Presentazione NOI Mutua, la nostra mutua sanitaria

noi mutua meeting limbiate

Martedì 29 Aprile 2014 alle ore 18 si è tenuto, presso il Centro Congressi AS Hotel di Corso Como a Limbiate (MB) l’evento di presentazione di NOI Mutua, mutua sanitaria integrativa.

Erano presenti  circa 100 partecipanti tra agenti assicurativi, brokers, intermediari, mediatori creditizi, consulenti finanziari, periti auto e collaboratori vari. Hanno presenziato  i soci fondatori e gli amministratori: il presidente Daniela Mantia, il vicepresidente Mario Stornaiuolo, gli amministratori Roberto Cecconi e Roberto Marino ed i consiglieri Maddalena Canevari, Antonio Caleari, Andrea Canale, Massimo Rosa, Maurizio Gatto e Stefano Ghioni.

Ha preso la parola il Presidente che ha dato il benvenuto ed ha presentato la squadra e gli scopi della Società di Mutuo Soccorso. Subito dopo  l’Amministratore Roberto Cecconi  ha  sintetizzato lo statuto e l’organizzazione societaria. Ha poi illustrato gli strumenti di aggregazione costituiti da prodotti previdenziali, assicurativi e di servizio che possono dare agli associati una tranquillità nella vita familiare e professionale.

Molto interessanti anche le possibilità di adesione e divulgazione della mutualità sanitaria che da la possibilità a chi lo desidera di promuovere l’associazionismo e le adesioni ai sussidi con interessanti profitti economici. Si riesce con Noi Mutua a coniugare il benessere proprio con quello del prossimo.

I partner scelti sono di primo livello quali Allianz ed Europ Assistance oltre ad altri molto specialistici per garantire tranquillità in ogni ambito sociale.

Si allega la presentazione illustrata: Presentazione NOI Mutua Maggio 2014

Per contatti o ulteriori info http://www.noimutua.org/

Peri gli associati di  Periti Auto interessati scrivere a info@peritiauto.it

Oggi al Parlamento

 

parlamentino  Roma: Questa mattina nell’Auletta Parlamentare di Palazzo Montecitorio, si sono svolti i lavori programmati dai promotori della Carta di Bologna.

Nei prossimi giorni faremo un servizio più completo con un sunto sugli interventi di tutti e molte foto.

Con Tommaso Caravani Editor Automotive di DBInformation come moderatore hanno aperto i lavori la Prof.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della Strada, il Dott. Furio Truzzi – Presidente Assoutenti, il Dott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani, il sig. Davide Galli – Presidente Federcarrozzieri, l’Avv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’Avvocatura, l’ Avv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury Lawyers, il sig. Mario De Crescenzio – Presidente MO BAST!, l’Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore Uomo, l’Avv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti. Qui l’elenco completo.

Dopo tutti gli interventi degli organizzatori e dei parlamentari previsti ed anche di qualcuno in più, hanno preso la parola alcuni ospiti che recentemente hanno dato la propria adesione al movimento.

Per tempestività e per testimoniare la nostra presenza riportiamo un sunto dell’intervento del nostro presidente.

Sono Roberto Marino di Genova e faccio il perito dal 85.

Oggi rappresento Periti Auto, un’associazione che raccoglie sia i periti che lavorano per le Compagnie che i periti che lavorano per l’utenza diversa. Rappresento inoltre in questa sede la fondazione Simona Galletto che tutela gli interessi dei grandi invalidi della strada, perché oltre alle vittime esistono anche i grandi invalidi della strada e questo avrebbe bisogno di più spazio.

Abbiamo scelto la denominazione di Periti Auto anche se siamo iscritti nel Ruolo dei Periti Assicurativi tenuto prima dall’ISVAP e ora dalla Consap, perché riteniamo che un Perito non debba essere identificato con un cliente ma con la materie che tratta, quindi perizie di auto o altri veicoli stradali o esperti in infortunistica stradale, quindi Periti Auto e non Assicuratavi. Lavoriamo non solo per le Compagnie, ma anche per le case automobilistiche, per le società di noleggio, per grandi clienti che hanno grandi parchi auto da gestire come Poste o Telecom o società di autotrasporto su ruote che gestiscono flotte di veicoli industriali.

La presenza dei Periti Auto alle manifestazioni che hanno accompagnato la nascita e la divulgazione della Carta di Bologna, è per testimoniare la nostra partecipazione a questa iniziativa che è mossa da varie associazioni di categoria ma che ha il fine ultimo di tutelare gli interessi dei danneggiati e quindi degli automobilisti e dei cittadini.

I Periti Auto sono sempre attenti agli equilibri che esistono nel mondo del danno. Sia quelli di noi che lavorano esclusivamente per le Compagnie che quelli che lavorano per gli Uffici Giudiziari o per i privati e per le società.

Come periti veniamo chiamati tutti i giorni per valutare i danni da circolazione. Una legge ha istituito il Ruolo dei Periti nel 92 ma nessuna regolamentazione formativa è stata predisposta, non esiste un collegio né una cassa di previdenza come per le altre categorie professionali, l’unica cosa regolamentata è la tassa annuale di iscrizione.

