Incidenti stradali tarocco, 68 imputati accusati di truffa alle assicurazioni

Il tribunale di BrindisiBRINDISI – “Ponci”, altrimenti detti incidenti stradali falsi perché simulati, nel senso di mai avvenuti, o reali ma aggravati quanto a conseguenze per le auto e per i passeggeri: in entrambi i casi, ritenuti  “tarocchi” per truffare le assicurazioni, accusa mossa nei confronti di 68 brindisini finiti sotto processo.

Il 21 dicembre davanti al tribunale del capoluogo, il sostituto procuratore Milto De Nozza ha chiesto ai testi della sua lista di ricostruire alcuni degli episodi contestati con riferimento agli anni 2009 e 2010, rispetto ai quali hanno rispolverato la memoria un funzionario di una compagnia di assicurazione chiamato a riferire di un tamponamento a catena, e un maresciallo della Guardia di Finanza che svolse servizi di appostamento.

Gli imputati sono: Gianluca Egizio Magisto, Danio Maisto, Giusy D’Amico, Vanda Spinosa, Maria Di Totero, Silvia Bellino, Pietro Ciciriello, Giovanna De Vincentis, Domenico Pascariello, Lucia Cavallo, Maria Vergaro, Daniele La Forgia, Vittoria Errico, Antonio Sardella. L’accusa nei confronti dei quattordici è di aver fatto parte di un’associazione per delinquere  tra il 2009 e il 2010 finalizzata alla commissione di truffe ai danni delle compagnie di assicurazione.

La Procura ne ha indicate 17 come parti offese, poi costituitesi in giudizio. In elenco ci sono: Unipol, Assimoco, Aviva, Generali, Ina, Navale, Milano, Aurora, Ubi, Ugf, Lloyd, Fondiaria, Carige, Sara, Axa, Zurichi e Allianz.

Gli altri imputati rispondono di singoli episodi di truffa: Cosimo Bianco, Francesco Bianco, Maria Bleve, Antonio Catanzaro, Angela Cavallo,  Romina Cavallo, Maria Celeste, Rocco Ciciriello, Caterina D’Amico, Daniela D’Amico, Luana D’Amico, Partorina D’Isanto, Andrea De Marco, Giovanni De Matteis, Giuseppe De Tommaso, Giovanni De Vincentis.

A giudizio anche:  Alex Di Giovanni, Cristian Ferrarese, Sandra Fiume, Stefano Fiume, Adolfo Galluzzo, Oronzo Gorini, Antonio Greco, Maria Rosaria Greco, Massimo Greco, Roberto Greco, Vincenzo Indiveri, Antonio Laroso, Anna Maria Leone, Diego Leto, Cosima Maisto, Gennaro Maisto, Antonio Manfredi, Fabrizio Marangio, Giuseppina Margherito, Irene Margherito, Massimo Mauro, Chiara Monaco, Giovanni Monaco, Gianluca Morello, Maria Nisi, Pietro Pascariello, Margherita Pennetta.

E ancora: Maria Daniela Pitzalis, Stefano Pitzsalis, Giuseppe Riso, Antonio Rocco, Luca Romano, Adamo Sardella, Maria Sardella, Teodoro Sardella, Massimo Schiavone, Sabrina Sperti, Carmine Tagliente, Marco Tagliente, Lucrezia Tara e Isabella Trane.

  Stef.DeCri.

 

L’AICIS contro le decisioni “unilaterali” delle Compagnie

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L’AICIS denuncia le decisioni “unilaterali” delle Compagnie i problemi di pagamento che stanno subendo Consulenti di Infortunisica Stradale e Periti
Riportiamo un comunicato stampa dell’AICIS (Associazione Italiana Consulenti Infortunistica Stradale) che ci informa dei problemi di pagamento che stanno subendo Consulenti di Infortunisica Stradale e Periti- Significativa la situazione in casa Unipol-Fondiaria Sai, che ha sospeso fino al nuovo anno la possibilità di fatturare i compensi professionali.

