La grandine distrugge l’auto: a chi chiedere risarcimento?

  Automobile danneggiata da una grandinata violenta: come comportarsi e di quali tutele si può godere? In quali casi si può ottenere il risarcimento dei danni subiti? A chi spetta pagare?

Estate, afa, sole intenso. Ma ecco che tutto ad un tratto il clima cambia e, improvvisamente, una grandinata violenta si abbatte sulla terraferma causando gravi danni. Le auto vengono colpite da chicchi di ghiaccio grandi come sassolini e si riempiono di ammaccature.

Quello delle intense grandinate è un evento tutt’altro che raro che può verificarsi nella vita di qualsiasi automobilista e danneggiare seriamente l’auto costringendo ad affrontare costose riparazioni. Sempre più spesso, difatti, il periodo estivo è caratterizzato da fenomeni meteorologici improvvisi come temporali e grandinate. A questo punto, che fare? Il proprietario dell’auto è costretto a sostenere i costi per la riparazione dei danni patiti alla propria auto o ha diritto di richiedere il risarcimento? A chi può chiederlo e quando? Se anche tu hai avuto lo stesso problema sei nel posto giusto. Ti starai chiedendo se «Se la grandine distrugge l’auto: a chi chiedere il risarcimento?».

Va innanzitutto precisato che le grandinate sono degli eventi atmosferici naturali che destano parecchia preoccupazione proprio per la loro imprevedibilità; spesso e volentieri ci si trova impreparati quando si viene colpiti da tali eventi, mentre risulta indispensabile avere le idee chiare per essere tempestivi e agire immediatamente per il risarcimento del danno.

Ecco cosa fare in pochi e semplici passi.

Verifica la copertura assicurativa

La prima cosa da fare quando la propria auto viene danneggiata dalla grandine è verificare se la polizza assicurativa comprenda o meno la Garanzia Eventi Atmosferici. Questa garanzia rappresenta un’estensione della polizza di base che può essere attivata discrezionalmente dal contraente. Tale protezione extra è sempre più richiesta negli ultimi anni a causa dell’instabilità climatica e dell’incremento degli eventi di natura improvvisa. È consigliabile attivarla soprattutto se l’auto è nuova e non si ha la possibilità di riporla in garage.

Presenta la richiesta di risarcimento

Una volta accertato la presenza della polizza eventi naturali è necessario presentare richiesta di risarcimento alla propria compagnia assicurativa. Alla richiesta bisogna allegare le foto e i documenti dai quali sarà possibile accertare la veridicità dei fatti affermati quali, ad esempio, le foto dell’auto e delle ammaccature subite, eventuale denuncia presentata alle forze dell’ordine o alla protezione civile se intervenute, articoli di giornale che citino l’evento grandinata per la sua clamorosità e bollettino meteo che riporti l’evento grandinata nel giorno e nell’ora indicati nella domanda.

Dopo aver ricevuto la richiesta di indennizzo, la compagnia assicurativa sarà tenuta ad elaborare la pratica e a nominare un perito assicurativo. A quest’ultimo sarà affidato il delicato compito di accertare la veridicità dei fatti denunciati nella richiesta di risarcimento. In particolare, il perito è chiamato ad esaminare la vettura al fine di verificare i danni subiti e la compatibilità degli stessi con l’evento naturale in questione (la grandinata appunto).

Quindi, cosa dovrà fare il perito concretamente? Avrà il compito di visionare attentamente la vettura per quantificare i danni e verificare che essi siano realmente stati provocati dall’evento naturale (la grandine); dovrà inoltre stimare la cifra necessaria all’eventuale riparazione del veicolo sulla base di una serie di criteri specifici. In particolare, per la stima dei costi di riparazione, si baserà sul valore di mercato dell’auto prima dell’accadimento, sui massimali e sulle franchigie previste nel contratto di assicurazione.

Quanto costa la polizza eventi naturali?

Un’ultima domanda di natura economica: quanto costa attivare questa estensione di garanzia a copertura dei danni provocati da eventi naturali? La risposta non può essere univoca ma dipende principalmente da un dato: il valore commerciale del veicolo (marca, modello, anno di immatricolazione). Si può comunque affermare che il costo medio della Garanzia Eventi Atmosferici si aggiri attorno ai 100 euro l’anno; ma si tratta, ripeto a scanso di equivoci, di un dato fortemente variabile.

Di Valeria Rainieri

Sorgente: La grandine distrugge l’auto: a chi chiedere risarcimento?

COMUNICATO STAMPA: ROMA 23 giugno 2022

DDL Disegno di Legge di Modifica del capo VI del titolo X del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (codice delle assicurazioni private) per l’istituzione dell’albo professionale degli esperti danni e valutazioni.

I 115 Emendamenti al DDL sui Periti Assicurativi recepiti dalla 10° Commissione del Senato alla data del 17/6/2022

Nelle ultime  riunioni della 10° Commissione del Senato, dove è in preparazione il testo della nuova legge che riguarda i Periti Assicurativi e l’attività di valutazione dei danni relativi alla circolazione stradale, sono stati recepiti i 115 emendamenti che sono stati presentati dalle varie associazioni dei periti, dell’ANIA, della CONSAP e dalle Associazioni dei consumatori.

Il Testo del DDL 1217

Il documento condiviso dalle varie associazioni peritali degli emendamenti da noi presentati

Qui trovi l’elenco completo degli emendamenti presentati da tutti gli enti interessati

Per prendere in esame i vari emendamenti e discuterne con alcuni dei senatori della commissione redigente, le associazioni dei Periti Assicurativi hanno organizzato un congresso a Roma il 23 giugno 2022, dalle ore 10:00 presso l’Hotel Nazionale di Via Monte Citorio in ROMA.

Per partecipare e possibile contattare le segreterie delle varie sigle. I posti in sala sono limitati ma sarà possibile assistere collegandosi al link YouTube:  https://www.youtube.com/watch?v=8U7amrdhuug&ab_channel=SNAPISSEGRETERIA

Streifensegel, Segelstreifen o vela a striscie

Il Streifensegel o vela a strisce per dirla in italiano aiuta a individuare meglio ammaccature e urti, in particolare nell’ispezione e documentazione dei danni causati da incidenti e grandine ai veicoli a motore.
La vela tonda rigata è stata sviluppata da  Steffens GmbH nel 2004 e negli ultimi anni è diventata uno strumento standard in molti campi di attività in tutto il mondo.
La prefabbricazione e il lavoro di cucito vengono eseguiti da un  produttore di accessori fotografici in Corea del Sud. La stampa e il montaggio finale avvengono esclusivamente in Germania.

La vela tonda rigata è appositamente progettata per l’uso mobile.

La più diffusa aperta ha un diametro di circa 80 cm. Piegato misura solo 30 cm di diametro e si adatta per questo in ogni baule e in ogni borsa. Lo Streifengel funziona da solo e viene ripiegato in pochi secondi. Nessun assemblaggio o strumenti richiesti.

L’articolo viene consegnato comprensivo di borsa per il trasporto.

