Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada, Assoutenti: DDL Concorrenza, la Commissione Finanza e Attività produttive dice sì al carrozziere di fiducia e alle Tabelle di Milano

Le compagnie assicuratrici nonostante sei miliardi di utili in tasca non ci stanno e annunciano rincari e tagli sui risarcimenti

FEDERCARROZZIERIassoutentiassociazione vittime della strada 2
Sono significative le ultime modifiche del Disegno di Legge sulla concorrenza nel campo Rc Auto, in particolare la Commissione Finanza e Attività produttive in un emendamento dichiara: «Resta ferma la facoltà per l’assicurato di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia», dunque non si parla più di carrozzerie convenzionate con le Assicurazioni. Questa modifica insieme alla conferma da parte della Commissione di ritenere validi i valori delle Tabelle di Milano per il risarcimento dei danneggiati, ha fatto indispettire le Compagnie Assicurative che ora annunciano rincari e tagli sui risarcimenti.
La risposta di Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada e Assoutenti:
&La posizione delle Compagnie Assicurative stupisce: mentre il Paese ha timidi segnali di ripresa dopo una lunga recessione, le Assicurazioni sfondano il muro dei due miliardi di euro di profitti nel solo ramo Rc auto nel 2014 e oltre sei miliardi negli ultimi tre anni. Come se non bastasse il Presidente Ania, Aldo Minucci ha di recente attaccato le modifiche al disegno legge concorrenza: &Comporterebbero un aumento del costo dei risarcimenti Rc auto con un inevitabile aumento del prezzo delle polizze&. A prendere le difese dei poteri forti scendono in campo sul Corriere della Sera anche due economisti che dovrebbero essere campioni di liberalismo quali Giavazzi e Alesina i quali dimostrano come le lezioni di Einaudi siano andate; infatti, il DDL, così com’era, avrebbe integrato verticalmente il settore della riparazione, composto da migliaia di artigiani che operano in libera concorrenza, in un oligopolio di compagnie assicuratrici creando una situazione conclamata di abuso di posizione dominante come peraltro confermato più volte dall’Antitrust prima dell’avvento di Pitruzzella, dal Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea e come sancito dalla legge Francese sulla tutela dei Consumatori.
L’impianto del disegno legge non aumenta i risarcimenti ma li àncora solo all’esistente. Sull’esistente le compagnie, con grande beneficio sociale, risarciscono, a partire dal 2000, un numero di sinistri che è calato da 3.700.000 a 1.800.000 (dati Ania). I morti sulle strade sono passati da oltre 6.000 a poco più di 3.000 (dati Ania): numero sempre drammatico e molto rilevante, ma che dimostra la tendenza costante ad una riduzione. I feriti, tra lievi e gravi, sono passati da 380.000 del 2000 a meno di 180.000 (dati Ania). Con tali presupposti, c’è spazio per significativi e sostanziosi e immediati ribassi tariffari in tutta Italia.
In realtà, l’attuale ddl concorrenza è un primo passo per la tutela dei diritti dei cittadini, dei danneggiati, degli automobilisti, degli assicurati e delle vittime della strada. Il presidente Ania dovrebbe sapere che il business assicurativo è anticiclico e i tempi di crisi prolungata hanno, nel settore danni, creato un gigantesco surplus di utili: questi non si sono tradotti in consistenti riduzioni dei premi a causa della struttura non concorrenziale e oligopolistica del mercato. Gli assicurati hanno, infatti, raccolto solo le briciole. Se vi sarà poi la ripresa, questa, oltre ad essere purtroppo tendenzialmente modesta, si aggancerà comunque a un nuovo modo con cui gli italiani concepiscono la mobilità, la cui riduzione è da ritenersi ormai strutturale per una serie di fattori.