Le Compagnie di Assicurazione ci hanno dato la formazione tecnica, prima con il CESTAR ed ora con I-Car di Generali. Le Compagnie ci danno la formazione e gli aggiornamenti professionali perché un perito non correttamente formato è controproducente.

Ma le Compagnie ci chiedono delle valutazioni per riparazioni che dobbiamo fare ai minimi tariffari.

I privati ci chiedono dalle valutazioni fatte per riparazioni a regola d’arte al costo massimo ipotizzabile.

I Giudici ci chiedono una valutazione equa ai costi medi di piazza. Ma le valutazioni fatte per il giudice sono sempre superiori a quelle fatte per le Compagnie perché i quesiti che ci vengono posti sono diversi.

Noi abbiamo sempre ambito ad essere incaricati da un ente super partes per avere degli incarichi a rotazione e dare delle valutazioni imparziali e libere da legami clientelari.

È per questo che appoggiamo le proposte della Carta di Bologna specificatamente nel punto che parla del perito terzo ed imparziale e di terzietà nelle valutazione del danno. Siamo qui per dire che ci siamo, che siamo pronti a lavorare in maniera imparziale come avviene in altre parti d’Europa. Siamo pronti a creare un organismo di gestione e smistamento degli incarichi a rotazione tra gli iscritti al Ruolo. E siamo convinti che se ci arriveremo, questo sarà la base di un confronto transattivo tra le parti che basandosi su valutazioni univoche limita di molto il contenzioso e quindi il costo finale dei danni e di conseguenza i prezzi delle polizze.

#robertomarino

Evento 9 aprile

Più Concorrenza Più Diritti – Verso una riforma della RC Auto

Mercoledi 9 aprile dalle 10 alle 13.
Roma – Auletta dei gruppi parlamentari
Via di Campo Marzio 74 – Roma

Organizzazioni promotrici:

Mobast
Federcarrozzieri
Associazione Familiari Vittime Strada
Assoutenti
CUPSIT
Associazione Valore Uomo
OUA – Commissione Resposabilità Civile
UNARCA
SISMLA

La manifestazione di gennaio a Bologna e quella di febbraio a Genova, con l’ulteriore tappa di Torino del 29 marzo, sono stati un prezioso tassello per consolidare un movimento composto da artigiani, consumatori, Vittime della Strada e professionisti che si battono per un mercato assicurativo concorrenziale e in grado di garantire le opportunità di scelta del danneggiato di scegliere il proprio medico e il proprio riparatore e di ottenere un giusto ed equo risarcimento.

Il movimento che si è creato ha sparigliato le carte di rappresentanze che ragionano con logiche ambigue o consociative. Le Compagnie assicuratrici, abituate a dialogare solo con gli anelli deboli delle categorie interessate, si sono ritrovate spiazzate. L’inedita coalizione della Carta di Bologna ha fatto comprendere al Legislatore che le proposte avanzate non erano frutto di un ragionamento corporativo ma di una elaborazione complessa e sofisticata di proposte liberali e del tutto in linea con i più recenti orientamenti giurisprudenziali e legislativi sia in Italia che all’estero.

I punti della carta di Bologna diventeranno una proposta di legge che sarà presentata a Roma il prossimo 9 aprile nell’Auletta dei Gruppi Parlamentari, il luogo più prestigioso e ampio per far percepire ai parlamentari la nostra presenza. Sarà un giorno memorabile dove la nostra protesta diventerà una proposta, dove la nostra partecipazione attiva sarà il segno del nostro interesse a proseguire uniti per una seria riforma della RC Auto.

Di seguito il programma provvisorio e il form di registrazione che dovrà essere scrupolosamente compilato per agevolare le procedure di registrazione che saranno gestite dal personale della Camera previa presentazione di un documento di identità.

IL CONVEGNO HA NATURA FORMATIVA

Considerato il luogo è consigliabile (non obbligatorio) indossare giacca e cravatta.

PROGRAMMA DRAFT

9:30 – 10:00 Registrazione
A seguire fino alle 13:00 Rappresentanti delle Associazioni PromotriciProf.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della StradaDott. Furio Truzzi – Presidente AssoutentiDott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali ItalianiDavide Galli – Presidente FedercarrozzieriAvv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’AvvocaturaAvv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury LawyersMario De Crescenzio – Presidente MO BAST!Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore UomoAvv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti

Avv. Massimo Perrini – Responsabile scientifico UNARCA

Dott. Giampaolo Bizzarri – Confederazione Libertà del Danneggiato

Prof. Dott. Raffaele Zinno – Segretario SISMLA Sindacato italiano specialisti medicina legale e delle assicurazioni

Ivano Vernazzano – Consorzio fra Carrozzieri della provincia di Genova

Dott.ssa Annamaria Gandolfi – Inretecar

Dott. Enrico Pedoja – Segretario SMLT Società Medico Legale del Triveneto

Dott. Claudio Cangialosi – Direttore SicurAUTO.it

Avv. Matteo Mion – Giornalista Quotidiano Libero

Esponenti politiciDott. Cosimo Maria Ferri – Sottosegretario Ministero GiustiziaSen. Altero Matteoli (Forza Italia) – Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni – SenatoOn. Daniele Capezzone (Forza Italia) – Presidente Commissione Finanze – CameraOn. Alessandro Bonafede (Movimento 5 Stelle) – Vice presidente Commissione Giustizia – CameraOn Antonio Boccuzzi (Partito Democratico) – Commissione Lavoro – CameraOn. Andrea Colletti (Movimento 5 Stelle) – Commissione Giustizia – CameraOn. Marco Di Stefano (Partito Democratico) – Commissione Finanze – CameraOn. Leonardo Impegno (Partito Democratico) – Commissione Attività Produttive – CameraOn. Giovanna Palma (Partito Democratico) – Commissione Agricoltura – Camera