Lo Streifensegel è utilizzato da esperti di auto, organizzazioni di esperti, valutatori di veicoli, servizi di riparazione di grandine e assicurazioni:

  • nella documentazione del danno da grandine
  • nella documentazione dei danni al ritorno dal noleggio
  • nella documentazione di danni minori ai veicoli a motore (danni di parcheggio)
  • nella documentazione delle dimensioni di una deformazione dopo un incidente stradale
  • nella documentazione della qualità della riparazione (difetti di eseguzione della riparazione)
  • e nel controllo di qualità delle superfici nel settore

Ne esistono di vari modelli per disegno e dimensione: le strisce uniformi sono ottimizzate per danni generali e distorsioni sulla superficie, le linee mutevoli rendono l’immagine speculare più inquieta, ma le ammaccature più piccole sono più facili da riconoscere, il design a scacchi è ottimizzato per la visualizzazione di deformazioni su larga scala, le strisce strette sono ideali per piccoli danni, come il danno da grandine.

Come funziona la vela a strisce?

La vela a strisce viene tenuta sull’area da valutare, in modo che il motivo a strisce si rifletta sulla superficie del corpo.

  • Se la superficie è liscia, le linee nella riflessione scorrono armoniosamente e in modo uniforme.
  • Se c’è un’ammaccatura nella superficie, le linee corrono attorno all’ammaccatura.
  • Nel caso di un urto, tuttavia, le linee corrono verso il centro dell’urto.
  • In grandi deformazioni superficiali nella superficie, le linee nel riflesso sono disarmoniche e irregolari.
  • In una riparazione del corpo eseguita in modo improprio, le linee sono irrequiete o frastagliate.

La vela a strisce è adatta anche per la documentazione di deformazione. L’immagine speculare delle linea può essere facilmente fotografata.

Poiché il riconoscimento si basa sul riflesso nella superficie del materiale, deve essere lucido. Con superfici molto sporche, ma anche con una finitura opaca, l’effetto è solo debole.

DOVE TROVARLO? https://www.amazon.it/SFASTER-Pieghevole-Flessibile-riflettore-Automotive/dp/B07W7GN2NN/ref=pd_sbs_1/260-5444359-9649206?pd_rd_w=0ZHWP&pf_rd_p=b201e4be-369f-4da9-9b83-4841cbee07f5&pf_rd_r=0BN476R70GKMK9GPQDZV&pd_rd_r=0d0efae6-f196-4e80-b074-f99dd4fa1b7b&pd_rd_wg=sGfRQ&pd_rd_i=B07W7GN2NN&psc=1

ULTIMI POSTI DISPONIBILI CORSO SUI DANNI AI MOTOCICLI

  In allegato scheda iscrizione al corso di formazione professionale “Accertamento e stima dei danni a motocicli”che si terrà mercoledì 27 e giovedì 28 giugno 2018 (09:30 – 17:30) presso:

Generali Innovation Center for Automobile Repairs via Carlo Pisacane, 48, Pero (MI)

Al fine di una ottimale organizzazione vi preghiamo inviarla compilata e sottoscritta per ogni sua parte, unitamente a copia ordine di bonifico, a info@generalicar.com entro il 18 giugno 2018.

Il corso si svolgerà come da programma allegato e avrà una durata totale di 16 ore.

La quota di partecipazione, comprensiva di light lunch a buffet, è da versarsi interamente al momento dell’iscrizione tramite bonifico bancario.

Il corso, oltre alla parte didattica in aula, intende privilegiare un ruolo attivo dei partecipanti con esercitazioni e prove tecniche presso il Centro Sperimentale; la partecipazione, pertanto, è limitata ad un numero massimo di 20 aderenti, in caso di eccedenza verrà data priorità alle domande di iscrizione in ragione della data di invio.

Ogni partecipante, al termine del corso, riceverà il materiale didattico e l’attestato di frequenza.

Vi segnaliamo che Generalicar ha stipulato con Atahotel Expo Fiera una convenzione dedicata ai partecipanti ai propri corsi che prevede condizioni particolarmente vantaggiose per pernotto ed eventuale cena.

Atahotel Expo Fiera via G. Keplero, 12 Pero (MI) dista circa 10 min a piedi sia dalla metropolitana fermata MM1 “Molino Dorino” che da Generalicar. E’ disponibile un servizio di navetta gratuita che collega l’hotel alla fermata della metropolitana.

La convenzione con Atahotel Expo Fiera è attivabile direttamente da ogni singolo partecipante mediante prenotazione telefonica al numero 02.69826982 indicando quale riferimento “Convenzione Generalicar”.

A disposizione per eventuali chiarimenti invio cordiali saluti.

“Generalicar: tecnica, didattica e consulenza al servizio del mercato assicurativo.”

Generali Innovation Center for Automobile Repairs

Via C. Pisacane, 48

20016 Pero (MI)

  1. +39 02 33915645
  2. +39 041 2598323

generalicar.com

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Insoore: un esempio di gestione smart delle assicurazioni auto

     Insoore è un’applicazione innovativa che sfrutta la rete per permettere alle compagnie assicurative di accedere a fotografie certificate dalle quali è possibile ricostruire la dinamica degli incidenti e gestire in maniera più precisa i sinistri.

Insoore è nata dalla partnership tra il provider di servizi smart per le assicurazioni Octo Telematics e la startup Whoosnap. In caso di incidente, le compagnie dovranno semplicemente accedere a Insoore e chiedere ai fotografi certificati iscritti alla piattaforma di recarsi sul posto e fare i rilievi fotografici del caso.

Il servizio è utile anche in fase di sottoscrizione di una nuova polizza o di un rinnovo della copertura assicurativa: tramite le foto scattate in tempo reale la compagnia può valutare lo stato dell’auto e formulare una polizza personalizzata.

L’uso delle tecnologie di IoT al servizio delle assicurazioni auto permette già da ora di abbattere i costi e di ottenere servizi più precisi e affidabili.

CRITERI PER DEFINIRE LO STATO D’USO DEL VEICOLO

Al termine del periodo di noleggio, all’atto della riconsegna del veicolo, devono essere effettuati i necessari controlli sulla carrozzeria e sulla meccanica per verificarne lo stato d’uso.

Per facilitare il compito dei nostri tecnici, il veicolo dovrà essere riconsegnato in buone condizioni di pulizia esterna ed interna. Inoltre dovranno essere presenti la documentazione e tutti gli accessori e le dotazioni del mezzo quali:

q Carta di circolazione;

q Tagliando e certificato assicurativo;

q Tutte le chiavi fornite in origine;

q Attrezzatura in dotazione (ruota di scorta, kit per sostituzione pneumatici, dotazioni di legge, borsa di primo soccorso, ecc.).

La verifica dello stato d’uso sarà effettuata alla presenza del Cliente o di persona munita di regolare delega e terminerà con la compilazione di un verbale di riconsegna il quale riporterà le condizioni generali del veicolo, il chilometraggio percorso, la presenza dei documenti e delle dotazioni ed accessori previste dal contratto di noleggio e di tutti gli elementi che contribuiscono a determinare il suo stato d’uso.

