Mobilità sostenibile. Diesel avviato verso il declino in tutta Europa. Elettrico al 20% entro il 2025

“Auto elettrica e autonoma. La grande scommessa dell’industria dell’automobile”. Lo Studio 2018 di AlixPartners presentato alla filiera della mobilità in occasione di #FORUMAutoMotive.

Mobilità sostenibile. Diesel avviato verso il declino in tutta Europa. Elettrico al 20% entro il 2025
Mobilità sostenibile. Diesel avviato verso il declino in tutta Europa. Elettrico al 20% entro il 2025
Mobilità sostenibile. Diesel avviato verso il declino in tutta Europa. Elettrico al 20% entro il 2025

“Auto elettrica e autonoma. La grande scommessa dell’industria dell’automobile”. Lo Studio 2018 di AlixPartners presentato alla filiera della mobilità in occasione di #FORUMAutoMotive.

  • Diesel avviato verso il declino in tutta Europa. In Italia discesa più lenta.
  • Le immatricolazioni di veicoli elettrici toccheranno quota 20% entro il 2025.
  • Automobilisti poco interessati alla guida autonoma.

Il declino delle motorizzazioni tradizionali e, in particolare del diesel, è iniziato in tutta Europa. Entro il 2030 il gasolio rappresenterà una soluzione residuale riservata solo a elevati chilometraggi e a grandi veicoli premium. Nonostante l’attuale gap infrastrutturale (solo 424.000 i punti di ricarica pubblici in tutto il Vecchio Continente), le immatricolazioni di veicoli elettrici raggiungeranno quota 20% entro il 2025, anche sull’onda dei cospicui investimenti delle Case automobilistiche (255 miliardi di dollari nei prossimi 8 anni e oltre 200 nuovi modelli in rampa di lancio nei prossimi 3 anni), alle prese anche con la sfida dei veicoli a guida autonoma e con la diffidenza dei consumatori: il 57% si dichiara non interessato all’acquisto degli autonomous vehicle e, comunque, è disponibile a pagare solo 2.000 dei 21.000 dollari necessari per mettere le mani su un’auto autonoma di livello 4 (alta automazione).

Sono questi i principali trend emersi dall’analisi della società globale di consulenza aziendale AlixPartners dal titolo “Auto elettrica e autonoma. La grande scommessa dell’industria dell’automobile”, illustrata da Giacomo Mori, Managing Director, nel corso della tradizionale tavola rotonda con la filiera della mobilità organizzata alla vigilia di #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora. 

L’analisi parte dalla fotografia dei principali trend in atto nel mercato automotive mondiale e dalla previsione delle sue linee di sviluppo: di qui al 2025 il mercato globale crescerà del 2,2% annuo, sotto la forte spinta della Cina (4% di crescita annuale e 10 milioni di veicoli in più tra il 2017 e il 2025) e con il sostegno più contenuto dell’Europa (+1,6% annuo), a sua volta trainata dallo sviluppo dei Paesi dell’Est. Protagonista dei prossimi anni di crescita sarà l’evoluzione verso l’elettrificazione e la guida autonoma.

La svolta storica delle motorizzazioni.
Nel 2025 la penetrazione di veicoli elettrici e ibridi plug-in raggiungerà il 20%, sottraendo quote di mercato alle alimentazioni tradizionali a benzinae soprattutto diesel. La svolta verso alimentazioni alternative riguarderà non solo le vetture, ma anche i veicoli commerciali leggeri e pesanti, per i quali le alimentazioni a gas, gas e diesel (su cui l’Italia ha una posizione di leadership tecnologica) ed elettriche a fuel cell arriveranno al 10% già nel 2025. 

Primi segnali del declino delle motorizzazioni tradizionali appaiono già evidenti in Europa, dove tra il 2015 e il 2017 la market share del diesel è scesa dal 52% al 45%, con la sola Italia che ha visto crescere questa motorizzazione del 2%; nei primi 9 mesi del 2018 la contrazione delle vendite di vetture diesel si è palesata anche nel nostro Paese (dal 56% al 48% del mercato). A beneficiarne sono stati i modelli a benzina (+7 punti percentuali di quota) e, seppure in valori assoluti ancora non rilevanti, le ibride plug-in e le elettriche (+105% rispetto al 2017).

