ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.

Che cos’è l’AdBlue?

adblueAdBlue è il nome utilizzato a livello internazionale per definire un additivo sviluppato per i settori chimico e automobilistico.
Si tratta di una soluzione acquosa di urea* al 32,5% (minimo 31,8% – massimo 33,3%), ad elevatapurezza, che tramite riduzione chimica, trasforma gli ossidi di azoto in azoto (N2) e acqua (H2O) informa elementare gassosa .
Il contenuto in metalli vari non deve superare 0,2 mg/kg per ciascuno di essi, per non contaminare il catalizzatore. Questo esclude la possibilità di sostituire l’AdBlue con l’urea* impiegata in agricoltura.
La composizione e gli standard di qualità sono regolati dalla norma DIN 70070.
AdBlue è un prodotto sintetico, incolore, ed inodore; non è una sostanza pericolosa infatti non è infiammabile e non è tossica.

Il principio di riduzione catalitica degli ossidi di azoto. L’AdBlue
La tecnologia SCR è impiegata fin dagli anni ’80 nelle centrali termiche e a carbone, sulle turbine a gas, nei motori diesel delle locomotive e sui grossi propulsori marini. In tutte queste applicazioni, la combustione viene ottimizzata nel duplice intento di ottenere il migliore rendimento e di abbattere direttamente le emissioni di particolato. Il post-trattamento si basa su un principio semplice: la reazione chimica dell’ammoniaca NH3 con gli ossidi di azoto NO e NO2, per produrre due componenti innocui come il vapore acqueo H2O e l’azoto N2. Le formule sono le seguenti:
NO + NO2 + 2 NH3 2 N2 + 3 H2O
E in presenza di ossigeno residuo nei gas di scarico:
4 NO + O2 + 4 NH3 4 N2 + 6 H2O
6 NO2 + 8 NH3 7 N2 + 12 H2O
Negli impianti di grandi dimensioni, l’ammoniaca è direttamente prelevata da serbatoi pressurizzati.
Sui veicoli stradali, la soluzione dell’ammoniaca pura è stata studiata ed infine scartata, a causa dei problemi di stoccaggio a bordo degli autocarri e presso i luoghi di rifornimento. La tecnica dell’urea normalizzata sotto forma di soluzione – l’AdBlue – è stata preferita per più ragioni: questo prodotto non rientra nella categoria delle sostanze pericolose, non vi sono pericoli in caso di perdite e il suo stoccaggio è facile sia a bordo dei veicoli che presso i trasportatori, malgrado alcuni vincoli imposti dalla sua cristallizzazione con temperature inferiori a -11°.

La distribuzione dell’AdBlue
Dato il rapido sviluppo prevedibile del numero di veicoli dotati di SCR, è in fase di consolidamento una rete di distribuzione per l’intero territorio europeo. I produttori di AdBlue sono in grado di realizzare un sistema di distribuzione diretta presso i trasportatori con grandi flotte di veicoli. Essi riforniranno anche le industrie petrolifere che hanno previsto di installare i distributori di AdBlue a fianco delle pompe di gasolio. Alcune stazioni sono già operative in Germania ed altre sono in corso in vari paesi Europei.
Per garantire ai clienti una distribuzione capillare e un livello di servizio adeguato da subito, Iveco si sta organizzando per fornire AdBlue alla propria rete di concessionarie attraverso la collaborazione con un importante partner internazionale.
L’accordo che si sta perfezionando prevede la distribuzione di AdBlue in tutta Europa con un livello di servizio che garantisce la fornitura del prodotto entro 48 ore dalla richiesta. Tale risultato sarà assicurato dalla presenza di circa 112 punti di distribuzione resi disponibili dal nostro fornitore e operativi in tutta Europa a partire dal 2006. Esisteranno tre diversi sistemi di distribuzione e stoccaggio: fusto da 10 litri con vuoto a perdere, contenitore da 1000 litri (IBC) con vuoto a rendere e contenitore da circa 4000 litri (MiniBulk) che sarà rifornito con prodotto sfuso.

(Nozioni tecniche di Iveco)

* UREA

Urea o carbamide è un composto organico con la formula chimica CO (NH2) 2. La molecola ha due gruppi NH2 uniti da un carbonile (C = O) gruppo funzionale.