Il verbale di riconsegna è il documento ufficiale che determina l’effettiva chiusura del contratto e del processo di addebito dei canoni di noleggio da parte di XY Rental. E’ quindi importante che sia controfirmato dalla persona che riconsegna il veicolo e dal concessionario che prende in deposito la vettura.

Se durante la compilazione del verbale di riconsegna vengono rilevati danni che non sono riconducibili al normale uso del veicolo, in relazione all’età e al chilometraggio, questi saranno verbalizzati e XY Rental provvederà alla chiusura del contratto con la contabilizzazione dei costi relativi a quei danni o ammanchi che possono essere addebitati al cliente secondo i termini contrattuali.

Per evitare che questi costi addizionali vadano ad influire sui vantaggi economici offerti dal noleggio a lungo termine, è importante seguire alcune semplici indicazioni che aiutano a mantenere il veicolo sempre nelle migliori condizioni d’uso:

Ø guidare sempre nel rispetto del codice della strada e, comunque, con gli accorgimenti necessari al buon utilizzo del mezzo in conformità all’uso cui è stato destinato, secondo le caratteristiche costruttive e con la diligenza e la cura del buon padre di famiglia;

Ø chiudere il veicolo a chiave ed inserire l’antifurto (ove previsto) ogni volta che il veicolo viene lasciato incustodito anche solo per una breve sosta;

Ø non lasciare nel veicolo incustodito oggetti di valore che possano attirare l’attenzione di male intenzionati che potrebbero danneggiarlo;

Ø denunciare nei modi e nei tempi contrattualmente previsti qualsiasi sinistro (con o senza controparti), atto vandalico o furto (parziale o totale) subito dal veicolo;

Ø non apportare alcuna modifica all’esterno o all’interno del veicolo o apporre scritte pubblicitarie senza espressa autorizzazione di XY e senza l’intervento di un’officina autorizzata che effettui il lavoro a regola d’arte;

Ø seguire scrupolosamente il piano di manutenzione previsto dalla casa costruttrice e dal manuale d’uso fornito da XY;

Ø mantenere il veicolo sempre in ordine e pulito, in modo da limitare il degrado di ogni sua componente durante l’utilizzo;

Ø effettuare tutte le riparazioni necessarie autorizzate per ripristinare il veicolo subito dopo un danno.

Queste brevi indicazioni, se rispettate, manterranno il veicolo nelle migliori condizioni.

Se il veicolo presenta quindi dei danni, all’atto della verbalizzazione della riconsegna, è importante determinare se questi siano riconducibili ad una normale usura o siano da considerarsi danni da sinistro, incuria o negligenza.

Per questo motivo e per rendere ancora più trasparente la procedura che verrà seguita dai nostri tecnici, nelle prossime pagine, a titolo esemplificativo, saranno descritti, corredati da fotografie, i danni che possono essere imputati alla normale usura.

CRITERI ESEMPLIFICATIVI DI DETERMINAZIONE DEI DANNI DA NORMALE USURA

Premessa:

Quanto di seguito riportato deve intendersi esclusivamente a titolo esemplificativo, senza pregiudizio derivante alle parti contraenti per quanto stabilito dalle norme contrattuali.

La XY Rental, tramite il proprio staff tecnico, è a disposizione per qualsiasi chiarimento o maggior dettaglio in merito.

ESEMPIO DI DANNI SU PARAURTI E CALOTTE DEI RETROVISORI ESTERNI

Sono riconducibili a danni da normale usura gli urti che hanno determinato lievi abrasioni, minime incisioni, solcature di minima profondità e che non hanno alterato la forma o la sagomatura del particolare.

Al contrario, non sono da considerarsi da normale usura.

Quelle abrasioni che per quantità e vastità di interessamento delle parti, ne hanno vistosamente alterato l’integrità.

Quindi, abrasioni di vasta entità dovute a strisciature contro corpi fissi (ad esempio contro un muro durante una manovra) non possono essere considerati danni da normale usura.

ESMPIO DI DANNI SUI LAMIERATI ESTERNI

Sono riconducibili a danni da normale usura gli urti che hanno determinato lievi scalfitture o abrasioni che non hanno determinato deformazioni (anche se minime) dei lamierati. I danni provocati da oggetti contundenti (graffi, piccole bolle o piccole bugnature) possono rientrare nel normale stato d’uso, salvo verificarne la gravità in rapporto alla loro estensione e profondità.

ESEMPIO DI DANNI SUL COFANO ANTERIORE

Sono riconducibili a danni da normale usura gli urti che hanno determinato lievi scheggiature dello strato di smalto procurati dalla proiezione di piccoli corpi inerti (ad esempio pietrisco) durante la marcia del veicolo.

ESEMPIO DI DANNI SU TAPPEZZERIA E SELLERIA E RIVESTIMENTI INTERNI

E’ riconducibile a danni da usura il normale logoramento della tappezzeria e selleria derivato dall’uso del veicolo. Al contrario, macchie, lacerazioni, bucature, strappi alle parti in tessuto o pelle o ai rivestimenti, non sono attribuibili ad una normale usura.

Tappezzeria, selleria e rivestimenti, sono infatti naturalmente soggetti a particolare progressivo degrado e quindi si raccomanda diligenza e cura nell’uso, nella manutenzione e nella pulizia.

ESEMPIO DI DANNI SU CRISTALLI E FANALERIA

Qualsiasi tipo di scheggiatura o crinatura è da considerarsi danno irreparabile e quindi non attribuibile a normale usura.

Nel ringraziare della preferenza e della scelta di questa vantaggiosa formula di noleggio offerta da XY, auguriamo un gradevole utilizzo del veicolo e ricordiamo che è a disposizione il numero ……………..per tutte le informazioni e chiarimenti che fossero ulteriormente necessari.
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Esempio di manuale della valutazione dello stato d’uso ALD:   Manuale_Stato_d_Uso_ALD-Automotive_LD

CALIBRO

Sinistro stradale, anche chi non è proprietario può chiedere i danni, ma solo a certe condizioni

corte cassazione Legittimato a domandare il risarcimento del danno, consistente nel costo di riparazione di un autoveicolo danneggiato in un sinistro stradale, non è necessariamente il proprietario o il titolare di un altro diritto reale sul bene mobile, ma anche chi, avendo il possesso o la detenzione del veicolo, risponde nei confronti del proprietario dei danni occorsi allo stesso e ha provveduto a sue spese (avendovi interesse) alla riparazione del mezzo. Lo afferma la Cassazione nell’ordinanza 3082/15.