“L’AICIS, coerentemente con il proprio ruolo, porta a conoscenza delle Istituzioni e degli Organi d’Informazione la situazione creatasi, ad ampio raggio, nei confronti dei propri Associati e di tutti i Periti. Uno schieramento composto da 4000 professionisti (ma che con l’indotto tocca 25mila gruppi famigliari), ai quali è demandato l’accertamento della stima dei danni derivanti dalla circolazione in maniera obiettiva e tale da fare emergere i tentativi di raggiro nei confronti delle Compagnie d’Assicurazione.
Al pari di tanti altri lavoratori autonomi e professionisti appartenenti ad altri Albi e Ordini, anche gli iscritti all’AICIS ultimamente subiscono il peso di decisioni unilaterali dei committenti che sfruttano la propria posizione di forza nel rapporto con le reti dei collaboratori esterni, spesso in contrasto con le normative vigenti sia in fatto di tempistiche riguardanti i pagamenti sia di adempimenti tributari. Infatti, molte Compagnie di Assicurazione attuano metodi di fatturazione dei compiti attribuiti ai Consulenti d’Infortunistica Stradale che decretano tempi di pagamento che arrivano sino a 120 giorni. Particolarmente significativo, ma soprattutto grave e ormai inaccettabile, è quanto messo in atto dal Gruppo Unipol-FondiariaSai che ultimamente ha sospeso fino al nuovo anno la possibilità di fatturare i compensi professionali. Per questo motivo l’AICIS ha chiesto con una nota ufficiale l’interessamento dell’On. Presidente del Consiglio dei Ministri, di tutti i Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, del Presidente IVASS (Autorità di controllo del mercato assicurativo), del Presidente CONSAP (Organismo che gestisce vari fondi di garanzia e il ruolo Periti assicurativi), del Presidente AGCM (Antitrust) nonché dell’Amministratore Delegato UNIPOL Assicurazioni Spa, anche alla luce delle recenti vicissitudini economiche che hanno portato all’acquisizione di Fondiaria-Sai da parte di UNIPOL, di verificare relativamente a questa comunicazione ingiustificata e unilaterale, da un lato, la reale disponibilità di cassa della Compagnia e, da un altro lato, se con tale operazione non si cerchino coperture di buchi di bilancio o si vadano a dichiarare, in sede di redazione dello stesso, utili fittizi. Contestualmente, l’AICIS chiede un incontro con il Governo e i Gruppi Parlamentari per rappresentare quei meccanismi e comportamenti interni al mercato assicurativo, che certamente non emergono nel corso delle audizioni parlamentari.
Le recenti notizie circa il sequestro Milionario a favore di Unipol, rafforzano i timori espressi nel precedente comunicato relativamente a disponibilità di cassa di Unipol, alle coperture di bilancio ed agli utili fittizi”.

Operazione “Phantom Crash” Palermo – Truffa alle assicurazioni, 23 arresti: in manette anche avvocati e periti.

Un’indagine della polizia scopre una rodata organizzazione che operava nella zona di Partinico. Agli arresti domiciliari gli avvocati Ennio Cipolla e Rosalba Marchione. I finti incidenti venivano provocati in una specie di pista di collisione e poi denunciati alle compagnie.

Truffa alle assicurazioni, 23 arresti: in manette anche avvocati e periti

Auto noleggiate apposta per simulare incidenti stradali e ottenere così risarcimenti assicurativi: è uno dei risvolti della truffa scoperta a Palermo dalla polizia nell’indagine “Phantom crash” che ha consentito di individuare un’organizzazione di cui facevano parte anche avvocati e periti infortunistici e che dispondeva di una “pista di collisione” nelle campagne di Partinico dove le vetture potevano scontrarsi tra loro in modo da subire i danni per i quali poi si chiedeva l’indennizzo. Mente della frode, secondo l’accusa, Vincenzo Nobile, 54 anni, che si avvaleva della complicità dei femiliari e di altre persone di fiducia per predisporre le simulazioni dei sinistri. Vittime diverse compagnie, quali  Hdi, Fondiaria Sai, Allianz, Vittoria, Liguria, Ugf, Generali, Cattolica, Chartis insurance, Sara e Direct line. Nobile è stato condotto in carcere.

