Latina, My-Rec, la app pontina che dà un voto alle assicurazioni

Tre professionisti di Pontinia danno vita al primo portale che permette di recensire le compagnie in Italia

Ormai c’è un “Advisor” per tutto: per i ristoranti, gli hotel, le località turistiche e chi più ne ha, più ne metta. Basta poco: si accede alla app o al portale di riferimento e si dà un voto alla categoria di riferimento. Perché non farlo anche con le assicurazioni? Deve essere questa la domanda che si sono posti tre periti assicurativi di Pontinia, Christian Testa, Alberto Ciotti e Walter Malizia, poco prima di dare vita al portale my-rec.it, una piattaforma nata lo scorso gennaio il cui scopo è principalmente quello di permettere agli utenti di valutare la propria esperienza con una determinata assicurazione. Ma c’è di più, perché il sito in realtà offre anche altri servizi e, soprattutto, scava più a fondo di un qualsiasi altro “Advisor” presente sul web.Per esempio, con “Trip Advisor” un utente può dare un giudizio complessivo sulla sua esperienza in un determinato hotel, condensando in un voto da 1 a 5 stelle tutti i servizi di cui ha usufruito in una determinata struttura. My-Rec, invece, va più a fondo: permette ad un utente di valutare ogni singolo servizio offerto da un’assicurazione. Per esempio, una persona che ha usufruito dei servizi offerti dalla propria compagnia dopo un sinistro stradale, potrebbe voler dare (ipoteticamente) 5 stelle al servizio di Call Center, 2 stelle al Carroattrezzi, 3 stelle alle Carrozzerie Convenzionate e così via. Insomma, è come se con Food Advisor si avesse la possibilità di valutare ogni singolo piatto anziché l’intera permanenza in un ristorante. I singoli voti, poi, confluiscono anche in una valutazione complessiva della compagnia. L’utilità del sistema? Permettere agli utenti di confrontarsi sulla qualità di un’agenzia, cosa che potrebbe tornare utile a molti, visto che oggi tutti possiedono almeno una polizza. Ma come già preannunciato, il sito My-Rec non è soltanto recensioni: la home page viene costantemente aggiornata con notizie relative al tema centrale, ossia testimonianze anonime degli utenti. Poi c’è una raccolta di agenzie assicurative, attraverso cui un utente può fare diversi preventivi direttamente da casa, oltre ad un elenco in ordine alfabetico di tutte le compagnie italiane. Consultare il portale è semplicissimo: basta connettersi sulla pagina my-rec.it, senza dimenticare che il portale è anche su Facebook, Instagram, Youtube e ha un contatto WhatsApp diretto da cui è possibile accedere tramite la pagina web. L’obiettivo finale, come spiegano i professionisti, è quello di dare finalmente voce a tutti gli utenti assicurativi italiani tramite un unico portale.

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A quando va quella causa?

Tutte le cause in un’app

Ai CTU ed agli avvocati, ma anche ai liquidatori ed alle parti in causa, può servire sapere a che punto è una causa.

L’APP consente la consultazione pubblica, in forma anonima, dei registri civili del Ministero della Giustizia per gli uffici di: Corte d’Appello, Tribunale Ordinario, Sezione distaccata, Giudice di Pace e Tribunale per i Minorenni.

Basta sapere il numero di ruolo ed inserirlo in quest’app e molto velocemente si ottengono tutte le date delle udienze passate e quelle fissate con gli incombenti assegnati ad ogni data.

Consultazione in forma anonima, vuol dire che non ci sono i nomi delle parti e degli avvocati, ma solo le iniziali, tantomeno quelle dei CTU o dei CT di parte. Ma sapere a quando è stato messo un rinvio può evitare di recarsi in cancelleria.

C’è anche la funzione agenda per cui tutte le scadenze delle cause che si seguono sono messe automaticamente in un’agenda per avere in una schermata unica tutte le prossime udienze delle procedure che si seguono.

Registri consultabili: Contenzioso Civile, Lavoro, Volontaria Giurisdizione, Procedure concorsuali, Esecuzioni Mobiliari ed Esecuzioni Immobiliari. Il servizio è distribuito gratuitamente dal Ministero della Giustizia.

Autonoleggio, adesso basta una app per prenotare l’auto che si desidera

locauto app  Si chiama Elefast la soluzione proposta da Locauto operativa già da maggio

Ci sono idee che partono dalla Silicon Valley. E ce ne sono altre che a pochi passi dalla stazione Centrale di Milano, provano a rivoluzionare un business tradizionale come quello del noleggio auto. È il caso di Elefast soluzione innovativa di Locauto, che nel capoluogo lombardo ha la sua base: una appche consente di ritirare (e consegnare) la vettura prenotata senza passare dal desk, accorciando così i tempi delle operazioni di noleggio. Mai finora un rent a car si era spinto così avanti verso il mondo digitale.

