Furti di autoveicoli, ladri sempre più evoluti

  Cala il numero di vetture rubate, ma è allarme per la diffusione di dispositivi hi-tech per sottrarre veicoli

La tecnologia non spaventa i ladri. Se da lato i nuovi dispositivi di sicurezza nel settore automotive rendono più complicato il furto, dall’altro ciò sembra spingere i criminali a una maggiore specializzazione verso i veicoli di fascia medio-alta, molto apprezzati nel mercato nero dell’est Europa. Ogni giorno in Italia vengono rubate 274 vetture, e di queste ben 164 spariscono nel nulla. Nel 2017 i furti sono diminuiti sotto la soglia dei 100mila (da 108.000 a 99.987, cono un calo del 7,6% sull’anno precedente), ma sono calati ancor più signifcativamente i recuperi: -15,08% (solo 4 vetture su 10 vengono recuperate). Secondo quanto emerge dal dossier L’evoluzione dei furti d’auto: emergenza Suv, elaborato da LoJack Italia, i criminali fanno sempre più uso di dispositivi hi-tech.
Il target si sta spostando verso i Suv, i cui furti, in controtendenza con il dato generale, sono cresciuti dell’8,2% rispetto al 2016, con ben 4.623 episodi.
A rendere ancora più allarmante il dato, è la percentuale di recupero
spontaneo ferma al 31% e inferiore di quasi 10 punti percentuali rispetto a quella delle autovetture: su 10 Suv rubati, 7 non vengono più recuperati. Le pratiche tradizionali (rottura del fnestrino, forzatura della serratura di portiere o bagagliaio, furto delle chiavi in ristoranti e appartamenti) resistono, ma stanno cedendo il passo a nuove modalità hi-tech. Lo studio di Lojack mette in evidenza due pericoli: il sistema di riprogrammazione della chiave e il relay attack. Il primo si serve della connessione alle porte Obd del veicolo e consente al ladro di accedere all’unità di controllo elettronico della vettura, per ottenere facilmente una nuova chiave anche in meno di 15 secondi. Il relay attack sfrutta le debolezze dei software delle case costruttrici e può essere applicato alla maggioranza dei veicoli dotati di smart key: attraverso l’uso di due ripetitori in radiofrequenza, si fa rimbalzare la comunicazione tra l’auto e la sua chiave anche quando questa è a distanza.
A.G.P.

Prospettive di mercato dei dispositivi periferici connessi; Tendenze di sviluppo, richieste di mercato, analisi e previsione del settore entro il 2022

Il mercato dei dispositivi per auto connesse fornisce dati dettagliati sul mercato a livello internazionale. Il rapporto sul mercato dei dispositivi per auto collegate affronta i modelli di previsione e crescita per società, regioni e tipi o applicazioni dal 2017 al 2022. Il rapporto di ricerca di mercato dei dispositivi per auto collegate incorpora l’analisi delle definizioni, delle classificazioni, delle applicazioni e della struttura del settore industriale. Oltre a questo, il rapporto di mercato dei dispositivi per auto connesse comprende anche le tendenze di sviluppo, l’analisi competitiva del paesaggio e lo stato di sviluppo delle regioni chiave.

Il report inizia con un panorama di base di mercato dei dispositivi per auto connesse. Agisce anche come uno strumento vitale per le industrie attive in tutta la catena del valore e per i nuovi entranti, consentendo loro di sfruttare le opportunità e sviluppare strategie di business. Mercato dei dispositivi per auto collegate da key players: Continental AG, Delphi Automotive, Denso Corporation, Robert Bosch, ZF Friedrichshafen e molti altri ….

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Il rapporto di mercato dei dispositivi di collegamento connessi aiuta le aziende a comprendere meglio le tendenze del mercato e per cogliere le opportunità e articolare strategie aziendali adeguate. Include anche i profili delle società di informazioni  di contatto dei clienti chiave del mercato, la capacità totale, i dettagli del prodotto di ogni azienda, il prezzo e il costo sono considerati. Connected Car Dispositivi di mercato per tipo di prodotto: Vehicle-to-Vehicle (V2V), Vehicle-to-Infrastructure (V2I), Vehicle-to-pedonale (V2P), Altro (V2C, V2D, V2G) principali applicazioni di Connected Devices Automercato : Autovetture, veicoli commerciali leggeri, veicoli commerciali pesanti.

