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Sempre più spesso per incarichi urgenti e specifici, i Periti Auto registrati vengono contattati da privati e società per fare perizie di ogni tipo, ovviamente quelli che hanno lasciato i recapiti.

Ora stiamo ultimando la copertura territoriale per la verbalizzazione del sinistro appena successo. La copertura è sufficiente per garantire un intervento in tempi accettabili, ma lo standard deve essere uguale a quello del soccorso stradale per cui 23 minuti di media con tolleranza sino a 40 minuti.

app periti auto PAI

Per questo obbiettivo ci servono altri nominativi.

VI INVITIAMO A DARCI LA VOSTRA DISPONIBILITA’.  LA TARIFFA PER ORA E’ LIBERA!

 

Ovviamente sono privilegiati i PAI più efficaci, economici e vicini al luogo del sinistro.

In collaborazione con ACI Global, Assicure, Rentek e Security Group  abbiamo realizzato il programma illustrato qui  https://peritiauto.wordpress.com/2014/03/30/in-arrivo-la-app-di-periti-auto/  e la pagina www.peritiauto.it/pai da cui registrarsi.

Dall’ Apple Store e da Google Play si può già scaricare la App che serve ad individuare il luogo del sinistro e le persone che chiedono assistenza.

Se vi eravate già registrati ma non avevate ricevuto la scheda di conferma, vi invitiamo  a ripetere l’operazione dopo esservi iscritti al sito.

Per maggiori informazioni info@peritiauto.it

Il mercato unico assicurazioni? Un miraggio secondo la commissione UE

Il mercato unico assicurazioni? Un miraggio secondo la commissione UE   Le differenze tra le diverse normative in materia di contratti di assicurazione ostacolano il commercio transfrontaliero delle polizze assicurative, rc auto compresa

L’Europa è ancora lontana dall’essere unita, anche per quanto riguarda le assicurazioni. L’auspicato mercato unico delle assicurazioni, dove le polizze possono essere sottoscritte anche in paesi diversi da quello di residenza, resta infatti un miraggio. Ad affermarlo è il gruppo di esperti incaricato dalla Commissione europea di analizzare gli impedimenti al commercio transfrontaliero in materia di diritto dei contratti di assicurazione tra Stati membri. Il gruppo ha presentato la sua relazione finale dove si conclude, secondo quanto riporta un comunicato della Commissione, che le differenze esistenti tra le diverse normative in materia di contratti di assicurazione ostacolano il commercio transfrontaliero di prodotti assicurativi, a causa dei costi elevati e della mancanza di certezza giuridica, con la conseguenza che per i consumatori e le imprese risulta svantaggioso sottoscrivere contratti assicurativi in altri Stati membri.

Attualmente, un cittadino che si trasferisce in un altro paese dell’Ue per motivi di lavoro potrebbe essere costretto a stipulare una nuova assicurazione auto. Analogamente le imprese con succursali in diversi paesi dell’Ue devono sottoscrivere polizze distinte a condizioni diverse in ogni paese, invece di una polizza unica valida per tutta l’Unione. La Commissione europea darà un seguito alla relazione, consultando i consumatori, le imprese e il settore assicurativo alla ricerca di possibili soluzioni.
“Sebbene siano trascorsi più di venti anni dal completamento del nostro Mercato unico, il commercio transfrontaliero nel settore delle assicurazioni è tutt’altro che agevole”, ha dichiarato Viviane Reding, vicepresidente e Commissario responsabile della Giustizia. “I dati parlano chiaro. Soltanto pochissimi clienti possono comprare prodotti assicurativi in altri paesi: nell’Ue appena lo 0,6 per cento dei premi delle assicurazioni sugli autoveicoli vengono pagati oltrefrontiera”.

 
 

Libera circolazione delle polizze e Perito Terzo

Unione-europea Libera circolazione delle polizze e perito terzo. E’ quello che chiedono i Periti Auto che si sono incontrati ieri a Genova, durante la Manifestazione organizzata dall’Associazione Carrozzieri della Provincia di Genova alla quale hanno aderito diverse altre Associazioni.

Possibile che in Europa possano circolare liberamente le merci e le persone, ma non le polizze. La liberizzazione del mercato assicurativo è l’unica cosa che servirebbe a calmierarne il costo. Avrebbero voglia le Compagnie Italiane di continuare a dire che non riescono ad abbassare i prezzi quando e se si ritrovassero a convivere con una libera concorrenza straniera. Lo sanno tutti che nel resto d’Europa le polizze auto costano molto meno e l’Italia non è la più cara per quanto riguarda i costi dei sinistri, né per la frequenza. Il primato delle truffe è dell’Inghilterra ma anche qui le polizze sono meno care.

Ci sono gli uffici specializzati in sinistri internazionali e funzionano bene, per cui problemi per l’utenza non ce ne sarebbero.

C’è poi la figura del perito che in Italia è una figura di secondo piano, mentre nel resto d’Europa è un serio e ben pagato professionista. In Germania ad esempio, a fronte di una perizia normale, tra i 2 ed i 3 mila euro, il perito auto, non si chiama perito assicurativo, stacca una parcella intorno ai 400 euro, contro le nostre che non sempre arrivano al 10 %, della parcella tedesca, non del danno. E poi viene pagato direttamente da chi lo ha incaricato, compagnia, danneggiato o carrozziere anche. Il danneggiato allega la parcella alla perizia e si fa dare dalla compagnia la somma dei due totali.

E le polizze costano meno!

RM

Se volete dar voce a queste proposte ISCRIVETEVI e CONDIVIDETE, basta un click e non costa nulla.

 

ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.