Sen. Sergio Puglia (Movimento 5 Stelle) – Commissione Lavoro – Senato

On. Mario Sberna (Per l’Italia) – Commissione Finanze – Camera

On. Paolo Russo (Forza Italia) – Commissione Agricoltura – Camera

Moderatore: Tommaso Caravani (Car Carrozzeria)

Promotori della Carta di Bologna

partecipanti all'evento

Aderenti alla carta di Bologna

partecipanti all`evento

partecipanti all`evento

CARTA DI BOLGNA

CARTA DI BOLGNA

MASSIMO ROSA ASSUME LA DIREZIONE COMMERCIALE, COMUNICAZIONE E MARKETING DI ALTA FINANCE SPA

Alta Finance Spa, società di brokeraggio assicurativo wholesale, annuncia l’ingresso nel proprio team di Massimo Rosa che, dal 1° aprile 2014, assume la carica di Direttore Commerciale, Comunicazione e Marketing.

Massimo Rosa

Massimo Rosa

Rosa, milanese, 46 anni, riporterà all’Amministratore Delegato Roberto Cecconi e al Presidente Mario Stornaiuolo, avendo l’incarico precipuo di sviluppare la rete distributiva di Alta Finance, oggi composta da circa 300 intermediari e la rete di relazioni con le principali compagnie domestiche e internazionali.
Rosa, Laureato in Economia Aziendale in Bocconi ha iniziato la sua carriera nel 1993 in Consulenza di Direzione e precisamente in Gruppo Galgano. Dal 1997 al 2006 è stato in Burson Marsteller dove è stato prima a capo della Divisione Corporate Communications e poi, nel 2003, ha aperto e lanciato con successo la filiale italiana dell’agenzia statunitense Marsteller Advertising. Nel 2007 ha fondato Governance Adv, agenzia di pubblicità specializzata nei mondi Banking, Assicurazioni e Finanza, poi divenuta Cabiria BrandUniverse nel 2009.
Da sempre vicino al mondo assicurativo, del risparmio, della previdenza e dei servizi finanziari in genere Rosa, nel 2012, è co-fondatore del blog Il Broker, il più seguito dal mondo dell’intermediazione assicurativa con oltre 10.000 visitatori unici mensili. Nel 2013 ha fondato Il Broker & Co., società che si occupa di editoria, convenzioni e sviluppo di reti commerciali assicurative.

Roberto Cecconi, Amministratore Delegato di Alta Finance, ha commentato “Alta Finance è un broker grossista che punta fortemente sulla propria diversità. Una diversità che si fonda su una profonda capacità di analizzare il mercato ed i bisogni dei singoli intermediari-clienti, così da identificare sempre, all’interno dell’ampio portafoglio disponibile, non il prodotto migliore ma le migliori soluzioni per ottimizzare ed amplificare il business della propria rete. Per questo, in Alta Finance, abbiamo intrapreso una strada di innovazione volta a rendere semplice ed accessibile qualsiasi risposta, utilizzando le migliori compagnie e le più evolute piattaforme informatiche”. Cecconi ha poi aggiunto: “Seguendo la stessa filosofia ho voluto al mio fianco Massimo, un professionista e un manager molto diverso da quelli che normalmente operano nel mondo assicurativo. Le sue spiccate doti comunicative, l’ampia rete di relazioni e l’apertura mentale propria di chi non nasce nel settore, ma vi approda per scelta dopo rilevanti esperienze professionali e manageriali, sono le caratteristiche che ricercavamo e che abbiamo trovato in Massimo cui do il benvenuto nella squadra Alta Finance”.

Per maggiori informazioni:
info@altafinance.eu
339 733 2019
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Alta Finance Spa è una società di brokeraggio assicurativo wholesale nata a Genova nel 2011. Forte della pluriennale esperienza del proprio management nel settore assicurativo. Alta Finance sviluppa soluzioni assicurative con le più importanti compagnie specializzate italiane ed estere per condividere con gli intermediari italiani il vantaggio competitivo e la capacità negoziale proprie delle più importanti realtà di intermediazione assicurativa. Alta Finance in qualità di broker wholesale non si vuole infatti limitare ad essere un fornitore di prodotti ma intende promuovere un nuovo business model che prevede l’integrazione dei servizi offerti e la condivisione delle migliori piattaforme informatiche al fine di rendere concreta e proficua la collaborazione con gli intermediari retail.

