Falsi incidenti con la complicità dei medici degli ospedali pubblici: 4 arresti e dottori sospesi

La banda del “colpo di frusta”, così medici e periti truffavano le assicurazioni simulando falsi incidenti

Le indagini dei carabinieri hanno accertato una truffa da oltre due milioni di euro. 32 le persone indagate, quattro gli arresti. Sospesi dal servizio i dottori conniventi

Entravano letteralmente in scena dopo aver selezionato attori e figuranti. Una vera e propria associazione a delinquere in grado di simulare alla perfezione falsi incidenti stradali per poi ottenere liquidazioni e risarcimenti che variavano dai 10 ai 20mila euro. Quattro le persone che avevano organizzato la frode a danno delle compagnie assicurative, altrettanti i medici che nei pronto soccorso degli ospedali pubblici firmavano poi falsi referti con lesioni inventate accertando, in alcuni casi, l’invalidità permanente delle persone coinvolte nella truffa: colpi di frusta, danni permanenti per la mobilità, collari cervicali che poi i fantomatici feriti indossavano per non destare sospetti in caso di accertamenti dei periti assicurativi, quelli veri. Trentadue le persone indagate, reclutate dalla banda soprattutto fra i cittadini che avevano bisogno di denaro. A smascherare il sistema i carabinieri che hanno arrestato quattro persone. Quattro i dottori invece sospesi dal servizio.

La banda dell’ex perito assicurativo

A capo del sistema un ex perito assicurativo, molto conosciuto nella Capitale. Una romano di 77 anni residente a Monteverede, riuscito a guadagnare talmente tanto denaro da potersi permettere auto e ville di lusso, oltre ad una vita da nababbo. Assieme a lui un fidato collaboratore, un 50enne romano, ed altre due persone (padre e figlio entrambi romani di 59 e 29 anni). A favorire la frode quattro medici in servizio all’ospedale Sandro Pertini, al Santo Spirito, ed al presidio medico di Fregene. Dottori poi sospesi dal servizio pubblico per un periodo compreso fra i 6 ed i 12 mesi. Una frode assicurativa che dal 2018 al maggio del 2021, come accertato dagli inquirenti, è riuscita a “sfilare” alle compagnie assicurative oltre 2 milioni di euro di risarcimento.

Come funzionava la frode

Ma come funzionava il sistema dell’associazione per delinquere? In maniera oliata, quasi perfetta, organizzata nel dettaglio in varie fasi: la pianificazione del falso incidente, che prendeva avvio dalla conoscenza dei turni dei medici del pronto soccorso. Seguiva poi l’individuazione degli attori e dei veicoli da coinvolgere. Quindi una terza fase, quella della messa in scena. Poi la denuncia del sinistro (tramite Cid), la perizia del veicolo, le visite ortopediche e gli esami radiologici. Infine le visite medico legali, i falsi testimoni e la fase finale della liquidazione.

Il sistema dell’associazione a delinquere

A smascherare il sistema i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Centro che in un periodo di circa tre anni hanno accertato, tramite intercettazioni telefoniche, immagini video e fotografiche ed investigazioni vecchia maniera, una sessantina di falsi incidenti. Un sistema che iniziava con un incontro fra uno dei quattro membri del sodalizio con “l’attore di turno” in un bar della zona di Piazza Bologna. Qui gli indagati venivano letteralmente istruiti sul da farsi.

L’indagine dei carabinieri

Le indagini degli investigatori dell’arma, che si sono avvalse dello strumento delle intercettazioni telefoniche, ha consentito di raccogliere gravi indizi a carico di alcuni avvocati e medici di pronto soccorso in servizio presso gli ospedali della Capitale – con le aziende sanitarie completamente estranee ai fatti, che sarebbero stati disposti a certificare falsamente gravi lesioni patite dalle persone coinvolte, su cui l’organizzazione poteva contare.

