L’indagine da parte della Polizia Stradale avviata un anno fa ha consentito di svelare un meccanismo abbastanza consolidato per il quale molti possessori di auto, moto, ma anche furgoni commerciali provenienti dalla Campania, facevano risultare la residenza in Abruzzo, ed in particolare a Lanciano, per pagare a prezzi stracciati le polizze Rca, grazie alla compiacenza di assicuratori locali, di origini campane, tra l’altro, ma trapiantati da anni a Lanciano ed Atessa. Le compagnie truffate sono la Milano Assicurazioni, Carige e Unipol. I protagonisti della vicenda dunque sono il 4oenne Vincenzo Palermo, Salvatore Buonincontro 44 anni, il 38enne Luigi D’Alò ed i coniugi Lucio Travaglini e Monia Di Nucci di 46 e 41 anni. Erano loro gli assicuratori, secondo le accuse del Pm Rosaria Vecchi, che producevano falsi certificati di residenza in otto comuni dell’area frentana, in particolare Atessa e Villa S.maria. Complessivamente sono state pagate polizze per circa 27 mila euro invece di 75 mila e rotti, il costo normale se le polizze fossero state sottoscritte in Campania dove gli indici per il rischio sinistri sono più elevati. Il meccanismo é andato avanti dal 2007 al 2014. Ora chiusa l’inchiesta il Pm ha chiesto al Gip il rinvio a giudizio per cinquanta imputati, oltre ai cinque residenti in Abruzzo, e i 45 falsi residenti che non si sono mai mossi dai loro centri di Giugliano, Casoria e Napoli.
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Falsi incidenti: oltre 400 indagati
Truffa alle assicurazioni in aula ben 108 imputati
BRINDISI – Un altro capitolo delle tante presunte truffe alle assicurazioni si è aperto ieri mattina nel tribunale di Brindisi. Cento e otto gli imputati, tra i quali tre avvocati. Riguarda l’operazione che il 20 luglio del 2010 fu effettuata dalla Polizia stradale di Brindisi. In carcere il presunto capo del gruppo, Angelo Balestra, un carrozziere con officina in via Aniene a Brindisi, il fratello Luciano Balestra, ex dipendente dell’ospedale Perrino, e Pancrazio Vergari, di Cellino San Marco, proprietario di un’officina sempre a Cellino. Ai domiciliari, invece, Angelo Rollo, operaio in un’autocarrozzeria nella zona industriale, Massimo Martucci, Maurizio Rillo e Gianluca Palma, tutti di Brindisi. Tutti gli altri furono denunciati a piede libero.
Trentasei gli incidenti stradali ritenuti fasulli. Il processo è stato aggiornato dopo che il giudice ha sciolto la riserva su una eccezione sollevata dall’avv. Fabio Di Bello.
Gli imputati sono: Rocco Andriulo di Brindisi; Antonio Antico di Ceglie Messapica; Giuseppe Bagnato, di Brindisi; Angelo Balestra, di Brindisi; Luciano Balestra, di Brindisi; Andrea Barbonetti, di Brindisi; Silvia Bellino, di Brindisi; Benedetto Blasi, di Brindisi; Luigi Blasi, di Brindisi; Laerte Braga, di Brindisi; Annamaria Buccarella di Brindisi; Eupremio Canario, di Brindisi; Antonella Castellana, di Brindisi; Iordanka Keranova, bulgara residente a Bologna; Angelo Chiatante, di Brindisi; Carmelo Ciullo, di Brindisi; Stefano Ciullo, di Brindisi; Assunta Corlianò, di Brindisi; Marco D’Aversa, di Brindisi; Giovanna De Fazio, di Brindisi; Massimo De Fazio, di Brindisi; Maria De Leo, di Brindisi; Antonio De Salvo, di Brindisi; Giuseppe De Tommaso, di Brindisi; Salvatore Del Monte, di Brindisi; Francesco Della Giorgia, di Brindisi; Vincenzo D’Ignazio, di Brindisi; Francesco Elia, di Mesagne; Mario Epifani, di Brindisi; Nicola Fabrizio, di Cellino San