CONVEGNO: I nuovi percorsi di sviluppo dell’Rc auto

oznorTO

Milano 9/11/2022, Palazzo delle Stelline.

Il tradizionale evento organizzato da Insurance Connect, e condotto dal direttore Maria Rosa Alaggio, ha analizzato tutti i risvolti del mercato motor, grazie alla presenza degli stakeholder del settore: dalle compagnie al regolatore, dalle banche alle piattaforme tecnologiche, dagli abilitatori di servizi agli intermediari

La mobilità è una componente essenziale di una società in costante evoluzione. I grandi cambiamenti del nostro tessuto sociale e produttivo, a cominciare dalla digitalizzazione e dalla sempre più elevata attenzione alla sostenibilità, si riflettono inevitabilmente anche sui tradizionali modelli di trasporto di merci e persone. E arrivano a toccare pure il settore dell’Rc auto, chiamato oggi a un cambio di passo per l’individuazione di nuovi modelli di sviluppo e di un quadro regolamentare in linea con l’evoluzione della nostra società. Tutti temi che sono stati al centro del convegno L’Rc auto verso nuovi percorsi di sviluppo, il tradizionale appuntamento di Insurance Connect con il mondo della mobilità.
Interamente moderato e condotto dal direttore di Insurance Daily, Maria Rosa Alaggio, l’evento si è svolto ieri al Palazzo delle Stelline di Milano. E come ogni anno, di fronte a una platea di circa 200 spettatori, ha messo a confronto esperti del settore, compagnie, intermediari e fornitori di servizi per analizzare insieme la dinamica di mercato e approfondire le possibili linee di sviluppo del comparto delle quattro ruote.
CHE COS’È, DAVVERO, LA MOBILITÀ?
La giornata si è aperta con un interessante di dibattito fra Sergio Savaresi, professore di automazione del Politecnico di Milano, e Lorenzo Tavazzi, partner di The European House – Ambrosetti, sull’evoluzione del paradigma della mobilità. Il confronto si è subito concentrato su opportunità e criticità di dinamiche come la digitalizzazione delle vetture, l’elettrificazione dei sistemi di alimentazione e la prospettiva dell’auto a guida autonoma. È difficile prevedere come potrà evolvere il paradigma della mobilità dei prossimi anni. Certo è che qualche cambiamento ci sarà. E toccherà anche il settore delle polizze auto. I temi trattati nell’intervento di apertura sono stati ripresi da Giuseppe Barbati, direttore generale di Double S Insurance Broker, che ha sottolineato il ruolo che possono avere i broker nella definizione di un nuovo sistema di tariffazione e di costruzione delle polizze. Essi infatti, analizzando le esigenze dei propri clienti, riscontrano già oggi una svolta nei comportamenti che rispecchia il nuovo concetto di mobilità; la via suggerita da Barbati è di costruire il premio conoscendo le scelte negli spostamenti e la rischiosità della singola tipologia di veicolo.
LA SFIDA DELL’ADOPTION
Nella prima tavola rotonda della mattinata, si sono confrontati Matteo Bevilacqua, ceo di Wefox Italia; Roberto Lecciso, ceo del Gruppo Helvetia Italia; e Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni. Nel dibattito moderato dal direttore Maria Rosa Alaggio sulle strategie, le tecnologie e le iniziative per lo sviluppo in campo Rc auto, i relatori hanno portato punti di vista diversi di realtà con caratteristiche peculiari: da un lato una compagnia tradizionale italiana con una vocazione storica per il mercato auto, dall’altro un’impresa internazionale e generalista con una rete plurimandataria, e in mezzo un’insurtech che mette la tecnologia al servizio dell’assicurazione, da poco entrata nel mercato italiano e che si definisce abilitatrice di business sia per le compagnie sia per gli intermediari. I tre top manager hanno comunque concordato sul fatto che dopo la trasformazione digitale, la sfida è l’adoption, per fare ricavi e non solo aumentare l’efficienza.
Accanto al concetto di personalizzazione basata sulla mobilità reale, le compagnie possono utilizzare dei parametri per mi surare il rischio legato alla singola polizza. In questo senso, Crif propone l’uso di quattro score in fase di assunzione: come ha spiegato Giuseppe Dosi, head of insurance market della società, l’utilizzo degli advanced analytics permette di ricavare dettagli relativamente al rischio traffico, ai comportamenti o ai profili affini a tentativi di frode (utile anche l’analisi del testo delle email del cliente) e all’esposizione agli eventi naturali.
DUE DIVERSI APPROCCI AGLI ECOSISTEMI
La discussione si è poi spostata sugli ecosistemi della mobilità, e in particolare su come è possibile declinare questa strategia a seconda dei proprio obiettivi. Il confronto ha visto protagonisti da un lato Alberto Busetto, amministratore delegato e general manager di Generali Jeniot, e dall’altro Giacomo Lovati, chief beyond insurance officer di UnipolSai.
Se il modello seguito dal gruppo Generali è quello di stringere partnership con operatori esterni al mondo assicurativo (l’esempio più citato da Busetto è stato l’alleanza con Telepass per il prodotto Next), diverso è l’approccio del gruppo Unipol, che gestisce internamente tutte le attività dell’ecosistema attraverso diverse società del gruppo (dai ricambi auto al noleggio a lungo termine, fino al nuovo UnipolMove nel telepedaggio) che, come ha spiegato Lovati, sono in grado di generare marginalità.
RCA A CACCIA DI UNA RIFORMA
A chiusura della mattinata, l’attesa tavola rotonda animata da Ania, Ivass, Consap e Confconsumatori. Al centro del dibattito, soprattutto da parte di Umberto Guidoni, co-dg di Ania, è emersa la richiesta di discontinuità, di interventi strutturali da parte del legislatore. La revisione del sistema Card, le criticità del bonus/malus, ma anche le nuove opportunità per l’antifrode e la gestione sinistri: tutte innovazioni di cui, accanto a quelle tecnologiche e digitali, il Paese ha bisogno.
Su questi temi il confronto si è animato, soprattutto tra Guidoni e Antonio De Pascalis, capo del servizio studi e gestione dati di Ivass, anche grazie agli interessanti spunti di Fabiola Cipolloni, titolare del servizio stanza di compensazione e ruolo periti assicurativi di Consap, che ha alimentato il dibattito con il punto di vista dell’istituzione che gestisce la camera di compensazione e che regola l’indennizzo diretto. Proprio quest’ultimo strumento è stato aspramente contestato da Marco Festelli, vice presidente nazionale di Confconsumatori, che ha auspicato una sua prossima abolizione.