Stupisce quindi la presa di posizione dell’Ania, che si spinge a parlare di &posizioni demagogiche e interessate&. È assurdo che un’associazione il cui scopo precipuo è fare lobby e pressione sui vari governi parli in modo così azzardato. Quella stessa associazione, l’Ania, che bussa alle porte di tutti gli esecutivi per strappare regole a suo esclusivo vantaggio e il cui fine è solo di accrescere gli utili. In base a ciò che è stato approvato dalle commissioni un danneggiato può banalmente rivolgersi, domani come oggi, al carrozziere di fiducia; e le vittime della strada che hanno subito lesioni gravissime saranno, domani come oggi, risarcite sulla base delle tabelle di Milano. Si tratta di misure di buon senso ispirate alla libertà e alla tutela dei diritti di soggetti deboli. Sono peraltro destituite di ogni fondamento le statistiche (pagate dall’Ania) secondo cui le vittime della strada italiane sono risarcite più che all’estero: le audizioni nelle commissioni hanno ampiamente smentito i loro dati, portando alla luce studi della Commissione europea e di altre entità indipendenti.
Adesso, la palla passa prima all’aula e poi al Senato. Tant’è vero che i tentativi di pressione si stanno intensificando attraverso i mass media: l’Ania vuole mettere le mani (ancora più di quanto avvenga oggi) sul mercato della riparazione Rca e tagliare i risarcimenti. Federcarrozzieri, Associazione familiari vittime della strada e Assoutenti auspicano che il ddl concorrenza non sia modificato in peggio con colpi di mano dell’ultima ora; e che semmai vi sia un ulteriore afflato liberale con l’approvazione della portabilità delle polizze assicurative (misura adottata in Francia) e di altri provvedimenti di buon senso. Il nostro compito sarà di vigilare attentamente sui lavori della Camera e sulle pressioni dell’Ania, di alcuni ambienti governativi, così come dell’Ivass e dell’Antitrust: due autorità che hanno proposto un impianto originario del provvedimento sfacciatamente filo-assicurativo. Sul sistema del controllo e della vigilanza urge una riforma radicale dei criteri di nomina dei vertici, che devono essere indipendenti dal potere politico, dell’accesso agli atti, del controllo da parte degli stakeholder per salvaguardare il mercato interno ed evitare che sia messo in mano a pochi gruppi concentrati. Per una volta il gioco della democrazia ha vinto, pur parzialmente, sui poteri forti e questo è un segnale importante su cui lavorare per produrre una buona legge. Da elogiare l’operato delle Commissioni e della relatrice Silvia Fregolent, che in larga maggioranza e in modo trasversale hanno difeso i diritti dei cittadini, dei danneggiati, degli automobilisti, degli assicurati e delle vittime della strada.
Furio Truzzi, Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Codici e Casa del Consumatore)
Davide Galli, Federcarrozzieri
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Familiari Vittime della Strada