L’ Urea svolge un ruolo importante nel metabolismo dei composti contenenti azoto, nell’industria ed anche negli negli animali. E’ la principale sostanza contenente azoto nelle urine dei mammiferi. È  incolore ed inodore, anche se l’ammoniaca che emana in presenza di acqua, evaporando, ha un forte odore. È altamente solubile in acqua e praticamente non tossico. Disciolto in acqua, non è né acido né alcalino. Il corpo lo usa in molti processi, il più importante dei quali è l’escrezione di azoto. L’ urea è ampiamente usato in fertilizzanti come fonte conveniente di azoto. L’urea è anche un’importante materia prima per l’industria chimica. La sintesi di questo composto organico di Friedrich Wöhler nel 1828 da un precursore inorganico è un passo importante nello sviluppo della chimica organica, come mostrato per la prima volta che una molecola presente in organismi viventi potrebbe essere sintetizzato in laboratorio senza materie prime biologiche (contraddicendo così una teoria largamente prevalente una volta, chiamato vitalismo).

AdBlue (English)

AdBlue is a registered trademark for AUS32 (Aqueous Urea Solution 32.5%). It is a solution of high purity urea in demineralised water (32.5%) used as a supplementary operating fluid (reducing agent) in diesel-powered vehicles using selective catalytic reduction (SCR) to improve exhaust emissions. AUS32 is primarily produced in Europe by BASF and AMI, although many other companies manufacture their own similar solutions in varying quantities.

AUS32 is carried onboard the vehicle in a tank separate to the fuel system, and is sprayed into engine exhaust gases in a special catalytic converter. It is a thus a common misconception that AUS32 is a fuel additive, whereas in actual fact it remains totally separate from the fuel system. When properly circulated into the exhaust gases of an SCR-equipped vehicle, the oxides of nitrogen formed by combustion of diesel fuel are converted by a chemical reaction into their basic and non-polluting forms, nitrogen and water. A typical SCR system uses an amount of AUS32 equivalent to approximately 3 to 5% of the vehicle’s fuel consumption.

In order to ensure that the SCR system continues to work effectively, care must be taken to ensure the purity of the catalyst and the reducing agent. Even small amounts of contaminant can severely impact the performance of the SCR system. Manufacturing quality control for AUS32 solutions is governed by DIN standard 70070.

SCR systems using AdBlue are currently fitted to many trucks and buses manufactured by Mercedes-Benz, Volvo Trucks, DAF Trucks and Iveco, however, the use of AdBlue as a reducing agent in SCR systems is hindered by its relative unavailability. Schemes are underway in Europe, and to lesser extents in Australasia and North America, to improve the network of distributors for AdBlue and other SCR additives. As part of these schemes, internet-based tools have been developed to map the locations of AUS32 filling stations, reflecting plans for small-scale use of SCR systems in private vehicles, as well as corporate fleets.

Gazzetta Ufficiale: E’ in vigore il decreto-legge “Destinazione Italia”

foto Notizia

Sulla Gazzetta ufficiale n. 300 del 23 dicembre scorso è stato pubblicato il Decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 recante “Interventi urgenti di avvio del piano “Destinazione Italia”, che tratta sulle norme di vari settori ed anche per quello assicurativo RC Auto che dovrebbe portare alla riduzione dei premi RC-auto,  il cosiddetto “Destinazione Italia”.

Il decreto-legge, approvato dal Consiglio dei Ministri del 13 dicembre e già in vigore dal 24 dicembre è costituito da 15 articoli che dettano disposizioni per l’attuazione ad alcune misure fondamentali per il piano “Destinazione Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 settembre scorso.
Qui di seguito i principali punti del decreto-legge riguardanti il nostro settore.