SERVIZI INTEGRATI E ASSISTENZA MIRATA
Dopo la pausa pranzo, a Giovanni Campus, ceo di Msa Mizar è stato affidato il compito di riprendere i lavori del convegno. Il suo intervento si è concentrato sul valore per la gestione dei sinistri auto rappresentato da un’offerta di servizi integrati e diversificati. In questa direzione va l’evoluzione del gruppo Msa Mizar, che attraverso il coordinamento dell’attività delle proprie società e reti di assistenza copre l’intera gamma di servizi nella gestione sinistri utili alle diverse tipologie di player del settore assicurativo; un progetto strutturato per raccogliere l’interesse anche dei mercati di altri paesi europei a cui il gruppo sta guardando.
Secondo l’analisi fornita da Marco Morello, sales manager Italia di Glassdrive (gruppo Saint-Gobain), l’evoluzione del parco auto italiano verso le auto ibride o elettriche richiederà molto tempo, a causa della mancanza di infrastrutture a supporto e per le difficoltà economiche delle famiglie, ragione questa che ha portato a una forte crescita dell’età media dei veicoli circolanti. Tale dicotomia richiede da un lato un’assistenza di tipo tradizionale e capillare, dall’altro una elevata professionalità nella calibrazione dei parabrezza nei mezzi dotati di Adas.
DISTRIBUZIONE AGENZIALE VS BANCA
Il confronto tra due modelli distributivi diametralmente opposti, quello degli agenti tradizionali da un lato, e quello della banca dall’altro, è stato il protagonista del dialogo tra Nicola Bellome, direttore commerciale rete agenti di Axa Assicurazioni, e Mauro Palonta, responsabile commerciale di Intesa Sanpaolo Assicura. In Axa, compagnia che può contare non solo sulla rete agenti, ma anche su quella bancaria con Mps e sulla vendita diretta tramite Quixa, la differenza principale tra i canali, ha detto Bellome, consiste in una diversa capacità di personalizzazione del prodotto, che con gli agenti trova la sua massima possibilità di venire incontro a esigenze specifiche. In Intesa Sanpaolo, invece, l’accento viene messo sulla consulenza al momento della sottoscrizione, mentre per quanto riguarda la gestione della polizza l’obiettivo è quello di rendere più fluida possibile la gestione in autonomia da parte del cliente, attraverso il proprio home-banking.
Trait d’union tra questi mondi è la tecnologia, laddove assistiamo a un crescente proliferare di soluzioni insurtech che stanno guidando l’evoluzione del segmento Rca. Mario Carnevale, director di Deloitte Consulting, ha tracciato un quadro di come sta evolvendo l’offerta, seguendo il cambiamento degli stili di vita e delle abitudini, spiegando in che modo le soluzioni tecnologiche di open e embedded insurance potranno accelerare in futuro l’evoluzione del mercato Rc auto.
QUALE FUTURO PER IL RISARCIMENTO
Il risarcimento in forma di rendita e in forma specifica sono stati i due strumenti legislativi di cui ha parlato Maurizio Hazan, managing partner dello studio legale Thmr e storico collaboratore di Insurance Connect. Un intervento estremamente stimolante, in cui il giurista, attraverso il commento di alcune importanti e recenti sentenze ha condotto un ragionamento sulla natura e sulle pratiche risarcitorie sia sotto il profilo patrimoniale sia nella parte del danno alla persona.
Anche attraverso confronti internazionali, Hazan ha mostrato come la giurisprudenza stia sempre più indicando il risarcimento in forma di rendita e in forma specifica (servizi di assistenza alla persona) quali migliori pratiche risarcitorie, preferibili al conferimento immediato del capitale.
GESTIONE SINISTRI AI TEMPI DELL’INFLAZIONE
L’ultima tavola rotonda della giornata è stata introdotta dal keynote speech di Massimiliano Caradonna, head of sales & marketing, Region Central East Europe & Middle East senior vice president di Dekra Group, che ha introdotto la riflessione sulla sfida alla protezione assicurativa in una prospettiva di mobilità intermodale, che già si concretizza nella pianificazione della Città in 15 minuti che si sta iniziando ad applicare a Parigi. La chiave è nella gestione del sinistro in un contesto che vede coinvolti molti player, aspetto su cui Dekra sta portando avanti il progetto di una piattaforma informatica trasversale.
Il convegno si è chiuso con l’ormai tradizionale tavola rotonda sulla gestione sinistri, che ha visto protagonisti, oltre al già citato Caradonna, anche Luigi Baccaro, direttore sinistri di Sara Assicurazioni, Nicola Bajona, head express & direct claims di Zurich Italia, Luigi Barone, direttore sinistri di Reale Mutua, Norberto Odorico, chief claims officer di UnipolSai, e Maurizio Rainò, direttore claims & customer operation di Axa Italia. I relatori sono partiti dalla stretta attualità, e in particolare dall’impennata dell’inflazione, per illustrare le strategie adottate dalle compagnie per ridurre il costo del sinistro. Un percorso, quest’ultimo, che si intreccia inevitabilmente con l’adozione di sempre nuovi strumenti tecnologici e con il proposito di garantire la miglior customer experience possibile al cliente. Il tutto senza dimenticare la fondamentale attività antifrode per limitare i costi per le compagnie e, allo stessotempo, assicurare un servizio adeguato alle aspettative del cliente.
UN RINGRAZIAMENTO DA INSURANCE CONNECT
L’organizzazione del convegno, come sempre, è stata possibile grazie al contributo degli sponsor, alcuni dei quali hanno avuto la possibilità di presentare le proprie case history durante l’evento. Un sentito ringraziamento va quindi a Crif, Dekra, Double S Insurance Broker, Glassdrive, Msa Mizar, Ania Safe, HiT – Internet Technologies, Sogesa e Solera.
Tutti i video del convegno, gli interventi dei relatori e le tavole rotonde saranno disponibili nei prossimi giorni su www.insuranceconnect.tv. Un ampio resoconto dell’evento sarà inoltre pubblicato sul numero di dicembre del nostro mensile cartaceo, Insurance Review.

