Il maggiordomo virtuale  sbarca sulla Land Rover

Il nuovo sistema «smart assistant» riconosce chi guida dallo smartphone Studia le abitudini del conducente: se trova un appuntamento imposta il Gps

Il prototipo del Discovery

Il prototipo del Discovery

Battista, anzi James (trattandosi di una vettura inglese…), regola il sedile e il volante, seleziona il canale radio preferito, accende il climatizzatore. Prima ancora di salire in macchina. Non è un vero maggiordomo, ma l’idea in qualche modo si avvicina al tuttofare pronto a prendersi cura dei desideri automobilistici.

 Ridurre le distrazioni

E’ il sistema che nel giro di alcuni anni arriverà sulle vetture del gruppo JLR (Jaguar e Land Rover). Si chiama «smart assistant» e riconosce il guidatore dallo smartphone non appena ci si avvicina all’auto. In un istante attiva le funzioni predisposte, tra le altre anche la gestione dell’agenda impostata sul telefonino. Se c’è un appuntamento prefissato lo «smart assistant» imposta il navigatore per arrivare puntuali a destinazione, ma è anche in grado di ricordare un’eventuale telefonata fissata a una certa ora, evidenziare un appuntamento, l’orario di un volo. I tecnici inglesi non sono arrivati ancora all’autopilota capace di guidare anche l’automobile ma la funzioni di servizio sono numerose e lo «smart assistant» col tempo riconosce le abitudini del guidatore. Per esempio quella di seguire uno stesso tragitto, ogni giorno alla medesima ora (come per raggiungere il posto di lavoro o portare i figli a scuola), predisponendo il navigatore e accendendo il programma preferito sul display o il cartone animato. Può consigliare percorsi alternativi se l’info traffico riceve notizie di ingorghi, o punti di rifornimento se il livello del carburante è scarso. Secondo Wolfgang Epple, direttore ricerca e sviluppo di JLR, «L’obiettivo principale è ridurre le distrazioni durante la guida”». Sempre presenti quando si armeggia col telefonino e con i tasti dell’auto, per regolare il climatizzatore, gli specchietti, il navigatore.

  di Paolo Lorenzi

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Stop incidenti, a Torino flash mob sulla sicurezza

incidente-moto1 Il 31 maggio prossimo, la città di Torino sarà teatro dell’ evento che punta a richiamare l’attenzione sulle vittime delle due ruote. Appuntamento in via Roma.

l prossimo 31 maggio via Roma sarà invasa da un migliaio di persone, tutte aderenti al flash mob organizzato dall’associazione Tre Merli Sotto Shock e da Panathlon Club Torino.

  • Sensibilizzare ed informare

Lo scopo degli organizzatori è, ovviamente, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza stradale, oltre a nutrire la speranza che, anche ai “piani alti”, ci si rimbocchi le maniche per operare al meglio per far si che gli incidenti, soprattutto per ciò che concerne le due ruote, siano il più possibile evitati.

Dalle 14 alle 18 verranno simulati alcuni incidenti stradali in moto, con tanto di comparse che si fingeranno ferite e decedute e un’ambulanza vera.

Siamo da sempre sensibili al tema degli incidenti stradali, soprattutto quando rimane coinvolto un motociclista” le parole di Nico Marinelli, presidente dell’associazione Tre Merli Sotto Shock. ”Con il flash mob vogliamo portare all’attenzione della gente ciò che purtroppo avviene ancora troppo spesso sulle strade di Torino. Sperando che serva a sensibilizzare anche l’amministrazione sul tema”.

SimoneMassari 

Torinotoday

ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.

Autopromotec 2013: un messaggio di speranza?

 

 

8022874928 d25f46b02d Autopromotec 2013: un messaggio di speranza?Renzo Servadei, AD Autopromotec © italiagermaniablog

Si è appena concluso l’appuntamento biennale Autopromotec (@autopromotec #autopromotec2013 #autopromotec) che ha fatto segnare numeri di tutto rispetto in pieno periodo di crisi.
Così come due anni fa il feedback è senza dubbio positivo, quanto meno non si vedono i musi lunghi e le atmosfere tetre come negli altri saloni/fiere/convention dedicati al settore automotive.