Attori e tariffario

La consistenza dei proventi derivanti dagli incidenti stradali, generata in massima parte dai risarcimenti delle lesioni riportate dagli infortunati, dava luogo a liquidazioni comprese tra i 10.000 ed i 20.000 Euro. I vari membri del sodalizio, inclusi medici e “attori”, venivano remunerati, anche in base a un “tariffario” con compensi variabili dai 300 ai 500 euro per sinistro.

Una frode da 2 milioni di euro

L’indagine ha consentito di raccogliere elementi indiziari circa la falsità di oltre 50 incidenti stradali, ai quali avrebbero preso parte, anche occasionalmente, più di 250 soggetti. Il danno economico che si stima sia stato arrecato alle Compagnie assicurative, che hanno fornito piena collaborazione nell’indagine per le truffe ai loro danni, è quantificabile, per difetto, in oltre 2 milioni di euro.

Un’attività lavorativa

Come evidenziato dal pm, le indagini hanno portato ad accertare la falsità di una sessantina, – fra cui 20 di essi – ritenuti più significativi anche per tipo e quantità di prove raccolte. Dalla disamina delle indagini svolte è emerso un collaudato modus operandi che si articolava in varie fasi. In tale contesto la banda “con notevole spregiudicatezza e scaltrezza” ha “promosso ed organizzato l’associazione oggetto di indagine dedicandosi quotidianamente alla pianificazione di falsi sinistri stradali ponendosi alla ricerca di “attori” e messi da coinvolgere nei falsi sinistri”. “La loro è una vera e propria attività lavorativa che necessariamente prosegue nel tempo visto che è l’unica fonte di reddito. Il numero di sinistri contestati ed emersi consente di affermare con certezza che non si tratta di una attività occasionale”.

Quattro arresti e medici sospesi

Concluse le indagini, stamattina, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Roma Centro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, su richiesta della procura della Repubblica, per i reati di associazione per delinquere, frodi ai danni di assicurazioni, corruzione. L’ordinanza dispone la misura degli arresti domiciliari per 4 persone e per quattro medici di pronto soccorso la misura della sospensione dal pubblico servizio per periodi di 6 e 12 mesi.

Sorgente: Falsi incidenti con la complicità dei medici degli ospedali pubblici: 4 arresti e dottori sospesi

Raincoat, una soluzione assicurativa parametrica per difendere gli agricoltori dai rischi Cat Nat

La startup di Porto Rico ha sviluppato una piattaforma che offre soluzioni assicurative integrate contro il rischio climatico con l’apporto di trigger parametrici.

Da qui la scelta di fondare Raincoat. “Mi sono reso conto che serviva alle compagnie una soluzione che si basasse su modelli assicurativi parametrici – prosegue Gonzalez – All’epoca esistevano soluzioni parametriche che però non erano molto diffuse. Questo a causa delle difficoltà riscontrate nella creazione di sistemi appropriati che potessero essere integrati nei canali esistenti delle assicurazioni. A quel punto io, in accordo con il mio team, abbiamo riunito un gruppo di esperti e così abbiamo iniziato a lavorare a una soluzione che poi ha dato vita alla nostra realtà”.

Ad oggi, la società portoricana ha sviluppato una serie di soluzioni end-to-end che possono essere integrate all’interno dei canali esistenti dei partner assicurativi per facilitare la loro risposta in caso di richieste di indennizzo a seguito di eventi catastrofali. “Le nostre soluzioni assicurative vanno a integrare le polizze tradizionali e aiutano le compagnie a garantire agli utenti finali una più celere resilienza finanziaria – spiega Gonzalez – In questo modo riusciamo a superare il problema legato ai periti assicurativi, di cui si parla troppo poco. A seguito di una catastrofe naturale, infatti, i periti si trovano ad affrontare enormi volumi di richieste di intervento. Questo comporta una grande mole di lavoro e, di conseguenza, un ritardo importante nell’erogare un indennizzo, impedendo agli assicurati la possibilità di ricominciare a vivere”. Leggi il seguito da sorgente…

Sorgente: Raincoat, una soluzione assicurativa parametrica per difendere gli agricoltori dai rischi Cat Nat

