Presentazione NOI Mutua, la nostra mutua sanitaria

noi mutua meeting limbiate

Martedì 29 Aprile 2014 alle ore 18 si è tenuto, presso il Centro Congressi AS Hotel di Corso Como a Limbiate (MB) l’evento di presentazione di NOI Mutua, mutua sanitaria integrativa.

Erano presenti  circa 100 partecipanti tra agenti assicurativi, brokers, intermediari, mediatori creditizi, consulenti finanziari, periti auto e collaboratori vari. Hanno presenziato  i soci fondatori e gli amministratori: il presidente Daniela Mantia, il vicepresidente Mario Stornaiuolo, gli amministratori Roberto Cecconi e Roberto Marino ed i consiglieri Maddalena Canevari, Antonio Caleari, Andrea Canale, Massimo Rosa, Maurizio Gatto e Stefano Ghioni.

Ha preso la parola il Presidente che ha dato il benvenuto ed ha presentato la squadra e gli scopi della Società di Mutuo Soccorso. Subito dopo  l’Amministratore Roberto Cecconi  ha  sintetizzato lo statuto e l’organizzazione societaria. Ha poi illustrato gli strumenti di aggregazione costituiti da prodotti previdenziali, assicurativi e di servizio che possono dare agli associati una tranquillità nella vita familiare e professionale.

Molto interessanti anche le possibilità di adesione e divulgazione della mutualità sanitaria che da la possibilità a chi lo desidera di promuovere l’associazionismo e le adesioni ai sussidi con interessanti profitti economici. Si riesce con Noi Mutua a coniugare il benessere proprio con quello del prossimo.

I partner scelti sono di primo livello quali Allianz ed Europ Assistance oltre ad altri molto specialistici per garantire tranquillità in ogni ambito sociale.

Si allega la presentazione illustrata: Presentazione NOI Mutua Maggio 2014

Per contatti o ulteriori info http://www.noimutua.org/

Peri gli associati di  Periti Auto interessati scrivere a info@peritiauto.it

ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.

Rc auto, Ivass: “Un problema sociale”. I consumatori: “Scopre l’acqua calda”

L’autorità di vigilanza sulle assicurazioni in audizione alla Camera: “Serve uno sforzo collettivo per portare i prezzi ai livelli europei”. Ma i consumatori passano all’attacco dell’istituto: “Tutela gli interessi delle compagnie”. Ed è scontro sui numeri tra imprese e utenti

Rc auto, Ivass: “Un problema sociale”. I consumatori: “Scopre l’acqua calda”

“Gli elevati livelli tariffari della Rc auto sono un vero e proprio problema sociale”. Ad affermarlo èRiccardo Cesari, consigliere di Ivass (l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni che ha sostituito l’Isvap), ascoltato in audizione alla Camera. E ancora, serve “uno sforzo collettivo” per portare i prezzi ai livelli europei. Ma la relazione di Cesari fa scattare, immediata, la reazione delle associazioni degi utenti, che attribuiscono “precise responsabilità” all’authority. I consumatori ingaggiano anche uno scontro sui numeri con le imprese, che parlano di un calo dell’esborso per gli automobilisti nel 2013.

Ma nonostante le rassicurazioni delle compagnie, ben diverso è il quadro descritto dall’Ivass. Secondo Cesari, infatti, “occorre una soluzione strutturale e, soprattutto, duratura che consenta, nella salvaguardia della solvibilità delle imprese, di ricondurre le tariffe a livelli accettabili, tenuto conto anche del loro forte divario, in pejus, lamentato dall’Italia rispetto agli altri Paesi europei”. Lo sforzo collettivo, ha spiegato nel corso dell’audizione, deve essere dunque quello di “riuscire a esercitare la giusta pressione normativa sui costi, impliciti ed espliciti, del sistema Rc auto, per portare i prezzi delle polizze su un sentiero di rientro ai livelli europei”. Non a caso, l’Istituto “lavora alla costruzione di una rilevazione statistica per monitorare le effettive dinamiche tariffarie”.