Truffa milionaria sui mutui Il pm chiude la maxi inchiesta

False perizie per «gonfiare» dei prestiti mai rimborsati Verso il rinvio a giudizio di tre immobiliaristi bresciani  Irrisolto il nodo delle presunte complicità di alto livello

False perizie e stime «gonfiate»: era un giro milionario

False perizie e stime «gonfiate»: era un giro milionario

Perizie compiacenti avevano trasformato dei ruderi in case di lusso gonfiando in modo fraudolento il valore degli immobili. Attraverso acquirenti di comodo, riuscirono a ottenere dalle banche mutui rimborsati poi solo in minima parte. In questo modo truffarono dieci istituti di credito e riuscirono ad intascare cinque milioni di euro attraverso 42 raggiri messi a segno nel Cremonese e nel Bresciano dal giugno del 2006 fino all’estate del 2011.
Ora la procura ha chiuso l’indagine nei confronti di settanta indagati, tra cui cinque professionisti finiti un anno fa in manette nell’ambito dell’inchiesta «Domus» della Guardia di finanza di Cremona, coordinata dal sostituto procuratore Fabio Saponara. Fra i presunti registi della truffa figurano un immobiliarista di Rovato e due di Manerbio. Per loro e altre 67 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, si va verso la richiesta di rinvio a giudizio. Dieci venditori degli immobili al centro della truffa – uno residente in Franciacorta e tre nella Bassa – sono usciti dall’inchiesta. Assistiti dall’avvocato Paolo Carletti, hanno dimostrato di essere stati vittime e non complici del raggiro, ha detto l’avvocato Paolo Carletti. Il blitz scattò nel maggio del 2013, quando furono arrestati Cristian S. e la sua compagna Simona D., entrambi residenti a Ostiano. In cella finirono anche i titolari di tre agenzie immobiliari: Stefano B. e Mario S. di Manerbio e Pierluigi T. di Rovato. Tutti sono attualmente in libertà.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il meccanismo della truffa era semplice «ma – si leggeva nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip, Guido Salvini -, seriale e portata avanti con grande capacità organizzativa in un momento in cui era facile accendere mutui». Individuate le case da acquistare, generalmente immobili fatiscenti, i titolari delle agenzie stilavano false perizie di stima. Poi assoldavano i compratori fittizi, pregiudicati o sinti reclutati nei campi nomadi di Pavia, come Athos, 30 anni, nipote di Mafalda, «la regina dei rom» morta nel ’77. Contraffatte erano anche le attestazioni di reddito degli acquirenti di comodo.
OTTENUTO IL MUTUO, gli immobiliaristi intascavano la differenza fra il prezzo reale e quello gonfiato, ne consegnavano una parte ai complici neointestatari della casa che nel frattempo si erano resi irreperibili, interrompendo il rimborso del prestito fondiario. Quarantatre gli episodi contestati: fra questi compravendite ad Alfianello, Cerveno, San Gervasio, Urago d’Oglio, Verolanuova, Pontevico, Seniga, Borgo San Giacomo, Gambara, Milzano, Comezzano-Cizzato, Rovato e Palazzolo.
Nell’indagine restano alcuni punti oscuri. «Non vi è dubbio alcuno che gli indagati, per portare a compimento la truffa – ha scritto fra l’altro il Gip -, potevano contare stabilmente su non ancora individute complicità di funzionari di banca, promotori finanziari, professionisti incaricati della stima degli immobili nonchè sui notai incaricati di redigere i contratti».

R.PR.

Truffa alle assicurazioni in aula ben 108 imputati

brindisi palazzo  BRINDISI – Un altro capitolo delle tante presunte truffe alle assicurazioni si è aperto ieri mattina nel tribunale di Brindisi. Cento e otto gli imputati, tra i quali tre avvocati. Riguarda l’operazione che il 20 luglio del 2010 fu effettuata dalla Polizia stradale di Brindisi. In carcere il presunto capo del gruppo, Angelo Balestra, un carrozziere con officina in via Aniene a Brindisi, il fratello Luciano Balestra, ex dipendente dell’ospedale Perrino, e Pancrazio Vergari, di Cellino San Marco, proprietario di un’officina sempre a Cellino. Ai domiciliari, invece, Angelo Rollo, operaio in un’autocarrozzeria nella zona industriale, Massimo Martucci, Maurizio Rillo e Gianluca Palma, tutti di Brindisi. Tutti gli altri furono denunciati a piede libero.