Il caso In seguito ad un sinistro stradale, una donna conveniva in giudizio l’uomo che l’aveva tamponata e le compagnie assicuratrici. Il tribunale di Siracusa rigettava la domanda, avendo rilevato la mancanza di legittimazione da parte della donna. Quest’ultima ricorreva in Cassazione, contestando la decisione nella parte in cui aveva dichiarato la sua mancanza di legittimazione attiva. La Cassazione ricorda che legittimato a domandare il risarcimento del danno patrimoniale, consistente nel costo di riparazione di un autoveicolo danneggiato in un sinistro stradale, non è necessariamente il proprietario o il titolare di un altro diritto reale sul bene mobile, ma anche il soggetto che, avendo il possesso o la detenzione del veicolo, risponde nei confronti del proprietario dei danni occorsi allo stesso e ha provveduto a sue spese, avendovi interesse alla riparazione del mezzo. Nel caso di specie, i giudici di merito non avevano negato che il risarcimento del danno potesse essere chiesto anche da chi non è proprietario, ma avevano sottolineato che, in tal caso, occorre la prova di aver sostenuto l’onere della riparazione o, comunque, di essere titolare di una situazione di possesso giuridicamente rilevante. L’attrice non era proprietaria dell’autoveicolo e la fattura di riparazione del mezzo era intestata alla proprietaria (la figlia). Per questi motivi, la Corte di Cassazione rigetta il ricorso.

Fonte: www.dirittoegiustizia.it

Rc-Auto: Vicari & Renzi pro lobby assicurative

PRIMA SEDUTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI   Tutto in un decreto nel piano Destinazione Italia.

E’ bastato togliere un avverbio dalla norma firmata da Monti per spazzare via colpo di frusta, danni psichici, ferite e lesioni non riscontrabili con radiografie. La prescrizione passa da due anni a tre mesi. UnipolSai, leader del mercato, aveva lamentato “l’impatto significativo dei sinistri sulla redditività” del gruppo. Altro elemento di battaglia dell’Ania presente nel nuovo testo è il richiamo al famigerato risarcimento in forma specifica. Il preludio affinché si possa finalmente consentire alle compagnie di determinare le modalità di riparazione e non ultimo promuovere la categoria dei carrozzieri a “terzisti di pura manovalanza”, ai quali imporre il costo orario di manodopera e la lavorazione del veicolo con ricambi triangolati direttamente dalle compagnie. Inoltre, e questo non è da poco, se nell’erogazione dell’intervento riparativo si presentano due possibili soluzioni tecniche, il carrozziere convenzionato sarà sempre costretto dalla compagnia a scegliere quello meno costoso. Ultimo elemento: la clausola contrattuale in polizza per limitare – nonostante le varie pronunce avverse sentenziate dalla Corte Suprema di Cassazione – l’utilizzo dell’istituto della cessione del credito, unica arma oggi a tutela dell’autoriparatore e dell’automobilista danneggiato, che di fatto e di diritto, dovrebbe liberamente scegliere l’autoriparatore di fiducia ed ottenere da quest’ultimo una riparazione a regola d’arte del bene danneggiato.

Per il risarcimento del danno fisico alla persona, nel testo che dovrà essere convertito in legge entro il 21 febbraio, si stabilisce che l’infortunato “è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Una norma precedente, firmata dal governo Monti che già aveva aperto la strada a dubbi e contestazioni alleggerendo i costi delle compagnie (-22% la stima dell’Ivass per un risparmio di 120 milioni nel 2012) in affanno per gli effetti sulle polizze del calo delle auto in circolazione, affiancava a “strumentalmente” l’avverbio “visivamente” che l’esecutivo Letta ha invece deciso di togliere di mezzo. Addio, quindi, non solo al colpo di frusta, ma anche a danni psichici come lo stress post traumatico o a ferite e lesioni non riscontrabili via Tac e radiografia. Questo significa ammazzare per intero qualsiasi possibilità di ottenere un risarcimento per danni come per esempio il classico colpo di frusta. Quindi è una norma fatta per tagliare via tutta una serie di risarcimenti, giusti o sbagliati che siano, semplicemente per sollevare le assicurazioni. E’ rassicurante sapere che finalmente i testimoni di un sinistro, non indicati nel frettoloso e spesso incompleto rapporto della Polizia intervenuta per i rilievi, non saranno ammessi in questo modo mettendo uno stop alle testimonianze di comodo e ci regala serenità sapere che il diritto al risarcimento decadrà in caso di richiesta presentata oltre novanta giorni dal fatto e così, finalmente, le compagnie potranno archiviare il caso in modo da evitare le denunce tardive. Insomma, giustizia è fatta. Ma ci sono gli sconti per gli assicurati! Ci si chiede cosa c’entra quanto paga l’assicurato con la posizione dell’infortunato che non sempre coincidono? E poi gli sconti sono irrisori rispetto all’aumento delle polizze nell’ultimo decennio. In ogni caso il legislatore non ha bloccato i prezzi delle polizze – che non sarebbe possibile -, quindi basta aumentarli e annullare il beneficio degli sconti: non c’è alcuna garanzia su questo punto, quindi abbiamo una lesione certa dei diritti delle persone e forse degli sconticini sulle polizze ma che non si equiparano in alcun modo con quelli che sono i maggiori utili per le compagnie. Quanto ci guadagnano le assicurazioni? Difficile fare un conto preciso, ma tenendo conto che il risarcimento del colpo di frusta rappresenta tra il 60 e il 70% del risarcimento delle compagnie che quindi possono aspirare ad avere un risparmio almeno del 50% della loro esposizione complessiva sul ramo Rc Auto. Un risparmio di proporzioni enormi. Tutto all’insegna dell’incostituzionalità, ma la Corte potrebbe impiegare anni per pronunciarsi in merito. In tutto questo “teatro italico” noi tutti vorremmo capire meglio la nuova posizione assunta nel merito da Matteo Renzi, che giorno dopo giorno incarna sempre più chiaramente l’ambito ruolo a tutor dei poteri forti.

tempario.it

CORSO AVANZATO SULLE TECNICHE DI LIQUIDAZIONE DEI DANNI CIVILI

Milano 16 e 17 dicembre 2014

Roma 28 e 29 gennaio 2015

2 incontri, 14 ore in aula

Relatore: Cons. Marco Rossetti

Formazione continua avvocati: accreditato 14 ore CNF

Quota di partecipazione:

€ 380,00 +iva
Sconti di gruppo:
  • 2 partecipanti a € 323,00 (+iva) ciascuno
  • 3 partecipanti a € 304,00 (+iva) ciascuno
  • 4 partecipanti a € 285,00 (+iva) ciascuno
 CORSO AVANZATO SULLE TECNICHE DI LIQUIDAZIONE DEI DANNI CIVILI