Cesari ha poi aggiunto che i costi dei sinistri sono in diminuzione: per questo, l’Ivass si aspetta anche un calo dell’esborso per gli utenti. In particolare, i dati sull’attività antifrode svolta autonomamente dalle imprese indicano nel 2012 una riduzione del costo dei sinistri “nell’ordine di 166 milioni di euro”, ha spiegato. “Considerando che l’onere sinistri nel 2012 è stato di circa 13,1 miliardi e il totale dei premi di competenza ha raggiunto i 17,7 miliardi, l’incidenza è di 1,3% e 0,9% rispettivamente”.  Allo stesso tempo, gli interventi legislativi sui danni alla persona, che hanno introdotto criteri più stringenti e oggettivi contro i falsi colpi di frusta, stanno producendo “effetti positivi per il sistema”. Dopo l’introduzione di nuovi criteri, il numero dei sinistri è sceso nel 2012 rispetto al 2011 del 25%, mentre il relativo costo medio è passato da 2.056 euro a 1.603 euro (-22%).

Ma le parole di Cesari fanno scattare in piedi tutte le associazioni di consumatori. “L’Ivass ha fatto la scoperta dell’acqua calda”, è il commento ironico del Codacons. “Noi questa frase la diciamo da circa 15 anni, chiedendo interventi per ridurre i costi delle polizze e porre fine al massacro degli assicurati”, spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi. “Non possiamo non chiederci dove fosse l’istituto quando il Codacons denunciava a gran voce gli abnormi aumenti delle polizze Rc auto, cresciute del 250% dal 1994 ad oggi, tariffe stellari che hanno contribuito all’impoverimento generale degli italiani”, conclude Rienzi.

Ancora più dure le parole di Elio Lannutti, presidente di Adusbef. “Gli elevati livelli tariffari dell’assicurazione Rc Auto – si legge in una nota -, vero e proprio salasso che coinvolge milioni di cittadini e che ha assunto una ulteriore connotazione di urgenza nell’attuale contesto di crisi economica del Paese, sono stati generati dalla voracità delle compagnie, ma soprattutto daprecise responsabilità dell’Isvap, oggi Ivass, che ha svolto negli ultimi anni l’esclusiva funzione ditutelare gli interessi degli assicuratori i cui scippi con destrezza sono stati segnalati soltanto dall’Ivass”. Adusbef snocciola una serie di dati sugli incrementi delle polizze: in 18 anni, aumenti del 245% per le auto e del 480% per le moto, con la Rc auto “che si mangia il 6,5% dello stipendio, il doppio della media Ocse e il triplo dell’Inghilterra”.

Ma è proprio sui numeri che si gioca la battaglia tra utenti e imprese. Da una parte, ci sono i dati diFederconsumatori, secondo i quali solo quest’anno la Rc auto registra aumenti del 4-5 per cento. Inoltre, secondo l’associazione, negli ultimi anni si è fatta sempre più marcata la differenza tra i costi della Rc auto al Nord ed al Sud Italia, “aggravata dall’atteggiamento al limite della legalità adottato da molte compagnie che, soprattutto nel Sud, operano disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi elevatissimi”.

Ma a questi numeri risponde Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici, sostenendo che nel 2013 i prezzi della rc auto hanno segnato una diminuzione di circa il 5%. “Il dato – fanno sapere le comapgnie di assicurazione -, che si riferisce ai prezzi effettivamente pagati dagli assicurati, è del resto confermato anche dall’andamento delle tariffe monitorato dall’Istat, cioè dei prezzi dei listini pubblicati dalle imprese e che non tengono conto degli sconti riconosciuti dalle compagnie né dei cambi di compagnia per pagare premi più bassi. Il dato Istat sulle tariffe mostra infatti ad ottobre 2013 una riduzione del tasso tendenziale delle tariffe rc auto pari al 2,6%”.  E attacca frontalmente le associazioni di consumatori: “Da alcuni tempi Adusbef e Federconsumatori riferiscono di aumenti generalizzati della Rc auto senza mostrare la metodologia di analisi adottata, che deve essere rigorosa e scientifica e non riferita a singole casistiche elevate a paradigma generale”.

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Fondazione Simona Galletto Onlus: per chi ha avuto una lesione grave un aiuto importante

mezzadriAbbiamo incontrato il dott. Giorgio Mezzadri, Direttore Generale della Fondazione Simona Galletto Onlus che si prefigge di assistere le persone  che abbiano subìto gravi traumi e  lesioni invalidanti.

 

Buongiorno dott. Mezzadri,  quando è stata costituita la Fondazione e quale ne è lo scopo ?