Puoi consultare EUROTAX giallo e blu gratis in internet

LISTINO USATO

Grazie a       alVolante.it       è possibile trovare in rete una “ampia” selezione di modelli di cui ci sono le quotazioni Eurotax di Sanguineti Editore (quasi tutti direi). 

al Volante: Fra tutti i modelli che si sono affacciati sul mercato italiano negli ultimi 9 anni abbiamo selezionato i più importanti in questo listino auto usate: le quotazioni Eurotax delle auto di seconda mano sono espresse in migliaia di euro e riferite a veicoli in regola con la revisione periodica, con percorrenze nella norma (da 10.000 a 25.000 km l’anno secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione) e che non richiedano particolari spese di ripristino per parti meccaniche o di carrozzeria. I prezzi nel listino auto usate non considerano la presenza di eventuali optional presenti nell’auto, che possono far salire la quotazione in rapporto all’incidenza che avevano sul costo dell’auto nuova.

eurotax disco

http://www.alvolante.it/listino_auto/usato#accessori

Giallo per i privati (vendita), blu per i commercianti (acquisto)

Con il link di questa pagina si accede ad una selezione. Per avere la quotazione di tutte le auto è necessario essere iscritti.

Eurotax come Quattroruote pubblica le quotazioni delle auto con meno di 10 anni di età. Per quotazioni di auto più anziane bisogna usare i siti on line come autoscout, automobili.it, indicata o altri riservati ai professionisti

Dietrofront sull’ “occhio elettronico”

20141024-071546.jpg Scompare dalla Legge di Stabilità il provvedimento che prevede l’utilizzo di dispositivi elettronici ( autovelox, tutor, telecamente ztl e semaforiche) per scovare le auto senza RCA

Passo indietro del Governo sull’ “occhio elettronico”. Negli scorsi giorni la Camera aveva approvato il disegno di legge che prevede l’utilizzo di dispositivi elettronici ( autovelox, tutor, Vergilius telecamere ztl e semaforiche, ) per scovare le auto senza RCA, incrociando i dati con l’archivio centrale della motorizzazione. Ma ora, nell’ultima versione del testo della Legge di stabilità, sembrerebbe essere tutto sparito. Non sono state rese noto le motivazioni, ma parrebbe che a frenare l’iter la questione sanzioni, che sta dividendo il ministero dell’Interno e quello dei Trasporti. Non si è infatti ancora deciso se le sanzioni debbano arrivare in automatico o tramite convocazione dei proprietari dell’auto per chiedere chiarimenti (andando a evitare il rischio di una “pioggia di multe”).
Il dato di fatto è comunque che la frase che doveva essere aggiunta alla fine del comma 1 bis è stata eliminata. Essa prevedeva l’ “accertamento, per mezzo di appositi dispositivi o apparecchiature di rilevamento, di cui è data informazione ai conducenti dei veicoli a motore interessati, della violazione dell’obbligo dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, effettuato mediante il confronto dei dati rilevati riguardanti il luogo, il tempo e l’identificazione dei veicoli con quelli risultanti dall’elenco dei veicoli a motore che non risultano coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi”
Resta da capire se si tratta di un vero e proprio dietrofront o di una impasse che può essere superata con una nuova stesura della norma.

www.carrozzeria.it

In arrivo la APP di Periti Auto

 mockup_2 Sono in fase avanzate le operazioni per diffondere la APP dei Periti Assicurativi. Conterrà la posizione sul territorio dei Periti Auto registrati che possono intervenire nell’immediatezza del sinistro per “cristallizzare” la situazione e la chiamata automatica di soccorso con l’invio del carro attrezzi o dell’ambulanza nel punto preciso in cui ce n’è bisogno rilevato in automatico dallo smartphone.

Ma vediamo nel dettaglio le funzionalità di questa nuova APP Android / Iphone.

In avvio l’app provvede subito a localizzare la persona, mostrando il livello di qualità di ricezione del segnale (Gps piu’ alto, Wifi medio, 3G meno preciso), anche con la precisione in metri con la quale si segnalerà la posizione dell’utente. Ci sono poi due pulsanti della stessa dimensione:

RICHIESTA INTERVENTO
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e  CHI SIAMO

premendo il pulsante “CHI SIAMO” si apre una pagina di spiegazioni sul servizio, chi ne e’ titolare, ed un disclaimer sulla privacy ed altre informazioni.

