sono migliorate, certo, così come la qualità dell’insegnamento da parte dei maestri di scuola guida e la maggiore, necessaria sensibilizzazione. Tuttavia il vero passo da gigante lo ha fatto la tecnica. Non solo i citati ABS e Airbag ma anche i controlli di stabilità e trazione, sensori di ogni tipologia e il generale miglioramento degli aspetti dinamici quali sospensioni, sterzo e freni. Basti pensare che sempre nel 1974 una Opel Kadett con freni a tamburo e gli stretti pneumatici aveva bisogno di 57,8 metri per fermarsi completamente frenando da 100 km/h. Per la stessa azione a una contemporanea Opel Astra, che per inciso pesa quasi il doppio, ne servono appena 36. Vale a dire che quando la nuova Opel Astra è già ferma, la Opel Kadett le sta scorrendo davanti ancora a 60 chilometri orari! E la tendenza nella costruzione di automobili sempre più sicure non si è certo fermata. Anzi…

LA VELOCITÀ? NON VA CRIMINALIZZATA – Sbaglia, infine, chi sostiene il classico stereotipo secondo cui sia la velocità a causare le vittime. Andare veloci in città è ovviamente da incoscienti, sulle strade di campagna l’eccessiva velocità abbinata alle curve può far perdere il controllo del veicolo: su questo non ci piove. In autostrada, invece, le cose sono un po’ diverse. Com’è ben noto in Germania quasi due terzi dell’intera rete autostradale è priva di limiti di velocità ma, guarda caso, la maggior parte degli incidenti mortali avviene nei centri urbani o sulle strade fuori località. Anche perché, anziché la velocità, in quel contesto viene punito qualcosa di più importante: il non rispetto delle distanze di sicurezza. Un documento pubblicato dall’ufficio federale di statistica tedesco relativa agli incidenti stradali avvenuti nel 2011 parla chiaro: su un totale di 4’009 vittime, 2’441 hanno perso la vita in incidenti stradali avvenuti fuori dalle località, 1’115 all’interno di centri urbani mentre in autostrada il numero scende a 453. Le autostrade sono quindi le strade più sicure della nazione, la cui rete è la terza più grande del mondo nonché la più estesa e densamente trafficata del continente. Un chiaro indicatore di come andare a più di 120 km/h su strade rettilinee con traffico unidirezionale non sia pericoloso, da incoscienti, tantomeno un comportamento per il quale si deve pagare con la pena detentiva come invece avviene in Svizzera dopo l’introduzione delle norme di via sicura. Delle cifre e delle considerazioni, queste, su cui vale la pena riflettere.

La Formula E debutta in pubblico a Las Vegas

formula E   Gli organizzatori della FIA del Campionato di Formula E (http://www.fiaformulae.com/home) hanno  rivelato con la prima dimostrazione pubblica la nuova vettura Spark – Renault SRT_01E Formula E  a Las Vegas , Stati Uniti d’America , il 6 gennaio 2014.

L’ auto da corsa completamente elettrica ha completato il suo test di debutto con successo e sarà ora presentato agli ospiti invitati , i media e il pubblico, durante lo speciale evento presso il Mandalay Bay Resort and Casino in concomitanza con il CES International – una esposizione  di elettronica e tecnologia di consumo, fiera a livello mondiale che si svolge ogni anno a gennaio a Las Vegas , Nevada .

La vettura era guidato dall’ ex pilota di F1 Lucas di Grassi  ed è in grado di raggiungere velocità superiori a 240 km/h. E’ stata progettata e costruito da Spark Technologies Corse , insieme ad un consorzio di nomi leader nel motorsport , tra cui Dallara (telaio) , Williams (progettazione batteria) , McLaren ( trasmissione ed elettronica) , Renault ( integrazione di sistema ) e Michelin (pneumatici) .

Alejandro Agag , CEO di promotori della serie Formula E Holdings , ha detto prima dell’evento : ” Sarà uno spettacolo fantastico e un ottimo modo per noi di iniziare il nuovo anno in un modo molto positivo . 2014 è, naturalmente , un grande anno per la Formula E con il campionato che partirà a Pechino nel mese di settembre 2014. Prima di allora vogliamo mostrare questa straordinaria vettura completamente elettrica a quante più persone possibile, in modo che possano vedere , e sentire , per guardare al futuro . ”

Per vedere i filmati della nuova Formula E clicka qui

SOFTWARE PRO IMPACT 4.0 – Secondo Seminario Regionale Nola 31 maggio /1 giugno 2013

Velocità critica 1Da: Gaetano Esposito <gaetano.esposito.napoli@gmail.com>
Data: Thu, 16 May 2013 19:48:00 +0200
A: <info@peritiauto.it>
Oggetto: Richiesta pubblicazione
Alla c. a. Sig. Roberto Marino Marino
Sarei grato se pubblicaste questo pezzo:
“Uno dei moduli del programma PRO-Impact consente di calcolare la velocità critica di un veicolo in curva.