Questa sezione del rapporto di ricerca sul mercato dei dispositivi per auto connesse include l’analisi dei principali fornitori di materie prime, dei fornitori di apparecchiature di produzione, dei principali operatori del settore dei dispositivi per auto connesse, dei consumatori chiave e della relazione di supply chain. Le informazioni di contatto sono fornite insieme a questa analisi. Diverse aree importanti sono trattate in questo rapporto di ricerca di mercato dei dispositivi per auto collegate. Alcuni punti chiave tra questi: – Concorrenza di mercato dei dispositivi per autoveicoli connessi da parte dei produttori Connessioni di apparecchiature automobilistiche Produzione, entrate (valore) per regione (2011-2016) Fornitura di apparecchiature connesse , produzione, consumo, esportazione, importazione per regioni (2011-2016) Produzione di dispositivi per auto collegati, ricavi (valore),

Insieme a ciò, viene effettuata anche l’analisi del costo degli ammortamenti, della struttura dei costi di produzione, del processo produttivo. Il prezzo, il costo e l’analisi lorda del mercato dei dispositivi per autoveicoli connessi sono inclusi in questa sezione.

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Il rapporto di ricerca sul mercato dei dispositivi per auto collegati chiarisce le regioni più importanti: Stati Uniti, Europa, Cina, Giappone, Sud-Est asiatico, India. Il rapporto di ricerca dell’industria automobilistica connessa è una valida fonte di orientamento e di direzione. È utile per le imprese consolidate, i nuovi operatori del mercato così come gli individui interessati al mercato. Il rapporto sul mercato delle apparecchiature connesse fornisce importanti statistiche sullo stato attuale del mercato in questione.

Car Devices Market Outlook; Development Trends, Market Demands, Industry Analysis & Forecast by 2022

A day in the life: Vehicle inspector – Un giorno con: Il Perito Auto Ispettore

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Dealing with drivers is a constant challenge for BCA vehicle inspector Andy Kendall, especially when it comes to signing for a repair estimate that may reach thousands of pounds.
Kendall has been with BCA for more than 16 years, originally starting his career in the bodyshop and then progressing to a vehicle inspector’s role.
He is one of BCA’s 45 field inspectors in the UK, who travel around the country assessing fleet vehicles either on-site or at one of BCA’s auction centres.
Their job is to estimate the total cost to restore and repair a vehicle which is being defleeted, either for the leasing company to use as a guide when setting recharges or for fleets prior to sending vehicles off to auction. All inspectors have a ready-made office in the boot of their car which includes a printer, hand-held devices and camera.
The inspection process
The inspectors use a grading process to assess a vehicle’s body and trim, with grade one being the best condition and grade five indicating that substantial repair work needs to be carried out.
“The whole thing about vehicles going into a bodyshop is time,” says Kendall.
“Time is money in terms of company vehicles, and the grading helps highlight to potential buyers how much work would be needed.
“This is invaluable so our clients know what it is going to cost them to be able to sell the vehicle.” The companies that commission BCA’s inspectors may also have requirements and standards they expect the vehicles to be returned in with their own damage checklist with different associated costs.
There will be slightly different views on wear and tear and damage between leasing companies and manufacturers. On the flip side, some may not charge for things others will.
For example, leasing companies differ on whether they issue a fine when a vehicle’s service history is missing. During a vehicle inspection, all damage is photographed and uploaded into BCA’s reporting system.
Natural light has to be present to be able to carry out the inspection correctly and all drivers are instructed to clean their vehicles beforehand.
If the inspector turns up and the car or van is too dirty, they can refuse to perform the inspection with the charge still payable by the company.
“Dealing with the driver is a particular challenge and getting a signature from them, especially when they are faced with a particularly high bill, can sometimes be difficult,” says Kendall.
“People will deny they have had an accident and say that damage has happened without their knowledge.”
Repair damage promptly and properly
Repair early and professionally is a key message the inspectors try and get through to drivers, stressing the extra costs associated with badly carried out smart repairs or damage that goes untreated.
“Quite often we do come across smart repairs that are not always done well, which then ends up being counter-productive because the client ends up paying more to get the work re-done,” says Kendall.
“The key thing for us in the broader scheme of things is the message to get repairs done early rather than later. In our experience, damage left untreated ends up costing more in the long run and causes more damage when left.”
Wheels, tyres and bumpers are the most common damages, while incidents of air vents damaged by phone holders are becoming more frequent.
Communication is key
“Our role is to deliver a transparent audit trail for the client’s asset so they can see the condition of the vehicle when it came from fleet and decide on how to cost the vehicles back,” says Kendall.
To keep vehicle recharges down, he urges fleet operators to keep communicating to drivers the importance of reporting damage and keeping vehicles in a good condition.
“It is down to good fleet management, monthly checks and good communication to keep the vehicles in good condition,” he said.
“Not having a blame culture is also a good thing, as this can make it easier for drivers to report any damage rather than avoid doing it.”