Più facile

Il funzionamento è semplice: si prenota l’auto tramite l’app sul proprio smartphone o tablet e un’ora prima del noleggio viene comunicato il numero di targa e il modello della vettura assegnata. A quel punto non resta che recarsi al parcheggio Locauto, aprire le portiere dell’auto semplicemente digitando un pin sul proprio smartphone, prendere la chiave che si trova all’interno e accendere il motore. Tutto si ripete nella fase di riconsegna: si lascia la chiave all’interno, si chiudono le portiere con il telefonino e il gioco è fatto. Il pagamento avviene con carta di credito e la fattura arriva direttamente via mail.

 Business Travel

«Il servizio Elefast nasce per il target del business travel, dei professionisti che hanno sempre poco tempo a disposizione, diventando anche uno strumento di loyalty per questi clienti, ai quali abbiamo riservato sconti sui servizi aggiuntivi», ha spiegato Mario Tavazza, CEO di Locauto. La app sarà disponibile a partire dai primi giorni di maggio negli aeroporti di Torino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia, Bologna, Roma Fiumicino, Napoli, Bari e Catania. A seguire sarà esteso a tutti gli uffici aeroportuali dell’azienda italiana di rent a car. Oltre 2.000 le vetture sulle 12 mila in flotta, dedicate al servizio con una gamma che va dalle economiche, alle compatte, alle automatiche, fino alle luxury, passando per le ibride.

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My Canary: la app che di dice se sei in grado di guidare

Bevuto o “fumato” troppo? Con 4 test puoi sapere se sei troppo fuori per metterti al volante
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Secondo le stime della Commissione europea, ogni anno in Europa si registrano almeno 10.000 morti in incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza. Maggiormente a rischio di comportamenti errati sono i giovani: si calcola che il 25% degli incidenti che coinvolgono ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni sono attribuibili all’alcol.

Il problema non è meno grave in Italia, dove, secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti stradali alcol correlati sono pari al 30-35% del totale. Da un’analisi condotta nel 2012 nell’ambito del XX Rapporto ACI-CENSIS su consumo di alcolici e comportamenti alla guida, emergeva che il 13,8% dei guidatori non si astiene dal consumare alcol anche quando sa di doversi mettere al volante. Tra questi, l’8,2% lo fa perché si fida della propria capacità di “reggere” l’alcol oppure perché pensa che in fondo l’alcol non sia un problema per la propria condotta di guida.

Niente di più sbagliato, ovviamente. Ma come faccio davvero a capire se sono o meno in grado di guidare? Se in alcuni casi lo stato di ebbrezza è ovvio e quindi non richiede ulteriori verifiche, in altri il guidatore potrebbe sopravvalutare le proprie capacità. Una app può venire in aiuto a quanti decidono di farsi lo scrupolo (per chi si mette alla guida anche sapendo di essere ubriaco marcio, purtroppo non c’è rimedio). Si chiama My Canary e con 4 semplici test consente di mettere velocemente alla prova la propria memoria, i tempi di reazione, la percezione del tempo e l’equilibrio.

Il suo creatore Marc Silverman l’ha messa a punto avendo in mente la marijuana più che l’alcol, dal momento che nel suo stato, il Colorado, l’uso della sostanza è stato liberalizzato per fini ricreativi e molti temono che questo possa contribuire a causare incidenti. My Canary comunque promette di funzionare ugualmente bene per l’alcol e per altri tipi di droghe, perché le abilità che verifica sono quelle che vengono ostacolate dal consumo di tutte queste sostanze.

L’importante è stabilire prima di tutto un modello con il quale confrontare i risultati dei test svolti prima di guidare. Occorre quindi eseguire prima di tutto un test da sobri, per stabilire la soglia di normalità rispetto alla quale i risultati di tutti i test succesivi saranno confrontati. Dopo di ché ogni volta che completa i 4 test l’utente riceve un semaforo verde se le sue abilità sembrano in linea con le sue prestazioni da sobrio, giallo per segnalare che potrebbe non essere saggio mettersi alla guida, rosso se la persona non è abbastanza in sé per guidare.

Marta Buonadonna

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COLLABORA CON NOI

Sempre più spesso per incarichi urgenti e specifici, i Periti Auto registrati vengono contattati da privati e società per fare perizie di ogni tipo, ovviamente quelli che hanno lasciato i recapiti.