Le strategie delle Case sull’elettrico (investimenti per 255 miliardi di dollari): 200 nuovi modelli nei prossimi 3 anni. Il cronico ritardo infrastrutturale.
Anche sull’onda delle recenti, ma sempre più diffuse in tutto il Continente, limitazioni alla circolazione dei veicoli a gasolio, le Case costruttrici stanno riducendo la produzione e gli investimenti sui modelli diesel che entro il 2030 rappresenteranno una soluzione residuale riservata a elevati chilometraggi e a grandi veicoli premium in grado di assorbire costi aggiuntivi di tecnologie di post-trattamento. 

Per gestire l’elettrificazione del settore, l’industria automobilistica sarà costretta a investire 255 miliardi di dollari nei prossimi 8 anni in tutto il mondo, 10 volte in più di quanto non abbia fatto negli ultimi 8 anni, con il mercato cinese che ne riceverà direttamente 50 miliardi. I costruttori globali dovranno contribuire per il 72% a questi investimenti e questo comprimerà i margini di profitto.

Le vendite delle EV (zero emissioni) a livello globale passeranno necessariamente dalla diffusione di adeguate infrastrutture di ricarica, che oggi, a causa di una crescita lenta e a macchia di leopardo in Europa, ne sta ritardando l’avvento: al mondo sono 424.000 i punti di ricarica pubblici (132.000 in Europa e 214.000 in Cina). Lo sviluppo delle infrastrutture in Europa richiederà capitali privati, che a loro volta richiederanno ritorni sugli investimenti, e la necessità di un maggiore utilizzo delle colonnine di ricarica già esistenti, per evitare l’aumento del prezzo dell’energia alla colonnina, che renderebbe poco competitivo l’elettrico. 

Nonostante queste sfide, i costruttori hanno annunciato una massiccia campagna di nuovi lanci di vetture elettriche e ibride plug in: più di 200 nei prossimi 3 anni, in buona parte provenienti dai costruttori cinesi (circa 1 lancio su 3). 

Gli effetti perversi del declino del diesel. La soluzione gas.
La generalizzata riduzione della quota dei veicoli diesel (strutturalmente più efficiente del motore a benzina), accompagnata dalle nuove procedure di test post “Dieselgate” e allo spostamento delle preferenze dei consumatori verso i Suv, rende oggi difficilmente raggiungibile l’obiettivo di limitare le emissioni di CO2 a 95 gr/km entro il 2021; soprattutto se si pensa che lo scorso anno i livelli medi di emissioni sono addirittura aumentati di 0,3 gr/Km. Oggi, quindi per raggiungere l’ambizioso obiettivo fissato per i prossimi 3 anni, i veicoli Ue dovrebbero registrare ogni anno una contrazione del 4,6% di queste emissioni.

In questo contesto, in attesa che l’elettrico diventi un’alternativa solida e concreta, il gas rappresenta una soluzione che garantisce un miglioramento delle emissioni di CO2 attraverso una tecnologia disponibile ed economica, che richiede minori investimenti infrastrutturali. L’Italia, pur in ritardo sull’elettrificazione, è leader nelle infrastrutture e nella tecnologia del gas.

Le incognite sulla guida autonoma.
L’analisi di AlixPartners evidenzia come il secondo fronte di sviluppo strategico per il mercato è rappresentato dalla guida autonoma, che richiederà anch’essa crescenti investimenti (56 miliardi di euro già spesi nel 2018, erano 36 nel 2016) non solo da parte dei costruttori, ma anche dei player tecnologici che vorranno giocare un ruolo importante nell’industria. Oggi la sfida sta soprattutto nell’accettazione del cliente e nella sua propensione a spendere: il 57% dei consumatori, infatti, non acquisterebbe un veicolo a guida autonoma se fosse disponibile oggi.

Il consumatore è oggi disponibile a pagare solo 2.000 dei 21.000 dollari necessari per mettere le mani su un’auto autonoma di livello 4 e questo evidenzia come i sistemi di produzione previsti dovranno ridurre i costi dell’80-90% prima di incontrare in maniera significativa la domanda.