Trentasei gli incidenti stradali ritenuti fasulli. Il processo è stato aggiornato dopo che il giudice ha sciolto la riserva su una eccezione sollevata dall’avv. Fabio Di Bello.
Gli imputati sono: Rocco Andriulo di Brindisi; Antonio Antico di Ceglie Messapica; Giuseppe Bagnato, di Brindisi; Angelo Balestra, di Brindisi; Luciano Balestra, di Brindisi; Andrea Barbonetti, di Brindisi; Silvia Bellino, di Brindisi; Benedetto Blasi, di Brindisi; Luigi Blasi, di Brindisi; Laerte Braga, di Brindisi; Annamaria Buccarella di Brindisi; Eupremio Canario, di Brindisi; Antonella Castellana, di Brindisi; Iordanka Keranova, bulgara residente a Bologna; Angelo Chiatante, di Brindisi; Carmelo Ciullo, di Brindisi; Stefano Ciullo, di Brindisi; Assunta Corlianò, di Brindisi; Marco D’Aversa, di Brindisi; Giovanna De Fazio, di Brindisi; Massimo De Fazio, di Brindisi; Maria De Leo, di Brindisi; Antonio De Salvo, di Brindisi; Giuseppe De Tommaso, di Brindisi; Salvatore Del Monte, di Brindisi; Francesco Della Giorgia, di Brindisi; Vincenzo D’Ignazio, di Brindisi; Francesco Elia, di Mesagne; Mario Epifani, di Brindisi; Nicola Fabrizio, di Cellino San Marco; Angelo Fortunato, di San Pietro Vernotico; Luca Fortunato, di San Pietro Vernotico; Concetta Francioso, di Brindisi; Francesco Fraticelli, di Brindisi; Barbara Fusco, di Tricase (Lecce); Domenico Gaudino, di Brindisi; Francesco Giglio, di Brindisi; Antonio Greco, di Brindisi; Roberto Greco, di Brindisi; Archimede Guadalupi, di Brindisi; Federica Guerra, di Brindisi; Carlo Landolfa, di Brindisi; Marco Lavino, di Brindisi; Sara Lazoi, di Brindisi; Luigi Leo, di Copertino, Lecce; Massimiliano Leo, di Copertino; Cosima Libardo, di Brindisi; Alessandro Licastro, di Brindisi; Roberto Licastro, di Brindisi; Angela Ligorio, di Brindisi; Sandra Litti di San Pietro Vernotico; Riccardo Lodedo, di Ostuni; Gennaro Lovecchio, di Brindisi; Alessandro Manni, di Brindisi; Angela Marra, di Cellino San Marco; Cristian Martina, di Mesagne; Massimo Martucci, di Brindisi; Giuseppe Mazza, di Brindisi; Vito Miceli, di Brindisi; Manuel Mignogna, di Alatri (Frosinone); Anna Muccio, di Brindisi; Ilaria Muccio, di Brindisi; Giovanna Murgia, di Brindisi; Damiano Napolitano, di Brindisi; Gianluca Narcisi, di Brindisi; Antonio Olimpio, di Brindisi; Vittorio Olimpio, di Brindisi; Giuseppe Ordinanza, di Brindisi; Gianluca Palma, di Brindisi; Diego Perrone, di Brindisi; Cosimo Pignataro, di Brindisi; Cristian Quarta, di Varese; Giuseppina Quarta, di Brindisi; Antonio Ragusa, di Brindisi; Mauro Rametta, di Brindisi; Pietro Randino, di Brindisi; Maurizio Rillo, di Brindisi; Antonio Rizzello, di Veglie (Lecce); Carmine Rizzello, di Lecce; Angelo Rollo, di Brindisi; Maria Rollo, di Brindisi; Giuseppina Romanelli, di Brindisi; Paola Rosa, di Brindisi; Daniela Rosafio, di Brindisi; Santino Rosafio, di Brindisi; Giuseppina Rospi, di Brindisi; Marco Rospi, di Brindisi; Federico Sarcinella, di Brindisi; Gianluca Schirinzi, di Brindisi; Luigi Salvatore Sergi, di Brindisi; Gianluca Sgura, di Brindisi; Angelo Spagnolo, di Brindisi; Filomena Turi, di Brindisi; Antonio Vergari, di Brindisi; Pancrazio Vergari, di Brindisi; Fabio Vinci, di Brindisi; Angelo Zimbari, di Cellino San Marco; Davide Zimbari, di Mesagne; Elvira Zullino, di Brindisi; Gianluca Re, di San Donaci; Silvestro Tafuro, di Brindisi; Ivano Nani, di Brindisi; Luana Curto, di Brindisi; Luca Altavilla, di Brindisi; Damiano Licciulli, di Brindisi; Roberta Lamarina, di Brindisi; Anna Manni, di Brindisi; Andrea Iunco, di Brindisi. [Pi. Arg]

Rc auto. I carrozzieri protestano, gli automobilisti pagano

RC-auto-carrozzieriMesso da parte lo scarso stupore nel venire a conoscenza che le polizze Rca (responsabilità civile autoveicoli) italiane costano in media 231 euro in più rispetto agli altri Paesi europei, continua il confronto/scontro tra governo e carrozzieri. A provocare lo scontento dei rappresentanti di categoria è l’articolo 8 del decreto 145 (il cosiddetto “Destinazione Italia”, entrato in vigore lo scorso 24 dicembre, ndr), in particolare la norma sul «risarcimento in forma specifica», ossia sulla facoltà della compagnia assicuratrice di offrire al danneggiato, al posto del denaro, la riparazione del veicolo al costo stabilito dall’officina convenzionata con l’impresa. Qualora l’assicurato dovesse rifiutarsi, la somma di denaro che gli spetta non potrà essere superiore alla stima fatta per la sua riparazione dalla medesima officina convenzionata. In poche parole, l’utente non avrà più la libertà di rivolgersi all’officina di fiducia e, contestualmente, per le piccole imprese artigiane di carrozzerie indipendenti – ossia non convenzionate con le compagnie – aumenta il rischio di non sopravvivere. Il deputato socialista Marco Di Lello è intervenuto sulla vicenda, facendo riferimento alla concertazione, «una buona pratica riformista, introdotta da Amato nel 1992. Una pratica divenuta purtroppo desueta».