Ora stiamo ultimando la copertura territoriale per la verbalizzazione del sinistro appena successo. La copertura è sufficiente per garantire un intervento in tempi accettabili, ma lo standard deve essere uguale a quello del soccorso stradale per cui 23 minuti di media con tolleranza sino a 40 minuti.

app periti auto PAI

Per questo obbiettivo ci servono altri nominativi.

VI INVITIAMO A DARCI LA VOSTRA DISPONIBILITA’.  LA TARIFFA PER ORA E’ LIBERA!

 

Ovviamente sono privilegiati i PAI più efficaci, economici e vicini al luogo del sinistro.

In collaborazione con ACI Global, Assicure, Rentek e Security Group  abbiamo realizzato il programma illustrato qui  https://peritiauto.wordpress.com/2014/03/30/in-arrivo-la-app-di-periti-auto/  e la pagina www.peritiauto.it/pai da cui registrarsi.

Dall’ Apple Store e da Google Play si può già scaricare la App che serve ad individuare il luogo del sinistro e le persone che chiedono assistenza.

Se vi eravate già registrati ma non avevate ricevuto la scheda di conferma, vi invitiamo  a ripetere l’operazione dopo esservi iscritti al sito.

Per maggiori informazioni info@peritiauto.it

Arriva l’app per constatazione amichevole su smartphone

Pochi minuti e il documento passa all’assicurazione

Arriva l'app per constatazione amichevole su smartphone Arriva l’app per constatazione amichevole su smartphone

ROMA – Tra le infinite funzioni che ogni smartphone può supportare, da oggi ci sarà anche quella che consente di compilare la constatazione amichevole. Si tratta di una ‘app’ ispirata al classico modulo cartaceo, messa a punto da Euresa, un raggruppamento di società mutualistiche e cooperative di assicurazione, che riunisce quattordici membri di nove Paesi dell’Unione Europea. È una soluzione pratica, che permetterà ai 221 milioni di automobilisti europei di semplificare e accelerare le formalità successive a un incidente.

«Dopo un incidente cerchiamo il modulo della constatazione amichevole, che eravamo sicuri essere nel vano portaoggetti. Se lo troviamo, spesso lo compiliamo appoggiati sul cofano, magari sotto la pioggia, poi siamo agitati, facciamo degli scarabocchi e non è detto che siamo capaci di disegnare il grafico per descrivere le circostanze dell’incidente – ha spiegato Thierry Jeantet, Direttore Generale di Euresa – La constatazione elettronica è la risposta a queste esigenze ed è al passo con il ruolo che il mondo digitale ha assunto nella vita quotidiana di noi tutti”.

L’utilizzo della constatazione amichevole su smartphone è semplice e intuitivo. L’assicurato deve solo scaricare l’applicazione sul proprio dispositivo, preregistrando alcuni dati come numero della patente e della polizza, per evitare di dover cercare le informazioni all’ultimo minuto. Così, in caso di incidente, verrà guidato passo a passo nella compilazione direttamente sul telefono cellulare. L’app comprende una funzione cartografica per realizzare un disegno preciso dell’incidente e dà la possibilità di allegare fotografie.

Inoltre, se entrambi gli automobilisti coinvolti la utilizzano, i dati potranno essere scambiati e validati direttamente dai rispettivi smartphone. L’intero procedimento dura meno di dieci minuti, poi la constatazione viene inviata automaticamente via mail alla compagnia di assicurazione e l’utente riceve subito una copia via mail.

Dopo due anni di sviluppo e lavoro congiunto il prototipo è a disposizione delle società europee di assicurazione tramite le rispettive federazioni e associazioni nazionali, che potranno utilizzarlo adattandolo alle peculiarità del paese. Questa soluzione è stata già adottata in Francia, in Grecia e in Italia, dove l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici sta realizzando una versione semplificata dell’applicazione. A questi stati si potrebbe presto aggiungere il Belgio.

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Contatto per applicazione periti auto

app periti auto

Da: Periti Auto <info@peritiauto.it>

Date: 19 maggio 2014 07:55
Oggetto: Re: Contatto per applicazione periti auto
A: giuseppe visalli <giuseppevisalli2@gmail.com>

Buongiorno, la ringraziamo per l’interesse.

La nuova app sarà disponibile in Apple Store e Play Store di Android entro metà giugno.