“L’insulsa e indiscriminata guerra al diesel ha portato, come primo risultato tangibile, all’aumento delle emissioni di anidride carbonica” evidenzia Pierluigi Bonora – Promotore di #FORUMAutoMotive, “ed è particolarmente grave che gli stessi accusatori, alla luce di quanto sta accadendo, non dicano una parola. Insomma, si combatte chi, grazie ai progressi fatti in questi anni, può contribuire invece a risolvere i problemi. C’è ancora troppa demagogia all’interno dei centri di poteri, legata a doppio filo con gli immancabili business, in questo caso di matrice green. E persiste tanta ignoranza tra chi è preposto, ahinoi, a decidere su quale tecnologia sia necessario puntare, entrando a gamba tessa sulle strategie dei gruppi del settore. Intanto, anche le Case automobilistiche cominciano ad avvertire i primi malesseri dovuti ai nuovi pesanti investimenti richiesti. A rischio, in proposito, è il raggiungimento degli obiettivi finanziari. Ma anche l’occupazione vede addensarsi le nubi all’orizzonte. La puntuale analisi degli amici di AlixPartners, che ci seguono da tanti anni e che ringrazio, delinea lo stato dell’arte della situazione. E fa riflettere”.

“La transizione verso l’elettrificazione è ormai una tappa obbligatoria, dati gli obiettivi a lungo termine per la riduzione di CO2” afferma Giacomo Mori, managing director di AlixPartners, che sottolinea “la velocità del passaggio deve però essere gestita con attenzione dalle istituzioni centrali della UE, per garantire il graduale adeguamento di capacità produttiva e di competenze della filiera automotive alle nuove tecnologie dell’elettrico’.

“Non bisogna neanche sottovalutare i problemi in termini di costo che possono rallentare il processo di elettrificazione del settore, come quelli legati alla disponibilità delle materie prime per le batterie o la carenza di infrastrutture per la ricarica” aggiunge Dario Duse, managing director di AlixPartners che conclude “Il gas naturale compresso (CNG) è una potenziale tecnologia ponte da sfruttare anche per una transizione graduale verso l’elettrificazione, in particolare in Italia, dove le infrastrutture sono già sviluppate”.

FONTE

Arriva il decreto per la trasformazione dei veicoli a benzina e diesel in elettrici

auto trasformata in elettricaPubblicato il decreto che consente a officine e carrozzerie la trasformazione delle auto a benzina e gasolio in auto elettriche. Una vittoria a cui ha contibuito attivamente Confartigianato

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (11 gennaio) il decreto che disciplina la trasformazione dei veicoli a motore endotermico in veicoli elettrici. Questo passaggio era necessario per regolamentare, come previsto dal nuovo Codice della Strada, le procedure per commutare (il cosiddetto “retrofit”) un veicolo con motore a benzina o gasolio in uno a esclusiva trazione elettrica. Una vittoria ottenuta grazie anche all’impegno di Confartigianato e che aprirà la strada ad una maggiore fruibilità dell’auto elettrica.

Finora, tale possibilità era fortemente penalizzata dai costi della conversione, ancora troppo elevati rispetto alle aspettative del mercato: le principali cause erano proprio la mancanza di norme tecniche e gli ingenti oneri di omologazione.

Grazie al decreto fortemente voluto da Confartigianato Vicenza e Marca Trevigiana che hanno dato un contributo determinante alla definizione della norma seguendone l’iter oltre che a Roma anche a Bruxelles, ora vi sono le basi per effettuare la trasformazione dei veicoli utilizzando un kit composto da un motore elettrico con convertitore di potenza, un pacco batterie e un interfaccia con la rete per la ricarica delle batterie stesse. Il tutto con una procedura molto simile a quella del montaggio di un impianto a GPL o metano.

In pratica il produttore del kit deve sottoporlo all’omologazione e fornire le prescrizioni per il montaggio, che verrà poi eseguito dall’autoriparatore; questi, una volta terminata l’installazione, porterà l’auto alla Motorizzazione che, a seguito di visita e prova, provvederà all’aggiornamento della carta di circolazione del mezzo.

L’Italia gioca di anticipo rispetto al resto dei Paesi della Comunità Europea creando le condizioni per una soluzione innovativa ai problemi correlati ai continui sforamenti dei livelli di pm10 derivanti anche dalla circolazione delle auto. Uno strumento di rilevante importanza per la diffusione della mobilità sostenibile che può fungere anche da stimolo per l’accelerazione della messa sul mercato di auto pulite, ecologiche e ad emissioni zero.