 

DI LELLO: I SOCIALISTI DALLA PARTE DI UTENTI E ARTIGIANI – Secondo il capogruppo del Psi a Montecitorio la conseguenza «è quella di errori come l’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” che, anziché privilegiare la liberalizzazione del mercato – consentendo ai clienti la libera scelta del proprio autoriparatore in caso di sinistro – impone obblighi dove a guadagnarci è solo il potere delle Assicurazioni». Di Lello, che ieri ha partecipato alla manifestazione nazionale dei carrozzieri organizzata dalle confederazioni artigiane a Roma ha poi aggiunto che restano «le nostre perplessità sulla “ratio” con cui è stato scritto il testo del decreto che dovrebbe liberalizzare, e invece restringe la possibilità di scelta su carrozzieri e medici legali. L’esponente socialista, dopo aver ricordato che «il dialogo tra governo e forze sociali è pratica ormai non più in uso» ha auspicato che il Parlamento apporti modifiche a questa norma «che tutela solo le lobby assicurative. I socialisti si impegneranno, certi di non restare soli in questa battaglia parlamentare».

 

LE RAGIONI DELLE ASSOCIAZIONI DEI CARROZZIERI – «Non vogliamo essere soggetti a vincoli che tra l’altro non sono previsti dal nostro ordinamento, ma dettati e imposti dalle compagnie di assicurazione, con l’aiuto delle Istituzioni». Questo è stato il commento di Mario Coltelli, presidente di Casartigiani Autoriparazione che all’Avanti! ricorda che l’Italia è «un Paese libero, dove sul mercato c’è libera concorrenza. Se dovesse passare questo concetto non saremmo più liberi di decidere il nostro futuro: nessuno ci deve imporre chi deve lavorare e chi invece deve chiudere l’attività».

 

 Siria Garneri

Corso specialistico per la ricostruzione di incidenti stradali

foto Notizia ROMA – Il corso intende fornire ai tecnici le competenze necessarie alla ricostruzione di incidenti stradali. Durante il corso verranno spiegate la normativa, le procedure e le tecniche dei rilievi, i principi fisici, le tipologie d’urto. Nel programma sono previste le analisi di vari esempi ed una verifica finale. Con esplicito riferimento al calcolo durante l’impatto, saranno illustrate in particolare, le formulazioni applicabili ed i loro limiti sulla base anche del complesso di dati sperimentali disponibili per la comprensione del meccanismo dell’urto elestoplastico; su tale tema saranno discussi esempi reali per il confronto tra i diversi metodi.

Calendario del corso:
1) 20/2/2014 giovedì sala 15 dell’Ordine
2) 24/2/2014 lunedì sala 15 dell’Ordine
3) 27/2/2014 giovedì sala 15 dell’Ordine
4) 03/3/2014 lunedì sala 15 dell’Ordine
5) 06/3/2014 giovedì sala 15 dell’Ordine
6) 10/3/2014 lunedì sala 15 dell’Ordine
7) 13/3/2014 giovedì sala 15 dell’Ordine
8) 17/3/2014 lunedì sala 14 dell’Ordine
9) 20/3/2014 giovedì sala 14 dell’Ordine
10) 24/3/2014 lunedì sala 14 dell’Ordine
11) 27/3/2014 giovedì sala 14 dell’Ordine

Costi
La quota di partecipazione è di 390 Euro, da versare su c/c postale o tramite bonifico bancario o in contanti o bancomat presso la sede dell’Ordine.
“ORDINE DEGLI INGEGNERI DI ROMA” non è soggetto IVA.

Sedi e orari del corso
Sale 14 e 15 dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Via Vittorio Emanuele Orlando, 83 – 00185 Roma
Dalle ore dalle 15.30 alle 19.30 (ingresso in aula 15.10)

Requisiti d’ammissione:
La quota di partecipazione è di 390 euro per gli iscritti all’Ordine e di 430 euro per i non iscritti. Sarà data priorità agli ingegneri iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ma può partecipare chiunque.

Materiale didattico
Le dispense dei docenti saranno distribuite esclusivamente attraverso Internet, in formato elettronico.
Verrà comunicata a tutti gli iscritti al corso una password.

Attestati
Al termine del corso verranno rilasciati gli attestati di frequenza.

