Puoi consultare EUROTAX giallo e blu gratis in internet

APAID * www.apaid.it

LISTINO USATO

Grazie a       alVolante.it       è possibile trovare in rete una “ampia” selezione di modelli di cui ci sono le quotazioni Eurotax di Sanguineti Editore (quasi tutti direi). 

al Volante: Fra tutti i modelli che si sono affacciati sul mercato italiano negli ultimi 9 anni abbiamo selezionato i più importanti in questo listino auto usate: le quotazioni Eurotax delle auto di seconda mano sono espresse in migliaia di euro e riferite a veicoli in regola con la revisione periodica, con percorrenze nella norma (da 10.000 a 25.000 km l’anno secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione) e che non richiedano particolari spese di ripristino per parti meccaniche o di carrozzeria. I prezzi nel listino auto usate non considerano la presenza di eventuali optional presenti nell’auto, che possono far salire la quotazione in rapporto all’incidenza che avevano sul costo dell’auto nuova.

eurotax disco

http://www.alvolante.it/listino_auto/usato#accessori

Giallo per i privati (vendita), blu per…

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Cos’è un “Phantom Test”

Phantom test seast neutro

COS’ E’

Come fa una casa automobilistica a controllare l’efficienza, la competenza, l’onestà e tutti i valori che caratterizzano una rete di assistenza?

Fa effettuare ad una rete di periti auto una serie di controlli fantasma, appunto i “Panthom Test” direttamente presso le officine, con la complicità dei propri clienti, su tutto il territorio e presso tutte le sue concessionarie.

COME SI SVOLGE UN PHANTOM TEST?

La rete di periti alla quale è stato affidato l’incarico viene data la lista di tutte le concessionarie da controllare e la lista dei clienti che verosimilmente devono fare un tagliando di manutenzione della propria auto acquistata presso la concessionaria da controllare.

L’amministrazione della rete contatta il cliente ed offre un regalo al cliente che intende collaborare. Il perito della rete si incontra col cliente e spiega cosa si è in programma di fare.  Causare 5 difetti, anomalie, guasti o ammanchi alla vettura prima di sottoporla al tagliando per verificare alla riconsegna se quelle anomalie sono state individuate ed eliminate.

IL GIORNO DEL TAGLIANDO.

Il perito prende appuntamento insieme al cliente e valuta i tempi di attesa e il periodo intercorrente tra la telefonata e la prenotazione.

Il giorno nel quale si deve portare la vettura in officina il perito causa 5 anomalie, di lieve entità. Sono quello riportate nella scheda allegata.

Il giorno del ritiro il perito si presenta in officina col cliente e, oltre a valutare l’accoglienza riservata ai clienti controlla che i 5 difetti siano stati eliminati, altrimenti ovviamente li fa mettere a posto.

REPORT

Oltre al report riportato in allegato, il perito fornisce le sue valutazioni su:
tempo attesa telefonica per la prenotazione

cortesia nella telefonata

tempo tra telefonata ed appuntamento

accoglienza il giorno del tagliando

cortesia dell’ accettatore

pulizia della vettura

giudizio del cliente

QUANTI SE NE FANNO E DA CHI

Ogni casa automobilistica ha i suo SLA (Service Level Agreement) Livelli di Servizio. E’ un’attività costosa pertanto gli investimenti per effettuarla variano da casa a casa nei diversi periodi.

E’ un’attività affidata alle reti di periti, ma anche ad ispettori di altro tipo, come ad esempio quelli delle società di certificazione.

Anche la nostra associazione è stata interpellata per effettuarli ed alcuni periti registrati tra i “periti auto per provincia” hanno ricevuto gli incarichi nelle proprie zone di competenza.

 

 

 

 

 

Crash test, ecco come le nuove auto resistono agli impatti

02-vw-touran-k1FG--352x288@Motori24  Positivi i risultati dei test EuroNCAP di metà anno

Una vera e propria pioggia di stelle nell’ultima valutazione dei crash test EuroNCAP, di cui l’Automobile Club d’Italia è partner. Dei nove modelli, otto in realtà, visto che Ford S Max e Ford Galaxy 4 sono presentati separatamente, ma si tratta di veicoli identici, non a caso ottengono i medesimi risultati, ben 7 ottengono il massimo dei risultati, le cinque stelle, mentre soltanto due devono accontentarsi di quattro stelle.