Anche di questo si parlerà al corso che si terrà venerdi 31 maggio (9 – 18) e sabato 1 giugno (8 – 13) presso l’Hotel Casal dell’Angelo in Marigliano
Cliccando qua di seguito puoi avere maggiori informazioni

http://www.gaetanoesposito.org/seminario-software-pro-impact-4-0-seminario-2013-secondo-corso-regionale/#more-1910   ”

allegando anche possìbilmente le due immagini allegate.
Sarei grato se venissi avvisato quando avviene la pubblicazione
Grazie e cordiali saluti
Per. Ind. Gaetano Esposito
tel. st. 081/8441691 cell. 336/909313
Membro Consiglio Direttivo Collegio Periti Industriali e Periti Laureati di Napoli
Vice Coordinatore Provinciale Commissione Infortunistica Stradale
Membro Consiglio Nazionale EVU Italia-Associazione Europea per la ricerca e l’analisi incidenti stralali

Visita il mio sito: http://www.gaetanoesposito.org
Velocità critica 2

STOP ALLE PUBBLICITA’ DI AUTOMOBILI BASATE SU VELOCITA’ E POTENZA

Il giorno 18 febbraio 2013 19:22, Luigi Mercurio <mercurio_luigi@tin.it> ha scritto:

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In tutta Europa la prima causa di mortalità under 30 sono gli incidenti d’auto. La prima causa di tali tragedie è la velocità, ad oggi la maggior parte delle pubblicità di auto fa leva su di un modo di usare l’auto fuori dal tempo! Le recenti reclame della Fiat 500 S e della Alfa Mito SBK rivolte ad un’utenza giovanile tra l’altro ne sono una vergognosa testimonianza, inoltre inducono a delinquere infrangendo ogni regola stradale e di buon senso. Dopo anni di deliranti campagne contro l’alcool, le discoteche e chi più ne ha più ne metta andiamo alla base del problema, è un modello culturale che bisogna cambiare, l’auto come simbolo di potenza maschile… maddai Marinetti è morto un secolo fa!
http://www.avaaz.org/it/petition/STOP_ALLE_PUBBLICITA_DI_AUTOMOBILI_BASATE_SU_VELOCITA_E_POTENZA/?tkYwieb

Così cambiano le regole sulle patenti di guida

In vigore da sabato 19 gennaio la direttiva europea che rivoluziona il codice della strada e introduce nuovi esami

ROMA – La nuova direttiva Si chiama Terza Direttiva Patenti il nuovo protocollo dell’Unione Europea che entrerà in vigore sabato 19 gennaio e cambierà completamente, dal punto di vista normativo, le prospettive e gli obblighi dei motociclisti: interesserà tutti i centauri con l’unica eccezione di chi, a oggi, è già in possesso della patente A senza limitazioni.
Le età – Per poter conseguire direttamente (ossia senza passare da licenze inferiori) la patente illimitata occorreranno non più 21 bensì 24 anni di età. Se invece si è già titolari di patente A2 (ottenibile come in passato dai 18 anni) serviranno i due canonici anni di “apprendistato” ma con una sostanziale differenza: il passaggio alla A “senza limiti” non sarà più automatico ma bisognerà sostenere una prova pratica. Esami pratici (con tanto di visita medica) saranno sempre obbligatori per tutti i passaggi di livello, in modo che si possa dimostrare dimestichezza con la moto della categoria superiore a quella guidata fino a quel momento. Resta invece invariata l’età necessarie a conseguire la A1 (16 anni, abilita a condurre scooter e moto di 125 cc fino a 11 kW/15 Cv di potenza).
Patentino addio, arriva la Am – La nuova patente Am per i ciclomotori si conseguirà a 14 anni (ma all’estero sarà valida solo a partire dai 16 anni), vedrà una differenziazione degli esami a seconda che si voglia guidare il motorino o la minicar e non sarà più un semplice “patentino” ma una vera e propria licenza di guida, soggetta alla decurtazione di punti in caso di infrazioni, da conseguire presso un’autoscuola, mentre prima si tenevano corsi anche nelle scuole superiori con un notevole risparmio di denaro per le famiglie. Resta invariata la norma che impedisce ai minorenni di portare passeggeri su moto, ciclomotori, tricicli e minicar.
Più potenza per i diciottenni – I cambiamenti riguardano soprattutto i veicoli guidabili con la patente A2: i limiti di potenza si alzano in modo consistente, per cui i diciottenni potranno guidare moto con potenza massima di 35 kW/48 Cv (il limite attuale è 25 Cv/34 Cv) e un rapporto potenza-peso non superiore a 0,2 kW/ kg (invece degli 0,16 kW/kg oggi in vigore). Saranno quindi, di fatto, escluse le moto sportive specialistiche. Sarà ancora possibile guidare moto depotenziate ma queste non dovranno derivare da modelli che, in versione «full power», superino i 70 kW: misura che dovrebbe limitare una pratica diffusa e pericolosa, cioè l’utilizzo da parte dei diciottenni di maximoto “depotenziate” solo sul libretto e non nei fatti.
Limiti per i neopatentati – Per tre anni dal conseguimento della licenza di guida, i neopatentati dovranno attenersi a particolari limiti di velocità: in autostrada non potranno superare i 100 km/h, su strade extraurbane i 90 km/h.

Fabio Cormio

14 gennaio 2013 (modifica il 15 gennaio 2013)

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