Altre informazioni
Frequenza: Obbligatoria

Programma
Lezione n. 1 Presentazione – Procedure e rilievi tecnici
a)Elementi di procedura
– consulenti del tribunale e di parte:quesiti, giuramento, proroghe, sopralluoghi, documentazione;
– struttura della perizia e di eventuali supplementi;
– lesioni post urto di pedoni e di conducenti.
b)Rilievi di incidenti stradali
– definizione di sinistro e della sua ricostruzione: tempi, spazi, masse, velocità, quantità di moto, energie;
– rilievi del consulente: mezzi (deposito) e luogo (curva, pendenza, deriva, dimensioni, segnaletica);
– i rilievi di PG e le informazioni tecniche e mediche presenti in atti.
Lezione n. 2 Leggi fisiche
a)Richiami di leggi fisiche
– la reazione psicotecnica e il coefficiente di attrito;
– le resistenze al moto (attriti interni, resistenza dell’aria, la rotazione dello pneumatico);
– la velocità di crociera, l’accelerazione e la frenata;
– equilibrio dei mezzi a due ruote e difetti stradali. Avancorsa.
b)Urti ideali
– urto perfettamente plastico ed esempi;
– urto perfettamente elastico ed esempi.
Lezione n. 3 Quantità di moto
a)Conservazione della quantità di moto
– applicazione della conservazione della quantità di moto;
– imiti alla applicazione della conservazione della quantità di moto.
b)Esempi applicativi
– motociclo contro autovettura;
– autovettura contro autovettura.
Lezione n. 4 Urto reale elastoplastico
a)Grafici sperimentali
b)Formule
Lezione n. 5 Urto reale elastoplastico
a)Crash test e dati sull’urto reale
b)Calcoli sull’urto reale
Lezione n. 6 Calcoli di urti elastoplastici
a),energia dissipata
b)Efinale e Einiziale,Ef/Ei
Lezione n. 7 Esempi reali di urti elastoplastici
a)Punto/Ducati;
b)DR5/Audi
Lezione n. 8 Esempi brevi e normativa
a)Esempi
– investimento di un pedone con caricamento e lancio;
– ribaltamento e cappottamento in piano e in pendenza;
– urto laterale, frontale e tamponamento tra autoveicoli;
– urto dovuto al fondo stradale.
b)Normativa
– normativa sulla segnaletica, sul conducente e sul mezzo.
Lezione n. 9 Esempi reali di urti elastoplastici
a)Punto/Tigra
b)Iveco
Lezione n. 10 Esempi reali di urti elastoplastici
a)Honda/Rover
b)Mercedes /Aprilia
Lezione n. 11 Esempio e Verifiche e attestati
a)Asfalto Suzuki
b)Motociclo e pedone
c)Verifica con quesiti scritti.

CORPO DOCENTE
Ing. Mario Moronesi
Iscritto all’Albo dei consulenti del Tribunale ha svolto attività didattica anche universitaria.
Come dipendente e professionista si è dedicato all’attività sperimentale ed informatica di progettazione e sicurezza nucleare, con numerose pubblicazioni, e convenzionale in Italia ed all’estero, gestionale, di fonti alternative e risparmio energetico, di edilizia, di impiantistica ed infortunistica.
E’ autore del “Manuale per la ricostruzione di incidenti stradali” Pioda Imaging Editore 2007 e di programmi per “Urti elastici, plastici ed elastoplastici” e “Calcolo degli urti stradali” depositati alla SIAE-OLAF Opere inedite. E’ autore del “Trattato di infortunistica e sicurezza stradali-Ricostruzione di incidenti stradali e logiche di sicurezza stradale con perizie reali” Pioda Imaging Editore 2013.
L’ing Mario Moronesi viene affiancato dall’Ing. Riccardo Moro:

Ing. Riccardo Moro
L’ing. Riccardo Moro svolge l’attività di ricostruttore di sinistri stradali. è collaboratore e assistente dell’Ing. Moronesi nello svolgimento dei Corsi specialistici per ricostruttori di incidenti stradali e nella stesura di testi specifici.
Nato a Roma il 29.04.1965 e ivi residente, ha conseguito la Laurea in Ingegneria elettrotecnica, ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione. Iscritto all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Roma dall’anno 2003 (n. A23557) è abilitato all’attività di Coordinatore della sicurezza e salute nei cantieri temporanei e mobili ai sensi del DLgs 81/08.
Come dipendente e libero professionista ha svolto precedenti attività di progettazione maturando esperienza nel settore degli impianti tecnologici (impianti civili, impianti autostradali e impianti industriali petroliferi), è iscritto all’Albo dei Periti del Tribunale penale e civile di Roma ed è mediatore civile e commerciale abilitato.
Su incarico di Studi legali qualificati operanti nel settore dell’infortunistica stradale svolge, sull’intero territorio nazionale, attività di consulenze tecniche, anche di rilevanza penale, con assistenza continuativa finalizzata all’accertamento delle responsabilità ed alla valutazione della congruità economica dei risarcimenti.

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Elezioni 2013, Montezemolo e il conflitto di interessi delle scatole nere

 Elezioni 2013, Montezemolo e il conflitto di interessi delle scatole nere

La Octo Telematics, di cui l’imprenditore di Italia Futura è il maggiore azionista, sta per essere venduta e il profitto potrebbe superare gli 880 milioni di euro. A meno che allo Sviluppo non arrivi un ministro che cambi la legge sui sistemi antifrode sulle auto

Ci sono tante ragioni per cui un impegno di Luca Cordero di Montezemolo è poco opportuno nel Paese del conflitto di interessi: i suoi rapporti con la famiglia Agnelli-Elkann (è ancora presidente di Ferrari, controllata di Fiat), la sua recente vicepresidenza dell’Unicredit in quota dei fondi arabi, l’investimento nel più regolato dei business, quello ferroviario, con il Nuovo Trasporto Viaggiatori di cui ha da poco lasciato la presidenza. Ma c’è un’altra storia, solo in apparenza minore, che spiega meglio la tela avvolgente di interessi e tentazioni in cui si troverebbe (meglio dire si troverà) Montezemolo quando la sua associazione Italia Futura diventerà la colonna su cui si regge la lista Monti. La storia è quella della Octo Telematics e delle scatole nere da mettere nelle automobili per ridurre le frodi in caso di incidente.