€ 342,00 +iva Scadenza “iscriviti prima” domenica 16 novembre 2014

Formazione obbligatoria degli avvocati: accreditato 14 ore CNF

Il corso è concepito come un’organica e sistematica esposizione dei fondamenti teorici e dei problemi pratici ed applicativi concernenti l’accertamento la liquidazione del danno patrimoniale e di quello non patrimoniale.
La prima giornata sarà dedicata all’esame della nozione, dell’accertamento della liquidazione del danno non patrimoniale, in tutte le sue manifestazioni, ed in particolare al danno alla salute, al danno da morte, al danno da lesione di altri valori inviolabili della persona.
È, quella appena ricordata, materia nella quale come noto si intrecciano incertezze di ogni tipo: non solo sui criteri di accertamento e di liquidazione utilizzabili, ma, prima ancora, sulla nozione stessa di danno risarcibile, e sulla identità/sovrapposizione tra le varie figure di danno non patrimoniale create dalla prassi (ad esempio il danno morale e quello biologico). Il corso si propone di esporre in modo chiaro e completo lo stato della materia, con un taglio eminentemente pratico, il quale senza trascurare i necessari presupposti teorici, indichi agli operatori le opportunità da cogliere e le insidie da evitare nella gestione delle liti sia nella fase stragiudiziale che in quella giudiziale.
La seconda giornata sarà dedicata invece al danno patrimoniale del quale potrebbe forse dirsi che è uno sconosciuto,essendosi la dottrina e la stessa giurisprudenza preoccupata prevalentemente del danno non patrimoniale.
Tuttavia anche le tecniche liquidatorie del danno patrimoniale hanno subito negli ultimi anni profonde innovazioni in relazione, in particolare, alla
riduzione della capacità di guadagno, per liquidare il quale parte della giurisprudenza ancora ricorre all’obsoleto concetto di incapacità lavorativa specifica ed alla sua quantificazione percentuale, bandita dalla medicina legale pressoché unanime; quello da morte di un prossimo congiunto, per il quale – ad esempio – ancora si discute se base del calcolo debba porsi il reddito della vittima al netto od al lordo del carico fiscale; e sinanche quello ai veicoli, per il quale ancora si discute se sia valida o meno la cessione del relativo credito risarcitorio e sui criteri risarcitori del c.d. fermo tecnico.
Il presente seminario si propone di “fare il punto” non solo sulle basi tecniche e giuridiche delle operazioni di liquidazione del danno patrimoniale e non patrimoniale, ma anche sui principali problemi irrisolti e i contrasti giurisprudenziali relativi al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, uno spazio sarà dedicato alla redazione dei motivi di amissibilità e rigetto della prova testimoniale.

http://shop.altalex.com/index.php/corso-avanzato-tecniche-liquidazioni-danni1402.html?idnot=58383&utm_source=Altalex&utm_medium=Banner&utm_campaign=Rett-dx-Formaz-key

APPraisal di Leasys: ottimizzazione dei processi interni

gost in braian

Spesso e volentieri abbiamo parlato di innovazione; ma come scritto nei “propositi” iniziali vogliamo considerare l’innovazione avendo i piedi per terra!
Niente voli pindarici (a volte per arricchire pochi eletti) che, forse, vedranno realizzati i nostri nipoti…ma cose concrete che già iniziano da oggi a migliorare i processi aziendali e a semplificare la vita di tutti.

Dopo l’intervista all’Ing. Manetti (AD e DG di Leasys), e le successive “quattro chiacchiere” fatte qualche mese fa, il dott. Pertica (BusinessProcess & Data Governance Director) e il dott. Napolitano (BusinessProcess & Data Governance) mi hanno presentato le nuove APP di Leasys; uno dei primi risultati tangibili dell’integrazione dei gestionali delle aziende confluite in Leasys.
Le due nuove applicazioni sono:

  • APP Driver;
  • APPraisal.

APP Driver è un’applicazione che consente, a chi guida, di avere informazioni rapide, e di fare cose utili in modo semplice (chiamata soccorso, ricerca dei centri di manutenzione, valutazione dei centri utilizzati, apertura di un sinistro).
Dotare il cliente di un’applicazione che possa sostituire quelle che un driver solitamente scarica sui propri terminali, e aggiungere delle funzioni specifiche, è già un bel biglietto da visita che facilita il lavoro di tutti ed aiuta a rendere tutta la durata del noleggio più lineare e trasparente.

Dove tutto è più informatizzato, tutto diventa più lineare e trasparente…tutto diventa meno soggetto ad “anomalie”…meno “anomalie” significa conti in ordine, che può significare un premio più competitivo.

Semplice, o no?

Però la mia attenzione si è particolarmente incentrata su APPraisal.APPRISALL

 

Questa applicazione, gestita in ambiente SAP, rivoluzioa il processo di riconsegna della vettura al termine del contratto.
Permette, semplicemente, al perito incaricato di effettuare la perizia online insieme con il cliente e di condividere, oppure no, il verbale di riconsegna della vettura.

Detta in questo modo, e vista all’opera, sembra semplice!
Per percepirne la complessità, pensate solo all’implementazione della Banca Dati che deve essere disponibile e che deve essere la più aggiornata e particolareggiata affinché la perizia possa rispondere a tutte le variabili possibili.

L’applicazione permette di quantificare immediatamente il danno e di non lasciare il cliente nel limbo di una fattura che deve/non deve arrivare e di quanto sarà l’importo. Riduce drasticamente i contenziosi in quanto chi accetta in quel momento ha già fatto presente le sue contestazioni che verranno, o meno, accettate in fase di verbalizzazione.

Il processo di chiusura contratto e di fatturazione diventa immediato grazie all’automatica trasmissione della perizia ai gestionali Leasys.

In appena 6 mesi dal Kick-Off questa procedura ha interessato circa il 25% delle chiusure contratto. Un 25% che aumenta sensibilmente se si pensa che l’obiettivo è quello di chiudere “solo” l’80% dei contratti con questa nuova metodologia.

Quali i risultati?
I verbali non accettati rappresentano il 15%, di cui buona parte è composta da clienti che non avevano la delega necessaria per accettare la valorizzazione dell’addebito dei danni.
A questo 15% va sottratto anche chi ha già una situazione conflittuale, pregressa, con l’azienda…beh, dopo solo 6 mesi, sono già bei feedback!

Voglio soffermarmi a quelli che definisco vantaggi indiretti, con una valenza soprattutto commerciale.

In primo luogo, la chiarezza e la trasparenza di un processo così documentato e condiviso permette alle forze commerciali di avere una conoscenza immediata e completa del conto economico del cliente ed operare nel miglior modo possibile per un prolungamento del contratto o per un suo rinnovo.
Quindi attività di CRM altamente personalizzate sembrano essere alla portata di tutta l’azienda.

Il Remarketing, attraverso il verbale di riconsegna prodotto dall’App promuove la vendita del veicolo direttamente al centro di riconsegna. Qualora venisse finalizzata la vendita, i costi di trasporto e di gestione dei piazzali verrebbero meno.
Il verbale di riconsegna diventa un momento centrale per le attività di Remarketing; non ci saranno più i “califfi” nel piazzale o le “anomale” trasformazioni nelle operazioni logistiche.

Tutto ciò si potrebbe tradurre in un vantaggio in termini di competitività, sia come servizio offerto che come quotazione della rata di noleggio.

Non è da sottovalutare la possibilità di Leasys, di incrociare le perizie di rientro della vettura con quelle di consegna dell’auto all’acquirente (in caso di privato diventa una vera e propria scheda di conformità che fa da base alla Garanzia di Conformità o Legale) ed agire in modo da ottimizzare i suoi costi.