Art. 8 – Attuazione di disposizioni in materia di assicurazione R.C. Auto – Le disposizioni approntate mirano, nel pieno rispetto e nel potenziamento della concorrenza tra imprese e della trasparenza del mercato, a conseguire un radicale abbattimento dei premi assicurativi e una ferma lotta alle frodi. Nessun pregiudizio per l’autonomia negoziale delle compagnie che, al contrario, è preservata ed ampliata per effetto di varie previsioni. Gli interventi A favore e a tutela degli assicurati mediante riduzione del premio assicurativo a fronte di:

  • installazione scatola nera con uno sconto di almeno il 7 per cento;
  • risarcimento del danno in forma specifica con una riduzione non è inferiore al 10 per cento;
  • non cedibilità del diritto al risarcimento del danno con una riduzione del premio in misura non inferiore al 4 per cento;
  • riduzione del premio nei casi in cui l’assicurato accetti la clausola contrattuale in virtù della quale le prestazioni di servizi medico – sanitari a seguito del sinistro devono essere effettuate da professionisti retribuiti direttamente dalle imprese con la riduzione del premio non può essere di misura inferiore al 7 per cento.

La bozza del testo integrale, già pubblicato, è stato approvato e pubblicato senza ulteriori modifiche e si può trovare qui.

“Non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione”

CNA«Non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione». È quanto sostengono i Carrozzieri di Confartigianato che, al termine del Consiglio Direttivo della categoria convocato d’urgenza al Roma, hanno proclamato la mobilitazione delle imprese e hanno deciso di anticipare la manifestazione già indetta per il 29 gennaio nella Capitale.
I Carrozzieri di Confartigianato – che rappresentano 14mila carrozzerie delle 17mila operanti sul mercato – si schierano compatti contro la misura, contenuta nel pacchetto di norme sulla riforma dell’RC auto varata dal Governo, che renderebbe di fatto obbligatoria la “forma specifica”, costringendo quindi l’automobilita a riparare il veicolo incidentato esclusivamente nelle carrozzerie convenzionate.
«Questa norma – sottolinea l’Associazione dei Carrozzieri di Confartigianato – è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizza tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione».
«È singolare – sottolineano – che proprio nelle misure indicate dal Governo per abbassare i costi a carico delle Pmi si nasconda un meccanismo che mette fuori mercato migliaia di piccole imprese. Con il provvedimento sulla riforma della Rc Auto si va in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto».
«Liberalizzare – aggiungono i Carrozzieri di Confartigianato – significa ampliare l’offerta, mentre il provvedimento varato dal Governo metterebbe fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Inoltre, la norma crea un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione».

Forma specifica, cessione del credito, scatola nera: ecco cosa prevede la bozza dell’art 8 della riforma Rc auto

Forma specifica, cessione del credito, scatola nera: ecco cosa prevede la bozza dell'art 8 della riforma Rc auto

Riportiamo i punti fondamentali contenuti nella bozza dell’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” che è entrato oggi al Consiglio dei Ministri per essere approvato
Riportiamo i principali punti sul risarcimento in “forma specifica”, sulla “cessione del credito” e sulla “scatola nera” contenuti nella bozza dell’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” approvato oggi.

Risarcimento in forma specifica

In alternativa al risarcimento per equivalente, è facoltà delle imprese di assicurazione, in assenza di responsabilità concorsuale, risarcire in forma specifica danni a cose, fornendo idonea garanzia sulle riparazioni effettuate, con una validità non inferiore a due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria. L’impresa di assicurazione che intende avvalersi della facoltà di cui al primo periodo comunica all’IVASS entro il 20 dicembre di ogni anno e, per l’anno 2014, entro il 30 gennaio, l’entità della riduzione del premio prevista, in sede di prima applicazione, in misura non inferiore al cinque per cento dell’importo risultante dalla somma dei premi RCA incassati nella Regione dalla medesima compagnia nell’anno precedente divisa per il numero degli assicurati nella stessa Regione.

Nei casi di cui al presente articolo il danneggiato, anche se diverso dall’assicurato, può comunque rifiutare il risarcimento in forma specifica da parte dell’impresa convenzionata con l’impresa di assicurazione, individuandone una diversa; la somma corrisposta a titolo di risarcimento, che non può comunque superare il costo che l’impresa di assicurazione avrebbe sostenuto provvedendo alla riparazione delle cose danneggiate mediante impresa convenzionata, è versata direttamente all’impresa che ha svolto l’attività di autoriparazione, ovvero previa presentazione di fattura. Resta comunque fermo il diritto del danneggiato al risarcimento per equivalente nell’ipotesi in cui il costo della riparazione sia pari