“L’auto elettrica – commenta Luigino Bari, componente della Giunta di Confartigianato Vicenza – da un certo punto di vista ripercorre la storia dei primi computer: ingombranti, costosi, ma interessanti per le opportunità che lasciavano intravedere. Certo, oggi l’auto elettrica non sta godendo dello stesso slancio sebbene la tecnologia sia molto avanzata ma purtroppo ancora poco diffusa, però siamo in una fase di evoluzione continua e ciò soprattutto grazie alla volontà del sistema Confartigianato, che da più di due anni si è attivato nei confronti del Ministero dei Trasporti per trovare soluzione agli aspetti burocratici e normativi che rendevano difficile, e molto costoso, omologare nel nostro Paese un’auto riconvertita a elettrica. Le nostre Associazioni – prosegue Bari – sono senz’altro interessate agli aspetti sociali ed ecologici della questione, ma considerano con attenzione anche tutte le opportunità che questo mercato può rivestire per le piccole imprese del settore. L’obiettivo è intervenire sul parco-auto delle ‘city car’ già esistente: dal punto di vista sociale e lavorativo, l’attività di trasformazione dei veicoli a benzina in elettrici è la soluzione che può recuperare gran parte di quei mezzi, altrimenti dismessi. Il ‘retrofit’ ha un impatto energetico ottimale ed economico, inserendosi appieno in un sistema di recupero virtuoso”.

“Il comparto dell’autoriparazione – aggiunge Severino Dal Bo, presidente degli autoriparatori di Confartigianato Marca Trevigiana – ha il potenziale per crearsi opportunità di lavoro e aprire ulteriori prospettive: si creerebbe una filiera locale rilanciando anche i settori dell’elettromeccanica e delle carrozzerie. L’attività di ‘retrofit’ può essere svolta completamente all’interno di una singola autofficina, portandole valore aggiunto: riqualificazione tecnica di attività esistenti e, attraverso corsi specifici, riqualificazione del personale occupato. È da questi assunti che le nostre Associazioni hanno stimolato la nascita e la realizzazione del progetto Reborn-trasforma la tua auto che ha già ultimato la prototipazione di un veicolo che abbiamo visto circolare per le strade di Milano in occasione di Expo. Ora gli imprenditori che vedranno in questo segmento una potenzialità per le loro attività potranno attivarsi”.

“Dal punto di vista ambientale – aggiunge Roberto Cazzaro, presidente provinciale dei Carrozzieri di Confartigianato Vicenza – con il ‘retrofit’ si può promuovere e diffondere più rapidamente la mobilità sostenibile. La riduzione dei processi di combustione comporterebbe minori emissioni inquinanti. L’auto trasformata può quindi modificare la situazione e aprire nuovi scenari, consentendo a molte persone di accedere al mercato dell’elettrico e di ridare una seconda vita ad auto che hanno qualche anno sul telaio”

– See more at: http://www.carrozzeria.it/news/2016/01/18/news/arriva_il_decreto_per_la_trasformazione_dei_veicoli_a_benzina_e_diesel_in_elettrici-120915/#sthash.KZ04zRjp.dpuf

La Formula E debutta in pubblico a Las Vegas

formula E   Gli organizzatori della FIA del Campionato di Formula E (http://www.fiaformulae.com/home) hanno  rivelato con la prima dimostrazione pubblica la nuova vettura Spark – Renault SRT_01E Formula E  a Las Vegas , Stati Uniti d’America , il 6 gennaio 2014.

L’ auto da corsa completamente elettrica ha completato il suo test di debutto con successo e sarà ora presentato agli ospiti invitati , i media e il pubblico, durante lo speciale evento presso il Mandalay Bay Resort and Casino in concomitanza con il CES International – una esposizione  di elettronica e tecnologia di consumo, fiera a livello mondiale che si svolge ogni anno a gennaio a Las Vegas , Nevada .

La vettura era guidato dall’ ex pilota di F1 Lucas di Grassi  ed è in grado di raggiungere velocità superiori a 240 km/h. E’ stata progettata e costruito da Spark Technologies Corse , insieme ad un consorzio di nomi leader nel motorsport , tra cui Dallara (telaio) , Williams (progettazione batteria) , McLaren ( trasmissione ed elettronica) , Renault ( integrazione di sistema ) e Michelin (pneumatici) .