Ritornando all’inizio del post, sono queste le innovazioni di cui abbiamo bisogno, piccoli e semplici step che semplificano la vita a tutti. Novità che rompono con le consuetudini e che rendano le procedure chiare, trasparenti e veloci: è l’unica strada per ridare dignità e credibilità al settore automotive.

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A day in the life: Vehicle inspector – Un giorno con: Il Perito Auto Ispettore

perito auto appraiser car

Dealing with drivers is a constant challenge for BCA vehicle inspector Andy Kendall, especially when it comes to signing for a repair estimate that may reach thousands of pounds.
Kendall has been with BCA for more than 16 years, originally starting his career in the bodyshop and then progressing to a vehicle inspector’s role.
He is one of BCA’s 45 field inspectors in the UK, who travel around the country assessing fleet vehicles either on-site or at one of BCA’s auction centres.
Their job is to estimate the total cost to restore and repair a vehicle which is being defleeted, either for the leasing company to use as a guide when setting recharges or for fleets prior to sending vehicles off to auction. All inspectors have a ready-made office in the boot of their car which includes a printer, hand-held devices and camera.
The inspection process
The inspectors use a grading process to assess a vehicle’s body and trim, with grade one being the best condition and grade five indicating that substantial repair work needs to be carried out.
“The whole thing about vehicles going into a bodyshop is time,” says Kendall.
“Time is money in terms of company vehicles, and the grading helps highlight to potential buyers how much work would be needed.
“This is invaluable so our clients know what it is going to cost them to be able to sell the vehicle.” The companies that commission BCA’s inspectors may also have requirements and standards they expect the vehicles to be returned in with their own damage checklist with different associated costs.
There will be slightly different views on wear and tear and damage between leasing companies and manufacturers. On the flip side, some may not charge for things others will.
For example, leasing companies differ on whether they issue a fine when a vehicle’s service history is missing. During a vehicle inspection, all damage is photographed and uploaded into BCA’s reporting system.
Natural light has to be present to be able to carry out the inspection correctly and all drivers are instructed to clean their vehicles beforehand.
If the inspector turns up and the car or van is too dirty, they can refuse to perform the inspection with the charge still payable by the company.
“Dealing with the driver is a particular challenge and getting a signature from them, especially when they are faced with a particularly high bill, can sometimes be difficult,” says Kendall.
“People will deny they have had an accident and say that damage has happened without their knowledge.”
Repair damage promptly and properly
Repair early and professionally is a key message the inspectors try and get through to drivers, stressing the extra costs associated with badly carried out smart repairs or damage that goes untreated.
“Quite often we do come across smart repairs that are not always done well, which then ends up being counter-productive because the client ends up paying more to get the work re-done,” says Kendall.
“The key thing for us in the broader scheme of things is the message to get repairs done early rather than later. In our experience, damage left untreated ends up costing more in the long run and causes more damage when left.”
Wheels, tyres and bumpers are the most common damages, while incidents of air vents damaged by phone holders are becoming more frequent.
Communication is key
“Our role is to deliver a transparent audit trail for the client’s asset so they can see the condition of the vehicle when it came from fleet and decide on how to cost the vehicles back,” says Kendall.
To keep vehicle recharges down, he urges fleet operators to keep communicating to drivers the importance of reporting damage and keeping vehicles in a good condition.
“It is down to good fleet management, monthly checks and good communication to keep the vehicles in good condition,” he said.
“Not having a blame culture is also a good thing, as this can make it easier for drivers to report any damage rather than avoid doing it.”

                                                           TRADUZIONE:

Trattare con i drivers è una sfida costante per l’ispettore di veicoli della BCA Andy Kendall, soprattutto quando si tratta di sottoscrivere  un preventivo di danno che può raggiungere migliaia di sterline.
Kendall è con BCA da oltre 16 anni, ha iniziato la sua carriera in carrozzeria e poi è diventato un Perito Auto Ispettore.
Egli è uno dei 45 ispettori in campo di BCA nel Regno Unito, che viaggiano in tutto il paese per valutare i veicoli della flotta sia presso i clienti che presso uno dei centri di vendita all’asta di BCA.
Il loro compito è quello di stimare il costo totale per ripristinare e riparare un veicolo che viene tolto dalla flotta, sia per la società di leasing per fissare il prezzo di vendita o per le flotte prima di inviare i veicoli all’asta.
Tutti gli ispettori hanno un ufficio pronto all’uso nel bagagliaio della loro auto, che comprende una stampante, dispositivi palmari e macchina fotografica.
Il processo di ispezione
Gli ispettori utilizzano un processo di classificazione da 1 a 5 per valutare la carrozzeria del veicolo e assegnare, con un valore tra 1 per la migliore condizione e il grado 5 che  indica che i lavori di riparazionecon sostituzione del ricambio deve essere effettuato.
“La cosa più importante per i veicoli che entrano in una carrozzeria è tempo”, dice Kendall.
“Il tempo è denaro per i veicoli aziendali, e la classificazione aiuta molto i potenziali acquirenti indicando quanto lavoro sarà necessario.
“Questo ha un valore inestimabile e i nostri clienti sanno cosa verrà a costare loro riparare il veicolo prima di venderlo.”
Le società forniscono agli ispettori della Commissione di BCA calibri di valutazione diversi che indicano come i veicoli devono essere restituiti e danno specifiche checklist con differenti costi da abbinare ad ogni singolo danno.
Ci saranno leggere differenze di valutazione  su usura e danni tra le società di leasing e produttori o NLT. Il rovescio della medaglia è che alcuni non pagheranno riparazioni che altri faranno.
Ad esempio, le società di leasing si differenziano se emettono una penale quando il libretto di manutenzione  di un veicolo è mancante.
Nel corso di una ispezione del veicolo, tutto il danno viene fotografato e caricato nel sistema di reporting di BCA.
La luce naturale deve essere presente per poter effettuare l’ispezione correttamente e tutti i driver sono incaricati di pulire i loro veicoli in anticipo.
Se l’ispettore vede  l’auto o il furgone ed è troppo sporco, può rifiutarsi di eseguire l’ispezione addebitando il costo dell’ispezione alla società.
“Trattare con il conducente è una sfida particolare e ottenere una firma da loro, soprattutto quando sono di fronte a un conto particolarmente elevato, a volte può essere difficile”, spiega Kendall.
“La gente nega di aver avuto un incidente e dice che il danno è avvenuto a loro insaputa.”
Riparare i danni prontamente e correttamente
Riparare presto e professionalmente è un messaggio chiave che gli ispettori cercano di dare attraverso i conducenti, sottolineando i costi aggiuntivi associati con le riparazioni  da fare  o  male effettuate.
“Molto spesso noi incontriamo riparazioni  che non sono sempre fatte bene, e poi finisce per essere controproducente perché il cliente finisce per pagare di più per un lavoro rifatto”, spiega Kendall.
“La cosa fondamentale per noi in linea di massima è il messaggio per ottenere riparazioni fatte presto e bene piuttosto che male o più tardi. Nella nostra esperienza, il danno non trattato finisce per costare di più nel lungo periodo e provoca più costi quando si ripara. “
Ruote, pneumatici e paraurti sono sede dei danni più comuni, mentre gli episodi di prese d’aria danneggiati dai titolari di telefonia sono sempre più frequenti.
La comunicazione è la chiave
“Il nostro ruolo è quello di fornire una linea di controllo trasparente per gli asset del cliente in modo che possano vedere la condizione del veicolo quando è arrivato dalla flotta e decidere come dare il veicoli indietro”, spiega Kendall.
Per mantenere il veicolo in forma, egli esorta i gestori di flotte per mantenere la comunicazione ai conducenti sull’importanza di riportare danni e mantenere i veicoli in buone condizioni.
“Per una buona gestione della flotta sono necessari controlli mensili e una buona comunicazione che obblighi i conducenti a  mantenere i veicoli in buone condizioni”, ha detto.
“Non avendo una cultura di responsabilità  è anche una buona cosa per i conducenti di segnalare prontamente eventuali danni, piuttosto che evitare di farlo.”