Oggi al Parlamento

 

parlamentino  Roma: Questa mattina nell’Auletta Parlamentare di Palazzo Montecitorio, si sono svolti i lavori programmati dai promotori della Carta di Bologna.

Nei prossimi giorni faremo un servizio più completo con un sunto sugli interventi di tutti e molte foto.

Con Tommaso Caravani Editor Automotive di DBInformation come moderatore hanno aperto i lavori la Prof.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della Strada, il Dott. Furio Truzzi – Presidente Assoutenti, il Dott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani, il sig. Davide Galli – Presidente Federcarrozzieri, l’Avv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’Avvocatura, l’ Avv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury Lawyers, il sig. Mario De Crescenzio – Presidente MO BAST!, l’Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore Uomo, l’Avv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti. Qui l’elenco completo.

Dopo tutti gli interventi degli organizzatori e dei parlamentari previsti ed anche di qualcuno in più, hanno preso la parola alcuni ospiti che recentemente hanno dato la propria adesione al movimento.

Per tempestività e per testimoniare la nostra presenza riportiamo un sunto dell’intervento del nostro presidente.

Sono Roberto Marino di Genova e faccio il perito dal 85.

Oggi rappresento Periti Auto, un’associazione che raccoglie sia i periti che lavorano per le Compagnie che i periti che lavorano per l’utenza diversa. Rappresento inoltre in questa sede la fondazione Simona Galletto che tutela gli interessi dei grandi invalidi della strada, perché oltre alle vittime esistono anche i grandi invalidi della strada e questo avrebbe bisogno di più spazio.

Abbiamo scelto la denominazione di Periti Auto anche se siamo iscritti nel Ruolo dei Periti Assicurativi tenuto prima dall’ISVAP e ora dalla Consap, perché riteniamo che un Perito non debba essere identificato con un cliente ma con la materie che tratta, quindi perizie di auto o altri veicoli stradali o esperti in infortunistica stradale, quindi Periti Auto e non Assicuratavi. Lavoriamo non solo per le Compagnie, ma anche per le case automobilistiche, per le società di noleggio, per grandi clienti che hanno grandi parchi auto da gestire come Poste o Telecom o società di autotrasporto su ruote che gestiscono flotte di veicoli industriali.

La presenza dei Periti Auto alle manifestazioni che hanno accompagnato la nascita e la divulgazione della Carta di Bologna, è per testimoniare la nostra partecipazione a questa iniziativa che è mossa da varie associazioni di categoria ma che ha il fine ultimo di tutelare gli interessi dei danneggiati e quindi degli automobilisti e dei cittadini.

I Periti Auto sono sempre attenti agli equilibri che esistono nel mondo del danno. Sia quelli di noi che lavorano esclusivamente per le Compagnie che quelli che lavorano per gli Uffici Giudiziari o per i privati e per le società.

Come periti veniamo chiamati tutti i giorni per valutare i danni da circolazione. Una legge ha istituito il Ruolo dei Periti nel 92 ma nessuna regolamentazione formativa è stata predisposta, non esiste un collegio né una cassa di previdenza come per le altre categorie professionali, l’unica cosa regolamentata è la tassa annuale di iscrizione.

Le Compagnie di Assicurazione ci hanno dato la formazione tecnica, prima con il CESTAR ed ora con I-Car di Generali. Le Compagnie ci danno la formazione e gli aggiornamenti professionali perché un perito non correttamente formato è controproducente.

Ma le Compagnie ci chiedono delle valutazioni per riparazioni che dobbiamo fare ai minimi tariffari.

I privati ci chiedono dalle valutazioni fatte per riparazioni a regola d’arte al costo massimo ipotizzabile.

I Giudici ci chiedono una valutazione equa ai costi medi di piazza. Ma le valutazioni fatte per il giudice sono sempre superiori a quelle fatte per le Compagnie perché i quesiti che ci vengono posti sono diversi.

Noi abbiamo sempre ambito ad essere incaricati da un ente super partes per avere degli incarichi a rotazione e dare delle valutazioni imparziali e libere da legami clientelari.

È per questo che appoggiamo le proposte della Carta di Bologna specificatamente nel punto che parla del perito terzo ed imparziale e di terzietà nelle valutazione del danno. Siamo qui per dire che ci siamo, che siamo pronti a lavorare in maniera imparziale come avviene in altre parti d’Europa. Siamo pronti a creare un organismo di gestione e smistamento degli incarichi a rotazione tra gli iscritti al Ruolo. E siamo convinti che se ci arriveremo, questo sarà la base di un confronto transattivo tra le parti che basandosi su valutazioni univoche limita di molto il contenzioso e quindi il costo finale dei danni e di conseguenza i prezzi delle polizze.

#robertomarino

Evento 9 aprile

Più Concorrenza Più Diritti – Verso una riforma della RC Auto

Mercoledi 9 aprile dalle 10 alle 13.
Roma – Auletta dei gruppi parlamentari
Via di Campo Marzio 74 – Roma

Organizzazioni promotrici:

Mobast
Federcarrozzieri
Associazione Familiari Vittime Strada
Assoutenti
CUPSIT
Associazione Valore Uomo
OUA – Commissione Resposabilità Civile
UNARCA
SISMLA

La manifestazione di gennaio a Bologna e quella di febbraio a Genova, con l’ulteriore tappa di Torino del 29 marzo, sono stati un prezioso tassello per consolidare un movimento composto da artigiani, consumatori, Vittime della Strada e professionisti che si battono per un mercato assicurativo concorrenziale e in grado di garantire le opportunità di scelta del danneggiato di scegliere il proprio medico e il proprio riparatore e di ottenere un giusto ed equo risarcimento.