Analizzando i risultati si intuisce che anche grazie agli sforzi internazionali di cui EuroNCAP è una delle forze trainanti, si verifica ormai una sostanziale parità tra tutti i modelli nelle dotazioni di sicurezza passiva anche se il risultato, ad esempio, della nuova Volvo XC 90 che nella protezione del guidatore, ottiene il 97% di punteggio è di assoluto rilievo, mentre lo scatto definitivo verso le 5 stelle la garantisce proprio la dotazione di sicurezza attiva.

È quindi da rilevare come le dotazioni di sicurezza che sono fornite di serie in particolare dalle vetture di alta gamma sono sempre più determinanti nella valutazione delle auto sottoposte a test. Scendendo nei dettagli di questo test le quattro stelle spettano a due soli modelli, la Mazda CX-3 e la Mitsubishi L200 che pure hanno nei diversi sistemi di protezione passiva dei risultati lusinghieri. Un pieno, invece, di stelle, per i modelli di gamma più alta, proprio per la loro maggiore dotazione di sicurezza attiva: Audi A7, Ford S-Max, Ford Galaxy 4, Renault Kadjar, Toyota Avensis, Volvo XC 90 e VW Touran ottengono, infatti, il massimo del punteggio.

Fra i risultati che più balzano all’attenzione c’è il già citato 97% nella sicurezza dell’adulto della Volvo XC90, l’89% nella protezione del bambino della nuova VW Touran, l’84% nella protezione del pedone della Mazda CX3, un punteggio ancora più significativo perché ottenuto da un’auto che, pure, non ottiene le 5 stelle. Nel campo della sicurezza attiva merita una segnalazione del tutto particolare il 100% della Volvo XC 90 che si assicura il migliore punteggio in assoluto, il 100%, mentre le due auto che, invece, non raggiungono lo standard migliore, le 5 stelle totalizzano in questo settore soltanto il 64%. (C.Ca.)

Company Car Drive – Comunicato Stampa n.1/2015

Da: “GL events Italia S.p.A.” <info>

Data: 18 febbraio 2015 11:12:53 CET
A: “Roberto Marino” <roberto.marino> #LAMANIFESTAZIONEMOTORISTICAPIUCOINVOLGENTE
Oggetto: Company Car Drive – Comunicato Stampa n.1/2015
Rispondi a: info

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Bologna, 18 febbraio 2015
Comunicato stampa n. 1/2015
Appuntamento con la quarta edizione di Company Car Drive
il 13 e 14 maggio presso l’Autodromo di Monza.
Aperte le iscrizioni per i fleet manager sul sito www.companycardrive.com

 

La quarta edizione di Company Car Drive, evento dedicato a fleet manager, acquirenti e gestori di flotte aziendali, organizzato da GL events Italia ed Econometrica con il patrocinio di AIAGA, avrà luogo presso l’Autodromo Nazionale di Monza il 13 e 14 maggio 2015.

Dopo il crescente successo delle passate edizioni, Company Car Drive si conferma evento di riferimento nel settore delle auto aziendali, proponendo il mix vincente di test drive su diversi percorsi studiati con l’obiettivo di consentire la prova delle autovetture in tutte le possibili condizioni, e momenti di approfondimento con al centro tematiche di attualità e rilievo per il settore dell’auto aziendale.

Company Car Drive si propone di far incontrare domanda e offerta nel settore delle flotte aziendali, divenuto sempre più strategico ed in continua crescita, sia nel noleggio a lungo termine che nelle vendite a società, registrando lo scorso anno un incremento dell’8,4% e fungendo da traino decisivo per la chiusura positiva del mercato automotive (fonte: Auto Aziendali Magazine).

Nell’ambito di Company Car Drive, in programma anche la quarta edizione dei Fleet Italy Awards, premi assegnati per le migliori esperienze di gestione di flotte di auto aziendali realizzate nel corso del 2014 nel nostro Paese.

Da oggi i fleet manager potranno effettuare la loro iscrizione sul sito ufficiale della manifestazione, www.companycardrive.com .

PER INFORMAZIONI
press@companycardrive.cominfo@econometrica.it

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Le 10 lezioni che ho imparato da Steve Jobs su Life &Leadership

Screenshot 2014-03-01 08.16.58  E ‘un peccato che un visionario come Steve Jobs non stia camminando in mezzo a noi . Questo ricorda veramente a tutti noi come la vita è breve e preziosa. Proprio come non ci sarà mai un altro Parks Rosa , Wayne Gretzky , Nelson Mandela , o Gandhi , non ci sarà mai un altro Steve Jobs . Qui di seguito ci sono dieci lezioni di leadership che ho imparato da Steve nel  breve tempo che abbiamo avuto insieme .