Fabrizio Aurilia, Giacomo Corvi, Maria Moro, Beniamino Musto

SORGENTE: https://peritiauto.files.wordpress.com/2022/11/2257_giovedi10novembre.pdf

Ndr: Segnaliamo l’intervento dell’avv. Fabiola Cipolloni di Consap che ha parlato dell’importanza del ruolo dei Periti Assicurativi a favore del corretto flusso della filiera della liquidazione del danno in contraddittorio del dott. Tosti di Sara Assicurazioni che ha espresso la sua idea di “inutilità delle persone” nel 5% dei casi di sinistro, con la presunzione di lasciare campo libero a insurtech e intelligenza artificiale.

Puoi consultare EUROTAX giallo e blu gratis in internet

LISTINO USATO

Grazie a       alVolante.it       è possibile trovare in rete una “ampia” selezione di modelli di cui ci sono le quotazioni Eurotax di Sanguineti Editore (quasi tutti direi). 

al Volante: Fra tutti i modelli che si sono affacciati sul mercato italiano negli ultimi 9 anni abbiamo selezionato i più importanti in questo listino auto usate: le quotazioni Eurotax delle auto di seconda mano sono espresse in migliaia di euro e riferite a veicoli in regola con la revisione periodica, con percorrenze nella norma (da 10.000 a 25.000 km l’anno secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione) e che non richiedano particolari spese di ripristino per parti meccaniche o di carrozzeria. I prezzi nel listino auto usate non considerano la presenza di eventuali optional presenti nell’auto, che possono far salire la quotazione in rapporto all’incidenza che avevano sul costo dell’auto nuova.

eurotax disco

http://www.alvolante.it/listino_auto/usato#accessori

Giallo per i privati (vendita), blu per i commercianti (acquisto)

Con il link di questa pagina si accede ad una selezione. Per avere la quotazione di tutte le auto è necessario essere iscritti.