Il movimento che si è creato ha sparigliato le carte di rappresentanze che ragionano con logiche ambigue o consociative. Le Compagnie assicuratrici, abituate a dialogare solo con gli anelli deboli delle categorie interessate, si sono ritrovate spiazzate. L’inedita coalizione della Carta di Bologna ha fatto comprendere al Legislatore che le proposte avanzate non erano frutto di un ragionamento corporativo ma di una elaborazione complessa e sofisticata di proposte liberali e del tutto in linea con i più recenti orientamenti giurisprudenziali e legislativi sia in Italia che all’estero.

I punti della carta di Bologna diventeranno una proposta di legge che sarà presentata a Roma il prossimo 9 aprile nell’Auletta dei Gruppi Parlamentari, il luogo più prestigioso e ampio per far percepire ai parlamentari la nostra presenza. Sarà un giorno memorabile dove la nostra protesta diventerà una proposta, dove la nostra partecipazione attiva sarà il segno del nostro interesse a proseguire uniti per una seria riforma della RC Auto.

Di seguito il programma provvisorio e il form di registrazione che dovrà essere scrupolosamente compilato per agevolare le procedure di registrazione che saranno gestite dal personale della Camera previa presentazione di un documento di identità.

IL CONVEGNO HA NATURA FORMATIVA

Considerato il luogo è consigliabile (non obbligatorio) indossare giacca e cravatta.

PROGRAMMA DRAFT

9:30 – 10:00 Registrazione
A seguire fino alle 13:00 Rappresentanti delle Associazioni PromotriciProf.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della StradaDott. Furio Truzzi – Presidente AssoutentiDott. Stefano Mannacio – Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali ItalianiDavide Galli – Presidente FedercarrozzieriAvv. Settimio Catalisano – Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’AvvocaturaAvv. Marco Bona – PEOPIL, Pan-European Organisation of Personal Injury LawyersMario De Crescenzio – Presidente MO BAST!Avv. Giuseppe Mazzucchiello – Presidente Associazione Valore UomoAvv. Francesco d’Agata – Portavoce Sportello dei Diritti

Avv. Massimo Perrini – Responsabile scientifico UNARCA

Dott. Giampaolo Bizzarri – Confederazione Libertà del Danneggiato

Prof. Dott. Raffaele Zinno – Segretario SISMLA Sindacato italiano specialisti medicina legale e delle assicurazioni

Ivano Vernazzano – Consorzio fra Carrozzieri della provincia di Genova

Dott.ssa Annamaria Gandolfi – Inretecar

Dott. Enrico Pedoja – Segretario SMLT Società Medico Legale del Triveneto

Dott. Claudio Cangialosi – Direttore SicurAUTO.it

Avv. Matteo Mion – Giornalista Quotidiano Libero

Esponenti politiciDott. Cosimo Maria Ferri – Sottosegretario Ministero GiustiziaSen. Altero Matteoli (Forza Italia) – Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni – SenatoOn. Daniele Capezzone (Forza Italia) – Presidente Commissione Finanze – CameraOn. Alessandro Bonafede (Movimento 5 Stelle) – Vice presidente Commissione Giustizia – CameraOn Antonio Boccuzzi (Partito Democratico) – Commissione Lavoro – CameraOn. Andrea Colletti (Movimento 5 Stelle) – Commissione Giustizia – CameraOn. Marco Di Stefano (Partito Democratico) – Commissione Finanze – CameraOn. Leonardo Impegno (Partito Democratico) – Commissione Attività Produttive – CameraOn. Giovanna Palma (Partito Democratico) – Commissione Agricoltura – Camera