IL DECRETO – La Octo Telematics è un’azienda di Reggio Emilia in cui il fondo Charme promosso da Montezemolo ha investito nel 2010. E ora, secondo quanto rivelato da Carlo Festa sul Sole 24 Ore, è pronta per essere ceduta al colossale valore di un miliardo di euro, stando alle stime riservate di Goldman Sachs. Le fortune della Octo Telematics, nata nel 2002, derivano dal talento emiliano del fondatore Germano Fanelli, ma le prospettive future sono rosee soprattutto grazie a uno dei ministri più montezemoliani del governo Monti, Corrado Passera. Nell’ultimo bilancio della Octo Telematics si legge che “il mercato assicurativo, nel ramo responsabilità civile auto, sta attraversando una nuova fase in seguito della recente introduzione del decreto legge 24 gennaio 2012 recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”. E’ il decreto Liberalizzazioni che ha messo le premesse per il boom del mercato delle scatole nere sulle auto come strumento antifrode. All’articolo 32 si legge infatti che se l’assicurato installa la scatola nera sull’auto, tutti i costi sono a carico della compagnia che offre anche una “riduzione significativa” della tariffa, tanto poi si rifà grazie alla riduzione delle frodi e dei costi di contenzioso. Non solo: il decreto lascia la possibilità al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (oggi inglobato nel superministero dello Sviluppo) di stabilire per quali altri “ulteriori dispositivi” valga questo regime che è forse nell’interesse di tutti, ma i cui beneficiari maggiori sono i produttori della tecnologia richiesta.

L’AFFARE È PRONTO – Infatti nel bilancio della Octo Telematics, alla voce “evoluzione prevedibile della gestione” è indicato praticamente solo l’impatto del decreto grazie al quale “sono in corso negoziazioni con alcuni clienti attuali per adeguare i contratti vigenti al modello di business regolato dalla legge e parimenti sono stati avviati contatti con clienti potenziali che dovranno implementare nel loro portafoglio le polizze telematiche”. La norma governativa è arrivata al momento giusto: un fatturato già considerevole per la Octo Telematics, 70 milioni di euro, è considerato in crescita potenziale da Goldman Sachs fino a 100 milioni. Proprio a gennaio, lo stesso mese del decreto, il fondatore Germano Fanelli e i suoi soci vendono il loro 30 per cento detenuto tramite la MetaSystem alla Octobi, società capogruppo, che così detiene il 90 per cento (tutto in pegno alle banche). La Octobi è controllata al 60 per cento dalla Montezemolo & Partners sgr, con un investimento di 18,5 milioni di euro tramite il fondo di investimento Charme 2 (in cui con Montezemolo ci sono vari soggetti, tra cui il gruppo indiano Tata). Se fossero corrette le valutazioni di Goldman Sachs riportate dal Sole 24 Ore e la Octo Telematics venisse valutata un miliardo, il fondo di Montezemolo potrebbe vendere la sua quota del 90 per cento realizzando una plusvalenza teorica colossale, oltre 880 milioni di euro. Difficile che vada davvero così, ma comunque si prospetta un buon affare. Sempre che al ministero dello Sviluppo non arrivi un ministro poco compiacente che magari cambi le regole sulle scatole nere, rovinando le prospettive della società emiliana. E sempre che Enrico Bondi, il superconsulente ingaggiato da Monti per la spending review e che ora deve vigilare sui conflitti di interesse dei candidati nelle liste montiane, non abbia qualcosa da ridire sulla vicenda (pare poco probabile).

INQUIETUDINI FERROVIARIE – C’è un solo ministro dello Sviluppo che Montezemolo teme davvero ed è Mario Moretti, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato che secondo alcuni retroscena giornalistici Pier Luigi Bersani vorrebbe portare al governo. Nei giorni scorsi Massimo Mucchetti, sul Corriere della Sera, ha ipotizzato che dopo le elezioni si affronti la nuova crisi di Alitalia con un’alleanza con le Fs, invece che con una ricapitalizzazione o cedendo le quote dei “patrioti” italiani al partner industriale Air France. Così la concorrenza si ridurrebbe ancora, concentrando i due operatori principali del trasporto (soprattutto sulla redditizia tratta Roma-Milano) a tutto danno della Ntv di Montezemolo. Ieri Alitalia ha smentito ogni ipotesi di alleanza “ in modo assoluto e categorico”. Ma gli azionisti di Ntv, e soprattutto le banche creditrici che hanno in pegno gran parte delle azioni, si sentiranno più rassicurati se la lista Monti sostenuta dalla montezemoliana Italia Futura avrà un buon risultato nelle urne. Luca Cordero di Montezemolo probabilmente non sarà candidato, ma se le cose vanno bene (per lui) potrebbe ritrovarsi ministro. Ma se Monti è coerente con le proprie dichiarazioni sulla volontà di evitare conflitti di interesse, Montezemolo non potrà occuparsi di automobili, banche, assicurazioni, giornali, immobili, televisione (la ex compagna produce fiction e lui, dicono le intercettazioni dell’inchiesta P4, faceva il possibile per farla lavorare in Rai). Magari gli daranno il ministero delle Pari opportunità.

Twitter @stefanofeltri  da

Il Fatto Quotidiano del 29 dicembre 2012