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Il maggiordomo virtuale sbarca sulla Land Rover
Il nuovo sistema «smart assistant» riconosce chi guida dallo smartphone Studia le abitudini del conducente: se trova un appuntamento imposta il Gps
Ridurre le distrazioni
E’ il sistema che nel giro di alcuni anni arriverà sulle vetture del gruppo JLR (Jaguar e Land Rover). Si chiama «smart assistant» e riconosce il guidatore dallo smartphone non appena ci si avvicina all’auto. In un istante attiva le funzioni predisposte, tra le altre anche la gestione dell’agenda impostata sul telefonino. Se c’è un appuntamento prefissato lo «smart assistant» imposta il navigatore per arrivare puntuali a destinazione, ma è anche in grado di ricordare un’eventuale telefonata fissata a una certa ora, evidenziare un appuntamento, l’orario di un volo. I tecnici inglesi non sono arrivati ancora all’autopilota capace di guidare anche l’automobile ma la funzioni di servizio sono numerose e lo «smart assistant» col tempo riconosce le abitudini del guidatore. Per esempio quella di seguire uno stesso tragitto, ogni giorno alla medesima ora (come per raggiungere il posto di lavoro o portare i figli a scuola), predisponendo il navigatore e accendendo il programma preferito sul display o il cartone animato. Può consigliare percorsi alternativi se l’info traffico riceve notizie di ingorghi, o punti di rifornimento se il livello del carburante è scarso. Secondo Wolfgang Epple, direttore ricerca e sviluppo di JLR, «L’obiettivo principale è ridurre le distrazioni durante la guida”». Sempre presenti quando si armeggia col telefonino e con i tasti dell’auto, per regolare il climatizzatore, gli specchietti, il navigatore.
di Paolo Lorenzi
Incidenti stradali, studio trova un legame con la ADHD
Gli incidenti stradali hanno un legame con la ADHD? La sindrome da deficit di attenzione e iperattività potrebbe essere una delle cause – finora ignota – degli incidenti automobilistici. È quanto emerge da uno studio pubblicato sull’American Medical Association (JAMA) Psychiatry. I ricercatori del Karolinska Institutet hanno esaminato oltre 17mila persone affette da ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività) per tre anni. Riscontrando che, rispetto alla media, i pazienti iperattivi hanno il 45% di probabilità in più di rimanere coinvolti in un grave incidente stradale. Questo rischio tanto elevato è dovuto principalmente alla disattenzione all’impulsività. Molti incidenti stradali potrebbero essere evitati, quindi. I ricercatori hanno calcolato un adeguatotrattamento per l’ADHD potrebbe evitare fra il 41% e il 49% degli incidenti.
di Mattia Rosini
ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona
A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.
“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”
“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.
Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”
Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”
Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:
1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )
2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici
3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust
4. Rottamazione risarcimento diretto
5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )
6. Libera circolazione dei diritti di credito
7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti
8. Libertà di scelta nelle cure
9. Libertà di valutazione del medico legale
10. Pene certe per i pirati della strada
11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva
12. Agenzia antifrode in campo assicurativo
La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada
(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il
Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario
dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione
Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.
Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del
Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,
Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,
Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,
Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria
Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore
Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi
Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di
Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.
Rc auto: la metà degli italiani è in prima classe di merito
Rc auto: la metà degli italiani è in prima classe di merito
E quasi tutti hanno più di 50 anni e sono residenti al sud

Secondo un’indagine di Comparafinanza.it, azienda specializzata in servizi di comparazione on line nei settori assicurativi e finanziari, ben il 45% degli automobilisti italiani si trova in prima classe bonus-malus. Il dato dovrebbe essere abbastanza veritiero, dal momento che Comparafinanza.it ha analizzato oltre 220.000 preventivi di polizze auto
da gennaio a settembre. Ma chi è l’assicurato così virtuoso? A meno che non abbia ereditato la prima classe da un familiare secondo la Legge Bersani. Per lo più si tratta di uomini, con un’età tra i 45-55 anni, pensionati e, udite udite, residente in provincia di Napoli.
PIU’ UOMINI CHE DONNE
Potendo contare mediamente su più anni con la patente, gli utenti di sesso maschile hanno una classe di merito migliore rispetto alla componente femminile (in prima classe il 35% degli uomini contro il 12% delle donne). Chi dichiara in percentuale maggiore l’appartenenza alla prima classe di merito sono i pensionati (il 61% della categoria, che può contare su più anni dietro al volante
, dichiara di essere in prima classe), seguiti dagli impiegati (51%), e dalla categoria dei casalinghi (uomini o donne, 45%). Sul fondo della graduatoria, seppur staccati di poco dagli studenti per ovvi motivi di età, ci sono gli operai (38%) e gli studenti (40%).
PIU’ SUD CHE NORD
A primeggiare tra le province virtuose italiane, come detto, è Napoli: sul totale di utenti del campione provenienti da questa provincia, ben il 62% dichiara di essere in prima classe, seguono Reggio Calabria (60%) e Caserta (57%), tutte città che contano su una alta concentrazione di assicurati. La maglia nera spetta invece ai cittadini della provincia di Milano (34%), Torino (35%) e Bologna (36%).
Per saperne di più consulta la guida alle assicurazioni di OmniAuto.it
Autore: Daniele Pizzo
http://www.omniauto.it/magazine/21481/rc-auto-la-meta-degli-italiani-e-in-prima-classe-di-merito