E’ progettata per fornire all’utenza un rapido accesso al soccorso stradale e ad un perito auto o come l’ha chiamato Allianz, un esperto sinistri, ma non solo dal suo ufficio, anche sul posto se serve.

Per questo Periti Auto sta mappando tutti i periti assicurativi che stanno dando la disponibilità ad intervenire 24h//24h, in ogni punto del territorio Italiano e entro 24 h sul territorio Europeo.

Periti Auto è una associazione di categoria senza fini di lucro per cui i compensi vanno direttamente al professionista intervenuto e la fatturazione della prestazione è la sua.

Gli incarichi vengono assegnati automaticamente in base alla disponibilità, ma anche in base ad un sistema di rotazione per cui tutto il processo è imparziale e garantisce la terzietà della prestazione di verbalizzazione ma anche di valutazione del danno, se richiesta.

Il partner dell’assistenza è ACI Global che non ha bisogno di presentazione. C’è solo da aggiungere che è parte di ARC, l’associazione Europea degli Automobile Clubs esteri che gestisce il servizio in Europa.

Per essere iscritti tra i Periti Auto Ispettori (PAI in italiano, ACI Appraisers Car Inspectors in euro) è necessario essere Periti Auto (associati) iscritti al Ruolo Periti Assicurativi e farne richiesta scrivendo a info@peritiauto.it. Verrà inviata una email con gli accessi al gestionale dove si darà la  disponibilità di zone ed orari di copertura e costi delle prestazioni.

Restando a disposizione e pubblicando la presente diamo la disponibilità di approfondire l’argomento nei commenti di questo post nel blog www.peritiauto.it. Si prega di non commentarlo in altri siti (Linkedin, Twetter, Facebook o alti) che riportano gli articoli per non disperdere i contributi. Grazie.

Cordiali saluti.

La segreteria

Periti Auto

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Il 17/mag/2014 12:36 “giuseppe visalli” <giuseppevisalli2@gmail.com> ha scritto:

Buon giorno desideravo avere ulteriori chiarimenti sull’articolo dell’ app di periti auto.
Giuseppe Visalli
Giuseppevisalli2@gmail.com
Cell 3398967890
Grazie

 

Pronta la nuova app per chiedere un Perito Auto “sul posto” del sinistro

app periti auto Ci siamo! Pronta la nuova app Periti Auto che ti manda il soccorso stradale o l’assistenza di un Perito Auto “sul posto”. Presentazione 21/5/14 Verona Automotive Dealer Day.

per più info

Per potere scaricare la app bisogna ancora attendere i termini di autorizzazione di Androide e IPhone .

Contiamo entro il 15 giugno 14. Perla prima o per avere la personalizzazione scrivi a info@peritiauto.it

 

Genialloyd: Da oggi un “Esperto Incidenti” sempre a disposizione dei clienti

Genialloyd-logo  Tramite App o telefono, contattabile gratuitamente 24 ore su 24, per sapere cosa fare in un momento delicato come quello del sinistro.

Da oggi Genialloyd, la compagnia diretta del gruppo Allianz, mette a disposizione dei propri assicurati un “Esperto Incidenti”, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

 https://www.youtube.com/watch?v=DStGAmzFN28

L’obiettivo di Genialloyd è quello di “dare supporto e tranquillizzare il cliente nel momento di massimo bisogno, cioè appena ha avuto un incidente”, fornendogli tutte le informazioni necessarie su cosa fare (compilazione modulo cid, richiesta assistenza stradale, documenti da inviare al servizio sinistri).

L’Esperto Incidenti può essere contattato telefonicamente oppure attraverso l’App Esperto Incidenti Genialloyd, disponibile su piattaforma Apple e Android. Con la nuova App Genialloyd – si legge in una nota – è anche possibile richiedere l’intervento del soccorso stradale con carro attrezzi, inviare direttamente col proprio smartphone dal luogo dell’accaduto una segnalazione di sinistro in pochi semplici passaggi e localizzare la carrozzeria convenzionata più vicina.

Sempre da oggi parte contestualmente anche la nuova campagna pubblicitaria (TV, stampa, web e radio) “Conveniente. Sempre Presente”, nella quale “viene enfatizzata la vicinanza di Genialloyd a tutti i suoi clienti”

clicca sul logo per scaricare le app

In arrivo la APP di Periti Auto

 mockup_2 Sono in fase avanzate le operazioni per diffondere la APP dei Periti Assicurativi. Conterrà la posizione sul territorio dei Periti Auto registrati che possono intervenire nell’immediatezza del sinistro per “cristallizzare” la situazione e la chiamata automatica di soccorso con l’invio del carro attrezzi o dell’ambulanza nel punto preciso in cui ce n’è bisogno rilevato in automatico dallo smartphone.