1 . semplificare

Jobs ha chiesto che l’iPod non avesse  alcun pulsante, compreso un interruttore on / off .  Questo sembrava inverosimile  per gli ingegneri che lavorano al progetto,  ma Jobs non avrebbe cambiato idea . Gli ingegneri sono stati spinti ai loro limiti e di conseguenza le loro menti si sono ispirate. Jobs indica “che è stato uno dei miei mantra/focus la semplicità. Semplice può essere più difficile che complesso: Devi lavorare duro per mantenere il pensiero pulito per renderlo semplice. Ma ne vale la pena , alla fine, perché una volta arrivati ​​lì , si possono spostare le montagne . ”

2 . Il potere del ” NO”

Jobs è stato altrettanto orgoglioso dei tanti prodotti che ha eliminato nel corso degli anni, tra quelli che erano stati successi monumentali. A un certo punto ha lavorato sodo su un dispositivo simile al Palm Pilot, ma ugualmente eliminato nel concentrarsi sul mercato della telefonia cellulare. Il risultato fu l’iPod e iPhone. Oggi , la nostra azienda crea mensilmente un elenco “progetti da non fare “.

3 . Il denaro è sopravvalutato

“Essere l’ uomo più ricco del cimitero non ‘  a me importa… andare a letto la sera dicendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso .. questo è quello che conta per me . ”

L’innovazione non ha nulla a che fare con quanti dollari avete destinato alla Ricerca e Sviluppo. Quando Apple si avvicinò con il Mac , IBM stava spendendo almeno 100 volte di più in R. e S. Non si tratta di soldi. Si tratta di persone che hai, come si sta a concentrazione, e quanto si ottiene. [ Fortune , 9 novembre 1998 ]

4 . Non è quello che dici: è come lo si dice

Jobs fu un incantatore anche nelle parole chiave e nei lanci di prodotto. Il “suo” fattore mancante è palpabile quando non è sul palco.

Non tutti i prodotti sono la sua amministrazione stati i più all’avanguardia sul mercato, ma i consumatori percepirono come se lo fossero.  Parte di questo era data dalla segretezza che Jobs pretendeva  intorno ai prodotti . Questo segreto ha alimentato i desideri dei consumatori  per i prodotti, una volta che sono stati pubblicizzati.

Questo è il punto critico – la percezione diventa realtà . Parte del successo di Jobs si è basata sul concetto che ” I vostri clienti sognano una vita più felice e migliore. Non muovere prodotti. Invece percepiscono che quel  prodotto arricchire la vita . ”

5 . Riconoscere le Buone Idee

Jobs e Apple non hanno creato il mouse del computer , il podcasting o il touch screen , ma hanno riconosciuto il loro valore e integrate queste innovazioni nei loro prodotti . A volte non si tratta di inventare la “cosa” si tratta di inventare un modo per rendere la “cosa” migliore .

6 . Evita la Maggioranza

Le azioni di Jobs hanno esemplificato il mantra “se la maggioranza avesse sempre ragione  saremmo tutti ricchi” . Come Henry Ford prima di lui ha indicato « Se chiedo al pubblico quello che vuole direbbe un cavallo più veloce “,  il gruppo di Jobs in genere lo ha evitato e ha dato al pubblico ciò che pensava avesse  bisogno . Questo ha funzionato per la maggior parte del tempo , quando non c’era un’opzione sicura prima del progetto c’erano delle  lezioni con lui .

” Ecco i pazzi , i disadattati , i ribelli , i facinorosi , i pioli rotondi in fori quadrati … perché quelli che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo , sono quelli che lo fanno. ”

7 . Mangia il Tuo Pranzo

C’è un detto nella Silicon Valley che dovete mangiare il vostro pranzo prima che qualcun altro lo faccia . Jobs ha avuto la convinzione di fare questo con l’introduzione di iPhone, ben sapendo che avrebbe come ha cannibalizzare le vendite della nave ammiraglia iPod . Lasciare la strada vecchia  per abbracciare l’ignoto è una vera prova di leadership.

8 . Tendere alla perfezione

La notte prima dell’apertura del primo negozio Apple,  a Jobs non piaceva l’aspetto delle piastrelle così le staccò tutte e le fece sostituire. Anche prima del lancio dell’ iPod ha voluto che tutti i jack per le cuffie fossero sostituiti in modo che fossero più “Cliccanti “.

9 . Piccole Squadre

Jobs non ha voluto che la sua squadra iPhone si conformasse con le nozioni preconcette di tutto il mercato della telefonia mobile e ha collocato la squadra in un edificio separato . Questo urtò alcuni dipendenti che quindi non furono  selezionati, ma i risultati sono inconfutabili .