Premendo il pulsante dell’ intervento, viene richiesto all’utente se si tratta di sinistro o guasto. In caso di sinistro è data la possibilità, dopo la richiesta di soccorso se necessario, di aggiungere 4 foto georeferenziate ed inserire altre informazioni come ad esempio feriti, eventuali testimoni ecc ecc. e di chiedere se si desidera l’invio di un Perito Auto per “cristallizzare” il sinistro o semplicemente per un aiuto nella compilazione della CAI.

In caso di guasto si va direttamente all’invio di richiesta di soccorso.

La schermata della richiesta di soccorso richiederà :

nome e cognome della persona
targa del mezzo (pre-impostabili)

eventuali note descrittive (che vengono inviate al server per “apertura pratica”) ed un pulsante “invia segnalazione” alla pressione del quale è precompilato un sms da inviare ad un numero verde predefinito, con testo anch’esso predefinito, contenente i dati di localizzazione, nome cognome dell’utente e modello e targa del veicolo. Viene aggiunto anche il dato dell’ IMEI che identifica univocamente il telefonino.

In caso di sinistro, oltre all’ sms è previsto un invio al server delle foto, più i dati dell’utente, targa e tutti i dati inseriti dall’utente. In caso di mancanza di connettività, l’app sospende l’invio fino a che non sarà nuovamente disponibile una connessione ad internet.

E’ previsto, per semplificare la richiesta di soccorso in caso di emergenza,  il censimento della persona  che può inserire nome, cognome, targa del mezzo, da riproporre poi direttamente nella schermata di richiesta di soccorso.

mockup_1 Cari Colleghi Periti Auto, Investigatori, Accertatori, Ricostruttori, Avvocati, Periti R.E., Agenti di Assicurazione, Broker, Patrocinatori, Carrozzieri o di altre categorie legate al mondo dell’Infortunistica Stradale, se siete disponibili ad intervenire nell’immediatezza del sinistro per fare una rilevazione “light” (solo per sinistri senza feriti) con la compilazione della CAI, affrettatevi a registrarvi con gli orari e le zone di reperibilità e l’email, oltre al n° di telefonino ovviamente.

Scarica la App per Android https://play.google.com/store/apps/details?id=it.peritiauto.app

registrazione periti periti auto

registrazione-altre-categorie-periti-auto

Auto senza assicurazione. Dal 15 febbraio controlli a tappeto

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Giorni contati per i furbetti dell’Rc auto. Tra poco più di due settimane, infatti, i numeri di targa di tutti i veicoli privi di copertura assicurativa saranno nella piena, costante e aggiornata disponibilità delle forze di polizia. Lo ha annunciato oggi a Roma, a margine della presentazione della “Fabbrica delle patenti”, il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Erasmo D’Angelis. Dati incrociati. Dal 15 febbraio l’archivio informatico della Motorizzazione civile, grazie all’incrocio di tutti i dati in possesso del ministero dell Infrastrutture (immatricolato e revisioni) e delle compagnie assicurative, fornirà in tempo reale al ministero dell’Interno e alle Forze dell’ordine, nazionali e locali, i numeri di targa e i nomi degli intestatari di tutte le auto prive di copertura assicurativa che poi potranno essere controllate e sanzionate utilizzando anche i varchi Ztl, i portali autostradali del Tutor e, ovviamente, le pattuglie su strada. “Senza accanimento vessatorio – ha spiegato D’Angelis – verrà comunicato ai cittadini interessati che entro 15 giorni dovranno rimediare pena il pagamento di sanzioni che vanno da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.366 euro fino al sequestro dell’auto. Basterà la documentazione fotografica”. Quasi 4 milioni senza assicurazione. “In Italia – ha ricordato il sottosegretario con delega alla Motorizzazione civile e alla sicurezza stradale – dieci auto su cento stanno circolando senza assicurazione, ben 3,8 milioni di veicoli su un parco di 37. Una cifra impressionante che ci consegna il record negativo europeo in materia di infrazioni e irregolarità. I proprietari di veicoli non assicurati – ha sottolineato – creano problemi enormi a migliaia di italiani onesti per l’impossibilità di risarcimento dei danni nei contenziosi post incidenti stradali, anche in presenza di lesioni gravi a passeggeri (nel 2012 sono stati 186.726 gli incidenti stradali con 264.716 feriti e 3653 morti). Era per noi un obbligo morale prima che politico fare un salto di qualità per aumentare la capacità di contrasto alle frodi assicurative perché penalizzano tanti italiani che rispettano le leggi e le regole. In questi mesi – ha proseguito il sottosegretario – grazie al lavoro della direzione della Motorizzazione Civile guidata da Maurizio Vitelli, senza costi aggiuntivi abbiamo creato la piattaforma tecnologica più avanzata d’Europa che modifica radicalmente il sistema degli accertamenti”.
da Roma, Mario Rossi
http://mobile.quattroruote.it/

ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.

Trasferimento da ISVAP a CONSAP Spa della gestione del Centro di informazione italiano e della tenuta del Ruolo Periti

L’ISVAP comunica:

Si comunica che a partire dal 1° gennaio 2013 la gestione del Centro di informazione italiano e la tenuta del Ruolo Periti saranno trasferiti dall’ISVAP alla CONSAP Spa.

Il trasferimento è stato disposto dall’articolo 13 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella Legge 7 agosto 2012, n. 135, che ha previsto la soppressione dell’ISVAP, l’istituzione dell’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e il contestuale trasferimento della gestione del Centro di informazione italiano (comma 36) e della tenuta del Ruolo dei periti assicurativi e di ogni altra competenza in materia (comma 35).

Il Centro di informazione fornisce risposte alle richieste di informazioni riguardanti:

  •   le coperture assicurative di veicoli immatricolati in Italia responsabili di sinistri r.c. auto

    avvenuti in Italia;

  •   le coperture assicurative di veicoli immatricolati e assicurati in uno Stato membro dello

    Spazio Economico Europeo responsabili di sinistri r.c. auto all’estero (in uno dei Paesi del Sistema Carta Verde) e i nominativi dei mandatari nominati in Italia dalle imprese di assicurazione estere per la gestione di tali sinistri.

    Dal 1° gennaio 2013, pertanto, tutte le richieste relative al Centro di informazione italiano dovranno essere indirizzate a:

    CONSAP S.p.A.
    Centro di Informazione Italiano Via Yser, 14 – 00198 Roma
    mail: richieste.centro@consap.it fax: +39 06 85796270
    telefono: +39 06 85796415

    Il Ruolo Periti è il ruolo pubblico al quale sono tenuti ad iscriversi, ai fini del regolare esercizio dell’attività peritale, i soggetti abilitati a svolgere in proprio l’attività professionale volta all’accertamento ed alla stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti soggetti alla disciplina dell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore ed i natanti.

    Il Ruolo contiene gli elementi identificativi di ciascun perito iscritto (nome, cognome, data di nascita, numero e data di iscrizione, codice fiscale e sedi operative) ed è attualmente consultabile dal sito dell’Autorità http://www.isvap.it.

    Dal 1° gennaio 2013, per effetto del citato trasferimento che assegna alla CONSAP la tenuta del Ruolo dei periti assicurativi ed ogni altra competenza in materia, il Ruolo sarà consultabile dal sito della CONSAP http://www.consap.it. e tutte le richieste ad esso relative (iscrizione, cancellazione, variazioni anagrafiche, segnalazioni, richieste di informazioni) dovranno essere inoltrate al seguente recapito:

    CONSAP S.p.A.
    Ruolo dei periti assicurativi
    Via Yser, 14 – 00198 Roma
    mail: ruoloperitiassicurativi@consap.it fax: 06 85796568
    telefono: +39 06 85796415 

  • circolare isvap consap periti assicurativi 2013