I numeri ufficiali eccoli qua: 1.512 aziende e 102.536 visitatori, di cui e 18.942 stranieri!

 

Onde evitare futili confronti, ricordiamo che l’accesso, previa registrazione, era gratuito e che è una manifestazione nota e caratterizzata da concretezza.
Non è show o esibizione, ma una vera e propria fiera dove vengono esposte le ultime novitàacquistabili già in loco.
La varietà merceologica è straordinaria e mi colpiscono sempre l’estrema specializzazione di piccole e piccolissime realtà. 

Mi colpirono 2 anni fa, e ancora oggi hanno attratto la mia attenzione, i produttori del Sud Est asiaticospecializzati nella produzione delle masse di equilibratura (i pesetti che si mettono per equilibrare i cerchi). Non pensavo potesse essere un business.
Ce ne sono di tutte le dimensioni e foggie, di tutti i colori, con inserti diamantati, verniciati, dorati, con iniziali personalizzate….un mondo a parte, molto kitsch!

Dalla parte puramente visiva (qui trovi una serie di 20 foto, sulla pagina FB di Automotive Space) passiamo ai contenuti e al messaggio che è arrivato dopo due giorni interi passati a Bologna.

Molta innovazione, molta informatica in giro…ormai il post vendita non può sottrarsi dal gestire tutta la sua attività lontando dall’IT; anche con strumenti gestionali avanzati.
Non esiste un “Tool” che non sia integrato nel Cloud o che non abbia la sua bella app per non parlare del settore ordini, disponibilità, compatibilità, rifornimento, logistica, CRM, formazione, tutto avviene online e in tempo reale.
Quello che mi ha colpito, in fondo, è che la “materia“, in questo caso gli operatori del settore, è molto ricettiva e per nulla spaventata, anzi!

Cercano sicurezza, strade nuove da percorrere per poter fidelizzare il cliente consci, più di altri settori, che è quella l’unica “stella” da mirare.

Ho visto un Salone con tante novità, ma quello che mi ha colpito è stato lo spirito di fare, vedere, conoscere, capire, parlare ed era uno spirito costruttivo che ho visto in quasi tutti gli stand.

Tutto bene? Forse!

Le delusioni più cocenti sono stati i grossi nomi, sembravano che stessero là per forza, quasi controvoglia.
Nessuno a riceverti se non scosciate hostess, come se chi va là per lavoro possa essere interessato a parlare con loro piuttosto che con il tecnico venditore.
Soprattutto sembravano, mi diceva qualche amico, arresi!
Brutta sensazione, ve lo assicuro!

Molti Marketing Manager usavano un vecchissimo trucco (e meno male che erano giovani) con lo scambio dei bigliettini da visita, scusandosi di averli diementicati in ufficio…come se oggi con i device digitali di cui sono forniti abbiano bisogno dei bigliettini da visita per poter scambiarsi i dati.
È la vecchia furbizia di chi non vuole avere contatti, perchè più contatti significa più tempo da dedicare alle connessioni…tipico esempio di Marketing Manager che fa il suo bel compitino a casa e via!

Chiudo con un appunto sulla Fiera di Bologna, che ormai è inadeguata ad ospitare questi tipi di manifestazioni così vaste.
Sembrava di essere delle anime in pena…logisticamente non si era quasi mai in grado di sapere dove si doveva andare…a destra, a sinistra sopra di due piani, giù di un piano.!

Non solo, la disposizione dei padiglioni è ormai superata e non si può continuamente uscire e rientrare per accedere ad un’area piuttosto che a un altra. Oppure andare in giro con una cartina sgualcita, e aprire le porte a spallate perchè le mani sono occupate.
Per non parlare dell’identificazione dei Parcheggi, oppure della NON centralità dell’unico Centro Servizi.

Urge una vera Fiera di Bologna prima che il vantaggio competitivo di esser al Centro dell’Italia venga eroso dall’assenza di una qualsivoglia sensibilità nei confronti degli ospiti…costretti sin dalle 8.45 a fare una fila interminabile per accedere ai parcheggi!
Parcheggi divenuti zone di banchetti per pullman e camper, visti i prezzi, e la qualità, della ristorazione interna!

Postato da Pietro Montagna in After SalesAutoEuropaEventi |

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