Alejandro Agag , CEO di promotori della serie Formula E Holdings , ha detto prima dell’evento : ” Sarà uno spettacolo fantastico e un ottimo modo per noi di iniziare il nuovo anno in un modo molto positivo . 2014 è, naturalmente , un grande anno per la Formula E con il campionato che partirà a Pechino nel mese di settembre 2014. Prima di allora vogliamo mostrare questa straordinaria vettura completamente elettrica a quante più persone possibile, in modo che possano vedere , e sentire , per guardare al futuro . ”

Per vedere i filmati della nuova Formula E clicka qui

Via ai test su strada in Giappone per la Nissan elettrica che si guida da sola

FOTO: Via ai test su strada in Giappone per la Nissan elettrica che si guida da sola
 La Nissan Leaf dotata dei più avanzati sistemi di supporto alla guida potrà da ora circolare sulle strade del Giappone. La conferma arriva direttamente dal costruttore di Yokohama e si tratta in assoluto della prima licenza di sperimentazione pubblica (per il Paese del sol levante) che interessa un auto capace di muoversi in totale autonomia.

Nissan ha ricevuto infatti dalle autorità di Tokyio una speciale targa di circolazione riportante il numero 2020, ovvero l’anno che segnerà il debutto della tecnologia Autonomous Drive a bordo di diversi modelli prodotti di serie.

Le capacità di “self driving car” dell’elettrica di Nissan oggetto dei test sono diverse e riguardano in particolare il sistema per il mantenimento della traiettoria nella corsia di percorrenza (Lane keeping) e i comandi automatici per l’uscita agli svincoli autostradali, il cambio di corsia, il sorpasso dei veicoli lenti o fermi, la decelerazione in caso di congestione del traffico autostradale e lo stop ai semafori rossi.
L’approccio per la guida autonoma di Nissan si basa in linea generale su sistemi integrati a bordo della vettura per le tre fasi della guida autonoma: riconoscimento, valutazione e azione. Tutta la logica e la potenza di calcolo sono residenti nell’abitacolo e non vengono dunque utilizzate soluzioni cloud per l’accesso remoto all’intelligenza artificiale che serve alla gestione del veicolo.

Due i prototipi di Leaf elettriche che il costruttore nipponico ha realizzato per l’avvio dei test e lo studio dell’integrazione delle tecnologie per la guida automatica. Uno è equipaggiato con radar ed è pensato per la guida automatica in autostrada, mentre l’altro sfrutta cinque scanner laser abbinati a videocamere per comprendere e vedere l’ambiente circostante ed è concepito per muoversi nel contesto urbano.
Ad Oppama, in Giappone, è in costruzione un nuovo centro prove, che sarà completato entro il prossimo anno, dedicato all’Autonomous Drive. Al progetto, altra nota meritevole di menzione, stanno collaborando alcune fra le più prestigiose università del mondo, dal Mit di Boston a Stanford, da Oxford a Carnegie Mellon.
L’Autonomous Drive, ricorda infineNissan, è anche una tecnologia votata all’aumento della sicurezza di conducenti e passeggeri, essendo di fatto un’estensione del Safety Shield, il sistema per creare uno scudo di protezione a 360 gradi intorno al veicolo e ridurre i rischi di collisione, attraverso avvisi per chi sta al volante e interventi attivi sulla vettura.

Hertz And Nissan Launch Electric Vehicle Initiative In Milan, Italy

Hertz And Nissan Launch Electric Vehicle Initiative In Milan, Italy

IKEA, which hosted the official launch at its Milan – San Giuliano store, has agreed with Hertz to offer a specially discounted rental price for member customers of the IKEA Family. The electric vehicles also have free access to Milan’s ZTL congestion zone (C area), with free parking in pay and display parking spaces marked by blue stripes. The ElectriCity Milan launch follows the success of Hertz’s electric vehicle offerings in other major cities including Rome, Paris, London, New York City and Washington D.C.

Michel Taride, President of Hertz International, said: “Hertz offers electric vehicles in more cities than any other rental company and we are committed to offering eco-friendly mobility solutions for business or holiday journeys. We believe that renting cars such as the Nissan LEAF to city dwellers and visitors can help increase the use of this new technology.”

Massimiliano Archiapatti, General Manager of Hertz Italy, added: “Thanks to our partnership with IKEA Family, our joint customers can rent the Nissan LEAFs with a 20% discount and use them to easily shop at the Milan stores in San Giuliano, Carugate and Corsico. They can also re-charge the Nissan LEAF for free at IKEA’s electric vehicle charging stations.”