Marco; Angelo Fortunato, di San Pietro Vernotico; Luca Fortunato, di San Pietro Vernotico; Concetta Francioso, di Brindisi; Francesco Fraticelli, di Brindisi; Barbara Fusco, di Tricase (Lecce); Domenico Gaudino, di Brindisi; Francesco Giglio, di Brindisi; Antonio Greco, di Brindisi; Roberto Greco, di Brindisi; Archimede Guadalupi, di Brindisi; Federica Guerra, di Brindisi; Carlo Landolfa, di Brindisi; Marco Lavino, di Brindisi; Sara Lazoi, di Brindisi; Luigi Leo, di Copertino, Lecce; Massimiliano Leo, di Copertino; Cosima Libardo, di Brindisi; Alessandro Licastro, di Brindisi; Roberto Licastro, di Brindisi; Angela Ligorio, di Brindisi; Sandra Litti di San Pietro Vernotico; Riccardo Lodedo, di Ostuni; Gennaro Lovecchio, di Brindisi; Alessandro Manni, di Brindisi; Angela Marra, di Cellino San Marco; Cristian Martina, di Mesagne; Massimo Martucci, di Brindisi; Giuseppe Mazza, di Brindisi; Vito Miceli, di Brindisi; Manuel Mignogna, di Alatri (Frosinone); Anna Muccio, di Brindisi; Ilaria Muccio, di Brindisi; Giovanna Murgia, di Brindisi; Damiano Napolitano, di Brindisi; Gianluca Narcisi, di Brindisi; Antonio Olimpio, di Brindisi; Vittorio Olimpio, di Brindisi; Giuseppe Ordinanza, di Brindisi; Gianluca Palma, di Brindisi; Diego Perrone, di Brindisi; Cosimo Pignataro, di Brindisi; Cristian Quarta, di Varese; Giuseppina Quarta, di Brindisi; Antonio Ragusa, di Brindisi; Mauro Rametta, di Brindisi; Pietro Randino, di Brindisi; Maurizio Rillo, di Brindisi; Antonio Rizzello, di Veglie (Lecce); Carmine Rizzello, di Lecce; Angelo Rollo, di Brindisi; Maria Rollo, di Brindisi; Giuseppina Romanelli, di Brindisi; Paola Rosa, di Brindisi; Daniela Rosafio, di Brindisi; Santino Rosafio, di Brindisi; Giuseppina Rospi, di Brindisi; Marco Rospi, di Brindisi; Federico Sarcinella, di Brindisi; Gianluca Schirinzi, di Brindisi; Luigi Salvatore Sergi, di Brindisi; Gianluca Sgura, di Brindisi; Angelo Spagnolo, di Brindisi; Filomena Turi, di Brindisi; Antonio Vergari, di Brindisi; Pancrazio Vergari, di Brindisi; Fabio Vinci, di Brindisi; Angelo Zimbari, di Cellino San Marco; Davide Zimbari, di Mesagne; Elvira Zullino, di Brindisi; Gianluca Re, di San Donaci; Silvestro Tafuro, di Brindisi; Ivano Nani, di Brindisi; Luana Curto, di Brindisi; Luca Altavilla, di Brindisi; Damiano Licciulli, di Brindisi; Roberta Lamarina, di Brindisi; Anna Manni, di Brindisi; Andrea Iunco, di Brindisi. [Pi. Arg]
Caserta: TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI
Il Pubblico Ministero chiede 48 rinvii a giudizio. Alcuni sono anche dell’Alto Casertano. Tra gli indagati anche un Primario dell’ospedale Civile di Caserta
Truffa alle assicurazioni: il pm chiede 8 condanne

Ieri il processo davanti al magistrato monocratico Fallarino. Il pubblico ministero Felaco (ha sostituito il pubblico ministero che aveva coordinato le indagini Clemente ora a Roma) ha chiesto otto condanne, per Antonio di Dio una pena a due anni di reclusione per Gabriella Addonizio 8 mesi, Antonio Calvanese 8 mesi, Giusy Ciriello 17 mesi, per Maria Girardi 9 mesi, Maurizio Luongo 13 mesi, Pio Tomaciello 8 mesi, Ugo Pruscino otto mesi. Inoltre assoluzione perchè il fatto non sussiste per Amalia Boccalone, Giulio Castiello, Nicola Castiello, Maria Festa, Giovanna Mazzariello, Luigi Napolitano. Per sopravvenuta prescrizione Raffaele Corbo, Sergio Ievolella, Emilia Mincione. Infine assoluzione perchè il fatto non è punibile per Pasquale Di Stefano. La sentenza è prevista per marzo.