Divieto di cessione del diritto al risarcimento
 L’impresa di assicurazione ha la facoltà di prevedere, in deroga agli articoli contenuti nel libro quarto, titolo I, capo V, del codice civile, all’atto della stipula del contratto di assicurazione e in occasione delle scadenze successive, che il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non sia cedibile a terzi senza il consenso dell’assicuratore tenuto al risarcimento. Nei casi di cui al presente articolo, l’impresa di assicurazione applica, in sede di prima applicazione, una significativa riduzione del premio a beneficio dell’assicurato, in misura comunque non inferiore al quattro per cento dell’importo risultante dalla somma dei premi RCA incassati nella Regione dalla medesima compagnia nell’anno precedente divisa per il numero degli assicurati nella stessa Regione.

Scatola nera
Se l’assicurato acconsente all’installazione dei meccanismi di cui al quarto periodo, i costi di installazione, disinstallazione, sostituzione e portabilità sono a carico dell’impresa che deve applicare, all’atto della stipulazione del contratto, una riduzione significativa del premio rispetto ai premi stabiliti ai sensi del primo periodo, non inferiore al 7%


Per completezza riportiamo integralmente qui sotto tutto il testo  13-12-13-art-8-dl-sviluppo-su-r-c-auto

http://www.carrozzeria.it/News-Carrozzeria/Attualita/Forma-specifica,-cessione-del-credito,-scatola-nera–ecco-cosa-prevede-l-art-8-della-riforma-Rc-auto_20131213.aspx

Approvate misure Rc auto – DECRETO LEGGE PER LO SVILUPPO (13 DICEMBRE 2013)

Approvate misure Rc auto

E’ ufficiale, le misure Rc auto del riordino del settore assicurativo sono state approvate. Zanonato: “sconti dal 4 al 10% sulle tariffe rc auto”. Ma gli sconti, da quanto è trapelato, sono rivolti solo a chi sottoscrive la “forma specifica”

Il Consiglio dei ministri ha approvato il piano “Destinazione Italia”, che contiene anche il “pacchetto rc auto” predisposto dalla Vicari. In conferenza stampa il Cdm ha affermato: “Interveniamo con un articolo del dl che avrà come effetto il calo dei costi delle Rc auto e delle frodi. Si tratta di “un intervento significativo, una materia in cui da troppo tempo si aspettavano interventi”.

Il ministro dello sviluppo Economico Zanonato ha dichiarto che, per quanto riguarda le tariffe Rc auto, sono previsti invece sconti in media del 7%, imposti a seconda del comparto e che vanno dal 4% al 10%. “Dobbiamo rendere il più possibile corretto il comportamento degli automobilisti e ribaltare il meccanismo sullo sconto della tariffa”, ha detto il ministro. “Il meccanismo di riduzione della tariffa non è affidato al mercato, ma a un meccanismo obbligatorio. Si introduce la possibilità di avere lo sconto con una scatola nera che documenta il sinistro”.

Gli sconti a cui da riferimento Zanonato (dal 4 al 10%) dovrebbero essere quelli previsti per chi accetterà di farsi riparare il veicolo danneggiato in un`officina convenzionata con la compagnia. Pieno appoggio quindi al risarcimento in “forma specifica”, e conseguente disincentivo a rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia: se il danneggiato scegliesse il suo riparatore, riceverebbe infatti la stessa somma che la compagnia riconoscerebbe alla carrozzeria convenzionata, e dunque tariffe sempre più “ridotte all’osso”. Accettare nella polizza la clausola di risarcimento in forma specifica darebbe all’assicurato diritto a uno sconto sul premio della polizza fissato dal Governo.
Il “pacchetto rc auto” prevede inoltre che le assicurazioni non saranno più obbligate a offrire la scatola nera ai clienti, se lo faranno dovranno concedere uno sconto minimo del 10%

Questo è quanto si desume dalle prime notizie, ma rimaniamo in attesa di chiarimenti.

http://www.carrozzeria.it/News-Carrozzeria/Attualita/Approvate-misure-Rc-auto_20131213.aspx