Ma vediamo nel dettaglio le funzionalità di questa nuova APP Android / Iphone.

In avvio l’app provvede subito a localizzare la persona, mostrando il livello di qualità di ricezione del segnale (Gps piu’ alto, Wifi medio, 3G meno preciso), anche con la precisione in metri con la quale si segnalerà la posizione dell’utente. Ci sono poi due pulsanti della stessa dimensione:

RICHIESTA INTERVENTO
mockup

e  CHI SIAMO

premendo il pulsante “CHI SIAMO” si apre una pagina di spiegazioni sul servizio, chi ne e’ titolare, ed un disclaimer sulla privacy ed altre informazioni.

Premendo il pulsante dell’ intervento, viene richiesto all’utente se si tratta di sinistro o guasto. In caso di sinistro è data la possibilità, dopo la richiesta di soccorso se necessario, di aggiungere 4 foto georeferenziate ed inserire altre informazioni come ad esempio feriti, eventuali testimoni ecc ecc. e di chiedere se si desidera l’invio di un Perito Auto per “cristallizzare” il sinistro o semplicemente per un aiuto nella compilazione della CAI.

In caso di guasto si va direttamente all’invio di richiesta di soccorso.

La schermata della richiesta di soccorso richiederà :

nome e cognome della persona
targa del mezzo (pre-impostabili)

eventuali note descrittive (che vengono inviate al server per “apertura pratica”) ed un pulsante “invia segnalazione” alla pressione del quale è precompilato un sms da inviare ad un numero verde predefinito, con testo anch’esso predefinito, contenente i dati di localizzazione, nome cognome dell’utente e modello e targa del veicolo. Viene aggiunto anche il dato dell’ IMEI che identifica univocamente il telefonino.

In caso di sinistro, oltre all’ sms è previsto un invio al server delle foto, più i dati dell’utente, targa e tutti i dati inseriti dall’utente. In caso di mancanza di connettività, l’app sospende l’invio fino a che non sarà nuovamente disponibile una connessione ad internet.

E’ previsto, per semplificare la richiesta di soccorso in caso di emergenza,  il censimento della persona  che può inserire nome, cognome, targa del mezzo, da riproporre poi direttamente nella schermata di richiesta di soccorso.

mockup_1 Cari Colleghi Periti Auto, Investigatori, Accertatori, Ricostruttori, Avvocati, Periti R.E., Agenti di Assicurazione, Broker, Patrocinatori, Carrozzieri o di altre categorie legate al mondo dell’Infortunistica Stradale, se siete disponibili ad intervenire nell’immediatezza del sinistro per fare una rilevazione “light” (solo per sinistri senza feriti) con la compilazione della CAI, affrettatevi a registrarvi con gli orari e le zone di reperibilità e l’email, oltre al n° di telefonino ovviamente.

Scarica la App per Android https://play.google.com/store/apps/details?id=it.peritiauto.app

registrazione periti periti auto

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SICUREZZA STRADALE: CELLULARE ALLA GUIDA FATALE NEL 40% DEI CASI

Sicurezza & Ambiente a tutela dell’automobilista

Angelo Cacciotti, direttore generale di SA col nostro associato Pino Gallelli

Angelo Cacciotti, direttore generale di SA col nostro associato Pino Gallelli nella sede di Roma dove si assemblano i quad

Occorre prestare attenzione ed evitare assolutamente l’uso del cellulare e dello smartphone alla guida. Eppure il nostro terminale può rivelarsi prezioso “amico” in caso d’incidente grazie all’idea messa a punto da una realtà italiana dedicatasi da 7 anni al ripristino delle strade dopo un sinistro occorso.  “Nel 2013 siamo intervenuti con le nostre squadre in tutt’Italia in quasi 13mila incidenti a Roma, quasi 1900 a Torino, e oltre 1600 a Napoli – prosegue Scognamiglio, illustrando statistiche alla mano i risultati di Sicurezza e Ambiente – prestando soccorso e fotografando migliaia di scene di incidenti, prestando un servizio prezioso per le istituzioni, le compagnie d’assicurazione e i cittadini, senza aggravi di costi per questi ultimi”.

Secondo i dati Aci-Istat 2013, cala il numero di incidenti stradali in Italia. Ma sebbene si registri una diminuzione di conducenti deceduti in incidenti,per quelli di sesso maschile in età anziana, 80-84 e 85-89 anni, si rileva, invece, un aumento rispettivamente del 14 e 25%, con cifre che passano da 86 a 98 decessi nella classe 80-84 anni e da 48 a 60 decessi nella classe 85-89 anni.

