Libera circolazione delle polizze e perito terzo. E’ quello che chiedono i Periti Auto che si sono incontrati ieri a Genova, durante la Manifestazione organizzata dall’Associazione Carrozzieri della Provincia di Genova alla quale hanno aderito diverse altre Associazioni.
Possibile che in Europa possano circolare liberamente le merci e le persone, ma non le polizze. La liberizzazione del mercato assicurativo è l’unica cosa che servirebbe a calmierarne il costo. Avrebbero voglia le Compagnie Italiane di continuare a dire che non riescono ad abbassare i prezzi quando e se si ritrovassero a convivere con una libera concorrenza straniera. Lo sanno tutti che nel resto d’Europa le polizze auto costano molto meno e l’Italia non è la più cara per quanto riguarda i costi dei sinistri, né per la frequenza. Il primato delle truffe è dell’Inghilterra ma anche qui le polizze sono meno care.
Ci sono gli uffici specializzati in sinistri internazionali e funzionano bene, per cui problemi per l’utenza non ce ne sarebbero.
C’è poi la figura del perito che in Italia è una figura di secondo piano, mentre nel resto d’Europa è un serio e ben pagato professionista. In Germania ad esempio, a fronte di una perizia normale, tra i 2 ed i 3 mila euro, il perito auto, non si chiama perito assicurativo, stacca una parcella intorno ai 400 euro, contro le nostre che non sempre arrivano al 10 %, della parcella tedesca, non del danno. E poi viene pagato direttamente da chi lo ha incaricato, compagnia, danneggiato o carrozziere anche. Il danneggiato allega la parcella alla perizia e si fa dare dalla compagnia la somma dei due totali.
E le polizze costano meno!
RM
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