VIDEO / Gli incidenti simulati

Sono stati invece posti agli agli arresti domiciliari gli avvocati Ennio Cipolla, 44 anni e Rosalba Marchione, 35 anni, i periti assicurativi Umberto Li Vecchi, 54 anni, Fabio Orlando, 43 anni, Stefano Fedele, 65 anni e Antonio La Mantia, 52 anni, e ancora Provvidenza Saputo, 45 anni, Carmela Mattina, 55 anni, Giuseppe Marino, 47 anni, Francesco Marrocco, 36 anni. Ad altri dieci indagati sono stati notificati provvedimenti di obbligo di dimora. Associazione a delinquere finalizzata alla truffa è l’accusa contestata dal Pm Geri Ferrara, che ha diretto l’indagine, avviata circa due anni fa.

Truffa alle assicurazioni le foto degli arrestati

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I mezzi coinvolti, in molte occasioni, risultavano gli stessi anche se le targhe venivano sostituite a seguito di denunce di deterioramento o di smarrimento, e si procedeva, dunque, alla reimmatricolazione dei veicoli. In altri casi, le targhe dei mezzi coinvolti nei falsi incidenti venivano pure alterate, in modo indurre le compagnie assicuratrici in errore circa lo stato della pratica risarcitoria.

Nell’appezzamento di terreno di  proprietà di Nobile dov’era stata approntata la “pista di collisione” di circa 50 metri di lunghezza per 5 di larghezza, c’era anche deposito di parti di carrozzerie già danneggiate, di auto di diverso tipo quali portiere, cofani, paraurti ed altro materiale, da adoperare volta per volta nella costruzione dei finti sinistri.

la repubblica.it/palermo
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LA TRUFFA DELLE ASSICURAZIONI A PARTINICO

Operazione Phantom crash
Ecco i nomi degli arrestati

partinico-truffa

CRONACA 28 novembre 2013

di Redazione

La polizia ha smantellato una organizzazione che nella zona di Partinico (Palermo) avrebbe messo a segno decine di truffe nei confronti di compagnie assicurative automobilistiche. In queste ore dalle prime luci dell’ alba è in corso l’operazione “Phantom Crash”con la quale i poliziotti del locale commissariato, insieme al Commissariato di Corleone e della Squadra Mobile di Palermo, stanno eseguendo 23 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, inseriti in un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di note compagnie assicurative. Tutte le persone arrestate sono di Partinico.

GUARDA LE FOTO DEGLI ARRESTATI

Ecco i nomi:

Vincenzo Nobile (’59), arresti in carcere;

Provvidenza Saputo (’68), arresti domiciliari;

Carmela Mattina (’58), arresti domiciliari;

Giuseppe Marino (’66), arresti domiciliari;

Francesco Marrocco (’77), arresti domiciliari;

Ennio Cipolla (’69), avvocato, arresti domiciliari;

Rosalba Marchione (’78), avvocato, arresti domiciliari;

Umberto Li Vecchi (’59), perito liquidatore, arresti domiciliari;

Fabio Oralndo (’70), perito liquidatore arresti domiciliari;

Stefano Fedele (’47), perito liquidatore, arresti domiciliari;

Antonio La Mantia (’61), perito liquidatore, arresti domiciliari.

I nomi delle persone coinvolte nel blitz.