Stefano Brown, Sustainability Manager, Retail, IKEA Group said: “IKEA wants to take a leading role towards a low carbon society by significantly reducing CO2 emissions and adopting new technologies for renewable energy and mobility solutions. Today more than half of the energy used for IKEA buildings is renewable. With this cooperation with Hertz we confirm our commitment to help encourage a new type of mobility by making it available for our IKEA Family customers at a special price.”

Bernard Loire, Manager of Nissan Italy, stated: “We’re proud to be involved in this innovative electric mobility project along with Hertz and IKEA, who – like us – have always been committed to developing sustainable solutions that combine nature, people and vehicles.”

Alberto Sabatino, Corporate Sales Manager of Nissan Italy, added: “With ElectriCity, Hertz and IKEA customers can experience the innovative driving experience of Nissan’s LEAF. Thanks to its electrical range, customers will be able to drive the Nissan LEAF from Milan to IKEA stores within the Milan urban area.”

Nissan LEAF is a highly popular all-electric vehicle and features a 4 star Euro NCAP rating. It comes with a compact electric engine, with 80 kW power and 280 NM torque, powered by a 24 kWh lithium ion laminated battery which guarantees efficiency, great performance and range. While travelling downhill or braking, the special brake system converts the Nissan LEAF’s kinetic energy into electric energy, helping to recharge the battery. A dashboard display indicates the efficiency of the driving. A complete recharge is enough for a distance of 175 km. In addition, with the ECO option drivers can reduce the electric energy consumption, increasing the driving range per recharge.

As the world’s largest airport general-use car-rental brand, Hertz is introducing multiple groups of consumers – urban drivers, university students, travellers and corporations – to all-electric and plug-in hybrid vehicles. As a result, the company is forming partnerships with automakers, charging-station providers, municipalities, non-governmental organizations, corporations and other stakeholders to make EVs easily accessible to consumers.

Hertz plans to increase its global EV presence by deploying vehicles in other countries in the coming months. Hertz Global EV will continue to leverage the company’s rental and car sharing locations as bases for vehicles and charging stations, and tap into its technology – including sophisticated fleet management tools and consumer-facing GPS systems, including Hertz NeverLost in the U.S. – to help form an EV grid.

About Hertz
Hertz operates its car rental business through the Hertz, Dollar and Thrifty brands from approximately 10,400 corporate, licensee and franchisee locations in North America, Europe, Latin America, Asia, Australia, Africa, the Middle East and New Zealand. Hertz is the largest worldwide airport general use car rental brand, operating from approximately 8,800 corporate and licensee locations in approximately 150 countries. Hertz is the number one airport car rental brand in the U.S. and at 111 major airports in Europe. Dollar and Thrifty have approximately 1,580 corporate and franchisee locations in approximately 80 countries.

Hertz is an inaugural member of Travel + Leisure’s World’s Best Awards Hall of Fame and was recently named, for the thirteenth time, by the magazine’s readers as the Best Car Rental Agency. Hertz was also voted the Best Overall Car Rental Company in Zagat’s 2012/13 U.S. Car Rental Survey, earning top honors in 14 additional categories, and the Company swept the global awards for Best Rewards Program and Best Overall Benefits from FlyerTalk.com.

Product and service initiatives such as Hertz Gold Plus Rewards, NeverLost®, and unique cars and SUVs offered through the Company’s Adrenaline, Prestige and Green Traveler Collections, also set Hertz apart from the competition. Additionally, Hertz owns the vehicle leasing and fleet management leader Donlen Corporation and operates the Hertz On Demand car sharing business. The Company also owns a leading North American equipment rental business, Hertz Equipment Rental Corporation, which includes Hertz Entertainment Services.

About NISSAN
Nissan Motor Co., Ltd., the second largest Japanese car manufacturer by sales, is headquartered in Yokohama (Japan) and is a Renault-Nissan Alliance partner. With over 248.000 employees worldwide, Nissan sold more than 4.8 million vehicles in 2011 generating revenue of 9.4 trillion yen (118.95 billion US dollars). Committed to developing innovative vehicles, Nissan offers a range of 64 models through the Nissan and Infiniti brands. A zero-emissions pioneer, they reached an historical landmark with the introduction of the Nissan LEAF, the first fully electric vehicle for mass market sale at a reasonable price, winning numerous awards, such as Car of the Year 2011 in Europe, Car of the Year 2011-2012 in Japan and World Car of the Year 2011.

