Chi ha causato l’incidente? Te lo dice il drone

Un “Robocop” volante individua i colpevoli dei sinistri, e non solo…

Chi ha causato l'incidente? Te lo dice il drone

Addio truffe assicurative? Forse, ma almeno siamo sulla buona strada, soprattutto sulle controversie sui sinistri. In futuro, un drone potrà stanare ii colpevoli degli incidenti. Parliamo di un apparecchio volante, quasi sempre un quadricottero, che scatta foto e fa filmati dall’alto.

Tecnicamente è un’aerofotogrammetria: si riproduce a computer l’incidente, fornendo informazioni sulla velocità in cui viaggiavano i veicoli coinvolti, la visuale delle persone alla guida, la lunghezza della frenata, l’ipotizzato punto di impatto. Il tutto con un software per elaborare le immagini riprese dall’alto: così, il drone rileva il campo del sinistro volando sopra la zona.

L’obiettivo è ricostruire il campo dell’incidente in modo da avere una planimetria dettagliata. Proprio di recente, a Saltara (Pesaro e Urbino), ha perso la vita il 15enne che si è schiantato frontalmente con il suo scooter contro un’Audi nella frazione di Chiusa di Ginestreto. Il drone usato dai vigili li sta aiutando a capire meglio la dinamica del sinistro. La strumentazione di ripresa, che attraverso un fotogramma fissa dall’alto il luogo dell’incidente, è montata sul veivolo che tecnicamente è un Apr, un aeromobile a pilotaggio remoto. Il “Robocop” volante viene mandato al di sopra della zona dell’incidente ciò che riprende viene fissa la “scena del crimine” che poi, riprodotta in scala, consente di ricostruire con esattezza lo scenario nel quale vengono sviluppati i rilievi.

Ovviamente, i droni sono di diverse tipologie. Esistono quadricotteri che volano per meno di un chilometro a un’altezza di meno di 100 metri; ma pure velivoli capaci di coprire 500 chilometri a un’altezza di 14.000 metri. Oggi, alcuni comandi di polizia locale stanno impiegando, con successo, apparecchi di piccole dimensioni in grado di volare con assoluta discrezione nei cieli delle città italiane. Svolgono anche compiti di sorveglianza di aree “calde” spesso teatro di spaccio oppure per controllare da lontano i venditori abusivi.

Poi, c’è il rovescio della medaglia: si è verificato anche qualche incidente (specie durante le fasi di decollo) dovuto ai droniDi recente, dietro il Duomo di Treviso, un drone con telecamera per riprese aeree ha finito la sua corsa rovinosamente sopra i tavolini di un bar. Nessun ferito perché l’area era stata precedentemente sgomberata. Ma si può porre rimedio con una patente per usare i droni, e magari con una polizza responsabilità civile specifica per i droni.

Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone: un contributo alla conoscenza del fenomeno in Umbria

perugia

Seminario

4 giugno 2014
ore 10.00-13.30
Comune di Perugia – Sala S. Anna
Perugia – Viale Roma, 15

Evento esclusivamente a inviti

Programma

Mercoledì 4 giugno alle ore 10.00, presso la Sala S. Anna del Comune di Perugia, si svolge il Seminario dal titolo “Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone: un contributo alla conoscenza del fenomeno in Umbria”.

Il Seminario, organizzato dalla sede territoriale Istat per l’Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia e il Comune di Terni, illustra ed analizza l’evoluzione dell’incidentalità stradale in Umbria dal 1998 al 2012. L’obiettivo principale è quello di promuovere presso le istituzioni, gli organi di rilevazione e gli operatori, l’utilizzo delle risultanze della rilevazione come base informativa di riferimento per le azioni di contrasto al fenomeno dell’incidentalità stradale.

All’interno dei lavori è prevista una tavola rotonda per raccogliere i contributi istituzionali dei diversi organi di rilevazione.

Per informazioni

Ufficio territoriale per l’Umbria
Info: sede.umbria@istat.it

regione:

Umbria
argomento:
Giustizia e sicurezzaSalute e sanità
tipo di documento:
Evento territoriale

In arrivo la APP di Periti Auto

 mockup_2 Sono in fase avanzate le operazioni per diffondere la APP dei Periti Assicurativi. Conterrà la posizione sul territorio dei Periti Auto registrati che possono intervenire nell’immediatezza del sinistro per “cristallizzare” la situazione e la chiamata automatica di soccorso con l’invio del carro attrezzi o dell’ambulanza nel punto preciso in cui ce n’è bisogno rilevato in automatico dallo smartphone.

Ma vediamo nel dettaglio le funzionalità di questa nuova APP Android / Iphone.

In avvio l’app provvede subito a localizzare la persona, mostrando il livello di qualità di ricezione del segnale (Gps piu’ alto, Wifi medio, 3G meno preciso), anche con la precisione in metri con la quale si segnalerà la posizione dell’utente. Ci sono poi due pulsanti della stessa dimensione:

RICHIESTA INTERVENTO
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e  CHI SIAMO

premendo il pulsante “CHI SIAMO” si apre una pagina di spiegazioni sul servizio, chi ne e’ titolare, ed un disclaimer sulla privacy ed altre informazioni.