USO DELLO SMARTPHONE – “Sono troppo frequenti, inoltre, i casi di incidenti in seguito a distrazioni causate dal telefonino – conclude Giovanni Scognamiglio – Secondo i dati raccolti dalle nostre squadre di intervento, nel 40% dei casi il conducente alla guida mandava messaggi, navigava su internet, ascoltava musica o aveva una chiamata in corso. L’uso degli auricolari, inoltre, non assicura una maggiore concentrazione alla guida, perché nasconde qualsiasi rumore o segnale potrebbe venire dalla strada. I più giovani, inoltre, sono del tutto impreparati alla gestione di un sinistro, da un punto di vista civico e legale. Per questa ragione chiediamo alle Istituzioni locali una opportuna campagna di informazione, che non punti soltanto a prevenire, ma che aiuti a comprendere cosa fare in caso di sinistro”.

A TUTELA DELL’AUTOMOBILISTA – Per garantire al cittadino supporto e assistenza post incidente stradale, uno strumento utile si sta rivelando la Carta Servizi SA, in un’ottica di “fare sistema” e armonizzare le diverse competenze di compagnie, cittadini, e operatori del settore. Un pacchetto di servizi capace di garantire una serie di vantaggi agli utenti della strada. Il network operativo di Sicurezza e Ambiente, capillarmente presente sull’intero territorio nazionale con oltre mille strutture operative periferiche, garantisce l’immediata assistenza all’automobilista, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Beneficiare dei servizi è semplice: attraverso l’innovativa applicazione Servizio Trasparenza & Recorder per smartphone o mediante chiamata al numero verde 800.89.89.89. Trascorsi 60 secondi dal possibile incidente, in assenza di richiesta di intervento da parte dell’utente, l’App attiva la Centrale Operativa di Sicurezza e Ambiente per l’invio immediato di un operatore garantendo un’assistenza tempestiva.

“Una volta attivata, l’App registra fino a quando l’utente non ne decida l’arresto – spiega Angelo Cacciotti, Direttore Generale di Sicurezza e Ambiente S.p.A. – L’utente effettua chiamate, invia messaggi, utilizza altre applicazioni, inserisce lo stand by, ma l’App continua a registrare. Una garanzia per tutti coloro che guidano, per tutelare i più anziani e anche i più giovani. Ma lo smartphone, appena potete, rimettetelo a posto”.

DATI COMPLESSIVI – Nel 2012 si sono registrati in Italia 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. I morti (entro il 30° giorno) sono stati 3.653, i feriti 264.716. Rispetto al 2011, gli incidenti diminuiscono del 9,2%, i feriti del 9,3% e i morti del 5,4%. Tra il 2001 e il 2012 la riduzione delle vittime della strada è stata pari al 48,5%, con una variazione del numero dei morti da 7.096 a 3.653.

Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove l’indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi ogni 100 incidenti. Sulle strade urbane si registrano 1,10 morti ogni 100 incidenti, sulle autostrade 3,51. Rispetto al 2011, l’indice di mortalità risulta in aumento per strade extraurbane e autostrade (era pari rispettivamente a 4,73 e 3,07), rimane invece stabile per le strade urbane.

I PIU’ COINVOLTI – Tra i 2.555 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più coinvolti sono individui che hanno fra i 20 e i 49 anni di età(1.321 in totale, pari al 51,7%); in particolare giovani 20-24enni e adulti tra i 40 e 44 anni. Per quanto concerne i feriti, la classe di età più colpita è quella tra 20 e 24 anni (21.126 feriti). Sale ancora la quota di conducenti di biciclette morti in incidenti stradali: +2,5% tra il 2012 e 2011, dopo il +7,2% registrato l’anno precedente. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,3%); seguono i motocicli (13,6%), gli autocarri (6,5%), le biciclette (5,2%) e i ciclomotori (5,0%).

AUMENTANO GLI ANZIANI E PEDONI – Da segnalare, infine, che, malgrado nel complesso si registri una diminuzione, rispetto al 2011, di conducenti deceduti in incidenti stradali, per quelli di sesso maschile in età anziana, 80-84 e 85-89 anni, si rileva, invece, un aumento rispettivamente del 14 e 25% (da 86 a 98 decessi nella classe 80-84 anni e da 48 a 60 decessi nella classe 85-89 anni). Il pedone è uno dei soggetti più colpiti e tra i più deboli negli incidenti stradali. Il rischio massimo si registra nella fascia di età compresa tra 80 e 84 anni per quanto riguarda i morti, mentre per i feriti (1.544) in quella tra 75 e 79 anni. Si comunica, infine, che risultano in aumento i decessi di pedoni di sesso maschile, rispetto al 2011, (da 333 a 357, pari a +6,7%) nonostante il calo complessivo dei pedoni vittime della strada (- 4,4% rispetto al 2011). Tale aumento, per gli uomini, riguarda soprattutto le classi di età 75-79 e 80-84 anni.

