10/04/2013 | La crisi non accenna ad allentare la presa sulle reti vendita-assistenza italiane, con la conseguente chiusura di molte aziende, che crea “buchi” nella copertura territoriale, anche dal punto di vista dei centri di assistenza/riparazione. Vediamo, da un’indagine a campione sulle case auto più note, quali sono le regioni più colpite
A ottobre del 2012 Jaques Bousquet, presidente UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), dichiarava “Ogni giorno chiude un’autoconcessionaria”, a inizio marzo 2013 un’indagine del Sole 24 Ore conferma questa preoccupante dichiarazione.
Dallo studio fatto dal quotidiano risulta, infatti, che le concessionarie auto non sono più in grado di fronteggiare il difficile periodo attuale risultando costrette a chiudere, indipendentemente che si trovino a nord, al centro o al sud. Questa situazione, già di per sé problematica, si aggrava se si considera che i centri di assistenza autorizzati seguono a ruota le case auto nel loro declino.
La crisi del comparto non fa distinzioni di regione o di marca, si trovano costretti a chiudere sia gli showroom di grandi marchi prestigiosi, sia quelli delle più comuni citycar, l’elenco completo dei quali è stato pubblicato dal Sole 24 ore.
Questo fenomeno lascia di conseguenza il territorio nazionale sprovvisto di centri di assistenza di un brand piuttosto che un altro.
In seguito ad una ricerca dei concessionari sui siti web delle case auto, risulta che le regioni che ne pagano maggiormente le conseguenze sono fondamentalmente tre: Molise e Basilicata al centro, seguite dalla Valle d’Aosta al nord.
In questo contesto il caso più rilevante è, comunque, il Molise, in cui è impossibile trovare concessionari autorizzati BMW, Chrysler, Citroen, Dahiatsu, KIA e Mazda. In Basilicata non esiste la Land Rover e, infine, non c’è nessuna possibilità di procurarsi né una Chrysler né una KIA in Val d’Aosta.
È evidente quale sia il danno in termini economici per i centri d’assistenza autorizzati, ma va considerato che questa situazione può giocare a vantaggio degli autoriparatori indipendenti.
La nuova BER 2012, infatti, garantisce ai proprietari di automobili nuove (dunque ancora in garanzia) di effettuare interventi di tagliando in qualunque officina a loro scelta. L’autoriparatore, di conseguenza, può scegliere autonomamente quali ricambi utilizzare, se di marca o semplicemente di qualità equivalente, e la garanzia decadrebbe unicamente se fosse dimostrato che il danno è conseguente all’intervento dell’autoriparatore o determinato da un difetto del ricambio stesso.