L’unico a finire in carcere è stato Vincenzo Nobile, 54 anni, pregiudicato di Partinico, proprietario del fondo messo a disposizione dell’organizzazione è in cui venivano simulati gli incidenti.
Ai domiciliari vanno, invece: Provvidenza Saputo, 44 anni; Carmela Mattina, 55 anni; Giuseppe Marino, 47 anni; Francesco Marrocco, di 36; Rosalba Marchione, avvocato di 34 anni di Partinico; Ennio Cipolla, avvocato di 43 anni di Partinico; Umberto Li Vecchi, perito di 53 anni di Partinico; Fabio Orlando, perito di 42 anni di Partinico; Stefano Antonio Fedele, perito di 65 anni di Partinico; Antonio La Mantia, 51 anni, perito di Partinico.
Obbligo di dimora per Leopoldo Buda De Cesare, 54 anni; Laura Pizzo, 31 anni; Roberto Fiorentino, 22; Rosalia Ingrao, 49 anni; Anna Maria Vitale, 49; Agatino Bommarito, 54; Giuseppe Sgroi, 50; Salvatore Cassarà, 57 anni; Antonino Fedele, 38. Indagati a piede libero Ciro Pellegrino, 50 anni; Giovan Battista Saputo, 39; Salvatore Zulfo, 53 anni; Gioacchino Zulfo, 50; Agostino Tognetti, 32 anni; Francesco Miraglia, 28; Giuseppe Ferreri, 52 anni; Angelo Vitale, 36 anni; Salvatore Landa, 42 anni; Massimiliano Meli, di 40.
– See more at: http://www.palermomania.it/news.php?id=56218#sthash.60X62DQl.dpuf

I nomi delle persone coinvolte nel blitz.

L’unico a finire in carcere è stato Vincenzo Nobile, 54 anni, pregiudicato di Partinico, proprietario del fondo messo a disposizione dell’organizzazione è in cui venivano simulati gli incidenti.
Ai domiciliari vanno, invece: Provvidenza Saputo, 44 anni; Carmela Mattina, 55 anni; Giuseppe Marino, 47 anni; Francesco Marrocco, di 36; Rosalba Marchione, avvocato di 34 anni di Partinico; Ennio Cipolla, avvocato di 43 anni di Partinico; Umberto Li Vecchi, perito di 53 anni di Partinico; Fabio Orlando, perito di 42 anni di Partinico; Stefano Antonio Fedele, perito di 65 anni di Partinico; Antonio La Mantia, 51 anni, perito di Partinico.
Obbligo di dimora per Leopoldo Buda De Cesare, 54 anni; Laura Pizzo, 31 anni; Roberto Fiorentino, 22; Rosalia Ingrao, 49 anni; Anna Maria Vitale, 49; Agatino Bommarito, 54; Giuseppe Sgroi, 50; Salvatore Cassarà, 57 anni; Antonino Fedele, 38. Indagati a piede libero Ciro Pellegrino, 50 anni; Giovan Battista Saputo, 39; Salvatore Zulfo, 53 anni; Gioacchino Zulfo, 50; Agostino Tognetti, 32 anni; Francesco Miraglia, 28; Giuseppe Ferreri, 52 anni; Angelo Vitale, 36 anni; Salvatore Landa, 42 anni; Massimiliano Meli, di 40.

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I nomi delle persone coinvolte nel blitz.

L’unico a finire in carcere è stato Vincenzo Nobile, 54 anni, pregiudicato di Partinico, proprietario del fondo messo a disposizione dell’organizzazione è in cui venivano simulati gli incidenti.
Ai domiciliari vanno, invece: Provvidenza Saputo, 44 anni; Carmela Mattina, 55 anni; Giuseppe Marino, 47 anni; Francesco Marrocco, di 36; Rosalba Marchione, avvocato di 34 anni di Partinico; Ennio Cipolla, avvocato di 43 anni di Partinico; Umberto Li Vecchi, perito di 53 anni di Partinico; Fabio Orlando, perito di 42 anni di Partinico; Stefano Antonio Fedele, perito di 65 anni di Partinico; Antonio La Mantia, 51 anni, perito di Partinico.
Obbligo di dimora per Leopoldo Buda De Cesare, 54 anni; Laura Pizzo, 31 anni; Roberto Fiorentino, 22; Rosalia Ingrao, 49 anni; Anna Maria Vitale, 49; Agatino Bommarito, 54; Giuseppe Sgroi, 50; Salvatore Cassarà, 57 anni; Antonino Fedele, 38. Indagati a piede libero Ciro Pellegrino, 50 anni; Giovan Battista Saputo, 39; Salvatore Zulfo, 53 anni; Gioacchino Zulfo, 50; Agostino Tognetti, 32 anni; Francesco Miraglia, 28; Giuseppe Ferreri, 52 anni; Angelo Vitale, 36 anni; Salvatore Landa, 42 anni; Massimiliano Meli, di 40.

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