                                                           TRADUZIONE:

Trattare con i drivers è una sfida costante per l’ispettore di veicoli della BCA Andy Kendall, soprattutto quando si tratta di sottoscrivere  un preventivo di danno che può raggiungere migliaia di sterline.
Kendall è con BCA da oltre 16 anni, ha iniziato la sua carriera in carrozzeria e poi è diventato un Perito Auto Ispettore.
Egli è uno dei 45 ispettori in campo di BCA nel Regno Unito, che viaggiano in tutto il paese per valutare i veicoli della flotta sia presso i clienti che presso uno dei centri di vendita all’asta di BCA.
Il loro compito è quello di stimare il costo totale per ripristinare e riparare un veicolo che viene tolto dalla flotta, sia per la società di leasing per fissare il prezzo di vendita o per le flotte prima di inviare i veicoli all’asta.
Tutti gli ispettori hanno un ufficio pronto all’uso nel bagagliaio della loro auto, che comprende una stampante, dispositivi palmari e macchina fotografica.
Il processo di ispezione
Gli ispettori utilizzano un processo di classificazione da 1 a 5 per valutare la carrozzeria del veicolo e assegnare, con un valore tra 1 per la migliore condizione e il grado 5 che  indica che i lavori di riparazionecon sostituzione del ricambio deve essere effettuato.
“La cosa più importante per i veicoli che entrano in una carrozzeria è tempo”, dice Kendall.
“Il tempo è denaro per i veicoli aziendali, e la classificazione aiuta molto i potenziali acquirenti indicando quanto lavoro sarà necessario.
“Questo ha un valore inestimabile e i nostri clienti sanno cosa verrà a costare loro riparare il veicolo prima di venderlo.”
Le società forniscono agli ispettori della Commissione di BCA calibri di valutazione diversi che indicano come i veicoli devono essere restituiti e danno specifiche checklist con differenti costi da abbinare ad ogni singolo danno.
Ci saranno leggere differenze di valutazione  su usura e danni tra le società di leasing e produttori o NLT. Il rovescio della medaglia è che alcuni non pagheranno riparazioni che altri faranno.
Ad esempio, le società di leasing si differenziano se emettono una penale quando il libretto di manutenzione  di un veicolo è mancante.
Nel corso di una ispezione del veicolo, tutto il danno viene fotografato e caricato nel sistema di reporting di BCA.
La luce naturale deve essere presente per poter effettuare l’ispezione correttamente e tutti i driver sono incaricati di pulire i loro veicoli in anticipo.
Se l’ispettore vede  l’auto o il furgone ed è troppo sporco, può rifiutarsi di eseguire l’ispezione addebitando il costo dell’ispezione alla società.
“Trattare con il conducente è una sfida particolare e ottenere una firma da loro, soprattutto quando sono di fronte a un conto particolarmente elevato, a volte può essere difficile”, spiega Kendall.
“La gente nega di aver avuto un incidente e dice che il danno è avvenuto a loro insaputa.”
Riparare i danni prontamente e correttamente
Riparare presto e professionalmente è un messaggio chiave che gli ispettori cercano di dare attraverso i conducenti, sottolineando i costi aggiuntivi associati con le riparazioni  da fare  o  male effettuate.
“Molto spesso noi incontriamo riparazioni  che non sono sempre fatte bene, e poi finisce per essere controproducente perché il cliente finisce per pagare di più per un lavoro rifatto”, spiega Kendall.
“La cosa fondamentale per noi in linea di massima è il messaggio per ottenere riparazioni fatte presto e bene piuttosto che male o più tardi. Nella nostra esperienza, il danno non trattato finisce per costare di più nel lungo periodo e provoca più costi quando si ripara. “
Ruote, pneumatici e paraurti sono sede dei danni più comuni, mentre gli episodi di prese d’aria danneggiati dai titolari di telefonia sono sempre più frequenti.
La comunicazione è la chiave
“Il nostro ruolo è quello di fornire una linea di controllo trasparente per gli asset del cliente in modo che possano vedere la condizione del veicolo quando è arrivato dalla flotta e decidere come dare il veicoli indietro”, spiega Kendall.
Per mantenere il veicolo in forma, egli esorta i gestori di flotte per mantenere la comunicazione ai conducenti sull’importanza di riportare danni e mantenere i veicoli in buone condizioni.
“Per una buona gestione della flotta sono necessari controlli mensili e una buona comunicazione che obblighi i conducenti a  mantenere i veicoli in buone condizioni”, ha detto.
“Non avendo una cultura di responsabilità  è anche una buona cosa per i conducenti di segnalare prontamente eventuali danni, piuttosto che evitare di farlo.”

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