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Riparazioni nascoste su auto nuove: cosa fare?

Le Case e concessionarie spesso affermano di non saperne nulla, ma danni e registrazioni vengono sempre archiviati su computer

riparazione carrozzeria auto nuova
Click sull’immagine per vedere video
La puntata di giovedì 15 maggio 2014 ci ha visti, insieme ai colleghi di “Manda Rai Tre”, dalla parte di un automobilista di Pescia (PT) che ha scoperto di aver comprato un’auto nuova con evidenti riparazioni alla carrozzeria, non dichiarate all’atto della vendita. Insieme ad un redattore del programma di Rai3, ci siamo recati sul posto per verificare direttamente la vettura, come documentato dal video completo del servizio televisivo. In attesa di conoscere gli sviluppi e la conclusione del caso, vogliamo approfondire alcuni aspetti che i tempi televisivi molto stretti non consentono di fare.

LO SPESSIMETRO DIGITALE NON MENTE – In primo luogo, le nostre verifiche effettuate con uno spessimetro digitale (vedi video) hanno appurato che la lamentata riparazione ha coinvolto anche lo sportello posteriore destro, mentre inizialmente le attenzioni del cliente e del suo carrozziere si erano concentrate solo sulla zona montante/passaruota posteriore destro e relativo vano porta inferiore. Infatti, lo strumento da noi utilizzato supera per precisione anche il più esperto occhio umano che si ferma a indizi visibili e superficiali ma non riesce a percepire una differenza di oltre 100 micron di spessore di vernice tra due pannelli di carrozzeria (1 micron= 1 millesimo di mm). Come da noi più volte segnalato (vedi articolo I difetti della vernice: come riconoscerli. Occhio alle riparazioni nascoste su vetture nuove e le nostre risposte ai lettori), molti carrozzieri si ostinano a non dotarsi di tale strumento (talvolta ne ignorano addirittura l’esistenza) che invece sarebbe di estrema utilità, specie nelle contestazioni e nelle perizie. Nel caso specifico, abbiamo misurato sullo sportello posteriore destro spessori dello strato di vernice di ben oltre 200 micron con picchi di 244 micron, come risulta dal video Rai. Viceversa, nella zona passaruota si registrano valori molto ridotti (60 micron), al di sotto degli spessori standard previsti per il tipo di vettura ( 90-110 micron). In ambedue i casi, ci troviamo di fronte a parti riverniciate.

QUANDO VIENE DANNEGGIATA L’AUTO? – Ma dove e come può avvenire un danno su una vettura nuova? Per rispondere a queste domande riportiamo, per praticità, alcuni stralci del nostro dettagliato articolo pubblicato su SicurAUTO nel 2011.

Si può quindi affermare che i problemi di verniciatura o di corrosione della scocca derivanti da carenze in produzione su vetture nuove, oggi siano abbastanza rari, ma è pur sempre possibile l’eventualità che il veicolo sia stato riparato e parzialmente riverniciato per vizio riscontrato in catena di montaggio o per danno di trasporto. In questi casi la riparazione è inevitabile per rendere presentabile un’auto nuova di fabbrica ma se l’entità della riverniciatura (a prescindere dalla qualità apparente della riparazione) deprezza il valore del veicolo nuovo, questa andrebbe di regola dichiarata al compratore che potrà decidere se rifiutare o accettare ugualmente il bene e chiedere una riduzione del prezzo.

Per esperienza, sappiamo che il venditore quasi mai dichiara un’avvenuta riparazione di carrozzeria prima della consegna del veicolo, nonostante sia economicamente sollevato, in gran parte dei casi, dagli oneri di riparazione, sia dalla copertura assicurativa per danni sui veicoli durante il trasporto dalla fabbrica al concessionario, sia dalla Casa costruttrice nel caso di riparazione avvenuta in fabbrica. In ambedue i casi esiste sempre relativa documentazione che accompagna la “storia” della vettura. Per le vetture prodotte all’estero, le fasi del trasporto possono essere più complesse in base alla distanza: caricamento su camion in fabbrica e scarico su piazzali di 1° stoccaggio in attesa di imbarco su nave o trasporto via treno. All’arrivo, altro scarico delle vetture e parcheggio sui piazzali di stoccaggio nel Paese di destinazione ove troviamo stoccate anche le auto fabbricate in loco. Da qui, quando arriva il momento (ma possono passare anche diversi mesi), ultimo caricamento su camion, destinazione concessionario. Come si vede, i passaggi sono tanti ele possibilità di danni alla carrozzeria, non gravi ma pur sempre evidenti, sono sempre in agguato. Sconsigliabile ai futuri acquirenti più sensibili, assistere alle operazioni di carico-scarico e spostamenti delle vetture nuove!

I DANNI DI TRASPORTO VENGONO SEMPRE ANNOTATI – Anche le ditte che gestiscono i piazzali di stoccaggio ed i camion trasporto vetture, sono spesso attrezzate con carrozzerie proprie, anch’esse abilitate al ripristino dei danni di trasporto. Da quanto esposto, appare evidente che l’iter di ogni vettura sia perfettamente ricostruibile e gli eventuali danni di trasporto (e le conseguenti riparazioni), vengono regolarmente annotati ai fini assicurativi. Basta digitare al pc di un addetto ai lavori il VIN (numero di telaio) di una vettura per visualizzare la storia di quel veicolo dalla fabbrica al concessionario. Dunque, le Case e le concessionarie che affermano di non sapere dove e chi abbia riparato una certa vettura, non sono credibili.