LE CAUSE – Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 44,0% dei casi. Il comportamento scorretto del pedone (8.028 casi) pesa per il 3,5% sul totale delle cause di incidente. Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (19,0%), mentre sulle strade extraurbane è la guida distratta o l’andamento indeciso (pari al 19,2%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (pari al 16,6%).

Scritto da  COM/MGL
 (AGENPARL)

Accesso pubblico ai dati sulle copertura assicurative dei veicoli

controllo di polizia                         E’ disponibile sul sito istituzionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it) e sul portale dell’automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it) l’applicazione per l’accesso alle informazioni sulla copertura assicurativa RCA dei veicoli.
La predetta applicazione consente di consultare i numeri di targa degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei ciclomotori immatricolati in Italia che non risultano in regola con gli obblighi assicurativi RCA.  Le informazioni sono aggiornate dalle compagnie assicuratrici con cadenza giornaliera. Coloro i quali, sapendo di avere in corso un regolare contratto di assicurazione RCA, verifichino che il proprio veicolo non risulta assicurato, sono pregati di contattare subito la propria Compagnia di assicurazione. I cittadini che, volendo utilizzare il proprio veicolo, non sono in regola con gli obblighi assicurativi, sono invitati a provvedere tempestivamente.

Si ricorda che, a norma dell’articolo 193 del codice della strada, è vietato circolare su strada senza copertura assicurativa RCA e che è prevista la sanzione del pagamento di una somma da € 841 a € 3.366, oltre al sequestro del veicolo. Si rende noto inoltre che, a norma dell’art. 31, comma2, della legge 24 marzo 2012 n.27, i cittadini inadempienti sono tenuti a regolarizzare la propria posizione assicurativa entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sul Portale dell’Automobilista, scaduti inutilmente i quali si procederà alla trasmissione delle informazioni sui casi di inadempienza al competente Ministero dell’Interno affinché ne vengano informate tutte le forze di polizia e le Prefetture competenti.

PER ANDARE SUBITO AL LINK DOVE INSERIRE LA TARGA DA CONTROLLARE  CLICKA QUI O SULLA FOTO

COMUNE MILANO: “UBER SI METTA IN REGOLA”

Milano

Da Palazzo Marino una doccia fredda per Uber.

Palazzo Marino “gela” Uber. Dopo larichiesta d’aiuto ai propri clienti, e lapetizione online al sindaco Pisapia, l’app che permette di prenotare berline NCC via smartphone si trova a fare i conti con le ultime dichiarazioni degli assessori Pierfrancesco Maran (Mobilità) e Marco Granelli (Sicurezza e Polizia locale), secondo i quali Uber “non garantisce le condizioni basilari del servizio di NCC”. Ma l’azienda non ci sta, e si prepara a dare battaglia.

La tegola del Comune. “Le start-up, le applicazioni che usano le nuove tecnologie sono le benvenute – scrivono i due assessori – ma devono rispettare le regole dei settori nei quali operano e non possono pensare che la soluzione sia mobilitare i loro utenti e testimonial per sanare loro eventuali violazioni. Il Comune applica le leggi nazionali che sono in vigore e agisce per farle rispettare, nessun tipo di pressione degli utenti o di alcune categorie può mutare questo approccio”. Insomma, le petizioni non servono. Ma Palazzo Marino va oltre e torna sulla legge 21/92, il grande oggetto del contendere: “Crediamo che sia possibile sviluppare applicazioni volte a incrementare il mercato NCC nel rispetto delle regole del settore, garantendo in particolare l’obbligo di partenza dell’auto dalla propria autorimessa e la stipula di un contratto preciso al momento della prenotazione. In base alle nostre verifiche – continuano Granelli e Maran – riteniamo che l’applicazione Uber non garantisca queste condizioni basilari del servizio di NCC, che ne rappresentano la distinzione dai taxi”. Questo, a detta di Palazzo Marino, sarebbe anche il “motivo” delle sanzioni, anche se “nulla vieta a Uber di mettersi rapidamente in regola, nell’interesse delle imprese e dei conducenti NCC che coinvolge. Sarebbe un’azione più saggia rispetto a mobilitare i propri utenti per chiedere al Comune di non far rispettare le leggi nazionali”. In tutto questo, c’è anche un messaggio ai tassisti: “Premesso che solo un anno fa il servizio milanese è stato giudicato il quarto migliore d’Europa – concludono Maran e Granelli – oggi serve rinnovarsi ancora e non si può avere paura delle nuove tecnologie, che sono invece una grande prospettiva di crescita economica per il mondo taxi”. La prossima settimana verranno ricevuti a Palazzo Marino sia i rappresentanti di Uber che le associazioni di categoria NCC, ma le reazioni di entrambi sono istantanee: “L’istituzione ribadisce che le leggi esistenti devono essere rispettate e che non possono essere cambiate su richiesta dei “fan” – commenta Francesco Artusa, vicepresidente FAI-Trasporto Persone – Questo per noi è un segnale importante. E comunque, se si mettono in regola per noi sono i benvenuti”. Al contrario, la società dell’app che viene dagli Usa non nasconde il suo disappunto.