Il team originale Macintosh aveva 100 membri . Ogni volta che ha raggiunto 101 membri avrebbero dovuto rimescolare e rimuovere qualcuno dalla squadra. la convinzione di Jobs era che lui riusciva a ricordare solo 100 nomi . [ Fonte : Leaner Kahney, The 10 Commandments of Steve,” Newsweek , pagina 35 , settembre 2011]

10 . Segui Il Tuo Cuore

“Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita , avrei voglia di fare quello che sto per fare oggi ? ” E ogni qualvolta la risposta è stata “No” per troppi giorni di seguito, so che ho bisogno di cambiare qualcosa . “E ‘ triste pensare che Jobs è morto alla giovane età di 56 . Eppure la sua eredità vive nelle lezioni che ha instillato in altri, come me .

La mia speranza è che si trovino queste lezioni utili tanto da inserirle nella vostra vita, come ho e comincio a fare io.

10 Lessons I learned from Steve Jobs on Life & Leadership

It is unfortunate visionary Steve Jobs is no longer walking among us. It truly reminds all of us how short and precious life is. Just like there will never be another Rosa Parks, Wayne Gretzky, Nelson Mandela, or Gandhi, there will never be another Steve Jobs. Below are ten leadership lessons that I learned from Steve in our short time together.

1. Simplify

Jobs demanded that the iPod not have any buttons on it; including an on/off switch. This seemed implausibility for the engineers working on the project, but Jobs wouldn’t bend. The engineers were pushed to their limits and as a result the scroll wheel was inspired. Jobs indicates “that’s been one of my mantras — focus and simplicity. Simple can be harder than complex: You have to work hard to get your thinking clean to make it simple. But it’s worth it in the end because once you get there, you can move mountains.”

2. The power of “NO”

Jobs is just as proud of the many products he killed over the years as the ones that were monumental successes. At one point he worked hard on a device similar to the Palm Pilot, but appropriately killed it to focus on the cell phone market. What resulted was the iPod and iPhone. Today, my company monthly create’s a “Don’t Do These Projects” list.

3. Money is overvalued

“Being the richest man in the cemetery doesn’t’ matter to me…Going to bed at night saying we’ve done something wonderful..that’s what matters to me.”

Innovation has nothing to do with how many R&D dollars you have. When Apple came up with the Mac, IBM was spending at least 100 times more on R&D. It’s not about money. It’s about the people you have, how you’re led, and how much you get it. [Fortune, November 9, 1998]

4. It’s not what you say; it’s how you say it

Jobs keynotes and product launches spellbound audiences. The missing “it” factor is palpable when he’s not on stage.

Not all products under Jobs were the most cutting edge on the market, however consumers perceived them to be. Part of this was Jobs overzealous demand of secrecy around products. This secrecy helped feed consumers desires for the product once they were revealed.

That is the critical point – perception becomes reality. Part of Jobs success was based on the notion that “Your customers dream of a happier and better life. Don’t move products. Instead, enrich lives.”

5. Recognize Good Ideas

Jobs and Apple did not create the computer mouse, podcasting or the touch screen, but they recognized their value and integrated these innovations into their products. Sometimes it’s not about inventing the “thing” it’s about inventing a way to make the “thing” better.

6. Shun the Majority

Jobs actions epitomized the mantra of if the majority was always right than we’d all be rich. Like Henry Ford before him who indicated “If I asked the public what they wanted they would say a faster horse,” Jobs typically eschewed focus groups and gave the public what he thought they needed. This worked the majority of the time, when it didn’t it was a chance for him to fail forward into the next project taking the lessons with him.

“Here’s to the crazy ones, the misfits, the rebels, the troublemakers, the round pegs in the square holes… because the ones who are crazy enough to think that they can change the world, are the ones who do.”

7. Eat Your Own Lunch

There is a saying in Silicon Valley that you need to eat your own lunch before someone else does. Jobs had the conviction to do this with the introduction of the iPhone, knowing full well it would and did cannibalize the sales of the flagship iPod. Letting go of the familiar and embracing the unknown is a real test of leadership.

8. Strive for perfection

The night before the opening of the first Apple store, jobs didn’t like the look of the tiles so he had them all ripped up and replaced. Right before the iPod launch job also had all the headphone jacks replaced so that they were more “clicky.”

9. Small Teams

Jobs didn’t want his iPhone team to be muddled with pre-conceived notions around the mobile market and had the team placed in a separate building. While this rubbed some employees the wrong way for not being selected, the results are irrefutable.