È stata fondata nel 2012 ed inizierà la sua attività nel corso di quest’anno.  È stata voluta dal  Fondatore Rag. Corrado Galletto e nasce dall’esigenza di  prestare supporto a tutti coloro i quali abbiano subito gravi traumi invalidati di qualunque tipo, stradali o di altra natura.  In particolare la Fondazione ha lo scopo di promuovere ricerche e studi nei settori dell’ innovazione della ricerca scientifica e tecnologica finalizzata al miglioramento della qualità della vita; favorire ed incrementare l’ istruzione e l’ attività di coloro i quali desiderano dedicarsi o già si dedicano ad attività tecnico – scientifiche, mediche e di assistenza, promuovendo e sviluppando, anche indirettamente con prestazioni a favore di Istituti o Enti aventi scopi analoghi, ogni iniziativa tesa ad approfondire e diffonderne la conoscenza; attuare e sostenere ogni iniziativa utile all’ assistenza e alla cura del malato; svolgere un’ azione di divulgazione e informazione atta a suscitare interesse, solidarietà e partecipazione sui problemi che rientrano nello scopo sociale .

Nei confronti dell’ esterno, la prima iniziativa avviata dalla Fondazione si concretizza nel supporto prestato  fin dal momento in cui si verifica l’incidente tramite l’attivazione di un call center che risponde al numero unico nazionale 199.240.033  il quale con competenza mirata sarà in grado, allorché interpellato, di fornire  le referenze e di indirizzare il richiedente presso strutture convenzionate e personale  medico di eccellenza in relazione alla tipologia del trauma subito. Ulteriore obiettivo della Fondazione è quello di proseguire a indirizzare adeguatamente e sostenere  la persona che ha subito il trauma e la sua famiglia a livello clinico e psicologico e per quanto possibile sull’individuazione del supporto teso a sopperire eventuali disagi che si dovessero manifestare nella vita di un nucleo familiare, segnato  pesantemente dalla debilitazione di un suo componente.

 

Quali sono le persone che contribuiscono al raggiungimento di questa nobile obiettivo?   

Oltre a quello del fondatore, rilevante supporto è dato dal Direttore Scientifico dott. Giorgio Bernini, medico legale di Sara Assicurazioni che coordina a livello medico l’attività della Fondazione, dal presidente del comitato di sostegno, Dott.sa Silvia Galletto e dal segretario Carlo Pagliolico .

 

Il Fondatore, Rag. Galletto, di cosa si occupa?

Il Rag. Corrado Galletto ,  coadiuvato dalla figlia Silvia, è  fortemente impegnato  nella  riuscita dello scopo della Fondazione, che sente fortemente anche in ragione delle vicissitudini che hanno interessato e interessano tutt’ oggi la propria famiglia .  Ed è proprio l’osservazione dello stato e delle circostanze dirette che vivono le persone che subiscono gravi traumi e le relative conseguenze sulle loro famiglie, che hanno dato lo spunto e l’ impulso per dare avvio alla presente iniziativa filantropica .

 

Come è organizzata l’attività?

La sede è a Manta, nel cuneese, alle porte di Saluzzo. Il Consiglio di amministrazione è presieduto dal Rag. Corrado Galletto. Tra gli altri ne fanno parte il figlio Dott. Stefano Galletto,  l’Avv. Giorgio Germani di Pavia e il Dott. Giovanni Battista Parodi di Genova.

E’ stato costituito il comitato di sostegno che si occupa prevalentemente dell’attività di promozione e diffusione della conoscenza delle iniziative promosse dalla Fondazione nonché del fund rising. La parte gestionale è affidata al sottoscritto, quale Direttore Generale.

Il comitato scientifico poi studia ed analizza le iniziative di carattere scientifico e si avvale della grande esperienza del presidente dott. Giorgio Bernini per individuare strutture e personale medico di eccellenza al quale la Fondazione possa indirizzare coloro i quali a questa si rivolgono. Vaglia le iniziative segnalate e ne propone di nuove, anche in cooperazione e collaborazione con altre organizzazione filantropiche che abbiano scopi complementari ai propri.

Il segretario Sig. Carlo Pagliolico coordina le diverse attività .

 

E’ possibile avere materiale divulgativo?

Lo stiamo preparando. Anche il sito è al varo: questo il link http://fondazionesimonagalletto.org . Presto  avrà luogo la presentazione del programma e dello staff operativo della Fondazione.

Nella foto:

Dott. Giorgio Mezzadri
nato a Genova il 19/02/1958
Laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Genova
Iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Genova
Revisore Contabile ex D.Lgs27/01/1992 n. 88
mezzadri@consultge.com