RC AUTO: ANIA, IN ITALIA RISARCIMENTI DOPPI RISPETTO AGLI ALTRI PAESI E TROPPE FRODI

I prezzi della Rc auto, sostiene l’associazione delle imprese di assicurazione, sono più alti in Italia a causa di una frequenza dei sinistri doppia che in altri paesi, di risarcimenti molto più elevati (soprattutto per i danni alla persona) e di una inadeguata azione di contrasto dei reati di frode in assicurazione

Replica a stretto giro da parte dell’ANIA a quanto affermato dall’Antitrust a seguito della conclusione dell’indagine conoscitiva sullo stato dell Rc auto in Italia. L’associazione delle imprese concorda con l’authority “sull’identificazione dei fattori che determinano forti differenze di prezzo della Rc auto tra l’Italia e altri paesi europei. L’indagine conclusa oggi evidenzia, infatti, che il nostro Paese è caratterizzato da un più elevato costo dei risarcimenti“.

In generale, l’ANIA ritiene che le proposte dell’Antitrust debbano costituire un elemento di riflessione per ridurre i costi del sistema. In particolare, l’associazione però sottolinea che:

  1. Va modificato il meccanismo di calcolo dei forfait nel sistema del risarcimento diretto. La legge già prevede la necessità di rivederlo. La questione fondamentale è consentire a ogni singola impresa di controllare come e quanto è stato liquidato per i danni causati dal proprio assicurato;
  2. Vanno incentivate le forme contrattuali – quali la clausola di risarcimento in forma specifica o l’utilizzo della “scatola nera” – che determinano la riduzione dei prezzi, ferma restando la libertà delle imprese di offrire tali modelli contrattuali;
  3. Va eliminato qualunque elemento di incertezza sulle lesioni micro-permanenti rendendo risarcibili solo quelle che emergono da indagini strumentali;
  4. Va rivisto il sistema bonus malus, reso ormai obsoleto dagli interventi normativi che sono stati sviluppati nel tempo;
  5. Lo strumento on line per la comparazione efficace di tutti i premi Rc auto applicati dalle imprese non può che essere il preventivatore dell’IVASS.

L’ANIA aggiunge inoltre due punti che ritiene trascurati dall’analisi dell’Antitrust:

  • Va emanata con urgenza la tabella per la valutazione economica delle lesioni più gravi, inspiegabilmente ferma da mesi dopo aver completato l’iter autorizzativo. Il costo delle lesioni gravi in Italia è il doppio che in altri Paesi;
  • Sulle tema delle frodi l’ANIA vuole essere molto chiara: le imprese italiane vorrebbero disporre degli stessi strumenti e modalità di indagine utilizzati dalle imprese di tutti gli altri paesi e poter contare su un sistema investigativo e giudiziario efficiente.

La legge attribuisce all’IVASS nuovi poteri in materia – conclude l’associazione –, che vanno nella giusta direzione di favorire il coordinamento delle attività delle imprese con quelle delle forze dell’ordine, anche al fine di superare i problemi sollevati in passato in materia di privacy. L’ANIA sta collaborando con l’IVASS per costruire i data base informatici necessari per identificare la mancata assicurazione e gli elementi di frode. Si tratta di un’indispensabile azione di recupero della legalità che andrà a vantaggio dell’intera collettività. L’implementazione di queste misure determinerà una significativa riduzione dei prezzi Rc auto“.

Intermedia Channel

AUGURI – FEDERPERITI, quando una associazione di categoria fa concorrenza ai propri associati.

image001C’era una volta una associazione, o meglio una federazione di categoria, che raggruppava diverse associazioni di periti di varie città italiane prevalentemente del nord Italia.  Era nata alla fine degli anni 80,  anni in cui c’era il fermento originato dalla istituzione del Ruolo dei Periti Assicurativi. Tutti quelli che facevano perizie sulle auto da almeno 5 anni potevano accedere al neonato Ruolo senza esame ma usando titoli equipollenti. Gli altri dovevano fare il primo esame. Ci si riuniva, si facevano corsi, ci si organizzava in ogni città  e l’associazione “maggiormente rappresentativa” di allora, l’Aicis, dovette cedere un pò di spazio e di associati alla nuova associazione che si proponeva di essere anche un sindacato. Cosa che l’Aicis lasciava fare allo Snapis.

Quindi da un lato l’attività associativa, di crescita professionale, di aggregazione, di formazione e confronto. Dall’altro l’aspetto sindacale a tutela degli interessi economici e previdenziali degli iscritti. Si studiavano parcelle, si fissavano tariffe minime, si studiavano strategie per riuscire ad ottenere dalle compagnie assicurative qualcosa di più in termine di parcelle e regolamentazione dei rapporti.

Federperiti fu l’unica che non volle firmare la parcella Ania, perchè ritenuta troppo bassa, mentre le altre associazioni, ritenute dal legislatore “maggiormente rappresentative” della categoria accettarono, ritenendo quello un utile punto di partenza nella contrattazione sindacale, anche se poi questa scelta fu censurata dal garante della concorrenza e del mercato. Li il presidente Filippo Zaffarana ci vide lungo, scongiurando una multa che invece gli altri sottoscrittori presero.

Ci vide lungo anche quando capì che l’aggregazione di più periti poteva dar vita ad una forza commerciale notevole. Nacque così Bureau Italia s.r.l. affidata al perito Roberto Marino di Genova che in pochi mesi si aggiudicò le liquidazioni sinistri e le perizie di Sasa Assicuraziuoni (allora Gruppo IRI), di D’Eass Assicurazioni e di Debis, broker del gruppo Mercedes Benz Italia.

Cominciarono ad arrivare molti soldi nelle casse della società e come spesso capita molti conflitti di interesse, a seguito dei quali Bureau Italia si disgregò. Marino costituì la rete Stima s.r.l. che faceva lo stesso lavoro di Bureau Italia s.r.l. e Federperiti continuò la sua attività di Associazione e Sindacato.

Poi un bel giorno Stima, diventata nel frattempo leader di mercato,  fece un’offerta ad Assimoco Assicurazioni per 75 € a perizia in ogni parte d’Italia in 48 ore dall’incarico, tutto compreso.

L’allora responsabile sinistri di Assimoco, intenzionato ad affidare le perizie sul territorio ad un’unica società che coordinasse e supervisionasse la parte tecnica e logistica della valutazione dei danni ad un unico interlocutore, comunicò di aver deciso di affidare l’incarico a Stima s.r.l.

Qualche giorno prima dell’incontro di definizione arrivò invece la comunicazione che un altra società aveva preso l’appalto per una cifra più bassa di circa il 10% di quella proposta.

Ci sta. E’ nella dinamica delle cose. Le gare si vincono e perdono. Si perdono e si vincono…. Ma chi è questo competitor??? E’ Federperiti gest ! Ma scusa non era una associazione di categoria? Un sindacato? Quelli che dicevano che le parcelle erano troppo basse? Che ci volevano la parcella e ma anche le spese di trasferta? Fu così che l’associazione diventò una società di servizi e gli interessi associativi e sindacali della categoria furono relegati in un secondo piano. O terzo….

Buon Natale a Tutti.

circolare federperiti direct line