Premendo il pulsante dell’ intervento, viene richiesto all’utente se si tratta di sinistro o guasto. In caso di sinistro è data la possibilità, dopo la richiesta di soccorso se necessario, di aggiungere 4 foto georeferenziate ed inserire altre informazioni come ad esempio feriti, eventuali testimoni ecc ecc. e di chiedere se si desidera l’invio di un Perito Auto per “cristallizzare” il sinistro o semplicemente per un aiuto nella compilazione della CAI.

In caso di guasto si va direttamente all’invio di richiesta di soccorso.

La schermata della richiesta di soccorso richiederà :

nome e cognome della persona
targa del mezzo (pre-impostabili)

eventuali note descrittive (che vengono inviate al server per “apertura pratica”) ed un pulsante “invia segnalazione” alla pressione del quale è precompilato un sms da inviare ad un numero verde predefinito, con testo anch’esso predefinito, contenente i dati di localizzazione, nome cognome dell’utente e modello e targa del veicolo. Viene aggiunto anche il dato dell’ IMEI che identifica univocamente il telefonino.

In caso di sinistro, oltre all’ sms è previsto un invio al server delle foto, più i dati dell’utente, targa e tutti i dati inseriti dall’utente. In caso di mancanza di connettività, l’app sospende l’invio fino a che non sarà nuovamente disponibile una connessione ad internet.

E’ previsto, per semplificare la richiesta di soccorso in caso di emergenza,  il censimento della persona  che può inserire nome, cognome, targa del mezzo, da riproporre poi direttamente nella schermata di richiesta di soccorso.

mockup_1 Cari Colleghi Periti Auto, Investigatori, Accertatori, Ricostruttori, Avvocati, Periti R.E., Agenti di Assicurazione, Broker, Patrocinatori, Carrozzieri o di altre categorie legate al mondo dell’Infortunistica Stradale, se siete disponibili ad intervenire nell’immediatezza del sinistro per fare una rilevazione “light” (solo per sinistri senza feriti) con la compilazione della CAI, affrettatevi a registrarvi con gli orari e le zone di reperibilità e l’email, oltre al n° di telefonino ovviamente.

Scarica la App per Android https://play.google.com/store/apps/details?id=it.peritiauto.app

registrazione periti periti auto

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Codice delle strada, verso la «privatizzazione» degli incidenti

Codice della strada, la novità principale. Quando non ci sono morti o feriti, per far rilevare il sinistro si potranno chiamare ausiliari abilitati. Polizia in campo sono nei casi gravi

Frode Assicurativa - Incidente ImcLe forze dell’ordine non interverranno più sugli incidenti stradali lievi: potranno effettuare le rilevazioni solo quando ci sono morti o feriti, mentre negli altri casi si apre la porta alla “privatizzazione“. Cioè a rilievi e deviazione del traffico effettuate da ausiliari privati autorizzati dal prefetto, a spese del cittadino che li chiama (anche se si può ipotizzare che di fatto pagherà l’assicurazione, almeno nei casi in cui il privato è convenzionato con essa).

Se ne parlava da tempo ed era anche circolata qualche bozza di modifica al Codice della strada. Ma tra qualche mese (anche potrebbe volerci anche più di un anno, perché ci vorranno anche decreti ministeriali attuativi) questa novità potrebbe arrivare davvero: è inserita nello schema di disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego, all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi.

Tutto nasce da due fattori convergenti.

Il primo – esplicitato nella prima bozza della relazione illustrativa del provvedimento – è il fatto che gli organici delle forze di polizia più attive sul fronte della circolazione stradale sono ai minimi termini. Invece, le liti tra conducenti dopo un incidente sono sempre tante, per cui spesso vengono chiamate pattuglie a “cristallizzare” la scena e a riportare la calma. Un’attività che, quando non ci sono danni a persone, le forze dell’ordine svolgono a fatica, talvolta inducendo i cittadini a soprassedere col ritardo con cui la pattuglia giunge. Inoltre, un deterrente dovrebbe essere l’obbligo di alcoltest che scatta ogni volta che gli agenti intervengono su un incidente. Ma evidentemente non basta a diminuire in modo decisivo le richieste di intervento.

Il secondo fattore è la nascita di iniziative imprenditoriali che prevedono convenzioni con assicurazioni ed enti locali (per le strade di loro competenza): con le prime s’impegnano a fotografare la scena ed effettuare gli altri rilievi (attività che le compagnie in teoria apprezzano perché scoraggiano le truffe), con i secondi s’impegnano a regolare il traffico prima che i veicoli incidentati sgomberino la carreggiata e a ripulire la strada.

Queste attività finora si sono sviluppate senza una “copertura normativa“. Ora viene stabilito che il servizio può essere svolto da imprese, associazioni o enti, autorizzati dal prefetto dopo che il personale ha conseguito un’abilitazione in appositi corsi. Per ogni intervento, gli ausiliari dovranno darne notizia alle forze dell’ordine, segnalando anche eventuali infrazioni al Codice della strada da parte dei conducenti, riscontrate nel ricostruire la dinamica del sinistro.

Queste segnalazioni dovrebbero avere lo stesso valore di atti pubblici redatti da pubblici ufficiali (articoli 2699 e 2700 del Codice civile). Quindi sulla loro base le forze dell’ordine possono multare i responsabili.

Il testo del Ddl sembra escludere che il cittadino possa chiamare le forze dell’ordine se non ci sono danni a persone. Ma la prima bozza della relazione illustrativa afferma il contrario. Si vedrà la versione definitiva della legge.

Autore: Maurizio Caprino – Il Sole 24 Ore