Eurotax come Quattroruote pubblica le quotazioni delle auto con meno di 10 anni di età. Per quotazioni di auto più anziane bisogna usare i siti on line come autoscout, automobili.it, indicata o altri riservati ai professionisti

Indignazione dello Snapis

COMUNICATO STAMPA

snapiscastagnola

Agosto è per gli Italiani mese di vacanze. In Agosto spesso, approfittando della spensieratezza del mese di vacanza e della voglia di non volersi informare per vivere più tranquilli, alcuni provano a far passare soluzioni, spesso coercitive ed a volte in mala fede, per cercare di ottenere risultati per i loro scopi con la minor resistenza delle parti opposte”. Per quanto riguarda il mondo della R.C.A. in questo Agosto ci sono stati due tentativi simili:

a) il commento del CNI e del CNPI su di una sentenza del TAR del Lazio;

b) esternazioni del Presidente della UnipolSai sulle decisione delle Commissioni riunite Finanze ed attività Produttive alla Camera relativamente al DDL sulla concorrenza.

Nel primo caso tenendo presente che:

– le sentenze del TAR sono relative all’argomento della sola causa dibattuta;

– tali sentenza non sono definitive;

– le sentenze del TAR non fanno legislatura;

La sentenza in oggetto (sentenza n. 9947 del 21/07/2015) ha inficiato l’iscrizione di alcuni Periti Assicurativi iscritti al R.N.P.A. all’Albo dei C.T.U. del Tribunale di Cassino in quanto, e solo perchè, non essendo l’allora ISVAP rappresentativo (secondo il c.p.c.) della Commissione di iscrizione all’Albo dei CTU il

“comitato di iscrizione è risultato imperfetto e quindi non valida era la Commissione decidente le iscrizioni all’Albo dei C.T.U.”

Solo e semplicemente per questo.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ed il Consiglio nazionale Periti Industriali arrivavano ad affermare:

” Di questa sentenza potranno poi giovarsi tutti i Tribunali di Italia per far sì che da oggi in poi solamente i rappresentanti delle professioni costituite in Ordini e Collegi siano chiamati a far parte del Comitato ex art. 15 disp. Att. Cpc per l’iscrizione all’Albo dei CTU presso il Tribunale.”

E tali affermazioni venivano pubblicate da un giornale strettamente legato a tali consigli.

Con strumentale e sospetta dimenticanza gli stessi consigli “omettevano” quanto affermato dell’ art. 14 delle disp. att. Cpc:

“quando trattasi di domande da Periti estimatori (e per legge nel Codice delle Assicurazioni gli estimatori per danni da circolazione sono i Periti Assicurativi iscritti al Ruolo Nazionale), la designazione è fatta dalla Camera di commercio industria ed agricoltura”

E comunque va ricordato che la sentenza del TAR del Lazio non è comunque definitiva.

E, a parte le omertose dichiarazioni dei due collegi nazionali, nessun rischio per i periti Assicurativi. Potranno essere iscritti, se di merito, all’Albo dei CTU dei Tribunali con la sola presenza del rappresentante della Camera di Commercio.

Siamo ovviamente solidali con tutte le Organizzazioni che hanno obiettato alle fallaci dichiarazioni dei consigli nazionali di ingegneri e periti industriali.

Nel secondo caso il Presidente della UnipolSai, Pierluigi Stefanini, nel Convegno del Meeting Rimini, attaccava le Commissioni Riunite di Finanze ed Attività Produttive della Camera che hanno cambiato la clausole fortemente vessatorie per i consumatori in tema di risarcimento danni, ritenendole “punitive e demagogiche” nei confronti delle Compagnie Assicurative.
Parlava addirittura di “populismo e demagogia presenti nel Paese anche nelle aule parlamentari”.

Povere piccole Compagnie.

Continuiamo a sollecitare quindi su fatti come quelli accaduti sia i Periti Assicurativi, sia gli Autoriparatori ma anche tutti gli operatori della RCA a tenere alta la mobilitazione affinché la Compagnie non diventino le padrone uniche del sistema.

Il Segretario Generale

                                                                            Dr. Ing. Elios Castagnola