PR Newswire

La vera storia dell’auto elettrica. Quando nel 1900 circolavano a New york in car sharing

Oggi le auto elettriche sono meno dell’1% del mercato. Nulla rispetto agli investimenti che l’industria sta sostenendo in un settore in profonda crisi. Ma è sorprendente sapereche in un passato lontano, nel 1900, il 34% della auto circolanti tra New york, Boston e Chicago erano elettriche! Cosa è successo allora? David Kirsch, professore associato dell’Università del Maryland nel suo libro “The Electric Vehicle and the Burden History” illustra una teoria tanto semplice quanto vera anche nei nostri giorni. Un’industria potente ha “soppresso” la tecnologia elettrica in favore di un’altra (a benzina in questo caso), spostando massicci investimenti in quella direzione e sviluppando i motori a combustione.

Il libro spiega come anche ai nostri giorni, le tecnologie che si diffondono non sono sempre necessariamente le “migliori”, ma sono quelle che hanno dietro maggiori forze (politiche, economiche o culturali), che modellano i comportamenti (o in taluni casi vengono modellati dalle abitudini). Torniamo all’auto elettrica, ai primi del ’900 quel prodotto era più semplice da guidare, non emettevano fumi inquinanti e richiedevano molte meno manutenzione, percorrendo per lo più piccole distanze (ideale per le ridotte

source: electricauto.org

autonomie). Ma le sorprese non finiscono. La compagnia elettrica (The electric vehicle company) dell’epoca era anche il più grosso produttore e possessore di auto degli Stati Uniti. Infatti già allora i veicoli erano per lo più forniti sotto forma di noleggio, a breve (poche ore) o per settimane o mesi. Quindi oltre 100 anni fa il mercato aveva già sviluppato forme di car sharing elettrico. E c’è voluto oltre un secolo per accorgersi che, forse, era un sistema intelligente per la mobilità nelle città. Purtroppo, le lobby industriali di allora (anche le regole non scritte del mercato esistevano già)  in pochi anni hanno portato la compagnia alla bancarotta ed ecco comparse le case automobilistiche che in breve tempo hanno sviluppato prodotti più economici e performanti. E tutti ci siamo semplicemente abituati a questo concetto di automobile.

Questa analisi evidenzia il concetto di Socio-tecnologia, cioè come le innovazioni tecnologiche in realtà siano soggette a diretto influenzamento da parte di variabili sociologiche e culturali, apparentemente irrazionali. L’auto elettrica non è l’unico caso. Lo storico americano Ruth Schwartz Cowan scrisse un saggio dove dimostrò la diffusione di massa dei frigoriferi elettrici in funzione delle enormi somme investite da parte di GE (General Electric), mentre esistevano in commercio anche frigoriferi a gas altrettanto performanti e silenziosi. Anche i sistemi di riciclo dei rifiuti sono soggette a queste dinamiche. Le tecnologie per il riuso del vetro, metalli e carta, esiste dal 1960, ma solo negli ultimi anni la gente realmente fa la raccolta differenziata. E non certo per soldi, ma perchè ha maturato la consapevolezza di un problema ambientale e, lentamente, adatta i propri comportamenti.

Ma ora come si può andare avanti.. o forse meglio dire..tornare indietro? In assenza della macchina del tempo, la via più

source: 20somethingfinance.com

efficace per il prof Kirsch è quella di avvicinare i consumatori alle nuove tecnologie rendendole sempre più simili a quanto di consuetudinario. Sarà difficile fare il “salto” completo verso l’auto elettrica al 100% mentre molto più facilmente si potrà avvicinare il pubblico alle auto ibride, che nell’accezione comune si presentano a tutti gli effetti come auto tradizionali  con qualche tecnologia in più. Forse per questo, in attesa dei numeri di mercato, gli investimenti delle case auto sempre di più si indirizzano verso gli ibridi. A meno che qualche mega lobby di nuove tecnologie (a idrogeno o ad aria compressa ad esempio) non decida di ripetere la storia.

(thanks to Maggie Koerth-Baker – BoingBoing)

La vera storia dell’auto elettrica. Quando nel 1900 circolavano a New york in car sharing.

http://greenvalueblog.wordpress.com/2012/10/03/la-vera-storia-dellauto-elettrica-quando-nel-1900-circolavano-a-new-york-in-car-sharing/