The original Macintosh team had 100 members. Whenever it reached 101 members they would have to reshuffle and remove someone from the team. Jobs belief was that he could only remember 100 names. [Source: Leaner Kahney, The 10 Commandments of Steve,” Newsweek, page 35, September, 2011]

10. Follow Your Heart

“If today were the last day of my life, would I want to do what I am about to do today?” And whenever the answer has been “No” for too many days in a arrow, I know I need to change something.” It’s sad to think that Jobs passed at the young age of 56. Yet his legacy lives on in the lessons he’s instilled in others, like me.

My hope is you find these lessons as helpful as I have and begin to incorporate them into your life.

Erik Q.

COSA SONO I CRASH TEST

I crash test eseguiti nell’ambito del programma EuroNCAP servono per valutare ancor più estesamente le prestazioni di sicurezza passiva dei veicoli omologati.
A differenza dei test eseguiti per la omologazione dei veicoli – nei quali occorre dimostrare il superamento di una “soglia” di valori di qualità per vari aspetti. Nei test Euro-NCAP, infatti, i veicoli si rivelano ben diversi tra loro: alcuni proteggono meglio di altri in caso d’urto, oppure l’abitacolo si deforma di meno rispetto ad altri.Le prove di Euro-NCAP attualmente sono quattro:
prova di impatto frontale contro ostacolo deformabile: il veicolo in prova viene spinto a 64 km/h contro un blocco fisso formato da vari strati sovrapposti di alluminio a “nido d’ape” (simula il frontale di un’altra auto), sfalsato rispetto al centro del veicolo. All’interno, debitamente allacciati alle cinture di sicurezza, sono collocati dei “manichini strumentati”, corredati cioè di strumenti che rilevano le decelerazioni in ogni istante. I valori registrati dagli strumenti, le deformazioni subite dalla carrozzeria e dai manichini e l’analisi dei fotogrammi delle riprese ad alta velocità durante l’urto consentono di attribuire le “stelle” (da una a cinque) del comportamento del veicolo e delle sue dotazioni di sicurezza (cinture, airbag) in questa situazione. Il test è più severo rispetto a quello dell’omologazione, che si svolge ad una velocità di 56 km/h.
prova di impatto laterale: contro il veicolo in prova, fermo, viene sospinto a 50 km/h un pesante carrello con un frontale deformabile (del tipo di quello della prova precedente) che lo va ad urtare in un punto preciso, all’altezza del bacino di un conducente “medio”; anche in questo caso all’interno è posizionato un “manichino strumentato”
prova di urto laterale contro un palo: il veicolo in prova viene spinto a 29 km/h lateralmente contro un palo di acciaio fissato al suolo, che lo urta nello stesso punto della prova precedente; si misura l’intrusione del palo dentro l’abitacolo e soprattutto il grado di protezione offerto alla testa del conducente
prova di impatto contro pedone: in questo caso sono degli “impattori” (tubi o calotte di materiali plastici particolari, con caratteristiche di deformazione simili a quelle del corpo umano, con inseriti degli strumenti di misura delle decelerazioni) ad essere proiettati contro vari punti della parte anteriore della carrozzeria del veicolo, simulando un investimento a 40 km/h; si misurano le decelerazioni ed il grado di “aggressività” della parte anteriore della carrozzeria nei confronti di un pedone adulto e di un bambino
Il comportamento del veicolo, nelle varie prove, viene sintetizzato con l’attribuzione delle “stelle” ed un giudizio valutativo (buono, adeguato, mediocre, scarso, insufficiente) sui singoli aspetti. Ciò consente di effettuare facilmente delle valutazioni comparative tra vari modelli; tuttavia, queste valutazioni hanno piena validità tra veicoli della stessa categoria (utilitarie, familiarie ecc.) mentre – per le modalità stesse di attribuzione delle “stelle” – possono essere inadeguate per le valutazioni tra veicoli di categorie diverse.I test Euro-NCAP sono finanziati dall’Unione Europea, con il concorso di numerosi partners:
FIA – Federation Internationale de l’Automobile
AIT – Alliance Internationale de Tourisme
Gli organismi statali per la sicurezza stradale di Germania, Francia, Regno Unito, Olanda
Gli Automobile Club di Germania, Regno Unito, Austria, Olanda
Organizzazioni di consumatori di Francia, Germania, Regno Unito
      Alfa Romeo Crash-Test Results, Alfa Romeo Safety Information, Alfa Romeo Insurance Data

Mentre la FIA ed altri enti eseguono crash test per capire il grado di pericolosità e quindi per converso di sicurezza delle vetture, il CESTAR li esegue per  verificare la danneggiabilità di una vettura a parità di forza e direzione d’impatto in un dato punto di applicazione.