COSA PU0′ FARE IL CONSUMATORE – Ma quali sono i passi che il consumatore deve intraprendere in casi del genere? Anzitutto controllare attentamente l’auto in fase di consegna, meglio ancora se possibile, prima della consegna, eventualmente con l’ausilio di un carrozziere esperto. Nel caso emergano, a consegna già avvenuta, evidenti indizi di riparazioni di carrozzeria, è opportuno segnalare subito l’evento alla concessionaria venditrice con lettera racc. e far verificare la vettura al responsabile assistenza. A questo punto le risposte della ditta venditrice possono essere varie ed in funzione di queste il cliente adotterà le mosse successive. In caso di mancato riconoscimento del vizio, il cliente sarà costretto a tutelare i propri diritti informando anzitutto la Casa madre, se del caso con il supporto di un legale o di una associazione di difesa consumatori (ricordiamoci però che, secondo il Codice del Consumo, èsempre il venditore il primo responsabile). Di fronte al reiterato rifiuto della controparte, non resta che l’azione legale con richiesta di una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) al tribunale competente. Le controindicazioni dell’azione legale sono i costi da sostenere e l’eccessivadurata del procedimento (da 5 a 7 anni) se si considerano i vari gradi di giudizio. Tali aspetti possono scoraggiare il consumatore e tornano a vantaggio del venditore/ costruttore. Nel caso il venditore/costruttore riconosca il vizio, non è sufficiente il ripristino a titolo gratuito delle parti interessate ma è doverosa, quanto meno, la riduzione del prezzo dell’auto acquistata con vizio occulto. Il consumatore può altresì richiedere in alternativa la risoluzione del contrattocon la restituzione dell’importo pagato, oppure la sostituzione del bene. Purtroppo, assai raramente le concessionarie o le Case decidono responsabilmente in sede extragiudiziale di rispettare ed applicare gli art. 129 e 130 del Codice del Consumo in materia di diritti del consumatore. Da non trascurare, in caso di difficoltà ad ottenere il riconoscimento dei propri diritti, il coinvolgimento dei media televisivi, come appunto “Mi manda Rai 3” il cui impatto mediatico è molto forte, e delle testate di settore del web e della carta stampata. Spesso i risultati arrivano, ma di norma a telecamere spente. Noi di SicurAUTO.it, come sapete, siamo sempre pronti a ricevere le vostre segnalazioni.

IL RIFACIMENTO DI UN RIFACIMENTO – Tornando al caso specifico da noi esaminato, abbiamo notato un altro aspetto poco chiaro. Nella lettera del 18 aprile 2014 inviata da Fiat al cliente Sig. La Gioia si scrive testualmente: “a seguito delle verifiche svolte con il supporto del nostro Responsabile Tecnico di zona, siamo stati informati che lo stesso aveva già condotto i necessari approfondimenti” In realtà al Sig. La Gioia, come riferitoci dallo stesso in occasione del nostro incontro, non risulta che la sua vettura sia mai stata esaminata dal Responsabile tecnico di zona, nonostante il cliente avesse proposto due date possibili per detto controllo. Nella lettera suddetta la Fiat conferma al cliente la disponibilità della Casa al ripristino “di quanto oggetto di segnalazione” a titolo gratuito. In altri termini, secondo Fiat, si dovrebbe procedere alla riverniciatura delle parti interessate, già riverniciate in precedenza. Insomma, il rifacimento di un rifacimento che il cliente, a giusta ragione, non ha ritenuto accettabile.

DEPREZZAMENTO DEL BENE – Nessun accenno all’evidente deprezzamento del bene venduto, ad una prevista riduzione del prezzo per palese vizio occulto, alla eventualità della sostituzione del bene non conforme, agli obblighi derivanti dal Codice del Consumo. Che inchioda alle proprie responsabilità il venditore che, sbagliando (volutamente), ha dirottato il cliente sulla Casa madre. Mentre Fiat, in questo caso, potrebbe anche non essere responsabile se l’auto è stata danneggiata dalla concessionaria. Un ennesimo caso in cui i diritti del consumatore, sanciti da leggi dello Stato, vengono ignorati. Rileviamo comunque con disappunto che nessun rappresentante di Fiat né della concessionaria venditrice abbia accettato l’invito di Mi manda Rai 3 a confrontarsi in studio in diretta tv. Quasi mai le Case automobilistiche coinvolte dalle legittime lamentele della clientela si presentano in trasmissione per un confronto costruttivo e trasparente con la propria clientela, confronto che invece sarebbe estremamente utile e positivo anche per l’immagine e il buon nome del marchio. Le Case assillano i clienti con sondaggi telefonici noiosi, sempre uguali e questionari inutilmente ampollosi e ripetitivi sulla soddisfazione del servizio post-vendita, ma evitano ad arte le domande realmente cruciali. Hanno timore delle richieste di risarcimento e dei contenziosi ma non fanno nulla per evitarli. In certe concessionarie assistiamo all’apoteosi di motti e frasi fatte inneggianti alla soddisfazione del cliente come bene prezioso: parole al vento non seguite dai fatti. Evidentemente, gran parte del management del settore auto operante nel nostro Paese non vuole esporsi, rifiuta il leale contraddittorio con la clientela insoddisfatta e con l’opinione pubblica ed è lontano anni luce dalla cultura e dal senso di responsabilità dimostrati dai vertici di alcune Case automobilistiche giapponesi che hanno chiesto pubblicamente scusa in tv ai loro clienti per alcuni inconvenienti oggetto di richiami. Insomma, una buona occasione persa per dimostrare trasparenza, rispetto delle regole e serietà commerciale di fronte alle legittime aspettative dei consumatori.

di Bruno Pellegrini fonte

http://www.sicurauto.it/blog/news/riparazioni-nascoste-su-auto-nuove-cosa-fare.html

 

TEAM LEADER SINISTRI RAMO DANNI

Titolo dell’offerta: TEAM LEADER SINISTRI RAMO DANNI
Categorie:
Finanza, banche e credito – Assicurazioni
Livello: Impiegato
Personale a carico: 1 – 5
Numero di posti vacanti: 1
Descrizione dell’offerta: Kelly Services è specializzata nel reclutamento e nella selezione di personale temporaneo e a tempo indeterminato per le aree Amministrazione, Contabilità, Finanza, Banche ed Assicurazioni.

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TEAM LEADER SINISTRI RAMO DANNI
ll/La candidato/a sarà inserito/a all’interno dell’Area Back Office e seguirà l’attività di gestione dei sinistri trattati dalla società (Ramo Danni) sia operativamente sia coordinando un team di risorse.

Riportando al Responsabile dell’Area Back Office, la figura ricercata si occuperà di: gestione quotidiana delle attività tecniche a supporto del proprio team di liquidatori, valutazione delle risorse, gestione ferie/permessi, attività operativa su tutte le fasi di back office (apertura telefonica del sinistro, istruzione pratica, liquidazione)

Requisiti:

·almeno 3/4 anni di esperienza nel ruolo c/o società di gestione di servizi assicurativi e/o compagnie assicurative on line – telefoniche e/o broker di assicurazioni
·conoscenza dei principali aspetti tecnici legati ad una polizza assicurativa in ambito Ramo Danni
·capacità decisionale in fase di liquidazione con l’assicurato

Inquadramento e retribuzione: la proposta economica sarà commisurata alle reali competenze e capacità del/la candidato/a.
Si offre inserimento a tempo determinato di 12 mesi finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato (valutabile inserimento diretto a tempo indeterminato in base all’esperienza specifica del candidato).
Sede di lavoro: Milano

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