Sen. Sergio Puglia (Movimento 5 Stelle) – Commissione Lavoro – Senato

On. Mario Sberna (Per l’Italia) – Commissione Finanze – Camera

On. Paolo Russo (Forza Italia) – Commissione Agricoltura – Camera

Moderatore: Tommaso Caravani (Car Carrozzeria)

Promotori della Carta di Bologna

partecipanti all'evento

Aderenti alla carta di Bologna

partecipanti all`evento

partecipanti all`evento

CARTA DI BOLGNA

CARTA DI BOLGNA

Lettera aperta dell’ AIFVS

Dall’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada una lettera aperta ai rappresentanti di Istituzioni e Partiti politici.
Al Presidente della Repubblica Napolitano, al Presidente del Consiglio dei Ministri Letta, al Presidente del Senato Grasso, al Presidente della Camera Boldrini, al Presidente della Commissione Finanze Capezzone, al Movimento 5 Stelle, al Segretario del PD Renzi, alla Stampa
Lettera Aperta
In qualità di rappresentante dei diritti delle Vittime della Strada vorrei ancora dire che confido nel senso di responsabilità delle SS.LL. per impedire che vengano danneggiati i diritti dei soggetti più deboli, come sono le Vittime. Ma ciò che state sostenendo, e cioè il fare pagare alle vittime, con l’abbassamento del risarcimento, la difesa del profitto delle assicurazioni, spacciato addirittura per interesse sociale, in quanto viene correlato all’abbassamento delle tariffe assicurative, è una cosa semplicemente vergognosa e barbara, che vi degrada dal punto di vista umano, perché dimostra che non capite cosa significhi perdere l’integrità della salute per sempre, e vi squalifica sul piano della rappresentanza sociale, perché dimostrate di essere di parte, tradendo il significato dello Stato di diritto, che ha il compito di tutelare tutti i cittadini, ed evitare che il forte possa sopraffare il più debole.
Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia. È una bugia confezionata ad arte da un grosso studio di consulenza “Boston Consulting Group” pagato profumatamente dalle stesse compagnie assicuratrici, e che ha come clienti tutte le più grandi assicurazioni del mondo.
Noi sosteniamo che per ridurre le tariffe assicurative la strada da percorrere è un’altra: bisogna diminuire gli incidenti e le truffe assicurative, senza privare del giusto risarcimento le vittime che, a causa di condotte altrui, devono sopportare per tutta la vita la perdita dell’integrità della salute. I tentativi di abbassare i risarcimenti alle vittime della strada contrastano clamorosamente con il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo della RC Auto e sui quali le Assicurazioni, in una società civile, devono sentire il dovere di fare un passo indietro.
E se Salvatore Rossi, presidente dell’Istituto di Vigilanza sulle imprese assicuratrici, su “Il Mondo” ha definito “grave ingiustizia” il livello delle tariffe assicurative in Italia, ed ha affermato che “Le compagnie di assicurazione hanno realizzato utili per quasi 6 miliardi di euro nel 2012, pur in un contesto di contrazione della raccolta”, noi ci aspettiamo che Voi capiate la gravità e l’arretramento umano e sociale di un’azione a danno delle Vittime. Pertanto, datevi da fare perché questa scelleratezza venga impedita.
Siamo a disposizione per ogni approfondimento e chiediamo urgentemente un incontro.

F.to Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente Nazionale AIFVS

ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona

danno da morte

A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere.

Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.

“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”

“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato.

Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le
tessere confederali.”

Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto “Destinazione Italia”, a danno delle vittime. – Scrive il Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

4. Rottamazione risarcimento diretto

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

6. Libera circolazione dei diritti di credito

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

8. Libertà di scelta nelle cure

9. Libertà di valutazione del medico legale

10. Pene certe per i pirati della strada

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo

La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada

(AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il

Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario

dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione

Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.

Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del

Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani,

Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta,

Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta,

Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo! Rete Impresa Carrozzeria

Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore

Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi

Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di

Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.