DECRETO LEGGE PER LO SVILUPPO (13 DICEMBRE 2013)
ART. 8
(Disposizioni in materia di assicurazione r.c. auto)
1. Al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, e successive modificazioni, recante il Codice delle assicurazioni private, continua…13-12-13-art-8-dl-sviluppo-su-r-c-auto

L’anno orribile dell’automobileil mercato torna ai livelli del 1979

Nel 2012 vendute poco di 1 un milione e 400 mila vetture.
Fiat perde 100 mila unità ma in Brasile fa il record

LA CRISI DEL SETTORE AUTO   unrae 2012

Nel 2012 vendute poco di 1 un milione e 400 mila vetture.
Fiat perde 100 mila unità ma in Brasile fa il record

MILANO- Indietro tutta di trentatre anni. Le vendite di auto in Italia tornano ai livelli del 1979: poco più di un milione e 400 mila unità, il 20% in meno del 2011 quando ne erano state immatricolate 1 un milione e 749 mila. A dicembre il calo è stato persino superiore rispetto ad altri mesi: -22%.

 

FIAT, DOLORI IN CASA E RECORD IN BRASILE-Per quanto riguarda il gruppo Fiat, le vendite in dicembre sono scese del 20,2% a 25.385 unità, mentre nell’intero 2012 il Lingotto ha immatricolato esattamente 100mila auto in meno, per una flessione del 19,4% a 414.925. Piccole consolazioni: la quota di mercato è salita al 29,26% in dicembre (dal 28,42% di un anno prima) e al 29,59% per l’intero 2012 (29,43% nel 2011); Panda e Punto si confermano ai primi due posti nella classifica dei modelli più popolari. Le soddisfazioni, invece, arrivano da altri paesi: in Brasile Fiat vende il doppio che in Italia. Nel 2012 ha immatricolato 838 mila veicoli (e ne ha prodotti 759 mila), il migliore risultato in 36 anni di attività. Rispetto al 2011 la crescita è dell’11%, la casa torinese così mantiene il primato interno . Giovedì arriveranno i dati della Chrysler, anche questi positivi sull’onda della ripresa americana.

 

GLI SCONTI NON FUNZIONANO– Ma torniamo all’Italia. A poco sono serviti sconti con importi spesso superiori ai 5 mila euro: più delle promozioni influiscono i rincari dei prezzi della benzina, dell’Rc Auto e gli aumenti delle imposte provinciali e dal primo gennaio pure quelli delle multe e dei pedaggi autostradali. «La crisi economica, la pressione fiscale sulle famiglie, le restrizioni al credito alle imprese hanno determinato una domanda totalmente anelastica rispetto alle straordinarie offerte» spiega Jacques Bosquet, presidente dell’Unrae. Altre conferme arrivano dagli acquisti delle famiglie: -22,9%, uno dei dati più bassi mai registrati.

«MERCATO FALSATO DALLE KM ZERO»- Secondo i concessionari poi la situazione è ancora più grave di quanto emerge dai dati: per Federauto «solo grazie a un massiccio intervento di chilometri zero dicembre si è riusciti a raggiungere quota 1,4 milioni». In dodici mesi – secondo i dealer- si sono perse 347.650 unità equivalenti a un fatturato di circa 7 miliardi di euro. E il 2013 non promette nulla di buono: per gli analisti è atteso un ulteriore calo, anche se in misura minore.

MALE ANCHE L’USATO– Ma i segnali non sono incoraggianti, va male anche l’usato: i passaggi di proprietà sono calati del 9,8.« Di solito quando il nuovo non tira il mercato dell’usato è in ripresa, ma nelle fasi veramente difficili quest’ultimo rallenta», spiega Gian Primo Quagliano direttore del centro studi Gl Events. Che non esclude qualche spiraglio di luce: «A partire da aprile-maggio potrebbe esserci un’inversione di tendenza: oggi l’automobile soffre di più dell’economia reale. Ma solo se ci sarà una politica economica meno punitiva ». Cioè se il prossimo governo metterà in atto un piano di rilancio, come quello richiesto dall’Anfia: «Rivedere provvedimenti troppo penalizzanti: come la riduzione della deducibilità del costo delle vetture aziendali, imposta sulle autovetture sportive e IPT».

Daniele Sparisci
danielesparisci

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