Nuovo codice della strada: le novità

traffico  Il nuovo codice della strada prevede il ritiro a vita della patente in caso di incidente grave sotto l’effetto di alcol o di droghe

Entro il 2015, come ha confermato il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, dovrebbe essere approvato il nuovo codice della strada. La principale novità riguarda il ritiro a vita della patente in caso di incidente sotto l’effetto di alcol o di droghe, da non confondersi con la revoca della patente, ovvero il ritiro della licenza di guida per un certo periodo di tempo. In seguito a un grave sinistro dovuto ad alcol o stupefacenti, l’automobilista non potrà infatti mai più guidare.

Attualmente le pene vanno da 2 a 10 anni di carcere per chi causa gravi incidenti in stato alterato da droghe o alcol, e la revoca della patente. Per il nuovo reato di omicidio stradale  si potrebbe arrivare ad una pena da 8 a 18 anni, unita al cosiddetto “ergastolo” della patente, cioè il ritiro a vita della patente.
Il nuovo Codice della strada prevede inoltre che una quota non inferiore al 15% dei proventi delle multe riscosse da organi dello Stato vadano a un fondo per l‘intensificazione dei controlli su strada e a un fondo per il finanziamento del piano nazionale di sicurezza stradale.
È prevista inoltre l’applicabilità della decurtazione di punteggio, del ritiro, della sospensione e della revoca della patente di guida nei confronti dei conducenti minorenni (che guidano i motorini).
Novità anche per i neopatentati, che potranno guidare un veicolo con potenza superiore a 55 KW/t se accompagnati da un adulto patentato.

Così cambiano le regole sulle patenti di guida

In vigore da sabato 19 gennaio la direttiva europea che rivoluziona il codice della strada e introduce nuovi esami

ROMA – La nuova direttiva Si chiama Terza Direttiva Patenti il nuovo protocollo dell’Unione Europea che entrerà in vigore sabato 19 gennaio e cambierà completamente, dal punto di vista normativo, le prospettive e gli obblighi dei motociclisti: interesserà tutti i centauri con l’unica eccezione di chi, a oggi, è già in possesso della patente A senza limitazioni.
Le età – Per poter conseguire direttamente (ossia senza passare da licenze inferiori) la patente illimitata occorreranno non più 21 bensì 24 anni di età. Se invece si è già titolari di patente A2 (ottenibile come in passato dai 18 anni) serviranno i due canonici anni di “apprendistato” ma con una sostanziale differenza: il passaggio alla A “senza limiti” non sarà più automatico ma bisognerà sostenere una prova pratica. Esami pratici (con tanto di visita medica) saranno sempre obbligatori per tutti i passaggi di livello, in modo che si possa dimostrare dimestichezza con la moto della categoria superiore a quella guidata fino a quel momento. Resta invece invariata l’età necessarie a conseguire la A1 (16 anni, abilita a condurre scooter e moto di 125 cc fino a 11 kW/15 Cv di potenza).
Patentino addio, arriva la Am – La nuova patente Am per i ciclomotori si conseguirà a 14 anni (ma all’estero sarà valida solo a partire dai 16 anni), vedrà una differenziazione degli esami a seconda che si voglia guidare il motorino o la minicar e non sarà più un semplice “patentino” ma una vera e propria licenza di guida, soggetta alla decurtazione di punti in caso di infrazioni, da conseguire presso un’autoscuola, mentre prima si tenevano corsi anche nelle scuole superiori con un notevole risparmio di denaro per le famiglie. Resta invariata la norma che impedisce ai minorenni di portare passeggeri su moto, ciclomotori, tricicli e minicar.
Più potenza per i diciottenni – I cambiamenti riguardano soprattutto i veicoli guidabili con la patente A2: i limiti di potenza si alzano in modo consistente, per cui i diciottenni potranno guidare moto con potenza massima di 35 kW/48 Cv (il limite attuale è 25 Cv/34 Cv) e un rapporto potenza-peso non superiore a 0,2 kW/ kg (invece degli 0,16 kW/kg oggi in vigore). Saranno quindi, di fatto, escluse le moto sportive specialistiche. Sarà ancora possibile guidare moto depotenziate ma queste non dovranno derivare da modelli che, in versione «full power», superino i 70 kW: misura che dovrebbe limitare una pratica diffusa e pericolosa, cioè l’utilizzo da parte dei diciottenni di maximoto “depotenziate” solo sul libretto e non nei fatti.
Limiti per i neopatentati – Per tre anni dal conseguimento della licenza di guida, i neopatentati dovranno attenersi a particolari limiti di velocità: in autostrada non potranno superare i 100 km/h, su strade extraurbane i 90 km/h.

Fabio Cormio

14 gennaio 2013 (modifica il 15 gennaio 2013)

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