La risposta di Uber. “Prima di trarre conclusioni il Comune dovrebbe fare una corretta analisi del nostro servizio, capendo la differenza tra ciò che è app e ciò che non lo è – risponde la general manager italiana Benedetta Arese Lucini – Quando incontreremo gli assessori, gliela spiegheremo. Uber non è illegale. Pensavamo che la disponibilità a incontrarci fosse un’apertura, invece questa è l’ennesima dimostrazione di quanto sia difficile innovare in Italia”. I sostenitori della petizione online in difesa dell’app hanno raggiunto quota 2.800. La vicenda non è chiusa. E dall’Italia raggiunge anche Bruxelles: proprio oggi, su Uber, l’europarlamentare Carlo Fidanza ha depositato un’interrogazione destinata alla Commissione europea, chiedendo “se intenda adottare misure per bloccare il proliferare di tali servizi”.

Davide Comunello

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La Stella a tre punte scommette tutto su Android

Nuovi servizi Google da metà 2013 con la Digital DriveStyle App

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Ha fatto capolino anche Mercedes-Benz, e si tratta di una primizia assoluta, in occasione dell’edizione 2013 della Google I/O Conference, evento che dal 2008 raduna ogni anno a San Francisco migliaia di sviluppatori che lavorano sulla piattaforma Android. E proprio sul sistema operativo mobile del colosso di Mountain View, con la quale ha in essere da tempo una collaborazione, la casa tedesca ha puntato con decisione per aggiornare l’offerta di servizi e funzionalità contenuti nella nuova versione della Digital DriveStyle App.

A bordo delle vetture della Stella a tre punte, sin dalla prima metà del 2013, troverà infatti posto come accessorio (per quasi tutte le attuali serie di Mercedes-Benz, fra cui la sportiva SL) il Drive Kit Plus, soluzione che combina uno smartphone ed apposita applicazione per una speciale app per abilitare la completa integrazione del dispositivo mobile con il sistema di infotainment dell’auto.

Le proprietà messe a disposizione degli automobilisti dalla Digital DriveStyle App sono le seguenti: visualizzare a display funzioni dello smartphone suddivise nelle categorie “Social”, “Media” e “Luoghi” e gestirle in tutta sicurezza durante la guida attraverso il controller del sistema Comand e l’assistente personale digitale a comando vocale.
In occasione dell’evento californiano, il costruttore ha quindi messo in mostra le possibilità offerte dalle Google Places Api abbinate al concept della Digital DriveStyle App e quattro nuove funzioni di infotainment.

La prima di queste permetterà di cercare indirizzi o mete speciali in modo ancora più veloce e direttamente dal computer di bordo, grazie ad un sistema intelligente di completamento automatico delle parole. La seconda consentirà di esplorare le destinazioni di navigazione con Google Maps, sia come rappresentazione in 3D degli edifici (con Street View) che sottoforma di indicazioni cartografiche.

Le altre due opzioni che arricchiranno il carnet di servizi tecnologici “in car” di Mercedes, infine, riguardano la visualizzazione delle mete speciali con il sistema di valutazione a stelle di Google e con l’indicazione degli orari di apertura (oltre che con le immagini caricate dagli utenti) e l’integrazione di Google Traffic Map. Quest’ultima funzione indica al guidatore i dati relativi al traffico in tempo reale, segnala percorsi alternativi liberi oppure suggerisce di calcolare un eventuale ritardo a causa del traffico intenso.